ITBO20100190A1 - Pompa centrifuga - Google Patents

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ITBO20100190A1
ITBO20100190A1 IT000190A ITBO20100190A ITBO20100190A1 IT BO20100190 A1 ITBO20100190 A1 IT BO20100190A1 IT 000190 A IT000190 A IT 000190A IT BO20100190 A ITBO20100190 A IT BO20100190A IT BO20100190 A1 ITBO20100190 A1 IT BO20100190A1
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sealing means
pump
annular lip
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correspondence
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Inventor
Zoccoli Antonio Gambigliani
Original Assignee
Caprari Spa
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16JPISTONS; CYLINDERS; SEALINGS
    • F16J15/00Sealings
    • F16J15/16Sealings between relatively-moving surfaces
    • F16J15/32Sealings between relatively-moving surfaces with elastic sealings, e.g. O-rings
    • F16J15/3248Sealings between relatively-moving surfaces with elastic sealings, e.g. O-rings provided with casings or supports
    • F16J15/3252Sealings between relatively-moving surfaces with elastic sealings, e.g. O-rings provided with casings or supports with rigid casings or supports
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F04D29/16Sealings between pressure and suction sides
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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • General Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Structures Of Non-Positive Displacement Pumps (AREA)

Description

101.100.BI.09
Descrizione
POMPA CENTRIFUGA
A nome: CAPRARI S.p.A.
con sede a: Modena
Inventore designato: ing. Antonio Gambigliani Zoccoli
* * *
Campo tecnico
La presente invenzione ha per oggetto una pompa centrifuga, nonché mezzi di tenuta per pompe centrifughe.
Arte nota
È noto che per trasportare fluidi da una prima quota ad una seconda quota più elevata rispetto alla prima sono utilizzati organi di pompaggio del tipo delle pompe centrifughe. Le pompe centrifughe comprendono usualmente uno o più stadi di pompaggio atti ad essere attraversati dal fluido da trasportare, ciascuno comprendente un organo girante e un organo diffusore opportunamente montati su un albero, cosiddetto “albero pompa†, e inseriti all’interno di un mantello di contenimento.
L’organo girante di ciascuno stadio prevede usualmente una sezione di ingresso del fluido in corrispondenza di una zona in prossimità dell’asse dell’albero pompa e una sezione di uscita per il fluido in corrispondenza di una zona periferica in prossimità del mantello. Più precisamente, l’organo girante comprende una pluralità di pale generalmente ricurve atte a definire rispettivi canali di efflusso per condurre il liquido dalla sezione di ingresso alla sezione di uscita. Per produrre il trasferimento del liquido, l’organo girante à ̈ atto a essere portato in rotazione dall’albero pompa sul quale à ̈ opportunamente calettato. In seguito al 101.100.BI.09
moto di rotazione dell’organo girante e in virtù della conformazione delle pale, il fluido in attraversamento à ̈ così soggetto ad un moto sostanzialmente centrifugo che ne incrementa l’energia fluidodinamica, così da rendere possibile il passaggio da uno stadio a quello successivo fino alla sezione terminale di uscita o mandata dell’organo di pompaggio.
Da uno stadio di pompaggio a quello successivo, secondo la direzione di avanzamento, il liquido à ̈ atto ad essere convogliato opportunamente attraverso l’organo diffusore associato in modo fisso al corpo dell’organo di pompaggio. L’organo diffusore comprende generalmente una pluralità di settori atti a convogliare il ritorno del fluido dalla zona periferica in prossimità del mantello alla zona centrale in prossimità della sezione di ingresso dell’organo girante dello stadio di pompaggio successivo.
Per un efficace funzionamento della pompa centrifuga à ̈ importante che sia ridotta al minimo la ricircolazione di liquido da zone a pressione più elevata a zone a pressione meno elevata. Tale fenomeno, che determina indesiderate perdite di rendimento, può verificarsi principalmente in seguito al ritorno di fluido attraverso i meati definiti tra le parti fisse e le parti mobili della pompa centrifuga. E’ dunque importante, per evitare ciò, che siano previsti appositi organi di tenuta in grado di sigillare in modo sufficientemente efficace tali meati consentendo al contempo l’azionamento efficace delle parti rotanti.
È noto ad esempio dal brevetto EP0257358 un anello di tenuta idraulica atto a essere impiegato in pompe monostadio e multistadio, realizzato in materiale plastico e conformante un lato interno atto ad essere accoppiato alla superficie esterna della sezione di ingresso dell’organo girante. L’anello di tenuta idraulica presenta altresì aperture radiali atte a porre in comunicazione il citato lato interno 101.100.BI.09
con il lato esterno per consentire il passaggio di ridotte quantità di liquido dall’uscita dell’organo girante e dunque la formazione di un sottile strato di fluido per la lubrificazione delle superficie interessate ad azioni di strisciamento.
Ulteriori soluzioni di anelli di tenuta atti ad essere interposti tra organo girante e parti fisse della pompa sono ad esempio illustrate nella domanda di brevetto US 2004/0028524 A1 e nel brevetto US 5,577,886.
Il fluido trasportato dalla pompa centrifuga à ̈ costituito usualmente da acqua, da estrarre ad esempio dal sottosuolo. Il liquido da trasferire può contenere particelle solide in sospensione di varia natura e dimensioni. Tali particelle, principalmente costituite da sabbia, sono soggette ad essere trascinate dalla corrente di acqua nelle fasi di pompaggio attraverso l’unico stadio o i molteplici stadi della pompa centrifuga.
Tali particelle solide possono compromettere il corretto funzionamento della pompa, principalmente perché possono insinuarsi nei meati tra le parti fisse e le parti mobili della pompa. La presenza di tali particelle incrementa l’attrito di strisciamento tra le parti fisse e le parti in moto della pompa, provocandone il danneggiamento superficiale. Inoltre, le particelle solide risultano particolarmente dannose quando restano bloccate, a pompa ferma, all’interno dei meati esistenti tra gli organi fissi e mobili. In questo caso esse possono determinare, all’avviamento, forze resistenti di entità tale da impedire l’attivazione della pompa, provocandone il cosiddetto “grippaggio†. Tale circostanza si presenta soprattutto nelle applicazioni che impiegano motori elettrici a prestazioni ridotte allo spunto.
Le soluzioni finora proposte per garantire la tenuta idraulica tra parti rotanti e parti fisse, non risultano soddisfacenti rispetto alle esigenze di affidabilità del settore specifico e alla varietà di applicazioni richieste.
Presentazione dell’invenzione
Il compito della presente invenzione à ̈ quello di risolvere i problemi citati, escogitando una pompa centrifuga di funzionamento affidabile che consenta di ottenere elevati rendimenti.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire una pompa centrifuga che possa essere utilizzata in modo versatile.
Nell'ambito di tale compito, Ã ̈ ulteriore scopo della presente invenzione quello di fornire mezzi di tenuta atti a essere impiegati in una pompa centrifuga e a garantire un funzionamento ottimale.
Un ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire una pompa centrifuga, nonché mezzi di tenuta, di semplice concezione costruttiva e funzionale, dotati di funzionamento sicuramente affidabile, di impiego versatile, nonché di costo relativamente economico.
Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dai mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 1, nonché dalla pompa centrifuga secondo la rivendicazione 9.
Breve descrizione dei disegni
I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita della pompa centrifuga secondo l’invenzione, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 mostra una vista in sezione assiale della pompa centrifuga secondo l’invenzione;
la figura 2 mostra una vista in prospettiva di una porzione della medesima pompa;
la figura 3 mostra una vista prospettica in sezione secondo un piano assiale della porzione della pompa centrifuga illustrata in figura 2;
le figure 4 e 5 mostrano rispettivamente una vista prospettica e in sezione assiale dei mezzi di tenuta atti ad essere impiegati nella pompa centrifuga in oggetto e visibili in sezione nella figura 3;
le figure 6a e 6b mostrano una vista ingrandita di un particolare dei mezzi di tenuta illustrati nelle figure 4 e 5, rispettivamente in configurazione di riposo e in configurazione attiva.
Forme di realizzazione dell’invenzione
Con particolare riferimento a tali figure, si à ̈ indicato nell’insieme con 1 una pompa centrifuga atta a pompare un liquido, ad esempio acqua, da una sezione di ingresso o aspirazione 2 a una sezione di uscita o mandata 3 attraverso uno o più stadi di pompaggio. Nel caso illustrato la pompa centrifuga 1 comprende una pluralità di stadi di pompaggio, ciascuno comprendente a sua volta un organo girante 4 e un organo diffusore 5, contenuti all’interno di un mantello 6 cilindrico (si veda la figura 1). Ovviamente à ̈ possibile prevedere in alternativa che la pompa 1 sia semplicemente monostadio, comprendendo quindi un unico stadio di pompaggio.
Nel caso illustrato in figura 1, la pompa 1 prevede quattro stadi di pompaggio assemblati in successione sull’albero pompa 7 atto a portare in rotazione quattro corrispondenti organi girante 4, ciascuno essendo atto a trasferire il fluido da pompare da una rispettiva porzione di alimentazione 8 a sviluppo assiale a una porzione di deflusso 9 periferica.
Più precisamente ciascun organo girante 4 à ̈ atto, in modo noto, ad essere calettato solidale all’albero pompa 7 mediante un manicotto 10.
In corrispondenza della porzione di alimentazione 8 l’organo girante 4 conforma una porzione di imbocco 11 tubolare, presentante uno sviluppo sostanzialmente parallelo al manicotto 10. Pertanto tra il manicotto 10 e la porzione tubolare 11 à ̈ definita una zona anulare a sviluppo assiale corrispondente alla citata porzione di alimentazione 8.
Ciascun organo girante 4 à ̈ atto ad essere disposto coassiale all’interno di un elemento tubolare 12 di contenimento del fluido pompato, ad esempio realizzato in lamiera metallica. L’elemento tubolare 12 à ̈ atto ad essere associato coassiale in modo fisso all’interno del mantello 6, a riscontro della rispettiva parete interna. Ad eccezione dello stadio di pompaggio terminale, nella successione prevista, a valle di ciascun organo girante 4 à ̈ disposto un corrispondente organo diffusore 5 atto a convogliare il fluido in uscita dalla porzione di deflusso 9 periferica dell’organo girante 4 disposto a monte, alla porzione di alimentazione 8 assiale dell’organo girante 4 dello stadio di pompaggio successivo.
L’organo diffusore 5 comprende preferibilmente mezzi di connessione 13, ad esempio realizzati mediante un rilievo anulare esterno atto a fungere da riscontro per il posizionamento alla sommità di un corrispondente bordo dell’elemento tubolare 12. L’organo diffusore 4 comprende inoltre sedi 14 per il posizionamento di mezzi di tenuta 20. Le sedi 14 sono realizzate ad esempio mediante una pluralità di intagli longitudinali.
I mezzi di tenuta 20 idraulica sono atti ad essere interposti tra organi stazionari e organi rotanti della pompa centrifuga 1 e, in particolare, in corrispondenza della porzione di alimentazione 8 dell’organo girante 4, in testa all’organo diffusore 5 (si veda la figura 3).
I mezzi di tenuta 20 hanno foggia di anello discoidale e recano una apertura centrale 21 per l’inserimento attorno alle parti mobili calettate sull’albero pompa 7 (si veda la fig.4).
Come accennato in precedenza, l’anello 20 presenta mezzi di posizionamento alle parti fisse della pompa 1, ad esempio realizzati mediante una pluralità di denti 22 atti ad essere inseriti negli intagli 14 assiali previsti perifericamente nell’organo diffusore 5. L’anello 20 à ̈ infatti atto ad essere sovrapposto a copertura dell’organo diffusore 5. A tale scopo à ̈ ad esempio possibile prevedere che il piano dell’anello 20 discoidale segua l’andamento dell’organo diffusore 5, con una forma lievemente concava verso l’apertura centrale 21.
In corrispondenza dell’apertura centrale 21 l’anello 20 presenta una porzione flessibile 23 anulare, preferibilmente realizzata in gomma. La porzione flessibile 23 può essere ad esempio riportata mediante vulcanizzazione sull’anello 20, che à ̈ a sua volta preferibilmente di materiale rigido, ad esempio metallico, di acciaio. La porzione flessibile 23 comprende un labbro anulare 24 sottile che si sviluppa in direzione sostanzialmente assiale in corrispondenza del bordo dell’apertura centrale 21. Pertanto, in uso, il labbro anulare 24 si sviluppa assialmente dal citato bordo della porzione flessibile 23 nella direzione di efflusso del liquido pompato. Il labbro anulare 24 presenta una superficie operativa 25 rivolta verso l’apertura centrale 21 e atta in uso, cioà ̈ quando à ̈ associata agli organi fissi e mobili della pompa 1, a essere disposta affacciata alla superficie esterna 15 del manicotto 10 dell’organo girante 4 in corrispondenza della porzione di alimentazione 8. Più precisamente, tra la superficie operativa 25 fissa e la superficie esterna 15 mobile dell’organo girante 4 à ̈ definito un meato 26 di ampiezza determinata. In virtù della conformazione assottigliata del labbro anulare 24, oltre che della flessibilità propria del materiale, ad esempio la gomma, il labbro anulare 24 à ̈ mobile elasticamente tra una configurazione a riposo 24a che si realizza quando la pompa 1 à ̈ in stand-by o spenta e una configurazione attiva 24b, quando la pompa 1 à ̈ funzionante. Più precisamente, quando la pompa non à ̈ in funzione, il labbro anulare 24 à ̈ sollecitato dalla sola pressione statica del liquido stagnante nel corpo della pompa 1 e, in particolare, il labbro anulare 24 si trova in condizione di equilibrio delle sollecitazioni agenti sulla superficie operativa 25 e sulla superficie ad essa contrapposta, stabilendosi quindi stabilmente nella citata configurazione a riposo 24a orientata assialmente e, in particolare, discosta dalla superficie esterna 15 del manicotto 10. In tale configurazione a riposo 24a il meato 26 ha ampiezza determinata e massima, tale da consentire il libero passaggio delle particelle solide eventualmente trascinate dal liquido pompato. Il meato 26 à ̈ in questa condizione vantaggiosamente dimensionato, da progetto, dell’ordine di qualche decimo di millimetro e, preferibilmente, di ampiezza radiale superiore a 0,15 mm, così da permettere il passaggio anche delle particelle solide a granulometria maggiore. In ogni caso, al successivo riavvio della pompa centrifuga 1, la flessibilità del labbro anulare 24 consente l’agevole passaggio di qualsiasi particella solida eventualmente interposta nel meato 26, evitando pertanto qualsiasi rischio di grippaggio.
Durante il funzionamento della pompa centrifuga 1, invece, il labbro anulare 24 à ̈ sollecitato oltre che dalla pressione statica anche da quella dinamica del liquido pompato, in particolare agendo con una pressione maggiore sulla superficie del labbro contrapposta alla superficie operativa 25, per effetto dell’incremento di pressione che si verifica tra uno stadio di pompaggio e il successivo. In virtù della flessibilità conferita dalla conformazione assottigliata e dalle proprietà del materiale, il labbro anulare 24 à ̈ dunque elasticamente spinto e ruotato attorno al bordo della porzione flessibile 23 dell’anello 20 dall’azione fluidodinamica del liquido pompato fino a raggiungere la configurazione attiva 24b in appoggio contro la superficie esterna 15.
In corrispondenza della configurazione attiva 24b, pertanto, il meato 26 ha ampiezza minima, sostanzialmente nulla, tale cioà ̈ da realizzare l’efficace tenuta tra uno stadio di pompaggio e lo stadio adiacente. Infatti grazie all’appoggio del labbro anulare 24 contro la superficie esterna 15 del manicotto 10, risulta ridotto al minimo il ricircolo di liquido da uno stadio a pressione maggiore allo stadio a pressione minore, a vantaggio del rendimento complessivo della pompa.
Per aumentare ulteriormente il rendimento della pompa, à ̈ possibile prevedere, secondo una forma di realizzazione preferita illustrata in dettaglio nelle figure 6a e 6b, che il labbro anulare 24 dell’anello 20 sia conformato in modo tale che nella configurazione attiva 24b, la superficie operativa 25 sia a riscontro della superficie esterna 15 del manicotto 10 in corrispondenza di una corrispondente fascia cilindrica continua. In tale modo risulta favorita la formazione di un film sottile di liquido tra la superficie operativa 25 fissa e la superficie esterna 15 rotante, che riduce l’entità dell’attrito durante il funzionamento della pompa centrifuga 1. Tale effetto à ̈ raggiunto prevedendo che la superficie operativa 25 comprenda in sezione un tratto divergente 27 preferibilmente rettilineo, così da conformare una corrispondente svasatura del labbro 24 sottile. In particolare l’entità di tale svasatura o inclinazione à ̈ determinata in modo tale che, in seguito alla citata rotazione del labbro 24 sottile per effetto dell’azione fluidodinamica del liquido a pompa funzionante, la superficie operativa 25 si disponga parallelamente alla superficie esterna 15 del manicotto 10 in corrispondenza del tratto divergente 27 (si veda la figura 6b). Il contatto effettivo à ̈ realizzato dunque su rispettive superficie parallele, corrispondenti a una fascia cilindrica di estensione assiale pari all’estensione del tratto divergente 27. Tale film di liquido ha un effetto lubrificante sulle superficie accoppiate, del tipo cosiddetto “aquaplaning†. Le superficie a contatto infatti slittano l’una sull’altra così da minimizzare l’attrito di strisciamento tra l’anello 20 fisso e l’organo girante 4 durante il funzionamento della pompa 1.
La porzione flessibile 23 presenta altresì sponde 28 di irrigidimento e contenimento disposte posteriormente al labbro anulare 24. Le sponde 28 sono atte in particolare a proteggere l’integrità del labbro anulare 24 durante le fasi di trasporto del componente.
Nel caso illustrato l’anello 20 presenta quattro sponde 28 angolarmente distanziate in modo regolare, ma possono essere previsti un numero diverso nonché una differente disposizione.
Il funzionamento della pompa centrifuga secondo l’invenzione, nonché dei mezzi di tenuta in essa impiegati, risulta facilmente comprensibile dalla descrizione che precede.
Quando la pompa centrifuga 1 à ̈ posta in opera e si trova in condizione di riposo, il liquido penetrato attraverso la bocca di aspirazione ristagna all’interno della pompa, riempiendo tutti gli stadi di pompaggio sottostanti il pelo libero.
A pompa ferma dunque il labbro anulare 24 dei mezzi di tenuta 20 à ̈ disposto in configurazione a riposo, inattiva, orientata in direzione assiale. In particolare, per i mezzi di tenuta 20 posti a monte di un corrispondente organo girante 4, il meato 26 definito tra la superficie esterna 15 del manicotto 10 e la superficie operativa 25 del labbro anulare 24 à ̈ massimo e determinato, tale da consentire l’agevole passaggio di eventuali particelle solide trascinate dal liquido. In particolare tale circostanza evita che particelle solide trascinate dal liquido possano rimanere incastrate tra le pareti contrapposte del meato 26, rendendo difficoltoso il successivo riavvio della pompa 1 fino al completo blocco della stessa (si veda la figura 6a).
Quando la pompa 1 à ̈ azionata, l’albero motore 7 à ̈ portato in rotazione unitamente agli organi girante 4 ad esso solidali. L’azionamento dell’albero motore 7 innesca il trasferimento del liquido attraverso i successivi stadi di pompaggio fino alla sezione di uscita o mandata 3, per giungere infine, attraverso apposite tubazioni connesse alla mandata, all’utilizzazione desiderata. All’avviamento della pompa centrifuga 1, si osserva che qualora eventuali particelle solide siano presenti nel meato 26 tra le corrispondenti superficie affacciate degli organi rotanti e degli organi stazionari, esse non restano intrappolate ma defluiscono agevolmente, grazie alla flessibilità del labbro anulare 24, che oppone resistenza minima al loro passaggio, evitando il grippaggio dell’organo di pompaggio.
A pompa funzionante il liquido effluente esercita sul labbro 24 un’azione dinamica continua che trova equilibrio nella citata configurazione attiva 24b in corrispondenza della quale il labbro 24 à ̈ ruotato a ridosso della superficie esterna 15 del manicotto 10. Tale rotazione provoca dunque la chiusura a tenuta del meato 26 atta a ridurre il ricircolo di liquido e dunque l’entità delle perdite idrauliche tra gli stadi di pompaggio.
La pompa centrifuga raggiunge pertanto lo scopo di consentire un funzionamento affidabile a elevati rendimenti. Tale scopo à ̈ raggiunto in particolare mediante i mezzi di tenuta 20 atti a operare con il labbro anulare 24, mobile elasticamente tra la configurazione a riposo 24a, a pompa ferma, e la configurazione attiva 24b, a pompa funzionante.
Risulta particolarmente vantaggiosa la conformazione del labbro 24 dei mezzi di tenuta 20 che prevede la svasatura interna in corrispondenza del citato tratto divergente 27 della superficie operativa 25. Tale conformazione infatti localizza l’accoppiamento strisciante tra parti mobili e parti fisse in corrispondenza di una fascia cilindrica continua, favorendo la formazione di un film liquido continuo tra pareti affacciate con un vantaggioso effetto lubrificante. Tale effetto riduce al minimo l’attrito tra le superficie striscianti, ottimizzando il rendimento della pompa.
La citata conformazione con labbro 24 avente tratto divergente 27 à ̈ vantaggiosa anche a pompa ferma. Infatti tale conformazione, che a pompa ferma à ̈ inclinata anziché parallela rispetto alla superficie esterna 15, determina un meato 26 a distanza variabile assialmente rispetto alla superficie esterna 15, avente distanza minima localizzata in una zona ridotta, sostanzialmente concentrata all’origine del tratto divergente o inclinato 27. Le particelle solide presenti nel fluido trasferito dalla pompa trovano dunque un passaggio maggiormente agevole per il deflusso.
Una prerogativa dell’invenzione à ̈ altresì data dal fatto che la conformazione sottile e il materiale di realizzazione, preferibilmente gomma, del labbro 24 concorrono a enfatizzarne la flessibilità. Tale proprietà à ̈ particolarmente vantaggiosa, oltre che durante il funzionamento a regime della pompa per l’effetto di tenuta idraulica, anche in fase di avviamento. Infatti grazie alla flessibilità del labbro 24, eventuali particelle che fossero presenti nel meato 26 in tale fase, possono agevolmente defluire dal meato stesso. In altre parole, a differenza della superficie esterna 15 dell’organo girante 4 che generalmente à ̈ rigida, la superficie operativa 25 del labbro 24 non offre che una minima resistenza al deflusso di tali particelle solide, riducendo il rischio di grippaggio della pompa e minimizzando l’assorbimento di energia allo spunto. A motivo di ciò, la pompa centrifuga 1 risulta affidabile nel funzionamento con qualsiasi tipo di motore elettrico, anche a ridotta coppia allo spunto, come nel caso dei motori elettrici monofase spesso richiesti da taluni settori di applicazione.
Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.
Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims (9)

  1. Rivendicazioni 1) Mezzi di tenuta atti ad essere impiegati in una pompa centrifuga del tipo comprendente almeno un organo girante (4) atto ad essere azionato in rotazione per il trasporto di un fluido, detti mezzi di tenuta (20) essendo atti ad essere fissi al corpo della pompa e cooperanti con una porzione di alimentazione (8) di detto organo girante (4), caratterizzati dal fatto che comprendono almeno una porzione flessibile (23) conformante un labbro anulare (24), atto ad essere azionato elasticamente tra una configurazione a riposo (24a) in corrispondenza della quale detto labbro anulare (24) Ã ̈ discosto per un meato (26) di ampiezza determinata da una contrapposta superficie esterna (15) di detta porzione di alimentazione (8) e una configurazione attiva (24b) di tenuta in corrispondenza della quale detto labbro anulare (24) Ã ̈ sollecitato a riscontro di detta superficie esterna (15) sotto la spinta del fluido trasportato.
  2. 2) Mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 1, caratterizzati dal fatto che hanno foggia di anello discoidale comprendente una apertura centrale (21) e che detto labbro anulare (24) ha foggia assottigliata e si sviluppa assialmente dal bordo di detta apertura centrale (21).
  3. 3) Mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 2, caratterizzati dal fatto che detto labbro anulare (24) presenta una superficie operativa (25) rivolta verso detta apertura centrale (21) comprendente in sezione un tratto divergente (27), in modo tale che in corrispondenza di detta configurazione attiva (24b) detta superficie operativa (25) si dispone parallelamente a detta superficie esterna (15) in corrispondenza del detto tratto divergente (27).
  4. 4) Mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 3, caratterizzati dal fatto che in detta condizione a riposo (24a) di detto labbro anulare (24), detto meato (26) ha un’ampiezza radiale pari ad almeno 0,15 mm.
  5. 5) Mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 2, caratterizzati dal fatto che detta porzione flessibile (23) Ã ̈ realizzata in gomma vulcanizzata su detto anello discoidale.
  6. 6) Mezzi di tenuta secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che comprendono sponde (28) di protezione disposte posteriormente a detto labbro anulare (24).
  7. 7) Mezzi di tenuta secondo la rivendicazione 3, caratterizzati dal fatto che detto anello discoidale à ̈ realizzato in acciaio.
  8. 8) Mezzi di tenuta secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzati dal fatto che comprendono mezzi di posizionamento (22) rispetto al corpo fisso di una detta pompa (1), comprendenti una pluralità di denti disposti perifericamente a detto anello discoidale.
  9. 9) Pompa centrifuga comprendente mezzi di tenuta (20) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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