IT201800000831A1 - DISPOSITIVO MISURATORE DI VISCOSITà - Google Patents

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Marco Baldini
Fabio Baldini
Giuseppe Gobbi
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Marco Baldini
Fabio Baldini
Giuseppe Gobbi
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    • E21BEARTH OR ROCK DRILLING; OBTAINING OIL, GAS, WATER, SOLUBLE OR MELTABLE MATERIALS OR A SLURRY OF MINERALS FROM WELLS
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Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal
Titolo: “Dispositivo misuratore di viscosità”
Testo della descrizione
La presente invenzione riguarda almeno due ambiti di applicazione; il primo, relativo alle macchine operanti sugli impianti di perforazione on-shore ed off-shore. In tali impianti è noto l’utilizzo di numerose tipologie di macchine, adatte ai più svariati scopi, quali ad esempio: argani di perforazione (Drawworks), pompe fango (Mud Pumps), unità di controllo superiore e verticale della perforazione (Top Drive System), tavole rotary (Rotary Tables), taglie fisse (Crown Blocks),taglie mobili travelling blocks); e parti di macchine quali: motori diesel (Diesel Engines), alternatori (A lternators), motori in corrente continua (Direct Current Motors), motori in corrente alternata (A lternate Current Motors), agitatori fango (Mud Agitators), sistemi opossum belli (Trip Tank System), pompe centrifughe di ogni tipo e dimensione (Every type and size of Centrifugal Pumps), pompe a pistoni di ogni tipo e dimensione (Every type and size of Piston pumps), compressore d’aria (Air Compressors). La viscosità è senz’altro considerata una caratteristica fondamentale dei fluidi lubrificanti, per cui, tenerla costantemente monitorata, anche in tempo reale, rappresenta una garanzia per mantenere una perfetta lubrificazione delle macchine e/o delle loro parti, questo a tutto vantaggio dell’efficienza della macchina stessa o parte di esse ma anche per prevenire guasti talora rilevanti in grado di rallentare o addirittura interrompere la produzione nonché di poter creare situazioni di pericolo per chi opera in prossimità delle stesse.
Il secondo ambito, è sempre relativo agli impianti di perforazione, ma riguarda i fanghi di perforazione che vengono usati per il controllo dei pozzi che gli impianti di perforazione trivellano di volta in volta. Tali fanghi di perforazione, necessitano, per svariati motivi che non verranno analizzati in quanto non inerenti all’invenzione, di un continuo monitoraggio della loro viscosità: tale parametro fisico è , anche per i fanghi, di fondamentale importanza per la loro caratterizzazione e valutazione. Concettualmente, perdendo di vista la viscosità dei fanghi di perforazione, si rischia fortemente di creare problematiche all’impianto tra cui eruzioni che in qualche caso diventano incontrollate e potenzialmente in grado di causare incidenti anche molto gravi: il personale può rischiare gravi incidenti, talvolta mortali e gli impianti possono venire completamente distrutti, ciò nella maggior parte dei casi a causa di incendi di enormi proporzioni. Siffatti incidenti causano effetti molto spesso devastanti anche sull’ambiente circostante: ciò sia sulla terraferma che in mare perché sono sovente accompagnati da fuori uscite incontrollate di idrocarburi molto inquinanti.
STATO DELLA TECNICA
Nel primo ambito, ovvero relativamente al monitoraggio dei fluidi di lubrificazione, non sono presenti allo stato della tecnica dispositivi per la misura in tempo reale della viscosità, ciò in nessun impianto di perforazione sia con riferimento alle macchine ivi operanti sia in relazione a parti di esse, pare non sia
Per quanto riguarda il secondo ambito, ovvero il monitoraggio dei fanghi di perforazione, le operazioni di misurazione della viscosità sono demandate ai operatori del settore, i così detti “pontisti/fanghisti” che lavorano sugli impianti di perforazione ed al personale specializzato di compagnie esterne che provvedono manualmente con una certa frequenza (in genere ogni ora) alle misure, utilizzando strumenti primitivi come imbuti e bilancette a stadera.
Uno scopo della presente invenzione è risolvere i qui citati problemi d’arte nota. Ancora uno scopo della presente invenzione è quello di descrivere un dispositivo per la misurazione in continuo ed in tempo reale della viscosità dei fluidi di lubrificazione delle macchine o parti di macchine presenti sugli impianti di perforazione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di descrivere un dispositivo per la misurazione continua in tempo reale della viscosità dei fanghi di perforazione che vengono pompati nel pozzo mediante l’utilizzo di idonee pompe per il fango presenti sugli impianti di perforazione.
Ancora, uno scopo della presente invenzione è quello di descrivere un dispositivo che consenta di rendere più performanti e produttive le macchine installate (o da installarsi) sugli impianti di perforazione.
Ancora uno scopo del dispositivo descritto dalla presente invenzione è quello di ridurre l’impatto ambientale di tali macchine.
Ancora uno scopo del dispositivo descritto dalla presente invenzione è quello di ridurre l’impatto ambientale dei fanghi di perforazione e degli idrocarburi presenti nei pozzi.
Un ulteriore scopo rilevante del dispositivo descritto dalla presente invenzione è aumentare la sicurezza degli utenti sull’impianto e dell’impianto stesso.
DESCRIZIONE SINTETICA DELL’INVENZIONE
Questi ed ulteriori scopi saranno ottenuto grazie all’innovativo dispositivo misuratore di viscosità descritto dalla presente invenzione adatto almeno ad impianti e macchine per impianti di perforazione che sono percorsi da un fluido che scorre almeno in circuito caratterizzato dal fatto di comprendente almeno due trasduttori di pressione ed un microprocessore, per leggere ed elaborare segnali provenienti dai trasduttori/sensori di pressione, detti trasduttori di pressione essendo collegati ad un medesimo tratto di tubo in cui viene fatto scorrere il fluido da monitorare, detti sensori delimitando detto tratto di tubo , detti sensori leggendo la pressione del fluido in due punti differenti del tratto di tubo , detti dati essendo inviati al microprocessore, detto microprocessore calcolando la variazione di pressione tra i due sensori fornisce il valore di viscosità del fluido nel tratto di tubo.
In particolare il microprocessore può essere ad esempio un PLC (controllore logico programmabile) o in alternativa al PLC una qualsiasi scheda I/O collegabile ad un PC o qualsiasi dispositivo in grado di leggere ed elaborare i segnali analogici provenienti dai trasduttori/sensori di pressione.
I tali trasduttori di pressione sono collegati come detto al medesimo condotto del fluido da monitorare ove con fluido d’ora in avanti sarà inteso sia il fluido lubrificante sopra detto, sia il fango di perforazione, a seconda del tipo di installazione che ne verrà fatta.
Il collegamento dei sensori di pressione a detto condotto viene effettuato ad esempio con degli elementi “tee” - ovvero dei raccordi a tre vie, che quindi ricordano la forma di una T, chiamati “tee” in inglese - uno per ogni sensore/trasduttore. Tali raccordi permettono da un ingresso l’entrata del flusso del fluido stesso; e da un’uscita, preferibilmente sul lato opposto a detto ingresso, la fuoriuscita del fluido, sulla terza via del raccordo è previsto l’innesto di ognuno dei trasduttori di pressione.
Per cui lungo la medesima tubazione, a valle di un primo collegamento raccordo “tee” viene inserito un ulteriore raccordo “tee” che, in maniera analoga al primo raccordo “tee” intercetta il flusso del fluido da monitorare. Il secondo raccordo “tee” è collegato come il primo, in questo caso la tubazione in uscita dal primo raccordo sarà in ingresso al secondo raccordo.
Resta ovvio che, a seconda del diametro del condotto del fluido da monitorare, potranno essere previsti dei riduttori.
I trasduttori/sensori di pressione saranno dunque vantaggiosamente collegati ad esempio ad un PLC o sistema similare anche basato su pc, adatto a ricevere ed elaborare i dati rilevati, questo tramite mezzi adeguati noti, quali cavi elettrici o simili adatti allo scopo.
Il circuito entro cui scorre il fluido da monitorare, potrà essere innovativamente connesso al circuito già presente sulla macchina da monitorare, (come ad esempio una macchina in cui scorre fluido di perforazione, od altre come definita sopra) in differenti modi: ad esempio attraverso collegamenti diretti con il circuito della macchina per mezzo di raccordi e/o innesti e/o tubazioni noti anche smontabili così da rendere possibile una semplice connessione/disconnessione del dispositivo misuratore di viscosità dalla macchina stessa. In alternativa il dispositivo potrà essere collegato al circuito di una macchina da monitorare prelevando il fluido da monitorare da una vasca di raccolta in cui confluisce il fluido da monitorare.
Una volta effettuato il collegamento, il fluido da monitorare, attraversando il primo “tee” entra in contatto con il primo sensore di pressione e, grazie alla seconda uscita, procede nel condotto fino ad incontrare il secondo “tee”, in corrispondenza del quale, il fluido entra in contatto con il secondo trasduttore di pressione e, grazie alla seconda uscita del tee, viene re-inserito nel circuito di partenza della macchina.
I due sensori di pressione permetteranno così innovativamente di rilevare la pressione del fluido in due punti differenti del circuito essendo disposti uno a monte dell’altro, ciò a prescindere dalla lunghezza del raccordo/condotto tra i due sensori.
I valori rilevati saranno letti istante per istante ad esempio da un PLC. Conoscendo la geometria del condotto compreso tra il primo ed il secondo sensore di pressione e la pressione nei punti di lettura dei sensori, attraverso formule note (cfr. Bernoulli, Reynolds, Fanning, Poiseuille), si potrà ricavare il valore della viscosità cinematica del fluido. Un raffronto di tale valore con parametri di riferimento , permetterà vantaggiosamente ed innovativamente una precisa e costante valutazione dello stato del fluido e, di conseguenza, un monitoraggio continuo del corretto funzionamento dell’impianto monitorato. In modo innovativo quindi, non si dovrà più ricorrere a tabelle di manutenzione programmata o controlli programmati saltuari per valutare lo stato del fluido circolante avendo sempre a disposizione una lettura in tempo reale delle condizioni ed in particolare della viscosità del fluido monitorato. In caso di fanghi di perforazione ci si potrà addirittura svincolare dalle antiquate operazioni di prelievo ed analisi “ a mano” di detti fanghi, operazione anch’essa svolta saltuariamente in base a protocolli empirici di intervento.
In modo vantaggioso il dispositivo misuratore di viscosità così realizzato potrà garantire una lettura in tempo reale della viscosità del fluido grazie all’elevata frequenza di lettura dei dati dai sensori (frequenza di campionamento) adoperata dal PLC o dispositivi analoghi già menzionati. Tali fluidi essendo fluidi lubrificanti e/o fanghi di perforazione.
La possibilità di mantenere costantemente monitorata la viscosità derivata dalla continua lettura dei dati provenienti dai sensori e dalla conseguente rielaborazione di tali dati grazie al PLC è un aspetto particolarmente innovativo e permetterà quindi di valutare sempre istantaneamente eventuali valori inaccettabili per la medesima ed intervenire tempestivamente in modo da garantire un ottimo funzionamento delle macchine monitorate, prevenendo guasti e fermi incrementandone le performances e la produttività. Sempre grazie ad un costante monitoraggio della viscosità del fluido (lubrificante e/o di perforazione) indipendente da una lettura manuale si potranno prevenire danni e malfunzionamenti delle macchine in grado di generare incidenti anche gravi con conseguenze non solo per il personale operante in loco ma anche per l’ambiente (es. evitando sversamenti di petrolio, incendi ecc..).
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL FIGURE
Questi ed ulteriori vantaggi ottenuti grazie all’innovativo dispositivo misuratore di viscosità descritto dalla presente invenzione saranno ulteriormente approfonditi e chiariti grazie alla descrizione delle figure qui allegate in cui:
in fig. 1. è rappresentato il dispositivo misuratore di viscosità con particolare riferimento al collegamento dei sensori di pressione lungo una tubazione in cui scorre un fluido da monitorare; in figura non è rappresentato il PLC.
in fig. 2 è rappresentato il dispositivo misuratore di viscosità inserito in un circuito in cui scorre un fluido di cui si vuol monitorare la viscosità;
Con riferimento alla figura 1: si descrive in particolare il dispositivo misuratore di viscosità 1 innovativo realizzato per rilevare la viscosità di un fluido F che scorre in un impianto o macchina per impianto di perforazione, tale fluido F verrà fatto scorrere in un tratto di tubo 4.
Con verrà descritto con riferimento alla figura 2 l’impianto e/o la macchina di perforazione comprende un circuito 14 in cui scorre un fluido F, tramite una parte di circuito 13, suddivisa ad esempio in 13in e 13 out detto circuito 14 viene connesso (ad esempio nella presente forma di realizzazione) ad un circuito 11 adatto ad essere connesso al dispositivo misuratore di viscosità.
Ritornando alla figura 1, il fluido F in ingresso al dispositivo 1 entra in un primo raccordo a tee 3 (in una prima via lato IN, 3in), attraversando detto raccordo 3 nelle altre due vie il fluido si dirama anche verso una direzione perpendicolare – seconda via 3s- in cui bagna il trasduttore di pressione 2 – collegato all’uscita 3s- che viene così eccitato dalla pressione del fluido F. Il fluido F esce dal raccordo 3 dalla terza via 3out e prosegue nel il tratto di tubo 4 fino a incontrare un secondo tee 3’ in cui, analogamente a quanto successo nel primo raccordo tee 3, il fluido F entra da una prima via 3’in, si dirama anche in una direzione ortogonale via 3’s- fino a bagnare il trasduttore di pressione 2’ eccitandolo; il flusso del fluido F prosegue uscendo dal raccordo tee 3’ (via 3out, lato OUT). Si noti che il tratto di tubo 4 può essere connesso tra i due raccordi tee 3 e 3’ ad esempio anche per mezzo di raccordi/riduttori 5. Il tratto di tubo è dunque delimitato dai due tee ovvero dai due sensori 2,2’. In questo modo i due sensori di pressione 2 e 2’ effettuano una lettura della pressione del fluido in due punti differenti del circuito, uno a monte dell’altro. I dati registrati dai sensori vengono quindi letti ed elaborati ad esempio da un PLC 6 per mezzo di connessioni 12, ovvero ad esempio connessioni elettriche tra i sensori e il PLC, per il successivo calcolo della viscosità del fluido F. Conoscendo la geometria del tubo 4, dei due raccordi tee 3 e 3’, degli eventuali riduttori 5, si potranno calcolare le perdite di carico dovute a tale geometria, perdite che grazie ad un calcolo matematico scaturito da formule note ed alla conoscenza dei valori di pressione sopra detti, condurranno alla determinazione della viscosità cinematica.
Più nel dettaglio, dal teorema di Bernoulli, si ricava la relazione che lega la variazione di pressione tra due punti del circuito con le perdite di carico tra gli stessi due punti del circuito e la densità del fluido; si procede alla determinazione delle perdite di carico distribuite e concentrate tra i due punti di lettura delle pressioni, per mezzo della formula di Raynolds si esprimono tali perdite di carico in funzione della viscosità cinematica trovando così il legame tra variazione di pressione ed il valore della viscosità cinematica, valore che può quindi essere calcolato facilmente essendo noti tutti gli altri valori richiesti da tali formule.
Con riferimento alla fig.2 è rappresentato un esempio di dispositivo misuratore di viscosità 1 posto in opera all’interno di un circuito/tubazione 11 attraversato da un fluido da monitorare F. L’inserimento di detto dispositivo misuratore di viscosità può essere effettuato in un circuito già esistente in differenti modi: ad esempio si può interrompere il circuito preesistente inserendovi i due tee 3 e 3’, i due sensori di pressione 2 e 2’ e tra di essi il tubo 4, oppure ad esempio si può intercettare il circuito preesistente attraverso un foro nella tubazione o circuito 14 dello stesso ed effettuare un raccordo con un elemento adatto allo scopo, ad esempio un comune niplex che si collega la circuito 13in/13out ed al circuito 14 della macchina, e inviarlo al dispositivo 1, o ancora si può fa confluire il fluido F da monitorare in una vasca 9 dalla quale prelevare il fluido da monitorare, ciò avviene connettendo il circuito 11 a detta vasca 9, il fluido F mediante il circuito 11 viene inviarto al dispositivo 1. In questo esempio infatti il fluido da monitorare si trova in una vasca 9, tale vasca 9 è da intendersi come generico punto di intercettazione del fluido F da monitorare circolante ad esempio in una macchina già installata. Il fluido F presente nella vasca di intercettazione 9 viene quindi messo in circolazione nel circuito 11 grazie ad una pompa 7; in questa rappresentazione sono presenti anche due elettrovalvole 10 ed 8 atte a aprire/chiudere il flusso del fluido F nel circuito 11. Detto fluido F, proveniente ad esempio dal circuito di lubrificazione della macchina da monitorare, viene quindi spinto verso il primo tee 2 per mezzo del quale detto fluido F viene in contatto con il primo sensore di pressione 2, sempre per mezzo di detto tee 2 il fluido prosegue nel tubo 4 (di geometria nota) fino a raggiungere il secondo tee 2’ ove, in modo analogo a quanto sopra descritto, il fluido F viene in contatto con il secondo sensore di pressione 2’ oltre a proseguire nella restante parte di circuito 11. I due sensori 2 e 2’ rilevano la pressione del fluido F. Il PLC 6, collegato con adeguati mezzi a detti sensori 2 e 2’ legge tali dati con una frequenza impostabile e calcola secondo principi e leggi fisiche note più avanti descritte, la viscosità del fluido F. La parte di condotto 13 rappresenta la connessione ad esempio al circuito preesistente sulla macchina da monitorare.
Più nel dettaglio, l’elaborazione matematica adoperata per calcolare il valore della viscosità a patire dalla lettura di due valori di pressione in due punti differenti di un circuito, si avvale dei risultati trovati da Bernoulli, Darcy-Weisbach e Reynolds per mezzo dei quali, nota la geometria del condotto tra i due sensori di pressione, si calcolano le perdite di carico distribuite e concentrate ricavando successivamente la viscosità dallo stesso teorema di Bernoulli. I dati geometrici del condotto vengono ad esempio manualmente inseriti nel PLC mentre quelli relativi alla pressione vengono letti dai già descritti sensori di pressione.
In particolare si noti che detto dispositivo misuratore di viscosità può essere collegato ad una o più macchine in modo continuo o saltuario; ancor più in particolare, uno od una pluralità di detti dispositivi possono essere collegati ad una o più macchine lubrificate di qualsivoglia genere per effettuare rilevazioni in tempo reale o ad intervalli di tempo dati di qualsiasi macchina lubrificata di qualsivoglia tipo della piattaforma di perforazione.
Il dispositivo misuratore di viscosità può essere mantenuto collegato alle macchine durante il loro funzionamento oppure essere collegato in momenti scelti dall’utilizzatore per effettuare controlli in continuo o saltuari su dette macchine. Detto dispositivo misuratore di viscosità comprenderà almeno in una o più forme di realizzazione una variante in cui un pannello di controllo centralizzato sarà ad esempio non compreso nel corpo unico del dispositivo misuratore, per visualizzare le informazioni rilevate ed eventualmente intraprendere azioni di avviso e/o correzione e/o intervento per uno o più parametri di dette macchine, se tali parametri saranno stati segnalati come non adeguati per il funzionamento corretto dell’una o più macchine.
Tutto quanto finora descritto può essere ospitato all’interno di un corpo unico contenitore adatto allo scopo che potrà fungere da alloggiamento per una pluralità o tutte le parti comprese in detto dispositivo misuratore di viscosità.
Ancora detto dispositivo misuratore di viscosità così descritto in una sua variante base può essere facilmente interfacciato attraverso tubazioni (innesti di cui sopra) a qualsiasi tipo di macchina che presenti un circuito di lubrificazione, ciò ad esempio semplicemente realizzando due fori preferibilmente nel serbatoio del fluido lubrificante presente sulla macchina da controllare ed effettuando un collegamento tra di essa ed il dispositivo misuratore di viscosità.
Oltre ai sensori di pressione, potranno essere presenti sensori di temperatura, anch’essi collegati ad esempio al PLC, così da rilevare anche la condizione termica del fluido.
Inoltre, detto dispositivo misuratore di viscosità innovativo come detto, può essere correlato ad ulteriori mezzi che potranno comprendere e portare ad ulteriori verifiche di sicurezza ed altri passaggi che saranno aggiunte agli scopi della presente invenzione senza nulla togliere al carattere innovativo della stessa.
Tale sistema innovativo dunque riduce drasticamente gli errori umani causati dagli operatori e manutentori delle macchine e/o dagli addetti ai ponti e smaltimento fanghi presenti sugli impianti che avranno la garanzia di non operare aleatoriamente ma seguendo le indicazioni fornite da detto dispositivo misuratore di viscosità, in modo vantaggiosamente oggettivo, ed inoltre dovranno prestare molta più attenzione e seguire scrupolosamente le operazioni in base ai valori registrati. E’ sempre da ricordare che tutt’oggi, gli errori umani risultano essere ancora di gran lunga la principale causa di rottura delle macchine.
Tale dispositivo innovativo consente inoltre vantaggiosamente di evitare qualsiasi spreco di fluido lubrificante facendolo sostituire solo quando non presenta più le caratteristiche che assicurano una perfetta lubrificazione alla macchina e senza rischiare alcun danno per un uso eccessivo e/o troppo prolungato della stessa con un olio non più sufficiente o performante per lo scopo.
Quindi, varianti in forma, dimensione, tipologia di connessione alle macchine da monitorare, tipo di fluido e circuito monitorato, varianti nel collegamento elettrico dei sensori, nei dispositivi di acquisizione dati, nei sensori di pressione purché adatti allo scopo, saranno da considerarsi compresi nell’oggetto della presente invenzione così come meglio definito dalle annesse rivendicazioni

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo misuratore di viscosità (1) adatto almeno ad impianti e macchine per impianti di perforazione che sono percorsi da un fluido (F) che scorre almeno in circuito (14) caratterizzato dal fatto di comprendente almeno due trasduttori di pressione (2,2’) ed un microprocessore (6), per leggere ed elaborare segnali provenienti dai trasduttori/sensori di pressione (2,2’), detti trasduttori di pressione (2,2’) essendo collegati ad un medesimo tratto di tubo (4) in cui viene fatto scorrere il fluido (F) da monitorare, detti sensori delimitando detto tratto di tubo (4), detti sensori leggendo la pressione del fluido (F) in due punti differenti del tratto di tubo (4), detti dati essendo inviati al microprocessore, detto microprocessore calcolando la variazione di pressione tra i due sensori fornisce il valore di viscosità del fluido (F) nel tratto di tubo (4).
  2. 2. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto dispositivo (1) comprende almeno un primo raccordo tee (3) a tre vie (3in, 3s, 3out), ed almeno un secondo raccordo tee (3’) a tre vie (3’in, 3’s, 3’out), tra la via (3out) di detto primo raccordo e la via (3’in) di detto secondo raccordo essendo connesso almeno detto tratto di tubo (4).
  3. 3. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti in cui la prima via (3in) del raccordo (3) essendo la via di ingresso del fluido (F) nel dispositivo, la seconda via (3s) essendo collegata al primo sensore di pressione (2) che viene bagnato dal fluido (F) che vi si dirama, detto fluido (F) uscendo da detta terza via (3out) proseguendo in detto tratto di tubo (4) verso l’ingresso (3’in) di detto secondo raccordo tee (3’).
  4. 4. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto fluido (F) passando in detto secondo raccordo (3’) bagna detta seconda via (3’s), detta seconda via (3’s) essendo connessa a detto secondo sensore (2’) di pressione e detto fluido (F) fuoriuscendo dal dispositivo (1) da detto terzo raccordo (3’out).
  5. 5. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui la viscosità del fluido (F) nel tratto di tubo (4) è la viscosità del fluido (F) in tutto l’impianto e/o macchina per impianto di perforazione.
  6. 6. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto fluido (F) è un fluido lubrificante e/o un fango di perforazione.
  7. 7. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il fluido (F) entra ed esce dal dispositivo (1) per mezzo almeno di condotti di collegamento (13in,13out,11) con detti raccordi tee (3’,3).
  8. 8. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto microprocessore (6) è un PLC (controllore logico programmabile) o una qualsiasi scheda I/O collegabile ad un PC o qualsiasi dispositivo in grado di leggere ed elaborare almeno segnali provenienti dai trasduttori/sensori di pressione (2,2’).
  9. 9. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto dispositivo può comprendere ulteriormente sensori di temperatura, anch’essi collegati al microprocessore (6) per rilevare la condizione termica del fluido.
  10. 10. Dispositivo misuratore di viscosità (1) secondo le rivendicazioni precedenti, in cui può essere presente una vasca (9) in cui viene fatto confluire dal circuito (14) e/o circuito (13in,13out) il fluido (F), mediante il circuito (11) connesso a detta vasca il fluido (F) essendo inviato al dispositivo (1).
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