IT201800006179A1 - Meccanismo di chiusura per armi da fuoco portatili con espulsione anteriore del bossolo - Google Patents

Meccanismo di chiusura per armi da fuoco portatili con espulsione anteriore del bossolo Download PDF

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Description

Descrizione della domanda di invenzione industriale avente il titolo: "meccanismo di chiusura per armi da fuoco portatili con espulsione anteriore del bossolo".
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un meccanismo di chiusura per armi da fuoco portatili con adattamento per consentire, in associazione ad idoneo congegno di espulsione, l'espulsione anteriore del bossolo estratto.
Per espulsione si intende quella parte del ciclo funzionale dell'arma che consente l'allontanamento dall'arma del bossolo appena sparato, per consentire il caricamento di una nuova munizione e la reiterazione del ciclo di fuoco.
Normalmente l'espulsione avviene lateralmente, tuttavia in talune armi essa awiene anteriormente mediante una guida preposta in cui viene incanalato il bossolo per poi essere allontanato dall'arma.
Allo stato attuale, i congegni preposti all'inserimento del bossolo nell'apposita guida di espulsione sono tutti del tipo basculante, ovvero lavorano per rotazione intorno ad un asse per poter inclinare il bossolo verso l'alto ed indirizzarlo verso la guida di espulsione.
l meccanismi di cui sopra sono però soggetti a facili inceppamenti e malfunzionamenti dovuti alla delicatezza del meccanismo stesso.
La presente invenzione si propone di ovviare a tale inconveniente mediante la realizzazione di un sistema più semplice ed efficiente imponendo uno scorrimento verticale del bossolo sulla faccia dell'otturatore verso la guida di espulsione (idoneamente configurata per poter trattenere il bossolo stesso).
Il meccanismo qui rappresentato è di tipo metastabile a ritardo ad alette fulcrate posteriormente, la cui apertura è comandata dal porta percussore (garantendo così sia la sicurezza contro lo sparo prematuro che quella contro l'apertura prematura), sebbene il congegno per l'espulsione anteriore sia applicabile anche ad otturatori con chiusura labile od assoluta.
Nella faccia anteriore dell'otturatore sono alloggiati due estrattori destinati a rimuovere il bossolo dalla camera di cartuccia. Suddetti estrattori, a forma di L, in posizione lavoro si trovano allineati a due guide poste sopra di essi, consentendo così lo scorrimento assiale del bossolo lungo la faccia dell'otturatore verso la guida di espulsione. Nella presente invenzione l'otturatore è stato configurato per far scorrere il bossolo verticalmente, verso una guida posta superiormente al meccanismo di chiusura, sebbene sia possibile posizionare le guide e gli estrattori in diversa posizione per potersi interfacciare ad una guida di espulsione posta lateralmente rispetto al meccanismo di chiusura.
Le caratteristiche e i vantaggi di tale sistema e tale metodo saranno meglio chiari ed evidenti dalla descrizione seguente con riferimento alle figure allegate, le quali illustrano specificatamente:
La TAV.I Fig.1 rappresenta una vista complessiva del meccanismo di chiusura;
La TAV.II Figg.1,2 rappresenta l'asta guida molle del dispositivo di recupero;
La figura TAV.II Figg.3 rappresenta, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, la ghiera di ritegno atta a vincolare il carrello porta otturatore insieme al dispositivo di recupero
La TAV.II Figg.4 rappresenta a titolo di esempio preferenziale e non vincolante la spina di blocco deputata a trattenere le molle lungo le aste di cui alla TAV.II Figg.1,2;
La TAV.III Figg.1,2,3,4,5,6 rappresentano il carrello porta otturatore, nel quale si vincola la testa dell'otturatore atta a realizzare la chiusura della culatta;
La T A V. IV Figg.1,2,3,4,5 rappresentano la testa dell'otturatore completa di percussore, estrattori ed alette di chiusura
La TAV.V Figg.1,2,3,4,5,6 rappresentano il corpo della testa dell'otturatore, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, con i relativi alloggiamenti per i diversi componenti;
La TAV.VI Figg.1,2,3,4,5,6,7 rappresentano la culatta nella quale avviene l'appoggio degli organi di chiusura portati dalla testa dell'otturatore;
La TAV.VII Figg.1,2,3,4,5 rappresentano il percussore destinato ad innescare la catena incendiva della cartuccia;
La TAV.VII Fig.7 rappresenta la fase di apertura delle alette di chiusura ad opera del percussore;
La TAV.VIII Figg.1 ,2,3,4 rappresentano le alette di chiusura destinate a vincolare la testa dell'otturatore con la culatta;
La TAV.VIII Figg.5,6,7,8,9 rappresentano gli estrattori destinati a rimuovere il bossolo sparato dalla camera di cartuccia durante la fase di apertura.
Il meccanismo di chiusura è composto da un dispositivo di recupero (T A V. I Fig.1, 1 a), un carrello porta otturatore, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, (TAV.I Fig.1,1b), e la testa dell'otturatore (TAV.I Fig.1,1c).
Il dispositivo di recupero ha il compito di fornire all'otturatore l'energia necessaria per ritornare in fase di chiusura dopo che l'otturatore si è aperto per effetto della forza generata dalla deflagrazione della carica di lancio.
Pertanto esso è composto da un supporto (TAV.II Fig.1,2) costituito da un elemento trasversale ai cui estremi dipartono ortogonalmente alla superficie del medesimo due elementi cilindrici (TAV.II Fig.2,2a) sui quali si investono due molle (TAV.II Fig.1,2b) destinate ad immagazzinare energia potenziale elastica durante la fase di apertura e cederla all'otturatore riportandolo in chiusura.
Le molle sono trattenute in sito, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, da due spine elastiche (TAV.II Fig.4,2c) di forma ovale inserite in due alloggiamenti praticati alle estremità delle due aste 1e.
Le spine hanno anche la funzione di vincolare il dispositivo di recupero al carrello porta otturatore tramite due ghiere (TAV.II Fig.3) alloggiate in apposita sede delle appendici inferiori del carrello porta otturatore (TAV.III Fig.2,3d).
Le ghiere, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, possono ruotare assumendo due posizioni, in base alle due scanalature presenti sul corpo della ghiera stessa: la prima (TAV.II Fig.3,2d) è una scanalatura parziale in modo tale che la spina di blocco sia a contato con il corpo della ghiera stessa vincolando così il carrello porta otturatore al dispositivo di recupero, mentre la seconda (TAV.II Fig.3,2f) è una scanalatura passante in modo tale che la spina di blocco possa passare attraverso il corpo della ghiera permettendo di sfilare l'assieme otturatore dal dispositivo di recupero.
Il carrello porta otturatore, qualora presente, è costituito da un elemento prismatico fresato internamente in quanto destinato ad accogliere la testa dell'otturatore e la testa del percussore.
La parte anteriore del corpo del carrello porta otturatore presenta una fresatura di forma oblunga, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, (TAV.III Fig.2,3i) destinata ad accogliere la parte posteriore della testa dell'otturatore (TAV.V Fig.4,5f). Quest'ultima si vincola mediante rotazione una volta inserito nel corpo del carrello porta otturatore occludendo le luci del foro di passaggio impedendo lo svincolo della testa dal carrello. Al fine di garantire una maggiore sicurezza ed impedire disimpegni accidentali tra le parti, nella parte superiore del carrello porta otturatore è presente una sede (TAV.III Fig.1,3b) a forma di "B" nel quale si inserisce un elemento di blocco a forma di "T" e mantenuto in sito da una molla (TAV.I Fig.2,1d). Tale perno si incastra nell'apposita sede scanalata della parte posteriore della testa dell'otturatore (TAV.V Fig.5,5i).
Il carrello inoltre, nella parte posteriore, presenta due appendici (TAV.III Fig.2,3d) destinate a far scorrere il carrello stesso lungo le aste del dispositivo. Nella parte anteriore di suddette appendici sono ricavate le sedi per il vincolo delle ghiere di blocco, destinate ad impedire lo svincolo del carrello porta otturatore dal dispositivo di recupero.
Nella parte inferiore posteriore del carrello è presente un piano inclinato (TAV.III Fig.3,3g) destinato a comandare la leva di espulsione. Durante la fase di rinculo, il piano inclinato contrasta contro la leva espulsore forzandola verso il basso, e provocando così la salita della parte anteriore dalla leva stessa la quale, urtando il bossolo inferiormente ne provoca il movimento di scorrimento verticale lungo le apposite guide (TAV.V Fig.5,5b) ricavate sulla testa dell'otturatore verso la guida di espulsione.
Sempre nella parte inferiore è presente una scanalatura longitudinale (TAV.III Fig.3,3h) per consentire lo scorrimento del carrello otturatore rispetto al disconnettore del meccanismo di sparo. Solo quanto il carrello giunge a fine corsa, avviene l'intercettazione del disconnettore garantendo così il corretto funzionamento della sicura contro lo sparo prematuro.
Nella parte superiore invece è presente una superficie cuneiforme (TAV.III Fig.4,3e) destinata a colpire il fondello del bossolo quando quest'ultimo si sia incastrato nella guida di espulsione. Nella fase di chiusura, l'urto tra l'appendice di cui sopra ed il bossolo cede energia cinetica al bossolo stesso, facendogli percorrere la guida di espulsione ed allontanandolo così dall'arma.
Nella parte anteriore del carrello porta otturatore si inserisce, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, la testa dell'otturatore mediante l'incastro (TAV.V Fig.2,5g) del codolo (TAV.V Fig.6,5f) . Per inserirlo è necessario ruotarlo in senso orario e poi in senso antiorario in modo tale da bloccare l'incastro nei pieni del carrello. Per una maggiore sicurezza, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, nella parte superiore dell'incastro è presente una piccola fresatura (TAV.V Fig.5,5i) nella quale si inserisce il piolo di blocco (T A V. l Fig.2, 1e) reso elastico dalla molla (T A V. I Fig.2, 1 e), entrambi alloggiati nella parte superiore del carrello porta otturatore.
L'otturatore, di forma prismatica, è costituito da un blocco metallico opportunamente lavorato per ricavare gli alloggiamenti dei diversi componenti.
In particolare, lateralmente sono ricavate due finestre (TAV.V Fig.6,5a) di forma rettangolare ove sono situate le alette di chiusura. Suddette alette sono mantenute in sito da due perni passanti situati negli appositi alloggiamenti (TAV.V Fig.2,5h) ricavati ortogonalmente rispetto all'asse longitudinale dell'otturatore.
Nella faccia anteriore dell'otturatore sono realizzate due scanalature verticali (TAV.V Fig.5,5b) nelle quali si inserisce il colletto del bossolo in modo tale da guidarlo verso l'alto durante la fase di espulsione e portarlo ad incastrare nel banco morse del congegno di espulsione tramite il quale sarà poi allontanato dall'arma.
Le guide anteriori si interrompono nella parte inferiore della faccia dell'otturatore, in modo tale da creare l'alloggiamento (TAV.V Fig.1 ,5o) per i due estrattori. Lateralmente alle due sedi 3o si trovano due fori (TAV.V Fig.1 ,5d) per le sedi delle molle (TAV.VII Fig.6,7m) necessarie a mantenere in posizione chiusa i due estrattori. Suddetti estrattori sono mantenuti in sede da due perni (TAV.VII Fig.7,7n) alloggiati negli appositi fori (TAV.V Fig.4,5n) ortogonali all'asse longitudinale dell'otturatore. Al centro della faccia anteriore è altresì presente un altro foro (TAV.V Fig.1 ,5c) necessario al passaggio dello spillo percussore, alloggiato internamente all'otturatore stesso.
Tale percussore, scorre lungo due guide ricavante internamente al corpo dell'otturatore ed in particolare, una situata inferiormente di sezione quadrata (TAV.V Fig.6,51), ed una superiore semicircolare (TAV.V Fig.3,5m).
Infine, nella parte inferiore anteriore dell'otturatore è presente l'elemento introduttore (TAV.V Fig.6,5e), costituito da un risalto destinato a spingere durante la fase di chiusura la nuova munizione verso la camera di cartuccia.
L'otturatore, nella fase di chiusura, si inserisce nella culatta ove realizza la fase di chiusura. La culatta è costituita da un elemento metallico scatolare, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, nel quale è presente nella parte anteriore un manicotto (TAV.VI Fig.1 ,6c) al cui interno si inserisce la parte posteriore della canna (TAV.VI Fig.5,6f) in modo tale che, una volta saldata e spinata in sito, si realizzi un vincolo solido tra i due componenti.
Nella parte laterale della culatta sono presenti due finestre di sezione rettangolare (T A V .VI Fig.1 ,6a) nelle quali, durante la fase di chiusura, prendono appoggio le due alette portate dall'otturatore realizzando così un vincolo meccanico tra le parti in modo tale da resistere alle sollecitazioni dello sparo. Superiormente al corpo della culatta è presente una fresatura rettangolare (TAV.VI Fig.6,6g) di alleggerimento del pezzo, mentre nella parte inferiore ve ne è una seconda (TAV.VI Fig.7,6e). Sempre nella parte inferiore, nella parte interna della culatta si trova la rampa di alimentazione (TAV.VI Fig.4,6d) costituita da una svasatura e destinata a fornire alla munizione che viene camerata una via verso la camera di cartuccia. Lateralmente al corpo della culatta sono presenti due coppie di guide (TAV.VI Fig.4,6b) destinate ad inserire l'insieme canna-culatta all'interno del castello dell'arma.
Una volta inserita, la culatta viene mantenuta in sede, a titolo di esempio preferenziale e non vincolante, da due pioli situati all'interno del castello dell'arma stessa in posizione ortogonale rispetto all'asse longitudinale dalla culatta. Tali pioli si inseriscono nelle apposite fresature (TAV.VI Fig.7,6h) ricavate nella parte inferiore anteriore della culatta mantenendola in sito.
Come già enunciato, all'interno dell'otturatore sono alloggiati diversi elementi, destinati alla realizzazione del ciclo funzionale dell'arma.
Primo tra essi il percussore necessario alla deflagrazione della carica di lancio contenuta all'interno del bossolo. Il percussore risulta essere composto da un elemento cilindrico (TAV.VII Fig.1,7e), nel quale è ricavato un elemento trapezoidale (TAV.VII Fig.1 ,7d), destinato a comandare la l'apertura delle alette di chiusura mediante apposito risalto (TAV.VII Fig.6,8c), realizzando così in vincolo meccanico tra culatta e otturatore.
La parte superiore dell'elemento trapezoidale è di forma emisferica (TAV.VII Fig.4,7f), mentre nella parte inferiore è presente una fresatura longitudinale di sezione quadrata (TAV.VII Fig.3,7e), le quali si inseriscono nelle apposite guide (TAV.VII Fig.6,51 e Fig. 3, 5m) ricavate internamente alla testa dell'otturatore.
Nella parte anteriore del percussore è ricavato lo stelo dello spillo percussore (TAV.VII Fig.2,7b) alla cui estremità è presente la punta (TAV.VII Fig.1 ,7c) destinata a innescare la cassula portata dal fondello della cartuccia.
Nella parte posteriore del corpo del percussore sono ricavati due risalti rettangolari (TAV.VII Fig.1 ,7a) che si inseriscono nelle apposite guide ricavate internamente al corpo del carrello porta otturatore, consentendo lo scorrimento del percussore in avanti quando colpito dal cane durante la fase di sparo. Posteriormente al corpo del percussore si trova la testa del percussore stesso (TAV.VII Fig.1 ,7g) di forma emisferica, punto in cui il cane colpisce il percussore facendolo avanzare. Durante tale fase, i piani inclinati dell'elemento trapezoidale forzano in apertura le alette di chiusura garantendo la chiusura dell'otturatore. Tale soluzione garantisce anche la sicurezza contro lo sparo prematuro in quanto al percussore è impedito l'avanzamento verso la cassula, se prima non si siano aperte le alette di chiusura.
Suddette alette, sono costituite da due blocchetti a forma di L, in cui è presente nella faccia anteriore una struttura rettangolare (TAV.VIII Fig.2,8a) destinata a vincolarsi alla culatta garantendo così la chiusura. Durante la fase di apertura e chiusura dell'aletta, questa è libera di ruotare intorno al perno (TAV.VII Fig.7,7o) alloggiato nel foro (TAV.VIII Fig.2,8b), ricavato nella parte posteriore del corpo dell'aletta.
Dalla parte opposta è invece presente un risalto (TAV.VIII Fig.2,8c) contro i quali contrastano i piani inclinati dell'elemento trapezoidale, il quale ne comanda l'apertura durante la fase di avanzamento. Viceversa durante la fase di apertura dell'otturatore, la parte inferiore, contrastando contro la culatta, tendono ad aprire le alette verso l'interno, le quali però contrastano contro l'elemento trapezoidale del percussore. Tale ritardo di apertura garantisce che la pressione in camera di cartuccia torni a ristabilirsi con valori prossimi a quelli atmosferici scongiurando il pericolo di una possibile apertura prematura dell'otturatore con tutte le relative conseguenze, sia per l'arma stessa quanto per il tiratore.
Infine nella parte interna dell'aletta è presente una scanalatura longitudinale (TAV.VIII Fig.4,8d) per consentire il passaggio dello spillo percussore.
Infine l'estrattore, il cui compito è quello di vincolarsi al colletto del bossolo ed estrarlo dalla camera di cartuccia nella fase di apertura, è costituito da un elemento a forma di T e situato nelle apposite sedi ricavate nella faccia anteriore dell'otturatore.
L'estrattore presenta un risalto (TAV.VIII Fig.5,9a) necessario per incastrarsi nel colletto del bossolo nella fase di cameramento, mentre dalla parte opposta, in posizione centrale, si trova un risalto (TAV.VIII Fig.5,9b) contro il quale agisce la molla (TAV.VIII Fig.6,7m) necessaria a mantenerlo in posizione di chiusura.
Le rotazioni degli estrattori nelle fasi di apertura e chiusura avvengono intorno al perno (TAV.VIII Fig.7,7n) alloggiato all'interno del foro passante (T A V. IV Fig.4,5n) nella testa dell'otturatore.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo di chiusura per armi da fuoco portatili costituito da una testa otturatore (TAV.I, Fig.1, 1c), carrello porta otturatore (TAV.I, Fig.1, 1b) e dispositivo di recupero (TAV.I, Fig.1, 1a).
  2. 2. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 che realizzi una chiusura metastabile simmetrica laterale anteriore ad opera di alette di chiusura oscillanti (TAV.VIII, Figg.1,2,3)
  3. 3. Meccanismo secondo la rivendicazione 2 nel quale l'apertura delle alette sia comandata dai piani inclinati del porta percussore (TAV.VII, Fig.1 , 7d) il quale, avanzando, impone l’apertura delle alette e l’appoggio nelle apposite sedi ricavate nella culatta (TAV.VI, Fig.1 , 6a). Tale accorgimento garantisce anche la sicurezza contro lo sparo prematuro in quanto, se le alette non sono completamente aperte e bloccate, il percussore è impedito nell’avanzamento verso la capsula di innesco della cartuccia.
  4. 4. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui la testa otturatore ed il carrello porta otturatore sono uniti ad incastro con rotazione ad opera di appendici portati dalla testa otturatore (TAV.V, Fig.2, 5g) le quali si inseriscono in appositi incavi ricavati nel carrello porta otturatore (TAV.III, Fig.2, 3i). Il vincolo tra le parti viene inoltre garantito da un piolo di blocco (TAV.I, Fig.2, 1e) che impedisce la separazione tra i due componenti.
  5. 5. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui il dispositivo di recupero sia costituito da un supporto (TAV.II, Fig.1, 2a) su cui siano investite le molle e dotato di sistema di innesto rapido mediante ghiera rotante (TAV.II, Fig.3, 2e) inserita nelle appendici del carrello porta otturatore (TAV.III, Fig.2, 3d). Le ghiere possono ruotare in due posizioni diverse consentendo il passaggio delle spine di blocco delle molle (TAV.II, Fig.4, 2c) consentendo dunque di separare il dispositivo di recupero dall’assieme otturatore.
  6. 6. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui la testa otturatore di forma prismatica presenti guide di espulsione nella faccia anteriore dell’otturatore a forma di L (TAV.V, Fig.5, 5b) nelle quali si inserisce il fondello del bossolo per guidarlo nella fase di espulsione verso l’alto.
  7. 7. Testa dell’otturatore secondo la rivendicazione 6 in cui siano alloggiati estrattori di forma, fattezze e funzionamento analoghi a quelli indicati (TAV.VIII, Fig.8, 9). La coppia di estrattori è situata nella faccia anteriore dell’otturatore immediatamente al di sotto delle guide di espulsione (TAV.V, Fig.1 , 5o) e resi elastici da due molle (TAV.VII, Fig.6, 7m) situati in apposite sedi ricavate nell’otturatore (TAV.V, Fig.1 , 5d) le quali contrastano con l’appendice esterna degli estrattori stessi (TAV.VIII, Fig.6, 9b) mantenendoli in posizione di chiusura.
  8. 8. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui il carrello porta otturatore comandi l’abbassamento della leva espulsore (TAV.III, Fig.3, 3g) la quale ruotando colpisce il bossolo inferiormente imponendone un movimento verso l’alto nelle guide ricavate nella faccia anteriore della testa otturatore e portando così il bossolo ad incastrarsi nel banco morse del congegno di espulsione. Il bossolo viene poi allontanato dall’arma ad opera dell’apposita appendice (TAV.III, Fig.3, 3e) situata superiormente al carrello porta otturatore, la quale, colpendo il fondello del bossolo lo porta a percorrere la guida di espulsione fino ad espellerlo dall’arma.
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