IT201800002643A1 - Struttura divisoria e di rivestimento alloggiabile in una scatola per scarpe, scatola per scarpe includente detta struttura ed elemento pieghevole per l’ottenimento di detta struttura - Google Patents

Struttura divisoria e di rivestimento alloggiabile in una scatola per scarpe, scatola per scarpe includente detta struttura ed elemento pieghevole per l’ottenimento di detta struttura Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
Descrizione dell’INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Struttura divisoria e di rivestimento alloggiabile in una scatola per scarpe, scatola per scarpe includente detta struttura ed elemento pieghevole per l’ottenimento di detta struttura”
Campo di applicazione dell’invenzione
La presente invenzione trova applicazione nel settore delle scatole idonee a contenere un paio di scarpe, di stivali o di calzature similari, ossia calzature solitamente commercializzate in paia alloggiati in rispettive scatole. Per comodità di esposizione, nel seguito della presente descrizione con l’espressione “scarpe” ci si riferirà ad un qualsiasi paio di calzature della suddetta tipologia.
Più precisamente, la presente invenzione si riferisce ad una struttura divisoria e di rivestimento alloggiabile in una scatola idonea a contenere un paio di scarpe, allo scopo di impedire un contatto tra le stesse. La presente invenzione concerne inoltre una scatola per scarpe includente la suddetta struttura, ed uno o più elementi sostanzialmente piani pieghevoli in modo opportuno per l’ottenimento di detta struttura.
Rassegna dell’arte nota
Come noto, le scatole per scarpe comprendono generalmente un contenitore di forma parallelepipeda rettangolare privo della base superiore. Più precisamente, il contenitore comprende una base inferiore solitamente rettangolare e quattro pareti laterali, anch’esse rettangolari, connesse alla base inferiore rispettivamente in corrispondenza dei bordi della stessa. Le pareti laterali delimitano un’apertura (coincidente con la base superiore del parallelepipedo) per consentire l’inserimento di un paio di calzature nel contenitore. Detta apertura è chiudibile per mezzo di un coperchio sostanzialmente rettangolare e poggiabile sulle pareti laterali in corrispondenza dei bordi superiori delle stesse.
Essendo l’ingombro di una scarpa schematizzabile come un prisma a base trapezoidale rettangolare, un paio di scarpe viene solitamente alloggiato in una scatola in modo tale per cui le suole siano reciprocamente parallele e le tomaie siano reciprocamente contrapposte. Più precisamente, quando un paio di scarpe è alloggiato in una scatola, ciascuna scarpa poggia sulla base inferiore del contenitore in corrispondenza di una porzione laterale della tomaia, ed è disposta con la suola contrapposta ad una parete laterale del contenitore. Le scarpe di uno stesso paio poggiano sulla base inferiore del contenitore in corrispondenza di porzioni laterali opposte delle rispettive tomaie, cosicché la punta di una scarpa sia contrapposta all’apertura dell’altra scarpa. Purtroppo, detta disposizione fa sì che le scarpe di un medesimo paio, quando alloggiate in una scatola, possano venire a contatto l’una con l’altra in corrispondenza della porzione di tomaia che ricopre il collo di un piede quando la scarpa è calzata da una persona. Il contatto tra le tomaie può tradursi in uno sfregamento durante il trasporto della scatola o, più in generale, durante una movimentazione della stessa. Detto sfregamento tra le tomaie, se ripetuto, può danneggiare irreparabilmente le calzature.
Allo scopo di prevenire un contatto tra due scarpe (del medesimo paio) alloggiate in una scatola, le calzature vengono solitamente avvolte in un materiale protettivo, come ad esempio uno o più strati di carta velina. Il ricoprimento, almeno parziale, di ciascuna scarpa con detto materiale protettivo è però un’operazione che, generalmente, viene compiuta manualmente, con conseguente allungamento dei tempi di imballaggio delle calzature.
Scopi dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti suddetti indicando una struttura divisoria collocabile in una scatola per scarpe ed idonea ad impedire un contatto tra due calzature (del medesimo paio) ivi alloggiate, così da evitare che le stesse debbano essere ricoperte, almeno parzialmente, con un materiale protettivo.
Sommario dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione è una struttura divisoria e di rivestimento alloggiabile in una scatola per scarpe e realizzabile a partire da uno o più elementi sostanzialmente piani pieghevoli su se stessi. L’elemento piano di partenza, sia esso uno o più di uno, è preferibilmente, ma non necessariamente, un foglio di cartone con opportune cordonature, più preferibilmente un foglio di cartone ondulato, ed ancor più preferibilmente un foglio di cartone ondulato in microonda.
La struttura oggetto d’invenzione comprende:
• una base suddivisa in una prima ed una seconda porzione;
• una prima parete divisoria includente un primo ed un secondo bordo reciprocamente opposti,
detta prima parete divisoria essendo connessa, mediante una piega, in corrispondenza di almeno un tratto del proprio primo bordo, ad almeno un tratto di un primo bordo di detta prima porzione della base;
• una seconda parete divisoria includente un primo ed un secondo bordo reciprocamente opposti,
detta seconda parete divisoria essendo connessa, mediante una piega, in corrispondenza di almeno un tratto del proprio primo bordo, ad almeno un tratto di un primo bordo di detta seconda porzione della base,
dette pareti divisorie essendo contrapponibili l’una all’altra in modo tale per cui, quando dette pareti divisorie sono contrapposte l’una all’altra, dette prima e seconda porzione della base siano sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo delle stesse;
• una prima, una seconda, una terza e una quarta parete laterale due a due reciprocamente opposte rispetto a detta base,
almeno una di dette pareti laterali essendo connessa, mediante almeno una piega, a detta prima o seconda porzione della base,
ciascuna di dette pareti laterali essendo connessa, mediante almeno una piega, a detta prima o seconda porzione della base o a un’altra di dette pareti laterali.
La struttura oggetto d’invenzione è alloggiabile in una scatola per scarpe contrapponendo le due pareti divisorie in modo tale per cui le porzioni della base siano consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo, e poggiando la base della struttura contro la base della scatola in modo tale per cui le pareti laterali della struttura siano rispettivamente contrapposte alle pareti laterali della scatola.
Quando la struttura oggetto d’invenzione è alloggiata in una scatola per scarpe, la struttura divide l’interno della scatola in due comparti separati l’uno dall’altro dalla coppia di pareti divisorie. Due scarpe appartenenti al medesimo paio sono pertanto vantaggiosamente alloggiabili in comparti diversi della medesima scatola, cosicché non possa aver luogo un contatto tra le stesse. Per inciso, ciascuna scarpa è preferibilmente alloggiabile in uno dei due comparti in modo tale per cui la porzione di tomaia che ricopre il collo di un piede quando la scarpa è calzata da una persona sia contrapposta ad una delle pareti divisorie.
La struttura oggetto d’invenzione, quando alloggiata in una scatola per scarpe, oltre a svolgere una funzione divisoria, funge da rivestimento poiché fodera internamente ed almeno parzialmente la scatola, coprendo la base e le pareti laterali di quest’ultima. La struttura oggetto d’invenzione svolge pertanto anche una funzione protettiva nei confronti di un paio di scarpe alloggiato in una scatola, costituendone un secondo imballaggio.
Altre caratteristiche innovative della presente invenzione sono illustrate nella descrizione che segue e richiamate nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell’invenzione, detta seconda parete divisoria è connessa, mediante almeno una piega, al secondo bordo di detta prima parete divisoria in corrispondenza del proprio secondo bordo.
Vantaggiosamente, come sarà meglio illustrato nel seguito della presente descrizione, se le pareti divisorie sono connesse l’una all’altra da almeno una piega, la struttura oggetto d’invenzione è realizzabile a partire da un unico elemento piano pieghevole su se stesso.
Secondo questo aspetto dell’invenzione, per contrapporre le due pareti divisorie in modo tale per cui le porzioni della base siano consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo è sufficiente piegare le pareti divisorie l’una rispetto all’altra attorno i rispettivi secondi bordi.
Secondo un aspetto dell’invenzione, dette prima e seconda porzione della base sono conformate in modo tale per cui, quando dette prima e seconda porzione della base sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo delle stesse, detta base sia di forma sostanzialmente quadrata o rettangolare,
il primo bordo di dette prima e seconda porzione essendo inclinato (cioè non parallelo) rispetto a ciascuno dei quattro bordi di detta base corrispondenti ai quattro lati di detta forma quadrata o rettangolare della stessa.
Secondo questo aspetto dell’invenzione, la prima e la seconda porzione della base sono, ad esempio, di forma trapezoidale rettangolare, con il primo bordo corrispondente al lato della forma trapezoidale inclinato rispetto alla base maggiore ed alla base minore della stessa.
Vantaggiosamente, ciascun comparto in cui la struttura oggetto d’invenzione divide una scatola per scarpe è conformato come un prisma a base trapezoidale rettangolare, ossia come la forma tridimensionale in cui è generalmente schematizzabile l’ingombro di una scarpa.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione:
• il primo bordo di detta prima parete divisoria è disgiunto dal primo bordo di detta prima porzione della base in corrispondenza di due tratti terminali reciprocamente opposti, cosicché detta prima parete divisoria sia piegabile lungo due linee disposte trasversalmente a detta prima porzione della base quando dette pareti divisorie sono contrapposte l’una all’altra;
• il primo bordo di detta seconda parete divisoria è disgiunto dal primo bordo di detta seconda porzione della base in corrispondenza di due tratti terminali reciprocamente opposti, cosicché detta seconda parete divisoria sia piegabile lungo due linee disposte trasversalmente a detta seconda porzione della base quando dette pareti divisorie sono contrapposte l’una all’altra.
Vantaggiosamente, secondo questo aspetto dell’invenzione, le dimensioni dei due comparti separati dalle pareti divisorie sono adattabili all’altezza del tacco del paio di scarpe da alloggiare negli stessi.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione:
• detta prima parete divisoria comprende un primo taglio che si estende dal primo al secondo bordo di detta prima parete divisoria a partire da un’estremità di uno di detti due tratti terminali (del primo bordo di detta prima parete divisoria);
• detta seconda parete divisoria comprende un secondo taglio che si estende dal primo al secondo bordo di detta seconda parete divisoria a partire da un’estremità del tratto terminale (del primo bordo di detta seconda parete divisoria) non contrapposto al tratto terminale dall’estremità del quale si diparte detto primo taglio quando dette prima e seconda porzione della base sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo delle stesse.
Vantaggiosamente, quando le pareti divisorie sono contrapposte l’una all’altra, il taglio in una parete divisoria agevola la piegatura dell’altra parete divisoria lungo una linea contrapposta a detto taglio.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, la struttura comprende inoltre un coperchio connesso, mediante una piega, ad almeno una di dette pareti laterali. Secondo un altro aspetto dell’invenzione, dette porzioni della base, dette pareti divisorie, dette pareti laterali e, se presente, detto coperchio sono almeno parzialmente rivestiti con almeno un materiale scelto nel gruppo includente tessuto, tessuto non tessuto, vernice e materiali polimerici.
Secondo questo aspetto dell’invenzione, la struttura è almeno parzialmente rivestita con tessuto e/o tessuto non tessuto e/o vernici preferibilmente antigraffio e/o materiali polimerici (come ad esempio il polietilene) in corrispondenza delle facce “interne” delle pareti che la compongono, ossia delle facce rivolte verso le calzature eventualmente alloggiate nei comparti delimitati da detta struttura. Il rivestimento protegge vantaggiosamente le calzature da eventuali sfregamenti tra le stesse e le pareti della struttura oggetto d’invenzione.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione:
• detta prima parete laterale è connessa, mediante una piega, a detta prima porzione della base in corrispondenza di un secondo bordo della stessa opposto a detto primo bordo (di detta prima porzione della base);
• detta seconda parete laterale è connessa, mediante una piega, a detta seconda porzione della base in corrispondenza di un secondo bordo della stessa opposto a detto primo bordo (di detta seconda porzione della base);
• detta terza parete laterale è connessa, mediante una piega, a detta prima o seconda porzione della base in corrispondenza di un terzo bordo della stessa interposto tra detti primo e secondo bordo (di detta prima o seconda porzione della base);
• detta quarta parete laterale è connessa, mediante una piega, a detta prima o a seconda porzione della base in corrispondenza di un ulteriore bordo della stessa interposto tra detti primo e secondo bordo (di detta prima o seconda porzione della base).
Altro oggetto d’invenzione è un contenitore comprendente:
• una scatola per scarpe includente:
− una base quadrata o rettangolare;
− quattro pareti laterali connesse trasversalmente a detta base in corrispondenza di rispettivi bordi della stessa e delimitanti, insieme a detta base, una sede in cui è alloggiabile un paio di calzature;
• la struttura oggetto d’invenzione alloggiata in detta sede,
dette pareti divisorie della struttura oggetto d’invenzione essendo reciprocamente contrapposte,
dette prima e seconda porzione della base della struttura oggetto d’invenzione essendo sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo delle stesse,
dette prima e seconda porzione della base della struttura oggetto d’invenzione essendo conformate in modo tale per cui la base di detta struttura sia di forma sostanzialmente quadrata o rettangolare ed abbia sostanzialmente la medesima estensione della base di detta scatola,
dette prima e seconda porzione della base della struttura oggetto d’invenzione essendo sovrapposte alla base di detta scatola,
le pareti laterali della struttura oggetto d’invenzione essendo rispettivamente contrapposte alle pareti laterali di detta scatola.
Altro oggetto d’invenzione è un elemento sostanzialmente piano comprendente una pluralità di cordonature attorno alle quali detto elemento è pieghevole su se stesso, detto elemento comprendendo:
• una prima sezione;
• una seconda sezione di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta prima sezione da una prima cordonatura realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore ed alla base minore della stessa;
• una terza sezione connessa a detta seconda sezione da una seconda cordonatura realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale opposto a detta prima cordonatura (ossia inclinato rispetto alla base maggiore ed alla base minore di detta forma trapezoidale);
• una quarta sezione connessa a detta seconda sezione da una terza cordonatura realizzata in corrispondenza di un lato di detta forma trapezoidale interposto tra dette prima e seconda cordonatura.
Altro oggetto d’invenzione è un elemento sostanzialmente piano comprendente una pluralità di cordonature attorno quali detto elemento è pieghevole su se stesso, detto elemento comprendendo:
• una prima sezione;
• una seconda sezione di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta prima sezione da una prima cordonatura realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore ed alla base minore della stessa;
• una terza sezione;
• una quarta sezione di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta terza sezione da una seconda cordonatura realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore ed alla base minore della stessa;
• una quinta ed una sesta sezione connesse l’una all’altra da almeno una terza cordonatura,
detta quinta sezione essendo inoltre connessa a detta seconda sezione da una quarta cordonatura opposta a detta terza cordonatura e realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale di detta seconda sezione opposto a detta prima cordonatura (ossia inclinato rispetto alla base maggiore ed alla base minore di detta forma trapezoidale),
detta sesta sezione essendo inoltre connessa a detta quarta sezione da una quinta cordonatura opposta a detta terza cordonatura e realizzata in corrispondenza del lato di detta forma trapezoidale di detta quarta sezione opposto a detta seconda cordonatura (ossia inclinato rispetto alla base maggiore ed alla base minore di detta forma trapezoidale),
• una settima sezione connessa a detta seconda sezione da una sesta cordonatura realizzata in corrispondenza di un lato di detta forma trapezoidale di detta seconda sezione interposto tra dette prima e quarta cordonatura;
• un’ottava sezione connessa a detta quarta sezione da una settima cordonatura realizzata in corrispondenza di un lato di detta forma trapezoidale di detta quarta sezione interposto tra dette seconda e quinta cordonatura.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − la figura 1 mostra, in vista piana dall’alto, un foglio di cartone fustellato e cordonato, secondo la presente invenzione, impiegabile nella realizzazione di una struttura divisoria e di rivestimento secondo la presente invenzione;
− le figure 2 e 3 mostrano, in vista prospettica schematica, rispettive fasi di piegatura del foglio di figura 1 per l’ottenimento di una struttura divisoria e di rivestimento secondo la presente invenzione;
− la figura 4 mostra, in vista prospettica schematica, una struttura divisoria e di rivestimento secondo la presente invenzione ottenuta a partire dal foglio di figura 1, nell’atto di inserimento della stessa in una scatola per scarpe;
− la figura 5 mostra, in vista piana dall’alto, una prima variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una prima variante della struttura di figura 4;
− la figura 6 mostra, in vista prospettica schematica, una prima variante della struttura di figura 4 ottenuta a partire dal foglio di figura 5;
− la figura 7 mostra, in vista prospettica schematica, la struttura di figura 6 con le pareti divisorie parzialmente piegate su se stesse in corrispondenza di due porzioni terminali delle stesse reciprocamente opposte;
− la figura 8 mostra, in vista prospettica schematica, la struttura di figura 6 con le pareti divisorie parzialmente piegate su se stesse in corrispondenza di due porzioni terminali delle stesse reciprocamente opposte, in un senso opposto a quello delle corrispondenti piegature mostrate in figura 7;
− la figura 9 mostra, in vista piana dall’alto, una seconda variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una seconda variante della struttura di figura 4;
− la figura 10 mostra, in vista prospettica schematica, una seconda variante della struttura di figura 4 ottenuta a partire dal foglio di figura 9;
− la figura 11 mostra, in vista piana dall’alto, una coppia di fogli di cartone fustellato e cordonato, secondo la presente invenzione, costituenti, nel complesso, una terza variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una terza variante della struttura di figura 4;
− la figura 12 mostra, in vista piana dall’alto, una quarta variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una quarta variante della struttura di figura 4;
− la figura 13 mostra, in vista piana dall’alto, una quinta variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una quinta variante della struttura di figura 4;
− la figura 14 mostra, in vista prospettica schematica, una fase di piegatura del foglio di figura 13 per l’ottenimento di una quinta variante della struttura di figura 4;
− la figura 15 mostra, in vista prospettica schematica, una quinta variante della struttura di figura 4 ottenuta a partire dal foglio di figura 13;
− la figura 16 mostra, in vista piana dall’alto, una sesta variante del foglio di figura 1, impiegabile nella realizzazione di una sesta variante della struttura di figura 4.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nel seguito della presente descrizione una figura potrà essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 1 mostra un elemento 1, oggetto d’invenzione, sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso al fine di ottenere una struttura divisoria e di rivestimento, anch’essa oggetto d’invenzione, alloggiabile in una scatola per scarpe. L’elemento 1 è preferibilmente, ma non necessariamente, un foglio di cartone fustellato e cordonato, più preferibilmente un foglio di cartone ondulato, ed ancor più preferibilmente un foglio di cartone ondulato in microonda.
Il foglio 1 (mostrato, in figura 1, completamente dispiegato su un piano) comprende una banda longitudinale 2 su cui sono state praticate cordonature trasversali 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 e 11 tra loro variamente distanziate per delimitare, insieme ai bordi liberi trasversali 12 e 13 della banda 2, altrettante sezioni 14, 15, 16, 17, 18, 19, 20, 21, 22 e 23. Più precisamente, procedendo in sequenza dal bordo 12 (a sinistra in figura 1) al bordo 13 (a destra in figura 1):
• la sezione 14 è delimitata trasversalmente dal bordo 12 e dalla cordonatura 3;
• la sezione 15 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 3 e 4;
• la sezione 16 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 4 e 5;
• la sezione 17 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 5 e 6;
• la sezione 18 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 6 e 7;
• la sezione 19 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 7 e 8;
• la sezione 20 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 8 e 9;
• la sezione 21 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 9 e 10;
• la sezione 22 è delimitata trasversalmente dalle cordonature 10 e 11;
• la sezione 23 è delimitata trasversalmente dalla cordonatura 11 e dal bordo 13.
Le sezioni 14, 16 e 17 sono preferibilmente rettangolari, con i lati lunghi rispettivamente posti in corrispondenza del bordo 12 e delle cordonature 3, 4, 5 e 6. Definendo “lunghezza” la dimensione delle suddette sezioni ortogonale al bordo 12, e “larghezza” la dimensione delle suddette sezioni parallela al bordo 12, le sezioni 14, 16 e 17 hanno preferibilmente la stessa larghezza. Più preferibilmente, i bordi delle sezioni 14, 16 e 17 rispettivamente corrispondenti ai lati corti delle stesse giacenti dalla medesima parte rispetto alle cordonature 3, 4, 5 e 6 sono allineati tra loro, cosicché la porzione di banda 2 delimitata trasversalmente dal bordo 12 e dalla cordonatura 6 sia conformata come un rettangolo. Le sezioni 14 e 16 hanno preferibilmente anche la stessa lunghezza. Più preferibilmente, ciascuna delle sezioni 14 e 16 ha una lunghezza pressoché pari a due volte la lunghezza della sezione 17. La larghezza di ciascuna delle sezioni 14, 16 e 17 è preferibilmente pressoché pari a tre volte la lunghezza della sezione 17.
La sezione 15 ha una lunghezza estremamente inferiore a quella delle sezioni 14, 16 e 17. Più preferibilmente, la sezione 15 ha una lunghezza pressoché pari a due volte lo spessore del foglio 1. Secondo una variante del foglio 1, le sezioni 14 e 16, anziché essere connesse l’una all’altra dalla sezione 15 e dalle cordonature 3 e 4, sono reciprocamente connesse da un’unica cordonatura.
Come possibile notare in figura 1, la banda 2 comprende un foro passante 24, preferibilmente circolare, realizzato in corrispondenza delle sezioni 14, 15 e 16. Più precisamente, il foro 24 è preferibilmente realizzato in posizione centrale, così da risultare sia equidistante dal bordo 12 e dalla cordonatura 5, sia equidistante dai bordi liberi longitudinali 25 e 26 della porzione di banda 2 delimitata trasversalmente dal bordo 12 e dalla cordonatura 6.
La sezione 18 è preferibilmente trapezoidale rettangolare, con i bordi corrispondenti alla base minore ed alla base maggiore preferibilmente rispettivamente allineati (ossia adiacenti) ai bordi 25 e 26, l’altezza (ossia il lato ortogonale alle suddette basi) in corrispondenza della cordonatura 6 ed il lato obliquo (ossia il lato opposto all’altezza) in corrispondenza della cordonatura 7. La base maggiore della sezione 18 ha una lunghezza preferibilmente pressoché pari a una volta e mezza la lunghezza della sezione 17. La base minore della sezione 18 ha una lunghezza preferibilmente pressoché pari alla metà della lunghezza della sezione 17.
Le sezioni 19 e 21 sono preferibilmente rettangolari, con i lati lunghi rispettivamente posti in corrispondenza delle cordonature 7, 8, 9 e 10. Definendo “lunghezza” la dimensione delle suddette sezioni ortogonale alle cordonature 7, 8, 9 e 10, e “larghezza” la dimensione delle suddette sezioni parallela alle cordonature 7, 8, 9 e 10, le sezioni 19 e 21 hanno preferibilmente la stessa larghezza.
Più preferibilmente, i bordi delle sezioni 19 e 21 rispettivamente corrispondenti ai lati corti delle stesse giacenti dalla medesima parte rispetto alle cordonature 7, 8, 9 e 10 sono allineati tra loro, cosicché la porzione di banda 2 delimitata trasversalmente dalle cordonature 7 e 10 sia conformata come un rettangolo. Come visibile in figura 1, i bordi della sezione 19 corrispondenti ai lati corti della stessa sono preferibilmente, ma non necessariamente, rispettivamente consecutivi ai bordi della sezione 18 corrispondenti alla base maggiore ed alla base minore di quest’ultima. La larghezza della sezioni 19 e 21 è pertanto pressoché uguale alla lunghezza del lato obliquo della sezione 18 (ossia alla lunghezza della cordonatura 7). Le sezioni 19 e 21 hanno preferibilmente la stessa lunghezza. Più preferibilmente, ciascuna delle sezioni 19 e 21 ha una lunghezza pressoché pari alla lunghezza della sezione 17. Alla luce di quanto detto, le sezioni 19 e 21 sono preferibilmente pressoché uguali tra loro.
La sezione 20 ha una lunghezza estremamente inferiore a quella delle sezioni 19 e 21. Più preferibilmente, la sezione 20, come la sezione 15, ha una lunghezza pressoché pari a due volte lo spessore del foglio 1. Secondo una variante del foglio 1, le sezioni 19 e 21, anziché essere connesse l’una all’altra dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9, sono reciprocamente connesse da un’unica cordonatura.
La sezione 22 è preferibilmente trapezoidale rettangolare, con il lato obliquo in corrispondenza della cordonatura 10 e l’altezza in corrispondenza della cordonatura 11. Come visibile in figura 1, i bordi della sezione 22 corrispondenti alla base maggiore ed alla base minore della stessa sono preferibilmente, ma non necessariamente, rispettivamente consecutive ai bordi della sezione 21 corrispondenti ai lati corti di quest’ultima. La sezione 22 è preferibilmente pressoché uguale alla sezione 18, ma ruotata di 180° rispetto a quest’ultima, cosicché i bordi delle sezioni 18 e 21 corrispondenti alle basi delle stesse siano paralleli l’uno all’altro (e conseguentemente anche ai bordi 25 e 26).
La sezione 23 è preferibilmente rettangolare, con i lati lunghi rispettivamente posti in corrispondenza della cordonatura 11 e del bordo 13. I bordi della sezione 23 corrispondenti ai lati corti della stessa sono, preferibilmente, rispettivamente allineati (ossia adiacenti) ai bordi della sezione 22 corrispondenti alla base maggiore ed alla base minore di quest’ultima. I bordi della sezione 23 corrispondenti ai lati corti della stessa sono pertanto paralleli ai bordi 25 e 26. La sezione 23 è preferibilmente pressoché uguale alla sezione 17.
Il foglio 1 comprende due ulteriori sezioni 27 e 28, preferibilmente rettangolari, connesse alla banda 2 per il tramite di due rispettive cordonature 29 e 30. Più precisamente, la sezione 27 è connessa, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, alla base maggiore della sezione 18 per il tramite della cordonatura 29. Analogamente, la sezione 28 è connessa, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, alla base maggiore della sezione 22 per il tramite della cordonatura 30. Alla luce di quanto detto, le sezioni 27 e 28 giacciono da parti opposte rispetto alla banda 2 e sono disposte con i bordi corrispondenti ai propri lati lunghi paralleli ai bordi 25 e 26. Definendo “lunghezza” la dimensione delle suddette sezioni parallela alle cordonature 29 e 30, e “larghezza” la dimensione delle suddette sezioni ortogonale alle cordonature 29 e 30, le sezioni 27 e 28 hanno preferibilmente la stessa lunghezza. Più preferibilmente, ciascuna delle sezioni 27 e 28 ha una lunghezza pressoché pari a due volte la lunghezza della sezione 17. Le sezioni 27 e 28 hanno preferibilmente anche la stessa larghezza, ossia sono pressoché uguali tra loro. Più preferibilmente, ciascuna delle sezioni 27 e 28 ha una larghezza pressoché pari alla lunghezza della sezione 17. Come visibile in figura 1, un bordo della sezione 27 corrispondente ad un lato corto della stessa è preferibilmente allineato al bordo della sezione 18 corrispondente all’altezza di quest’ultima (ossia è preferibilmente adiacente alla cordonatura 6). Avendo la sezione 27 una lunghezza superiore a quella della base maggiore della sezione 18 (preferibilmente pressoché pari ad una volta e mezza la lunghezza della sezione 17), la sezione 27 sporge longitudinalmente per un corto tratto oltre l’estremità del lato obliquo della sezione 18 corrispondente ad un’estremità della cordonatura 29. Analogamente, un bordo della sezione 28 corrispondente ad un lato corto della stessa è preferibilmente allineato al bordo della sezione 22 corrispondente all’altezza di quest’ultima (ossia è preferibilmente adiacente alla cordonatura 11). Avendo la sezione 28 una lunghezza superiore a quella della base maggiore della sezione 22, la sezione 28 sporge longitudinalmente per un corto tratto oltre l’estremità del lato obliquo della sezione 22 corrispondente ad un’estremità della cordonatura 30.
Per inciso, anziché essere preferibilmente rettangolari, una o più sezioni 14, 16, 17, 19, 21, 23, 27 e 28 potrebbero essere quadrate.
La figura 2 mostra il foglio 1 durante una piegatura di 180° della sezione 14 rispetto alla sezione 16 attorno alle cordonature 3 e 4.
Per inciso, nel caso in cui le sezioni 14 e 16 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 15 e dalle cordonature 3 e 4, la sezione 14 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 16 attorno a detta unica cordonatura.
La figura 3 mostra il foglio 1 al termine della piegatura di figura 2, ossia con la sezione 14 contrapposta alla sezione 16, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 15 disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 14 e 16. Una sostanza adesiva può essere interposta tra le facce delle sezioni 14 e 16 che vanno a contrapporsi. Detta sostanza adesiva contribuisce vantaggiosamente a mantenere le sezioni 14 e 16 piegate di 180° l’una rispetto all’altra vincendo l’eventuale ritorno elastico del foglio 1.
In figura 3 il foglio 1 è inoltre mostrato durante le seguenti ulteriori piegature: • una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 17 (e con essa delle sezioni 14, 15 e 16) rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 6;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 27 rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 29;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 28 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 30;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 23 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 11;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 19 rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 7;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 21 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 10;
• una piegatura, preferibilmente di 180°, della sezione 19 rispetto alla sezione 21 attorno alle cordonature 8 e 9.
Con riferimento al piano in cui giace il foglio 1 in figura 1, le sezioni 17, 23, 27 e 28 vengono piegate, nei confronti delle sezioni 18 e 22, dalla parte opposta rispetto alla piegatura della sezione 14 nei confronti della sezione 16. In altre parole, assumendo come faccia superiore del foglio 1 quella rivolta verso l’osservatore nelle figure da 1 a 3, la sezione 14 viene fatta ruotare verso il basso rispetto alla sezione 16, mentre le sezioni 17, 23, 27 e 28 vengono fatte ruotare verso l’alto rispetto alle sezioni 18 e 22.
Analogamente, le sezioni 19 e 21 vengono piegate, nei confronti delle sezioni 18 e 22, dalla parte opposta rispetto alla piegatura della sezione 14 nei confronti della sezione 16. Le sezioni 19 e 21 vengono cioè fatte ruotare anch’esse verso l’alto rispetto alle sezioni 18 e 22, al pari delle sezioni 17, 23, 27 e 28. Di converso, la sezione 19 viene piegata, nei confronti della sezione 21, dalla medesima parte rispetto alla piegatura della sezione 14 nei confronti della sezione 16. La sezione 19 viene cioè fatta ruotare verso il basso rispetto alla sezione 21.
Per inciso, nel caso in cui le sezioni 19 e 21 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9, la sezione 19 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 21 attorno a detta unica cordonatura.
La figura 4 mostra il foglio 1 al termine delle piegature di figura 3, ossia con: • le sezioni 17 e 27 disposte sia ortogonalmente tra loro, sia ortogonalmente alla sezione 18;
• le sezioni 23 e 28 disposte sia ortogonalmente tra loro, sia ortogonalmente alla sezione 22;
• le sezioni 19 e 21 rispettivamente disposte ortogonalmente alle sezioni 18 e 22;
• la sezione 19 contrapposta alla sezione 21, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 20 disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 19 e 21.
Come precedentemente accennato, le sezioni 19 e 21 sono preferibilmente rettangolari ed uguali l’una all’altra. Per effetto di ciò, al termine delle piegature di figura 3 le sezioni 18 e 22 sono preferibilmente complanari e sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza delle pieghe rispettivamente originatesi dalle cordonature 7 e 10. In aggiunta a ciò:
• essendo le sezioni 17, 23, 27 e 28 preferibilmente rettangolari, e
• avendo le sezioni 17 e 23 preferibilmente la medesima lunghezza ed avendo le sezioni 27 e 28 una larghezza preferibilmente pari alla lunghezza della sezione 17,
i bordi delle sezioni 17, 23, 27 e 28 rispettivamente opposti alle cordonature 6, 11, 29 e 30 sono preferibilmente complanari e paralleli alle sezioni 18 e 22. Una sostanza adesiva può essere interposta tra le facce delle sezioni 19 e 21 che vanno a contrapporsi. Detta sostanza adesiva contribuisce vantaggiosamente a mantenere le sezioni 19 e 21 piegate di 180° l’una rispetto all’altra vincendo l’eventuale ritorno elastico del foglio 1.
Come è possibile notare in figura 4, la lunghezza di ciascuna delle sezioni 27 e 28 è preferibilmente pressoché uguale alla somma delle lunghezze della base minore e della base maggiore di ciascuna delle sezioni 18 e 22. Per effetto di ciò, al termine delle piegature di figura 3, il tratto di bordo longitudinale della sezione 27 che sporge oltre la cordonatura 7 è pressoché contrapposto al bordo della sezione 22 corrispondente alla base minore della stessa. Analogamente, il tratto di bordo longitudinale della sezione 28 che sporge oltre la cordonatura 10 è pressoché contrapposto al bordo della sezione 18 corrispondente alla base minore della stessa. Alla luce di quanto detto, al termine delle piegature di figura 3, le sezioni 18 e 22 compongono una base di forma sostanzialmente quadrata o rettangolare preferibilmente conformata come le sezioni 14 e 16, e racchiusa tra quattro pareti laterali rispettivamente coincidenti con le sezioni 17, 23, 27 e 28.
Più precisamente, al termine delle piegature di figura 3, il foglio 1 si presenta come una struttura 35, oggetto d’invenzione al pari del foglio 1, comprendente: • una base suddivisa in due porzioni rispettivamente coincidenti con le sezioni 18 e 22;
• una prima parete divisoria, coincidente con la sezione 19, connessa alla porzione 18 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 7;
• una seconda parete divisoria, coincidente con la sezione 21, connessa alla porzione 22 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 10;
• quattro pareti laterali, rispettivamente coincidenti con le sezioni 17, 23, 27 e 28, due a due reciprocamente opposte rispetto alla suddetta base. Più precisamente:
− la parete 17 è connessa alla porzione 18 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 6;
− la parete 23 è connessa alla porzione 22 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 11;
− la parete 27 è connessa alla porzione 18 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 29;
− la parete 28 è connessa alla porzione 22 mediante una piega originatasi in corrispondenza della cordonatura 30;
• un coperchio 36, coincidente con le sezioni 14, 15 e 16, connesso alla parete 17 mediante la cordonatura 5.
La parete 21 è inoltre connessa alla parete 19 mediante la sezione 20 e le pieghe rispettivamente originatesi in corrispondenza delle cordonature 8 e 9. Per inciso, se le sezioni 19 e 21 sono connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9, la parete 21 è connessa alla parete 19 mediante un’unica piega originatasi in corrispondenza di detta unica cordonatura.
Grazie alla connessione mediante una o più pieghe tra le pareti 19 e 21, queste ultime sono contrapponibili l’una all’altra. In aggiunta a ciò, come visibile in figura 3, le pareti 19 e 21 sono conformate in modo tale per cui quando esse sono contrapposte l’una all’altra (come mostrato in figura 4), le porzioni di base 18 e 22 sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza dei due bordi ove, dalle cordonature 7 e 10, si sono rispettivamente originate due pieghe.
Per inciso, nella struttura 35:
• le pieghe originatesi in corrispondenza delle cordonature 6, 7 e 29 sono in corrispondenza di rispettivi bordi della porzione 18;
• le pieghe originatesi in corrispondenza delle cordonature 10, 11 e 30 sono in corrispondenza di rispettivi bordi della porzione 22;
• le pieghe originatesi in corrispondenza delle cordonature 7 e 8 sono in corrispondenza di due bordi reciprocamente opposti della parete 19;
• le pieghe originatesi in corrispondenza delle cordonature 9 e 10 sono in corrispondenza di due bordi reciprocamente opposti della parete 21.
Il coperchio 36 è pieghevole a 90° rispetto alla parete 17 attorno alla cordonatura 5, così da essere orientabile parallelamente alle porzioni 18 e 22. Se il coperchio 36 viene piegato a 90° rispetto alla parete 17, al termine di detta piegatura il coperchio 36 è inoltre pressoché complanare ai bordi delle pareti 17, 22, 27 e 28 opposti alle porzioni 18 e 22 (ossia superiori in figura 4).
Le sezioni 14 e 16, e quindi il coperchio 36, sono preferibilmente conformate come un rettangolo (o un quadrato) pressoché uguale alla base della struttura 35, ossia alla combinazione delle porzioni 18 e 22. In virtù di ciò, le porzioni 18 e 22 insieme alle quattro pareti 17, 23, 27 e 28 delimitano una sede chiudibile superiormente (ossia dalla parte opposta delle porzioni 18 e 22) dal coperchio 36, e divisa dalle pareti 19 e 21 in due comparti 37 e 38 pressoché conformati come prismi a base trapezoidale rettangolare.
Come possibile notare in figura 3 e 4, essendo il foro 24 preferibilmente realizzato in posizione centrale (così da risultare sia equidistante dal bordo 12 e dalla cordonatura 15, sia equidistante dai bordi 25 e 26), a seguito della piegatura di 180° della sezione 14 rispetto alla sezione 16, il foro 24 diviene un incavo 39 in corrispondenza del bordo libero del coperchio 36 opposto alla cordonatura 5 (o dalla piega originatasi in corrispondenza di quest’ultima). Vantaggiosamente, quando il coperchio 36 è disposto parallelamente alle porzioni 18 e 22, ossia quando esso chiude superiormente la suddetta sede, un utilizzatore della struttura 35 può sollevare agevolmente il coperchio 36 (facendolo ruotare attorno alla parete 17) semplicemente inserendo un dito nell’incavo 39.
Come sopra descritto, le pareti laterali 17, 23, 27 e 28 sono connesse alle porzioni 18 e 22 mediante pieghe originatesi in corrispondenza delle cordonature 6, 11, 29 e 30. Ciò costituisce solo una possibile variante di come le pareti laterali 17, 23, 27 e 28 sono connesse alle porzioni 18 e 22. Ai fini dell’invenzione è infatti sufficiente che almeno una delle pareti laterali 17, 23, 27 e 28 sia connessa, mediante almeno una piega, alla porzione 18 o 22, e che ciascuna delle pareti laterali 17, 23, 27 e 28 sia connessa, mediante almeno una piega, alla porzione 18 o 22 o ad un’altra delle pareti laterali 17, 23, 27 e 28.
Come possibile notare in figura 3 e 4, le pareti divisorie 19 e 21 sono inclinate rispetto alle pareti laterali 17, 23, 27 e 28. In alternativa, le pareti divisorie 19 e 21 potrebbero essere disposte parallelamente alle pareti laterali 17 e 23, ed ortogonalmente alle pareti laterali 27 e 28. In tal caso, le sezioni 18 e 22 del foglio 1 sono di forma rettangolare o quadrata e la banda 2 è quindi conformata come un rettangolo che si estende dal bordo 12 al bordo 13.
Il foglio 1 (e, di conseguenza, anche la struttura 35) è preferibilmente, ma non necessariamente, almeno parzialmente rivestito, in corrispondenza di una faccia dello stesso, da almeno uno strato realizzato in uno o più materiali protettivi preferibilmente scelti nel gruppo comprendente tessuto, tessuto non tessuto, vernice (più preferibilmente antigraffio) e materiali polimerici (più preferibilmente il polietilene). Con riferimento alla figura 1, la faccia del foglio 1 preferibilmente rivestita è quella superiore, ossia quella rivolta verso l’osservatore. Per effetto di ciò, risultano rivestite tutte le facce interne della struttura 35, ossia le facce delle porzioni 18 e 22, delle pareti laterali 17, 23, 27 e 28, delle pareti divisorie 19 e 21, e del coperchio 36 che delimitano internamente la suddetta sede definita dalla struttura 35. Lo strato di materiale protettivo previene vantaggiosamente un contatto (e quindi uno sfregamento) tra un oggetto eventualmente alloggiato all’interno della struttura 35 (come ad esempio un paio di calzature) ed il foglio 1 in cui sono realizzate le porzioni di base, le pareti ed il coperchio della stessa. Come precedentemente descritto, il coperchio 36 comprende le sezioni 14, 15 e 16 del foglio 1. La piegatura della sezione 14 rispetto alla sezione 16 avviene inoltre dalla parte opposta rispetto alla piegatura delle sezioni 17, 27 e 23, 28 rispetto alle sezioni 18 e 22. Per effetto di ciò, se il foglio 1 è rivestito da uno strato di materiale protettivo, detto rivestimento è presente non solo in corrispondenza della faccia interna del coperchio 36 (ossia quella rivolta verso le porzioni 18 e 22 quando il coperchio 36 è disposto parallelamente alle stesse), ma anche in corrispondenza della faccia esterna di quest’ultimo. Grazie a ciò, partendo da una configurazione in cui il coperchio 36 è disposto parallelamente alle porzioni 18 e 22, quando un utilizzatore della struttura 35 infila un dito nell’incavo 39 per aprire quest’ultima, detto utilizzatore percepisce tattilmente la presenza del materiale protettivo in corrispondenza di entrambe le facce del coperchio 36. Ciò trasmette vantaggiosamente all’utilizzatore un senso di totale protezione nei confronti di ciò che è eventualmente contenuto nella struttura 35. In figura 4 la struttura 35 è mostrata nell’atto di inserimento della stessa in una scatola per scarpe 40 comprendente una base 41, rettangolare o quadrata, e quattro pareti laterali 42, 43, 44 e 45, anch’esse rettangolari o quadrate, connesse trasversalmente alla base 41 in corrispondenza di rispettivi bordi della stessa. La base 41 e le pareti 42, 43, 44 e 45 delimitano una sede in cui è alloggiabile un paio di calzature. In corrispondenza di detta sede è pure alloggiabile la struttura 35. Più precisamente, a partire dalla configurazione della struttura 35 mostrata in figura 4 (ossia con:
• le porzioni 18 e 22 complanari e sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza dei due bordi ove, dalle cordonature 7 e 10, si sono rispettivamente originate due pieghe;
• le pareti divisorie 19 e 21 contrapposte l’una all’altra; e
• le pareti laterali 17, 23, 27 e 28 ortogonali alle porzioni 18 e 22) conformando la struttura 35 preferibilmente in modo che:
• la base della stessa abbia sostanzialmente la medesima estensione della base 41 così da essere sovrapponibile a quest’ultima, e
• le pareti laterali 17, 23, 27 e 28 abbiano sostanzialmente la medesima estensione rispettivamente delle pareti laterali 45, 43, 42 e 44 così da essere sovrapponibili alle stesse,
la struttura 35 è alloggiabile nella scatola 40 in modo che le porzioni 18 e 22 siano sovrapposte alla base 41 e le pareti laterali 17, 23, 27 e 28 siano rispettivamente contrapposte alle pareti laterali 45, 43, 42 e 44.
Alla luce di quanto detto, la struttura 35 è idonea a fungere da struttura divisoria e di rivestimento di una scatola per scarpe. Per inciso, se la struttura 35 è alloggiata nella scatola 40, un paio di scarpe è vantaggiosamente alloggiabile nella struttura 35 in modo tale per cui le suole siano reciprocamente parallele e le tomaie siano reciprocamente contrapposte ossia, più precisamente, in modo tale per cui ciascuna scarpa sia alloggiata in uno dei comparti 37 e 38 con una porzione laterale della tomaia poggiata su una delle porzioni 18 e 22, e con la suola contrapposta a una delle pareti laterali 17 e 23. Le pareti divisorie 19 e 21 impediscono che tra le suddette scarpe del medesimo paio possa esservi alcun contatto.
Oltre al foglio 1 e alla struttura 35, oggetto d’invenzione è anche la scatola 40 includente la struttura 35 alloggiata nella stessa come sopra descritto.
Nel seguito della presente descrizione verranno illustrate alcune varianti del foglio 1 che si rifletteranno in altrettante varianti della struttura 35. Dette varianti della struttura 35 sono equivalentemente alloggiabili nella scatola 40 al pari della struttura 35. Per inciso, così come è oggetto d’invenzione il foglio 1, la struttura 35 e la scatola 40 includente la struttura 35, rientrano nell’ambito dell’invenzione le varianti del foglio 1 che verranno illustrate di seguito, le varianti della struttura 35 che si originano da dette varianti del foglio 1 e la scatola 40 includente una di dette varianti della struttura 35 alloggiata nella stessa.
La figura 5 mostra un elemento 50 sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso che si differenzia dall’elemento 1 per il fatto di includere quattro tagli passanti 51, 52, 53 e 54 in luogo di due tratti terminali reciprocamente opposti di ciascuna delle cordonature 7 e 10. In altre parole, le sezioni 19 e 21, pur essendo rispettivamente consecutive alle sezioni 18 e 22, sono disgiunte da queste ultime in corrispondenza dei suddetti tratti terminali 51, 52, 53 e 54. Più precisamente, nell’elemento 50, in luogo della cordonatura 7 è presente una cordonatura centrale 55 (che connette reciprocamente le sezioni 18 e 19) interposta tra i tagli 51 e 52. Analogamente, in luogo della cordonatura 10 è presente una cordonatura centrale 56 (che connette reciprocamente le sezioni 21 e 22) interposta tra i tagli 53 e 54. Alla luce di quanto detto, il bordo della sezione 19 corrispondente al lato lungo della stessa opposto alla cordonatura 8 è disgiunto dal bordo della sezione 18 corrispondente al lato obliquo della stessa, in corrispondenza di due tratti terminali coincidenti con i tagli 51 e 52. Analogamente, il bordo della sezione 21 corrispondente al lato lungo della stessa opposto alla cordonatura 9 è disgiunto dal bordo della sezione 22 corrispondente al lato obliquo della stessa, in corrispondenza di due tratti terminali coincidenti con i tagli 53 e 54. I tagli 51, 52, 53 e 54 hanno, preferibilmente, pressoché la medesima lunghezza.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l’elemento 50 si differenzia dall’elemento 1 anche per il fatto di includere due ulteriori tagli 57 e 58, preferibilmente passanti, rispettivamente in corrispondenza delle sezioni 19 e 21. Più precisamente, il taglio 57 è praticato nella sezione 19 e si estende dalla cordonatura 8 all’estremità del taglio 52 coincidente con un’estremità della cordonatura 55. Il taglio 58 è praticato nella sezione 21 e si estende dalla cordonatura 9 all’estremità del taglio 53 (ossia del taglio più distante dal taglio 52 o 57) coincidente con un’estremità della cordonatura 56. I tagli 57 e 58 sono preferibilmente disposti ortogonalmente alle cordonature 8 e 9.
In alternativa all’essere praticati nelle sole sezioni 19 e 21, i tagli 57 e 58, se presenti, si estendono nella sezione 20. In tal caso, il taglio 57 si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla cordonatura 9 anziché dalla cordonatura 8, ed il taglio 58 si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla cordonatura 8 anziché dalla cordonatura 9.
Per inciso, nel caso in cui le sezioni 19 e 21 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9, i tagli 57 e 58 si estendono, preferibilmente ortogonalmente, da detta unica cordonatura.
La figura 6 mostra una struttura 60 che si ottiene a partire dall’elemento 50 effettuando su quest’ultimo le medesime operazioni di piegatura compiute per realizzare la struttura 35 a partire dall’elemento 1. La struttura 60 costituisce pertanto una variante della struttura 35.
La figura 7 mostra la struttura 60 durante due piegature di ciascuna delle due pareti divisorie 19 e 21 su se stessa. Più precisamente:
• la parete 19 viene piegata verso la parete 17 lungo una linea contrapposta al taglio 58 (e pertanto trasversale alla porzione di base 18). Detta linea di piega può vantaggiosamente essere cordonata. Essendo le pareti 19 e 21 contrapposte l’una all’altra, la porzione di parete 19 disgiunta dalla porzione di base 18, piegandosi verso la parete 17, trascina con sé la porzione di parete 21 (ad essa contrapposta) disgiunta dalla porzione di base 22. Detto trascinamento ha luogo per via della connessione realizzata tra le pareti 19 e 21 dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9 (o, in alternativa, dalla precedentemente citata unica cordonatura);
• la parete 21 viene piegata verso la parete 23 lungo una linea contrapposta al taglio 57 (e pertanto trasversale alla porzione di base 22). Detta linea di piega può vantaggiosamente essere cordonata. Essendo le pareti 19 e 21 contrapposte l’una all’altra, la porzione di parete 21 disgiunta dalla porzione di base 22, piegandosi verso la parete 23, trascina con sé la porzione di parete 19 (ad essa contrapposta) disgiunta dalla porzione di base 18. Detto trascinamento ha luogo per via della connessione realizzata tra le pareti 19 e 21 dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9 (o, in alternativa, dalla precedentemente citata unica cordonatura).
Alla luce di quanto detto, il taglio 58 si estende da un’estremità del tratto terminale 53 non contrapposto al tratto terminale 52 dalla cui estremità si estende il taglio 57 (quando le porzioni di base 18 e 22 sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza dei due bordi ove, dalle cordonature 55 e 56, si sono rispettivamente originate due pieghe).
Per inciso, la piegatura delle pareti 19 e 21 si traduce in una equivalente piegatura della sezione 20 su se stessa in corrispondenza di due porzioni terminali della stessa reciprocamente opposte. Una di dette porzioni viene piegata verso la parete 17, l’altra verso la parete 23. Analogamente, nel caso in cui le sezioni 19 e 21 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 20 e dalle cordonature 8 e 9, la piegatura delle pareti 19 e 21 si traduce in una equivalente piegatura di detta unica cordonatura su se stessa in corrispondenza di due tratti terminali della stessa reciprocamente opposti.
Secondo questa variante della struttura 35, le dimensioni dei comparti 37 e 38 sono vantaggiosamente adattabili all’altezza del tacco del paio di scarpe da alloggiare negli stessi. Il taglio 57 o 58 in una delle pareti divisorie 19 o 21, se presente, agevola vantaggiosamente la piegatura dell’altra parete divisoria 21 o 19 lungo una linea contrapposta a detto taglio 57 o 58.
La figura 8 mostra la struttura 60 durante due piegature di ciascuna delle due pareti divisorie 19 e 21 su se stessa, in un senso opposto a quello delle corrispondenti piegature mostrate in figura 7. In tal caso, le sezioni 19 e 21 hanno una larghezza preferibilmente inferiore alla lunghezza dei lati obliqui delle sezioni 18 e 22. I lati corti delle sezioni 19 e 21 non sono cioè in tal caso consecutivi alle basi maggiori e minori delle sezioni 18 e 22.
La figura 9 mostra un elemento 65 sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso che si differenzia dall’elemento 1 per il fatto di essere privo delle sezioni 14, 15 e 16.
La figura 10 mostra una struttura 66 che si ottiene a partire dall’elemento 65 effettuando su quest’ultimo le medesime operazioni di piegatura compiute per realizzare la struttura 35 a partire dall’elemento 1 (ad eccezione della piegatura della sezione 14 rispetto alla sezione 16). La struttura 66 costituisce pertanto una variante della struttura 35 e si differenzia da quest’ultima per l’assenza del coperchio 36.
Per inciso, i tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente anche i tagli 57 e 58, possono equivalentemente essere praticati nell’elemento 65. In tal caso detti tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente 57 e 58, sono riscontrabili anche nella struttura 66. Valgono quindi le considerazioni esposte in riferimento alla struttura 60. La figura 11 mostra una coppia di elementi 70 e 71 sostanzialmente piani e pieghevoli su se stessi che, se considerati nel complesso, sono ottenibili dall’elemento 1 privando lo stesso delle sezioni 14, 15, 16 e 20. L’elemento 70 comprende le sezioni 17, 18, 19 e 27. L’elemento 71 comprende le sezioni 21, 22, 23 e 28. L’elemento 70 è preferibilmente pressoché uguale all’elemento 71. A partire dagli elementi 70 e 71 è possibile ottenere una struttura che si differenzia dalla struttura 66 per il fatto di essere priva della sezione 20. Più precisamente, una siffatta struttura è ottenibile eseguendo le seguenti piegature: • una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 17 rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 6;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 27 rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 29;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 19 rispetto alla sezione 18 attorno alla cordonatura 7;
e
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 23 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 11;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 28 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 30;
• una piegatura, preferibilmente di 90°, della sezione 21 rispetto alla sezione 22 attorno alla cordonatura 10.
Con riferimento al piano in cui giacciono gli elementi 70 e 71 in figura 11, le sezioni 17, 19, 27 e 21, 23, 28 vengono rispettivamente piegate dalla medesima parte rispetto alle sezioni 18 e 22. In altre parole, assumendo come faccia superiore degli elementi 70 e 71 quella rivolta verso l’osservatore di figura 11, le sezioni 17, 19, 27 e 21, 23, 28 vengono rispettivamente fatte ruotare verso l’alto.
Al termine delle piegature sopra elencate, per ottenere una struttura che si differenzia dalla struttura 66 per il solo fatto di essere priva della sezione 20, è sufficiente contrapporre le sezioni 19 e 21 l’una all’altra in modo che le sezioni 18 e 22 siano complanari e sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza delle cordonature 7 e 10.
Per inciso, i tagli 51, 52 e 53, 54 possono equivalentemente essere rispettivamente praticati negli elementi 70 e 71.
La figura 12 mostra un elemento 80 sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso che si differenzia dall’elemento 1 per il fatto di includere una pluralità di tagli passanti 81, 82, 83, 84, 85 e 86 in luogo di rispettivi tratti delle cordonature 6, 7, 10 e 11. Più precisamente:
• due tagli 81 e 82 sono preferibilmente presenti nell’elemento 80 in luogo di due tratti della cordonatura 6. La sezione 17, pur essendo consecutiva alla sezione 18, è pertanto disgiunta da quest’ultima in corrispondenza dei tagli 81 e 82. In altre parole, nell’elemento 80, la cordonatura 6 è divisa in tre tratti (uno centrale e due terminali opposti l’uno all’altro) tra i quali sono interposti i tagli 81 e 82. Questi ultimi sono preferibilmente realizzati rispettivamente in prossimità delle due estremità della cordonatura 6;
• un taglio 83 è preferibilmente presente nell’elemento 80 in luogo di un tratto della cordonatura 7. La sezione 18, pur essendo consecutiva alla sezione 19, è pertanto disgiunta da quest’ultima in corrispondenza del taglio 83. In altre parole, nell’elemento 80, la cordonatura 7 è divisa in due tratti opposti l’uno all’altro e tra i quali è interposto il taglio 83. Quest’ultimo è preferibilmente realizzato in prossimità dell’estremità della cordonatura 7 fungente anche da estremità della cordonatura 29;
• un taglio 84 è preferibilmente presente nell’elemento 80 in luogo di un tratto della cordonatura 10. La sezione 21, pur essendo consecutiva alla sezione 22, è pertanto disgiunta da quest’ultima in corrispondenza del taglio 84. In altre parole, nell’elemento 80, la cordonatura 10 è divisa in due tratti opposti l’uno all’altro e tra i quali è interposto il taglio 84. Quest’ultimo è preferibilmente realizzato in prossimità dell’estremità della cordonatura 10 fungente anche da estremità della cordonatura 30;
• due tagli 85 e 86 sono preferibilmente presenti nell’elemento 80 in luogo di due tratti della cordonatura 11. La sezione 22, pur essendo consecutiva alla sezione 23, è pertanto disgiunta da quest’ultima in corrispondenza dei tagli 85 e 86. In altre parole, nell’elemento 80, la cordonatura 11 è divisa in tre tratti (uno centrale e due terminali opposti l’uno all’altro) tra i quali sono interposti i tagli 85 e 86. Questi ultimi sono preferibilmente realizzati rispettivamente in prossimità delle due estremità della cordonatura 11.
Ciascuno dei tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 è preferibilmente, almeno parzialmente, non allineato ai tratti di cordonatura 6, 7, 10 e 11 tra cui è interposto, ed è debordante nella sezione preferibilmente trapezoidale a cui è adiacente. In particolare, i tagli 81, 82 e 83 debordano nella sezione 18, e i tagli 84, 85, 86 debordano nella sezione 22. Per effetto di detti debordamenti, rispetto all’elemento 1, nell’elemento 80 le sezioni 18 e 22, pur mantenendosi sostanzialmente preferibilmente trapezoidali, sono prive di piccole porzioni marginali 91, 92, 93, 94, 95 e 96 definibili “unghie” e divenute porzioni marginali rispettivamente delle sezioni 17, 19, 21 e 23. Più precisamente:
• i tagli 81 e 82, debordando nella sezione 18, delimitano rispettivamente due unghie 91 e 92 che corrispondono a porzioni marginali della sezione 18 nell’elemento 1, ma sono porzioni marginali della sezione 17 nell’elemento 80;
• il taglio 83, debordando nella sezione 18, delimita un’unghia 93 che corrisponde ad una porzione marginale della sezione 18 nell’elemento 1, ma è una porzione marginale della sezione 19 nell’elemento 80;
• il taglio 84, debordando nella sezione 22, delimita un’unghia 94 che corrisponde ad una porzione marginale della sezione 22 nell’elemento 1, ma è una porzione marginale della sezione 21 nell’elemento 80;
• i tagli 85 e 86, debordando nella sezione 22, delimitano rispettivamente due unghie 95 e 96 che corrispondono a porzioni marginali della sezione 22 nell’elemento 1, ma sono porzioni marginali della sezione 23 nell’elemento 80.
Come è possibile notare in figura 12, ciascun taglio 81, 82, 83, 84, 85 e 86 è preferibilmente conformato come una cresta di un’onda quadra. Ciascun taglio comprende cioè, preferibilmente, un primo tratto parallelo ai due tratti di cordonatura tra cui il taglio è interposto, ed un secondo e terzo tratto opposti l’uno all’altro rispetto a detto primo tratto ed ortogonali ai due tratti di cordonatura tra cui il taglio è interposto. I tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 sono preferibilmente uguali l’uno all’altro.
Preferibilmente, ma non necessariamente, l’elemento 80 si differenzia dall’elemento 1 anche per la differente conformazione delle sezioni 27 e 28. Più precisamente, la larghezza delle sezioni 27 e 28, anziché essere costante per l’intera lunghezza delle stesse (come nell’elemento 1), è maggiore in corrispondenza della porzione delle sezioni 27 e 28 che sporge rispettivamente oltre le cordonature 7 e 10. Più preferibilmente, il bordo della sezione 27 includente la cordonatura 29, in corrispondenza del corto tratto dello stesso sporgente longitudinalmente oltre l’estremità della cordonatura 7, anziché essere adiacente alla cordonatura 29 (come nell’elemento 1), è, procedendo dalla suddetta estremità, inizialmente parallelo al bordo della sezione 19 corrispondente al lato corto della stessa consecutivo alla cordonatura 29, e successivamente parallelo a quest’ultima. Analogamente, il bordo della sezione 28 includente la cordonatura 30, in corrispondenza del corto tratto dello stesso sporgente longitudinalmente oltre l’estremità della cordonatura 10, anziché essere adiacente alla cordonatura 30 (come nell’elemento 1), è, procedendo dalla suddetta estremità, inizialmente parallelo al bordo della sezione 21 corrispondente al lato corto della stessa consecutivo alla cordonatura 30, e successivamente parallelo a quest’ultima. Nel caso in cui i tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 siano conformati come una cresta di un’onda quadra e siano uguali tra loro, la differenza tra la larghezza di ciascuna delle sezioni 27 e 28 in corrispondenza della porzione delle stesse rispettivamente sporgente oltre le cordonature 7 e 10, e la larghezza di ciascuna delle sezioni 27 e 28 in corrispondenza della porzione delle stesse rispettivamente connessa alle sezioni 18 e 22 (dalle cordonature 29 e 30) è uguale all’altezza delle suddette creste di onda quadra, ossia alla distanza tra ciascun tratto dei tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 rispettivamente parallelo alle cordonature 6, 7, 10 e 11, e queste ultime. Alla luce di quanto detto, le sezioni 27 e 28 sono preferibilmente uguali tra loro e ruotate l’una rispetto all’altra di 180°. Effettuando sull’elemento 80 le medesime operazioni di piegatura compiute per realizzare la struttura 35 a partire dall’elemento 1, si ottiene una struttura che costituisce una variante della struttura 35 e si differenzia da quest’ultima per la presenza delle unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96, le quali, essendo rispettivamente parallele alle sezioni 17, 19, 21 e 23, sporgono dalle porzioni della base 18 e 22, preferibilmente ortogonalmente a queste ultime, dalla parte opposta rispetto alle pareti divisorie 19 e 21.
Nel caso in cui, come sopra descritto, la larghezza delle sezioni 27 e 28, anziché essere costante per l’intera lunghezza delle stesse, sia maggiore in corrispondenza della porzione delle sezioni 27 e 28 che sporge rispettivamente oltre le cordonature 7 e 10, la struttura che si ottiene dall’elemento 80 si differenzia dalla struttura 35 anche per il fatto che due porzioni rispettivamente delle pareti laterali 27 e 28 sporgono dalle porzioni della base 18 e 22, preferibilmente ortogonalmente a queste ultime, dalla parte opposta rispetto alle pareti divisorie 19 e 21 (ossia dalla medesima parte delle unghie 91, 92, 93, 94, 95). Le porzioni delle pareti laterali 27 e 28 sporgenti oltre le porzioni della base 18 e 22 corrispondono rispettivamente alle porzioni delle sezioni 27 e 28 dell’elemento 80 che si estendono trasversalmente oltre le cordonature 29 e 30.
Le unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 e, se presenti, le suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 fungono da mezzi distanziatori delle porzioni della base 18 e 22 da un piano su cui la struttura oggetto d’invenzione viene eventualmente poggiata. Quando quest’ultima viene inserita nella scatola 40, le porzioni della base 18 e 22 della struttura oggetto d’invenzione, pur essendo sovrapposte alla base 41, sono pertanto mantenute a una certa distanza da quest’ultima dalle unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 e dalle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28. Tra la base 41 e le porzioni della base 18 e 22 si viene quindi a creare un’intercapedine d’aria.
Quando la struttura oggetto d’invenzione è inserita nella scatola 40 ed alloggia nei comparti 37 e 38 un paio di calzature, le unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 e, se presenti, le suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 fungono vantaggiosamente da ammortizzatori nel caso in cui, a titolo esemplificativo, la scatola 40 venga erroneamente fatta cadere a terra. La struttura ottenibile a partire dall’elemento 80 fornisce quindi una protezione aggiuntiva al paio di calzature eventualmente alloggiato nella stessa, rispetto alla protezione offerta dalla struttura 35.
I tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 sono mostrati, a titolo esemplificativo, in numero pari a sei solo. Ai fini dell’invenzione, per la creazione di un’intercapedine tra la base 41 della scatola 40 e le porzioni della base 18 e 22 della struttura oggetto d’invenzione, l’elemento 80 potrebbe includere i soli tagli 81, 82, 85 e 86. L’elemento 80 potrebbe cioè essere privo di uno o di entrambi i tagli 83 e 84 e/o di una o di entrambe le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28.
In alternativa, ai fini dell’invenzione, l’elemento 80 potrebbe includere i soli tagli 81 e 86 e le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28. L’elemento 80 potrebbe cioè essere privo di uno o di entrambi i tagli 82 e 85 e/o di uno o di entrambi i tagli 83 e 84.
Per inciso, nel caso in cui l’elemento 80 non includa i tagli 83 e 84, i tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente anche i tagli 57 e 58, possono equivalentemente essere praticati nell’elemento 80. In tal caso detti tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente 57 e 58, sono riscontrabili anche nella struttura ottenibile a partire dall’elemento 80. Valgono quindi le considerazioni esposte in riferimento alla struttura 60.
Per inciso, i tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 ed eventualmente anche le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28, possono equivalentemente essere presenti nell’elemento 65. In tal caso le unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 ed eventualmente le suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 sono riscontrabili anche nella struttura 66. Per inciso, i tagli 81, 82, 83, 84, 85 e 86 ed eventualmente anche le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28, possono equivalentemente essere rispettivamente presenti negli elementi 70 e 71. In tal caso le unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 ed eventualmente le suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 sono riscontrabili anche nelle struttura ottenibile a partire dagli elementi 70 e 71.
La figura 13 mostra un elemento 100 sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso che si differenzia dall’elemento 1 per il fatto di includere sei ulteriori sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106, preferibilmente rettangolari, connesse tra loro o alle sezioni 23, 27 e 28 per il tramite di sei rispettive cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116. Più precisamente:
• la sezione 101, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 111, alla sezione 23 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 11;
• la sezione 102, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 112, alla sezione 101 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 111;
• la sezione 103, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 113, alla sezione 27 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 29;
• la sezione 104, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 114, alla sezione 103 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 113;
• la sezione 105, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 115, alla sezione 28 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 30;
• la sezione 106, in corrispondenza di un bordo coincidente con un proprio lato lungo, è connessa, tramite la cordonatura 116, alla sezione 105 in corrispondenza del bordo di quest’ultima opposto alla cordonatura 115.
Le sezioni 101 e 102 hanno preferibilmente la stessa larghezza. Più preferibilmente, le sezioni 101 e 102 hanno la stessa larghezza della sezione 23. I bordi delle sezioni 101 e 102 corrispondenti ai lati corti di queste ultime sono, preferibilmente, rispettivamente allineati ai bordi della sezione 23 corrispondenti ai lati corti della stessa. La sezione 102 ha una lunghezza preferibilmente inferiore alla lunghezza della sezione 23, e più preferibilmente pari a circa la metà della lunghezza di quest’ultima. La sezione 101 ha una lunghezza estremamente inferiore a quella della sezione 23. Più preferibilmente, la sezione 101 ha una lunghezza pressoché pari a due volte lo spessore dell’elemento 100.
Secondo una variante dell’elemento 100, le sezioni 23 e 102, anziché essere connesse l’una all’altra dalla sezione 101 e dalle cordonature 111 e 112, sono reciprocamente connesse da un’unica cordonatura.
Secondo un’altra variante dell’elemento 100, la sezione 101 è preferibilmente trapezoidale isoscele, con la base minore in corrispondenza della cordonatura 111 e la base maggiore (di lunghezza di poco superiore a quella dalle base minore) in corrispondenza della cordonatura 112. Secondo questa variante, i bordi della sezione 101 corrispondenti ai lati obliqui di quest’ultima sono rispettivamente consecutivi, ma non adiacenti, ai bordi della sezione 23 corrispondenti ai lati corti della stessa.
Le sezioni 103 e 104 hanno preferibilmente la stessa lunghezza. Più preferibilmente, le sezioni 103 e 104 hanno la stessa lunghezza della sezione 27. I bordi delle sezioni 103 e 104 corrispondenti ai lati corti di queste ultime sono, preferibilmente, rispettivamente allineati ai bordi della sezione 27 corrispondenti ai lati corti della stessa. La sezione 104 ha una larghezza preferibilmente inferiore alla larghezza della sezione 27, e più preferibilmente pari a circa la metà della larghezza di quest’ultima. La sezione 103 ha una larghezza estremamente inferiore a quella della sezione 27. Più preferibilmente, la sezione 103 ha una larghezza pressoché pari a due volte lo spessore dell’elemento 100.
Secondo una variante dell’elemento 100, le sezioni 27 e 104, anziché essere connesse l’una all’altra dalla sezione 103 e dalle cordonature 113 e 114, sono reciprocamente connesse da un’unica cordonatura.
Secondo un’altra variante dell’elemento 100, la sezione 103 è preferibilmente trapezoidale rettangolare, con la base minore in corrispondenza della cordonatura 113, la base maggiore (di lunghezza di poco superiore a quella dalle base minore) in corrispondenza della cordonatura 114 ed il lato ortogonale ad entrambe le basi allineato (ossia adiacente) al bordo della sezione 27 corrispondente al lato corto di quest’ultima adiacente alla cordonatura 6. Secondo questa variante, il bordo della sezione 103 corrispondente al lato obliquo di quest’ultima è consecutivo, ma non adiacente, al bordo della sezione 27 corrispondente ad un lato corto della stessa (non adiacente alla cordonatura 6). Le sezioni 105 e 106 hanno preferibilmente la stessa lunghezza. Più preferibilmente, le sezioni 105 e 106 hanno la stessa lunghezza della sezione 28. I bordi delle sezioni 105 e 106 corrispondenti ai lati corti di queste ultime sono, preferibilmente, rispettivamente allineati ai bordi della sezione 28 corrispondenti ai lati corti della stessa. La sezione 106 ha una larghezza preferibilmente inferiore alla larghezza della sezione 28, e più preferibilmente pari a circa la metà della larghezza di quest’ultima. La sezione 105 ha una larghezza estremamente inferiore a quella della sezione 28. Più preferibilmente, la sezione 105 ha una larghezza pressoché pari a due volte lo spessore dell’elemento 100.
Secondo una variante dell’elemento 100, le sezioni 28 e 106, anziché essere connesse l’una all’altra dalla sezione 105 e dalle cordonature 115 e 116, sono reciprocamente connesse da un’unica cordonatura.
Secondo un’altra variante dell’elemento 100, la sezione 105 è preferibilmente trapezoidale rettangolare, con la base minore in corrispondenza della cordonatura 115, la base maggiore (di lunghezza di poco superiore a quella dalle base minore) in corrispondenza della cordonatura 116 ed il lato ortogonale ad entrambe le basi allineato (ossia adiacente) al bordo della sezione 28 corrispondente al lato corto di quest’ultima non adiacente alla cordonatura 11. Secondo questa variante, il bordo della sezione 105 corrispondente al lato obliquo di quest’ultima è consecutivo, ma non adiacente, al bordo della sezione 28 corrispondente ad un lato corto della stessa (adiacente alla cordonatura 11).
La figura 14 mostra l’elemento 100 durante:
• una piegatura di 180° della sezione 14 rispetto alla sezione 16 attorno alle cordonature 3 e 4;
• una piegatura di 180° della sezione 102 rispetto alla sezione 23 attorno alle cordonature 111 e 112;
• una piegatura di 180° della sezione 104 rispetto alla sezione 27 attorno alle cordonature 113 e 114;
• una piegatura di 180° della sezione 106 rispetto alla sezione 28 attorno alle cordonature 115 e 116.
Per inciso:
• analogamente a quanto detto in riferimento all’elemento 1, nell’elemento 100, nel caso in cui le sezioni 14 e 16 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 15 e dalle cordonature 3 e 4, la sezione 14 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 16 attorno a detta unica cordonatura;
• nel caso in cui le sezioni 23 e 102 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 101 e dalle cordonature 111 e 112, la sezione 102 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 23 attorno a detta unica cordonatura;
• nel caso in cui le sezioni 27 e 104 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 103 e dalle cordonature 113 e 114, la sezione 104 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 27 attorno a detta unica cordonatura;
• nel caso in cui le sezioni 28 e 106 siano connesse l’una all’altra da un’unica cordonatura anziché dalla sezione 105 e dalle cordonature 115 e 116, la sezione 106 viene piegata di 180° rispetto alla sezione 28 attorno a detta unica cordonatura.
Al termine delle quattro suddette piegature:
• la sezione 14 è contrapposta alla sezione 16, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 15 è disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 14 e 16;
• la sezione 102 è contrapposta alla sezione 23, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 101 è disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 23 e 102;
• la sezione 104 è contrapposta alla sezione 27, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 103 è disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 27 e 104;
• la sezione 106 è contrapposta alla sezione 28, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 105 è disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 28 e 106.
Una sostanza adesiva può essere interposta tra le facce delle sezioni 14 e 16, 23 e 102, 27 e 104, 28 e 106 che vanno a contrapporsi. Detta sostanza adesiva contribuisce vantaggiosamente a mantenere le suddette sezioni piegate di 180° l’una rispetto all’altra vincendo l’eventuale ritorno elastico dell’elemento 100. La figura 15 mostra una struttura 117 ottenuta a partire dall’elemento 100 dopo l’esecuzione, su quest’ultimo, delle quattro piegature di cui sopra (ossia illustrate con riferimento alla figura 14) e di ulteriori piegature coincidenti con quelle effettuate sull’elemento 1 ed illustrate con riferimento alla figura 3. La figura 15 mostra cioè l’elemento 100 con:
• le sezioni 17 e 27 disposte sia ortogonalmente tra loro, sia ortogonalmente alla sezione 18;
• le sezioni 23 e 28 disposte sia ortogonalmente tra loro, sia ortogonalmente alla sezione 22;
• le sezioni 19 e 21 rispettivamente disposte ortogonalmente alle sezioni 18 e 22;
• la sezione 19 contrapposta alla sezione 21, preferibilmente a contatto con la stessa, e la sezione 20 disposta pressoché ortogonalmente alle sezioni 19 e 21;
• le sezioni 18 e 22 preferibilmente complanari e sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza delle pieghe rispettivamente originatesi dalle cordonature 7 e 10.
Una sostanza adesiva può essere interposta tra le facce delle sezioni 19 e 21 che vanno a contrapporsi. Detta sostanza adesiva contribuisce vantaggiosamente a mantenere le sezioni 19 e 21 piegate di 180° l’una rispetto all’altra vincendo l’eventuale ritorno elastico dell’elemento 100.
La struttura 117 si differenzia dalla struttura 35 per il fatto che le pareti laterali 23, 27 e 28 sono dotate di contropareti (laterali) rispettivamente coincidenti con le sezioni 102, 104 e 106. Dette contropareti, vantaggiosamente, irrobustiscono la struttura 117 rispetto alla struttura 35. In aggiunta a ciò, i bordi superiori delle pareti laterali 23, 27 e 28, anziché coincidere con bordi liberi di queste ultime rispettivamente opposti alle cordonature 11, 29 e 30 (come nella struttura 35), corrispondono alle sezioni 101, 103 e 105. Essendo le sezioni 17, 23, 27 e 28 preferibilmente rettangolari, avendo le sezioni 17 e 23 preferibilmente la medesima lunghezza ed avendo le sezioni 27 e 28 una larghezza preferibilmente pari alla lunghezza della sezione 17, le sezioni 101, 103 e 105 sono preferibilmente complanari e parallele alle sezioni 18 e 22 della base della struttura 117. Pregevole è pertanto l’effetto estetico prodotto dalle sezioni 101, 103 e 105 nel delimitare parzialmente i comparti 37 e 38 della struttura 117.
Per inciso, la struttura 117, al pari della struttura 35, è alloggiabile nella scatola 40 in modo che le porzioni 18 e 22 siano sovrapposte alla base 41, la parete laterale 17 sia contrapposta alla parete laterale 45 e le pareti laterali 23, 27 e 28 siano rispettivamente contrapposte alle pareti laterali 43, 42 e 44 per il tramite delle contropareti 102, 14 e 106.
Vantaggiosamente, grazie alla presenza delle sezioni 101, 103 e 105, tra le pareti laterali 23, 27 e 28 e le contropareti 102, 104 e 106 si vengono a creare rispettive intercapedini d’aria. Quando la struttura 117 è inserita nella scatola 40 ed alloggia nei comparti 37 e 38 un paio di calzature, le sezioni 101, 103 e 105 fungono vantaggiosamente da ammortizzatori nel caso in cui, a titolo esemplificativo, la scatola 40 venga erroneamente fatta cadere a terra. La struttura 117 fornisce quindi una protezione aggiuntiva al paio di calzature eventualmente alloggiato nella stessa, rispetto alla protezione offerta dalla struttura 35.
Per inciso, i tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente anche i tagli 57 e 58, possono equivalentemente essere praticati nell’elemento 100. In tal caso detti tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente 57 e 58, sono riscontrabili anche nella struttura 117. Valgono quindi le considerazioni esposte in riferimento alla struttura 60.
Per inciso, le sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106 (e con esse le cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116) possono equivalentemente essere presenti nell’elemento 65. In tal caso le contropareti 102, 104 e 106 ed i bordi superiori 101, 103 e 105 sono riscontrabili anche nella struttura 66.
Per inciso, le sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106 (e con esse le cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116), possono equivalentemente essere rispettivamente presenti negli elementi 70 e 71. In tal caso le contropareti 102, 104 e 106 ed i bordi superiori 101, 103 e 105 sono riscontrabili anche nelle struttura ottenibile a partire dagli elementi 70 e 71.
Per inciso, le sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106 (e con esse le cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116) possono equivalentemente essere presenti nell’elemento 80. In tal caso le contropareti 102, 104 e 106 ed i bordi superiori 101, 103 e 105 sono riscontrabili anche nella struttura ottenibile dall’elemento 80.
La figura 16 mostra un elemento 120 sostanzialmente piano e pieghevole su se stesso che si differenzia dall’elemento 100 per il fatto che la sezione 102 ha una lunghezza superiore a quella della sezione 23, la sezione 104 ha una larghezza superiore a quella della sezione 27 e la sezione 106 ha una larghezza superiore a quella della sezione 28. Per effetto di ciò, effettuando sull’elemento 120 le medesime operazioni di piegatura compiute per realizzare la struttura 117 a partire dall’elemento 100, si ottiene una struttura che costituisce una variante della struttura 117 e si differenzia da quest’ultima per la presenza di porzioni delle contropareti 102, 104 e 106 che sporgono dalle porzioni della base 18 e 22, preferibilmente ortogonalmente a queste ultime, dalla parte opposta rispetto alle pareti divisorie 19 e 21. Preferibilmente, le sezioni 104 e 106 hanno la medesima larghezza, uguale alla lunghezza della sezione 102. Le contropareti 102, 104 e 106, nella struttura che si ottiene dal foglio 120, sporgono pertanto della medesima estensione dalle porzioni della base 18 e 22.
Analogamente a quanto detto con riferimento all’elemento 80, preferibilmente, ma non necessariamente, l’elemento 120 si differenzia dall’elemento 100 anche per la differente conformazione delle sezioni 27 e 28. Più precisamente, la larghezza delle sezioni 27 e 28, anziché essere costante per l’intera lunghezza delle stesse (come nell’elemento 1), è maggiore in corrispondenza della porzione delle sezioni 27 e 28 che sporge rispettivamente oltre le cordonature 7 e 10. Più preferibilmente, il bordo della sezione 27 includente la cordonatura 29, in corrispondenza del corto tratto dello stesso sporgente longitudinalmente oltre l’estremità della cordonatura 7, anziché essere adiacente alla cordonatura 29 (come nell’elemento 1), è, procedendo dalla suddetta estremità, inizialmente parallelo al bordo della sezione 19 corrispondente al lato corto della stessa consecutivo alla cordonatura 29, e successivamente parallelo a quest’ultima. Analogamente, il bordo della sezione 28 includente la cordonatura 30, in corrispondenza del corto tratto dello stesso sporgente longitudinalmente oltre l’estremità della cordonatura 10, anziché essere adiacente alla cordonatura 30 (come nell’elemento 1), è, procedendo dalla suddetta estremità, inizialmente parallelo al bordo della sezione 21 corrispondente al lato corto della stessa consecutivo alla cordonatura 30, e successivamente parallelo a quest’ultima. Nel caso in cui le sezioni 104 e 106 abbiano la medesima larghezza, uguale alla lunghezza della sezione 102, la differenza tra la larghezza di ciascuna delle sezioni 27 e 28 in corrispondenza della porzione delle stesse rispettivamente sporgente oltre le cordonature 7 e 10, e la larghezza di ciascuna delle sezioni 27 e 28 in corrispondenza della porzione delle stesse rispettivamente connessa alle sezioni 18 e 22 (dalle cordonature 29 e 30) è uguale alla differenza tra la lunghezza della sezione 102 e quella della sezione 23, che è uguale alla differenza tra la larghezza della sezione 104 a quella della sezione 27, che è uguale alla differenza tra la larghezza della sezione 106 e quella della sezione 28. Alla luce di quanto detto, le sezioni 27 e 28 sono preferibilmente uguali tra loro e ruotate l’una rispetto all’altra di 180°.
Se, come sopra descritto, la larghezza delle sezioni 27 e 28, anziché essere costante per l’intera lunghezza delle stesse, sia maggiore in corrispondenza della porzione delle sezioni 27 e 28 che sporge rispettivamente oltre le cordonature 7 e 10, la struttura che si ottiene dall’elemento 120 si differenzia dalla struttura 117 anche per il fatto che due porzioni rispettivamente delle pareti laterali 27 e 28 sporgono dalle porzioni della base 18 e 22, preferibilmente ortogonalmente a queste ultime, dalla parte opposta rispetto alle pareti divisorie 19 e 21 (ossia dalla medesima parte delle contropareti 102, 104 e 106). Le porzioni delle pareti laterali 27 e 28 sporgenti oltre le porzioni della base 18 e 22 corrispondono rispettivamente alle porzioni delle sezioni 27 e 28 dell’elemento 120 che si estendono trasversalmente oltre le cordonature 29 e 30.
Al pari delle unghie 91, 92, 93, 94, 95 e 96 nella struttura che si ottiene dall’elemento 80, le porzioni sporgenti delle contropareti 102, 104 e 106 e, se presenti, le porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 fungono da mezzi distanziatori delle porzioni della base 18 e 22 da un piano su cui la struttura oggetto d’invenzione viene eventualmente poggiata. Quando quest’ultima viene inserita nella scatola 40, le porzioni della base 18 e 22 della struttura oggetto d’invenzione, pur essendo sovrapposte alla base 41, sono pertanto mantenute a una certa distanza da quest’ultima dalle porzioni sporgenti delle contropareti 102, 104 e 106 e dalle porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28. Tra la base 41 e le porzioni della base 18 e 22 si viene quindi a creare un’intercapedine d’aria.
Quando la struttura oggetto d’invenzione è inserita nella scatola 40 ed alloggia nei comparti 37 e 38 un paio di calzature, le porzioni sporgenti delle contropareti 102, 104 e 106 e, se presenti, le porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28 fungono vantaggiosamente da ammortizzatori nel caso in cui, a titolo esemplificativo, la scatola 40 venga erroneamente fatta cadere a terra. Al pari della struttura ottenibile a partire dall’elemento 80, la struttura ottenibile a partire dall’elemento 120 fornisce quindi una protezione aggiuntiva al paio di calzature eventualmente alloggiato nella stessa, rispetto alla protezione offerta dalla struttura 35.
Per inciso, analogamente a quanto detto con riferimento alla struttura 117, la struttura ottenibile dall’elemento 120 è alloggiabile nella scatola 40 in modo che le porzioni 18 e 22 siano sovrapposte alla base 41, la parete laterale 17 sia contrapposta alla parete laterale 45 e le pareti laterali 23, 27 e 28 siano rispettivamente contrapposte alle pareti laterali 43, 42 e 44 per il tramite delle contropareti 102, 14 e 106.
Per inciso, i tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente anche i tagli 57 e 58, possono equivalentemente essere praticati nell’elemento 120. In tal caso detti tagli 51, 52, 53 e 54, ed eventualmente 57 e 58, sono riscontrabili anche nella struttura ottenibile dall’elemento 120. Valgono quindi le considerazioni esposte in riferimento alla struttura 60.
Per inciso, le sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106 (e con esse le cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116) ed eventualmente anche le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28, possono equivalentemente essere presenti nell’elemento 65.
Per inciso, le sezioni 101, 102, 103, 104, 105 e 106 (e con esse le cordonature 111, 112, 113, 114, 115 e 116) ed eventualmente anche le porzioni delle sezioni 27 e 28 corrispondenti alle suddette porzioni sporgenti delle pareti laterali 27 e 28, possono equivalentemente essere rispettivamente presenti negli elementi 70 e 71.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura divisoria e di rivestimento (35, 60, 66, 117) alloggiabile in una scatola per scarpe (40) e realizzabile a partire da uno o più elementi sostanzialmente piani (1, 50, 65, 70, 71) pieghevoli su se stessi, detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: • una base suddivisa in una prima ed una seconda porzione (18, 22); • una prima parete divisoria (19) includente un primo ed un secondo bordo (7, 8) reciprocamente opposti, detta prima parete divisoria (19) essendo connessa, mediante una piega, in corrispondenza di almeno un tratto del proprio primo bordo (7), ad almeno un tratto di un primo bordo di detta prima porzione (18) di detta base; • una seconda parete divisoria (21) includente un primo ed un secondo bordo (10, 9) reciprocamente opposti, detta seconda parete divisoria (21) essendo connessa, mediante una piega, in corrispondenza di almeno un tratto del proprio primo bordo (10), ad almeno un tratto di un primo bordo di detta seconda porzione (22) di detta base, dette pareti divisorie (19, 21) essendo contrapponibili l’una all’altra in modo tale per cui, quando dette pareti divisorie (19, 21) sono contrapposte l’una all’altra, dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base siano sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo (7, 10) delle stesse; • una prima, una seconda, una terza e una quarta parete laterale (17, 23, 27, 28) due a due reciprocamente opposte rispetto a detta base (18, 22), almeno una di dette pareti laterali (17, 23, 27, 28) essendo connessa, mediante almeno una piega, a detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base, ciascuna di dette pareti laterali (17, 23, 27, 28) essendo connessa, mediante almeno una piega, a detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base o ad un’altra di dette pareti laterali (17, 23, 27, 28).
  2. 2. Struttura (35, 60, 66, 117) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda parete divisoria (21) è connessa, mediante almeno una piega, a detto secondo bordo (9) di detta prima parete divisoria (19) in corrispondenza del proprio secondo bordo (8).
  3. 3. Struttura (35, 60, 66, 117) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base sono conformate in modo tale per cui, quando dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo (7, 10) delle stesse, detta base (18, 22) sia di forma sostanzialmente quadrata o rettangolare, detto primo bordo (7, 10) di dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base essendo inclinato rispetto a ciascuno dei quattro bordi (6, 11, 29, 30) di detta base (18, 22) corrispondenti ai quattro lati (6, 11, 29, 30) di detta forma quadrata o rettangolare.
  4. 4. Struttura (60) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: • detto primo bordo di detta prima parete divisoria (19) è disgiunto da detto primo bordo di detta prima porzione (18) di detta base in corrispondenza di due tratti terminali (51, 52) dello stesso reciprocamente opposti; • detto primo bordo di detta seconda parete divisoria (21) è disgiunto da detto primo bordo di detta seconda porzione (22) di detta base in corrispondenza di due tratti terminali (53, 54) dello stesso reciprocamente opposti.
  5. 5. Struttura (60) secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che: • detta prima parete divisoria (19) comprende un primo taglio (57) che si estende da detto primo bordo a detto secondo bordo (8) di detta prima parete divisoria (19) a partire da un’estremità di uno (52) di detti due tratti terminali (51, 52) di detto primo bordo di detta prima parete divisoria (19); • detta seconda parete divisoria (21) comprende un secondo taglio (58) che si estende da detto primo bordo a detto secondo bordo (9) di detta seconda parete divisoria (21) a partire da un’estremità del tratto terminale (53) di detto primo bordo di detta seconda parete divisoria (21) non contrapposto al tratto terminale (52) dall’estremità del quale si diparte detto primo taglio (57), quando dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base sono sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo delle stesse.
  6. 6. Struttura (35, 60, 66, 117) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che dette porzioni (18, 22) di detta base, dette pareti divisorie (19, 21) e dette pareti laterali (17, 23, 27, 28) sono almeno parzialmente rivestite da uno strato includente almeno un materiale scelto nel gruppo comprendente tessuto, tessuto non tessuto, vernice e materiali polimerici.
  7. 7. Struttura (35, 60, 66, 117) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che: • detta prima parete laterale (17) è connessa, mediante una piega, a detta prima porzione (18) di detta base in corrispondenza di un secondo bordo (6) della stessa opposto a detto primo bordo (7) di detta prima porzione (18) di detta base; • detta seconda parete laterale (23) è connessa, mediante una piega, a detta seconda porzione (22) di detta base in corrispondenza di un secondo bordo (11) della stessa opposto a detto primo bordo (10) di detta seconda porzione (22) di detta base; • detta terza parete laterale (27) è connessa, mediante una piega, a detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base in corrispondenza di un terzo bordo (29) della stessa interposto tra detti primo e secondo bordo (6, 7) di detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base; • detta quarta parete laterale (28) è connessa, mediante una piega, a detta prima o a seconda porzione (18, 22) di detta base in corrispondenza di un ulteriore bordo (30) della stessa interposto tra detti primo e secondo bordo (10, 11) di detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base.
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che: • detta prima parete laterale (17) è disgiunta da detto secondo bordo (7) di detta prima porzione (18) di detta base in corrispondenza di almeno un tratto (81) dello stesso conformato in modo tale per cui una porzione (91) di detta prima parete laterale (17) sporga da detta prima porzione (18) di detta base dalla parte opposta di detta prima parete divisoria (19); • detta seconda parete laterale (23) è disgiunta da detto secondo bordo (11) di detta seconda porzione (22) di detta base in corrispondenza di almeno un tratto (86) dello stesso conformato in modo tale per cui una porzione (96) di detta seconda parete laterale (23) sporga da detta seconda porzione (22) di detta base dalla parte opposta di detta seconda parete divisoria (21).
  9. 9. Struttura (117) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto di comprendere: • una prima controparete (102) contrapponibile a detta seconda parete laterale (23) e connessa a quest’ultima mediante almeno una piega; • una seconda controparete (104) contrapponibile a detta terza parete laterale (27) e connessa a quest’ultima mediante almeno una piega; • una terza controparete (106) contrapponibile a detta quarta parete laterale (28) e connessa a quest’ultima mediante almeno una piega.
  10. 10. Struttura secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che: • detta prima controparete (102) ha un’estensione tale per cui, quando detta prima controparete (102) è contrapposta a detta seconda parete laterale (23), una porzione di detta prima controparete (102) sporga da detta seconda porzione (22) di detta base dalla parte opposta di detta seconda parete divisoria (21); • detta seconda controparete (104) ha un’estensione tale per cui, quando detta seconda controparete (104) è contrapposta a detta terza parete laterale (27), una porzione di detta seconda controparete (104) sporga da detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base dalla parte opposta di dette prima e seconda parete divisoria (19, 21); • detta terza controparete (106) ha un’estensione tale per cui, quando detta terza controparete (106) è contrapposta a detta quarta parete laterale (28), una porzione di detta terza controparete (106) sporga da detta prima o seconda porzione (18, 22) di detta base dalla parte opposta di dette prima e seconda parete divisoria (19, 21).
  11. 11. Contenitore comprendente: • una scatola per scarpe (40) includente: − una base (41) quadrata o rettangolare; − quattro pareti laterali (42, 43, 44, 45) connesse trasversalmente a detta base (41) in corrispondenza di rispettivi bordi della stessa e delimitanti, insieme a detta base (41), una sede in cui è alloggiabile un paio di calzature; detto contenitore essendo caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre: • una struttura (35, 60, 66, 117) secondo una delle rivendicazioni precedenti, alloggiata in detta sede, dette pareti divisorie (19, 21) di detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo reciprocamente contrapposte, dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base di detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo sostanzialmente consecutive l’una all’altra in corrispondenza del rispettivo primo bordo (7, 10) delle stesse, dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base di detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo conformate in modo tale per cui detta base di detta struttura (35, 60, 66, 117) sia di forma sostanzialmente quadrata o rettangolare ed abbia sostanzialmente la medesima estensione della base (41) di detta scatola (40), dette prima e seconda porzione (18, 22) di detta base di detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo sovrapposte a detta base (41) di detta scatola (40), dette pareti laterali (17, 23, 27, 28) di detta struttura (35, 60, 66, 117) essendo rispettivamente contrapposte a dette pareti laterali (42, 43, 44, 45) di detta scatola (40).
  12. 12. Elemento (70, 71) sostanzialmente piano comprendente una pluralità di cordonature (6, 7, 10, 11, 29, 30) attorno alle quali detto elemento (70, 71) è pieghevole su se stesso, detto elemento (70, 71) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: • una prima sezione (17, 23); • una seconda sezione (18, 22) di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta prima sezione (17, 23) da una prima cordonatura (6, 11) realizzata in corrispondenza di un bordo (6, 11) di detta seconda sezione corrispondente al lato (6, 11) di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore (29, 30) ed alla base minore della stessa; • una terza sezione (19, 21) connessa a detta seconda sezione (18, 22) da una seconda cordonatura (7, 10) realizzata in corrispondenza di un bordo (7, 10) di detta seconda sezione (18, 22) opposto a detta prima cordonatura (6, 11); • una quarta sezione (27, 28) connessa a detta seconda sezione (18, 22) da una terza cordonatura (29, 30) realizzata in corrispondenza di un bordo (29, 30) di detta seconda sezione (18, 22) interposto tra dette prima e seconda cordonatura (6, 7, 10, 11).
  13. 13. Elemento secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta terza sezione (19, 21) è disgiunta da detta seconda sezione (18, 22) in corrispondenza di due tratti terminali reciprocamente opposti del bordo (7, 10) di detta seconda sezione (18, 22) opposto a detta prima cordonatura (6, 11).
  14. 14. Elemento (1, 50, 65, 80, 100, 120) sostanzialmente piano comprendente una pluralità di cordonature (6, 7, 8, 9, 10, 11, 29, 30) attorno alle quali detto elemento (1, 50, 65, 80, 100, 120) è pieghevole su se stesso, detto elemento (1, 50, 65, 80, 100, 120) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: • una prima sezione (17); • una seconda sezione (18) di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta prima sezione (17) da una prima cordonatura (6) realizzata in corrispondenza di un bordo (6) di detta seconda sezione (18) corrispondente al lato (6) di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore (29) ed alla base minore della stessa; • una terza sezione (23); • una quarta sezione (22) di forma trapezoidale rettangolare connessa a detta terza sezione (23) da una seconda cordonatura (11) realizzata in corrispondenza di un bordo (11) di detta quarta sezione (22) corrispondente al lato (11) di detta forma trapezoidale disposto ortogonalmente alla base maggiore (30) ed alla base minore della stessa; • una quinta ed una sesta sezione (19, 21) connesse l’una altra da almeno una terza cordonatura (8, 9), detta quinta sezione (19) essendo inoltre connessa a detta seconda sezione (18) da una quarta cordonatura (7) opposta a detta terza cordonatura (8) e realizzata in corrispondenza di un bordo (7) di detta seconda sezione (18) opposto a detta prima cordonatura (6), detta sesta sezione (21) essendo inoltre connessa a detta quarta sezione (22) da una quinta cordonatura (10) opposta a detta terza cordonatura (9) e realizzata in corrispondenza di un bordo (10) di detta quarta sezione (22) opposto a detta seconda cordonatura (11), • una settima sezione (27) connessa a detta seconda sezione (18) da una sesta cordonatura (29) realizzata in corrispondenza di un bordo (29) di detta seconda sezione (18) interposto tra dette prima e quarta cordonatura (6, 7); • un’ottava sezione (28) connessa a detta quarta sezione (22) da una settima cordonatura (30) realizzata in corrispondenza di un bordo (30) di detta quarta sezione (22) interposto tra dette seconda e quinta cordonatura (11, 10).
  15. 15. Elemento (50) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che: • detta quinta sezione (19) è disgiunta da detta seconda sezione (18) in corrispondenza di due tratti terminali (51, 52) reciprocamente opposti del bordo di detta seconda sezione (18) opposto a detta prima cordonatura (6); • detta sesta sezione (21) è disgiunta da detta quarta sezione (22) in corrispondenza di due tratti terminali (53, 54) reciprocamente opposti del bordo di detta quarta sezione (22) opposto a detta seconda cordonatura (11).
  16. 16. Elemento (50) secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che: • detta quinta sezione (19) comprende un primo taglio (57) che si estende dal bordo di detta seconda sezione (18) opposto a detta prima cordonatura (6), a partire da un’estremità di uno (52) di detti due tratti terminali (51, 52) del bordo di detta seconda sezione (18), a detta terza cordonatura (8); • detta sesta sezione (21) comprende un secondo taglio (58) che si estende dal bordo di detta quarta sezione (22) opposto a detta seconda cordonatura (11), a partire da un’estremità del tratto terminale (53), del bordo di detta quarta sezione (22), più distante da detto primo taglio (57), a detta terza cordonatura (9).
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