IT201800002665A1

IT201800002665A1 - Microscopio chirurgico

Info

Publication number: IT201800002665A1
Application number: IT201800002665A
Authority: IT
Inventors: Giuseppe Perna
Original assignee: Giuseppe Perna
Priority date: 2018-02-14
Filing date: 2018-02-14
Publication date: 2019-08-14

Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO PER INVENZIONE

Avente titolo: “Microscopio chirurgico”

CONTESTO DELL’INVENZIONE

Forma oggetto della presente invenzione un microscopio chirurgico, ovvero un microscopio destinato ad essere utilizzato in sala operatoria per ingrandire il campo operatorio. STATO DELL’ARTE

Come noto, il microscopio chirurgico è in sostanza un microscopio stereoscopico munito di dispositivi specifici che ne permettono l’uso in ambiente chirurgico.

Il microscopio chirurgico è normalmente formato da una struttura di supporto fissa o mobile, da un corpo contenente i gruppi ottici, e da un braccio portante articolato che collega la struttura di supporto al corpo ottico.

Il corpo ottico include l’obiettivo, il sistema di variazione dell’ingrandimento, gli oculari, ed i porta oculari regolabili. All’interno del corpo ottico è previsto un sistema di illuminazione che concentra un fascio di luce sul campo inquadrato dal microscopio. La sorgente di illuminazione di questo sistema di illuminazione può essere collocata all’interno del corpo ottico oppure in altre parti del microscopio.

Tale microscopio chirurgico prevede un’unità di controllo che viene collocata sulla struttura di supporto od in altre posizioni. Possono essere previsti comandi manuali sul corpo ottico e possono anche essere previsti comandi a pedale.

Il corpo ottico è munito di partitori ottici che permettono di inviare l’immagine osservata dal chirurgo principale ad altri visori ottici che possono essere utilizzati da operatori oppure osservatori; questi partitori ottici permettono inoltre di inviare l’immagine a sensori optoelettronici di fotocamera e/o telecamera, per permettere la visione dell’intervento chirurgico al di fuori degli oculari e dei visori ottici tramite monitor e per documentare la stessa tramite foto e video.

Durante l’intervento chirurgico con il microscopio chirurgico vi sono delle situazioni in cui è necessario spegnere le luci ambiente della sala operatoria per permettere al chirurgo di visionare con chiarezza il campo operatorio senza essere disturbato dalle luci ambiente.

E’ questo ad esempio il caso degli interventi chirurgici nel settore oftalmico ed in particolare nella chirurgia della retina, in cui la retina viene illuminata tramite fibre ottiche e solo con bassa luce ambiente essa è visibile chiaramente.

Anche nel caso di utilizzo di monitor con schermo 3D è opportuno spegnere le luci ambiente della sala operatoria.

In questa situazione di assenza di luce ambientale, l’aiuto chirurgo, l’assistente strumentista ed eventuali altri assistenti hanno difficoltà a vedere tutto ciò che circonda il campo operatorio, e quindi hanno difficoltà ad eseguire tutte le manovre necessarie ad aiutare il chirurgo nell’esecuzione dell’intervento chirurgico.

SCOPO DELL’INVENZIONE

Scopo della presente invenzione è di proporre un microscopio chirurgico che sia in grado di risolvere il suddetto problema.

BREVE DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

Tale scopo viene raggiunto mediante un microscopio chirurgico in accordo con la rivendicazione 1.

BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI

Per meglio comprendere l’invenzione viene di seguito riportata una descrizione di una sua realizzazione esemplificativa non limitativa, illustrata nei disegni allegati in cui: la fig.1 è una vista laterale schematica di un microscopio chirurgico secondo l’invenzione;

la fig.2 è una vista prospettica schematica dall’alto del componente principale del microscopio chirurgico di fig.1;

la fig.3 è una vista laterale schematica ingrandita del componente principale di fig.2; le figg.4,5 sono viste laterali di due varianti realizzative del componente principale di fig.2;

le figg.6,7,8 mostrano, ciascuna in vista laterale ed in vista dall’alto abbinate, tre possibili comandi sul componente principale di fig.2.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE

Il microscopio chirurgico illustrato in fig.1 viene indicato genericamente con 10 ed è destinato ad essere utilizzato in sala operatoria per ingrandire il campo operatorio.

Il microscopio 10 prevede una struttura di supporto formata da uno stativo 11 munito di rotelle 12 per poter essere spostato in sala operatoria.

Sullo stativo 11 è montata un’unità di controllo 13 dotata di un interfaccia 14 di controllo.

L’unità di controllo 13 è collegata, attraverso un braccio portante articolato 15 con snodi 16A,16B,16C, ad un corpo 17 contenente un gruppo ottico 18 ed un sistema di illuminazione 19. Nella parte inferiore 20 del corpo ottico 17 è collocato un obiettivo 21 e nella parte superiore 22 del corpo ottico 17 sono collocati due oculari 23 collegati all’obiettivo 21 attraverso il gruppo ottico 18. Al gruppo ottico 18 è associato un sistema di variazione dell’ingrandimento. Il sistema di illuminazione 19 provvede a concentrare un fascio di luce sull’asse dell’obiettivo in corrispondenza del campo operatorio.

Nel corpo ottico 17 possono anche essere previsti partitori ottici che permettono di inviare l’immagine osservata dal chirurgo principale negli oculari 23 ad ulteriori visori ottici e/o a sensori optoelettronici di fotocamera e/o telecamera.

Con riferimento alle figg.1,2,3, nella parte inferiore del corpo ottico 17 è previsto un dispositivo di illuminazione 24, disposto in posizione disassata rispetto all’asse ottico Y dell’obiettivo 21, che genera verso l’esterno in direzione del campo operatorio una luce uniforme a fascio divergente.

Il dispositivo di illuminazione 24 è integrato nel corpo ottico 17 e prevede una serie di LED 25 racchiusi in una copertura 26 che può essere trasparente o traslucida.

Con riferimento alla fig.2, ove l’area del campo operatorio viene indicata con A, il dispositivo di illuminazione 24 preferibilmente genera un fascio tale da illuminare, ad una distanza, indicata in fig.3, di 200 mm della copertura 26 dal piano di osservazione in corrispondenza del campo operatorio, un’area B non inferiore a 10.000 mm<2>, ben superiore all’area A del campo operatorio.

Con riferimento alla fig.3, preferibilmente l’angolo α tra l’asse ottico Y verticale che attraversa il centro dell’obiettivo 21 ed il centro del piano di osservazione in corrispondenza del campo operatorio A e l’asse Q che attraversa il centro della copertura 26 ed il suddetto centro del piano di osservazione non deve essere inferiore a 10°.

Con riferimento alle figg.4,5, per meglio indirizzare il fascio luminoso è possibile munire la copertura di lenti di Fresnel 27 (fig.4) oppure incorporare i LED 25 in proiettori 28 (fig.5).

Con riferimento alle figg.6,7,8, per permettere di controllare la luce dal campo operatorio è possibile aggiungere sul corpo ottico 17 un interruttore, ad esempio un interruttore a manopola 29 (fig.6), un interruttore a leva 30 (fig.7), oppure un interruttore a pulsante 31 (fig.8).

In aggiunta od in alternativa si può collocare un interruttore in un’altra posizione, ad esempio sull’unità di controllo 13.

Con riferimento alla fig.3, si può anche prevedere un sensore di luce ambientale 32 collocato nella parte inferiore del corpo ottico 17, che rileva il livello di luce in corrispondenza del campo operatorio. Il sensore di luce 32 può essere collegato all’unità di controllo 13 (fig.1) che provvede ad accendere, spegnere, o regolare l’intensità del dispositivo di illuminazione 24 in modo automatico in funzione del livello di luce del campo operatorio ed eventualmente in funzione di altri parametri rilevati, ad esempio la posizione del braccio portante articolato 15, tramite appositi sensori di angolazione già previsti nella tecnica nota per il braccio portante articolato.

Quando, durante l’intervento chirurgico con il microscopio chirurgico 10, vi sono delle situazioni in cui è necessario spegnere le luci ambiente della sala operatoria, entra in funzione il dispositivo di illuminazione 24 che provvede ad illuminare l’area B circostante l’area A del campo operatorio.

In questo modo l’aiuto chirurgo, l’assistente strumentista ed eventuali altri assistenti hanno una luce sufficiente per eseguire tutte le manovre necessarie ad aiutare il chirurgo nell’esecuzione dell’intervento chirurgico.

La disposizione del dispositivo di illuminazione 24 in posizione disassata rispetto all’asse ottico Y dell’obiettivo 21 fa sì che la luce non incida perpendicolarmente sull’area anatomica da operare, così da non creare riflessi su tale area anatomica e, in caso di interventi chirurgici nel settore oftalmico, da non risultare fototossica.

L’impiego dei LED è vantaggioso in quanto il minimo calore disperso ne rende semplice il raffreddamento, il basso assorbimento di corrente consente minori dimensioni di cavi e schede elettroniche, l’alimentazione a bassa tensione genera minori correnti di dispersione, la regolazione è più semplice, la vita media è più lunga, e la manutenzione è minore.

E’ chiaro che possono essere previste varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto ed illustrato.

La configurazione generale del microscopio chirurgico può variare in funzione delle esigenze.

Il microscopio chirurgico può essere un microscopio con stativo da pavimento, con stativo da parete, oppure con stativo da soffitto.

Possono anche variare la configurazione ed il posizionamento illustrati del dispositivo di illuminazione nel corpo ottico.

Al posto dei visori ottici possono essere impiegati visori digitali.

In generale possono essere impiegati mezzi di visualizzazione del campo operatorio ingrandito di qualsiasi tipo.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Microscopio chirurgico (10) da impiegare in sala operatoria per ingrandire il campo operatorio (A), comprendente una struttura di supporto (11), un’unità di controllo (13), un corpo ottico (17) collegato alla struttura di supporto (11) attraverso un braccio portante articolato (15), in cui il corpo ottico (17) comprende un obiettivo (21) disposto nella parte inferiore del corpo ottico (17), mezzi di visualizzazione (23) del campo operatorio (A) ingrandito, ed un sistema di illuminazione (19) che concentra un fascio di luce sull’asse ottico dell’obiettivo (21) in corrispondenza del campo operatorio (A), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di illuminazione (24) montato nel corpo ottico (17), disposto in posizione disassata rispetto all’asse ottico (Y) dell’obiettivo (21), che genera verso l’esterno in direzione del campo operatorio (A) una luce uniforme a fascio divergente.
2. Microscopio chirurgico secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo di illuminazione (24) è disposto nella parte inferiore del gruppo ottico (17).
3. Microscopio chirurgico secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il dispositivo di illuminazione (24) è incorporato nel gruppo ottico (17).
4. Microscopio chirurgico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo di illuminazione (24) comprende sorgenti luminose (25), quali LED, racchiuse in una copertura (26) trasparente o traslucida.
5. Microscopio chirurgico secondo la rivendicazione 4, in cui la copertura (26) è munita di mezzi di convogliamento del fascio luminoso, quali lenti di Fresnel (27) oppure proiettori (28) incorporanti le sorgenti luminose (25).
6. Microscopio chirurgico secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il dispositivo di illuminazione (24) genera un fascio tale da illuminare, ad una distanza di 200 mm della copertura (26) dal piano di osservazione in corrispondenza del campo operatorio (A), un’area (B) non inferiore a 10.000 mm<2>.
7. Microscopio chirurgico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui l’angolo (α) tra l’asse ottico (Y) e l’asse (Q) che attraversa il centro della copertura (26) ed il centro del piano di osservazione in corrispondenza del campo operatorio (A) non è inferiore a 10°.
8. Microscopio chirurgico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui nel corpo ottico (17) sono integrati mezzi interruttori (29;30;31) per il controllo del dispositivo di illuminazione (24).
9. Microscopio chirurgico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui è previsto un sensore di luce ambientale (32) collocato nella parte inferiore del corpo ottico (17), che rileva il livello di luce in corrispondenza del campo operatorio (A), collegato all’unità di controllo (13) che provvede ad accendere, spegnere, o regolare l’intensità del dispositivo di illuminazione (24) in modo automatico in funzione del livello di luce del campo operatorio (A).
10. Microscopio chirurgico secondo la rivendicazione 9, in cui l’unità di controllo (13) provvede ad accendere, spegnere, o regolare l’intensità del dispositivo di illuminazione (24) in modo automatico anche in funzione di altri parametri rilevati, quali la posizione del braccio portante articolato (15).