IT201800009485A1 - Dispositivo e procedimento per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

[0001] La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico del trattamento delle acque reflue ed ha particolarmente per oggetto un dispositivo per la depurazione di acque reflue o reflui provenienti da una condotta di scarico in mare.

[0002] L’invenzione ha altresì per oggetto un procedimento per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare mediante il suddetto dispositivo.

Stato della tecnica

[0003] E’ noto da tempo nel settore del trattamento di reflui di origine urbana o industriale l’utilizzo di condotte sottomarine atte a convogliare i reflui ed a sottoporli a depurazione prima del loro scarico in mare.

[0004] Generalmente, la condotta viene posizionata sul fondale marino e comprende una porzione iniziale atta a convogliare i reflui provenienti da opportuni impianti primari di depurazione che effettuano una prima riduzione del carico inquinante.

[0005] La porzione finale della condotta presenta almeno una bocchetta di efflusso dei reflui la quale è rivolta verso l’alto per indirizzare i reflui verso un dispositivo di depurazione finale.

[0006] Solitamente, tale dispositivo effettua un procedimento di biodegradazione dei reflui uscenti dalla bocchetta per abbattere il carico batterico in essi contenuto così da realizzare un corretto smaltimento dei reflui.

[0007] Nel seguito, con i termini “acque reflue” o indifferentemente “reflui” e suoi derivati si intenderanno acque la cui qualità è stata pregiudicata dall'azione antropica dopo il loro utilizzo in attività domestiche, industriali e agricole, diventando quindi inidonee a un loro uso diretto in quanto contaminate da diverse tipologie di sostanze organiche e inorganiche pericolose per la salute e per l'ambiente.

[0008] Da EP1349813 è noto un dispositivo per la depurazione di acque reflue scaricate in mare che comprende un telaio portante ancorato al fondale marino mediante una pluralità di gambe fissate ad una zavorra. Il telaio comprende una camera di miscelazione atta a raccogliere i reflui ed una camera filtrante contenente materiale inerte per il supporto di organismi microfiltranti.

[0009] Inoltre, il telaio è chiuso lateralmente per consentire ai reflui di entrare nella camera di miscelazione e di attraversare la intercapedine filtrante per fuoriuscire successivamente verso l’alto in direzione sostanzialmente verticale ed essere diluiti in mare.

[0010] Un primo inconveniente di tale nota soluzione è rappresentato dal fatto che le gambe di supporto del telaio contribuiscono a rendere particolarmente complesse le operazioni di posa in opera e messa in servizio del dispositivo.

[0011] Un ulteriore inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che per ottenere un’efficace depurazione dei reflui il volume della camera di filtrazione deve essere elevato con conseguente aumento delle dimensioni complessive del dispositivo.

[0012] Tali inconvenienti contribuiscono ad aumentare considerevolmente i costi di costruzione e rendere particolarmente complesse le operazioni di installazione in quanto è necessario l’utilizzo di mezzi marittimi relativamente complessi e costosi per il trasporto e la posa del dispositivo sul fondale marino.

[0013] Per ovviare almeno parzialmente a tale inconveniente sono stati messi a punto dispositivi per la depurazione di reflui comprendenti corpi sostanzialmente cilindrici con asse verticale posizionabili sulla condotta di scarico in corrispondenza di una bocchetta di efflusso.

[0014] Da W02017106907 è noto un dispositivo di depurazione avente un telaio cilindrico contenente una camera filtrante atta a depurare acque reflue immesse nella camera stessa mediante mezzi canalizzanti posti superiormente alla stessa.

[0015] I mezzi canalizzanti sono in comunicazione fluidica con un contenitore posto inferiormente al dispositivo ed atto a contenere i reflui depurati i quali sono successivamente spinti in un circuito di raccolta mediante mezzi di pompaggio.

[0016] Inoltre, la camera filtrante comprende una cavità assiale atta a contenere aria pressurizzata mediante un ventilatore posto superiormente al dispositivo per favorire la circolazione dei reflui.

[0017] Un inconveniente di tale soluzione è rappresentato dal fatto che l’immissione dei reflui all’interno della intercapedine filtrante e l’espulsione dell’acqua depurata avviene mediante l’utilizzo di mezzi a circolazione forzata.

[0018] Tale inconveniente contribuisce ad aumentare considerevolmente i costi di gestione del dispositivo in quanto per funzionare necessita di collegamenti ad una sorgente di alimentazione elettrica esterna.

[0019] Inoltre, un inconveniente comune a tali soluzioni è rappresentato dal fatto che l’efficienza di depurazione espressa come rapporto tra la superficie esposta dei mezzi di filtrazione ed il volume degli stessi raggiunge un valore non sufficiente a garantire una depurazione efficace e costante nel tempo.

Problema tecnico

[0020] Alla luce dello stato della tecnica noto il problema tecnico che la presente invenzione si propone di risolvere è quello di semplificare la struttura del dispositivo di depurazione e di ridurne gli ingombri mantenendo al contempo un’elevata efficienza di depurazione.

Presentazione dell’invenzione

[0021] Scopo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra menzionato mettendo a disposizione un dispositivo per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare che presenti caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.

[0022] Uno scopo particolare del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che presenti un elevato rapporto superficie-volume.

[0023] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che sia semplice da installare, presenti ingombri ridotti e permetta di essere installato mediante l’uso di piccole imbarcazioni.

[0024] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che presenti una struttura semplificata di ancoraggio alla condotta.

[0025] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che permetta di eliminare la necessità di realizzare derivazioni dalla condotta per alimentare il dispositivo.

[0026] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che non richieda una particolare abilità da parte di un operatore durante le operazioni di pulizia.

[0027] Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che consenta la sostituzione dei mezzi filtranti del corpo direttamente sul campo senza smontare il dispositivo dalla condotta.

[0028] Un altro scopo del presente trovato è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione del tipo sopra descritto che consenta di essere installato su qualsiasi tipologia di bocchetta di efflusso delle acque reflue.

[0029] Gli scopi sopra accennati, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti dal dispositivo per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare in accordo con la rivendicazione 1, comprendente un corpo sostanzialmente cilindrico con asse sostanzialmente verticale posizionabile in corrispondenza di una bocchetta di efflusso della condotta di scarico.

[0030] Secondo un aspetto peculiare del trovato il corpo comprende almeno una parete interna sostanzialmente cilindrica definente una camera di miscelazione dei reflui aperta verso il basso e posizionabile superiormente alla bocchetta, una parete esterna sostanzialmente cilindrica e coassiale a detta parete cilindrica interna per definire con quest’ultima una intercapedine sostanzialmente anulare atta a contenere un mezzo filtrante, una parete di chiusura superiore del corpo atta ad occludere sia la camera di miscelazione che l'intercapedine filtrante,

[0031] Inoltre, le pareti interna ed esterna sono almeno parzialmente permeabili ai liquidi in modo che i reflui che entrano nella camera di miscelazione attraversano la intercapedine filtrante e fuoriescono attraverso la parete esterna in direzione sostanzialmente radiale.

[0032] In accordo con la rivendicazione 2, la parete interna e la parete esterna sono formate da una rete o da uno strato di materiale poroso con maglie o porosità predeterminate per trattenere il mezzo filtrante e consentire il passaggio dell’acqua contenuta nei reflui.

[0033] Grazie a tale combinazione di caratteristiche, è possibile mettere a disposizione un dispositivo per la depurazione di acque reflue avente una configurazione semplice, ingombri ridotti ed un’elevata efficienza di depurazione.

[0034] Inoltre, il dispositivo consente di evitare l’utilizzo di sistemi di movimentazione forzata dei reflui all’interno del dispositivo e permette di sfruttare esclusivamente la differenza di densità e temperatura tra i reflui e l’ambiente circostante in cui il dispositivo è immerso.

[0035] Inoltre è possibile effettuare operazioni di manutenzione in maniera rapida e semplice, ridurre le tempistiche di manutenzione ed aumentare la durata dei mezzi filtranti.

[0036] Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un procedimento per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare mediante tale dispositivo, in accordo con la rivendicazione 11.

[0037] Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

[0038] Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo per la depurazione di reflui provenienti da una condotta di scarico in mare, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle seguenti tavole di disegno in cui:

la FIG. 1 è una vista prospettica di una pluralità di dispositivi di depurazione secondo il trovato, installati su una condotta di scarico;

le FIGG. 2 e 3 sono viste esplose di un dispositivo di Fig. 1 rispettivamente in una prima ed in una seconda forma di realizzazione;

le FIGG. dalla 4 alla 7 sono rispettivamente una vista laterale, frontale, laterale sezionata e frontale sezionata del dispositivo di Fig. 2;

le FIGG. dalla 8 alla 11 sono rispettivamente una vista laterale, frontale, laterale sezionata e frontale sezionata del dispositivo di Fig. 3;

la FIGG. 12 e 13 sono rispettivamente una vista sezionata laterale e sezionata frontale di un dispositivo di Fig. 1 in una terza forma di realizzazione;

la FIG. 14 è una vista schematica che rappresenta il flusso dei reflui all’interno del dispositivo di Fig. 1.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito [0039] Con particolare riferimento alle figure, è illustrato un dispositivo, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, per la depurazione di reflui W provenienti da una condotta di scarico in mare P.

[0040] La condotta P potrà essere destinata al trasporto di reflui W, ad esempio acque nere o fanghi di una località costiera o di un insediamento industriale, e potrà comprendere una porzione iniziale Pi prossimale ad un impianto di depurazione principale D installato nella località costiera.

[0041] La condotta P potrà inoltre comprendere una porzione finale P2 posizionata sul fondale marino B ed avente almeno una bocchetta di efflusso V dei reflui W in acqua marina, come illustrato in FIG. 1.

[0042] In una forma preferita del trovato, il dispositivo 1 comprende un corpo 2 sostanzialmente cilindrico con asse Z sostanzialmente verticale posizionabile sulla condotta di scarico P in corrispondenza di una bocchetta di efflusso V dei reflui W rivolta verso l’alto.

[0043] Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, il corpo 2 comprende almeno una parete interna 3 sostanzialmente cilindrica definente una camera di miscelazione 4 dei reflui W aperta verso il basso ed allinearle alla bocchetta V, una parete esterna 5 sostanzialmente cilindrica e coassiale alla parete cilindrica interna 3 per definire con quest’ultima una intercapedine filtrante 6 sostanzialmente anulare atta a contenere un mezzo filtrante 7 ed una parete di chiusura superiore 8 del corpo 2 atta ad occludere sia la camera di miscelazione 4 che la intercapedine filtrante 6.

[0044] Opportunamente, le pareti interna 3 ed esterna 5 sono almeno parzialmente permeabili ai liquidi in modo che i reflui W che entrano nella camera di miscelazione 4 attraversino la intercapedine filtrante 7 e fuoriescano attraverso la parete esterna 5 in direzione sostanzialmente radiale X.

[0045] Appare evidente che il dispositivo 1 consente di evitare l’utilizzo di sistemi di movimentazione forzata dei reflui W all’interno della camera di miscelazione 4 e dell’intercapedine filtrante 6 sfruttando esclusivamente la differenza di densità e temperatura tra i reflui W e l’acqua marina.

[0046] Inoltre, il dispositivo 1 secondo il trovato non utilizza alcuna sorgente di energia per il proprio funzionamento.

[0047] Sperimentalmente, si è dimostrato che mediante la particolare configurazione del dispositivo 1, i reflui W che entrano nella camera di miscelazione 4 ed attraversano il mezzo filtrante 7, riprendono successivamente la risalita verso la superficie marina senza disperdersi orizzontalmente.

[0048] Si è inoltre dimostrato che l’efficienza massima del dispositivo 1 risiede nella zona anulare superiore 6A della intercapedine filtrante 6 in quanto la forma cilindrica della camera di miscelazione 4 permette una perfetta risalita verso l’alto dei reflui W, come raffigurato nella FIG. 14.

[0049] Tale configurazione garantisce che una volta intasata la zona anulare superiore 6A, il dispositivo 1 possa distribuire i reflui W verso le zone anulari progressivamente inferiori 6B della intercapedine filtrante 6, evitando la ricaduta delle impurità e delle componenti solide dei reflui W sul fondale marino B.

[0050] Si sottolinea che quanto descritto non sarebbe stato possibile mediante l’utilizzo di mezzi filtranti disposti orizzontalmente in quanto, una volta intasata la parte alta degli stessi, i reflui W sarebbero ricaduti sul fondale marino B.

[0051] Come schematicamente illustrato nelle FIGG. 2 e 3, la parete interna 3 e la parete esterna 5 sostanzialmente cilindriche potranno presentare la stessa altezza hi e comprendere rispettivi diametri interno di ed esterno d2.

[0052] Vantaggiosamente, le pareti 3, 5 potranno essere formate da una rete o da uno strato di materiale poroso con maglie o porosità predeterminate per trattenere il mezzo filtrante 7 e consentire il passaggio dell’acqua contenuta nei reflui W.

[0053] Al fine di mantenere le pareti interna 3 ed esterna 5 ad una distanza radiale I sostanzialmente costante, il dispositivo 1 potrà comprendere un elemento di supporto superiore 9 ed un elemento di supporto inferiore 10.

[0054] Gli elementi di supporto 9, 10 potranno comprendere una corona circolare interna 11 ed una corona circolare esterna 12 tra loro concentriche ed unite da una pluralità di barre radiali 13 in modo da formare una pluralità di settori anulari aperti 14.

[0055] Necessariamente, ogni barra radiale 13 potrà comprendere un’estensione radiale sostanzialmente pari alla distanza radiale I tra le pareti interna 3 ed esterna 5 e l’elemento di supporto superiore 9 potrà essere atto a supportare la parete di chiusura superiore 8.

[0056] Operativamente, in caso di manutenzione o pulizia del dispositivo 1 oggetto del presente trovato, sarà sufficiente disaccoppiare la parete di chiusura superiore 8 dall’elemento di supporto superiore 9 e sostituire il mezzo filtrante 7 attraverso i settori anulari aperti 14.

[0057] Una pluralità di piastre di chiusura 15 di forma atta a chiudere verso il basso i settori anulari aperti 14 sono posizionate sull’elemento di supporto inferiore 10 per trattenere il mezzo filtrante 7 all’interno della intercapedine filtrante 6.

[0058] Come illustrato nelle FIGG. dalla 2 alla 13, il corpo 2 del dispositivo 1 potrà presentare in corrispondenza della sua estremità inferiore 2B un convogliatore 16 sostanzialmente troncoconico rastremato verso l’alto per convogliare i reflui W in ingresso alla camera di miscelazione 4 evitando la loro dispersione per effetto delle correnti marine.

[0059] Opportunamente, il convogliatore troncoconico 16 potrà estendersi verticalmente e coassialmente all’asse verticale Z per un’altezza h2 minore dell’altezza hi delle pareti interna 3 ed esterna 5.

[0060] Il convogliatore 16 potrà presentare un bordo superiore 16A solidale alla corona circolare interna 11 dell’elemento di supporto inferiore 10 ed un bordo inferiore 16B prossimo alla condotta P avente un diametro d3 minore o uguale al diametro d2 della parete esterna 5.

[0061] Vantaggiosamente, il corpo 2 potrà comprendere mezzi di ancoraggio stabile del dispositivo 1 alla condotta P, indicati genericamente con il numero di riferimento 17, in modo che il bordo inferiore 16B del convogliatore 16 sia prossimo alla superficie esterna della condotta P.

[0062] In una prima forma di realizzazione, illustrata in FIG. 2 e dalla FIGG.

4 alla 7, i mezzi di ancoraggio 17 potranno essere costituiti da squadre 18 con sezione trasversale sostanzialmente a T e rastremate verso l’alto, con una porzione inferiore 18B solidale ad una coppia di flange 19 tra loro imbullonate atte ad avvolgere la superficie esterna della condotta P ed una porzione superiore 18A fissata alla parete esterna 5 del corpo 2.

[0063] In una seconda forma di realizzazione, illustrata in FIG. 3 e nelle Figure dalla 8 alla 11, i mezzi di ancoraggio 17 potranno essere costituiti da una coppia di montanti tubolari sostanzialmente verticali 20 uniti da una coppia di traverse orizzontali 21, le quali potranno essere posizionate in corrispondenza rispettivamente dell’elemento di supporto superiore 9 e dell’elemento di supporto inferiore 10.

[0064] In questa seconda forma di realizzazione, ogni montante verticale 19 potrà essere stabilmente vincolato alla condotta P mediante una rispettiva piastra di ancoraggio 22 saldata o solidarizzata alla superficie esterna della condotta stessa P.

[0065] In entrambe le forme di realizzazione descritte, la particolare configurazione del dispositivo 1 consente di facilitare le operazioni di manutenzione o sostituzione attraverso il disaccoppiamento del corpo 2 dai mezzi di ancoraggio 17.

[0066] Come illustrato nelle FIGG. 6 e 10, il mezzo filtrante 7 potrà comprendere una pluralità di elementi filtranti 23 formati da materiali con granulometria e porosità predeterminati atti a trattenere le impurità e le componenti solide dei reflui W da filtrare.

[0067] Preferibilmente, il mezzo filtrante 7 potrà comprendere organismi filtranti di tipo biologico e/o sintetico conformati come elementi scelti tra quelli di forma cubica, prismatica o sferoidale di dimensioni comprese tra 30mm e 60mm, preferibilmente comprese tra 40mm e 50mm.

[0068] A titolo esemplificativo, gli elementi filtranti 23 potranno essere scelti nel gruppo comprendente nastri in polipropilene, nastri in cloruro di polivinile, elementi scatolari in polipropilene, schiume tecniche in poliuretano polietere o altro materiale non autoestinguente alla fiamma e non antibatterico.

[0069] Gli elementi filtranti 23 potranno essere disposti nell’intercapedine filtrante 6 in modo da formare un unico strato anulare T di un singolo tipo di elementi filtranti 23 o di una miscela degli stessi, ovvero più strati anulari 7’, 7” formati ognuno da elementi filtranti 23 di un singolo tipo o di miscele di tipi diversi.

[0070] Opportunamente, la composizione del mezzo filtrante 7 potrà variare in funzione delle necessità biologiche del sito nel quale il dispositivo 1 dovrà essere installato ed evidenziabili attraverso opportune attività di indagine preliminare.

[0071] Inoltre, le attività di indagine potranno prevedere la possibilità di posizionare un deflettore 24 all'interno della camera di miscelazione 4 del dispositivo 1, come schematicamente illustrato nelle FIGG. 12 e 13.

[0072] Il deflettore 24 potrà comprendere un elemento piastriforme avente una superficie superiore 24A parallela alla parete di chiusura superiore 8, una superficie inferiore 24B affacciata alla bocchetta di efflusso V dei reflui W ed almeno una coppia di aste di sostegno 25 solidali alla superficie esterna della condotta P od alla bocchetta V.

[0073] Sperimentalmente, si è dimostrato che la presenza del deflettore 24 migliora la distribuzione dei reflui W all’interno della camera di miscelazione 4 rendendo maggiormente uniforme il flusso dei reflui W all’interno della intercapedine filtrante 6, riducendone la velocità.

[0074] Secondo un ulteriore aspetto del trovato è previsto un procedimento per la depurazione di reflui W provenienti da una condotta P di scarico in mare.

[0075] Il procedimento secondo l’invenzione prevede una prima fase a) di predisposizione di almeno una bocchetta di efflusso V rivolta verso l’alto nella condotta P di scarico in mare ed una fase b) di predisposizione di almeno un dispositivo di depurazione 1 del tipo descritto precedentemente.

[0076] Il procedimento prevede inoltre una fase c) di posizionamento del dispositivo di depurazione 1 sulla bocchetta di efflusso V dei reflui W in modo che la camera di miscelazione 4 del dispositivo 1 risulti sostanzialmente coassiale alla bocchetta V ed il convogliatore troncoconico 16 risulti in prossimità della superficie esterna della condotta P.

[0077] Successivamente, è prevista una fase d) di miscelazione dei reflui W con l’acqua marina all’interno della camera di miscelazione 4 e loro ossigenazione in modo da consentire la risalita della miscela verso l’alto per attraversare la zona anulare superiore 6A della intercapedine filtrante 6.

[0078] Infine, è prevista una fase e) di funzionamento a regime del dispositivo 1 fino a parziale o completo intasamento della zona anulare superiore 6A della intercapedine filtrante 6.

[0079] Vantaggiosamente, il convogliatore 16 del dispositivo 1 è conformato in modo che il flusso dei reflui W al suo interno sia messo in rotazione per effetto del miscelamento con la corrente di acqua marina in entrata.

[0080] Inoltre, una volta completamente intasata la zona anulare superiore 6A della intercapedine filtrante 6 la miscela di reflui W e di acqua marina è spinta dalla parete di chiusura superiore 8 verso il basso continuando ad essere depurata attraversando le zone anulari progressivamente inferiori 6B della intercapedine filtrante 6.

[0081] In questo modo il dispositivo 1 permette di mantenere una continua funzionalità del procedimento fino a completo intasamento di tutta la intercapedine filtrante 6 sostanzialmente anulare, evitando la ricaduta delle impurità e delle componenti solide dei reflui W sul fondale marino B.

[0082] Il dispositivo 1 secondo il trovato è stato sottoposto a valutazione di efficienza fluidodinamica tramite studio CFD ( Computational Fluid Dynamics) considerando i seguenti parametri di valutazione:

- rapporto di ossigenazione > 2 (espresso come rapporto tra la massa di acqua marina e la massa di reflui W, calcolato in ogni punto interno alla intercapedine filtrante 6),

- velocità del flusso dei reflui W compreso tra un valore limite inferiore pari a 0,005 m/sec (atto ad impedire l’intasamento immediato della intercapedine filtrante 6) ed un valore limite superiore pari a 0,038 m/sec (atto a consentire il prelievo delle impurità e delle componenti solide dei reflui W dalla intercapedine filtrante 6),

- efficienza di depurazione (espressa come rapporto tra la superficie esposta del mezzo filtrante 7 ed il volume degli stessi).

[0083] Lo studio è stato condotto considerando un dispositivo 1 in grado di depurare i reflui di un paese avente un numero di abitanti compreso tra 4000 e 4600, ed avente le seguenti dimensioni:

- diametro di della parete interna 3: 1m,

- diametro d2 della parete esterna 5 pari a 1 ,6m,

- distanza radiale I tra le pareti interna 3 ed esterna 5 pari a 0,6m, - altezza hi delle pareti interna 3 ed esterna 5 pari a 1,1m,

- altezza h2 del convogliatore 16 pari a 0,5m,

- diametro d3 del bordo inferiore 16B del convogliatore 16 pari a 1 ,5m.

[0084] Lo studio CFD ha ottenuto i seguenti valori:

- rapporto di ossigenazione di 2,23,

- velocità del flusso dei reflui W compreso tra 0,009m/sec e 0,036m/sec, - efficienza di depurazione pari a 2,564

[0085] Infine, è stato effettuato uno studio CFD sul dispositivo 1 avente una intercapedine filtrante 6 parzialmente intasata (con un valore di permeabilità del mezzo filtrante 7 pari al 50%) che dimostra come un’efficienza di depurazione maggiore a 2 consenta una distribuzione più uniforme del flusso dei reflui W nella intercapedine filtrante 6.

[0086] Da quanto precede, appare evidente che il dispositivo di depurazione raggiunge gli scopi prefissati ed in particolare consente di depurare i reflui mediante una configurazione semplice con ingombri ridotti ed al contempo mantiene un’elevata efficienza di depurazione.

[0087] Il dispositivo di depurazione secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate.

[0088] Anche se il dispositivo di depurazione è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Applicabilità Industriale

[0089] La presente invenzione è industrialmente applicabile in quanto può essere realizzata su scala industriale da parte di industrie appartenenti al settore dei processi e dei dispositivi di depurazione.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo (1) per la depurazione di reflui (W) provenienti da una condotta di scarico in mare (P) avente almeno una bocchetta di efflusso (V), il quale dispositivo (1) comprende un corpo (2) sostanzialmente cilindrico con asse sostanzialmente verticale (Z) posizionabile in corrispondenza di una bocchetta di efflusso (V) della condotta di scarico (P); caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) comprende almeno una parete interna (3) sostanzialmente cilindrica definente una camera di miscelazione (4) dei reflui (W) aperta verso il basso e posizionabile superiormente alla bocchetta (V), una parete esterna (5) sostanzialmente cilindrica e coassiale a detta parete cilindrica interna (3) per definire con quest’ultima una intercapedine (6) sostanzialmente anulare atta a contenere un mezzo filtrante (7), una parete di chiusura superiore (8) di detto corpo (2) atta ad occludere sia detta camera di miscelazione (4) che detta intercapedine filtrante (6), dette pareti interna (3) ed esterna (5) essendo almeno parzialmente permeabili ai liquidi in modo che i reflui (W) entranti in detta camera di miscelazione (4) attraversino detta intercapedine filtrante (6) e fuoriescano attraverso detta parete esterna (5) in direzione sostanzialmente radiale (X).
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta parete interna (3) e detta parete esterna (5) sono formate da una rete o strato di materiale poroso con maglie o porosità predeterminate per trattenere detto mezzo filtrante (7) e consentire il passaggio dell’acqua contenuta nei reflui (W).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo filtrante (7) comprende una pluralità di elementi filtranti (23) formati da materiali con granulometria e porosità predeterminati atti a trattenere le impurità e le componenti solide dei reflui da filtrare (W).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detti elementi filtranti (23) sono disposti in detta intercapedine filtrante (6) in modo da formare un unico strato anulare (7’) di un singolo tipo di elementi filtranti (23) o di una miscela degli stessi, ovvero più strati anulari (7’, 7”) formati ognuno da elementi filtranti (23) di un singolo tipo o di miscele di tipi diversi.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto mezzo filtrante (7) comprende organismi filtranti di tipo biologico e/o sintetico conformati come elementi scelti tra quelli di forma cubica, prismatica o sferoidale di dimensioni comprese tra 30mm e 60mm, preferibilmente comprese tra 40mm e 50mm.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di supporto superiore (9) ed un elemento di supporto inferiore (10) per mantenere dette pareti interna (3) ed esterna (5) ad una distanza radiale (I) sostanzialmente costante.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detti elementi di supporto (9, 10) comprendono una corona circolare interna (11) ed una corona circolare esterna (12) tra loro concentriche ed unite da una pluralità di barre radiali (13) in modo da formare una pluralità di settori anulari aperti (14).
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di piastre di chiusura (15) di forma atta a chiudere i settori anulari aperti (14) di detto elemento di supporto inferiore (10) e trattenere detto mezzo filtrante (7) all’interno di detta intercapedine filtrante (6).
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) presenta in corrispondenza della sua estremità inferiore (2B) un convogliatore (16) sostanzialmente troncoconico rastremato verso l’alto ed allineabile a detta bocchetta (V) per convogliare i reflui (W) in ingresso verso detta camera di miscelazione (4) evitando la loro dispersione per effetto delle correnti marine.
10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) comprende mezzi di ancoraggio (17) opportunamente conformati per il suo stabile ancoraggio alla condotta (P) in modo che il bordo inferiore (16B) di detto convogliatore (16) sia prossimo alla superficie esterna della stessa.
11. 11. Un procedimento per la depurazione di reflui (W) provenienti da una condotta di scarico in mare (P), comprendente le seguenti fasi: a) predisposizione di almeno una bocchetta di efflusso (V) rivolta verso l’alto nella condotta di scarico in mare (P); b) predisposizione di almeno un dispositivo di depurazione (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti; c) posizionamento di detto almeno un dispositivo di depurazione (1) su almeno una bocchetta di efflusso (V) dei reflui (W) in modo che detta camera di miscelazione (4) di detto dispositivo (1) risulti sostanzialmente coassiale alla bocchetta (V) e detto convogliatore (16) sostanzialmente troncoconico risulti in prossimità della superficie esterna della condotta (P); d) miscelazione dei reflui (W) con l’acqua marina all’interno di detta camera di miscelazione (4) e loro ossigenazione in modo da consentire la risalita della miscela verso l'alto per attraversare una zona anulare superiore (6A) di detta intercapedine filtrante (6); e) mantenimento a regime di detto dispositivo (1) fino a parziale o completo intasamento di detta zona anulare superiore (6A) di detta intercapedine filtrante (6); in cui detto convogliatore (16) è conformato in modo che il flusso dei reflui (W) al suo interno sia messo in rotazione per effetto del miscelamento con la corrente di acqua marina in entrata; ed in cui una volta completamente intasata detta zona anulare superiore (6A) di detta intercapedine filtrante (6) la miscela di reflui (W) e di acqua marina è spinta da detta parete di chiusura superiore (8) verso il basso e continua ad essere depurata attraversando zone anulari progressivamente inferiori (6B) di detta intercapedine filtrante (6) così da mantenere una continua funzionalità del procedimento fino a completo intasamento di tutta la intercapedine filtrante (6) ed evitare la ricaduta delle impurità e delle componenti solide dei reflui (W) sul fondale marino (B).