IT201800007629A1 - Impianto riduttore di pressione con due o piu’ linee operanti in parallelo - Google Patents

Impianto riduttore di pressione con due o piu’ linee operanti in parallelo Download PDF

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IT201800007629A1
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Description

IMPIANTO RIDUTTORE DI PRESSIONE CON DUE O PIU’ LINEE OPERANTI IN PARALLELO.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un impianto per la riduzione della pressione del gas combustibile che attraverso reti di distribuzione viene inviato alle utenze.
L’invenzione è particolarmente riferita a impianti per la riduzione della pressione di gas combustibile naturale ma in linea del tutto generale può essere riferito anche a gas di altro tipo.
Come è noto le reti di distribuzione di gas combustibile ricevono il gas ad elevata pressione, lo riducono di pressione ed attraverso una linea di mandata lo convogliano alle reti di distribuzione che alimentano le singole utenze.
Generalmente un impianto di riduzione di pressione per gas comprende due o più linee di alimentazione tra loro in parallelo, in ciascuna delle quali la riduzione di pressione avviene mediante riduttori di pressione che sono comandati da valvole pilota.
In sostanza le valvole pilota controllano i riduttori di pressione in modo che la pressione alla linea di mandata rimanga costante per tutto il tempo di erogazione del gas e non venga influenzata da eventuali variazioni della portata richiesta dalle utenze oppure dalle variazioni di pressione a monte.
A tale scopo nelle valvole pilota sono presenti organi di taratura che agiscono su apposite molle di taratura in maniera che in uscita dalla valvola pilota sia presente una pressione di comando, detta anche pressione di motorizzazione, che viene inviata nel riduttore di pressione per consentirgli di mantenere costante la pressione nella linea di mandata.
I distributori del gas utilizzano gli impianti seguendo differenti strategie.
Alcuni distributori fanno lavorare una sola linea ed utilizzano le altre linee come supporto o soccorso.
Altri distributori preferiscono invece avere le linee funzionanti in parallelo con la medesima apertura, in maniera da distribuire la portata di gas in maniera equa.
Data la scarsa sensibilità delle molle di taratura, in pratica è molto difficile regolarle in maniera che la pressione di comando uscente da tutte le valvole pilota sia la stessa ed è quindi molto difficile garantire che tutti i riduttori di pressione funzionino in modo da fornire tutti il medesimo valore di portata.
Si riscontra quindi nell’impianto, la naturale tendenza di una linea di alimentazione ad essere prevalente sulle altre e di erogare la massima portata mentre le altre linee di alimentazione erogano portata solamente quando la linea prevalente non è più in grado di erogare tutta la portata richiesta dall’utenza.
Nel tentativo di ripartire la portata totale che viene richiesta dall’utenza in modo equilibrato tra le linee di alimentazione che compongono l’impianto, si utilizzano note centraline elettroniche le quali, sulla base di misurazioni effettuate da trasduttori di pressione disposti nelle tubazioni che collegano ciascuna valvola pilota con il corrispondente riduttore di pressione, sono in grado di ottenere la medesima pressione di comando in tutte le camere di comando di tutti i riduttori di pressione.
Questo consente di realizzare circa il medesimo grado di apertura di tutti i riduttori di pressione e quindi di ottenere una equilibrata distribuzione delle portate.
Questo sistema può funzionare solamente modificando la pressione di valle allontanandosi dalla taratura meccanica del pilota e cambiando quindi le condizioni di utilizzo della rete.
Le limitazioni che tale soluzione tecnica presenta sono costituite dalla sua complessità, dal suo costo e dalla difficoltà di configurare il sistema.
In particolare centraline elettroniche del tipo descritto richiedono frequenti interventi per controllarne il corretto funzionamento.
Un altro noto sistema che viene proposto per ottenere una equa ripartizione tra le linee della portata richiesta dall’utenza, è descritto nel documento brevettuale avente numero di domanda internazionale WO2012/153310 e relativo ad un impianto riduttore di pressione del tipo comprendente due o più gruppi valvola disposti tra loro in parallelo e ciascuno comprendente un riduttore di pressione collegato ad una rispettiva valvola pilota, nel quale il problema di garantire una equa ripartizione tra le linee della portata richiesta dall’utenza viene risolto prevedendo una linea di comando disposta in parallelo ai gruppi valvola ed avente l’uscita collegata a tutte le linee di comando dei riduttori di pressione.
La suddetta linea di comando, in particolare, comprende una valvola di regolazione che in condizioni normali pilota tutti i riduttori di pressione con la stessa pressione di comando escludendo le altre valvole pilota ed una valvola di sicurezza che svolge le stesse funzioni della valvola di regolazione e che interviene in caso di avaria di quest’ultima.
La soluzione proposta nel suddetto documento brevettuale risolve effettivamente il problema proposto ma presenta l’inconveniente di richiedere l’installazione di un elevato numero di elementi aggiuntivi che compongono la linea di comando, in particolare la valvola di regolazione e la valvola di sicurezza con relativi raccordi e valvole di intercettazione.
Anche questo sistema può funzionare solamente modificando la pressione di valle allontanandosi dalla taratura meccanica del pilota e cambiando quindi le condizioni di utilizzo della rete.
Questo maggior numero di elementi componenti comporta inevitabilmente l’aumento dei costi dell’impianto, l’aumento dei costi per la sua installazione e l’aumento dei costi di manutenzione e controllo.
E’ scopo della presente invenzione realizzare un impianto riduttore di pressione per una rete di distribuzione di gas combustibile che non presenti i problemi appena descritti.
La presente invenzione si prefigge quindi come primo scopo la realizzazione di un impianto riduttore di pressione per una rete di distribuzione di gas combustibile nel quale, durante il funzionamento, tutti i riduttori di pressione presentino il medesimo grado di apertura in modo che tutti eroghino circa la medesima portata, senza la necessità di prevedere alcuna centralina o gruppo elettronico di rilevamento e/o di controllo delle pressioni.
E’ un altro scopo che l’impianto dell’invenzione risulti costruttivamente meno complesso e composto da un minor numero di elementi rispetto ad impianti noti ad esso equivalenti che risolvono il medesimo problema di fare in modo che durante il funzionamento tutti i riduttori di pressione eroghino la medesima portata.
E’ un ulteriore scopo che l’impianto dell’invenzione sia realizzabile mediante semplice ed economica modifica di un qualsiasi impianto esistente.
E’ un ulteriore scopo che l’impianto dell’invenzione sia di più facile installazione, controllo e manutenzione rispetto ad impianti noti ad esso equivalenti.
E’ un non ultimo scopo quello di non andare a modificare la pressione di valle commutando da "funzionamento delle linee in cascata" a “equipartizione della portata sulle linee" e viceversa.
Tutti gli scopi elencati sono raggiunti da un impianto riduttore di pressione per una rete di distribuzione di gas combustibile realizzato secondo gli insegnamenti della rivendicazione principale e delle rivendicazioni dipendenti alle quali si farà riferimento.
Vantaggiosamente la costruzione e la manutenzione dell’invenzione risultano più economici rispetto ad impianti noti equivalenti che sono composti da un maggior numero di elementi.
Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio descritti al seguito durante la descrizione di una preferita ma non esclusiva forma esecutiva dell’impianto dell’invenzione che viene data qui di seguito facendo riferimento a titolo indicativo ma non limitativo alla allegata tavola di disegno nella quale:
- la fig. 1 rappresenta la vista schematica dell’impianto dell’invenzione.
L’impianto riduttore di pressione dell’invenzione è rappresentato in figura 1 ove è indicato complessivamente con 1 ed è associato ad una rete 2 che distribuisce il gas combustibile verso una o più utenze. L’impianto 1 riceve il gas combustibile da tre linee di alimentazione indicate rispettivamente con 4a, 4b e 4c che sono disposte in parallelo tra loro e sono percorse da gas alla medesima pressione di alimentazione pa<.>
Per facilità descrittiva nel seguito con il numero di riferimento 4 si indicherà una qualsiasi delle tre linee di alimentazione 4a, 4b e 4c.
L’impianto 1 presenta un’unica linea di mandata indicata con 7 che costituisce una parte della rete 2 e nella quale circola il gas ad una pressione di mandata pm inferiore alla pressione di alimentazione pa. L’impianto 1 comprende tre gruppi valvolari, ciascuno indicato complessivamente con 10a, 10b e 10c, attraverso i quali fluisce la portata di gas combustibile richiesta dalle utenze che viene ripartita, per quanto possibile, in modo eguale tra gli stessi gruppi valvolari.
Inoltre ogni gruppo valvolare 10<a>, 10<b >e 10<c >riduce la pressione di alimentazione pa del gas in ingresso alla pressione di mandata pm del gas in uscita.
I gruppi valvolari 10<a>, 10<b >e 10<c >sono identici tra loro e sono disposti in parallelo per cui la descrizione di uno qualsiasi degli elementi che compongono un qualsiasi gruppo valvolare, ad esempio il gruppo valvolare 10<a >è riferibile al corrispondente elemento degli altri gruppi valvolari 10b e 10c.
Per tale ragione nella descrizione che segue i componenti tra loro uguali appartenenti ai gruppi valvolari 10a, 10b e 10c, verranno indicati con il medesimo numero di riferimento.
L’impianto 1 dell’invenzione è composto da tre gruppi valvolari 10a, 10b e 10c, che denominiamo rispettivamente primo, secondo e terzo gruppo valvolare, ma la descrizione che segue potrà essere riferita anche ad impianti comprendenti un differente numero di gruppi valvolari.
Per facilità descrittiva nel seguito con il numero di riferimento 10 si indicherà uno qualsiasi dei tre gruppi valvolari 10a, 10b e 10c.
Ogni gruppo valvolare 10a, 10b e 10c comprende un rispettivo riduttore di pressione 20a, 20b e 20c che denominiamo rispettivamente primo, secondo e terzo riduttore di pressione, che regola la pressione del gas combustibile che dalla linea di alimentazione 4 alla pressione di alimentazione pa, fluisce lungo le rispettive linee di uscita 18 e di mandata 7 alla pressione di mandata pm.
Secondo la preferita forma esecutiva che si descrive ogni riduttore di pressione è del tipo normalmente chiuso.
Sono comunque possibili altre forme esecutive nelle quali uno o più riduttori di pressione sono di tipo normalmente aperto.
Per facilità descrittiva nel seguito con il numero di riferimento 20 si indicherà uno qualsiasi dei tre riduttori di pressione 20a, 20b e 20c. Una valvola di intercettazione 19 a comando manuale è interposta tra la linea di uscita 18 e la linea di mandata 7.
Ogni riduttore di pressione comprende due camere 21 e 22, segnatamente una prima camera 21 ed una seconda camera 22, separate tra loro da una membrana elastica 23.
La prima camera 21 comunica in modo permanente con la linea di uscita 18 dal riduttore di pressione 20 mediante un condotto di derivazione 24 tramite il quale ricevere il segnale pneumatico di pressione definito dalla pressione di mandata pm presente nelle linee di uscita 18 e di mandata 7.
Per quanto concerne invece la seconda camera 22, essa riceve un segnale pneumatico di pressione, definito come pressione di comando o di motorizzazione ed indicato con pc<, >che si ottiene dallo stesso gas combustibile proveniente dalla linea di alimentazione 4, come verrà meglio descritto in seguito.
Ciascun riduttore di pressione 20 comprende anche un otturatore 26 collegato rigidamente in posizione intermedia alla membrana 23 che risulta mobile in risposta alla pressione di mandata pm presente nella prima camera 21 ed alla pressione di comando pc presente nella seconda camera 22 per aprire e chiudere il foro di passaggio 60 del gas dalla linea di alimentazione 4 alla linea di uscita 18.
Si osserva anche la presenza di una molla 27 che esercita un’azione elastica sull’otturatore 26 e tende a mantenerlo stabilmente in chiusura del foro di passaggio 60 impedendo l’azione di apertura esercitata dalla pressione di comando pm pc agente sulla membrana 23.
Ogni gruppo valvolare 10a, 10b e 10c comprende anche una rispettiva valvola pilota 30a, 30b e 30c, che denominiamo rispettivamente prima, seconda e terza valvola pilota.
Secondo la preferita forma esecutiva che si descrive le valvole pilota sono di tipo normalmente aperto.
Sono comunque possibili altre forme esecutive nelle quali una o più delle valvole pilota è di tipo normalmente chiuso.
Per facilità descrittiva nel seguito con il numero di riferimento 30 si indicherà una qualsiasi delle tre valvole pilota 30a, 30b e 30c
In ciascuna valvola pilota 30 si individuano:
- una via di uscita 31 che attraverso una linea di comando 32 mantiene nella seconda camera 22 del riduttore di pressione 20 la pressione di comando pc.
- una via di ingresso 33 che comunica con la via di uscita 34 di un dispositivo riduttore di pressione 35 che fornisce alla valvola pilota, genericamente indicata con il numero di riferimento 30, un segnale di comando in pressione che riceve dalla linea di alimentazione 4 tramite la linea di derivazione 38,
- un raccordo di ingresso 37 collegato al condotto di derivazione 24 che introduce nella valvola pilota 30 il segnale di pressione di mandata pm prelevato dalla linea di uscita 18.
La valvola pilota 30 comprende anche una molla tarabile 36 associata a mezzi di regolazione 39 del suo valore di taratura pt che è corrispondente alla spinta che la molla tarabile 36 esercita verso l’apertura della valvola pilota 30.
La spinta esercitata dalla molla tarabile 36 si oppone alla pressione di mandata pm del gas combustibile che il condotto di derivazione 24 preleva dalla linea di uscita 18 e introduce nella valvola pilota 30 attraverso il raccordo di ingresso 37 e che tende invece a mantenere la valvola pilota 30 verso la posizione di chiusura.
Si possono quindi presentare tre differenti condizioni di funzionamento e precisamente:
- quando la pressione di mandata pm è maggiore del valore di taratura pt, la valvola pilota 30 è chiusa e nella linea di comando 32 la pressione pc equivale alla pressione pm;
- quando la pressione di mandata pm è minore del valore di taratura pt, la valvola pilota 30 è completamente aperta e nella linea di comando 32 si rileva la pressione di comando pc definita dal dispositivo riduttore di pressione 35;
- quando infine la pressione di mandata pm assume il valore di taratura pt la valvola pilota 30 regola il passaggio del gas dalla via di ingresso 33 alla via di uscita 31 e determina la pressione di comando pc che si rileva nella linea di comando 32 e nella seconda camera 22 del riduttore di pressione 20.
Secondo l’invenzione una delle valvole pilota 30, ad esempio la valvola pilota 30a che equipaggia il primo gruppo valvolare 10a, è configurata con un valore di taratura pt’ maggiore del valore di taratura pt di tutte le rimanenti valvole pilota 30b e 30c e tutte le linee di comando 32 sono in comunicazione tra loro tramite una linea di controllo 40.
In particolare ciascuna linea di comando 32 comunica con la linea di controllo 40 tramite una valvola di intercettazione 41 la quale è inserita nella linea di comando 32.
In questo modo manovrando opportunamente le valvole di intercettazione 41 è possibile isolare ciascun gruppo valvolare dagli altri gruppi valvolari che compongono l’impianto e definire varie e differenti condizioni di comunicazione tra le linee di comando 32.
Le valvole di intercettazione 41 possono essere indifferentemente di tipo ad azionamento manuale oppure automatico e tramite la loro manovra è possibile isolare rapidamente le pressioni di comando dei singoli gruppi valvolari, rendendoli indipendenti tra loro.
In questo modo si raggiunge lo scopo di poter commutare rapidamente la configurazione dell’impianto da "equipartizione della portata sulle linee" particolarmente idoneo per l’utilizzo invernale quando le portate sono elevate, a "funzionamento delle linee in "cascata" particolarmente idoneo per l’utilizzo estivo quando le portate si riducono drasticamente ed è quindi preferibile far lavorare una sola linea.
E’ importante osservare che queste variazioni di funzionamento sono possibili senza modificare la pressione di mandata pm.
Si osserva che a ciascuna molla tarabile 36 sono associati mezzi di regolazione 39 sui quali interviene l’operatore per registrare il valore di taratura pt, pt’ delle molle tarabili 36.
Quando nel condotto di derivazione 24 la pressione di mandata pm supera il valore di taratura pt’ della valvola pilota 30a, tutte le valvole pilota sono chiuse poiché si verifica la condizione in cui:
pm > pt’ > pt
In condizioni operative normali la pressione di mandata pm corrisponde al valore di taratura pt’ della valvola pilota 30a la quale determina la pressione di comando p<c >che attraverso la linea di controllo 40 viene trasmessa contemporaneamente a tutte le linee di comando 32.
In questa situazione tutte le seconde camere 22 dei riduttori di pressione 20 sono alimentate con gas alla medesima pressione p<m >e le membrane elastiche 23 risultano tutte sollecitate dalla medesima forza con il risultato che tutti i riduttori di pressione 20, essendo costruttivamente uguali, erogano circa la medesima portata a tutte le linee di uscita 18 e quindi alla linea di mandata 7.
Durante il funzionamento dell’impianto, qualsiasi modifica del valore della pressione di mandata pm genererà una conseguente variazione della pressione di comando pc uguale per tutte le valvole pilota 30 e quindi un uguale aumento o riduzione dell’apertura di tutti i riduttori di pressione 20.
Questo consente di raggiungere lo scopo principale dell’invenzione enunciato in premessa alla presente descrizione che consiste nel realizzare un impianto riduttore di pressione in cui tutti i riduttori di pressione che lo compongono eroghino la medesima portata senza l’impiego di centraline o gruppi elettronici di rilevamento / controllo delle pressioni.
Si raggiunge anche lo scopo di realizzare un impianto costruttivamente più semplice rispetto a impianti noti ad esso equivalenti aventi le stesse caratteristiche funzionali e quindi anche più economico dal punto di vista costruttivo e della manutenzione. Infatti con riferimento all’impianto descritto nel documento brevettuale citato, l’impianto dell’invenzione ora descritta risulta composto da un numero inferiore di linee, di valvole e di elementi di raccordo e risulta quindi di più facile ed economico montaggio e manutenzione.
Si raggiunge anche lo scopo di non andare a modificare la pressione di valle commutando da "funzionamento delle linee in cascata" a “equipartizione della portata sulle linee" e viceversa.
Quando le valvole di intercettazione 41 sono chiuse e quindi se l'equipartizione non è richiesta, le linee possono lavorare a tarature differenziate.
Qualora si richieda invece l'equipartizione, aprendo le valvole 41 le linee si posizionano circa alla stessa apertura senza però modificare in nessun modo le condizioni di esercizio della rete.
La pressione di mandata non cambia, ma cambia solo la distribuzione di portata tra le singole linee.
In fase esecutiva all’impianto dell’invenzione potranno essere apportate modifiche è / o varianti non descritte e non rappresentate le quali, qualora dovessero rientrare nell’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Impianto riduttore di pressione (1) per la distribuzione di gas combustibile ad una rete di distribuzione (2), detto impianto (1) comprendendo due o più gruppi valvolari (10; 10a, 10b, 10c) disposti in parallelo tra loro e comprendenti: - riduttori di pressione (20; 20a, 20b, 20c) ciascuno interposto tra una linea di alimentazione (4; 4a, 4b, 4c) ed una linea di mandata (7) per ridurre la pressione di detto gas combustibile dalla pressione di alimentazione (pa) presente in dette linee di alimentazione (4; 4a, 4b, 4c) alla pressione di mandata (pm) presente in detta linea di mandata (7) quando detto riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c) viene azionato in apertura da una pressione di comando (pc); - valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c) ciascuna configurata per essere azionata in chiusura da detta pressione di mandata (pm) ed atta a trasmettere detta pressione di comando (pc) a detto riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c) quando detta pressione di mandata (pm) raggiunge il valore di taratura (pt, pt’) di dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c); - condotti di derivazione (24) ciascuno configurato per trasmettere detta pressione di mandata (pm) da detta linea di mandata (7) ad un rispettivo riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c) ad una rispettiva valvola pilota (30; 30a, 30b, 30c) e ad un dispositivo riduttore di pressione (35); - linee di comando (32) ciascuna configurata per trasmettere detta pressione di comando (pc) da una rispettiva valvola pilota (30; 30a, 30b, 30c) ad un rispettivo riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c), caratterizzato dal fatto che una di dette valvole pilota (30a) è configurata con un valore di taratura (pt’) maggiore del valore di taratura (pt) di tutte le rimanenti valvole pilota (30b, 30c) e ciascuna di dette linee di comando (32) è configurata per comunicare con una linea di controllo (40).
  2. 2) Impianto riduttore di pressione (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette linee di comando (32) comunica con detta linea di controllo (40) tramite una valvola di intercettazione (41).
  3. 3) Impianto riduttore di pressione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti riduttori di pressione (20; 20a, 20b, 20c) comprende una prima camera (21) ed una seconda camera (22) separate tra loro da una membrana elastica (23) e ciascuna di dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c) è provvista di una via di uscita (31), di una via di ingresso (33) e di un raccordo di ingresso (37), detti riduttori di pressione (20; 20a, 20b, 20c), dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c), dette linee di alimentazione (4; 4a, 4b, 4c) e detta linea di mandata (7) essendo pneumaticamente connessi tra loro mediante detti condotti di derivazione (24) e dette linee di comando (32).
  4. 4) Impianto riduttore di pressione (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta prima camera (21) è collegata a detta linea di mandata (7) mediante un condotto di derivazione (24) e riceve un segnale di pressione definito da detta pressione di mandata (pm) presente in detta linea di mandata (7).
  5. 5) Impianto riduttore di pressione (1) secondo la rivendicazione 3 oppure 4, caratterizzato dal fatto che detta seconda camera (22) è collegata a detta via di uscita (31) della rispettiva valvola pilota (30; 30a, 30b, 30c) mediante una linea di comando (32) dalla quale riceve un segnale di pressione definito da detta pressione di comando (pc).
  6. 6) Impianto riduttore di pressione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 5, caratterizzato dal fatto che detta via di ingresso (33) di ciascuna di dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c) comunica con detta via di uscita (34) di detto dispositivo riduttore di pressione (35) connesso tramite una linea di derivazione (38) ad una rispettiva linea di alimentazione (4).
  7. 7) Impianto riduttore di pressione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, caratterizzato dal fatto che detto raccordo di ingresso (37) di ciascuna di dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c) comunica con detto condotto di derivazione (24) e riceve un segnale di pressione definito da detta pressione di mandata (pm) presente in detta linea di mandata (7).
  8. 8) Impianto riduttore di pressione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette valvole pilota (30; 30a, 30b, 30c) comprende una molla tarabile (36) associata a mezzi di regolazione (39) atti a regolare il valore di taratura (pt) di detta molla (36).
  9. 9) Impianto riduttore di pressione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere due o più gruppi valvolari (10a, 10b, 10c) ciascuno dei quali a sua volta comprende un riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c), una valvola pilota (30; 30a, 30b, 30c) ed un dispositivo riduttore di pressione (35) pneumaticamente connesso ad un rispettivo riduttore di pressione (20; 20a, 20b, 20c) e ad una rispettiva valvola pilota (30; 30a, 30b, 30c).
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