IT201800009500A1 - Pompa centrifuga a trascinamento magnetico - Google Patents

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Nicola Ghelli
Paolo Fontanili
Maianti Edgardo Costa
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Eurosets Srl
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Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “POMPA CENTRIFUGA A TRASCINAMENTO MAGNETICO”.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una pompa centrifuga a trascinamento magnetico.
Le pompe centrifughe a trascinamento magnetico utilizzate nel settore biomedicale si compongono generalmente di un corpo internamente cavo, provvisto di almeno un connettore di ingresso e di un connettore di uscita del sangue, all’interno del quale è alloggiato un elemento rotore provvisto di una pluralità di palette atte a convogliare, per effetto della rotazione dell’elemento rotore stesso, il sangue entrante verso il connettore di uscita. L’elemento rotore comprende una porzione di materiale magnetico, ed all’esterno del corpo cavo è disposto un elemento statore atto a definire almeno un campo magnetico per il controllo in rotazione dell’elemento rotore all’interno del corpo cavo.
L’elemento rotore può essere mantenuto sollevato rispetto al fondo del corpo cavo da uno o più cuscinetti oppure da un campo magnetico generato dall’elemento statore, si parla in quest’ultimo caso di pompe a levitazione magnetica.
In particolare, l’elemento statore comprende una pluralità di avvolgimenti destinati ad essere attraversati dalla corrente elettrica per la formazione di uno o più campi magnetici atti ad interagire con l’elemento rotore per sollevarlo e portarlo in rotazione attorno al relativo asse.
Tali avvolgimenti sono generalmente alloggiati all’interno di un relativo corpo di contenimento atto ad accoppiarsi con il corpo cavo contenente l’elemento rotore.
In particolare, il corpo cavo contenente l’elemento rotore viene generalmente fissato in modo rimuovibile al corpo di contenimento contenente l’elemento statore.
Lo statore ed il relativo corpo di contenimento sono di tipo pluriuso, mentre il corpo cavo ed il rotore in esso contenuto sono di tipo monouso.
In altre parole, a seguito di ciascun utilizzo su un paziente il corpo cavo ed il rotore vengono sostituiti mentre lo statore ed il relativo corpo di contenimento vengono riutilizzati.
Le pompe centrifughe di tipo noto presentano alcuni inconvenienti.
Il fissaggio del corpo cavo al corpo di contenimento viene generalmente effettuato mediante degli elementi di bloccaggio reciproco applicati al corpo di contenimento stesso, quali elementi filettati o simili.
Il fissaggio del corpo cavo al corpo di contenimento risulta quindi poco agevole, in quanto richiede di intervenire singolarmente su ciascun elemento di bloccaggio.
Tale operazione può inoltre risultare complessa anche per la difficile accessibilità agli elementi di bloccaggio stessi.
Un altro inconveniente consiste nel fatto che gli elementi di bloccaggio devono essere sottoposti ad interventi di manutenzione in modo da garantirne il corretto funzionamento nel tempo.
Un altro inconveniente ancora delle pompe a trascinamento magnetico di tipo noto consiste nel fatto che non consentono di regolare agevolmente la posizione angolare del corpo cavo, e quindi del relativo connettore di uscita, rispetto al corpo di contenimento. Nel caso in cui il connettore di uscita risulti di difficile accesso il collegamento con la relativa linea di deflusso del sangue risulta più complesso, il che può portare alla necessità di modificare o allungare la linea di deflusso stessa oltre al rischio che tale linea venga ostruita o danneggiata compromettendone il funzionamento. Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare una pompa centrifuga a trascinamento magnetico che consenta di bloccare in modo agevole e pratico il corpo cavo contenente l’elemento rotore al corpo di contenimento all’interno del quale è alloggiato l’elemento statore.
All’interno di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di escogitare una pompa centrifuga a trascinamento magnetico che consenta di eliminare le attività, e quindi anche i relativi costi, di manutenzione degli elementi di bloccaggio del corpo cavo al corpo di contenimento.
Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare una pompa centrifuga a trascinamento magnetico che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Un altro scopo ancora del presente trovato è quello di consentire di regolare in modo agevole la posizione angolare del corpo cavo e, quindi, del relativo connettore di uscita, al fine di agevolare il collegamento con la relativa linea di deflusso del sangue.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dalla presente pompa centrifuga a trascinamento magnetico secondo la rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di una pompa centrifuga a trascinamento magnetico, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria di una pompa secondo il trovato con l’elemento di bloccaggio in configurazione di bloccaggio;
la figura 2 è una vista in sezione della pompa di figura 1;
la figura 3 è una vista in assonometria di una pompa secondo il trovato con l’elemento di bloccaggio in configurazione di rilascio;
la figura 4 è una vista in sezione della pompa di figura 3;
la figura 5 è una vista in esploso della pompa secondo il trovato.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 una pompa centrifuga a trascinamento magnetico. La pompa 1 comprende almeno un corpo internamente cavo, identificato nelle figure con il numero di riferimento 2, provvisto di almeno un connettore di ingresso 3 del sangue venoso in arrivo da un paziente e di almeno un connettore di uscita 4 del sangue venoso da inviare ad un dispositivo per l’ossigenazione del sangue.
Preferibilmente, il corpo cavo 2 comprende almeno un elemento inferiore 5 ed almeno un elemento superiore 6 tra loro separati ed accoppiati reciprocamente.
Il corpo cavo 2 definisce quindi un volume 7, sul quale si affacciano il connettore di ingresso 3 ed il connettore di uscita 4, al cui interno è alloggiato almeno un elemento rotore 8 provvisto di almeno una porzione realizzata in materiale magnetico, identificata nelle figure con il numero di riferimento 9.
L’elemento rotore 8 è comandabile magneticamente in rotazione attorno ad un relativo asse X, senza contatto, da un elemento statore (non rappresentato nelle figure), associabile al corpo cavo 2 ed atto a generare un campo magnetico.
Le modalità di controllo della rotazione dell’elemento rotore 8, sebbene non siano oggetto del presente trovato, sono ampiamente note al tecnico del settore.
In particolare, l’elemento statore comprende una pluralità di avvolgimenti destinati ad essere attraversati dalla corrente elettrica per la formazione di uno o più campi magnetici atti ad interagire con l’elemento rotore 8 per sollevarlo e portarlo in rotazione attorno al relativo asse X.
In una forma di realizzazione alternativa, non rappresentata nelle figure, l’elemento statore può essere atto solamente a trascinare in rotazione l’elemento rotore 8 senza contatto, ovvero mediante il campo magnetico generato dallo stesso, e l’elemento rotore 8 viene mantenuto sollevato da un relativo cuscinetto.
Più particolarmente, l’elemento rotore 8 comprende un corpo girante 10, provvisto di una pluralità di palette 11 disposte radialmente su di esso ed atte a contattare il sangue entrante nel volume 7 per spingerlo verso il connettore di uscita 4.
Vantaggiosamente, il corpo girante 10 presenta una superficie superiore 26, rivolta in uso verso l’alto, avente conformazione concava. Più in dettaglio, la superficie superiore 26 presenta sviluppo sostanzialmente curvilineo in modo da accompagnare il flusso del sangue nella sua caduta all’interno del volume 7 attraverso il condotto di ingresso 3, così da ridurre il rischio di danneggiamento dovuto all’impatto con il corpo girante stesso.
Il corpo girante 10 è inoltre provvisto di una sede di alloggiamento 12, definita in corrispondenza della sua porzione di fondo, all’interno del quale viene inserita la porzione magnetica 9, inferiormente chiusa da un elemento di trattenimento 13.
Ulteriormente, l’elemento inferiore 5 presenta un alloggiamento 14 atto a contenere, in uso, almeno una porzione del corpo girante 10, le palette 11 rimanendo al di fuori dell’alloggiamento stesso, che presenta una parete di fondo 14a provvista di un invito 14b, definito in corrispondenza dell’asse di rotazione X, per il centraggio dell’elemento rotore 8. Più in dettaglio, il corpo girante 10 presenta un canotto 10a che si inserisce all’interno di relativi fori 15 ricavati nella porzione magnetica 9 e nell’elemento di trattenimento 13; a seguito dell’inserimento dell’elemento rotore 8 all’interno dell’alloggiamento 14 l’estremità inferiore del canotto 10a viene calzata sull’invito 14b coassialmente all’asse di rotazione X.
Secondo il trovato, l’elemento superiore 6 presenta almeno una flangia perimetrale 16 di accoppiamento all’elemento inferiore 5 ed almeno un corpo conformato sostanzialmente a cupola, identificato nelle figure con il numero di riferimento 17, il quale sporge dalla flangia perimetrale 16, dove il connettore di uscita 4 è associato al corpo a cupola 17.
Vantaggiosamente, la flangia perimetrale 16 definisce una superficie di accoppiamento 16a con l’elemento inferiore 5 ed il connettore di uscita 4 risulta sollevato rispetto alla superficie di accoppiamento 16a. Preferibilmente, la superficie di accoppiamento 16a è sostanzialmente piana.
Tra il connettore di uscita 4, il quale presenta conformazione allungata, e la flangia perimetrale 16 è quindi definita un’intercapedine 18 all’interno della quale sono inseribili mezzi per il serraggio dell’elemento superiore 6 e dell’elemento inferiore 5 durante le operazioni di saldatura.
Opportunamente, tra la superficie di accoppiamento 16a e l’elemento inferiore 5 sono interposti mezzi di tenuta 19, ad esempio del tipo di un O-ring.
Più particolarmente, come visibile dalla figura 2, l’O-ring 19 è disposto in corrispondenza del bordo interno della superficie di accoppiamento 16a e risulta affacciato al volume 7 interno al corpo cavo 2.
L’elemento inferiore 5 comprende, inoltre, una scanalatura 20 atta ad alloggiare l’O-ring 19 per impedirne, in uso, lo spostamento.
Preferibilmente, il connettore di uscita 4 è orientato trasversalmente rispetto all’asse di rotazione X.
Più in dettaglio, il connettore di uscita 4, avente forma allungata, è inclinato rispetto alla superficie di accoppiamento 16a. Il connettore di uscita 4 risulta inclinato anche rispetto ad un piano passante per l’asse di rotazione X.
Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, il connettore di ingresso 3 è posizionato in corrispondenza della sommità dell’elemento superiore 6 e si sviluppa coassialmente all’asse di rotazione X.
Opportunamente, l’elemento superiore 6 e l’elemento inferiore 5 sono provvisti di relativi mezzi di centraggio 21 atti ad assicurare il corretto posizionamento reciproco.
Più in dettaglio, i mezzi di centraggio 21 comprendono almeno una rilievo 22 definito su una tra la superficie di accoppiamento 16a e l’elemento inferiore 5 ed almeno un incavo 23 definito sull’altro tra l’elemento inferiore 5 e la superficie di accoppiamento 16a, dove il rilievo 22 è atto ad inserirsi all’interno dell’incavo 23 a seguito del posizionamento dell’elemento superiore 6 sull’elemento inferiore 5.
Poiché nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure l’elemento superiore 6 e l’elemento inferiore 5 presentano sezione sostanzialmente circolare, l’incavo 23 ed il rilievo 22 presentano sviluppo sostanzialmente anulare.
I mezzi di centraggio 21, ed in particolare il rilievo 22 e l’incavo 23, possono fungere da mezzi di tenuta a seguito della solidarizzazione reciproca, ad esempio mediante saldatura e/o incollaggio. Il rilievo 22 e l’incavo 23 possono quindi conferire la tenuta meccanica e/o idraulica nell’accoppiamento tra l’elemento inferiore 5 e l’elemento superiore 6. I mezzi di tenuta possono quindi comprendere almeno uno tra l’O-ring 19 ed i mezzi di centraggio 21, o, preferibilmente, li comprendono entrambi. Opportunamente, i mezzi di centraggio 21 sono disposti a valle dell’O-ring 19 procedendo dal volume 7 verso l’esterno.
La pompa 1 comprende, poi, almeno un elemento di supporto 30 del corpo cavo 2 associabile allo statore.
Opportunamente, l’elemento di supporto 30 comprende una rientranza 31 atta ad alloggiare la porzione di fondo, identificata nelle figure con il numero di riferimento 32, del corpo cavo 2.
Secondo il trovato, la pompa 1 comprende mezzi di bloccaggio 33 amovibili del corpo cavo 2 all’elemento di supporto 30, i quali sono movimentabili tra almeno una configurazione di rilascio, nella quale sono disimpegnati dall’elemento di supporto 30 ed il corpo cavo 2 è movimentabile rispetto all’elemento di supporto stesso, ed almeno una configurazione di bloccaggio, nella quale si impegnano con l’elemento di supporto 30 per bloccare il corpo cavo 2 rispetto ad esso.
Vantaggiosamente, nella configurazione di bloccaggio, il corpo cavo 2 è bloccato in rotazione rispetto all’elemento di supporto 30 attorno all’asse X.
Preferibilmente, i mezzi di bloccaggio 33 comprendono almeno un elemento di bloccaggio 34 atto a cooperare con l’elemento di supporto 30 per bloccare il corpo cavo 2 rispetto all’elemento di supporto stesso nella configurazione di bloccaggio.
Più particolarmente, nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’elemento di bloccaggio 34 presenta conformazione sostanzialmente anulare e viene calzato sul corpo cavo 2 coassialmente ad esso.
L’elemento di bloccaggio 34 è quindi movimentabile in rotazione attorno all’asse X rispetto all’elemento di supporto 30 per passare dalla configurazione di rilascio alla configurazione di bloccaggio e viceversa. In particolare, per passare dalla configurazione di rilascio alla configurazione di bloccaggio alla configurazione di rilascio l’elemento di bloccaggio 34 viene ruotato in un primo verso, mentre per passare dalla configurazione di rilascio alla configurazione di bloccaggio viene ruotato in un secondo verso contrario al primo.
Opportunamente, il corpo cavo 2 è interposto, sia nella configurazione di rilascio che nella configurazione di bloccaggio, tra l’elemento di supporto 30 e l’elemento di bloccaggio 34.
Più in dettaglio, il corpo cavo 2 presenta una superficie di inferiore 2a disposta in appoggio su una superficie di riferimento 35 definita dall’elemento di supporto 30 ed una superficie di superiore 2b, contrapposta alla superficie inferiore 2a, la quale è atta a cooperare, sia nella configurazione di rilascio che in quella di bloccaggio, con una superficie di accoppiamento 36 definita dall’elemento di bloccaggio 34. Nella preferita forma di realizzazione rappresentata nelle figure, la differenza tra la configurazione di rilascio e quella di bloccaggio consiste nella pressione esercitata dalla superficie di accoppiamento 36 sul corpo cavo 2, la quale è inferiore nella configurazione di rilascio, per cui il corpo cavo 2 è libero di ruotare attorno all’asse X, e maggiore nella configurazione di bloccaggio, in modo tale che per effetto dell’attrito con la superficie di accoppiamento 36 e con l’elemento di supporto 30, il corpo cavo 2 risulti bloccato in rotazione rispetto ad essi.
Nella configurazione di rilascio, sebbene la superficie di accoppiamento 36 contatti la superficie superiore 2b, l’elemento di bloccaggio 34 risulta rimuovibile dall’elemento di supporto 30 e, pertanto, anche il corpo cavo 2 può essere rimosso dall’elemento di supporto stesso.
Vantaggiosamente, l’elemento di supporto 30 comprende almeno una sporgenza 37 e l’elemento di bloccaggio 34 comprende almeno un elemento di presa 38 il quale è disimpegnato dalla sporgenza stessa nella configurazione di rilascio e che si impegna con la sporgenza stessa nella configurazione di bloccaggio.
Più particolarmente, per effetto dell’interazione dell’elemento di presa 38 con la sporgenza 37, a seguito dello spostamento dell’elemento di bloccaggio 34 nella configurazione di bloccaggio la superficie di accoppiamento 36 viene spinta verso l’elemento di supporto 30. In questo modo la superficie di accoppiamento 36 preme quindi il corpo cavo 2 verso l’elemento di supporto stesso, bloccandolo.
Preferibilmente, l’elemento di presa 38 è conformato sostanzialmente a C, in modo da definire una sede per l’inserimento della sporgenza 37 nella configurazione di bloccaggio.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure, l’elemento di bloccaggio 34 comprende una pluralità di elementi di presa 38, angolarmente distanziati tra loro, e l’elemento di supporto 30 comprende una pluralità di sporgenze 37 angolarmente distanziate tra loro.
Opportunamente, gli elementi di presa 38 sono in numero pari alle sporgenze 37, in modo tale che ciascun elemento di presa 38 si impegni con una corrispondente sporgenza 37 nella configurazione di bloccaggio. Poiché, preferibilmente, sia l’elemento di bloccaggio 34 che l’elemento di supporto 30 presentano sviluppo sostanzialmente circolare, gli elementi di presa 38 e le sporgenze 37 sono disposti radialmente, rispettivamente, sull’elemento di bloccaggio 34 e sull’elemento di supporto 30.
Vantaggiosamente, la pompa 1 comprende mezzi di riscontro 40 atti a mantenere fermo il corpo cavo 2 rispetto all’elemento di supporto 30 durante lo spostamento dell’elemento di bloccaggio 34 tra la configurazione di rilascio e la configurazione di rilascio,
Più particolarmente, i mezzi di riscontro 40 comprendono uno o più primi mezzi di riscontro 40a definiti sulla superficie inferiore 2a del corpo cavo 2 ed uno o più secondi elementi di riscontro 40b definiti sulla superficie di riferimento 35 dell’elemento di supporto 30, dove i primi elementi di riscontro 40a sono atti ad appoggiarsi contro i secondi elementi di riscontro 40b.
Preferibilmente, i mezzi di riscontro 40 comprendono una pluralità di primi elementi di riscontro 40a angolarmente distanziati tra loro di un primo intervallo angolare ed una pluralità di secondi elementi di riscontro 40b angolarmente distanziati tra loro di un secondo intervallo angolare.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle figure il primo intervallo angolare è inferiore al secondo intervallo angolare.
A seguito della rotazione del corpo cavo 2 rispetto all’elemento di supporto 30, i primi elementi di riscontro 40a contattano quindi in successione i secondi elementi di riscontro 40b ogni volta che il corpo cavo 2 viene ruotato di un angolo pari al primo intervallo angolare.
Raggiunta la posizione angolare desiderata, nel momento in cui si movimenta l’elemento di bloccaggio 34 per portarlo dalla configurazione di rilascio alla configurazione di bloccaggio, per effetto del contatto reciproco tra i primi ed i secondi elementi di riscontro 40a e 40b, il corpo cavo 2 mantiene la sua posizione angolare rispetto all’elemento di supporto 30.
Opportunamente, almeno uno tra i primi ed i secondi elementi di riscontro 40a, 40b, preferibilmente entrambi, è conformato a semisfera.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
Una volta inserita la porzione di fondo 32 del corpo cavo 2 all’interno della rientranza 31 si provvede a calzare l’elemento di bloccaggio 34 sul corpo cavo 2, coassialmente ad esso.
Ne risulta, quindi, che la superficie inferiore 2a contatta l’elemento di supporto 30 e che la superficie di accoppiamento 36 contatta la superficie superiore 2b.
Inizialmente, l’elemento di bloccaggio 34 è posizionato nella configurazione di rilascio, ovvero risulta disimpegnato svincolato dall’elemento di supporto 30, per cui può essere rimosso senza alcuna operazione ulteriore.
In questa configurazione, inoltre, il corpo cavo 2 può essere movimentato in rotazione attorno all’asse X in modo tale da disporlo nella posizione più adeguata per il collegamento con le relative linee di trasporto del sangue. Il contatto tra i primi ed i secondi elementi di riscontro 40a e 40b consente di definire una posizione angolare stabile, ovvero che non viene alterata per effetto della rotazione dell’elemento di bloccaggio 34.
Una volta disposto il corpo cavo 2 nella posizione angolare ottimale, si provvede a bloccarne la posizione movimentando l’elemento di bloccaggio 34.
In particolare, l’elemento di bloccaggio 34 viene fatto ruotare rispetto all’elemento di supporto 30 in modo da impegnare gli elementi di presa 38 con le relative sporgenze 37. Per effetto di tale spostamento, quindi, le sporgenze 37 si inseriscono all’interno delle relative sedi definite dagli elementi di presa 38 e la superficie di accoppiamento 36 preme il corpo cavo 2 contro l’elemento di supporto 30.
Ne risulta pertanto che il corpo cavo 2 è bloccato in rotazione rispetto all’elemento di supporto 30.
Nella configurazione di bloccaggio l’elemento di bloccaggio 34, per effetto dell’impegno degli elementi di presa 38 con le sporgenze 37 risulta inoltre bloccato in traslazione rispetto all’elemento di supporto 30, per cui non può essere separato dallo stesso (a differenza della configurazione di rilascio). Una volta che l’intervento sul paziente è terminato si provvede a riportare l’elemento di bloccaggio 34 nella configurazione di rilascio ed a rimuovere il corpo cavo 2 dall’elemento di supporto 30.
Il corpo cavo 2, comprensivo dell’elemento rotore 8, e l’elemento di bloccaggio 34 vengono poi sostituiti con altri nuovi per il successivo trattamento.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che la pompa centrifuga oggetto della presente invenzione consente di bloccare e rimuovere agevolmente il corpo cavo nel quale è alloggiato l’elemento rotore dall’elemento di supporto dell’elemento statore. Ciò è reso possibile dal fatto che i mezzi di bloccaggio sono rimuovibili rispetto all’elemento di supporto e possono quindi essere rimossi e sostituiti insieme al corpo cavo contenente l’elemento rotore.
In particolare, il fatto che il corpo cavo sia interposto tra l’elemento di bloccaggio e l’elemento di supporto consente di ruotare il corpo cavo stesso nella configurazione di rilascio, in modo da scegliere l’orientazione angolare ottimale del connettore di uscita, e di bloccare tale posizione nella configurazione di bloccaggio. Questo consente di facilitare sensibilmente, rispetto alle pompe di tipo noto, il collegamento del connettore di uscita alla relativa linea di deflusso del sangue, riducendo il rischio di un’interruzione del flusso lungo la linea e facilitando il riempimento dell’ossigenatore disposto a valle.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Pompa (1) centrifuga a trascinamento magnetico, comprendente: - almeno un corpo internamente cavo (2) provvisto di almeno un connettore di ingresso (3) e di almeno un connettore di uscita (4) del sangue; - almeno un elemento rotore (8), alloggiato all’interno di detto corpo cavo (2) e provvisto di almeno una porzione (9) realizzata in materiale magnetico, detto elemento rotore (8) essendo comandabile magneticamente in rotazione attorno ad un relativo asse (X), senza contatto, da un elemento statore associabile a detto corpo cavo (2); - almeno un elemento di supporto (30) di detto corpo cavo (2) associabile a detto elemento statore; caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di bloccaggio (33) amovibili di detto corpo cavo (2) a detto elemento di supporto (30), dove detti mezzi di bloccaggio (33) sono movimentabili tra almeno una configurazione di rilascio, nella quale sono disimpegnati da detto elemento di supporto (30) e detto corpo cavo (2) è movimentabile rispetto all’elemento di supporto stesso, ed almeno una configurazione di bloccaggio, nella quale si impegnano con detto elemento di supporto (30) per bloccare detto corpo cavo (2) rispetto ad esso.
  2. 2) Pompa (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che in detta configurazione di rilascio detto corpo cavo (2) è movimentabile in rotazione rispetto a detto elemento di supporto (30) attorno ad un relativo asse (X).
  3. 3) Pompa (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (33) comprendono almeno un elemento di bloccaggio (34) atto a cooperare con detto elemento di supporto (30) per bloccare in rotazione detto corpo cavo (2) rispetto all’elemento di supporto stesso nella configurazione di bloccaggio.
  4. 4) Pompa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto corpo cavo (2) è interposto, sia nella configurazione di rilascio che nella configurazione di bloccaggio, tra detto elemento di supporto (30) e detti mezzi di bloccaggio (33).
  5. 5) Pompa (1) secondo le rivendicazioni 3 e 4, caratterizzata dal fatto che detto corpo cavo (2) presenta almeno una superficie di inferiore (2a), disposta in appoggio su una superficie di riferimento (35) definita da detto elemento di supporto (30), ed almeno una superficie di superiore (2b) atta a cooperare, sia nella configurazione di rilascio che nella configurazione di bloccaggio, con una superficie di accoppiamento (36) definita da detto elemento di bloccaggio (34).
  6. 6) Pompa (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto elemento di supporto (30) comprende almeno una sporgenza (37) e che detto elemento di bloccaggio (34) comprende almeno un elemento di presa (38) il quale è disimpegnato da detta sporgenza (37) nella configurazione di rilascio e che si impegna con la sporgenza stessa nella configurazione di bloccaggio, detta superficie di accoppiamento (36) essendo spinta verso detto elemento di supporto (30) nella configurazione di bloccaggio per effetto dell’interazione di detto elemento di presa (38) con detta sporgenza (37).
  7. 7) Pompa (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto elemento di presa (38) è conformato sostanzialmente a C, a definire una sede per l’inserimento di detta sporgenza (37) nella configurazione di bloccaggio.
  8. 8) Pompa (1) secondo le rivendicazione 6 o 7, caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (34) comprende una pluralità di detti elementi di presa (38) angolarmente distanziati tra loro e che detto elemento di supporto (30) comprende una pluralità di dette sporgenze (37) angolarmente distanziate tra loro.
  9. 9) Pompa (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (34) e detto elemento di supporto (30) presentano sviluppo sostanzialmente circolare e dal fatto che detti elementi di presa (38) e dette sporgenze (37) sono disposti radialmente, rispettivamente, su detto elemento di bloccaggio (34) e su detto elemento di supporto (30).
  10. 10) Pompa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (34) presenta conformazione sostanzialmente anulare ed è calzato su detto corpo cavo (2) coassialmente ad esso.
  11. 11) Pompa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (34) è movimentabile in rotazione attorno a detto asse tra la configurazione di rilascio e la configurazione di bloccaggio.
  12. 12) Pompa (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di riscontro (40) atti a mantenere fermo detto corpo cavo (2) rispetto a detto elemento di supporto (30) durante lo spostamento di detto elemento di bloccaggio (34) tra la configurazione di rilascio e la configurazione di bloccaggio.
  13. 13) Pompa (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di riscontro (40) comprendono uno o più primi elementi di riscontro (40a) definiti su detta superficie inferiore (2a) ed uno o più secondi elementi di riscontro (40b) definiti su detta superficie di riferimento (35), detti primi elementi di riscontro (40a) essendo atti ad appoggiarsi contro detti secondi elementi di riscontro (40b).
  14. 14) Pompa (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di riscontro (40) comprendono una pluralità di detti primi elementi di riscontro (40a) angolarmente distanziati tra loro di un primo intervallo angolare e comprendono una pluralità di detti secondi elementi di riscontro (40b) angolarmente distanziati tra loro di un secondo intervallo angolare.
  15. 15) Pompa (1) secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzata dal fatto che almeno uno tra detti primi e secondi elementi di riscontro (40a, 40b) è conformato a semisfera.
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