IT201800007905A1 - Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori e procedimento per la realizzazione di una pista per detta apparecchiatura - Google Patents

Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori e procedimento per la realizzazione di una pista per detta apparecchiatura Download PDF

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IT201800007905A1
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IT102018000007905A
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Giovanni Lovato
Andrea Gallo
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Convel Srl
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    • G01M3/40Investigating fluid-tightness of structures by using electric means, e.g. by observing electric discharges
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Description

APPARECCHIATURA PER L’ISPEZIONE DI CONTENITORI E
PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI UNA PISTA PER DETTA
APPARECCHIATURA
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione concerne un’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori ed un procedimento per la realizzazione di una pista per detta apparecchiatura, secondo il preambolo delle rispettive rivendicazioni indipendenti.
Più in dettaglio, l’apparecchiatura di cui trattasi si presta ad essere vantaggiosamente impiegata per rilevare in modo automatico la presenza di imperfezioni come ad esempio piccoli fori, crepe, rotture, spaccature, fessure, cricche, incrinature od altro di contenitori come ad esempio fiale, ampolle, capsule, bottigliette in vetro, plastica od altro materiale, impiegate in particolare in ambito medicale, farmaceutico, alimentare od altro.
In particolare, l’apparecchiatura secondo la presente invenzione si presta vantaggiosamente ad essere utilizzata per l’ispezione di contenitori al cui interno sia presente una sostanza liquida in grado di condurre elettricità.
Più in generale, l’apparecchiatura secondo la presente invenzione è destinata ad essere impiegata nel settore della diagnostica automatica e del controllo di qualità di contenitori al cui interno sia presente una sostanza destinata all’impiego in ambito medicale, farmaceutico od altro.
Stato della tecnica
Sono note apparecchiature per l’ispezione di contenitori, le quali sono in grado di assicurare che contenitori sigillati, quali fiale ed ampolle siano privi di imperfezioni come fori o crepe che si possono essere formati durante il processo produttivo o durante il riempimento dei contenitori stessi e che possono compromettere le caratteristiche delle soluzioni contenute, come ad esempio la sterilità, e causarne la contaminazione con particelle estranee alle soluzioni, provenienti dall’ambiente esterno.
Le cause della presenza di imperfezioni nei contenitori possono essere molteplici. Può accadere ad esempio che durante il processo produttivo i contenitori siano sottoposti ad urti, colpi o scossoni nonché intense variazioni di temperatura e pressione.
Infatti, nel caso di contenitori in vetro, è pratica comune sterilizzare questi ultimi dopo la fase di riempimento, immettendo i contenitori in un’autoclave a temperatura elevata e comportando quindi uno stress per il contenitore medesimo.
I contenitori plastici, inoltre, possono presentare imperfezioni anche a causa di anomalie nel processo di formatura e riempimento.
Un’altra causa di imperfezioni dei contenitori può derivare dal processo di sigillatura dei contenitori medesimi, in particolare la sigillatura delle fiale in vetro avviene generalmente tramite saldatura della punta della fiala con una fiamma, diversamente la sigillatura dei contenitori in plastica avviene mediante saldatura del punto di chiusura con vari sistemi a pressione che operano alla temperatura di fusione della plastica.
Tutte le suddette tecniche di sigillatura dei contenitori comportano importati stress ai contenitori medesimi che possono portare alla formazione di microfratture o cricche al loro interno.
Al fine di garantire l’assenza di imperfezioni tutti i contenitori sono sottoposti a test per verificarne l’integrità.
Sono attualmente note varie metodologie di ispezione di contenitori; ad esempio, si ricorre all’ispezione visiva per effettuare test di qualità su contenitori. Questa pratica è tuttavia lenta e costosa e non consente di ottenere uno standard qualitativo costante. L’esigenza di una maggiore velocità di produzione e di qualità nell’ispezione di un numero elevato di contenitori ha portato allo sviluppo di apparecchiature per l’ispezione automatica dei contenitori.
Un’apparecchiatura per l’ispezione automatica comunemente utilizzata per effettuare test di questo tipo prevede l’impiego di una serie di scariche elettriche ad alta tensione e ad alta frequenza.
Contenitori perfettamente sigillati e privi di imperfezioni sono sostanzialmente elettricamente isolanti.
Test con l’impiego di scariche elettriche prevedono che, nel caso in cui sulla superficie del contenitore sia presente un’imperfezione come un piccolo foro o una incrinatura, il prodotto presente all’interno del contenitore dia origine ad un percorso preferenziale per la corrente elettrica generata dalla scarica consentendo di rilevare un aumento repentino dell’intensità di corrente, che appunto è il sintomo della presenza dell’imperfezione. Più in particolare, tali test prevedono di generare una tensione con un valore elevato tra due elettrodi, tra i quali è collocato il contenitore da ispezionare.
La tensione applicata ai capi degli elettrodi genera a sua volta un campo elettrico suscettibile di superare la rigidità dielettrica dell’aria generando le scariche elettriche. Inoltre, la tensione applicata ai capi degli elettrodi genera un accoppiamento capacitivo tra gli elettrodi stessi ed il prodotto all’interno del contenitore da ispezionare, il quale permette il passaggio delle cariche elettriche tra gli elettrodi ed il prodotto.
Operativamente, il test prevede di misurare almeno un valore corrispondente all’intensità massima della corrente che attraversa ciascun contenitore ispezionato, e preferibilmente anche un valore corrispondente al valore massimo dell’integrale dell’intensità di corrente di ciascuna scarica elettrica che attraversa il contenitore 100 medesimo.
In particolare, quando il contenitore presenti una imperfezione è possibile rilevare un significativo aumento dei valori misurati, che identifica un aumento dell’intensità di corrente che scorre attraverso il prodotto contenuto nel contenitore, e quindi l’imperfezione.
Questo tipo di test con l’impiego di scariche ad alta frequenza e ad alta tensione consente di rilevare fori ed incrinature di dimensioni anche molto ridotte, in particolare dell’ordine del micron di diametro.
Per la sua affidabilità questo tipo di test ha trovato applicazione nelle linee industriali di produzione di contenitori, lungo le quali sono presenti stazioni di ispezione che utilizzano coppie di elettrodi elettricamente alimentati ad alta tensione e alta frequenza. In particolare, sono note apparecchiature dotate di piste sagomate lungo le quali scorrono i contenitori da ispezionare seguendo una traiettoria rettilinea o curvilinea fino a raggiungere una o più stazioni di ispezione, le quali sono poste lungo la pista sagomata e sono dotate di almeno una coppia di elettrodi metallici.
Più in dettaglio, ciascuna coppia di elettrodi è composta da un primo elettrodo posto in corrispondenza di un primo margine laterale della pista sagomata, ed un secondo elettrodo posto in corrispondenza di un secondo margine laterale della pista sagomata opposto al primo margine, in cui il primo ed il secondo elettrodo sono affacciati tra loro e separati da una distanza di ispezione.
Operativamente, i contenitori sono azionati a scorrere lungo la pista sagomata ad attraversamento della distanza di ispezione per venire intercettati dalle scariche elettriche prodotte dai due elettrodi e per poter analizzare la corrente che scorre tra essi al fine di rilevare la presenza o meno di imperfezioni.
Le apparecchiature per l’ispezione di contenitori del tipo noto fin qui brevemente descritte si sono dimostrate nella pratica non scevre di inconvenienti.
Il principale inconveniente risiede nella difficoltà di realizzare elettrodi metallici che bene si accoppino con le forme dei contenitori da ispezionare e con le forme delle piste sagomate lungo le quali avanzano gli stessi contenitori da ispezionare.
Al fine di istaurare un buon accoppiamento capacitivo tra gli elettrodi ed i contenitori, cosicché le scariche elettriche possano intercettare questi ultimi, è infatti importante che gli elettrodi siano dotati di una sagoma che bene si adatti alla superficie esterna dei contenitori.
Inoltre, poiché i contenitori avanzano strisciando sugli elettrodi previsti lungo le piste è anche importante che i contenitori non incontrino scalini o altre discontinuità tra la pista e gli elettrodi che possano in qualche modo danneggiare i contenitori.
Presentazione dell’invenzione
In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è pertanto quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalle soluzioni di tipo noto, mettendo a disposizione un’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori dotata di elettrodi facilmente lavorabili.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un procedimento di produzione di una pista di detta apparecchiatura, in corrispondenza della quale pista gli elettrodi dell’apparecchiatura possano essere disposti evitando la formazione di eventuali gradini tra i vari elettrodi ed il profilo della pista, così da garantire uno scorrimento ottimale dei contenitori sulla pista medesima.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori che possa essere versatilmente impiegata per l’ispezione di contenitori di tipologie differenti, ovvero che sia dotata di una pista e di elettrodi facilmente adattabili alle varie tipologie di contenitori da ispezionare.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori che sia di facile manutenzione e riparazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori che risulti economicamente vantaggiosa ed operativamente del tutto affidabile.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la Fig. 1 mostra una vista prospettica di un primo esempio realizzativo dell’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori oggetto della presente invenzione; - la Fig.2 mostra un una vista prospettica dall’altro dell’apparecchiatura di figura 1; - le Fig.3 e 4 mostrano due viste laterali di due sezioni dell’apparecchiatura di figura 1, realizzate rispettivamente lungo le tracce III-III e IV-IV di figura 2;
- la Fig. 5 mostra una vista prospettica di una sezione dell’apparecchiatura di figura 1, realizzata lungo la traccia V-V di figura 3;
- la Fig. 6 mostra una vista prospettica di un secondo esempio realizzativo dell’apparecchiatura per l’ispezione di contenitori oggetto della presente invenzione; - la Fig.7 mostra una vista in pianta di un particolare dell’apparecchiatura di figura 6, in una prima configurazione operativa;
- la Fig. 8 mostra una vista prospettica di una sezione dell’apparecchiatura di figura 7, realizzata lungo la traccia VIII-VIII di figura 7;
- la Fig.9 mostra una vista in pianta di un particolare dell’apparecchiatura di figura 6 in una seconda configurazione operativa;
- la Fig. 10 mostra una vista prospettica di una sezione dell’apparecchiatura di figura 9, realizzata lungo la traccia X-X di figura 9;
- le Fig. 11, 12 e 13 mostrano una vista laterale di una sezione dell’apparecchiatura di figura 6, realizzata lungo la traccia XI-XI di figura 7, rispettivamente in diverse fasi del processo di produzione dell’apparecchiatura medesima.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa preferita
Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 una apparecchiatura per l’ispezione di contenitori, secondo la presente invenzione.
Essa è vantaggiosamente destinata ad essere impiegata per eseguire automaticamente il controllo di qualità di contenitori al cui interno sia presente una sostanza destinata all’impiego in ambito medicale, farmaceutico od altro, in particolare tale apparecchiatura 1 è destinata al rilevamento di imperfezioni presenti nei contenitori come ad esempio fori o crepe.
Più in dettaglio, con il termine “imperfezione” in tale documento si intenderà qualunque tipo di foro, crepa, rottura, spaccatura, fessura, cricca, incrinatura od altro che possa essere presente, anche a livello microscopico, sulla superficie interna e/o esterna di un qualsiasi contenitore 100.
In particolare, in tale documento si farà principalmente riferimento a contenitori ad uso medico, quali ad esempio fiale o ampolle in vetro o in plastica. Con il termine “contenitore” è tuttavia da intendersi qualunque tipo di contenitore, come ad esempio capsule o bottigliette, realizzato in qualunque materiale.
In accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure, i contenitori 100 si estendono vantaggiosamente per una direzione prevalente lungo la quale è definito un loro asse longitudinale, e sono provvisti di una porzione di base 101, di una porzione di testa 102 e di una superficie laterale posta a collegamento tra la porzione di base 101 e la porzione di testa 102.
Vantaggiosamente, i contenitori 100 ispezionati dall’apparecchiatura 1 contengono al loro interno una sostanza, e preferibilmente un liquido, ad esempio di tipo medicale o alimentare, la quale è un conduttore di corrente migliore rispetto al materiale con cui è ottenuto il contenitore 100 medesimo, ed in particolare, è dotata di una conducibilità elettrica specifica pari almeno a 5 µS/cm.
Secondo l’invenzione, l’apparecchiatura 1 in oggetto comprende una struttura di supporto 2, destinata ad essere appoggiata al terreno, ed almeno una pista sagomata 3 supportata dalla struttura di supporto 2, lungo la quale sono suscettibili di avanzare in successone una pluralità di contenitori 100 da ispezionare.
Più in dettaglio, la pista sagomata 3 si sviluppa lungo una direzione principale tra una sezione di ingresso 4, suscettibile di ricevere la pluralità di contenitori 100 da ispezionare (i quali sono chiusi ed al cui interno è già presente la sostanza da contenere), ed una sezione d’uscita 5 dalla quale sono suscettibili di uscire i contenitori 100 ispezionati.
Inoltre, la pista sagomata 3 è dotata di almeno una prima superficie di scorrimento 6 suscettibile di entrate in contatto con i contenitori 100 che avanzano lungo la pista sagomata 3 medesima.
In accordo con la forma realizzativa preferenziale illustrata nelle allegate figure, la pista sagomata 3 ha una sezione trasversale (ovvero perpendicolare alla sua direzione di sviluppo principale) sostanzialmente sagomata a forma di “C”.
In particolare, la pista sagomata 3 è preferibilmente dotata di due bracci sporgenti 12, tra i quali è suscettibile di scorrere almeno una porzione dei contenitori 100, e di una parete di fondo 13, posta a collegamento dei due bracci sporgenti 12 medesimi.
Vantaggiosamente, la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3 è posta in corrispondenza di almeno uno dei suddetti due bracci sporgenti 12 e/o in corrispondenza della parete di fondo 13, come meglio specificato in seguito.
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di caricamento 20, posti a monte della sezione di ingresso 4, e mezzi di scaricamento 30, posti a valle della sezione di uscita 5 della pista sagomata 3.
Più in dettaglio, i mezzi di caricamento 20 consentono di caricare in continuo i contenitori 100 da ispezionare sulla pista sagomata 3, ad esempio prelevandoli da una sezione di uscita di una apparecchiatura per il confezionamento dei contenitori 100 medesimi o da un nastro trasportatore.
A loro volta i mezzi di scaricamento 30 consentono vantaggiosamente di prelevare dalla pista sagomata 3 i contenitori 100 ispezionati e di trasferirli a successive apparecchiature di confezionamento o a contenitori di scarti.
I mezzi di caricamento 20 e di scaricamento 30 sono del tipo già noto al tecnico del settore e per questo non verranno descritti in dettaglio nella presente privativa.
Secondo la presente invenzione, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di movimentazione 7 montati sulla struttura di supporto 2 e preferibilmente interposti tra i mezzi di caricamento 20 ed i mezzi di scaricamento 30.
Come meglio specificato in seguito, i mezzi di movimentazione 7 sono atti a far avanzare i contenitori 100 dalla sezione di ingresso 4 verso la sezione di uscita 5 e possono vantaggiosamente essere di tipo circolare (ad esempio comprendenti una o più giostre rotanti, come illustrato nelle allegate figure 1-5) o di tipo lineare (ad esempio comprendenti uno o più nastri trasportatori, come illustrato nelle allegate figure 6-13). Secondo l’invenzione, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre almeno una stazione di ispezione 8 suscettibile di ispezionare i contenitori 100 per verificarne l’integrità e l’assenza di imperfezioni.
La stazione di ispezione 8 è associata alla pista sagomata 3 ed è dotata di almeno una coppia di elettrodi 9 separati tra loro da una distanza D suscettibile di essere attraversata da ciascun contenitore 100 da ispezionare.
Preferibilmente, la stazione di ispezione 8 comprende due o più coppie di elettrodi 9, per eseguire più volte il controllo di qualità su ciascun contenitore 100, ad esempio in corrispondenza di punti differenti del contenitore 100 medesimo o per verificare i risultati ottenuti da un primo controllo di qualità svolto da una prima coppia di elettrodi 9 disposta lungo la pista sagomata 3.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, nella prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3 è ricavata almeno una sede di alloggiamento 10 in cui è alloggiato un primo elettrodo sagomato 9’ della coppia di elettrodi 9, il quale è realizzato in un polimero elettricamente conduttivo, e preferibilmente è realizzato in un polimero addizionato con un elemento conduttivo, in particolare carbone.
Inoltre, il primo elettrodo sagomato 9’ è dotato di una seconda superficie di scorrimento 11 sostanzialmente in continuità con la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3 per lo scorrimento dei contenitori 100 sulla prima superficie di scorrimento 6 ad attraversamento della seconda superficie di scorrimento 11.
Come meglio descritto in seguito, la prima e la seconda superficie di scorrimento 6, 11 sono vantaggiosamente affiancate tra loro senza soluzione di continuità e preferibilmente presentano aree tra loro complanari.
Vantaggiosamente, in questo modo, il contenitore 100 che avanza lungo la pista sagomata 3, durante il suo passaggio attraverso la sezione di ispezione 8, non è soggetto a urti contro eventuali gradini che possono formarsi tra la pista sagomata 3 ed il primo elettrodo sagomato 9’, evitando così di essere danneggiato durante l’ispezione.
Vantaggiosamente, inoltre, il materiale polimerico in cui è realizzato il primo elettrodo sagomato 9’ permette di sagomare facilmente il primo elettrodo sagomato 9’ medesimo per ottenere un elettrodo della forma desiderata, ad esempio per meglio inserirsi all’interno della sede di alloggiamento 10 o per sagomare la sua seconda superficie di scorrimento 11 per essere in continuità con la prima superficie di scorrimento 6 e meglio accoppiarsi con la forma del contenitore 100 da ispezionare.
Vantaggiosamente, inoltre, il materiale polimerico in cui è realizzato il primo elettrodo sagomato 9’ è dotato di un basso attrito, garantendo così una buona scorrevolezza del contenitore 100 sulla seconda superficie di scorrimento 11 e consentendo di evitare la formazione di graffi o altre imperfezioni sui contenitori 100 che entrano in contatto con il primo elettrodo sagomato 9’.
In accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure, la coppia di elettrodi 9 comprende inoltre un secondo elettrodo sagomato 9’’ anch’esso vantaggiosamente posto in corrispondenza della pista sagomata 3, in prossimità del primo elettrodo sagomato 9’, e preferibilmente anch’esso realizzato in un polimero elettricamente conduttivo.
In particolare, il secondo elettrodo sagomato 9’’ è preferibilmente realizzato nel medesimo polimero elettricamente conduttivo con cui è realizzato il primo elettrodo sagomato 9’.
Inoltre, come meglio specificato in seguito, analogamente al primo elettrodo sagomato 9’, il secondo elettrodo sagomato 9’’ può essere alloggiato in una corrispondente sede di alloggiamento 10 ricavata nella prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3. Diversamente, in accordo con una differente forma realizzativa dell’apparecchiatura 1, il secondo elettrodo sagomato 9’’ può essere disposto in prossimità della pista sagomata 3, distanziato da quest’ultima, ad esempio in posizione sopraelevata rispetto alla pista sagomata 3 medesima.
Operativamente, per rilevare la presenza di imperfezioni sui contenitori 100, l’apparecchiatura 1 è suscettibile di applicare ai capi del primo e del secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ della coppia di elettrodi 9, una differenza di potenziale elettrico ΔV elevata, in particolare compresa tra 5 kV e 40 kV e preferibilmente di circa 30kV.
L’elevata differenza di potenziale elettrico ΔV consente di generare un campo elettrico all’interno della distanza D suscettibile di superare la rigidità dielettrica dell’aria, generando una successione di scariche di corrente che si sviluppano principalmente all’interno della distanza D che separa il primo elettrodo sagomato 9’ dal secondo elettrodo sagomato 9’’ e che colpiscono il contenitore 100 che sta attraversando la distanza D medesima.
Contenitori perfettamente sigillati e privi di imperfezioni sono sostanzialmente elettricamente isolanti e tra il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ passa una corrente a bassissima intensità, dovuta ad un effetto di accoppiamento capacitivo che si sviluppa tra e la sostanza contenuta nel contenitore 100 e gli elettrodi sagomati 9’, 9’’ della coppia di elettrodi 9 e ad un effetto corona che si sviluppa attorno al contenitore 100.
Diversamente, nel caso in cui sulla superficie del contenitore 100 sia presente un’imperfezione, come un piccolo foro o una incrinatura, la sostanza presente all’interno del contenitore da origine ad un percorso preferenziale per la corrente elettrica generata dalla scarica consentendo di rilevare un aumento repentino dell’intensità di corrente, che appunto è il sintomo della presenza dell’imperfezione. Vantaggiosamente, la stazione di ispezione 8 dell’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione comprende almeno un circuito elettrico (non rappresentato nelle allegate figure) dotato di mezzi di alimentazione elettrica, elettricamente collegati a ciascuna coppia di elettrodi 9 per alimentarli con la differenza di potenziale elettrico ΔV, e mezzi di misurazione dell’intensità di corrente, anch’essi elettricamente collegati a ciascuna coppia di elettrodi 9 per misurare l’intensità della corrente elettrica e/o l’intensità della carica elettrica trasferita tra la coppia di elettrodi 9 e ciascun contenitore 100 al fine di effettuare l’ispezione dei contenitori 100.
Più in dettaglio, i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente sono atti a misurare la corrente che circola nel circuito elettrico in corrispondenza di ciascuna scarica e/o l’intensità della carica elettrica trasferita per mezzo del campo elettrico instaurato all’interno della distanza D.
In particolare, preferibilmente, i mezzi di misura dell’intensità di corrente sono atti a rilevare una pluralità di valori corrispondenti all’intensità massima della corrente in corrispondenza delle scariche elettriche e corrispondenti ai valori massimi degli integrali dell’intensità di corrente elettrica misurati per ciascuna scarica.
Inoltre, la stazione di ispezione 8 comprende preferibilmente mezzi di rilevamento 18 del tipo specificato in seguito, per il rilevamento del passaggio dei contenitori 100 da ispezionare in corrispondenza della coppia di elettrodi 9, e preferibilmente in corrispondenza di ciascuna coppia di elettrodi 9.
In particolare, i mezzi di rilevamento 18 sono montati lungo la pista sagomata 3 a monte della coppia di elettrodi 9 nel verso di avanzamento dei contenitori 100 e sono operativamente collegati con i mezzi di alimentazione elettrica per alimentare la coppia di elettrodi 9 in corrispondenza del passaggio dei contenitori 100 all’interno della distanza D. Vantaggiosamente, inoltre, i mezzi di rilevamento 18 sono operativamente collegati anche con i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente per rilevare la corrente che scorre tra la coppia di elettrodi 9 al passaggio di ciascun contenitore 100. Inoltre, l’apparecchiatura 1 in oggetto è vantaggiosamente dotata di una unità di controllo, la quale è operativamente collegata con i mezzi di rilevamento 18, con i mezzi di alimentazione elettrica e con i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente ed è programmata per azionare i mezzi di alimentazione elettrica, per generare la differenza di potenziale elettrico ΔV, ed i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente per misurare l’intensità della corrente elettrica che scorre attraverso detta coppia di elettrodi 9 in corrispondenza del passaggio di ciascun contenitore 100 da ispezionare, rilevato dai mezzi di rilevamento 18.
Inoltre, l’unità di controllo è configurata per pilotare i mezzi di alimentazione elettrica a generare una successione di scariche ad alta frequenza. Operativamente, i mezzi di alimentazione elettrica applicano la differenza di potenziale elettrico ΔV di modo impulsivo, ad una frequenza compresa tra 300 e 1500 Hz e preferibilmente tra 500 e 800 Hz e ancor più preferibilmente di 675 Hz, per un periodo di ispezione corrispondente almeno al tempo impiegato da ciascun contenitore 100 ad attraversare la distanza D. Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di selezione 33 per distinguere i contenitori 100 ispezionati tra contenitori privi di imperfezioni (nel seguito potrà essere utilizzata l’espressione “contenitori integri”), e contenitori con imperfezioni (nel seguito potrà essere utilizzata l’espressione “contenitori fallati”).
Più in dettaglio, i mezzi di selezione 33 sono interposti tra la sezione di uscita 5 della pista sagomata 3 ed i mezzi di scaricamento 30 e sono operativamente collegati con l’unità di controllo che comunica ai mezzi di selezione 33 quali contenitori 100 sono integri e quali sono fallati sulla base dei valori rilevati dai mezzi di misurazione dell’intensità di corrente della stazione di ispezione 8.
In accordo con un esempio non limitativo della presente invenzione, i mezzi di selezione 33 comprendono una pluralità di ruote ad alveoli o corsie di uscita e sono atti ad indirizzare i contenitori 100 ispezionati verso differenti uscite dell’apparecchiatura 1 a seconda che tali contenitori siano integri o fallati.
In particolare, i mezzi di selezione 33 potranno indirizzare i contenitori integri verso una prima uscita 31 dell’apparecchiatura 1 ed i contenitori 100 fallati verso una o più seconde uscite 32 dell’apparecchiatura 1 medesima, in corrispondenza delle quali prima e seconda uscita 31, 32 sono disposti i mezzi di scaricamento 30.
Operativamente, l’unità di controllo riceve dai mezzi di misurazione dell’intensità di corrente i valori corrispondenti all’intensità massima della corrente di ciascuna scarica elettrica che si instaura tra gli elettrodi sagomati di ciascuna coppia di elettrodi 9 al passaggio di ciascun contenitore 100 e preferibilmente anche i valori corrispondenti al massimo degli integrali della corrente elettrica di ciascuna scarica.
Successivamente, l’unità di controllo confronta i valori rilevati dai mezzi di misurazione dell’intensità di corrente con valori massimi pre-impostati corrispondenti ai valori riscontrabili in presenza di imperfezioni sui contenitori 100 e, se i valori misurati superano tali valori massimi pre-impostati, l’unità di controllo classifica il contenitore 100 come fallato, in caso contrario classifica il contenitore 100 come integro.
A seguito di tale classificazione di ciascun contenitore 100, l’unità di controllo comanda i mezzi di selezione 33 ad indirizzare ciascun contenitore 100 verso l’uscita adeguata, distinguendo i contenitori 100 tra fallati ed integri.
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende inoltre mezzi di vibrazione 19 per trasferire una vibrazione al contenitore 100 e provocare una più facile distribuzione di una sostanza liquida che si trova all’interno del contenitore 100 medesimo.
Vantaggiosamente, in questo modo, tutta la superficie interna del contenitore 100 sarà bagnata dal liquido, favorendo il passaggio di corrente nel caso in cui il contenitore 100 fosse fallato.
Mezzi di vibrazione 19 possono vantaggiosamente comprendere una parete zigrinata posta lungo la pista sagomata 3 oppure possono comprendere vibratori elettromagnetici e sono vantaggiosamente posti a monte della stazione di ispezione 8.
Una volta effettuata l’ispezione, ciascun contenitore 100 è guidato dai mezzi di selezione 33 verso la prima o la seconda uscita 31, 32 a seconda della presenza o meno di imperfezioni e a seconda del tipo di imperfezione riscontrata.
Come accennato in precedenza, la pista sagomata 3 dell’apparecchiatura 1 in oggetto può essere realizzata con uno sviluppo principale di forma circolare (illustrata nelle figure 1-5) oppure con uno sviluppo principale di forma rettilinea (illustrata nelle figure 6-13). Vantaggiosamente, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono suscettibili di essere sagomati per adattarsi alla forma della pista sagomata 3 a cui sono associati.
Verranno ora descritte nel dettaglio le suddette due possibili forme realizzative della pista sagomata 3 e del primo e secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ ad essa associati. In accordo con le allegate figure 1-5, una prima forma realizzativa dell’apparecchiatura 1 comprende la pista sagomata 3 che si sviluppa lungo almeno un arco circolare ed i mezzi di movimentazione 7 comprendono almeno una giostra rotante 14 dotata di un bordo perimetrale di forma circolare contraffacciato alla pista sagomata 3 circolare. In particolare, la giostra rotante 14 è girevolmente montata sulla struttura di supporto 2 ed è dotata di una pluralità di sedi di contenimento 15 ricavate lungo il suo bordo perimetrale circolare, suscettibili di alloggiare i contenitori 100.
In accordo con questa forma realizzativa, la pista sagomata 3 è scorrevolmente impegnata da almeno una porzione dei contenitori 100 trasportati dalla giostra rotante 14, ed in particolare è scorrevolmente impegnata dalla porzione di base 101 dei contenitori 100.
Operativamente, la giostra rotante 14 è azionabile a ruotare attorno ad un proprio asse di simmetria cilindrica per far avanzare i contenitori 100 lungo la pista sagomata 3, ricevendoli dai mezzi di caricamento 20 e cedendoli ai mezzi di selezione 33.
Tali mezzi di caricamento 20, secondo la presente forma realizzativa, comprendono una ruota ad alveoli 21, sostenuta dalla struttura di supporto 2 e presentante perifericamente delle cave passanti 22, ovvero gli alveoli, sostanzialmente controsagomate rispetto ai contenitori 100, equidistanziate tra loro lungo la circonferenza della ruota ad alveoli 21 e ciascuna suscettibile di ricevere un contenitore 100 da ispezionare.
La ruota ad alveoli 21, ruotando attorno ad un proprio asse di rotazione, trasporta i contenitori 100 fino ad inserirli nelle sedi di contenimento 15 della giostra rotante 14, in particolare in corrispondenza della sezione di ingresso 4 della pista sagomata 3.
La movimentazione della ruota ad alveoli 21 e della giostra rotante 14 è fasata in modo da consentire agli alveoli della ruota ad alveoli 21 di affacciarsi a rispettive sedi di contenimento 15 della giostra rotante 14 per consentire lo spostamento dei contenitori 100.
Come indicato in precedenza, la pista sagomata 3 di forma circolare è contraffacciata al bordo circolare della giostra rotante 14, in particolare ad un settore della giostra rotante 14 che definisce un angolo al centro sostanzialmente di 200°. Vantaggiosamente, inoltre, la stazione di ispezione 8 di tale prima forma realizzativa dell’apparecchiatura 1 è dotata dei mezzi di rilevamento 18 posti lungo la pista sagomata 3 medesima, in prossimità di almeno una coppia di elettrodi 9 e preferibilmente in prossimità di ciascuna coppia di elettrodi 9, a monte rispetto ad esse nel verso di avanzamento dei contenitori 100.
In particolare, tali mezzi di rilevamento 18 comprendono almeno una leva o una camma (di tipo noto e quindi non indicate nelle allegate figure), la quale è suscettibile di essere azionata a muoversi dal contenitore 100 che avanza lungo la pista sagomata 3 verso la coppia di elettrodi ed è suscettibile di comunicare all’unità di controllo la presenza del contenitore 100 in prossimità della coppia di elettrodi 9.
Operativamente, la leva o la camma dei mezzi di rilevamento 18 può ad esempio azionare un interruttore dell’unità di controllo, il quale è operativamente collegato con i mezzi di alimentazione elettrica e con i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente per azionare i suddetti mezzi ad alimentare il circuito elettrico e a misurare i valori indicativi della corrente che circola nel circuito elettrico medesimo in corrispondenza del passaggio del contenitore 100 ad attraversamento della distanza D.
Vantaggiosamente, la pista sagomata 3 funge anche da camma di rovesciamento per il ribaltamento dei contenitori 100 alloggiati nelle sedi di contenimento 15. Più in dettaglio, i contenitori 100 sono disposti in posizione verticale in corrispondenza della sezione di ingresso 4 e della sezione di uscita 5 e sono disposti in posizione orizzontale in corrispondenza della stazione di ispezione 8, in modo tale che il liquido al loro interno contatti contemporaneamente la porzione di base 101 e la porzione di testa 102 del contenitore 100 medesimo. Infatti, le porzioni di base e di testa 101, 102 sono generalmente le più soggette ad imperfezioni, è quindi preferibile che le scariche elettriche prodotte tra gli elettrodi di ciascuna coppia di elettrodi 9 siano indotte a passare tra tali porzioni dei contenitori 100.
Secondo il particolare esempio realizzativo illustrato nelle allegate figure 3 e 4, la pista sagomata 3 è dotata di una sezione trasversale sagomata a forma di “C”, sostanzialmente controsagomata rispetto alla porzione di base 101 del contenitore 100. In particolare, i due bracci sporgenti 12 della pista sagomata 3 sono sostanzialmente orizzontali, paralleli tra loro e disposti uno superiormente all’altro, e la parete di fondo 13 posta a collegamento dei due bracci sporgenti 12 è preferibilmente verticale.
Operativamente, il contenitore 100 è suscettibile di impegnarsi scorrevolmente con la pista sagomata 3 scorrendo con la sua porzione di base 101 sostanzialmente parallela alla parete di fondo 13 della pista sagomata 3 medesima.
Vantaggiosamente, in tale prima forma realizzativa dell’apparecchiatura 1 comprendente la pista sagomata 3 circolare, la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3 è posta in corrispondenza del braccio sporgente 12 disposto inferiormente e preferibilmente anche della parete di fondo 13 della pista sagomata 3. In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 1-5, l’apparecchiatura 1 di tipo circolare comprende quattro coppie di elettrodi 9, disposte lungo la pista sagomata 3, preferibilmente distanziate l’una dalle altre per evitare che possano instaurarsi scariche elettriche tra gli elettrodi di due differenti coppie di elettrodi 9. In particolare, il primo elettrodo sagomato 9’ di ciascuna coppia di elettrodi 9 è alloggiato in una corrispondente sede di alloggiamento 10, ricavata in corrispondenza della prima superficie di scorrimento 6.
Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 3, la sede di alloggiamento 10 è ricavata nel braccio sporgente 12 inferiore della pista sagomata 3. Diversamente, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 4, la sede di alloggiamento 10 è ricavata nella parete di fondo 13 della pista sagomata 3.
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 comprende due coppie di elettrodi 9 dotate di un primo elettrodo sagomato 9’ disposto in corrispondenza del braccio sporgente 12 inferiore e due coppie di elettrodi 9 dotate di un primo elettrodo sagomato 9’ disposto in corrispondenza della parete di fondo 13 della pista sagomata 3.
Vantaggiosamente, in questo modo, il primo elettrodo 9’ di ciascuna coppia di elettrodi 9 instaura un accoppiamento capacitivo con porzioni differenti del contenitore 100 (rispettivamente con la superficie laterale nel primo caso e con la porzione di base 101 nel secondo caso). Conseguentemente, è possibile ispezionare in modo più accurato differenti porzioni del contenitore 100 medesimo, in corrispondenza di dove è posizionato il primo elettrodo sagomato 9’.
Vantaggiosamente, inoltre, il primo elettrodo sagomato 9’ è alloggiato all’interno della sede di alloggiamento 10 con la seconda superficie di scorrimento 11 senza soluzione di continuità con la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3.
Preferibilmente, inoltre, il primo elettrodo sagomato 9’ ha sostanzialmente una forma scatolare, per essere alloggiato a misura all’interno della sede di alloggiamento 10. In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 3 e 4, il secondo elettrodo sagomato 9’’ di ciascuna coppia di elettrodi 9 è posto in prossimità delle sedi di contenimento 15 della giostra rotante 14, in posizione sopraelevata rispetto ad esse, ed è sostenuto da un supporto 24 fissato rigidamente mediante viti alla pista sagomata 3. In accordo con questa forma realizzativa, quando il contenitore 100 è orientato per l’ispezione (ovvero è posto orizzontalmente), il primo elettrodo sagomato 9’ è prossimo alla porzione di base 101 del contenitore 100 mentre il secondo elettrodo sagomato 9’’ è prossimo alla porzione di testa 102.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono sagomati con una forma tale da avvolgere almeno parzialmente la porzione del contenitore 100 a cui sono prossimi, per sviluppare con quest’ultimo un accoppiamento capacitivo, favorire l’installazione di un campo elettrico nella distanza D tra i due elettrodi della coppia di elettrodi 9 e permettere la formazione delle scariche elettriche ad intercettazione del contenitore 100 medesimo.
Più in dettaglio, la seconda superficie di scorrimento 11 del primo elettrodo sagomato 9’ è vantaggiosamente sagomata con una forma sostanzialmente omologa alla porzione del contenitore 100 da ispezionare. Ovvero, la seconda superficie di scorrimento 11 è sostanzialmente piana nell’esempio realizzativo di figura 3, per contraffacciarsi con la superficie laterale dei contenitori 100 da ispezionare. Diversamente, la seconda superficie di scorrimento 11 è sagomata a gradino nell’esempio realizzativo di figura 4 per contraffacciarsi con la porzione inferiore 101 dei contenitori 100 da ispezionare. Inoltre, in accordo con l’esempio realizzativo di figura 3, il secondo elettrodo sagomato 9’’ è vantaggiosamente dotato di una concavità controsagomata con la porzione di testa 102 del contenitore 100 da ispezionare. Diversamente, in accordo con l’esempio realizzativo di figura 4, il secondo elettrodo sagomato 9’’ è sostanzialmente piastriforme per contraffacciarsi con la superficie laterale del contenitore 100 da ispezionare.
In questo modo, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ della coppia di elettrodi 9 è vantaggiosamente sagomato per contraffacciarsi con i contenitori 100 che scorrono lungo la pista sagomata 3, in particolare ciascun elettrodo sagomato 9’, 9’’ è sagomato per sviluppare un accoppiamento capacitivo con i contenitori 100 che scorrono in corrispondenza dei suddetti elettrodi sagomati.
Come indicato in precedenza, l’apparecchiatura 1 oggetto della presente invenzione è vantaggiosamente realizzabile in una seconda forma realizzativa, in cui la pista sagomata 3 si sviluppa lungo una direzione principale sostanzialmente rettilinea.
In accordo con tale seconda forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 6-10, i mezzi di movimentazione 7 dell’apparecchiatura 1 comprendono un nastro trasportatore 16 montato ad anello sulla struttura di supporto 2 e dotato di un primo tratto associato alla pista sagomata 3, il quale è vantaggiosamente azionato a scorrere dalla sezione di ingresso 4 verso la sezione di uscita 5 trasportando i contenitori 100 da ispezionare. In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 6-10, il nastro trasportatore 16 è dotato di una pluralità di sporgenze 17 suscettibili di spostare scorrevolmente i contenitori 100 lungo la pista sagomata 3, in particolare sospingendoli. Ad esempio, il nastro trasportatore 16 può essere del tipo noto come “nastro a facchini”.
Preferibilmente, in accordo con questa seconda forma realizzativa, la pista sagomata 3 alloggia al suo interno il primo tratto del nastro trasportatore 16 su cui sono disposti i contenitori 100, preferibilmente distesi con il loro asse longitudinale sostanzialmente orizzontale, in modo tale che il liquido al loro interno contatti contemporaneamente la porzione di base 101 e la porzione di testa 102 del contenitore 100 medesimo.
Operativamente, il nastro trasportatore 16 è suscettibile di ricevere i contenitori 100 dai mezzi di caricamento 20 e di cederli ai mezzi di uscita 30, preferibilmente dopo essere stati distinti tra contenitori 100 integri e fallati dai mezzi di selezione 33 (i mezzi di ingresso, uscita e selezione non sono raffigurati nelle allegate figure 6-13, essi potranno comunque essere del tipo noto, come ad esempio ulteriori nastri trasportatori).
Vantaggiosamente, inoltre, la stazione di ispezione 8 di tale seconda forma realizzativa dell’apparecchiatura 1 è dotata dei mezzi di rilevamento 18 posti lungo la pista sagomata 3 medesima, in prossimità di almeno una coppia di elettrodi 9 e preferibilmente in prossimità di ciascuna coppia di elettrodi 9, a monte rispetto ad esse nel verso di avanzamento dei contenitori 100.
In particolare, tali mezzi di rilevamento 18 comprendono almeno un sensore ottico, in particolare una fotocellula, il quale è suscettibile di rilevare il passaggio del contenitore 100 lungo la pista sagomata 3 e di comunicarlo all’unità di controllo, la quale a sua volta aziona i mezzi di alimentazione elettrica ed i mezzi di misurazione dell’intensità di corrente per alimentare il circuito elettrico e misurare i valori indicativi della corrente che circola nel circuito elettrico medesimo.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura 1 secondo la presente seconda forma realizzativa può essere realizzata in due configurazioni operative distinte, e più in dettaglio può essere realizzata in una configurazione multipla, in cui i contenitori 100 sono raggruppati in gruppi di contenitori 100 uniti gli uni agli altri da ponti di unione (illustrata nelle allegate figure 7 e 8), ed in una configurazione singola, in cui ciascun contenitore 100 è separato dagli altri (illustrata nelle allegate figure 9 e 10).
Preferibilmente, l’apparecchiatura 1 in configurazione multipla comprende due piste sagomate 3 parallele tra loro, ciascuna delle quali ha forma sostanzialmente a “C” ed è disposta con la propria cavità rientrante contraffacciata alla cavità rientrante dell’opposta pista sagomata 3 a forma di “C”.
In particolare, i due bracci sporgenti 12 di ciascuna pista sagomata 3 sono sostanzialmente orizzontali, paralleli tra loro e disposti uno superiormente all’altro, inoltre essi sono posti specularmente rispetto ai due bracci sporgenti 12 dell’opposta pista sagomata 3, ovvero si estendono dalla rispettiva parete di fondo 13 protendendosi verso i bracci sporgenti 12 dell’opposta pista sagomata 3.
Operativamente, i gruppi di contenitori 100 avanzano lungo le due piste sagomate 3 con il loro asse longitudinale disposto trasversalmente rispetto alla direzione di sviluppo principale delle piste sagomate 3 medesime. In particolare, ciascun contenitore 100 dei gruppi di contenitori 100 è scorrevolmente impegnato con la propria porzione di base 101 in una delle due piste sagomate 3 e con la propria porzione di testa 102 nell’opposta pista sagomata 3, così come illustrato in figura 8.
Vantaggiosamente, in tale configurazione multipla dell’apparecchiatura 1, la prima superficie di scorrimento 6 è posta in corrispondenza del braccio sporgente 12 disposto inferiormente di ciascuna pista sagomata 3 e preferibilmente è posto anche in corrispondenza della parete di fondo 13 di ciascuna pista sagomata 3 medesima.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in figure 6, l’apparecchiatura 1 comprende quattro coppie di elettrodi 9, disposte distanziate l’una dalle altre per evitare che possano instaurarsi scariche elettriche tra gli elettrodi di due differenti coppie di elettrodi 9.
In particolare, il primo elettrodo sagomato 9’ di ciascuna coppia di elettrodi 9 è alloggiato in una corrispondente sede di alloggiamento 10, ricavata in corrispondenza di una pista sagomata 3, ed il secondo elettrodo sagomato 9’’ è alloggiato in una ulteriore sede di alloggiamento 10 ricavata in corrispondenza dell’opposta pista sagomata 3, contraffacciata alla sede di alloggiamento 10 del primo elettrodo sagomato 9’.
In questo modo, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono vantaggiosamente disposti l’uno contraffacciato all’altro.
Vantaggiosamente, inoltre, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono alloggiati all’interno delle rispettive sedi di alloggiamento 10 con la loro seconda superficie di scorrimento 11 complanare con la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3.
Secondo il particolare esempio realizzativo rappresentato, quando il gruppo di contenitori 100 attraversa la distanza D che separa i due elettrodi sagomati 9’, 9’’, il primo elettrodo sagomato 9’ è prossimo alla porzione di base 101 del contenitore 100 mentre il secondo elettrodo sagomato 9’’ è prossimo alla porzione di testa 102. È tuttavia possibile anche la versione opposta, in cui il primo elettrodo sagomato 9’ è prossimo alla porzione di testa 102 del contenitore 100 ed il secondo elettrodo sagomato 9’’ è prossimo alla porzione di base 101.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono dotati di forma sostanzialmente scatolare per essere inseriti a misura all’interno della sede di alloggiamento 10.
Inoltre, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono vantaggiosamente dotati di una forma a “C” corrispondente alla forma a “C” della pista sagomata 3 descritta in precedenza e avvolgono almeno parzialmente la porzione del contenitore 100 a cui sono prossimi, per sviluppare con quest’ultimo un accoppiamento capacitivo. In questo modo, quindi, l’apparecchiatura 1 dotata di pista sagomata 3 rettilinea ed in configurazione multipla è suscettibile di ispezionare i gruppi di contenitori 100 in particolar modo in corrispondenza delle porzioni di base e di testa 101, 102 di ciascun contenitore 100, le quali sono generalmente le più soggette a imperfezioni.
Inoltre, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 8, la pista sagomata 3, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono dotati di una concavità omologa con la rispettiva porzione di base 101 e porzione di testa 102 del contenitore 100 a cui sono contraffacciati, per meglio guidare i contenitori 100 che stanno scorrendo lungo la pista sagomata 3 medesima.
L’apparecchiatura 1 in configurazione singola, così come illustrata in figura 10, comprende vantaggiosamente un’unica pista sagomata 3 a forma sostanzialmente di “C” rovesciata, ovvero sostanzialmente sagomata a forma di “U”.
In particolare, i due bracci sporgenti 12 della pista sagomata 3 sono sostanzialmente verticali, paralleli tra loro e disposti uno di fianco all’altro, con la parete di fondo 13 a collegamento tra di loro disposta orizzontalmente.
Operativamente, ciascun contenitore 100 singolo avanza lungo la pista sagomata 3 con il suo asse longitudinale disposto parallelamente alla direzione di sviluppo principale della pista sagomata 3 medesima ed in particolare, ciascun contenitore 100 è scorrevolmente impegnato alla pista sagomata 3 con la propria superficie laterale.
Vantaggiosamente, in tale configurazione singola dell’apparecchiatura 1 dotata di pista sagomata 3 rettilinea, la prima superficie di scorrimento 6 è posta in corrispondenza dei due bracci sporgenti 12.
Preferibilmente, anche l’apparecchiatura 1 rettilinea singola comprende quattro coppie di elettrodi 9, disposte distanziate l’una dalle altre per evitare che possano instaurarsi scariche elettriche tra gli elettrodi di due differenti coppie di elettrodi 9.
In particolare, il primo elettrodo sagomato 9’ di ciascuna coppia di elettrodi 9 è alloggiato in una sede di alloggiamento 10, ricavata in corrispondenza di un primo margine longitudinale della pista sagomata 3, ed il secondo elettrodo sagomato 9’’ è alloggiato in una ulteriore sede di alloggiamento 10 ricavata in corrispondenza di un secondo margine longitudinale della pista sagomata 3 opposto al primo margine longitudinale, in posizione sfalsata rispetto alla sede di alloggiamento 10 del primo elettrodo sagomato 9’. Più in dettaglio, i due elettrodi sagomati 9’, 9’’ non sono perfettamente contraffacciati tra di loro, ma sono disposti uno di seguito all’altro lungo la direzione di sviluppo principale della pista sagomata 3.
Vantaggiosamente, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono sfalsati tra loro di uno spazio minore o uguale rispetto allo sviluppo longitudinale del contenitore 100, in modo tale che, quando la porzione di testa 102 del contenitore 100 è in prossimità di uno dei due elettrodi sagomati 9’, 9’’, la porzione di base 101 è in prossimità dell’altro elettrodo sagomato 9’, 9’’.
Vantaggiosamente, inoltre, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono alloggiati all’interno delle rispettive sedi di alloggiamento 10 con la loro seconda superficie di scorrimento 11 complanare con la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3. Preferibilmente, inoltre, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono dotati di forma sostanzialmente scatolare per essere inseriti a misura all’interno della rispettiva sede di alloggiamento 10.
Inoltre, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ sono vantaggiosamente dotati di una forma a “C” corrispondente alla forma a “C” della pista sagomata 3 descritta in precedenza e avvolgono almeno parzialmente il contenitore 100 da ispezionare.
Più in dettaglio, in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 10, la seconda superficie di scorrimento 11 del primo e del secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ è sostanzialmente piana e complanare con la prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3, per contraffacciarsi con la superficie laterale del contenitore 100 da ispezionare.
In accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 9, inoltre, la posizione reciproca del primo e del secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ delle quattro coppie di elettrodi 9 varia lungo la direzione di sviluppo principale della pista sagomata 3.
Più in dettaglio, il primo ed il secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ delle prime due coppie di elettrodi 9 disposte lungo la pista sagomata 3 nel verso di avanzamento dei contenitori 100 sono disposti con il primo elettrodo 9’ in posizione più arretrata rispetto al secondo elettrodo 9’’. In questo modo, quando il la porzione di testa 102 del contenitore 100 è in prossimità del secondo elettrodo sagomato 9’’, la porzione di base 101 è in prossimità del primo elettrodo sagomato 9’.
Vantaggiosamente, inoltre, la posizione del primo e del secondo elettrodo sagomato 9’, 9’’ delle seconde due coppie di elettrodi 9 è invertita rispetto alla posizione delle prime due coppie di elettrodi sagomati 9.
Ovvero, il secondo elettrodo 9’’ è disposto in posizione più arretrata rispetto al primo elettrodo 9’. In questo modo, quando la porzione di testa 102 del contenitore 100 è in corrispondenza del primo elettrodo sagomato 9’, la porzione di base 101 è in corrispondenza del secondo elettrodo sagomato 9’’.
Vantaggiosamente, tale configurazione permette di variare la configurazione del campo elettrico sviluppato nella distanza D che separa i due elettrodi sagomati di ciascuna coppia di elettrodi 9, permettendo di realizzare un’ispezione più accurata dei contenitori 100.
Forma oggetto della presente invenzione anche un procedimento per la realizzazione di una pista per una apparecchiatura per l’ispezione di contenitori del tipo sopra descritto e della quale, per semplicità di esposizione, si adotterà la medesima nomenclatura.
Il procedimento in oggetto prevede una fase di realizzazione di una pista 3 su cui sono suscettibili di avanzare in successone una pluralità di contenitori 100 da ispezionare. In particolare, in accordo con le allegate figure 11-13, la pista 3 può essere realizzata con uno sviluppo principale rettilineo. Diversamente, la pista 3 può essere realizzata con uno sviluppo principale sostanzialmente circolare, come illustrato nelle figure 1-6.
Inoltre, la pista 3 può essere realizzata in materiale plastico, ad esempio in polizene, polietilene, ovvero materiali dotati di un basso attrito, tuttavia materiali differenti potranno essere utilizzati senza uscire dallo scopo della presente invenzione.
Secondo l’idea alla base della presente invenzione, il procedimento in oggetto comprende inoltre una prima fase di lavorazione della pista 3, la quale prevede di ricavare nella pista 3 almeno una sede di alloggiamento 10, come ad esempio indicato in figura 12.
Successivamente, il procedimento in oggetto prevede di inserire un primo elettrodo sagomato 9’ nella sede di alloggiamento 10 e preferibilmente di inserire un primo elettrodo sagomato 9’ in ciascuna sede di alloggiamento 10 ricavata nella pista 3, come illustrato nella figura 13.
Ciascun primo elettrodo 9’ inserito nella sede di alloggiamento 10 è uno degli elettrodi della coppia di elettrodi 9 della stazione di ispezione 8 ed è realizzato in un polimero elettricamente conduttivo per permettere ad una corrente elettrica di scorrere attraverso di esso.
Il procedimento oggetto della presente invenzione prevede quindi una seconda fase di lavorazione della pista 3 (non illustrata nelle allegate figure), la quale prevede di sagomare la pista 3 e almeno uno dei primi elettrodi sagomati 9’, e preferibilmente ciascun primo elettrodo sagomato 9’ inserito nelle sedi di alloggiamento 10.
Vantaggiosamente, tale seconda fase di lavorazione della pista 3 è realizzata successivamente all’inserimento del primo elettrodo sagomato 9’ nella sede di alloggiamento 10.
La seconda fase di lavorazione della pista 3 realizza una seconda superficie di scorrimento 11 su almeno uno dei primi elettrodi sagomati 9’ ed una prima superficie di scorrimento 6 nella pista 3 sostanzialmente senza soluzione di continuità tra loro per lo scorrimento dei contenitori 100 sulla prima superficie di scorrimento 6 della pista sagomata 3 ad attraversamento della seconda superficie di scorrimento 11 del primo elettrodo sagomato 9’.
In particolare, la suddetta seconda fase di lavorazione della pista 3 è realizzata con una fresatura superficie che coinvolge sia la seconda superficie di scorrimento 11 dei primi elettrodi sagomati 9’ sia la prima superficie di scorrimento 6 della pista 3.
Vantaggiosamente, i materiali plastici in cui sono realizzati gli elettrodi sagomati 9’, 9’’ e la pista sagomata 3 permettono una elevata facilità di lavorazione degli stessi e permettono di ridurre i tempi di realizzazione dell’apparecchiatura 1.
In accordo con le allegate figure 11-13, la pista 3 e i primi elettrodi sagomati 9’ sono vantaggiosamente parzialmente sagomati prima della seconda fase di lavorazione della pista 3, durante la quale vengono sagomate solamente la prima e la seconda superficie di scorrimento 6, 11 della pista 3 e del primo elettrodo sagomato 9’. In questo modo è quindi possibile ridurre ulteriormente i tempi di produzione della pista sagomata 3 alloggiante i primi elettrodi 9’ della coppia di elettrodi 9.
Vantaggiosamente, il procedimento in oggetto può prevedere di realizzare una sede di alloggiamento 10 anche per alloggiare il secondo elettrodo sagomato 9’’ della coppia di elettrodi 9 e può prevedere di sagomare anche la seconda superficie di scorrimento 11 del secondo elettrodo sagomato 9’’ durante la seconda fase di lavorazione della pista 3.
L’apparecchiatura 1 ed il procedimento secondo la presente invenzione raggiungono pertanto gli scopi prefissi.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori, per il rilevamento di imperfezioni in particolare fori o crepe, la quale comprende: ‒ una struttura di supporto (2); ‒ almeno una pista sagomata (3), supportata da detta struttura di supporto (2), sviluppantesi tra una sezione di ingresso (4) ed una sezione d’uscita (5), lungo la quale sono suscettibili di avanzare in successone una pluralità di contenitori (100) da ispezionare; detta pista sagomata (3) essendo dotata di almeno una prima superficie di scorrimento (6) suscettibile di entrate in contatto con detti contenitori (100); ‒ mezzi di movimentazione (7) montati su detta struttura di supporto (2) per fare avanzare detti contenitori (100) da detta sezione di ingresso (4) verso detta sezione di uscita (5); ‒ almeno una stazione di ispezione (8) associata a detta pista sagomata (3) e dotata di almeno una coppia di elettrodi (9) separati da una distanza (D) suscettibile di essere attraversata da ciascun contenitore (100) da ispezionare; detta apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto che nella prima superficie di scorrimento (6) di detta pista sagomata (3) è ricavata almeno una sede di alloggiamento (10) in cui è alloggiato un primo elettrodo sagomato (9’) di detta coppia di elettrodi (9), il quale detto primo elettrodo sagomato (9’) è realizzato in un polimero elettricamente conduttivo ed è dotato di una seconda superficie di scorrimento (11) sostanzialmente in continuità con la prima superficie di scorrimento (6) di detta pista sagomata (3) per lo scorrimento di detti contenitori (100) sulla prima superficie di scorrimento (6) di detta pista sagomata (3) ad attraversamento della seconda superficie di scorrimento (11) di detto primo elettrodo sagomato (9’).
  2. 2. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta prima e detta seconda superficie di scorrimento (6, 11) presentano aree tra loro complanari.
  3. 3. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta prima e detta seconda superficie di scorrimento (6, 11) sono affiancate senza soluzione di continuità.
  4. 4. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta pista sagomata (3) ha una sezione trasversale sostanzialmente sagomata a forma di “C”, in particolare è dotata di due bracci sporgenti (12), tra i quali è suscettibile di scorrere almeno una porzione di detti contenitori (100), ed una parete di fondo (13) posta a collegamento di detti due bracci sporgenti (12).
  5. 5. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il polimero elettricamente conduttivo di detto primo elettrodo sagomato (9’) è un polimero addizionato con un elemento conduttivo, in particolare carbone.
  6. 6. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di ispezione (8) comprende due o più coppie di elettrodi (9).
  7. 7. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7) comprendono almeno una giostra rotante (14) girevolmente montata su detta struttura di supporto (2) e dotata di una pluralità di sedi di contenimento (15) ricavate lungo un suo bordo perimetrale di forma circolare, dette sedi di contenimento (15) essendo suscettibili di alloggiare detti contenitori (100); detta pista sagomata (3) sviluppandosi lungo almeno un arco circolare sostanzialmente contraffacciato al bordo perimetrale di forma circolare di detta giostra rotante (14) per essere scorrevolmente impegnata da almeno una porzione di detti contenitori (100) trasportati da detta giostra rotante (14).
  8. 8. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di movimentazione (7) comprendono un nastro trasportatore (16) montato ad anello su detta struttura di supporto (2) dotato di un tratto associato a detta pista sagomata (3) e di una pluralità di sporgenze (17) suscettibili di spostare scorrevolmente detti contenitori (100) lungo detta pista sagomata (3).
  9. 9. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta stazione di ispezione (8) comprende: ‒ mezzi di rilevamento (18) per il rilevamento del passaggio di detti contenitori (100) da ispezionare, montati lungo detta pista sagomata (3) a monte di detta coppia di elettrodi (9); ‒ mezzi di alimentazione elettrica elettricamente collegati a detta coppia di elettrodi (9) per alimentarli con una differenza di potenziale elettrico (ΔV), in particolare al passaggio di ciascun contenitore (100) da ispezionare, rilevato da detti mezzi di rilevamento (18); ‒ mezzi di misurazione dell’intensità di corrente elettricamente collegati a detta coppia di elettrodi (9) per misurare l’intensità della corrente elettrica che scorre attraverso detta coppia di elettrodi (9) e/o per misurare l’intensità della carica elettrica trasferita tra detta coppia di elettrodi (9) e detto contenitore (100).
  10. 10. Apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta differenza di potenziale elettrico (ΔV) è compresa tra 5 kV e 40 kV e preferibilmente è di circa 30kV.
  11. 11. Procedimento per la realizzazione di una pista per una apparecchiatura per l’ispezione di contenitori secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, il quale prevede una fase di realizzazione di una pista (3) su cui sono suscettibili di avanzare in successone una pluralità di contenitori (100) da ispezionare; caratterizzato dal fatto di prevedere le seguenti ulteriori fasi operative: - ricavare in detta pista (3) almeno una sede di alloggiamento (10); - inserire un primo elettrodo sagomato (9’) di detta coppia di elettrodi (9) realizzato in un polimero elettricamente conduttivo in detta sede di alloggiamento (10); - sagomare detta pista (3) e detto almeno un elettrodo (9’) realizzando una seconda superficie di scorrimento (11) su detto almeno un elettrodo (9’) ed una prima superficie di scorrimento (6) su detta pista (3) sostanzialmente senza soluzione di continuità tra loro per lo scorrimento di detti contenitori (100) sulla prima superficie di scorrimento (6) di detta pista sagomata (3) ad attraversamento della seconda superficie di scorrimento (11) di detto primo elettrodo sagomato (9’).
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