IT201800004715A1 - Tubolare multistrato dell’industria del tabacco e metodo per la realizzazione di detto tubolare multistrato - Google Patents
Tubolare multistrato dell’industria del tabacco e metodo per la realizzazione di detto tubolare multistrato Download PDFInfo
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Description
DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale dal titolo:
" TUBOLARE MULTISTRATO DELL’INDUSTRIA DEL
TABACCO E METODO PER LA REALIZZAZIONE DI
DETTO TUBOLARE MULTISTRATO ""
La presente invenzione ha per oggetto un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, nonché un metodo per la sua realizzazione.
E’ nota, nel settore del tabacco, l’esigenza di disporre di elementi di forma tubolare in materiale cartaceo, in particolare per uso come componenti di sigarette “HNB” (heat-not-burn). Al fine di aumentare la resistenza di tali elementi tubolari è nota la loro realizzazione mediante una struttura multistrato.
Generalmente la realizzazione di tali elementi multistrato avviene mediante sovrapposizione ed incollaggio di due nastri cartacei in modo tale da ottenere, su uno od entrambi i bordi longitudinali, apposite aree di giunzione destinate ad accoppiarsi tra loro in una configurazione di tubolare formato.
Inoltre, per favorire l’ottenimento di una forma il più possibile cilindrica è noto realizzare uno sfalsamento tra i due nastri durante la sovrapposizione e l’incollaggio in modo tale che le giunzioni tra i corrispondenti bordi di estremità dei due strati siano, a tubolare formato, angolarmente distanziate tra loro attorno all’asse del tubolare stesso.
Le modalità realizzative note e sopra descritte sono tuttavia affette dall’inconveniente di non garantire una sufficiente precisione nella geometria finale, in particolare con riferimento al preciso dimensionamento ed alla precisa sovrapposizione tra i due nastri. Un erroneo dimensionamento dei nastri o un erroneo posizionamento reciproco può infatti condurre ad una forma finale irregolare o con una geometria di accostamento inadeguata tra i bordi degli strati, con il risultato di un insufficiente collegamento nelle zone di giunzione.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è mettere a disposizione un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, nonché un metodo per la sua realizzazione, che superino gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, è scopo della presente invenzione mettere a disposizione un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, nonché un metodo per la sua realizzazione, in grado di garantire un’elevata precisione dimensionale del prodotto finito.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, nonché da un metodo per la sua realizzazione, comprendenti le caratteristiche tecniche esposte, rispettivamente, nelle rivendicazioni 1 e 13 e/o in una o più delle rivendicazioni da esse dipendenti.
In particolare, forma oggetto dell’invenzione un tubolare multistrato dell’industria del tabacco avente conformazione cilindrica internamente cava sviluppantesi attorno ad un asse longitudinale e presentante, in sezione trasversale a detto asse longitudinale, uno spessore multistrato definito da almeno due strati sovrapposti, il quale si caratterizza per il fatto di essere ottenuto mediante avvolgimento di un materiale multistrato (preferibilmente piatto) attorno a detto asse longitudinale fino ad un accostamento ed accoppiamento reciproco tra lembi contrapposti di detto materiale multistrato piatto, in cui detto materiale multistrato piatto è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro attorno ad almeno una linea di piegatura parallela a detto asse longitudinale per realizzare una sovrapposizione reciproca di corrispondenti aree di detto foglio o nastro definendo detto spessore multistrato.
In una forma di realizzazione, il tubolare multistrato è ottenuto dal taglio di un tubolare continuo ottenuto a partire da un nastro continuo multistrato (tristrato). In una differente forma di realizzazione, il tubolare multistrato può essere ottenuto a partire da un foglio o spezzone multistrato (tristrato), che può a sua volta essere ottenuto dal taglio di un nastro continuo multistrato (tristrato).
Gli strati sovrapposti del tubolare si sviluppano lungo percorsi concentrici rispetto all’asse longitudinale. Inoltre, strati mutuamente adiacenti sono tra loro uniti in corrispondenza di una rispettiva zona di ripiegatura estendentesi parallelamente a detto asse longitudinale (e disposta ad un bordo laterale del nastro multistrato) ed integrale a detti strati adiacenti in modo tale che ciascuno strato costituisca un prolungamento di almeno uno strato adiacente.
Vantaggiosamente, gli strati sono definiti dalla piegatura di un unico foglio o nastro e strati adiacenti definiscono l’uno un prolungamento dell’altro attraverso una rispettiva zona di curvatura/piegatura disposta su un lato e parallela al citato asse longitudinale. Ne deriva quindi che gli strati non sono disposti a spirale, in altre parole la struttura multistrato del tubolare non è ottenuta da una configurazione a spirale di un unico foglio o nastro. Preferibilmente, il foglio o nastro di partenza ha configurazione monostrato ed è realizzato per esempio in materiale cartaceo.
In una soluzione preferita, uno degli strati presenta, su un primo bordo laterale di detto nastro multistrato, un primo lembo laterale sporgente rispetto ad uno strato adiacente, detto lembo laterale sporgente definendo un elemento di unione dei lati contrapposti di detto materiale multistrato per determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare. Preferibilmente, tale primo lembo laterale sporgente è un lembo laterale del nastro di partenza da cui è originato il nastro multistrato. In tale circostanza, il detto lembo sporgente definente l’elemento di unione ha configurazione monostrato ed è definito da un prolungamento di uno solo di detti strati.
In una soluzione realizzativa, il tubolare presenta, in sezione trasversale a detto asse longitudinale, uno spessore definito da due strati sovrapposti ed il materiale multistrato piatto è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro attorno ad una linea di piegatura parallela a detto asse longitudinale per definire una sovrapposizione reciproca di una coppia di aree longitudinali adiacenti di detto foglio o nastro.
In una differente soluzione realizzativa, il tubolare presenta, in sezione trasversale a detto asse longitudinale, uno spessore definito da due strati sovrapposti ed il materiale multistrato piatto è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro attorno a due linee di piegatura parallele a detto asse longitudinale per definire una sovrapposizione reciproca di corrispondenti aree longitudinali adiacenti, e tra loro separate da dette linee di piegatura, di detto foglio o nastro
La soluzione a tre strati prevede che, in una possibile forma di realizzazione, il materiale tristrato sia ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro attorno alle citate due linee di piegatura parallele in modo tale che gli strati si susseguano secondo un percorso a “S”, in cui gli strati esterni corrispondono ad aree longitudinali esterne di detto foglio o nastro mentre lo strato intermedio corrisponde ad un’area longitudinale centrale di detto foglio o nastro.
Preferibilmente, un primo di detti strati esterni presenta larghezza maggiore rispetto alla larghezza di detto strato intermedio per definire un lembo laterale sporgente definente un elemento di unione dei lati contrapposti di detto materiale multistrato e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare.
Preferibilmente, inoltre, il secondo strato esterno presenta larghezza inferiore a detto strato intermedio e definisce un bordo arretrato rispetto ad una zona di piegatura e giunzione tra gli altri due strati, ed in cui detta zona di piegatura e giunzione, in detto tubolare, assume una configurazione deformata a doppio gradino (vale a dire con gradino interno e gradino esterno) per definire da un lato una zona ribassata destinata a ricevere detto lembo laterale sporgente del primo strato esterno, e dall’altro lato un rilievo destinato a risultare in allineamento con detto secondo strato esterno.
In una differente forma di realizzazione, la soluzione a tre strati il materiale tristrato sia ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro attorno a dette due linee di piegatura parallele in modo tale che gli strati si susseguano secondo un percorso a spirale, in cui gli strati esterni corrispondono, rispettivamente, ad una prima area longitudinale esterna ed un’area longitudinale centrale di detto foglio o nastro mentre lo strato intermedio corrisponde ad una seconda area area longitudinale esterna di detto foglio o nastro.
Preferibilmente, lo strato centrale presenta una larghezza inferiore rispetto agli strati esterni in modo tale che il bordo interno libero dello strato centrale sia distanzato dalla linea di piegatura tra gli strati esterni per definire una zona ribassata di un primo di detti strati esterni; detto primo strato esterno presentando, dal lato opposto a detta zona ribassata, un lembo laterale sporgente accoppiato a detta zona ribassata del primo strato per definire un elemento di unione dei lati contrapposti di detto materiale multistrato e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare.
In quest’ultima forma di realizzazione, tale primo strato può definire lo strato più interno del tubolare tristrato. Alternativamente, tale primo strato può definire lo strato più esterno del tubolare tristrato. Gli strati sono tra loro collegati stabilmente mediante applicazione di una sostanza adesiva, in particolare secondo un pattern predefinito e preferibilmente mediante applicazione di uno strato continuo di colla.
Inoltre, anche la chiusura tubolare del nastro multistrato, in particolare mediante il citato elemento di unione, avviene mediante una linea o strato di colla (colla di laminazione).
In una forma realizzativa, la colla utilizzata per l’unione reciproca degli strati e la colla di fissaggio dell’elemento di unione possono essere di tipologie diverse.
Forma inoltre oggetto dell’invenzione un metodo per la realizzazione di un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, ed in particolare un tubolare del tipo sopra citato.
Tale metodo comprende le fasi di:
- far avanzare un nastro continuo lungo una direzione di avanzamento;
- ripiegare detto nastro continuo su se stesso attorno ad almeno una prima linea longitudinale di piegatura, parallela a detta direzione di avanzamento, durante l’avanzamento del nastro continuo fino ad ottenere un nastro multistrato definito dalla sovrapposizione tra almeno una prima area longitudinale ed una seconda area longitudinale di detto nastro continuo;
- avvolgere detto nastro multistrato attorno ad un asse longitudinale parallelo a detta direzione di avanzamento fino ad un accostamento reciproco tra lembi contrapposti di detto nastro multistrato;
- collegare stabilmente tra loro detti lembi contrapposti di detto nastro multistrato.
Vantaggiosamente, la piegatura del nastro continuo lungo detta almeno una prima linea longitudinale di piegatura avviene durante l’avanzamento del nastro. Ciò è ottenuto ad opera di mezzi di piegatura, per esempio un deviatore fisso ad azione progressiva, che opera rispetto ad un riscontro fisso, per esempio una lamina fissa contro la quale si adagia il nastro con una propria fascia longitudinale.
In una prima forma di realizzazione, il nastro continuo viene piegato attorno ad una singola linea di piegatura longitudinale ottenendo un nastro bistrato.
In una differente forma di realizzazione, il nastro continuo viene piegato attorno ad una coppia di linee di piegatura longitudinali parallele ottenendo un nastro tristrato. In questa soluzione, la fase di ripiegare il nastro continuo è realizzata mediante una prima ripiegatura del nastro attorno ad una prima linea longitudinale di piegatura ed una ripiegatura del nastro attorno ad una seconda linea longitudinale di piegatura in modo tale da ottenere un nastro tristrato, dette prima e seconda linea di piegatura essendo parallele tra loro e parallele alla direzione di avanzamento del nastro continuo. Preferibilmente, la fase di ripiegatura è realizzata ripiegando il nastro attorno ad almeno un riscontro rigido, preferibilmente una lamina sottile a sviluppo longitudinale, in modo tale che la rispettiva linea di ripiegatura sia localizzata in corrispondenza di un rispettivo bordo longitudinale del riscontro rigido.
Vantaggiosamente, inoltre, ciascuna fase di ripiegatura è preceduta da una fase di realizzazione di almeno una linea longitudinale di indebolimento atta a definire una rispettiva linea longitudinale di piegatura durante detta fase di ripiegatura. Tale linea longitudinale di indebolimento risulta operativamente disposta in corrispondenza del rispettivo bordo longitudinale del riscontro rigido così da massimizzare la precisione di piegatura.
Nella soluzione tristrato, preferibilmente, entrambe le linee di ripiegatura sono localizzate in corrispondenza di rispettive linee longitudinali di indebolimento realizzate in precedenza mediante un unico utensile di incisione, in particolare un unico rullo di incisione avente almeno due dischi o creste assialmente distanziati per realizzare corrispondenti linee di indebolimento (incisione) parallele su detto nastro. In tal modo viene garantita una geometria ottimale di piegatura del nastro per ottenere il nastro tristrato.
In una soluzione realizzativa, la fase di ripiegatura del nastro è realizzata mediante piegatura del nastro attorno a dette due linee di piegatura in modo tale che un’area centrale del nastro compresa tra le due linee di piegatura definisca lo strato intermedio del nastro tristrato finale mentre le restanti aree longitudinali di detto nastro, esterne rispetto alle due linee di piegatura, definiscano strati esterni del nastro tristrato. Nel nastro tristrato così ottenuto gli strati si susseguono secondo un percorso a “S”.
Preferibilmente, in questa soluzione realizzativa, un primo di detti strati esterni del nastro tristrato presenta larghezza maggiore (perpendicolarmente rispetto alla direzione di sviluppo o avanzamento del nastro) rispetto alla larghezza di detto strato intermedio per definire un lembo laterale sporgente definente un elemento di unione dei lati contrapposti di detto nastro tristrato e determinare la chiusura circonferenziale del tubolare.
Al fine di alloggiare il lembo laterale sporgente, in una forma di realizzazione il secondo strato esterno presenta larghezza inferiore a detto strato intermedio e definisce un bordo arretrato rispetto ad una zona di piegatura e giunzione tra gli altri due strati, ed inoltre la fase di avvolgimento del nastro multistrato include una fase di deformare detta zona di piegatura e giunzione in modo tale da ottenere una configurazione deformata a doppio gradino (vale a dire con un gradino rivolto verso l’interno ed un corrispondente gradino rivolto verso l’esterno) per definire da un lato una zona ribassata destinata a ricevere detto lembo laterale sporgente del primo strato esterno, e dall’altro lato un rilievo destinato a risultare in allineamento con detto secondo strato esterno.
In una differente soluzione realizzativa, la fase di ripiegatura del nastro è realizzata mediante piegatura del nastro attorno a dette due linee di piegatura in modo tale che gli strati esterni di detto nastro tristrato corrispondano, rispettivamente, ad una prima area longitudinale esterna ed un’area longitudinale centrale di detto nastro mentre lo strato intermedio corrisponde ad una seconda area area longitudinale esterna del nastro tristrato. Nel nastro tristrato così ottenuto gli strati si susseguono secondo un percorso a spirale. Preferibilmente, anche in questa soluzione realizzativa, un primo di detti strati esterni del nastro tristrato presenta larghezza maggiore (perpendicolarmente rispetto alla direzione di sviluppo o avanzamento del nastro) rispetto alla larghezza di detto strato intermedio per definire un lembo laterale sporgente definente un elemento di unione dei lati contrapposti di detto nastro tristrato e determinare la chiusura circonferenziale del tubolare.
Al fine di alloggiare il lembo laterale sporgente, in una forma di realizzazione lo strato centrale presenta una larghezza inferiore rispetto agli strati esterni in modo tale che il bordo interno libero dello strato centrale sia distanzato dalla linea di piegatura e giunzione tra gli strati esterni per definire una cavità. In questa situazione, la fase di avvolgimento del nastro multistrato include una fase di deformare il nastro tristrato in corrispondenza di detta cavità mediante schiacciamento ottenendo una zona ribassata mentre uno dei due strati esterni presenta, dal lato opposto a detta zona ribassata, un lembo laterale sporgente accoppiato a detta zona ribassata per definire un elemento di unione dei lati contrapposti di detto materiale tristrato e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare. In altre parole, la zona ribassata definita dallo schiacciamento in corrispondenza della cavità realizza un gradino destinato ad alloggiare il lembo laterale sporgente così che, ad avvolgimento del tubolare avvenuto, la sagoma del tubolare sia priva di asperità o rilievi o gradini.
Il citato strato esterno definente il lembo laterale sporgente può essere lo strato destinato a definire lo strato esterno del tubolare o, alternativamente, lo strato destinato a definire lo strato interno del tubolare.
Preferibilmente, la fase di ripiegare il nastro continuo su se stesso attorno ad almeno una prima linea longitudinale di piegatura è associata ad una fase di applicazione di adesivo, preferibilmente uno strato intermedio continuo di adesivo, tra strati adiacenti di detto nastro multistrato. Tale strato di colla è applicato su ciascuna sovrapposizione di strati per determinare una stabilizzazione della configurazione multistrato del nastro.
In una forma di realizzazione preferita del metodo, il nastro di partenza presenta una larghezza doppia ed è tagliato longitudinalmente in due nastri affiancati i quali vengono successivamente sfalsati in direzione trasversale al piano di giacitura del nastro iniziale (vale a dire, quindi, mediante innalzamento di uno dei due nastri rispetto all’altro). In questa situazione, ciascuno dei due nastri è sottoposto alla lavorazione di piegatura secondo quanto sopra insegnato, ottenendo due nastri multistrato preferibilmente identici tra loro.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta una vista in sezione di un tubolare secondo la presente invenzione, in una prima soluzione realizzativa;
- la figura 1A rappresenta una vista ingrandita di un dettaglio del tubolare di figura 1;
- le figure 2-4 rappresentano una sequenza di operazioni per la realizzazione del tubolare di figura 1;
- la figura 5 rappresenta una vista in sezione di un tubolare secondo la presente invenzione, in una seconda soluzione realizzativa;
- la figura 5A rappresenta una vista ingrandita di un dettaglio del tubolare di figura 5;
- le figure 6-8 rappresentano una sequenza di operazioni per la realizzazione del tubolare di figura 5;
- la figura 9 rappresenta una vista in sezione di un tubolare secondo la presente invenzione, in una terza soluzione realizzativa;
- la figura 9A rappresenta una vista ingrandita di un dettaglio del tubolare di figura 9;
- le figure 10-12 rappresentano una sequenza di operazioni per la realizzazione del tubolare di figura 9;
- la figura 13 rappresenta una vista schematica di una porzione di macchina per la realizzazione di un tubolare secondo la presente invenzione.
In accordo con le figure annesse, vengono illustrate differenti forme di realizzazione di un tubolare secondo la presente invenzione. Nelle differenti forme realizzative, medesime parti verranno identificate mediante medesimi numeri di riferimento.
La figura 1 mostra una vista in sezione di un tubolare secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione, identificato con il numero di riferimento 1.
In accordo con tale soluzione realizzativa, il tubolare 1 ha conformazione cilindrica internamente cava la quale si sviluppa attorno ad un asse longitudinale “X” e presenta, in sezione trasversale al citato asse longitudinale “X”, uno spessore tristrato definito da tre strati sovrapposti ed in particolare uno strato esterno 2, uno strato intermedio 3 ed uno strato interno 4. Gli strati sovrapposti 2, 3, 4 si sviluppano lungo percorsi concentrici tra loro. Il tubolare 1 è ottenuto mediante avvolgimento di un materiale tristrato piatto 100 (figura 3) attorno a detto asse longitudinale “X” fino ad un accostamento ed accoppiamento reciproco tra lembi contrapposti 110, 120 di detto materiale multistrato piatto 100.
A sua volta, il materiale tristrato piatto 100 è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro 50 attorno ad una prima linea di piegatura “P1” e ad una seconda linea di piegatura “P2” tra loro parallele e parallele all’asse longitudinale “X” per realizzare una sovrapposizione reciproca di corrispondenti aree del foglio o nastro 50 definendo detto materiale tristrato. In tale configurazione, gli strati interno ed esterno 2, 4 corrispondono ad aree longitudinali esterne del foglio o nastro 50 mentre lo strato intermedio 3 corrisponde ad un’area longitudinale centrale del foglio o nastro 50. Come visibile nelle figure 2 e 3, il materiale multistrato 100 è ottenuto mediante piegatura del foglio o nastro 50 attorno alle due linee di piegatura “P1”, “P2” in modo tale che gli strati 2, 3, 4 si susseguano secondo un percorso a “S”.
Il foglio o nastro iniziale 50 ha configurazione preferibilmente monostrato ed è realizzato per esempio in materiale cartaceo.
Gli strati 2, 3, 4 del materiale tristrato 100 sono disposti in modo tale che strati mutuamente adiacenti siano tra loro uniti in corrispondenza di una rispettiva zona di ripiegatura estendentesi parallelamente all’asse longitudinale “X” ed integrale a detti strati adiacenti in modo tale che ciascuno strato costituisca un prolungamento di almeno uno strato adiacente. In maggior dettaglio, osservando la vista in sezione del materiale multistrato 100, i bordi di estremità 110, 120 presentano ciascuno una rispettiva zona di ripiegatura tra due strati adiacenti 2, 3; 3, 4.
Uno degli strati ed in particolare lo strato interno 4 presenta, su un primo bordo laterale 110 del nastro multistrato 100, un primo lembo laterale sporgente 5 rispetto allo strato intermedio 3 per definire un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti 110, 120 del materiale multistrato 100 per determinare la chiusura circonferenziale del tubolare 1.
Il lembo sporgente 5 ha configurazione monostrato ed è definito da un prolungamento di uno solo di detti strati, in particolare lo strato interno 4 (od alternativamente lo strato esterno, in accordo con una forma di realizzazione equivalente non illustrata).
Analogamente, lo strato opposto (ed in particolare lo strato esterno 2 nella configurazione di figure 1-4) presenta larghezza inferiore allo strato intermedio 3 per definire un bordo laterale arretrato 6 rispetto ad una zona di piegatura e giunzione tra gli altri due strati 3, 4 (vale a dire arretrato rispetto al corrispondente bordo laterale 120). Inoltre, la citata zona di piegatura e giunzione associata al bordo arretrato 6, nella configuirazione avvolta a definire il tubolare, assume una configurazione deformata a doppio gradino (figure 1A e 4) per definire, sul lato interno, una zona ribassata “R” destinata a ricevere il lembo laterale sporgente 5 dello strato interno 4 e, sul lato esterno, un rilievo destinato a risultare in sostanziale allineamento con il bordo arretrato 6 dello strato esterno 2.
Le figure 5-8 mostrano una seconda forma di realizzazione del tubolare 1 secondo l’invenzione.
Tale forma di realizzazione si differenzia per la forma di realizzazione delle figure 1-4 per il fatto che il materiale multistrato 100 è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro 50 attorno alle due linee di piegatura “P1”, “P2” in modo tale che gli strati 2, 3, 4 si susseguano secondo un percorso a spirale. In tale situazione, gli strati più esterni 2, 4 corrispondono, rispettivamente, ad una prima area longitudinale esterna ed un’area longitudinale centrale del foglio o nastro 50 mentre lo strato intermedio 3 corrisponde ad una seconda area area longitudinale esterna del foglio o nastro 50.
Lo strato intermedio 3 presenta una larghezza inferiore rispetto agli strati esterni 2, 4 in modo tale che il bordo interno libero 7 dello strato centrale sia distanzato dalla linea di piegatura “P2” tra gli strati esterni 2, 4 (vale a dire rispetto al corrispondente bordo laterale 120 del materiale tristrato 100) per consentire la realizzazione di una zona ribassata “R” di un primo di detti strati esterni 2, 4 in cui quest’ultimo presenta, dal lato opposto a detta zona ribassata “R”, un lembo laterale sporgente 5 destinato all’accoppiamento con la zona ribassata “R” per definire un elemento di unione dei lati contrapposti 110, 120 del materiale multistrato 100 e determinare la chiusura circonferenziale del tubolare 1.
Come meglio visibile in figura 7, il bordo arretrato 7 definisce, grazie alla sua distanza dalla rispettiva zona di piegatura, una cavità 8 che risulta interposta tra i due strati più esterni 2, 4. Tale cavità 8, dopo essere stata sede di schiacciamento, dà luogo ad una deformazione di uno dei due strati più esterni 2, 4 dando luogo alla formazione della citata zona ribassata “R”.
Nella soluzione illustrata nelle figure 5-8, la zona ribassata “R” ed il lembo laterale sporgente 5 sono definiti in corrispondenza del bordo più esterno 2 del tubolare 1. Al di sotto del lembo laterale sporgente 5, le due zone di ripiegatura degli altri due strati 3, 4 sono disposte in posizione mutuamente ravvicinata od attestata per promuovere una configurazione di chiusura del tubolare 1.
La forma di realizzazione delle figure 9-12 si differenzia dalla forma di realizzazione delle figure 5-8 per il fatto che la zona ribassata “R” ed il lembo laterale sporgente 5 sono definiti in corrispondenza del bordo più interno 4 del tubolare 1. Esternamente al lembo laterale sporgente 5, le due zone di ripiegatura degli altri due strati 2, 3 sono disposte in posizione mutuamente ravvicinata od attestata per promuovere una configurazione di chiusura del tubolare 1.
In tutte le forme di realizzazione illustrate, gli strati 2, 3, 4 sono tra loro collegati mediante adesivo, preferibilmente mediante uno strato intermedio continuo di adesivo. Tale adesivo può essere il medesimo adesivo utilizzato per il fissaggio del bordo laterale sporgente 5 od essere un diverso tipo di adesivo.
La figura 13 mostra una vista schematica di una porzione di una macchina utilizzata per la realizzazione del tubolare 1 ed in particolare per la realizzazione del materiale tristrato 100.
La macchina comprende inizialmente un utensile incisore 200, definito in particolare da una coppia di rulli contrapposti ed almeno uno dei quali presentanti una coppia di dischi o creste 210 assialmente distanziati tra loro per realizzare corrispondenti linee di indebolimento “L1”, “L2” parallele sul nastro 50 di partenza.
E’ evidente come il numero di dischi o creste 210 sia dipendente dal numero di linee di indebolimento da realizzare e quindi del numero di strati del materiale multistrato da ottenere e può quindi essere diverso da due come nelle forme di realizzazione mostrate nelle figure annesse.
A valle dell’utensile incisore 200, la macchina comprende due organi di riscontro o piegatura 300, 400 ciascuno dei quali destinato a realizzare una piegatura del nastro 50 lungo una corrispondente linea di piegatura coincidente con una delle summenzionate linee di indebolimento “L1”, “L2”. I due organi di piegatura 300, 400 sono disposti uno a valle dell’altro per realizzare piegature successive del nastro 50.
In particolare, ciascun organo di piegatura 300, 400 ha una struttura rigida a lamina sottile avente piano di giacitura parallelo al nastro 50 per risultare interposta tra due strati adiacenti in formazione. In maggior dettaglio, ciascun organo di piegatura 300, 400 presenta una struttura a mensola supportata ad un lato ed avente una porzione sospesa definente un rispettivo bordo di piegatura 310, 410 destinato a sovrapporsi esattamente con la rispettiva linea di piegatura per definire un riscontro di piegatura del nastro 50.
All’occorrenza ciascun organo di piegatura 300, 400 potrà essere associato ad un corrispondente deviatore fisso (non illustrato) per realizzare la ribattitura progressiva di un’area longitudinale del nastro 50 su un’area longitudinale adiacente durante la ripiegatura del nastro 50 attorno alle linee di piegatura.
Vantaggiosamente, la posizione e la struttura dell’utensile incisore 200 è determinata in modo tale da realizzare le linee di indebolimento “L1”, “L2” (e quindi le linee di piegatura) nella posizione desiderata, in particolare in modo tale da realizzare sia il bordo laterale sporgente di uno dei due strati esterni sia il bordo arretrato dello strato interno.
La presente invenzione raggiunge gli scopi proposti, superando gli inconvenienti lamentati nella tecnica nota.
La realizzazione di un tubolare multistrato a partire da un unico foglio o nastro mediante ripiegatura multipla lungo linee di piegatura parallele consente di incrementare la precisione realizzativa e la rapidità di esecuzione, massimizzando la qualità del tubolare così realizzato.
Inoltre, la realizzazione simultanea di tutte le linee di indebolimento sul nastro mediante un unico organo incisore consente di predisporre le linee di indebolimento secondo una geometria prestabilita estremamente precisa e ripetibile nel tempo.
Claims (23)
- RIVENDICAZIONI 1) Tubolare multistrato dell’industria del tabacco, avente conformazione cilindrica internamente cava sviluppantesi attorno ad un asse longitudinale (X) e presentante, in sezione trasversale a detto asse longitudinale (X), uno spessore multistrato definito da almeno due strati sovrapposti (2, 3, 4), caratterizzato dal fatto di essere ottenuto mediante avvolgimento di un materiale multistrato piatto (100) attorno a detto asse longitudinale (X) fino ad un accostamento ed accoppiamento reciproco tra bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto materiale multistrato piatto (100), in cui detto materiale multistrato piatto (100) è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro (50) attorno ad almeno una linea di piegatura (P1, P2) parallela a detto asse longitudinale (X) per realizzare una sovrapposizione reciproca di corrispondenti aree di detto foglio o nastro (50) definendo detto spessore multistrato.
- 2) Tubolare secondo la rivendicazione 1, in cui detti strati sovrapposti (2, 3, 4) si sviluppano lungo percorsi concentrici ed in cui strati mutuamente adiacenti (2, 3, 4) di detto spessore multistrato sono tra loro uniti in corrispondenza di una zona di ripiegatura estendentesi parallelamente a detto asse longitudinale (X) ed integrale a detti strati adiacenti (2, 3, 4) in modo tale che ciascuno strato (2, 3, 4) costituisca un prolungamento di almeno uno strato adiacente (2, 3, 4).
- 3) Tubolare secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto foglio o nastro (50) ha configurazione monostrato ed è realizzato preferibilmente in materiale cartaceo.
- 4) Tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui uno di detti strati (2, 3, 4) presenta, su un primo bordo laterale (110, 120) di detto nastro multistrato (100), un lembo laterale sporgente (5) rispetto ad uno strato adiacente (2, 3, 4), detto lembo laterale sporgente (5) definendo un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto materiale multistrato (100) per determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare (1).
- 5) Tubolare secondo la rivendicazione 4, in cui detto lembo laterale sporgente (5) definente detto elemento di unione ha configurazione monostrato ed è definito da un prolungamento di uno solo di detti strati (2, 3, 4).
- 6) Tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto tubolare (1) presenta, in sezione trasversale a detto asse longitudinale (X), uno spessore definito da tre strati (2, 3, 4) sovrapposti ed in cui detto materiale multistrato piatto (100) è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro (50) attorno a due linee di piegatura (P1, P2) parallele a detto asse longitudinale (X) per definire una sovrapposizione reciproca di corrispondenti aree longitudinali di detto foglio o nastro (50).
- 7) Tubolare secondo la rivendicazione 6, in cui detto materiale multistrato (100) è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro (50) attorno a dette linee di piegatura parallele (P1, P2) in modo tale che gli strati (2, 3, 4) si susseguano secondo un percorso a “S”, in cui gli strati esterni (2, 4) corrispondono ad aree longitudinali esterne di detto foglio o nastro (50) mentre lo strato intermedio (3) corrisponde ad un’area longitudinale centrale di detto foglio o nastro (50).
- 8) Tubolare secondo la rivendicazione 7, in cui un primo di detti strati esterni (2, 4) presenta larghezza maggiore rispetto alla larghezza di detto strato intermedio (3) per definire un lembo laterale sporgente (5) definente un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto materiale multistrato (100) e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare (1).
- 9) Tubolare secondo la rivendicazione 8, in cui il secondo strato esterno (2, 4) presenta larghezza inferiore a detto strato intermedio (3) e definisce un bordo arretrato (6) rispetto ad una zona di piegatura e giunzione tra gli altri due strati (2, 3, 4), ed in cui detta zona di piegatura e giunzione, in detto tubolare (1), assume una configurazione deformata a doppio gradino per definire da un lato una zona ribassata (R) destinata a ricevere detto lembo laterale sporgente (5) del primo strato esterno (2, 4) e, dall’altro lato, un rilievo destinato a risultare in sostanziale allineamento con detto bordo arretrato (6) del secondo strato esterno (2, 4).
- 10) Tubolare secondo la rivendicazione 6, in cui detto materiale multistrato (100) è ottenuto mediante piegatura di un unico foglio o nastro (50) attorno a dette linee di piegatura parallele (P1, P2) in modo tale che gli strati (2, 3, 4) si susseguano secondo un percorso a spirale, in cui gli strati esterni (2, 4) corrispondono, rispettivamente, ad una prima area longitudinale esterna ed un’area longitudinale centrale di detto foglio o nastro (50) mentre lo strato intermedio (3) corrisponde ad una seconda area area longitudinale esterna di detto foglio o nastro (50).
- 11) Tubolare secondo la rivendicazione 10, in cui lo strato intermedio (3) presenta una larghezza inferiore rispetto agli strati esterni (2, 4) in modo tale che il bordo interno libero (7) dello strato intermedio (3) sia distanzato dalla linea di piegatura tra gli strati esterni (2, 4) per definire una zona ribassata (R) di un primo di detti strati esterni (2, 4); detto primo strato esterno (2, 4) presentando, dal lato opposto a detta zona ribassata (R), un lembo laterale sporgente (5) accoppiato a detta zona ribassata (R) del primo strato (2, 4) per definire un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto materiale multistrato (100) e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare (1).
- 12) Tubolare secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti strati sovrapposti (2, 3, 4) sono tra loro collegati mediante adesivo, preferibilmente mediante almeno uno strato intermedio continuo di adesivo.
- 13) Metodo per la realizzazione di un tubolare multistrato dell’industria del tabacco, comprendente le fasi di: - far avanzare un nastro continuo (50) lungo una direzione di avanzamento; - ripiegare detto nastro continuo (50) su se stesso attorno ad almeno una prima linea longitudinale di piegatura (P1, P2), parallela a detta direzione di avanzamento, durante l’avanzamento del nastro continuo (50) fino ad ottenere un nastro multistrato (100) definito dalla sovrapposizione tra almeno una prima area longitudinale ed una seconda area longitudinale di detto nastro continuo (50); - avvolgere detto nastro multistrato (100) attorno ad un asse longitudinale (X) parallelo a detta direzione di avanzamento fino ad un accostamento reciproco tra bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto nastro multistrato (100); - collegare stabilmente tra loro detti bordi laterali contrapposti (110, 120) del nastro multistrato (100).
- 14) Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui detta fase di ripiegare il nastro continuo (50) è realizzata mediante una prima ripiegatura del nastro (50) attorno ad una prima linea longitudinale di piegatura (P1) ed una successiva ripiegatura del nastro (50) attorno ad una seconda linea longitudinale di piegatura (P2) in modo tale da ottenere un nastro tri-strato (100), dette prima e seconda linea di piegatura (P1, P2) essendo parallele tra loro e parallele a detta direzione di avanzamento del nastro continuo.
- 15) Metodo secondo la rivendicazione 13 o 14, in cui detta fase di ripiegatura è realizzata ripiegando il nastro (50) attorno ad almeno un organo di piegatura (300, 400), preferibilmente una lamina sottile a sviluppo longitudinale, in modo tale che detta almeno una linea di piegatura (P1, P2) sia localizzata in corrispondenza di un rispettivo bordo longitudinale (310, 410) di detto almeno un organo di piegatura (300, 400).
- 16) Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 13 a 15, in cui detta fase di ripiegatura è preceduta da una fase di realizzazione di almeno una linea longitudinale di indebolimento (L1, L2) atta a coincidere con una rispettiva linea longitudinale di piegatura (P1, P2) durante detta fase di ripiegatura.
- 17) Metodo secondo la rivendicazione 16, in cui detta fase di ripiegare il nastro continuo (50) è realizzata ripiegando su se stesso il nastro (50) attorno ad almeno due linee longitudinali di piegatura (P1, P2) tra loro parallele a definire almeno un nastro tristrato (100), ed in cui detta fase di realizzazione di almeno una linea longitudinale di indebolimento (L1, L2) è attuata realizzando almeno due linee longitudinali di indebolimento (L1, L2) mediante un unico utensile incisore (200), in particolare un rullo di incisione avente almeno due dischi o creste (210) assialmente distanziati tra loro per realizzare corrispondenti linee di indebolimento (L1, L2) parallele su detto nastro (50).
- 18) Metodo secondo la rivendicazione 17, in cui detta fase di ripiegatura del nastro (50) è realizzata mediante piegatura del nastro (50) attorno a dette due linee di piegatura (P1, P2) in modo tale che un’area centrale del nastro (50) compresa tra dette due linee di piegatura (P1, P2) definisca lo strato intermedio (3) del nastro tristrato (100) mentre le restanti aree longitudinali di detto nastro (50), esterne rispetto alle due linee di piegatura (P1, P2), definiscano strati esterni (2, 4) del nastro tristrato (100), ed in cui in detto nastro tristrato (100) gli strati (2, 3, 4) si susseguono secondo un percorso a “S”.
- 19) Metodo secondo la rivendicazione 18, in cui un primo di detti strati esterni (2, 4) del nastro tristrato (100) presenta larghezza maggiore rispetto alla larghezza dello strato intermedio (3) per definire un lembo laterale sporgente (5) definente un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto nastro tristrato (100) e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare (1).
- 20) Metodo secondo la rivendicazione 19, in cui il secondo strato esterno (2, 4) presenta larghezza inferiore a detto strato intermedio (3) e definisce un bordo arretrato (6) rispetto ad una zona di piegatura e giunzione tra gli altri due strati (2, 3, 4), ed in cui detta fase di avvolgimento del nastro multistrato (100) attorno all’asse (X) include una fase di deformare detta zona di piegatura e giunzione in modo tale da ottenere una configurazione deformata a doppio gradino per definire da un lato una zona ribassata (R) destinata a ricevere detto lembo laterale sporgente (5) del primo strato esterno (2, 4) e, dall’altro lato, un rilievo destinato a risultare in allineamento con detto bordo arretrato (6) del secondo strato esterno (2, 4).
- 21) Metodo secondo la rivendicazione 17, in cui detta fase di ripiegatura del nastro (50) è realizzata mediante piegatura del nastro (50) attorno a dette due linee di piegatura (P1, P2) in modo tale che gli strati esterni (2, 4) di detto nastro tristrato (100) corrispondano, rispettivamente, ad una prima area longitudinale esterna ed un’area longitudinale centrale di detto nastro (50) mentre lo strato intermedio (3) corrisponde ad una seconda area area longitudinale esterna di detto nastro (50), ed in cui in detto nastro tristrato (100) gli strati (2, 3, 4) si susseguono secondo un percorso a spirale.
- 22) Metodo secondo la rivendicazione 21, in cui lo strato intermedio (3) presenta una larghezza inferiore rispetto agli strati esterni (2, 4) in modo tale che il bordo interno libero (7) dello strato intermedio (3) sia distanzato dalla linea di piegatura e giunzione tra gli strati esterni (2, 4) per definire una cavità (8) ed in cui detta fase di avvolgimento del nastro multistrato (100) attorno all’asse (X) include una fase di deformare il nastro tristrato (100) in corrispondenza di detta cavità (8) mediante schiacciamento ottenendo una zona ribassata (R); detto primo strato esterno (2, 4) presentando, dal lato opposto a detta zona ribassata (R), un lembo laterale sporgente (5) accoppiato a detta zona ribassata (R) per definire un elemento di unione dei bordi laterali contrapposti (110, 120) di detto materiale tristrato (100) e determinare la chiusura circonferenziale di detto tubolare (1).
- 23) Metodo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 13 a 22, in cui la fase di ripiegare detto nastro continuo (50) su se stesso attorno ad almeno una prima linea longitudinale di piegatura (P1, P2) è associata ad una fase di applicazione di adesivo, preferibilmente almeno uno strato intermedio continuo di adesivo, tra strati adiacenti (2, 3, 4) di detto nastro multistrato (100).
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