IT201800004608A1 - Cerniera di controllo per porte o ante inclinate - Google Patents

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Description

CERNIERA DI CONTROLLO PER PORTE O ANTE INCLINATE
DESCRIZIONE
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle cerniere, 5 ed ha particolarmente per oggetto una cerniera di controllo, in particolare per porte, ante o similari del tipo inclinato.
Stato della Tecnica
Come noto, le ante in vetro dei frigoriferi da grande distribuzione, tipo supermercati o ipermercati, presentano peso relativamente elevato, circa 20 – 25 kg.
10 Ad oggi, tali ante sono semplicemente incernierate al telaio mediante cardini o meccanismi similari. In caso di ante montate su telaio inclinato, le componenti della forza agente sui cardini dell’anta cambiano a seconda della posizione dell’anta stessa.
E’ evidente che l’anta in chiusura se non controllata manualmente va a sbattere contro le guarnizioni del frigorifero, con potenziale pericolo di danneggiamenti o rotture. 15 D’altra parte, per i motivi di cui sopra l’anta risulta particolarmente pesante da aprire.
Presentazione dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti di cui sopra, mettendo a disposizione una cerniera di controllo in particolare per porte inclinate di spiccata efficienza e relativa economicità.
20 Altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione una cerniera che consenta il controllo dell’anta inclinata per tutta la rotazione angolare dalla posizione di apertura a quella di chiusura.
Altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione una cerniera che consenta di avere una velocità di chiusura dell’anta inclinata sostanzialmente costante per tutta la 25 rotazione angolare dalla posizione di apertura a quella di chiusura.
Altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione una cerniera che consenta un’agevole apertura dell’anta inclinata.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da una cerniera in accordo con quanto qui descritto, illustrato e/o rivendicato.
30 Le rivendicazioni dipendenti descrivono forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di una cerniera 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle 5 unite tavole di disegno in cui:
le FIGG. 1A, 1B e 1C sono viste rispettivamente schematica di un telaio S inclinato su cui è montata un’anta in vetro A, laterale ed e in sezione lungo un piano di traccia I C – I C di una prima forma di realizzazione preferita ma non esclusiva della cerniera 1, in cui l’elemento a camma 21 è in posizione iniziale;
10 le FIGG. 2A, 2B e 2C sono viste rispettivamente schematica di un telaio S inclinato su cui è montata un’anta in vetro A, laterale ed e in sezione lungo un piano di traccia II C – II C della forma di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 1, in cui l’elemento a camma 21 è nella prima posizione di lavoro intermedia;
le FIGG. 3A, 3B e 3C sono viste rispettivamente schematica di un telaio S inclinato su 15 cui è montata un’anta in vetro A, laterale ed e in sezione lungo un piano di traccia III C – III C della forma di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 1, in cui l’elemento a camma 21 è nella seconda posizione di lavoro intermedia;
le FIGG. 4A, 4B e 4C sono viste rispettivamente schematica di un telaio S inclinato su cui è montata un’anta in vetro A, laterale ed e in sezione lungo un piano di traccia IV C – IV C 20 della forma di realizzazione della cerniera 1 di FIG. 1, in cui l’elemento a camma 21 è in posizione finale;
la FIG.5 è una vista in sezione ingrandita del perno 20 e del cursore 31;
la FIG. 6 è una vista in sezione ingrandita di un’ulteriore forma di realizzazione del perno 20 e del cursore 31;
25 la FIG. 7 è una vista in sezione ingrandita di un’ulteriore forma di realizzazione del perno 20 e del cursore 31;
le FIGG. 8A e 8B sono viste in sezione di un’ulteriore forma di realizzazione preferita ma non esclusiva della cerniera 1, rispettivamente in posizione di porta aperta e di porta chiusa.
30 Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito
Con riferimento alle figure citate, la cerniera secondo l’invenzione, indicata globalmente con il numero 1, sarà vantaggiosamente impiegabile con elementi di chiusura A montati inclinati su una struttura di supporto S.
Ad esempio, come illustrato nelle FIGG. 1A, 2A, 3A e 4A, la cerniera 1 potrà essere applicabile a celle frigorifero con ante inclinate, oppure essere integrata nel telaio tubolare 5 delle stesse.
In un ulteriore esempio, la cerniera 1 potrà essere applicabile ad ante in vetro, quali ad esempio quelle di una vetrina o vetrinetta da esposizione.
In generale, la cerniera 1 è atta ad accoppiare girevolmente una struttura di supporto stazionaria, ad esempio un telaio tubolare S, ed un elemento di chiusura, ad esempio 10 un’anta A, girevolmente mobile fra una posizione di apertura, illustrata ad esempio in FIG.
1A, ed una di chiusura, illustrata ad esempio in FIG.4A, attorno ad un asse di rotazione X.
Si comprende che anche se nel prosieguo ci si riferirà al telaio S e all'anta A, la cerniera 1 è applicabile a qualsivoglia struttura di supporto stazionaria e qualsivoglia elemento di chiusura, anche non necessariamente inclinate, senza per questo uscire 15 dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Opportunamente, la cerniera 1 potrà essere una cerniera di controllo o freno idraulico per smorzare idraulicamente il movimento dell’anta A in apertura o in chiusura. Preferibilmente, tuttavia, la cerniera 1 potrà frenare idraulicamente il movimento in chiusura dell’anta A.
20 Si comprende che anche se nel prosieguo ci si riferirà alla cerniera 1 come agente da cerniera di controllo o freno idraulico in chiusura, essa potrà altresì agire da cerniera di controllo o freno idraulico in apertura senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
La cerniera 1 potrà includere un corpo cerniera 10, il quale potrà essere di forma 25 sostanzialmente piastriforme definente un piano, ed un perno 20 definente l’asse di rotazione X.
Si comprende che l’elemento di chiusura A e la struttura di supporto stazionaria S potranno anche ruotare attorno ad un asse parallelo all’asse X senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
30 In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il corpo cerniera 10 potrà essere ancorato al telaio S e il perno 20 all’anta A. In tal caso, il perno 20 potrà essere mobile, mentre il corpo cerniera 10 potrà essere fisso.
D’altra parte, il perno 20 potrà essere fisso ed il corpo cerniera 10 potrà essere mobile senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Vantaggiosamente, il corpo cerniera 10 e il perno 20 potranno essere fra loro 5 reciprocamente accoppiati per ruotare attorno all’asse X tra la posizione di anta A aperta, illustrata ad esempio in FIG.1A, e quella di anta A chiusa, illustrata ad esempio in FIG.4A.
Nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle figure allegate, la cerniera 1 potrà aprire in entrambi i sensi di rotazione del perno 20. SI comprende tuttavia che la cerniera potrà altresì aprire in un unico senso di rotazione senza per questo uscire 10 dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Opportunamente, il perno 20 potrà includere un elemento a camma 21 ad esso solidale interagente con un cursore 11 scorrevole lungo un asse Y definito dalla camera di lavoro 11’ interna al corpo cerniera 10.
Tale asse Y potrà essere sostanzialmente perpendicolare all’asse X. Si comprende che 15 gli assi X e Y potranno anche essere paralleli senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
In ogni caso il cursore 11 potrà scorrere nel corpo cerniera 10 fra una posizione di fine corsa ritratta prossimale al tappo di fondo 17, illustrata ad esempio in FIG. 1C, ed una posizione di fine corsa estesa da esso distale, illustrata ad esempio in FIG.4C.
20 Opportunamente, tali posizioni di fine corsa ritratta ed estesa possono essere qualsivoglia, e non necessariamente corrispondere alla massima posizione distale e/o prossimale che il cursore 11 può assumere.
Nella una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle FIGG. dalla 1A alla 4C, interamente al cursore 11 potrà essere prevista una camera idraulica 11’’ 25 riempita con olio o altro fluido di smorzamento idraulico.
La camera idraulica 11’’ potrà essere configurata secondo gli insegnamenti della domanda internazionale PCT/IB2015/050603, a nome della stessa Richiedente. Tale domanda, inoltre, illustra il funzionamento della camera idraulica 11’’ e dei relativi componenti.
30 In particolare, in accordo a tali insegnamenti la camera idraulica 11’’ potrà includere un cilindro 60, il quale potrà essere fissato al corpo cerniera 10 mediante l’asta 16.
Si comprende che anche se nella presente domanda si descrive una cerniera 1 in cui la camera idraulica 11’’ è scorrevole e il cilindro 60 è fermo, potrà accadere anche il contrario, cioè il cilindro potrà scorrere rispetto alla camera di lavoro, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
5 In accordo con gli insegnamenti della domanda internazionale PCT/IB2015/050603, il cilindro 60 potrà dividere la camera idraulica 11’’ in un primo ed un secondo vano a volume variabile 12, 13, fra loro fluidicamente comunicanti e preferibilmente adiacenti. Il fluido di lavoro potrà circolare in un circuito idraulico interno alla camera idraulica 11’’, e più in particolare potrà passare dall’uno all’altro dei vani 12, 13 attraverso un passaggio calibrato 10 ricavato per interferenza fra il foro 14 e la spina 15. Potranno altresì essere presenti mezzi valvolari 50 per il controllo del passaggio del fluido di lavoro fra i due vani 12, 13.
La camera idraulica 11’ ed i relativi componenti al suo interno potranno definire mezzi di smorzamento idraulico, come meglio spiegato più avanti.
In una forma preferita ma non esclusiva dell’invenzione, internamente al corpo 15 cerniera 10 potranno essere previsti mezzi elastici 40, reciprocamente interagenti con il cursore 11.
Vantaggiosamente, i mezzi elastici di contrasto potranno includere, rispettivamente potranno essere costituiti da, una molla a spirale 40 di diametro predeterminato.
Anche se nel prosieguo ci si riferirà alla sola molla a spirale 40, è evidente che 20 qualsivoglia mezzo elastico potrà essere utilizzato, così come che potranno essere impiegati uno o più elementi elastici, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Opportunamente, i mezzi elastici 40 potranno essere di ripristino, aventi cioè forza tale da riportare il cursore 11 dalla posizione prossimale a quella distale ma non di chiudere 25 o aprire l’anta A.
Vantaggiosamente, tuttavia, i mezzi elastici di ripristino 40 potranno essere configurati e/o dimensionati in modo da spingere l’anta A verso la posizione aperta o chiusa, in modo da agevolare l’utente che apre o chiude manualmente la stessa anta A.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, la molla a spirale 40 potrà 30 essere calzata sull’asta 16, che potrà eventualmente fare da guida per la stessa.
Una volta che la molla a spirale 40 è calzata sull’asta 16, la stessa molla 40 resterà interposta fra il tappo di fondo 17 del corpo cerniera 10 e la faccia posteriore 51 del cursore 31, che farà da faccia di battuta per la stessa molla 40.
D’altra parte, il cursore 11 potrà includere un elemento seguicamma 32’ con una faccia operativa 32 e pertanto interagente con l’elemento a camma 21 in modo che la 5 rotazione di quest’ultimo attorno all’asse X promuova lo scorrimento del cursore lungo l’asse Y.
Vantaggiosamente, l’elemento a camma 21 potrà essere sostanzialmente piano. Più in particolare, nella posizione iniziale illustrata ad esempio in FIG.1C l’elemento a camma 21 sostanzialmente piano potrà essere sostanzialmente perpendicolare all’asse Y, mentre nella 10 posizione finale illustrata ad esempio in FIG. 4C potrà essere sostanzialmente parallelo all’asse Y.
La faccia operativa 32 potrà presentare un’opportuna sagomatura, grazie alla quale sarà possibile controllare la chiusura dell’anta A dalla posizione di totale apertura illustrata ad esempio in FIG.1A alla posizione di chiusura illustrata ad esempio in FIG.4A.
15 In particolare, grazie alla particolare sagomatura della faccia operativa 32 l’anta A potrà chiudersi con velocità sostanzialmente costante, senza quindi andare a sbattere contro il telaio S.
La presenza della molla 40 dimensionata come sopra accennato agevolerà l’apertura dell’anta A da parte dell’utente. Grazie alla molla 40, infatti, il peso apparente dell’anta A in 20 apertura sarà inferiore al suo peso reale, cioè quello che l’utente dovrebbe vincere in assenza della molla.
Dimensionando opportunamente la molla 40 sarà possibile diminuire il peso reale dell’anta A in apertura fino al 50% dello stesso.
In generale, la faccia operativa 32 potrà presentare una porzione operativa 33 con 25 almeno un primo tratto 35’ e 35’’.
Questi ultimi potranno essere fra loro uguali. In particolare, la configurazione della faccia operativa 32 potrà essere simmetrica rispetto all’asse Y, in modo che la cerniera 1 presenti lo stesso comportamento in entrambi i sensi di rotazione del perno 20.
Si comprende tuttavia che i tratti 35’, 35’’ della faccia operativa 32 potranno essere 30 fra loro configurate diversamente senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Parimenti, si comprende che in caso di cerniera che apre in un unico senso di rotazione del perno 20 la faccia operativa 32 potrà includere un unico tratto 35’ o 35’’ senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
I tratti 35’, 35’’ potranno essere sostanzialmente piani e preferibilmente inclinati 5 rispetto all’asse Y. Più in particolare, l’inclinazione potrà essere divergente rispetto all’asse Y in direzione del tappo di fondo 17.
Si comprende che a seconda delle esigenze tali tratti potranno ad esempio essere leggermente curvi, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Vantaggiosamente, la porzione operativa 33 potrà includere un secondo tratto 36 10 interposto fra i primi tratti 35’, 35’’.
Opportunamente, il tratto 36 potrà essere sostanzialmente piano. In tal modo, esso potrà cooperare con l’elemento a camma 21 sostanzialmente piano nella posizione iniziale per mantenere la cerniera nella posizione chiusa, come illustrato ad esempio in FIG.1A.
Si comprende che in caso di cerniera che apre in un unico senso di rotazione del 15 perno 20 la porzione 33, che non sarà necessariamente in posizione centrale rispetto all’elemento a seguicamma ma ad esempio in posizione periferica, potrà includere un solo tratto inclinato ed un tratto sommitale.
A seconda delle esigenze, inoltre, i primi tratti ed il secondo tratto potranno non essere necessariamente piani, ma ad esempio leggermente curvi.
20 Il tratto sommitale piano o curvo potrebbe altresì essere assente, e potrebbe ridursi ad un punto.
Come particolarmente illustrato nelle FIGG. dalla 1A alla 4C, durante tutta la rotazione in chiusura dell’anta A l’elemento a camma 21 e quello a seguicamma 32’ interagiscono reciprocamente.
25 Più in particolare, come particolarmente illustrato nelle FIGG. dalla 1A alla 2C, partendo dalla posizione di anta A totalmente aperta illustrata in FIG. 1A l’elemento a camma 21 ruoterà attorno all’asse X per un primo tratto angolare per passare dalla posizione iniziale (FIG.1C) ad una prima posizione di lavoro intermedia (FIG.2C) in cui la sua porzione centrale 22 bascula sulla porzione centrale 33 della faccia operativa 32.
30 Tale movimento rotatorio porta la porzione d’estremità 23’’ dell’elemento a camma 21 a contatto con l’estremità 37’’ della porzione laterale 34’’ dell’elemento a camma 32’. La distanza d1 presa lungo l’asse Y fra la porzione centrale 36 e l’estremità 37’’ definirà il primo tratto angolare di rotazione di cui sopra, che nella forma di realizzazione preferita ma non esclusiva illustrata nelle figure allegate potrà essere di circa 20°.
Durante tale rotazione il cursore 11 resterà fermo rispetto al corpo cerniera 10, in 5 modo che la corrispondente rotazione dell’anta A risulti sostanzialmente libera, cioè non frenata.
Successivamente, l’elemento a camma 21 continuerà a ruotare attorno all’asse X per un ulteriore secondo tratto angolare, che potrà ad esempio essere di circa 40°. Tale movimentazione porterà l’elemento a camma 21, unitamente all’anta A, dalla prima 10 posizione di lavoro intermedia (FIG. 2C) ad una seconda posizione di lavoro intermedia (FIG.
3C).
Durante tale seconda fase di rotazione, la porzione d’estremità 23’’ dell’elemento a camma 21 potrà insistere esclusivamente contro la porzione laterale 34’’ dell’elemento a camma 32’, fino ad impattare contro la porzione centrale 33.
15 In tal modo, la seconda fase di rotazione dell’elemento a camma 21 movimenterà il cursore 11 lungo l’asse Y, promuovendo il passaggio del fluido di lavoro dal vano 12 al vano 13 attraverso il passaggio calibrato definito fra il foro 14 e la spina 15. Di conseguenza, il movimento dell’anta A attorno all’asse X verrà smorzato idraulicamente con una prima forza resistente predeterminata.
20 La lunghezza della porzione laterale 34’’ dell’elemento a camma 32’ contro cui insiste la porzione d’estremità 23’’ dell’elemento a camma 21, cioè sostanzialmente la distanza d2 fra le estremità 37’ e 37’’, potrà definire il secondo tratto angolare della rotazione dell’anta A.
Successivamente, l’elemento a camma 21 continuerà a ruotare attorno all’asse X per 25 un ulteriore terzo tratto angolare, che potrà ad esempio essere di circa 30°. Tale movimentazione porterà l’elemento a camma 21, unitamente all’anta A, dalla seconda posizione di lavoro intermedia (FIG.3C) alla posizione finale (FIG.4C).
Durante tale terza fase di rotazione, la porzione d’estremità 23’’ dell’elemento a camma 21 potrà insistere esclusivamente contro la porzione centrale 33 dell’elemento a 30 seguicamma 32’, e più in particolare con il tratto 35’’ della stessa.
La lunghezza di quest’ultimo, cioè sostanzialmente la distanza d3 fra le estremità 37’ e 37’’’, potrà definire il terzo tratto angolare della rotazione dell’anta A.
Data la particolare conformazione della porzione centrale 33, tale movimento rotatorio aumenterà sensibilmente la pressione del fluido di lavoro internamente alla camera idraulica 11’’ rispetto alla pressione che si sviluppa durante la seconda fase di 5 rotazione. Di conseguenza, il movimento dell’anta A attorno all’asse X verrà smorzato idraulicamente con una seconda forza resistente maggiore della prima forza resistente che si sviluppa durante la seconda fase di rotazione.
Grazie alla configurazione reciproca degli elementi a camma 21 e a seguicamma 32 di cui sopra, la rotazione in chiusura dell’anta A potrà avvenire con velocità sostanzialmente 10 costante.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, l’elemento a camma 21 potrà presentare una distanza predeterminata d5 dall’asse X.
In tal modo, la porzione centrale 33 nella porzione finale (FIG. 4C) agirà contro l’elemento a camma 21 per forzare l’anta A in chiusura contro il telaio S. Tale configurazione 15 potrà particolarmente essere utile per promuovere l’interazione reciproca fra l’elemento a camma 21 e quello a seguicamma 32’ sostanzialmente per tutta la rotazione in apertura e/o in chiusura dell’anta A.
Nella forma di realizzazione sopra descritta i mezzi di smorzamento che forniscono la forza resistente alla forza peso dell’anta A durante la rotazione sono di tipo idraulico.
20 In una forma di realizzazione alternativa, illustrata ad esempio nelle FIGG. 8A e 8B, i mezzi di smorzamento che forniscono la forza resistente alla forza peso dell’anta A durante la rotazione potranno essere di tipo meccanico.
Più in particolare, tali mezzi di smorzamento meccanico potranno includere oppure essere costituiti da una molla a compressione 40’.
25 Tale molla potrà avere caratteristiche tali da fornire la forza resistente di cui sopra.
Più in particolare, la molla a compressione 40’ potrà presentare un’elevata rigidità, ad esempio di almeno 10 Kgf / mm.
Nel presente documento, con rigidità di una molla a compressione si intende la forza occorrente per comprimerne l’unità di lunghezza, espressa ad esempio in chilogrammi forza 30 per millimetro di compressione della molla.
Il cursore 11 potrà essere definito da un cilindro pieno che include l’elemento a seguicamma 32’.
La molla 40’ potrà essere interposta fra il cursore 11 ed il corpo cerniera 10. Più in particolare, la molla 40’ potrà essere interposta fra il cursore 11 ed il tappo di fondo 17 di quest’ultima. La camera di lavoro 11’ potrà essere priva di asta 16.
5 Tutte le altre caratteristiche della forma di realizzazione della cerniera 1 delle FIGG.
8A e 8B potranno essere uguali a quelle della forma di realizzazione della cerniera 1 delle FIGG. dalla 1A alla 4C. In particolare, la configurazione dell’elemento a camma 21 e quella dell’elemento a seguicamma 32’ potranno essere identiche.
Anche il funzionamento potrà essere sostanzialmente lo stesso sopra descritto, ad 10 eccezione del fatto che la forza resistente è data dalla progressiva compressione della molla 40’.
Da quanto sopra descritto, appare evidente che la cerniera secondo il trovato raggiunge gli scopi prefissatisi.
La cerniera secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte 15 rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito dell’invenzione.
Anche se la cerniera è stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per 20 migliorare l'intelligenza dell’invenzione e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una cerniera per il controllo in apertura e/o in chiusura di un elemento di chiusura (A) ancorato ad una struttura di supporto stazionaria (S), quale una parete, un telaio o un pavimento, in particolare per porte o ante (A) inclinate, la cerniera comprendendo: 5 - un corpo cerniera (10) ancorabile ad uno fra l’elemento di chiusura (A) e la struttura di supporto stazionaria (S) detto corpo cerniera (10) comprendendo internamente almeno una camera di lavoro (11’) definente un primo asse longitudinale (Y); - un perno (20) definente un secondo asse longitudinale (X) ancorabile all'altro fra l’elemento di chiusura (A) e la struttura di supporto stazionaria (S), detto perno (20) e detto 10 corpo cerniera (10) essendo fra loro reciprocamente accoppiati per ruotare relativamente l’uno all’altro attorno a detto secondo asse (X) oppure attorno ad un asse a questo parallelo; - almeno un elemento cursore (11) inserito in detta almeno una camera di lavoro (11’); in cui detto perno (20) include un elemento a camma (21) girevole solidalmente con 15 lo stesso, detto elemento cursore (11) comprendendo un elemento a seguicamma (32’) interagente con detto elemento a camma (21) in modo che all’atto di detta rotazione reciproca in apertura e/o in chiusura fra detto perno (20) e detto corpo cerniera (10) attorno a detto secondo asse (X) corrisponda allo scorrimento di detto elemento cursore (11) lungo detto primo asse (Y), essendo previsti mezzi di smorzamento reciprocamente interagenti con 20 detto elemento cursore (11) all’atto della movimentazione dello stesso; in cui detto elemento a seguicamma (32’) presenta almeno una prima porzione operativa (33) con una prima zona di estremità (37’) prossimale a detto secondo asse (X) ed una seconda zona di estremità opposta (37’’) distale dallo stesso, detto elemento a camma (21) presentando almeno una seconda porzione operativa (22) ed almeno una terza porzione 25 operativa (23’’) reciprocamente configurate in modo che all’atto di detta rotazione reciproca in apertura e/o in chiusura fra detto perno (20) e detto corpo cerniera (10) attorno a detto secondo asse (X): - per un primo tratto angolare, detta almeno una seconda porzione operativa (22) ruota su detta prima zona di estremità (37’) da una posizione di lavoro iniziale ad 30 una prima posizione di lavoro intermedia in cui detta almeno una terza porzione operativa (23’’) va a contatto con detta seconda zona di estremità (37’’), in modo che detto elemento cursore (11) resti sostanzialmente fermo e che la rotazione dell’elemento di chiusura (A) risulti sostanzialmente non frenata; - per un secondo tratto angolare, detto elemento a camma (21) ruota attorno a detto secondo asse (X) esclusivamente con detta almeno una terza porzione operativa 5 (23’’) a contatto con detta almeno una prima porzione operativa (33) per passare da detta prima posizione di lavoro intermedia ad una posizione di lavoro finale in cui detta almeno una terza porzione operativa (23’’) è in prossimità oppure a contatto con detta prima zona di estremità (37’), in modo da promuovere lo scorrimento di detto elemento cursore (11) lungo detto primo asse (Y) ed il conseguente smorzamento della rotazione 10 dell’elemento di chiusura (A) con una forza resistente predeterminata.
  2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui dette prima e seconda zona di estremità (37’, 37’’) presentano una prima distanza reciproca (d1) lungo detto primo asse (Y) definente detto primo tratto angolare.
  3. 3. Cerniera secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui dette prima e seconda zona di 15 estremità (37’, 37’’) presentano una seconda distanza (d2) definente detto secondo tratto angolare della rotazione di detto elemento a camma (21).
  4. 4. Cerniera secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detta almeno una prima porzione operativa (33) presenta almeno un primo tratto (35’, 35’’) sostanzialmente inclinato rispetto a detto primo asse (Y), detto almeno un primo tratto (35’, 35’’) essendo 20 interposto fra dette prima e seconda zona di estremità (37’, 37’’), detto almeno un primo tratto (35’, 35’’) essendo preferibilmente piano o leggermente curvo.
  5. 5. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento a camma (21) è sostanzialmente piano o leggermente curvo.
  6. 6. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento a camma 25 (21) sostanzialmente piano o leggermente curvo in detta posizione iniziale è sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (Y) ed in detta posizione finale è sostanzialmente parallelo a detto primo asse (Y).
  7. 7. Cerniera secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui detta almeno una prima porzione operativa (33) presenta almeno un secondo tratto (36) adiacente a detto almeno un primo 30 tratto (35’, 35’’) che include oppure che definisce detta prima zona di estremità (37’), detto secondo tratto (36) essendo sostanzialmente controsagomato rispetto a detto elemento a camma (21) in modo da cooperare con lo stesso per mantenere la cerniera nella posizione chiusa e/o aperta in detta posizione iniziale.
  8. 8. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una prima porzione operativa (33) presenta almeno un terzo tratto (34’, 34’’) adiacente a 5 detto almeno un primo tratto (35’, 35’’) che include oppure che definisce detta seconda zona di estremità (37’’), detta almeno una terza porzione operativa (23’’) durante detto secondo tratto angolare venendo a contatto dapprima con detto terzo tratto (34’, 34’’) e poi con detto primo tratto (35’, 35’’) di detto elemento a seguicamma (32’).
  9. 9. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un terzo tratto 10 (34’, 34’’) è sostanzialmente inclinato rispetto a detto almeno un primo tratto (35’, 35’’) in modo che la prima forza resistente dovuta all’interazione fra detta almeno una terza porzione operativa (23’’) e detto terzo tratto (34’, 34’’) è diversa rispetto alla seconda forza resistente dovuta all’interazione fra la stessa almeno una terza porzione operativa (23’’) e detto primo tratto (35’, 35’’), detta seconda forza resistente essendo preferibilmente 15 maggiore di detta prima forza resistente.
  10. 10. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un terzo tratto (34’, 34’’) di detto elemento a seguicamma (32’) è sostanzialmente piano, detto almeno un terzo tratto (34’, 34’’) essendo preferibilmente sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (Y). 20
  11. 11. Cerniera secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui detta almeno una prima porzione operativa (33) presenta una terza zona di estremità (37’’’) interposta fra detto almeno un terzo tratto (34’, 34’’) ed almeno un primo tratto (35’, 35’’), dette seconda e terza zona di estremità (37’’, 37’’’) presentando una terza distanza (d3) definente la porzione di detto secondo tratto angolare in cui la rotazione dell’elemento di chiusura (A) è smorzato 25 idraulicamente con detta prima forza resistente, dette prima e terza zona di estremità (37’, 37’’’) presentando una quarta distanza (d4) definente la porzione di detto secondo tratto angolare in cui la rotazione dell’elemento di chiusura (A) è smorzato con detta seconda forza resistente.
  12. 12. Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento 30 a camma (21) e detto elemento a seguicamma (32) sono reciprocamente configurati in modo che all’atto di detta rotazione reciproca in apertura e/o in chiusura la velocità di detto elemento di chiusura (A) sia sostanzialmente costante.
  13. 13. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, in cui detto elemento a camma (21) presenta una quinta distanza predeterminata (d5) da detto secondo asse (X), in modo da interagire con detto elemento a seguicamma (32’) sostanzialmente per 5 tutta la rotazione in apertura e/o in chiusura di detto elemento di chiusura (A).
  14. 14. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, comprendente inoltre mezzi elastici di ripristino (40) agenti su detto elemento cursore (11) per riportarlo nella posizione iniziale successivamente a detta rotazione reciproca in apertura e/o in chiusura. 10
  15. 15. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazione precedenti, in cui detti mezzi di smorzamento sono di tipo meccanico e includono almeno una molla a compressione (40’), quest’ultima presentando preferibilmente una rigidità di almeno 10 Kgf / mm.
  16. 16. Cerniera secondo una qualsiasi delle rivendicazione dalla 1 alla 14, in cui detti mezzi di smorzamento sono di tipo idraulico e includono: 15 - un fluido di smorzamento idraulico, preferibilmente olio; - un circuito idraulico (12, 13, 14) in cui circola detto fluido di smorzamento idraulico; - mezzi di controllo (50) inseriti in detto circuito idraulico (12, 13, 14) per controllare la circolazione di detto fluido di smorzamento idraulico all’atto della 20 movimentazione di detto elemento cursore (11); In modo da smorzare idraulicamente la rotazione reciproca di detto perno (20) e di detto corpo cerniera (10) in apertura e/o in chiusura.
  17. 17. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi elastici di ripristino (40) oppure detta almeno una molla a compressione (40’) è configurata e/o 25 dimensionata in modo da spingere l’elemento di chiusura (A) in direzione opposta a quella di detta rotazione reciproca in apertura e/o in chiusura all’atto di detta azione su detto elemento cursore (11).
  18. 18. Un sistema comprendente: - una struttura di supporto stazionaria (S), quale ad esempio una parete, un 30 telaio o un pavimento; - almeno un elemento di chiusura (A) girevolmente montato su detta struttura di supporto stazionaria (S) per ruotare attorno ad un asse di rotazione (X), detta struttura di supporto stazionaria (S) essendo configurata in modo che detto asse di rotazione (X) risulti inclinato rispetto ad un asse verticale; - almeno una cerniera (1) interposta fra detta struttura di supporto stazionaria 5 (S) e detto almeno un elemento di chiusura (A), detta almeno una cerniera (1) essendo la cerniera di controllo in accordo con una o più delle rivendicazioni precedenti.
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