IT201800006223A1 - Sistema erogatore a circuito chiuso - Google Patents

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Description

SISTEMA EROGATORE A CIRCUITO CHIUSO
La presente invenzione riguarda un sistema erogatore a circuito chiuso (closed loop), semplice ed economico da fabbricare, configurato per essere connesso ad un contenitore contenente un liquido e ad un dispositivo di aspirazione esterno che consente di erogare selettivamente il liquido contenuto nel contenitore in modo semplice, affidabile, efficiente, sicuro per l’operatore e sostanzialmente senza contaminazioni del liquido, permettendo alternativamente la chiusura sicura del contenitore e l’erogazione anche di liquidi viscosi e/o con portate volumetriche elevate; il liquido può essere un prodotto chimico, il dispositivo di aspirazione esterno può essere una pompa di aspirazione, in particolare una pompa dosatrice esterna, oppure un dispositivo dosatore (o miscelatore) ad effetto venturi, ed il contenitore può essere di qualsiasi tipo, ad esempio, una sacca od una tanica.
Nel seguito della presente descrizione e nelle rivendicazioni, il sistema erogatore a circuito chiuso sarà denominato anche come sistema erogatore closed loop.
Inoltre, nel seguito della presente descrizione e si farà riferimento principalmente ad applicazioni del sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione al settore degli apparati di lavaggio, industriale o domestico, in particolare per vestiario e/o biancheria (e.g. lavatrici industriali o domestiche), nonché per stoviglie e/o pentolame (e.g. lavastoviglie industriali o domestiche). Si deve tuttavia tenere presente che il sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione può essere applicato in qualsiasi altro contesto tecnologico in cui debbano essere utilizzati liquidi, soprattutto prodotti chimici liquidi corrosivi, o comunque aggressivi e pericolosi per la salute degli operatori, contenuti in contenitori, come ad esempio nel settore del trattamento delle acque, nel settore delle analisi di laboratorio (e.g. a fini diagnostici) e nel settore della fabbricazione di prodotti metallici, plastici e dispositivi a semiconduttore, rimanendo sempre nell’ambito della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.
Ulteriormente, nel seguito della presente descrizione, si farà riferimento principalmente ad applicazioni in cui il sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione è collegato ad una pompa di aspirazione esterna. Si deve tuttavia tenere presente che il sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione può essere collegato ad un differente dispositivo di aspirazione esterno, come ad esempio un dispositivo dosatore (o miscelatore) esterno ad effetto venturi (simile a quello illustrato nella Fig. 10 del documento WO 2013/011484 A1), rimanendo sempre nell’ambito della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.
E’ noto che nel settore degli apparati di lavaggio è spesso necessario che una pompa dosatrice aspiri un prodotto chimico liquido da un contenitore, quale una sacca od una tanica, al fine di miscelarlo con acqua secondo un dosaggio preciso. Spesso, il prodotto chimico liquido è corrosivo, o comunque aggressivo e pericoloso per la salute degli operatori, ed è contenuto in un contenitore quale una sacca od una tanica.
Per assicurare la sicurezza degli operatori, è necessario che l’erogazione del prodotto chimico liquido contenuto nel contenitore sia consentita selettivamente sono in condizioni operative, ovvero solo quando il contenitore è collegato ad una pompa dosatrice esterna, impedendo che il prodotto chimico liquido fuoriesca dal contenitore in condizioni non-operative, ovvero quando il contenitore non è collegato ad una pompa dosatrice. In particolare, nelle condizioni non-operative, si possono creare situazioni potenzialmente pericolose per gli operatori, come ad esempio nel caso in cui il contenitore cada o si rovesci senza che sia collegato ad una pompa dosatrice esterna.
A tale scopo, il contenitore è usualmente provvisto di un sistema erogatore a circuito chiuso, comprendente una base solidalmente accoppiata all’apertura del contenitore stesso ed un tappo erogatore amovibilmente collegabile alla base (e.g. avvitabile su una corona filettata della base). La base è usualmente collegata (o solidalmente accoppiata) ad un tubo di immersione che si estende da essa verso l'interno del contenitore per estrarre il liquido. Il tappo erogatore è provvisto di un tubo di erogazione (eventualmente solidalmente accoppiato ad esso) che consente di collegare il tappo erogatore, e di conseguenza il contenitore quando questo è collegato alla base, alla pompa dosatrice esterna.
La base è provvista di un dispositivo a valvola meccanica che è normalmente sostanzialmente chiuso, per cui il liquido non può fuoriuscire dal contenitore, e che viene aperto quando il tappo erogatore è connesso alla base (e.g. mediante l’interazione di un elemento del tappo erogatore che sposta un elemento mobile del dispositivo a valvola meccanica), per cui il liquido può fuoriuscire dal contenitore.
In alcuni sistemi erogatori a circuito chiuso della tecnica anteriore, la base è altresì provvista di valvole di sfiato che consentono il passaggio dell’aria verso l’interno del contenitore in condizioni operative durante l’aspirazione del liquido.
Solo per una minoranza dei sistemi erogatori a circuito chiuso della tecnica anteriore la base è provvista di dispositivi di sfiato che consentono altresì il degassaggio, i.e. l’uscita dal contenitore del gas che si forma all’interno di esso, anche in condizioni non-operative.
Un tale sistema erogatore a circuito chiuso della tecnica anteriore è descritto nel documento US 6142345 A. Altri sistemi erogatori a circuito chiuso della tecnica anteriore sono descritti nei documenti US 5988456, US 2003/00150887 A1, US 2004/00206786 A1, US 2004/0164104 A1, US 2005/0045666 A1, EP 1512638 A2, US 2006/283896 A1, US 2010/00213220 A1 e US 2010/0258593 A1.
Tuttavia, sistemi erogatori a circuito chiuso della tecnica anteriore soffrono di alcuni inconvenienti.
Ad esempio, il sistema erogatore a circuito chiuso descritto nel documento US 6142345 A comprende un dispositivo a valvola meccanica che, in condizioni operative, consente il passaggio del liquido solo tramite un piccolo foro, per cui soltanto una ridotta portata volumetrica è consentita durante l’aspirazione del liquido, ed inoltre il sistema è inadatto per contenitori contenenti liquidi viscosi.
Ulteriormente, i componenti del sistema erogatore a circuito chiuso descritto nel documento US 6142345 A sono molto complessi da fabbricare, comportando costi elevati.
Altri sistemi erogatori a circuito chiuso della tecnica anteriore soffrono dei medesimi inconvenienti, ed aggiuntivamente possono soffrire di ulteriori svantaggi, quali ad esempio uno scarso od assente degassaggio, l’inidoneità per contenitori contenenti liquidi chimici aggressivi che potrebbero disciogliere materiali metallici e/o elastomerici di alcuni componenti dei sistemi, e.g. molle e guarnizioni O-ring, così contaminando al contempo il liquido durante l’aspirazione.
Lo scopo della presente invenzione è, pertanto, quello di consentire, in modo semplice, affidabile, efficiente, economico e sicuro per l’operatore, di erogare selettivamente un liquido, in particolare un prodotto chimico liquido, contenuto in un qualsiasi contenitore (e.g. una sacca od una tanica), da cui il liquido può essere aspirato da un dispositivo di aspirazione esterno (e.g. una pompa di aspirazione, in particolare una pompa dosatrice esterna, oppure un dispositivo dosatore o miscelatore ad effetto venturi), permettendo alternativamente la chiusura sicura del contenitore e l’erogazione anche di liquidi viscosi e/o con portate volumetriche elevate.
Forma oggetto specifico della presente invenzione un sistema erogatore a circuito chiuso comprendente un dispositivo a valvola meccanica, configurato per essere inserito in un ricevitore solidalmente accoppiato ad un contenitore in corrispondenza di una sua apertura di accesso, ed un tappo erogatore configurato per essere accoppiato al ricevitore, in cui
il dispositivo a valvola meccanica ha un asse longitudinale e comprende
- una base a tazza configurata per essere inserita nel ricevitore e chiusa da un fondo avente un’apertura di ingresso configurata per essere inserita nel contenitore, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore, la base a tazza essendo provvista di uno o più tunnel longitudinali che alloggiano uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale,
- un supporto molla, accoppiato alla base a tazza e distanziato dal fondo di essa, che è provvisto di un manicotto di sommità, il supporto molla essendo configurato per mettere l’apertura di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto di sommità,
- una cupola mobile di tenuta accoppiata in modo scorrevole al manicotto di sommità assicurando una tenuta tra la cupola mobile di tenuta ed il manicotto di sommità, per cui il manicotto di sommità e la cupola mobile di tenuta definiscono una camera a volume variabile a tenuta che alloggia un elemento elastico supportato dalla base a tazza, in cui l’elemento elastico assume una configurazione estesa quando detta camera assume una configurazione ingrandita avente un primo volume ed una configurazione compressa quando detta camera assume una configurazione ridotta avente un secondo volume minore del primo volume, ed
- un coperchio di chiusura poggiato sulla base a tazza ed avente un manicotto di sommità che circonda un foro, in cui un bordo del foro e la cupola mobile di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro quando l’elemento elastico assume la configurazione estesa,
ed in cui il tappo erogatore, avente un’apertura di uscita ed una o più aperture di sfiato, comprende un elemento di sblocco avente un cilindro di fondo ed un condotto centrale di fondo che è arrangiato internamente al cilindro di fondo ed è in comunicazione di fluido con l’apertura di uscita,
in cui, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è disaccoppiato dal ricevitore, detta camera assume la configurazione ingrandita e l’apertura di ingresso è in comunicazione di fluido con la base a tazza fino ad una superficie di fondo del coperchio di chiusura con il foro chiuso dalla tenuta ad interferenza tra il bordo del foro e la cupola mobile di tenuta, ed in cui, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è accoppiato al ricevitore, il cilindro di fondo è accoppiato per interferenza al manicotto di sommità del coperchio di chiusura ed il condotto centrale di fondo interagisce con la cupola mobile di tenuta facendo sì che detta camera assuma la configurazione ridotta, per cui l’apertura di ingresso è in comunicazione di fluido con l’apertura di uscita, e detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale sono configurati per far sì che il contenitore è in comunicazione di fluido con dette una o più aperture di sfiato.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale possono essere uno o più inserti a labirinto inseriti in detti uno o più tunnel longitudinali configurati per rimanervi stabilmente grazie ad una interferenza tra una superficie esterna di ogni inserto a labirinto ed una superficie interna del rispettivo tunnel longitudinale, detti uno o più inserti a labirinto essendo configurati per occludere parzialmente detti uno o più tunnel longitudinali e per realizzare una tenuta a labirinto.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è disaccoppiato dal ricevitore, detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale possono essere configurati per chiudere a tenuta detti uno o più tunnel longitudinali, per cui il contenitore non è in comunicazione di fluido con dette una o più aperture di sfiato.
Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore, dopo che il tappo erogatore è stato accoppiato al ricevitore una prima volta, detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale possono essere configurati per far sì che il contenitore si mantenga in comunicazione di fluido con dette una o più aperture di sfiato quando il tappo erogatore viene rimosso dal ricevitore.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, detti uno o più tunnel longitudinali possono essere cilindri longitudinali cavi e detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale possono essere uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale inseriti in detti uno o più cilindri longitudinali cavi configurati per rimanervi stabilmente, in assenza di forze esterne esercitate su di essi, grazie ad una interferenza tra una superficie esterna di ogni cilindro cavo di occlusione almeno parziale ed una superficie interna del rispettivo cilindro longitudinale cavo, ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale essendo provvisto di un’apertura di fondo, in cui, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è accoppiato al ricevitore, l’apertura di fondo di ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale è in comunicazione di fluido con il contenitore.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale può essere provvisto di un’aletta di sommità, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è disaccoppiato dal ricevitore detti uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale possono essere inseriti in detti uno o più cilindri longitudinali cavi con una estremità di sommità sporgente da una superficie di sommità del coperchio di chiusura, per cui l’aletta di sommità di ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione è distanziata dal coperchio di chiusura, e, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è accoppiato al ricevitore, il cilindro di fondo dell’elemento di sblocco può interagire con l’aletta di sommità di ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione spingendole verso il coperchio di chiusura e facendo sì che una estremità di fondo di detti uno o più cilindri cavi di occlusione sporga dal fondo della base a tazza.
Secondo un aspetto aggiuntivo dell’invenzione, ognuno di detti uno o più cilindri cavi di occlusione almeno parziale può essere provvisto di un dispositivo elastico di ritorno interposto tra la superficie di sommità del coperchio di chiusura e l’aletta di sommità che è configurato per interagire con l’aletta di sommità e per far sì che, quando il dispositivo a valvola meccanica è inserito nel ricevitore ed il tappo erogatore è disaccoppiato dal ricevitore, l’estremità di sommità del rispettivo cilindro cavo di occlusione almeno parziale sporga dalla superficie di sommità del coperchio di chiusura.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione,
la base a tazza può avere un corpo sostanzialmente cilindrico chiuso dal fondo che è provvisto di un supporto cavo che si protende esternamente dal fondo, per cui una cavità del supporto cavo opera da apertura di ingresso del fondo, in cui una sommità del corpo della base a tazza è aperta ed è provvista di un collare sostanzialmente cilindrico avente diametro maggiore di quello del corpo e provvisto di un’aletta di sommità sagomata ad anello che si estende verso l’esterno, il collare congiungendosi al corpo tramite un ripiano sagomato ad anello, in cui il collare è configurato per essere accoppiato in modo scorrevole per interferenza al ricevitore quando il dispositivo a valvola meccanica viene inserito nel ricevitore finché l’aletta di sommità va a battuta con un bordo di ingresso del ricevitore, il corpo comprendendo detti uno o più tunnel longitudinali che si estendono tra il fondo ed il ripiano sagomato ad anello,
il supporto molla può avere una piastra da cui si protende il manicotto di sommità, un contorno della piastra avendo una o più porzioni corrispondenti a superfici esterne di detti uno o più tunnel longitudinali rivolte internamente al corpo ed essendo provvisto di uno o più incavi configurati per mettere l’apertura di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto di sommità, la cupola mobile può avere un corpo sostanzialmente cilindrico ed una estremità di sommità chiusa da una superficie laterale tronco-conica e da un disco apicale, il coperchio di chiusura può comprendere un disco sostanzialmente circolare provvisto del foro avente una circonferenza corrispondente ad una superficie cilindrica interna del collare, per cui il disco è configurato per poggiare sul ripiano sagomato ad anello, il disco essendo provvisto di uno o più recessi configurati per sovrapporsi a detti uno o più tunnel longitudinali, in cui il bordo del foro del disco e la superficie laterale tronco-conica della cupola mobile di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro quando l’elemento elastico assume la configurazione estesa,
il tappo erogatore può comprendere una ghiera di bloccaggio sostanzialmente circolare, avente un’apertura di fondo ed un’apertura di sommità, ed una calotta di copertura accoppiata a scatto alla ghiera in corrispondenza dell’apertura di sommità e che è provvista di dette una o più aperture di sfiato e di un supporto cavo, che si protende esternamente da una superficie di sommità della calotta di copertura, per cui una cavità del supporto cavo opera da apertura di uscita del tappo erogatore, e
l’elemento di sblocco può includere una piastra forata da cui si protendono in direzioni opposte un cilindro di sommità ed il cilindro di fondo, la calotta di copertura essendo accoppiata a scatto al cilindro di sommità.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il tappo erogatore può comprendere altresì una valvola ad ombrello flessibile avente uno stelo alloggiato nel condotto centrale di fondo.
Forma ancora oggetto specifico della presente invenzione un kit di componenti per la realizzazione di un sistema erogatore a circuito chiuso come precedentemente descritto, comprendente:
- una base a tazza configurata per essere inserita nel ricevitore e chiusa da un fondo avente un’apertura di ingresso, la base a tazza essendo provvista di uno o più tunnel longitudinali;
- uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale configurati per essere alloggiati in detti uno o più tunnel longitudinali,
- un supporto molla, configurato per essere accoppiato alla base a tazza e per essere distanziato dal fondo di essa, che è provvisto di un manicotto di sommità, il supporto molla essendo configurato per mettere l’apertura di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto di sommità, - una cupola mobile di tenuta configurata per essere accoppiata in modo scorrevole al manicotto di sommità assicurando una tenuta tra la cupola mobile di tenuta ed il manicotto di sommità,
- un elemento elastico configurato per essere alloggiato in una camera a volume variabile a tenuta definita dal manicotto di sommità e dalla cupola mobile e per essere supportato dalla base a tazza,
- un coperchio di chiusura configurato per essere poggiato sulla base a tazza ed avente un manicotto di sommità che circonda un foro, in cui un bordo del foro e la cupola mobile di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro, ed
- un tappo erogatore, avente un’apertura di uscita ed una o più aperture di sfiato, e comprendente un elemento di sblocco avente un cilindro di fondo ed un condotto centrale di fondo che è arrangiato internamente al cilindro di fondo configurato per essere in comunicazione di fluido con l’apertura di uscita.
Risultano evidenti i vantaggi offerti dal sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione, dato che esso risolve tutti i summenzionati problemi dei sistemi della tecnica anteriore.
Innanzitutto, il sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione ha una ampia sezione di passaggio del liquido ed un efficiente circuito di sfiato, che consente l’erogazione anche di liquidi viscosi e/o con portate volumetriche elevate, permettendo sia il passaggio di una adeguata quantità di aria verso l’interno del contenitore durante l’aspirazione che, almeno per alcune forme di realizzazione, il degassaggio quando il sistema erogatore a circuito chiuso è chiuso.
Inoltre, la molla a compressione, od un analogo elemento elastico a compressione, vantaggiosamente realizzata in metallo, è protetta all’interno di una camera (a volume variabile) a tenuta che impedisce che la molla entri in contatto con il liquido del contenitore quando il liquido viene aspirato dall’esterno.
Ulteriormente, i componenti del sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione sono facili da fabbricare e da montare, riducendo pertanto i relativi costi.
La presente invenzione verrà ora descritta, a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle Figure dei disegni allegati, in cui:
la Figura 1 mostra una vista prospettica dall’alto di una prima forma di realizzazione del sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione;
la Figura 2 mostra una vista prospettica dall’alto esplosa del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 1;
la Figura 3 mostra una vista prospettica dal basso esplosa del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 1;
la Figura 4 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 1 in una prima configurazione;
la Figura 5 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 1 in una seconda configurazione;
la Figura 6 mostra una vista prospettica dall’alto di una seconda forma di realizzazione del sistema erogatore a circuito chiuso secondo l’invenzione;
la Figura 7 mostra una vista prospettica dall’alto esplosa del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 6;
la Figura 8 mostra una vista prospettica dal basso esplosa del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 6;
la Figura 9 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 6 in una prima configurazione;
la Figura 10 mostra una vista in sezione longitudinale del sistema erogatore a circuito chiuso di Figura 6 in una seconda configurazione; e
Nelle Figure numeri di riferimento identici saranno utilizzati per elementi analoghi.
Nel seguito della descrizione, la terminologia direzionale, “frontale”, “posteriore”, “superiore”, “inferiore”, “laterale”, etc., viene utilizzata con riferimento alle Figure dei disegni allegati. Poiché componenti e/o elementi e/o forme di realizzazione della presente invenzione possono essere posizionati e/o fatti funzionare in varie differenti orientazioni, la terminologia direzionale è utilizzata puramente a scopo esemplificativo e non limitativo.
Con riferimento alle Figure 1-5, si può osservare che una prima forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione comprende un dispositivo 200A a valvola meccanica, configurato per essere inserito in un ricevitore 100 solidalmente accoppiato ad un contenitore 400 (parzialmente mostrato nelle Figure 1 e 2) in corrispondenza di una sua apertura di accesso, ed un tappo erogatore 300 configurato per essere accoppiato, opzionalmente in modo rimovibile, al ricevitore 100 avente forma sostanzialmente cilindrica.
Il dispositivo 200A a valvola meccanica comprende una base 210 a tazza cui è configurato per essere accoppiato un supporto molla 220, che opera quale base che supporta una molla 230 a compressione, vantaggiosamente una molla metallica.
La base 210 a tazza ha un corpo 211 sostanzialmente cilindrico chiuso inferiormente da un fondo 212 provvisto di un supporto cavo 213 che si protende esternamente dal fondo 212; il supporto cavo 213, la cui cavità interna 214 è cilindrica (anche se questa non è una caratteristica essenziale dell’invenzione), è configurato per essere inserito in una estremità di un convenzionale tubo di immersione (non mostrato nelle Figure), opzionalmente flessibile, e che vantaggiosamente si estende verso l'interno del contenitore per estrarre il liquido da esso quando il dispositivo 200A a valvola meccanica è connesso al ricevitore 100. La sommità (i.e. l’estremità opposta al fondo 212) del corpo 211 della base 210 a tazza è aperta ed è provvista di un collare 215 sostanzialmente cilindrico avente diametro maggiore di quello del corpo 211; in particolare, il collare 215, che è provvisto di un’aletta 216 di sommità sagomata ad anello che si estende verso l’esterno, si congiunge al corpo 211 tramite un ripiano 217 sagomato ad anello. Quando il dispositivo 200A a valvola meccanica viene inserito nel ricevitore 100, il collare 215 si accoppia in modo scorrevole per interferenza al ricevitore 100 finché l’aletta 216 di sommità va a battuta con il bordo dell’ingresso del ricevitore 100; in particolare, il collare 215 è configurato per scorrere sulla superficie interna del ricevitore 100, come mostrato nelle Figure 4 e 5; vantaggiosamente, il dispositivo 200A a valvola meccanica è amovibilmente inseribile nel ricevitore 100, ma si deve tenere presente che il dispositivo 200A a valvola meccanica può essere inserito nel ricevitore 100 e solidalmente accoppiato ad esso, e.g. tramite una saldatura ad ultrasuoni. Il corpo 211 comprende altresì quattro cilindri longitudinali cavi 218 che si estendono tra il fondo 212 ed il ripiano 217 sagomato ad anello, angolarmente uniformemente distribuiti intorno ad un asse longitudinale del corpo 211 (anche se la distribuzione angolarmente uniforme dei cilindri longitudinali cavi 218 non è una caratteristica essenziale dell’invenzione); in particolare, l’asse longitudinale del corpo 211 coincide con l’asse longitudinale del dispositivo 200A a valvola meccanica. Segnatamente, il diametro esterno dei cilindri longitudinali cavi 218 è maggiore dell’ampiezza radiale del ripiano 217 sagomato ad anello ed i cilindri longitudinali cavi 218 sporgono leggermente dalla superficie esterna del corpo 211, anche se queste non sono caratteristiche essenziali dell’invenzione.
Il supporto molla 220 ha una piastra 221 sostanzialmente planare (anche se la planarità della piastra 221 non è una caratteristica essenziale dell’invenzione) dalla superficie di sommità della quale si protende un manicotto 222 avente un asse longitudinale ortogonale alla piastra 221 che passa per il centro di massa della stessa piastra 221 (anche se la posizione dell’asse longitudinale del manicotto 222 non è una caratteristica essenziale dell’invenzione). Il contorno della piastra 221 comprende quattro archi 223 di circonferenza ognuno corrispondente, a meno delle usuali tolleranze dimensionali, alla superficie cilindrica esterna di un rispettivo cilindro cavo 218 rivolto verso l’interno del corpo 211 della base 210 a tazza. Tra ogni coppia di archi 223 di circonferenza consecutivi tra loro, il contorno della piastra 221 comprende una coppia di labbra 224 che delimitano un incavo 225 interposto tra di esse; in corrispondenza di ognuna delle otto labbra 224, il contorno della piastra 221 definisce un rispettivo arco di circonferenza corrispondente, a meno delle usuali tolleranze dimensionali, alla superficie cilindrica interna del corpo 211. Da ognuna delle labbra 224 si protendono rispettivi piedi distanziatori 226 in direzione opposta a quella lungo la quale si protende il manicotto 222; in altre parole, dalla superficie di fondo della piastra 221 (opposta alla superficie di sommità dalla quale si protende il manicotto 222), configurata per essere rivolta verso il fondo 212 della base 210 a tazza, si protendono otto piedi distanziatori 226 in corrispondenza delle otto labbra 224, rispettivamente. Gli otto piedi distanziatori 226 sono configurati per poggiare sul fondo 212 e distanziare la piastra 221 dallo stesso fondo 212 (come mostrato in Figure 4 e 5).
Il dispositivo 200A a valvola meccanica comprende ancora una cupola mobile 240 di tenuta avente un corpo sostanzialmente cilindrico, la cui estremità di base è aperta, e la cui estremità di sommità è chiusa da un tronco di cono avente una superficie laterale tronco-conica 241 ed un disco apicale 242 sostanzialmente planare. Il corpo sostanzialmente cilindrico della cupola mobile 240 di tenuta è configurato per accoppiarsi in modo scorrevole al manicotto 222 assicurando una tenuta ad interferenza tra la cupola mobile 240 di tenuta ed il manicotto 222. Di conseguenza, quando sono accoppiati in modo scorrevole come mostrato nelle Figure 4 e 5, il manicotto 222 e la cupola mobile 240 di tenuta definiscono una camera a volume variabile a tenuta che alloggia la molla 230 a compressione. In particolare, il corpo sostanzialmente cilindrico della cupola mobile 240 di tenuta è configurato per scorrere sulla superficie esterna del manicotto 222. Segnatamente, la molla assume una configurazione estesa, quando la camera definita dal manicotto 222 e dalla cupola mobile 240 di tenuta assume una configurazione ingrandita avente un primo volume (cfr. Fig. 4) ed una configurazione compressa quando tale camera assume una configurazione ridotta avente un secondo volume minore del primo volume (cfr. Fig.5).
Inoltre, il dispositivo 200A a valvola meccanica comprende un coperchio 250 di chiusura avente un disco 251 sostanzialmente planare (anche se la planarità del disco 251 non è una caratteristica essenziale dell’invenzione) provvisto di un foro 252 centrale circolare. Un manicotto 253 che circonda il foro 252 si protende dalla superficie di sommità del disco 251, per cui il manicotto 253 ha un asse longitudinale ortogonale al disco 251 e passante per il centro di questo (anche se la posizione del foro 252 e la corrispondente posizione del manicotto 253 che lo circonda non sono caratteristiche essenziali dell’invenzione). La circonferenza del disco 251 corrisponde, a meno delle usuali tolleranze dimensionali, alla superficie cilindrica interna del collare 215 della base 210 a tazza, per cui il disco 251 è configurato per poggiare sul ripiano 217 sagomato ad anello che congiunge il collare 215 al corpo 211. Il disco 251 è provvisto di quattro recessi 254 configurati per sovrapporsi alle aperture 219 dei quattro cilindri longitudinali cavi 218, rispettivamente, disposte sul ripiano 217 sagomato ad anello. Dalla superficie di fondo del disco 251 (opposta alla superficie di sommità dalla quale si protende il manicotto 253), configurata per essere rivolta verso il ripiano 217 sagomato ad anello (e verso il fondo 212 della base 210 a tazza), si protendono due coppie di perni 255 di posizionamento, ogni coppia essendo configurata per interagire con una rispettiva coppia di superfici cilindriche esterne di due cilindri longitudinali cavi 218 consecutivi tra loro. In particolare, quando si inserisce il coperchio 250 di chiusura nella base 210 a tazza, le due coppie di perni 255 di posizionamento posizionano i quattro recessi 254 del disco 251 in modo da sovrapporsi alle (i.e. da essere in corrispondenza delle) aperture 219 dei quattro cilindri longitudinali cavi 218, rispettivamente, disposte sul ripiano 217 sagomato ad anello, per cui tali aperture 219 restano libere (i.e. non chiuse dal disco 251), come mostrato nelle Figure 4 e 5. Quando il coperchio 250 di chiusura è inserito nella base 210 a tazza, l’asse longitudinale del foro 252 coincide con l’asse longitudinale della cupola mobile 240 di tenuta. Il bordo 256 del foro 252 e la superficie laterale tronco-conica 241 della cupola mobile 240 di tenuta sono configurati per assicurare una tenuta ad interferenza quando sono a contatto tra loro dietro la sollecitazione della molla 230 a compressione (i.e. quando la molla 230 assume la configurazione estesa), come mostrato in Figura 4; in altre parole, se nessuna forza esterna è esercitata sul disco apicale 242 della cupola mobile 240 di tenuta per causare una compressione della molla 230, la molla 230 a compressione fa sì che la superficie laterale tronco-conica 241 della cupola mobile 240 di tenuta del tronco di cono di sommità sia a contatto con il bordo 256 del foro 252 del disco 251 del coperchio 250 di chiusura chiudendo il dispositivo 200A a valvola meccanica, come mostrato in Figura 4.
Ulteriormente, il dispositivo 200A a valvola meccanica comprende quattro inserti 260 a labirinto configurati per essere inseriti nelle cavità longitudinali definite dai quattro cilindri longitudinali cavi 218, rispettivamente, come mostrato nelle Figure 4 e 5, e per rimanervi stabilmente grazie all’interferenza tra la loro superficie esterna e la superficie interna dei rispettivi cilindri longitudinali cavi 218. In particolare, ognuno dei quattro inserti 260 a labirinto è configurato per occludere parzialmente la cavità longitudinale definita dal rispettivo cilindro longitudinale cavo 218 e per realizzare una tenuta a labirinto, per cui i quattro inserti filettati 260, quando inseriti nei quattro cilindri longitudinali cavi 218, offrono (almeno) un percorso tortuoso consentendo il passaggio di fluidi gassosi e contrastando il passaggio di liquidi, così contrastando il trafilamento di un liquido contenuto in un contenitore 400 quando il dispositivo 200A a valvola meccanica è connesso al ricevitore 100 solidalmente accoppiato al contenitore 400.
Il tappo erogatore 300 comprende una ghiera 310 di bloccaggio sostanzialmente cilindrica, avente un’apertura 311 di fondo ed un’apertura 312 di sommità ed una calotta 320 di copertura, avente una parete cilindrica 321 che si protende dalla superficie di fondo (configurata per essere rivolta verso il dispositivo 200A a valvola meccanica quando la calotta 320 di copertura è fissata alla ghiera 310 di bloccaggio in corrispondenza dell’apertura 312 di sommità ed il tappo erogatore 300 è accoppiato al ricevitore 100) della stessa calotta 320 di copertura. La ghiera 310 di bloccaggio è provvista internamente di una filettatura 313 in modo da essere configurata per avvitarsi amovibilmente su una corrispondente filettatura 101 del ricevitore 100 solidalmente accoppiato al contenitore 400. La calotta 320 di copertura è configurata per essere fissata alla ghiera 310 di bloccaggio mediante un accoppiamento a scatto, grazie all’inserimento di un rilievo circolare 314, disposto sulla superficie interna della ghiera 310 di bloccaggio in corrispondenza dell’apertura di sommità 312, in un corrispondente incavo 322 della parete cilindrica 321, come mostrato nelle Figure 4 e 5; in tal modo, quando la calotta 320 di copertura è fissata alla ghiera 310 di bloccaggio, la stessa calotta 320 di copertura può liberamente ruotare rispetto alla ghiera 310 di bloccaggio, consentendo una più agevole manipolazione del contenitore 400 durante il suo utilizzo.
Un manicotto 323 si protende dalla superficie di fondo della calotta 320 di copertura; tale manicotto 323 è arrangiato internamente concentricamente alla parete cilindrica 321 ed ha un asse longitudinale ortogonale alla superficie di sommità sostanzialmente planare della calotta 320 di copertura (anche se la planarità della superficie di sommità non è una caratteristica essenziale dell’invenzione) e che passa per il centro di massa della stessa calotta 320 di copertura (anche se la posizione dell’asse longitudinale del manicotto 323 non è una caratteristica essenziale dell’invenzione). Dalla superficie di fondo della calotta 320 di copertura si protendono altresì una pluralità di alette 324 di accoppiamento a scatto arrangiate lungo una circonferenza interposta tra la parete cilindrica 321 ed il manicotto 323, opzionalmente angolarmente uniformemente distribuite intorno all’asse longitudinale del manicotto 323 (anche se la distribuzione angolarmente uniforme delle alette 324 di accoppiamento non è una caratteristica essenziale dell’invenzione).
La calotta 320 di copertura è provvista di una pluralità di aperture 325 di sfiato arrangiate lungo una circonferenza interposta tra le alette 324 di accoppiamento a scatto ed il manicotto 323; nella prima forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione il numero di aperture 325 di sfiato è uguale al numero di alette 324 di accoppiamento, segnatamente è pari a sei, e le aperture 325 di sfiato sono disposte in corrispondenza di rispettive alette 324 di accoppiamento.
La calotta 320 di copertura è altresì provvista di un supporto cavo 326 che si protende esternamente dalla superficie di sommità della calotta 320 di copertura (opposta alla sua superficie di fondo); il supporto cavo 326, la cui cavità interna 327 è cilindrica (anche se questa non è una caratteristica essenziale dell’invenzione), è configurato per essere inserito in una estremità di un convenzionale tubo di erogazione (non mostrato nelle Figure), opzionalmente flessibile, e che consente di collegare il tappo erogatore 300 ad una pompa dosatrice esterna. La cavità interna 327 del supporto cavo 326 è separata dalle aperture 325 di sfiato.
Il tappo erogatore 300 comprende ancora un elemento 330 di sblocco che include una piastra forata 331 da cui si protendono in direzioni opposte un cilindro 332 di sommità ed un cilindro 333 di fondo. Il cilindro 332 di sommità è configurato per accoppiarsi in modo scorrevole per interferenza al manicotto 323 della calotta 320 di copertura; in particolare, il cilindro 332 di sommità dell’elemento 330 di sblocco è configurato per scorrere sulla superficie esterna del manicotto 323 della calotta 320 di copertura. Inoltre, per aumentare la stabilità dell’accoppiamento del cilindro 332 di sommità dell’elemento 330 di sblocco alla calotta 320 di copertura, il cilindro 332 di sommità dell’elemento 330 di sblocco è configurato per essere fissato alla calotta 320 di copertura anche tramite un accoppiamento a scatto (anche se questa non è una caratteristica essenziale dell’invenzione), grazie all’interazione di un’aletta 334 di estremità del cilindro 332 di sommità con la pluralità di alette 324 di accoppiamento a scatto, come mostrato nelle Figure 4 e 5. Il cilindro 333 di fondo dell’elemento 330 di sblocco è configurato per accoppiarsi per interferenza al manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura quando il tappo erogatore 300 viene accoppiato al ricevitore 100 (avvitando la ghiera 310 di bloccaggio sulla filettatura 101 del ricevitore 100); in particolare, quando la ghiera 310 di bloccaggio viene avvitata sulla filettatura 101 del ricevitore 100, il cilindro 333 di fondo dell’elemento 330 di sblocco è configurato per scorrere sulla superficie esterna del manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura.
Il tappo erogatore 300 comprende altresì una valvola 340 ad ombrello flessibile, il cui stelo 341 è configurato per essere alloggiato in un condotto centrale 335 di fondo che si protende dalla piastra forata 331 all’interno del cilindro 333 di fondo. L’estremità di fondo del condotto centrale 335 di fondo è configurata per interagire con il disco apicale 242 della cupola mobile 240 di tenuta quando il tappo erogatore 300 è accoppiato al ricevitore 100, come mostrato nella Figura 5. La valvola ad ombrello (che non è una caratteristica essenziale per l’invenzione) è configurata per impedire il riflusso dal tubo di erogazione (collegato al supporto cavo 326) al contenitore 400 durante l’aspirazione.
Vantaggiosamente, tutti i componenti del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione che sono configurati per entrare in contatto con il liquido contenuto dal contenitore cui il sistema è applicato durante l’aspirazione (i.e. tutti i componenti ad eccezione della ghiera 310 di bloccaggio e della molla 230 a compressione) sono realizzati in polietilene, anche se differenti materiali polimerici, come ad esempio il polipropilene, possono essere utilizzati. La ghiera 310 di bloccaggio può essere realizzata in un materiale plastico; la molla 230 a compressione è vantaggiosamente realizzata in metallo, anche se materiali elastomerici possono pure essere utilizzati.
Opzionalmente, il supporto molla 220 può essere fissato al fondo 212 della base 210 a tazza tramite saldatura ad ultrasuoni, oppure può essere amovibilmente accoppiato alla base 210 a tazza. Analogamente, anche il coperchio 250 di chiusura può essere fissato al ripiano 217 sagomato ad anello che congiunge il collare 215 al corpo 211 della base 210 a tazza tramite saldatura ad ultrasuoni, oppure può essere amovibilmente accoppiato al ripiano 217 della base 210 a tazza.
Con riferimento alle Figure 6-10, si può osservare una seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione che differisce dalla prima forma di realizzazione delle Figure 1-5 soltanto per il fatto che il dispositivo 200B a valvola meccanica comprende, invece dei quattro inserti 260 a labirinto, quattro cilindri cavi 265 di occlusione configurati per essere inseriti nelle cavità longitudinali definite dai quattro cilindri longitudinali cavi 218, rispettivamente, come mostrato nelle Figure 9 e 10, e per rimanervi stabilmente, in assenza di forze esterne esercitate su di essi, grazie all’interferenza tra la loro superficie esterna e la superficie interna dei rispettivi cilindri longitudinali cavi 218.
Ognuno dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione ha un’altezza maggiore dell’altezza del rispettivo cilindro longitudinale cavo 218 ed è provvisto di un’aletta 266 di sommità e di un’apertura 267 di fondo. In particolare, quando il dispositivo 200B a valvola meccanica viene inserito nel ricevitore 100 prima che il tappo erogatore 300 venga accoppiato per la prima volta al ricevitore 100 (avvitando la ghiera 310 di bloccaggio sulla filettatura 101 del ricevitore 100), come mostrato in Figura 9, ognuno dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione è inserito nella cavità longitudinale definita dal rispettivo cilindro longitudinale cavo 218 con l’apertura 267 di fondo contenuta all’interno della stessa cavità longitudinale, mentre la porzione di estremità di sommità dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione sporge dalla superficie di sommità del coperchio 250 di chiusura, per cui l’aletta 266 di sommità è distanziata dal coperchio 250 di chiusura. In tale configurazione, ognuno dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione non consente il passaggio di liquidi, così impedendo il trafilamento di un liquido contenuto in un contenitore 400 quando il dispositivo 200A a valvola meccanica è connesso al ricevitore 100 solidalmente accoppiato al contenitore 400 ed assicurando una tenuta stagna (che impedisce anche il degassaggio). Quando il dispositivo 200B a valvola meccanica è inserito nel ricevitore 100 ed il tappo erogatore 300 è accoppiato al ricevitore 100 (avvitando la ghiera 310 di bloccaggio sulla filettatura 101 del ricevitore 100), il cilindro 333 di fondo dell’elemento 330 di sblocco interagisce con le alette 266 di sommità dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione spingendo le stesse alette 266 di sommità e, conseguentemente, i quattro cilindri cavi 265 di occlusione verso il basso come mostrato in Figura 10, per cui ognuno dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione è inserito nella cavità longitudinale definita dal rispettivo cilindro longitudinale cavo 218 con l’aletta 266 di sommità che poggia sul coperchio 250 di chiusura e con l’apertura 267 di fondo che sporge dalla stessa cavità longitudinale e che, di conseguenza, è in comunicazione con l’interno del contenitore 400. In tale configurazione, ognuno dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione consente il passaggio di grandi quantità di fluidi gassosi, permettendo l’erogazione di un liquido contenuto nel contenitore 400 anche con portate volumetriche elevate senza creare alcuna depressione all’interno del contenitore 400. In altre parole, la seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione mostrata nelle Figure 6-10 opera come una valvola che è o interamente chiusa (come mostrato nella Figura 9), chiudendo ermeticamente il contenitore 400, oppure interamente aperta (come mostrato nella Figura 10), permettendo l’erogazione di un liquido contenuto nel contenitore 400 anche con portate volumetriche elevate.
Si deve tenere presente che altre forme di realizzazione dell’invenzione possono essere avere un arrangiamento simile a quello della seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione mostrata nelle Figure 6-10, da cui differiscono per la forma dei cilindri cavi di occlusione inseriti nelle cavità longitudinali definite dai quattro cilindri longitudinali cavi 218, che hanno una forma configurata per consentire una occlusione parziale, quando sono nella configurazione di Figura 9 (e.g. tramite uno specifico arrangiamento dell’apertura di fondo, che può essere sempre almeno parzialmente in comunicazione di fluido con l’interno del contenitore 400), per cui tali cilindri cavi di occlusione consentono il passaggio di fluidi gassosi e contrastano il passaggio di liquidi (così consentendo il degassaggio e contrastando il trafilamento di un liquido contenuto in un contenitore 400 quando il dispositivo a valvola meccanica è connesso al ricevitore 100 solidalmente accoppiato al contenitore 400), e/o che hanno una forma configurata per contrastare nella configurazione di Figura 10 (e.g. tramite uno specifico arrangiamento dell’apertura di fondo, che può essere sempre almeno parzialmente occlusa dal rispettivo cilindro longitudinale cavo 218) il passaggio di liquidi (così contrastando il trafilamento di un liquido contenuto in un contenitore 400).
Nel seguito si illustrano le modalità di funzionamento della prima e della seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, valendo modalità analoghe per le altre forme di realizzazione.
Con riferimento alla Figura 4, si può osservare che quando il tappo erogatore 300 non è accoppiato al ricevitore 100 (i.e. quando la ghiera 310 di bloccaggio non è avvitata sulla filettatura 101 del ricevitore 100), la molla 230 a compressione alloggiata nella camera a volume variabile definita dal manicotto 222 e dalla cupola mobile 240 di tenuta è nella configurazione estesa in cui fa sì che la superficie laterale tronco-conica 241 della cupola mobile 240 di tenuta interagisca con il bordo 256 del foro 252 del coperchio 250 di chiusura, assicurando una tenuta ad interferenza tra la cupola mobile 240 di tenuta ed il manicotto 222. Di conseguenza, il dispositivo 200A a valvola meccanica chiude il foro 252 e l’interno del contenitore 400 comunica con la cavità interna 214 del supporto cavo 213, a sua volta comunicante con la porzione della base 210 a tazza inclusa tra il fondo 212 ed il coperchio 250 di chiusura. In tale configurazione, ognuno dei quattro inserti 260 a labirinto occlude parzialmente la cavità longitudinale definita dal rispettivo cilindro longitudinale cavo 218 e realizza una tenuta a labirinto che, da una parte, consente il passaggio di fluidi gassosi, segnatamente il degassaggio, dall’interno del contenitore 400 alle aperture 325 di sfiato (per mezzo dei quattro inserti 260 a labirinto alloggiati nei quattro cilindri longitudinali cavi 218 che mettono in comunicazione di fluido l’interno del contenitore 400 con le aperture 325 di sfiato, creando un percorso per i fluidi gassosi separato dal percorso che dalla cavità interna 214 del supporto cavo 213 arriva fino al foro 252 che è chiuso) e, dall’altra parte, contrasta il passaggio del liquido dall’interno del contenitore all’esterno del dispositivo 200A a valvola meccanica, in particolare se si verificano situazioni potenzialmente pericolose per gli operatori, come ad esempio nel caso in cui il contenitore cada o si rovesci.
Il funzionamento della seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, quando il tappo erogatore 300 non è ancora mai stato accoppiato per la prima volta al ricevitore 100, è analogo, come mostrato nella Figura 9, con la differenza che assicura una tenuta stagna del contenitore 400 che impedisce anche il degassaggio.
Con riferimento alla Figura 5, si può osservare che quando il tappo erogatore 300 viene accoppiato al ricevitore 100 (avvitando la ghiera 310 di bloccaggio sulla filettatura 101 del ricevitore 100), l’estremità di fondo del condotto centrale 335 di fondo che si protende dalla piastra forata 331 dell’elemento 330 di sblocco interagisce con il disco apicale 242 della cupola mobile 240 di tenuta, riducendo la distanza tra disco apicale 242 e manicotto 222 del supporto molla 220 (e, di conseguenza, riducendo anche il volume della camera a volume variabile definita dal manicotto 222 e dalla cupola mobile 240 di tenuta), per cui la molla 230 a compressione assume la configurazione compressa in cui la superficie laterale troncoconica 241 della cupola mobile 240 di tenuta non interagisce con il bordo 256 del foro 252 del coperchio 250 di chiusura. Di conseguenza, il dispositivo 200A a valvola meccanica apre il contenitore 400 verso l’esterno, consentendo al liquido che vi è contenuto di poter uscire (e.g. aspirato da una pompa dosatrice esterna collegata ad un tubo di erogazione accoppiato al supporto cavo 326) tramite il passaggio formato da: la cavità interna 214 del supporto cavo 213, la porzione della base 210 a tazza inclusa tra il fondo 212 ed il coperchio 250 di chiusura, il foro 252 centrale circolare del disco 251 ed il manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura, il cilindro 333 di fondo ed il cilindro 332 di sommità dell’elemento 330 di sblocco, il manicotto 323 ed il supporto cavo 326 della calotta 320 di copertura. In particolare, il manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura ed il condotto centrale 335 di fondo dell’elemento 330 di sblocco sono configurati per mettere in comunicazione di fluido la base 210 a tazza con (il cilindro 333 di fondo ed il cilindro 332 di sommità de) l’elemento 330 di sblocco quando l’estremità di fondo del condotto centrale 335 di fondo spinge il disco apicale 242 della cupola mobile 240 di tenuta, riducendo la distanza tra disco apicale 242 e manicotto 222 del supporto molla 220; in particolare, il diametro interno del manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura è maggiore del diametro esterno del condotto centrale 335 di fondo dell’elemento 330 di sblocco (i.e., la sezione trasversale esterna del condotto centrale 335 di fondo dell’elemento 330 di sblocco è minore della sezione trasversale interna del manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura), per cui è presente un passaggio libero tra la superficie interna del manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura e superficie esterna del condotto centrale 335 di fondo dell’elemento 330 di sblocco. In tale configurazione, ognuno dei quattro inserti 260 a labirinto consente il passaggio di fluidi gassosi, segnatamente per compensare il vuoto che si crea all’interno del contenitore durante l’aspirazione del liquido, ed ancora contrasta il passaggio del liquido dall’interno del contenitore all’esterno del dispositivo 200A a valvola meccanica, in particolare se si verificano situazioni potenzialmente pericolose per gli operatori, come ad esempio nel caso in cui il contenitore cada o si rovesci.
Il funzionamento della seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, quando il tappo erogatore 300 è accoppiato al ricevitore 100, è analogo, come mostrato nella Figura 10 ed illustrato in precedenza, con la differenza che consente il passaggio di grandi quantità di fluidi gassosi, permettendo l’erogazione di un liquido contenuto nel contenitore 400 anche con portate volumetriche elevate senza creare alcuna depressione all’interno del contenitore 400.
Una variante della seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione è provvista di dispositivi elastici di ritorno che consentono ai quattro cilindri cavi 265 di occlusione di ritornare nella configurazione mostrata in Figura 9 dopo che il tappo erogatore 300 viene rimosso dal ricevitore 100, permettendo di utilizzare tale sistema erogatore closed loop con maggiore sicurezza. A titolo esemplificativo, e non a titolo limitativo, tali dispositivi elastici di ritorno possono essere delle molle a compressione avvolte attorno alla porzione di estremità di sommità dei quattro cilindri cavi 265 di occlusione tra la superficie di sommità del disco 251 del coperchio 250 di chiusura e le alette 266 di sommità dei rispettivi cilindri cavi 265 di occlusione.
Si deve tenere presente che in altre forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, i cilindri longitudinali cavi 218 possono almeno in parte essere sostituiti da tunnel sostanzialmente longitudinali, che definiscono rispettive cavità longitudinali, aventi una forma differente da quella di un cilindro cavo, ad esempio la forma di prisma cavo, e che il numero di tunnel sostanzialmente longitudinali può essere uno o più, in particolare anche differente da quattro.
Si deve tenere presente che in ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il manicotto 222, che ha forma sostanzialmente cilindrica, può essere sostituito da un collare avente forma non cilindrica, e.g. una forma a prisma; in tal caso, il corpo della cupola mobile 240 di tenuta avrà una forma corrispondente, anziché essere sostanzialmente cilindrico. Inoltre, dalla prima superficie della piastra 221 possono protendersi anche due o più manicotti e/o collari di forma non cilindrica, ognuno dei quali, assieme ad un rispettivo comparto della cupola mobile di tenuta, definisce una camera (a volume variabile) a tenuta che alloggia una rispettiva molla; opzionalmente i due o più manicotti sono distribuiti uniformemente attorno al centro di massa della piastra 221.
Si deve tenere presente che in altre forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, i piedi distanziatori 226 che si protendono dalla seconda superficie della piastra 221 (opposta alla prima superficie dalla quale si protende il manicotto 222), che è sostanzialmente planare, possono essere in un numero qualsiasi, opzionalmente maggiore o uguale a due (in tal caso i piedi distanziatori possono avere una estesa superficie che poggia sul fondo 212), più opzionalmente maggiore o uguale a tre, e possono essere disposti anche in posizioni differenti da quelle in corrispondenza delle labbra 224. Inoltre, ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione possono essere provviste di una o più spine che si protendono dal fondo 212 (e/o anche dalla superficie interna della base 210 a tazza) verso l’interno della base 210 a tazza e sulle quali poggia la piastra 211, che in tal caso può comprendere uno o più piedi distanziatori o può anche essere priva di piedi distanziatori.
Si deve tenere presente che nella prima e nella seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione il contorno della piastra 221 corrisponde, ad eccezione degli incavi 225, alla combinazione delle superfici cilindriche esterne dei cilindri longitudinali cavi 218 e della superficie cilindrica interna del corpo 211 al fine di posizionare l’asse longitudinale del manicotto 222 in corrispondenza di un asse longitudinale della base 210 a tazza, a meno delle usuali tolleranze dimensionali. Tuttavia, ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione possono avere la piastra che non è planare e/o che ha un contorno che non corrisponde (nemmeno parzialmente) alla combinazione delle superfici cilindriche esterne dei cilindri longitudinali cavi 218 e della superficie cilindrica interna del corpo 211; in tal caso, la piastra può comprendere uno o più piedi di posizionamento che si protendono dalla seconda superficie della piastra (configurata per essere rivolta verso il fondo 212 della base 210 a tazza) e che si inseriscono in corrispondenti incavi del fondo 212 della base 210 a tazza e/o il fondo 212 della base 210 a tazza può comprendere una o più spine di posizionamento che si protendono dal fondo 212 verso l’interno della base 210 a tazza e che si inseriscono in corrispondenti incavi della seconda superficie della piastra.
Si deve tenere presente che in aggiuntive forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il corpo della cupola mobile 240 di tenuta può essere configurato per scorrere sulla superficie interna, anziché sulla superficie esterna, del manicotto 222 (o più in generale del collare del supporto molla).
Si deve tenere presente che in altre forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il numero di coppie di perni 255 di posizionamento che si protendono dalla seconda superficie del disco 251 può essere un qualsiasi numero maggiore o uguale a uno, e che (almeno) una coppia di perni 255 di posizionamento può interagire anche con una sola superficie esterna di un cilindro cavo (o più in generale di un tunnel sostanzialmente longitudinale), e/o (almeno) una coppia di perni 255 di posizionamento può interagire con una coppia di superfici esterne di due cilindri longitudinali cavi (o più in generale di due tunnel sostanzialmente longitudinali) che non sono necessariamente consecutivi tra loro.
Si deve tenere presente che in ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, gli inserti 260 a labirinto e/o i cilindri cavi 265 di occlusione possono essere sostituiti da altri elementi di occlusione almeno parziale, quali inserti filettati o cilindri pieni con superficie provvista di nervature, configurati per offrire uno o più passaggi a fluidi gassosi e per contrastare il passaggio di liquidi, in modo da contrastare il trafilamento di un liquido contenuto in un contenitore quando il dispositivo a valvola meccanica del sistema erogatore closed loop è connesso ad un ricevitore solidalmente accoppiato al contenitore, oppure configurati per assicurare una tenuta ermetica quando il dispositivo a valvola meccanica del sistema erogatore closed loop è connesso ad un ricevitore solidalmente accoppiato al contenitore e la ghiera 310 di bloccaggio non è avvitata sulla filettatura 101 del ricevitore 100, e per consentire il passaggio di grandi quantità di fluidi gassosi quando il dispositivo a valvola meccanica del sistema erogatore closed loop è connesso ad un ricevitore solidalmente accoppiato al contenitore e la ghiera 310 di bloccaggio è avvitata sulla filettatura 101 del ricevitore 100, permettendo l’erogazione di un liquido contenuto nel contenitore 400 anche con portate volumetriche elevate senza creare alcuna depressione all’interno del contenitore 400.
Si deve tenere presente che in altre forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il numero di alette 324 di accoppiamento a scatto può essere diverso da sei, segnatamente può essere un qualsiasi numero maggiore o uguale a due, opzionalmente maggiore o uguale a tre. Analogamente, in ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il numero di aperture 325 di sfiato può essere diverso da sei, segnatamente può essere un qualsiasi numero maggiore o uguale a uno, e le aperture di sfiato possono essere disposte anche non in corrispondenza delle alette 324 di accoppiamento a scatto ed anche non o non solo tra le alette 324 di accoppiamento a scatto ed il manicotto 323, ad esempio anche tra le alette 324 di accoppiamento a scatto e la parete cilindrica 321.
Si deve tenere presente che in ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il cilindro 332 di sommità dell’elemento 330 di sblocco ed il manicotto 323 della calotta 320 di copertura, che hanno forma sostanzialmente cilindrica, possono essere sostituiti da collari aventi forme non cilindriche corrispondenti tra loro, e.g. forme a prisma corrispondenti tra loro, e/o il cilindro 333 di fondo dell’elemento 330 di sblocco ed il manicotto 253 del coperchio 250 di chiusura, che hanno forma sostanzialmente cilindrica, possono essere sostituiti da collari aventi forme non cilindriche corrispondenti tra loro, e.g. forme a prisma corrispondenti tra loro.
Inoltre, si deve tenere presente che in aggiuntive forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, il cilindro 332 di sommità (o più in generale il collare di sommità) dell’elemento 330 di sblocco può essere configurato per scorrere sulla superficie interna, anziché sulla superficie esterna, del manicotto 323 (o più in generale del rispettivo collare) della calotta 320 di copertura, e/o il cilindro 333 di fondo (o più in generale il collare di fondo) dell’elemento 330 di sblocco può essere configurato per scorrere sulla superficie interna, anziché sulla superficie esterna, del manicotto 253 (o più in generale del rispettivo collare) del coperchio 250 di chiusura.
Sebbene le forme a simmetria cilindrica dei componenti illustrati per la prima e la seconda forma di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione consenta una più semplice fabbricazione ed un più agevole utilizzo, si deve tuttavia tenere presente che, in ulteriori forme di realizzazione del sistema erogatore closed loop secondo l’invenzione, i componenti aventi forme a simmetria sostanzialmente cilindrica, come ad esempio la ghiera 310 di bloccaggio (ed il rispettivo ricevitore 100), il corpo 211 ed il collare 215 con l’aletta 216 di sommità della base 210 a tazza, nonché il relativo ripiano 217, le varie porzioni del contorno della piastra 221, il disco 251 del coperchio 250 di chiusura ed il relativo foro 252 centrale circolare possono avere forme differenti, ad esempio forme a prisma.
In quel che precede sono state descritte le preferite forme di realizzazione e sono state suggerite delle varianti della presente invenzione, ma è da intendersi che gli esperti del ramo potranno apportare modificazioni e cambiamenti senza con ciò uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema erogatore a circuito chiuso comprendente un dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica, configurato per essere inserito in un ricevitore (100) solidalmente accoppiato ad un contenitore (400) in corrispondenza di una sua apertura di accesso, ed un tappo erogatore (300) configurato per essere accoppiato al ricevitore (100), in cui il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica ha un asse longitudinale e comprende - una base (210) a tazza configurata per essere inserita nel ricevitore (100) e chiusa da un fondo (212) avente un’apertura (214) di ingresso configurata per essere inserita nel contenitore (400), quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100), la base (210) a tazza essendo provvista di uno o più tunnel longitudinali (218) che alloggiano uno o più rispettivi elementi (260; 265) di occlusione almeno parziale, - un supporto molla (220), accoppiato alla base (210) a tazza e distanziato dal fondo (212) di essa, che è provvisto di un manicotto (222) di sommità, il supporto molla (220) essendo configurato per mettere l’apertura (214) di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto (222) di sommità, - una cupola mobile (240) di tenuta accoppiata in modo scorrevole al manicotto (222) di sommità assicurando una tenuta tra la cupola mobile (240) di tenuta ed il manicotto (222) di sommità, per cui il manicotto (222) di sommità e la cupola mobile (240) di tenuta definiscono una camera a volume variabile a tenuta che alloggia un elemento elastico (230) supportato dalla base (210) a tazza, in cui l’elemento elastico (230) assume una configurazione estesa quando detta camera assume una configurazione ingrandita avente un primo volume ed una configurazione compressa quando detta camera assume una configurazione ridotta avente un secondo volume minore del primo volume, ed - un coperchio (250) di chiusura poggiato sulla base (210) a tazza ed avente un manicotto (253) di sommità che circonda un foro (252), in cui un bordo (256) del foro (252) e la cupola mobile (240) di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro quando l’elemento elastico (230) assume la configurazione estesa, ed in cui il tappo erogatore (300), avente un’apertura (327) di uscita ed una o più aperture (325) di sfiato, comprende un elemento (330) di sblocco avente un cilindro (333) di fondo ed un condotto centrale (335) di fondo che è arrangiato internamente al cilindro (333) di fondo ed è in comunicazione di fluido con l’apertura (327) di uscita, in cui, quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è disaccoppiato dal ricevitore (100), detta camera assume la configurazione ingrandita e l’apertura (214) di ingresso è in comunicazione di fluido con la base (210) a tazza fino ad una superficie di fondo del coperchio (250) di chiusura con il foro (252) chiuso dalla tenuta ad interferenza tra il bordo (256) del foro (252) e la cupola mobile (240) di tenuta, ed in cui, quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è accoppiato al ricevitore (100), il cilindro (333) di fondo è accoppiato per interferenza al manicotto (253) di sommità del coperchio (250) di chiusura ed il condotto centrale (335) di fondo interagisce con la cupola mobile (240) di tenuta facendo sì che detta camera assuma la configurazione ridotta, per cui l’apertura (214) di ingresso è in comunicazione di fluido con l’apertura (327) di uscita, e detti uno o più rispettivi elementi (260; 265) di occlusione almeno parziale sono configurati per far sì che il contenitore (400) è in comunicazione di fluido con dette una o più aperture (325) di sfiato.
  2. 2. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 1, in cui detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale sono uno o più inserti (260) a labirinto inseriti in detti uno o più tunnel longitudinali (218) configurati per rimanervi stabilmente grazie ad una interferenza tra una superficie esterna di ogni inserto (260) a labirinto ed una superficie interna del rispettivo tunnel longitudinale (218), detti uno o più inserti (260) a labirinto essendo configurati per occludere parzialmente detti uno o più tunnel longitudinali (218) e per realizzare una tenuta a labirinto.
  3. 3. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 1, in cui, quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è disaccoppiato dal ricevitore (100), detti uno o più rispettivi elementi (260; 265) di occlusione almeno parziale sono configurati per chiudere a tenuta detti uno o più tunnel longitudinali (218), per cui il contenitore (400) non è in comunicazione di fluido con dette una o più aperture (325) di sfiato.
  4. 4. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 3, in cui, quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100), dopo che il tappo erogatore (300) è stato accoppiato al ricevitore (100) una prima volta, detti uno o più rispettivi elementi (260; 265) di occlusione almeno parziale sono configurati per far sì che il contenitore (400) si mantenga in comunicazione di fluido con dette una o più aperture (325) di sfiato quando il tappo erogatore (300) viene rimosso dal ricevitore (100).
  5. 5. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti uno o più tunnel longitudinali (218) sono cilindri longitudinali cavi (218) e detti uno o più rispettivi elementi di occlusione almeno parziale sono uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale inseriti in detti uno o più cilindri longitudinali cavi (218) configurati per rimanervi stabilmente, in assenza di forze esterne esercitate su di essi, grazie ad una interferenza tra una superficie esterna di ogni cilindro cavo (260) di occlusione almeno parziale ed una superficie interna del rispettivo cilindro longitudinale cavo (218), ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale essendo provvisto di un’apertura (267) di fondo, in cui, quando il dispositivo (200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è accoppiato al ricevitore (100), l’apertura (267) di fondo di ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale è in comunicazione di fluido con il contenitore (400).
  6. 6. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 5, in cui ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale è provvisto di un’aletta (266) di sommità, in cui, quando il dispositivo (200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è disaccoppiato dal ricevitore (100), detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale sono inseriti in detti uno o più cilindri longitudinali cavi (218) con una estremità di sommità sporgente da una superficie di sommità del coperchio (250) di chiusura, per cui l’aletta (266) di sommità di ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione è distanziata dal coperchio (250) di chiusura, ed in cui, quando il dispositivo (200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è accoppiato al ricevitore (100), il cilindro (333) di fondo dell’elemento (330) di sblocco interagisce con l’aletta (266) di sommità di ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione spingendole verso il coperchio (250) di chiusura e facendo sì che una estremità di fondo di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione sporga dal fondo (212) della base (210) a tazza.
  7. 7. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 6, quando dipendente da una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui ognuno di detti uno o più cilindri cavi (265) di occlusione almeno parziale è provvisto di un dispositivo elastico di ritorno interposto tra la superficie di sommità del coperchio (250) di chiusura e l’aletta (266) di sommità che è configurato per interagire con l’aletta (266) di sommità e per far sì che, quando il dispositivo (200B) a valvola meccanica è inserito nel ricevitore (100) ed il tappo erogatore (300) è disaccoppiato dal ricevitore (100), l’estremità di sommità del rispettivo cilindro cavo (265) di occlusione almeno parziale sporga dalla superficie di sommità del coperchio (250) di chiusura.
  8. 8. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui la base (210) a tazza ha un corpo (211) sostanzialmente cilindrico chiuso dal fondo (212) che è provvisto di un supporto cavo (213) che si protende esternamente dal fondo (212), per cui una cavità (214) del supporto cavo (213) opera da apertura di ingresso del fondo (212), in cui una sommità del corpo (211) della base (210) a tazza è aperta ed è provvista di un collare (215) sostanzialmente cilindrico avente diametro maggiore di quello del corpo (211) e provvisto di un’aletta (216) di sommità sagomata ad anello che si estende verso l’esterno, il collare (215) congiungendosi al corpo (211) tramite un ripiano (217) sagomato ad anello, in cui il collare (215) è configurato per essere accoppiato in modo scorrevole per interferenza al ricevitore (100) quando il dispositivo (200A; 200B) a valvola meccanica viene inserito nel ricevitore (100) finché l’aletta (216) di sommità va a battuta con un bordo di ingresso del ricevitore (100), il corpo (211) comprendendo detti uno o più tunnel longitudinali (218) che si estendono tra il fondo (212) ed il ripiano (217) sagomato ad anello, in cui il supporto molla (220) ha una piastra (221) da cui si protende il manicotto (222) di sommità, un contorno della piastra (221) avendo una o più porzioni (223) corrispondenti a superfici esterne di detti uno o più tunnel longitudinali (218) rivolte internamente al corpo (211) ed essendo provvisto di uno o più incavi (225) configurati per mettere l’apertura (214) di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto (222) di sommità, in cui la cupola mobile (240) ha un corpo sostanzialmente cilindrico ed una estremità di sommità chiusa da una superficie laterale tronco-conica (241) e da un disco apicale (242), in cui il coperchio (250) di chiusura comprende un disco (251) sostanzialmente circolare provvisto del foro (252) avente una circonferenza corrispondente ad una superficie cilindrica interna del collare (215), per cui il disco (251) è configurato per poggiare sul ripiano (217) sagomato ad anello, il disco (251) essendo provvisto di uno o più recessi (254) configurati per sovrapporsi a detti uno o più tunnel longitudinali (218), in cui il bordo (256) del foro (252) del disco (251) e la superficie laterale tronco-conica (241) della cupola mobile (240) di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro quando l’elemento elastico (230) assume la configurazione estesa, in cui il tappo erogatore (300) comprende una ghiera (310) di bloccaggio sostanzialmente circolare, avente un’apertura (311) di fondo ed un’apertura (312) di sommità, ed una calotta (320) di copertura accoppiata a scatto alla ghiera (310) in corrispondenza dell’apertura (312) di sommità e che è provvista di dette una o più aperture (325) di sfiato e di un supporto cavo (326), che si protende esternamente da una superficie di sommità della calotta (320) di copertura, per cui una cavità (327) del supporto cavo (326) opera da apertura di uscita del tappo erogatore (300), in cui l’elemento (330) di sblocco include una piastra forata (331) da cui si protendono in direzioni opposte un cilindro (332) di sommità ed il cilindro (333) di fondo, la calotta (320) di copertura essendo accoppiata a scatto al cilindro (332) di sommità.
  9. 9. Sistema erogatore a circuito chiuso secondo la rivendicazione 8, in cui il tappo erogatore (300) comprende altresì una valvola (340) ad ombrello flessibile avente uno stelo (341) alloggiato nel condotto centrale (335) di fondo.
  10. 10. Kit di componenti per la realizzazione di un sistema erogatore a circuito chiuso secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, comprendente: - una base (210) a tazza configurata per essere inserita nel ricevitore (100) e chiusa da un fondo (212) avente un’apertura (214) di ingresso, la base (210) a tazza essendo provvista di uno o più tunnel longitudinali (218); - uno o più rispettivi elementi (260; 265) di occlusione almeno parziale configurati per essere alloggiati in detti uno o più tunnel longitudinali (218), - un supporto molla (220), configurato per essere accoppiato alla base (210) a tazza e per essere distanziato dal fondo (212) di essa, che è provvisto di un manicotto (222) di sommità, il supporto molla (220) essendo configurato per mettere l’apertura (214) di ingresso in comunicazione di fluido con una superficie esterna del manicotto (222) di sommità, - una cupola mobile (240) di tenuta configurata per essere accoppiata in modo scorrevole al manicotto (222) di sommità assicurando una tenuta tra la cupola mobile (240) di tenuta ed il manicotto (222) di sommità, - un elemento elastico (230) configurato per essere alloggiato in una camera a volume variabile a tenuta definita dal manicotto (222) di sommità e dalla cupola mobile (240) e per essere supportato dalla base (210) a tazza, - un coperchio (250) di chiusura configurato per essere poggiato sulla base (210) a tazza ed avente un manicotto (253) di sommità che circonda un foro (252), in cui un bordo (256) del foro (252) e la cupola mobile (240) di tenuta sono configurati per essere a contatto con tenuta ad interferenza tra loro, ed - un tappo erogatore (300), avente un’apertura (327) di uscita ed una o più aperture (325) di sfiato, e comprendente un elemento (330) di sblocco avente un cilindro (333) di fondo ed un condotto centrale (335) di fondo che è arrangiato internamente al cilindro (333) di fondo configurato per essere in comunicazione di fluido con l’apertura (327) di uscita.
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