IT201800000582A1 - Stufa per la cottura di alimenti - Google Patents
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Description
“STUFA PER LA COTTURA DI ALIMENTI”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda una stufa alimentabile tramite un combustibile solido, quale legna o carbone o pellet, per la cottura di alimenti.
STATO DELLA TECNICA
Per eseguire la cottura di alimenti è noto l’impiego di una stufa a legna comprendente una camera di cottura o forno posto adiacente ad una camera di combustione e comprendente un percorso fumi, lungo cui sono richiamati i fumi caldi della combustione, che si sviluppa intorno alla camera di cottura allo scopo di sfruttare il calore posseduto dai fumi stessi per riscaldare tale camera.
I fumi combusti sono espulsi dalla stufa per mezzo di una canna fumaria che pone in comunicazione la camera di combustione con l’ambiente esterno.
Un tale stufa, di fatto, permette la cottura di alimenti nell’ambito di una soluzione economica ed autonoma, che non richiede l’impiego di corrente elettrica o di un combustibile liquido o gassoso per poter funzionare.
Inoltre, una tale stufa permette di riscaldare l’ambiente in cui è installata assolvendo così una duplice funzione, giacché durante il suo funzionamento non solo permette la cottura di alimenti posizionati nella camera di cottura, ma è in grado di irradiare calore nell’ambiente circostante.
Si avverte nel settore la necessità di migliorare le prestazioni di una tale stufa con particolare riferimento allo sfruttamento del calore posseduto dai fumi combusti per eseguire la cottura di alimenti, pur nell’ambito di una soluzione di impiego flessibile e pratico.
Si osserva che incrementare l’efficienza energetica di una tale stufa permette di ottimizzare il consumo del combustibile solido, riducendolo, rispetto a quello richiesto nelle soluzioni di tipo tradizionale, con i conseguenti vantaggi per quanto riguarda il funzionamento della stufa, le necessità di rifornire il combustibile solido all’interno della camera di combustione nonché l’impatto sull’ambiente.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Scopo principale quindi della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica relativo ad una stufa, alimentabile tramite un combustile solido, per la cottura di alimenti.
Nell’ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione quello di fornire una stufa per la cottura di alimenti con un elevato rendimento termico, inteso come capacità di ottimizzare lo sfruttamento del calore posseduto dai fumi caldi della combustione per eseguire la cottura degli alimenti.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una stufa per la cottura di alimenti che presenti una elevata flessibilità di impiego nell’ambito di una soluzione dai costi di esercizio contenuti.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire una stufa per la cottura di alimenti che permetta di eseguire contemporaneamente cotture di tipo differenziato al suo interno.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una stufa per la cottura di alimenti la cui manutenzione e pulizia interna sia agevolata, con particolare riferimento alla manutenzione del passaggio per i fumi combusti presente all’interno della stufa.
Secondo un aspetto della presente invenzione si fornisce una stufa alimentabile tramite un combustibile solido, per la cottura di alimenti, secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite e vantaggiose dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, non esclusiva, di una stufa per la cottura di alimenti, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica frontale, in sezione parziale, di una stufa per la cottura di alimenti secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica posteriore, in sezione parziale, della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 1;
la figura 3 è una vista di dettaglio di alcuni componenti della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 1;
la figura 4 è una vista dall’alto della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 1;
la figura 5 è una vista prospettica dall’alto di un dettaglio, in sezione parziale, della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 1, in una seconda configurazione operativa;
la figura 6 è una ulteriore versione della stufa per la cottura di alimenti secondo la presente invenzione;
la figura 7 è una vista frontale in sezione della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 6;
la figura 8 è una vista prospettica dall’alto di alcuni componenti della stufa per la cottura di alimenti di cui a figura 6.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, una stufa per la cottura di alimenti secondo la presente invenzione è indicata complessivamente con il numero di riferimento 1. Più in generale, la stufa 1 è alimentabile tramite un combustibile solido ed è configurata per sfruttare il calore posseduto dai fumi caldi della combustione per riscaldare selettivamente una o più camere per la cottura di alimenti, previste internamente alla stufa. I fumi combusti sono poi allontanati all’esterno della stufa 1 attraverso una canna fumaria, non illustrata nelle allegate figure, la quale è collegabile alla stufa 1 in uno tra vari punti di installazione prestabiliti.
La stufa 1 presenta una conformazione a parallelepipedo o sostanzialmente a parallelepipedo, ed è delimitata tra pareti laterali 2 e 3 opposte, una parete frontale 4, una posteriore 5 ed una superiore 6 ed una inferiore 7.
Nelle allegate figure la parete laterale 3 è illustrata in trasparenza con una linea a tratto discontinuo per facilitare la comprensione degli altri componenti interni della stufa (si veda figura 1).
Secondo una versione della presente invenzione, almeno una tra le pareti laterali 2, 3, la parete frontale 4, la parete posteriore 5 o quella superiore 6 può essere amovibile per favorire la manutenzione interna della stufa 1.
Secondo una versione della presente invenzione, in corrispondenza almeno delle pareti laterali 2, 3 possono essere applicati dei rivestimenti decorativi D, quale ad esempio una lastra decorata in ceramica o un pannello decorato, eccetera. Si osserva che i rivestimenti decorativi, oltre ad assolvere un compito estetico, possono in parte limitare la dispersione del calore attraverso le pareti a cui sono applicati.
La stufa 1 comprende un’area di combustione 8, all’interno della quale avviene la combustione ed un’area di cottura 9 configurata per la cottura di alimenti.
Preferibilmente, l’area di combustione 8 e l’area di cottura 9 sono disposte all’interno della stufa 1 sostanzialmente affiancate tra loro in direzione orizzontale.
L’area combustione 8 e l’area di cottura 9 sono separate tra loro ad eccezione di una apertura per il passaggio dei fumi combusti come sarà meglio descritto nel prosieguo.
L’area di combustione 8 comprende un focolare 10 all’interno del quale disporre il combustibile solido L da bruciare, quale legna L o carbone o pellet, senza limitazione alcuna.
Il focolare 10 presenta un accesso frontale 11 per l’introduzione della legna L da ardere all’interno del focolare 10 medesimo, a cui è operativamente associato uno sportello di caricamento 12.
Preferibilmente, lo sportello di caricamento 12 è incernierato alla parete frontale 4 della stufa 1 e definisce una chiusura a tenuta per il focolare 10.
Il focolare 10 comprende un braciere 13 dotato di una porzione inferiore configurata a griglia o più in generale comprendente una pluralità di aperture passanti 14 per l’ingresso di aria comburente - aria primaria - all’interno del braciere 13 (si veda figura 4).
Le aperture passanti 14 permettono inoltre la fuoriuscita per gravità dei prodotti solidi della combustione – cenere – i quali sono raccolti inferiormente al focolare 10 all’interno di un cassetto di raccolta 15.
Il cassetto di raccolta 15 è estraibile dalla stufa 1 per consentirne la pulizia ed evitare un accumulo eccessivo di cenere che potrebbe intasare le aperture passanti 14.
La stufa 1 comprende almeno un ingresso 16 per l’aria comburente da alimentare all’interno del focolare 10 e mezzi di regolazione 17 per variare la sezione di passaggio dell’aria richiamata dall’ambiente esterno attraverso l’almeno un ingresso 16.
In pratica, i mezzi di regolazione 17 permettono di regolare la portata di aria che viene richiamata all’interno del focolare 10.
Ad esempio, i mezzi di regolazione 17 possono comprendere un setto mobile 18 relativamente all’almeno un ingresso 16 per variare la luce di passaggio per l’aria attraverso l’almeno un ingresso 16 stesso (si veda figura 1).
Secondo una versione della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, l’ingresso dell’aria primaria può essere avvenire prelevando l’aria comburente direttamente dall’esterno per mezzo di un opportuno collettore di aspirazione.
Il focolare 10 può essere delimitato lateralmente da pareti verticali 19.
Le pareti verticali 19 possono presentare delle ulteriori aperture passanti 20 per consentire l’ingresso di aria secondaria all’interno del focolare 10 allo scopo di migliorare la combustione del combustibile solido L.
La stufa 1 può comprendere mezzi di regolazione per variare l’apporto di aria secondaria all’interno del focolare 10, non illustrati in dettaglio nelle allegate figure.
La stufa 1 presenta almeno una apertura di scarico 21, alla quale è associabile una canna fumaria, per la fuoriuscita dei fumi, prodotti durante la combustione, all’esterno della stufa 1.
A titolo esemplificativo, l’almeno una apertura di scarico 21 può essere realizzata passante attraverso la parete superiore 6 o la parete posteriore 5, volendo attraverso una delle pareti laterali 2, 3 (si veda figura 1).
Nel caso in cui la stufa 1 comprende più di una apertura di scarico 21 si intende che solamente una tra esse sarà utilizzabile per lo scarico dei fumi mentre le restanti saranno occluse da apposite chiusure a tenuta per evitare la fuoriuscita dei fumi nell’ambiente circostante alla stufa 1.
A titolo esemplificativo, nella allegata figura 1 è illustrata una apertura di scarico 21 realizzata attraverso la parete superiore 6 e una ulteriore apertura di scarico 21 attraverso la parete posteriore 5.
La stufa 1 comprende almeno un passaggio per i fumi della combustione in uscita dal focolare 10, indicato complessivamente con 22.
Il passaggio fumi 22 si sviluppa internamente alla stufa 1 lungo l’area di cottura 9 ed è atto a porre in comunicazione di fluido il focolare 10 con l’almeno una apertura di scarico 21.
Con riferimento alle allegate figure il percorso compiuto dai fumi della combustione all’interno della stufa 1 è evidenziato tramite delle frecce F, ai fini di favorirne la comprensione.
Si osserva che una canna fumaria è collegabile all’almeno una apertura di scarico 21 in modo tale da determinare il richiamo dei fumi F in uscita dal focolare 10 per effetto di una depressione dovuta al tiraggio della canna fumaria stessa.
Il focolare 10, in uso, risulta quindi in depressione con i vantaggi derivanti in relazione all’eventuale fuoriuscita dei fumi all’esterno dell’area di combustione 8 e, quindi, alla sicurezza di impiego della stufa 1.
In pratica, l’azione di tiraggio determinata dalla canna fumaria richiama l’aria ambiente - aria comburente - all’interno del focolare 10, prelevandola dall’ambiente circostante alla stufa 1 attraverso l’ingresso 16 e, successivamente, richiama i fumi caldi che vengono prodotti durante la combustione prelevandoli dal focolare 10.
Secondo un aspetto della presente invenzione, l’area di cottura 9 comprende una prima camera di cottura 23 ed una seconda camera di cottura 24, all’interno delle quali disporre gli alimenti da cuocere.
In particolare, la prima camera di cottura 23 e la seconda camera di cottura 24 sono disposte impilate tra loro e separate reciprocamente.
La prima camera di cottura 23 presenta una prima apertura di accesso frontale 25 e, analogamente, la seconda camera di cottura 24 presenta una rispettiva apertura di accesso frontale 26.
Come sarà meglio descritto nel prosieguo, il passaggio dei fumi 22 è operativamente associato alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24, in regime di scambio termico.
La stufa 1 comprende almeno uno sportello 27 per la chiusura della prima apertura di accesso 25 e della rispettiva apertura di accesso frontale 26.
L’almeno uno sportello di chiusura 27 è incernierato alla parete frontale 4 ed è configurato per la chiusura selettiva della prima camera di cottura 23 e/o della seconda camera di cottura 24.
Con riferimento alla versione illustrata nella allegata figura 1, la stufa 1 presenta un unico sportello di chiusura 27 per la chiusura contemporanea della prima camera di cottura 23 e della seconda camera di cottura 24.
Secondo una versione della presente invenzione, lo sportello di chiusura 27 può comprendere almeno una porzione trasparente, ad esempio in vetro, per consentire la visione all’interno della prima camera di cottura 23 e della seconda camera di cottura 24.
Sono tuttavia possibili ulteriori versioni della presente invenzione, non illustrate nelle allegate figure, in cui la stufa 1 comprende un rispettivo sportello di chiusura per ciascuna delle camere di cottura 23, 24.
Come detto, il passaggio fumi 22 pone in comunicazione di fluido il focolare 10 con l’almeno una apertura di scarico 21 attraverso un percorso che si sviluppa lungo l’area di cottura 9.
Il passaggio fumi 22 è configurato per un ottimale scambio termico tra i fumi caldi provenienti dal focolare 10 e le pareti della prima camera di cottura 23 e/o della seconda camera di cottura 24 in modo da poterle riscaldare e consentire la cottura degli alimenti posti al loro interno.
Il passaggio fumi 22 si sviluppa esternamente alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24, avvolgendole.
Secondo una versione della presente invenzione, il passaggio dei fumi 22 può essere configurato come una intercapedine presente tra la prima camera di cottura 23, la seconda camera di cottura 24 e le pareti della stufa 1 lungo l’area di cottura 9.
Più precisamente, il passaggio fumi 22 si estende superiormente, inferiormente e in parte lateralmente rispetto alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24.
Il passaggio fumi 22 comprende dei tratti orizzontali posti rispettivamente superiormente e inferiormente alla prima e alla seconda camera di cottura 23, 24 e dei tratti di verticali di collegamento dei tratti orizzontali, come meglio descritto di seguito.
Nel dettaglio, il passaggio fumi 22 comprende un tratto orizzontale superiore 28, che si estende superiormente alla prima camera di cottura 23, un tratto orizzontale inferiore 29 che si estende inferiormente alla seconda camera di cottura 24 e un tratto orizzontale intermedio 30, previsto in posizione interposta tra la prima camera di cottura 23 e la seconda camera di cottura 24.
Di fatto, la prima camera di cottura 23 e la seconda camera di cottura 24 sono separate reciprocamente dal tratto orizzontale intermedio 30 del passaggio fumi 22.
Il passaggio fumi 22 comprende poi un primo tratto verticale 31 ed un secondo tratto verticale 32 affiancati reciprocamente e separati tra loro.
Il primo tratto verticale 31 è atto a porre il tratto orizzontale superiore 28 in comunicazione con un tratto orizzontale inferiore 29 e con il tratto intermedio 30, mentre il secondo tratto verticale 32 è atto a porre il tratto orizzontale inferiore 29 e il tratto orizzontale intermedio 30 in comunicazione di fluido con l’almeno una apertura di scarico 21.
Il primo tratto orizzontale superiore 28 pone in comunicazione di fluido diretta il focolare 10 e il primo tratto verticale 31.
Il tratto orizzontale intermedio 30 e il tratto orizzontale inferiore 28 pongono rispettive porzioni del primo tratto verticale 31 in comunicazione di fluido con rispettive porzioni del secondo tratto verticale 32.
Più in dettaglio, per quanto riguarda il percorso fumi 22 si osserva che il tratto orizzontale superiore 28 comprende ad una sua estremità una prima apertura 28a afferente al focolare 10 e ad una estremità opposta una seconda apertura 28b afferente ad una estremità superiore 31a del primo tratto verticale 31.
Di fatto, la prima apertura 28a pone in comunicazione di fluido reciproca l’area di combustione 8 e l’area di cottura 9.
La prima apertura 28a può essere delimitata tramite un setto divisore verticale 28c posto superiormente relativamente alla prima camera di cottura 23 (si vedano figure 1 e 2). Il setto divisore 28c di fatto separa superiormente tra loro l’area di combustione 8 e l’area di cottura 9, ad eccezione della prima apertura 28a.
Il tratto orizzontale intermedio 30 comprende ad una sua estremità una apertura di ingresso 30a afferente al primo tratto verticale 31 e ad una estremità opposta una apertura di uscita 30b afferente al secondo tratto verticale 32 (si veda figura 2). Analogamente, il tratto orizzontale inferiore 29 comprende da un lato un ingresso 29a afferente ad una porzione di estremità inferiore 31b del primo tratto verticale 31 e dal lato opposto una uscita 29b afferente ad una porzione di estremità inferiore 32a del secondo tratto verticale 32 (si veda figura 2).
Il secondo tratto verticale 32 presenta poi un’estremità superiore 32b in corrispondenza della quale è prevista l’almeno una apertura di scarico 21.
Il primo tratto verticale 31 ed il secondo tratto verticale 32 si estendono lungo un’intercapedine prevista lateralmente rispetto alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24, per consentire uno scambio termico lungo almeno una parete verticale laterale della prima camera di cottura 23 e della seconda camera di cottura 24.
L’area di scambio termico tra il passaggio fumi 22 e le pareti della prima e della seconda camera di cottura 23, 24 può essere massimizzata compatibilmente con le dimensioni e la conformazione della stufa 1.
In particolare, è preferibile evitare l’interposizione di ostacoli o elementi isolanti termicamente tra il passaggio fumi 22 e le pareti della prima camera di cottura 23 e della seconda camera di cottura 24 che possono limitare lo scambio termico con i fumi caldi F.
Secondo una versione della presente invenzione, il primo tratto verticale 31 e il secondo tratto verticale 32 del passaggio fumi 22 sono addossati reciprocamente e separati da una parete verticale interna 33 (si vedano ad esempio figure 1, 2 e 3). La parete verticale interna 33 può essere configurata per estendersi superiormente rispetto alla prima camera di cottura 23 e lateralmente rispetto alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24, in modo da separare il primo tratto orizzontale superiore 28 e il primo tratto verticale 31 relativamente al secondo tratto verticale 32.
La parete verticale interna 33 può essere realizzata come un elemento unico o comprendere più parti associabili tra loro a definire una barriera verticale a tenuta per i fumi lungo il passaggio fumi 22.
Si osserva che secondo una versione della presente invenzione, il secondo tratto verticale 32, in corrispondenza dell’estremità superiore 32b può estendersi in parte orizzontalmente all’interno dell’area di cottura 9 in funzione della posizione dell’almeno una apertura di scarico 21 lungo la stufa 1.
Il secondo tratto verticale 32, inoltre, risulta separato dal focolare 10 tramite un tratto della parete verticale interna 33 o da un elemento di separazione similare. Si intende che sono possibili ulteriori configurazioni del passaggio fumi 22 in cui il primo tratto verticale 31 e il secondo tratto verticale 32 possono essere separati tra loro o posizionati in modo differente relativamente alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24 senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
La stufa 1 comprende dei mezzi di deviazione 34 configurati per deviare selettivamente il flusso dei fumi combusti lungo il passaggio fumi 22 relativamente alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24. I mezzi di deviazione 34 comprendono un deflettore mobile 35 e mezzi di comando 36 operativamente collegati al deflettore mobile 35 per movimentarlo tra una prima ed una seconda posizione operativa.
Una versione dei mezzi di comando 36 è illustrata, a titolo esemplificativo, nelle allegate figure 3 e 4.
Il deflettore mobile 35 è previsto lungo il passaggio fumi 22.
Più precisamente, il deflettore mobile 35 è posto in corrispondenza del tratto orizzontale intermedio 30, in prossimità dell’apertura di ingresso 30a.
Il deflettore mobile 35 può deviare selettivamente il flusso dei fumi relativamente alla prima camera di cottura 23 e/o alla seconda camera di cottura 24.
Come detto, il deflettore mobile 35 è movimentabile tra una prima posizione operativa, nella quale devia il flusso dei fumi F dirigendoli in ingresso al tratto orizzontale intermedio 30, impedendo il passaggio dei fumi F caldi ulteriormente lungo il primo tratto verticale 31 (si vedano figure 1, 2 e 3) ed una seconda posizione operativa, nella quale occlude il transito dei fumi combusti lungo il tratto orizzontale intermedio 30, consentendo il passaggio dei fumi F lungo il primo tratto verticale 31 in direzione del tratto orizzontale inferiore 29 (si veda figura 5).
Si intende che il deflettore mobile 35 può comunque assumere posizioni intermedie tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa sopra descritte, parzializzando così il passaggio dei fumi caldi F attraverso il tratto orizzontale intermedio 30 e il tratto orizzontale inferiore 29.
Con il deflettore mobile 35 posto nella prima posizione operativa (figure 1, 2 e 3) si può ottenere il massimo il riscaldamento della prima camera di cottura 23. Con il deflettore mobile 35 posto nella seconda posizione operativa (figura 5) si può ottenere il massimo riscaldamento della seconda camera di cottura 24.
Con il deflettore mobile 1 invece posto in una qualsiasi posizione intermedia tra la prima posizione e la seconda posizione operativa è di fatto possibile riscaldare sia la prima camera di cottura 23 che la seconda camera di cottura 24.
Si intende che all’interno della prima camera di cottura 23 è possibile raggiungere una temperatura superiore rispetto a quella che può essere raggiunta all’interno della seconda camera di cottura 24 posto che la prima camera di cottura 23 è posizionata a monte della seconda camera di cottura 24 relativamente al passaggio fumi 22.
Lungo il tratto orizzontale intermedio 30 è presente almeno un deflettore fisso 37 per favorire un moto turbolento dei fumi caldi F e promuovere un elevato scambio termico tra i medesimi, la porzione inferiore della prima camera di cottura 23 e la porzione superiore della seconda camera di cottura 24 (si veda figura 3).
Il deflettore fisso 37 può essere associato ad una parete della prima camera di cottura 23.
Secondo una versione della presente invenzione, l’almeno un deflettore fisso 37 può fungere da riscontro per il deflettore mobile 35, in modo da fungere da battura di arresto a tenuta, con il deflettore mobile 35 posto nella seconda posizione operativa, per impedire l’ulteriore transito dei fumi combusti lungo il tratto intermedio 30 (si veda figura 5).
La stufa 1 può comprendere un ulteriore deflettore fisso 38 per promuovere il moto turbolento dei fumi caldi F lungo in tratto orizzontale inferiore 29 e, quindi, inferiormente alla seconda camera di cottura 24.
Il deflettore mobile 35 è azionabile in movimento, in modo basculante, intorno ad un asse di rotazione 39.
Secondo una versione della presente invenzione, l’asse di rotazione 39 è allineato in direzione verticale (si vedano figura 1, 2 e 3), in modo tale che il deflettore mobile 35 sia movimentabile lungo un piano orizzontale. Sono tuttavia possibili ulteriori configurazioni dei mezzi di deviazione 34, come meglio descritto nel prosieguo.
Il deflettore mobile 35 può essere configurato come un elemento profilato sostanzialmente ad “L” (si veda figura 5).
In particolare, l’ingombro del deflettore mobile 35 è tale da poterlo movimentare lungo il tratto orizzontale intermedio 30.
Con i mezzi di deviazione 34 posti nella prima posizione operativa, il deflettore mobile 35 è posizionato lungo il primo tratto verticale 31 intercettando il flusso dei fumi combusti F e dirigendoli verso il tratto orizzontale intermedio (si vedano figure 1 e 3).
Con i mezzi di deviazione 34 posti nella seconda posizione operativa, il deflettore mobile 35 è movimentato all’interno del tratto orizzontale intermedio 30, sino a giungere in riscontro con il deflettore fisso 37, liberando così il passaggio lungo il primo tratto verticale 31.
I mezzi di comando 36 sono operativamente collegati al deflettore mobile 35 tramite un rinvio meccanico 40 (si veda figura 3).
Il rinvio meccanico 40 comprende un elemento di comando 41 operativamente collegato al deflettore mobile 35 tramite dei mezzi di trasmissione 42.
Il rinvio meccanico 40 è collegato all’interno della stufa 1.
Secondo una versione preferita della presente invenzione, i mezzi di trasmissione 42 possono essere configurati per trasformare un moto orizzontale dell’elemento di comando in un moto di rotazione del deflettore mobile 35.
A titolo esemplificativo, i mezzi di trasmissione 42 possono comprendere un meccanismo del tipo camma-cedente associato ad un’asta di rinvio 43 collegata ad una estremità del deflettore mobile 35.
Secondo tale versione, l’asta di rinvio 43 è allineata sostanzialmente verticale e collegata rotante all’interno della stufa 1.
In pratica, traslando orizzontalmente l’elemento di comando 41 da una prima posizione operativa verso una seconda posizione operativa, si determina la rotazione del deflettore mobile 35 tra la prima e la seconda posizione operativa, e viceversa.
L’asta 43 è associata alla stufa 1 tramite dei supporti 43’ atti a guidarla durante la sua rotazione interno all’asse di rotazione 39.
Con riferimento alla figura 3, la movimentazione dell’elemento di comando 41 e del deflettore mobile 35 è indicata tramite delle frecce tratteggiate M.
Secondo una versione alternativa, i mezzi di comando 36 potrebbero comprendere un motorino elettrico, relativi mezzi di alimentazione elettrica e mezzi di controllo, non illustrati in dettaglio nelle allegate figure, in luogo dell’elemento di comando 41 per comandare l’azionamento in rotazione dell’asta 43.
Secondo un ulteriore aspetto, il collegamento tra l’asta 43 è il deflettore mobile 35 può essere configurato come un accoppiamento di forma. In tal caso l’asta 43 può impegnare una corrispondente sede 44 realizzata ad una estremità del deflettore mobile 35 in modo da garantire un corretto sincronismo tra i mezzi di comando 36 e il deflettore mobile 35 stesso (si veda figura 5).
Secondo una versione della presente invenzione, l’asta 43 può presentare una sezione quadrata o triangolare o similare, per le finalità sopra descritte.
In pratica, il deflettore mobile 35 risulta incernierato ad una sua prima estremità ruotabile intorno all’asse di rotazione 39.
La stufa 1 può comprendere un bypass 45 lungo il passaggio fumi 22 atto a porre selettivamente in comunicazione di fluido diretta il focolare 10 con l’almeno una apertura di scarico 21.
Il bypass 45 è posto lungo il tratto orizzontale superiore 28.
Più in dettaglio il bypass 45 è realizzato lungo un tratto o un elemento della parete verticale interna 33 permettendo così di porre il tratto orizzontale 28 in comunicazione diretta con la porzione finale del secondo tratto verticale 32, in corrispondenza dell’almeno una apertura di scarico 21.
Il bypass 45 può essere utilizzato qualora non si renda necessario riscaldare la prima camera di cottura 23 né la seconda camera di cottura 24.
Secondo una versione della presente invenzione, il bypass 45 può comprendere uno sportello 46 mobile tra una posizione di chiusura ed una posizione di apertura rispettivamente per chiudere a tenuta o liberare un passaggio 47 delimitato attraverso la parete verticale interna 33 per porre selettivamente in comunicazione di fluido diretta il tratto orizzontale superiore 28 con il secondo tratto verticale 32 e, quindi, con l’almeno una apertura di scarico 21 (si veda figura 4).
Alternativamente, il passaggio 47 può essere realizzato attraverso un setto divisorio 47’ presente tra l’area di combustione 8 e l’area di cottura 9.
I mezzi di azionamento 48 sono configurati per movimentare in modo selettivo il bypass 45 tra una posizione di chiusura, nella quale lo sportello 46 è in battuta, a tenuta contro il passaggio 47, impedendo quindi il passaggio dei fumi combusti provenienti dal focolare attraverso il bypass 45 stesso, e una posizione di apertura, in cui lo sportello 46 è allontanato relativamente al passaggio 47 per consentire il passaggio dei fumi combusti attraverso quest’ultimo (si veda figura 4).
Con riferimento alla allegata figura 4, il percorso dei fumi F con il bypass disattivato è illustrato tramite delle frecce a tratto continuo, mentre il percorso alternativo seguito dai fumi F con il bypass attivato è illustrato con delle frecce a tratto discontinuo.
Secondo una versione della presente invenzione, i mezzi di azionamento 48 possono comprendere un’asta di comando 49 operativamente collegata allo sportello 46 e azionabile da un utilizzatore per regolare la posizione relativa dello sportello 46 stesso e variare l’eventuale luce attraverso il passaggio 47 (si veda figura 2).
Da quanto sopra riportato, appare evidente che nella stufa 1 secondo la presente invenzione, in funzione della posizione del deflettore mobile 35, e dell’eventuale bypass 45, è possibile variare la geometria del passaggio fumi 22 lungo l’area di cottura 9 e, in particolare, relativamente alla prima camera di cottura 23 e alla seconda camera di cottura 24 in funzione di specifiche esigenze di impiego.
In particolare, la stufa 1 secondo la presente invenzione, permette di raggiungere temperature maggiori all’interno della prima camera di 23 rispetto a quelle che possono essere raggiunte nella seconda camera di cottura 24, posto che la prima è investita da fumi caldi a temperatura maggiore rispetto a quelli che investono la seconda camera di cottura 24.
Nelle allegate figure, la prima camera di cottura 23 presenta dimensioni maggiori rispetto a quelle della seconda camera di cottura 24, pur intendendo che sono possibili ulteriori versioni della presente invenzione nelle quali la prima camera di cottura 23 può presentare le medesime o sostanzialmente le medesime dimensioni o dimensioni maggiori di quelle della seconda camera di cottura 24.
Si osserva che la stufa 1 può presentare un vano di servizio 50 che si sviluppa inferiormente all’area di combustione 8 e all’area di cottura 9.
Il vano di servizio 50 che può fungere da spazio tecnico ed essere utilizzato ad esempio come un magazzino per il combustibile L o per eventuali attrezzi per l’impiego o la manutenzione della stufa 1.
Di seguito si riporta una breve descrizione del funzionamento della stufa 1 secondo la presente invenzione.
Con la stufa 1 collegata ad una canna fumaria, l’aria ambiente viene richiamata all’interno del focolare 10 per alimentare la combustione del combustibile solido L precedentemente innescato.
I fumi F prodotti durante la combustione vengono richiamati per effetto del tiraggio verso l’almeno una apertura di scarico 21 attraverso il passaggio fumi 22 che si sviluppa lungo l’area di cottura 9.
Nel caso in cui si intende eseguire la cottura di alimenti all’interno dell’area di cottura 9, ed in particolare a temperature elevate, si configura il passaggio fumi 22 in modo da convogliare i fumi caldi intorno almeno alla prima camera di cottura 23.
Qualora sia presente il bypass 45 quest’ultimo è disattivato, con lo sportello 46 ad occlusione del passaggio 47.
I mezzi di deviazione 34 sono posti nella prima posizione operativa per deviare i fumi F lungo il passaggio fumi 22 verso il tratto orizzontale intermedio 30.
I fumi caldi F in uscita dal focolare 10 vengono richiamati lungo il tratto orizzontale superiore 28, quindi lungo il primo tratto verticale 31 per essere poi deviati dal deflettore mobile 35 in ingresso al tratto orizzontale intermedio 30 e attraversare il secondo tratto verticale 32 prima di fuoriuscire dalla stufa 1 attraverso l’almeno una apertura di scarico 21.
Secondo tale configurazione, i fumi caldi F compiono un percorso che si sviluppa superiormente, lateralmente ed inferiormente alla prima camera di cottura 23. Nel caso in cui invece si intende utilizzare la seconda camera di cottura 24 per la cottura di alimenti, si movimenta il deflettore mobile 35 nella seconda posizione operativa.
In pratica, con il deflettore mobile 35 posto nella seconda posizione operativa, l’apertura di ingresso 30a al tratto orizzontale intermedio 30 risulta occlusa, e pertanto i fumi caldi F dopo aver percorso il tratto orizzontale superiore 28 vengono richiamati lungo il primo tratto verticale 31, percorrendolo interamente sino ad entrare nel tratto orizzontale inferiore 29 ed essere richiamati lungo il secondo tratto verticale 32 per essere poi allontanati dalla stufa 1 attraverso l’almeno una apertura di scarico 21.
Qualora invece si desideri utilizzare sia la prima camera di cottura 23 che la seconda camera di cottura 24 per la cottura di alimenti, si posiziona il deflettore mobile 35 in una posizione intermedia tra la prima posizione e la seconda posizione operativa sopra descritte, parzializzando il passaggio dei fumi intorno alla prima e alla seconda camera di cottura 23, 24.
Secondo tale configurazione, i fumi combusti sono in parte deviati all’interno del tratto orizzontale intermedio 30 e in parte proseguono lungo il primo tratto verticale 31 per giungere nel tratto orizzontale inferiore 29. In pratica, sia la prima camera di cottura 23 che la seconda camera di cottura 24 sono investite superiormente, inferiormente e lateralmente dai fumi caldi F.
Qualora invece non sia necessario riscaldare la prima camera di cottura 23 né la seconda camera di cottura 24, si aziona il bypass 45 ponendo il focolare 10 in comunicazione diretta con il secondo tratto verticale 32 e, in particolare, con l’almeno una apertura di scarico 21.
Una ulteriore forma di realizzazione della stufa secondo la presente invenzione è illustrata nelle allegate figure 6, 7 e 8 ed è indicata complessivamente con 100. La stufa 100 per la cottura di alimenti differisce dalla precedente forma di realizzazione per la configurazione dei mezzi di deviazione dei fumi 134 e per la posizione dell’almeno una apertura di scarico 121 in prossimità della parete superiore 106 della stufa 100.
La descrizione della stufa 100 sarà limitata a quelle caratteristiche che la differenziano rispetto alla precedente forma di realizzazione.
Gli elementi corrispondenti a quelli precedentemente descritti saranno indicati con i medesimi numeri di riferimento aumentati di cento unità.
La stufa 100 comprende un’area di combustione 108, al cui interno è delimitato un focolare 110, ed un’area di cottura 109.
L’area di cottura, analogamente alla precedente versione, comprende una prima camera di cottura 123 ed una seconda camera di cottura 124 disposte una superiormente all’altra e separate tra loro ed un passaggio fumi 122 che si sviluppa all’interno dell’area di cottura 108.
La stufa 100 comprende inoltre almeno uno sportello di chiusura 127 per la chiusura contemporanea dell’accesso frontale alla prima camera di cottura 123 e alla seconda camera di cottura 124.
Il passaggio fumi 122, parimenti alla precedente versione, comprende un tratto orizzontale superiore 128, che si estende superiormente alla prima camera di cottura 123, un tratto orizzontale inferiore 129 che si estende inferiormente alla seconda camera di cottura 124 e un tratto orizzontale intermedio 130, previsto in posizione interposta tra la prima camera di cottura 123 e la seconda camera di cottura 124.
Il passaggio fumi 122 comprende poi un primo tratto verticale 131 ed un secondo tratto verticale 132 affiancati reciprocamente e separati tra loro, per le finalità descritte in relazione alla precedente forma di realizzazione.
Si osserva che per quanto riguarda la stufa 100, il posizionamento dell’almeno una apertura di scarico 121 non implica un differente funzionamento della stufa 100 rispetto alla precedente forma di realizzazione, quanto piuttosto una differente geometria del passaggio fumi 122, pur assolvendo le medesime finalità.
Per quanto riguarda i mezzi di deviazione 134, gli stessi sono configurati per determinare la movimentazione del deflettore mobile 135 in rotazione intorno ad un asse di rotazione 139, orientato orizzontalmente e non più verticalmente.
Il deflettore mobile 135 o posizionato lungo il passaggio fumi 122 e, più precisamente, lungo il primo tratto verticale 131 intorno all’asse di rotazione 139. Il deflettore mobile 135 è configurato per occludere selettivamente il tratto orizzontale intermedio 130 o il primo tratto verticale 131 in corrispondenza del primo tratto orizzontale intermedio 130 (si vedano figure 6 e 7).
Secondo tale versione, il deflettore mobile 135 può comprendere una paratia 151 il cui sviluppo in pianta è atto ad occludere il passaggio attraverso il tratto orizzontale intermedio 130 o attraverso il primo tratto verticale 131.
La paratia 151 può presentare ai lati opposti dei bordi ripiegati o delle staffe di collegamento 152, che si protendono posteriormente alla paratia 151 per il collegamento della paratia 151 stessa ad una porzione prestabilita del primo tratto verticale 131, in prossimità dell’apertura di ingresso 130a al tratto orizzontale intermedio 130.
I bordi ripiegati 152 possono essere collegati ad una porzione prestabilita del primo tratto verticale 131 tramite dei perni allineati reciprocamente, non illustrati in dettaglio nelle allegate figure, per consentire la rotazione del deflettore mobile 135 intorno all’asse di rotazione 139.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il deflettore mobile 135 può comprendere un bordo superiore 153 ripiegato, che si estende per l’intera lunghezza del deflettore mobile 135, atto a fornire una battuta di arresto, eventualmente a tenuta, per il deflettore mobile 135 stesso relativamente al tratto orizzontale intermedio 130 del passaggio fumi 122.
Il deflettore mobile 135 può comprendere un bordo inferiore ripiegato 154 atto a fornire un riscontro di arresto, ed eventualmente una tenuta, per il deflettore mobile 135 relativamente al primo tratto verticale 131 (si veda figura 7).
A titolo esemplificativo, con il deflettore mobile 135 posto nella prima posizione operativa, il bordo superiore ripiegato 153 risulta prossimale, eventualmente in battuta, relativamente al primo tratto verticale 131, in allontanamento relativamente all’apertura di ingresso 130a del tratto orizzontale intermedio 130, mentre il bordo inferiore ripiegato 154, qualora presente, è prossimale, eventuale in riscontro, relativamente alla porzione superiore della seconda camera di cottura 124, in modo tale da impedire ai fumi caldi F di proseguire ulteriormente lungo il primo tratto verticale 131, deviandoli verso l’ingresso 130a del tratto orizzontale intermedio 130 (si veda figura 7).
Con il deflettore mobile 135 posto nella seconda posizione operativa, invece, il bordo superiore ripiegato 153 risulta in corrispondenza dell’apertura di ingresso 130a del tratto orizzontale intermedio 130, eventualmente in riscontro, alla prima camera di cottura 123 mentre il bordo inferiore 154, qualora presente, risulta prossimale alla seconda camera di cottura 124 in modo da occludere l’apertura di ingresso 130a ed impedire il passaggio dei fumi caldi lungo il tratto orizzontale intermedio 130 (si veda figura 6).
I mezzi per deviare i fumi 134 comprendono mezzi di comando 136 per variare la posizione del deflettore mobile 135 relativamente al passaggio fumi 122.
Secondo una versione della presente invenzione, i mezzi di comando 136 possono comprendere un’asta 143 operativamente collegata al deflettore mobile 135, e configurata per determinare la movimentazione del deflettore mobile 135 stesso sostanzialmente intorno all’asse 139, tra la prima posizione, la seconda posizione operativa o posizioni intermedie.
A tale proposito, l’asta 143 è collegata scorrevole alla stufa 100, lungo una direzione orizzontale sostanzialmente parallela all’asse orizzontale 139, in modo tale da poter essere movimentata verso l’interno o verso l’esterno relativamente alla stufa 1.
L’asta 143 presenta una prima porzione di estremità 155, che si protende almeno parzialmente all’esterno della stufa 100, per la presa e la movimentazione dell’asta 143 stessa da parte di un utilizzatore.
L’asta 143 è supportata scorrevole in corrispondenza della prima porzione di estremità 155 attraverso una sede 156 realizzata passante attraverso la parete frontale 104 della stufa 100 ed una estremità opposta 157, la quale è supportata scorrevolmente tramite un primo riscontro 158 ed un secondo riscontro 159 presenti lungo il primo tratto verticale 131 del passaggio fumi 122, in prossimità dell’apertura di ingresso 130a (si veda figura 8).
Secondo una versione della presente invenzione, il secondo riscontro 159 può essere associato ad una parete della stufa 100.
Si osserva che la sede 156, il primo ed il secondo riscontro 158, 159 sono posizionati relativamente alla stufa 100 in modo tale da consentire la traslazione dell’asta 143 evitando che la medesima possa ruotare.
Come detto, l’asta 143 è operativamente collegata al deflettore mobile 135.
In dettaglio, il deflettore mobile 135 può comprendere il primo riscontro 158 che si protende posteriormente al deflettore mobile 135 lungo il primo tratto verticale 131 del passaggio fumi 122, in posizione opposta quindi al tratto orizzontale intermedio 130.
Il primo riscontro 158 può essere configurato come una staffa 160 presenta un foro passante 161 impegnabile da un tratto dell’asta 143.
L’asta 143 comprende un tratto sagomato 162, profilato curvo, associato alla staffa 160, in modo da variare la posizione di impegno della staffa 160 stessa in funzione della posizione orizzontale dell’asta 143 (si veda figura 8).
In pratica, movimentando l’asta 143 orizzontalmente si movimenta il tratto sagomato 162 determinando la rotazione del deflettore mobile 135 intorno all’asse 139 tra la prima posizione operativa e la seconda posizione operativa.
Si intende che i mezzi di comando 136 del deflettore mobile 135 possono assumere configurazioni differenti rispetto a quella descritta senza per questo uscire dal concetto inventivo della presente invenzione.
La stufa 100 comprende un bypass 145 analogamente a quanto descritto in relazione alla precedente forma di realizzazione a cui si rimanda.
Il funzionamento della stufa 100 è il medesimo di quello descritto in relazione alla precedente forma di realizzazione a cui si rimanda.
Con riferimento a quanto sopra descritto appare evidente che la stufa 1, 100 secondo la presente invenzione è in grado di assolvere gli scopi preposti.
La stufa 1, 100 presenta due camere di cottura distinte 23, 123; 24, 124 riscaldabili selettivamente in funzione di specifiche esigenze di impiego. Come detto, nella prima camera di cottura 23, 123 può essere raggiunta una temperatura massima superiore rispetto a quella che può essere raggiunta, a parità di combustibile, nella seconda camera di cottura 24, 124, nell’ambito di una soluzione in grado di ottimizzare il consumo di combustibile.
Tramite la regolazione della geometria del passaggio fumi 22, 122 compreso nella stufa 1, 100 secondo la presente invenzione, è possibile riscaldare selettivamente la prima camera di cottura 23, 123, la seconda camera di cottura 24, 124 oppure entrambe, nell’ambito quindi di una soluzione di impiego estremamente flessibile. Si osserva che poter riscaldare solamente la camera di cottura all’interno della quale si intende cuocere degli alimenti permette di ottimizzare e ridurre il consumo di combustibile, ottimizzando così i costi di esercizio della stufa 1 stessa e, non da ultimo, limitando l’impatto sull’ambiente.
L’eventuale presenza del bypass 45, 145 permette l’utilizzo della stufa 1, 100 semplicemente per il riscaldamento dell’ambiente nel quale è installata, assolvendo così ad una duplice funzione.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, la prima camera di cottura 23, 123 può presentare una base 63, 163 amovibile atta ad occludere a tenuta un accesso inferiore 64, 164 al tratto orizzontale intermedio 30, 130.
Di fatto, rimuovendo la base 63, 163 si libera l’accesso inferiore 64, 164 potendo accedere al tratto orizzontale intermedio 30, 130 e rimuovere l’eventuale deposito di cenere o prodotti della combustione trasportati dai fumi combusti, garantendo il corretto funzionamento della stufa 1, 100.
Analogamente a quanto sopra descritto, la seconda camera di cottura 24, 124 può comprendere una rispettiva base 65, 165 amovibile atta ad occludere a tenuta un rispettivo accesso inferiore 66, 166 al tratto orizzontale inferiore 29, 129 per le medesime finalità sopra descritte in relazione alla base 63, 163.
Di fatto, la manutenzione della stufa 1, 100 risulta agevole da eseguire nell’ambito di una soluzione di pratico impiego.
La stufa 1, 100 per la cottura di alimenti sopra descritta è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.
Claims (12)
- RIVENDICAZIONI 1. Stufa per la cottura di alimenti comprendente al suo interno un’area di combustione (8, 108) e un’area di cottura (9, 109), in cui detta area di combustione (8, 108) comprende un focolare (10, 110) in cui è alimentabile un combustibile solido (L), detta stufa comprendendo almeno un ingresso (14) per l’aria comburente da alimentare all’interno di detto focolare (10, 110), almeno una apertura di scarico (21, 121) per la fuoriuscita, da detta stufa, dei fumi (F) prodotti durante la combustione, almeno un passaggio per i fumi (22, 122) che si sviluppa lungo detta area di cottura (9, 109) ed è configurato per porre detto focolare (10, 110) in comunicazione di fluido con detta almeno una apertura di scarico (21, 121), caratterizzata dal fatto che detta area di cottura (9, 109) comprende una prima camera di cottura (23, 123) ad accesso frontale posta superiormente ad una seconda camera di cottura (24, 124) ad accesso frontale, e che detto passaggio fumi (22, 122) si sviluppa superiormente, inferiormente e in parte lateralmente rispetto a detta prima camera di cottura (23, 123) e a detta seconda camera di cottura (24, 124) per trasmettere almeno parte del calore posseduto da detti fumi caldi (F) a detta prima camera di cottura (23, 123) e/o a detta seconda camera di cottura (24, 124).
- 2. Stufa secondo la rivendicazione 1, comprendente almeno uno sportello (27) per la chiusura frontale di detta prima camera di cottura (23, 123) e di detta seconda camera di cottura (24, 124).
- 3. Stufa secondo la rivendicazione 1, in cui detto passaggio fumi (22, 122) comprende un tratto orizzontale superiore (28, 128), che si estende superiormente a detta prima camera di cottura (23, 123), un tratto orizzontale inferiore (29, 129) che si estende inferiormente a detta seconda camera di cottura (24, 124) e un tratto orizzontale intermedio (30, 130), previsto in posizione interposta tra detta prima camera di cottura (23, 123) e detta seconda camera di cottura (24, 124).
- 4. Stufa secondo la rivendicazione 3, in cui detto passaggio fumi (22, 122) comprende un primo tratto verticale (31, 131) ed un secondo tratto verticale (32, 132) affiancati reciprocamente e separati tra loro tramite almeno una parete verticale (33, 133), in cui detto primo tratto verticale (31, 131) è atto a porre detto tratto orizzontale superiore (28, 128) in comunicazione con detto tratto orizzontale inferiore (29, 129) e con detto tratto intermedio (30, 130), e in cui detto secondo tratto verticale (32, 132) è atto a porre detto tratto orizzontale inferiore (29, 129) e detto tratto orizzontale intermedio (30, 130) in comunicazione di fluido con detta almeno una apertura di scarico (21, 121).
- 5. Stufa secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi (34, 134) per deviare selettivamente il flusso dei fumi (F) lungo detto passaggio fumi (22, 122) relativamente a detta prima camera di cottura (23, 123) e a detta seconda camera di cottura (24, 124).
- 6. Stufa secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di deviazione dei fumi (34, 134) comprendono un deflettore mobile (35, 135), posizionato lungo detto percorso fumi (22, 122) e mezzi di comando (36, 136) per la movimentazione di detto deflettore mobile (135) tra una prima posizione operativa, nella quale detto deflettore mobile (35, 135) devia il flusso dei fumi (F) lungo detto primo tratto verticale (31, 131) dirigendoli in ingresso a detto tratto orizzontale intermedio (30, 130) ed impedendo ai fumi (F) caldi di percorrere ulteriormente detto primo tratto verticale (131) ed una seconda posizione operativa, nella quale detto deflettore mobile (35, 135) occlude l’accesso a detto tratto orizzontale intermedio (30, 130) consentendo il passaggio dei fumi (F) caldi lungo detto primo tratto verticale (31, 131) dirigendoli verso detto tratto orizzontale inferiore (29, 129), o tra posizioni intermedie rispetto a detta prima posizione e a detta seconda posizione operativa.
- 7. Stufa secondo la rivendicazione 6, in cui detto deflettore mobile (35) è operativamente associato a detto primo tratto verticale (31) in modo basculante o sostanzialmente basculante intorno ad un asse (39) orientato verticalmente o in cui detto deflettore mobile (135) è operativamente associato a detto primo tratto verticale (131) in modo basculante intorno ad un asse di rotazione (139) orizzontale.
- 8. Stufa secondo la rivendicazione 7, in cui detto deflettore mobile (35) è configurato come un profilato angolare con sezione ad “L” o sostanzialmente ad “L”.
- 9. Stufa secondo la rivendicazione 7, in cui detto deflettore mobile (135) è configurato come una paratia (151) e comprende un bordo superiore (153) ripiegato, che si estende lungo detto deflettore mobile (135) ed è atto a fornire una battuta di arresto, eventualmente a tenuta, per detto deflettore mobile (135) relativamente a detto tratto orizzontale intermedio (130).
- 10. Stufa secondo la rivendicazione 7, in cui detto deflettore mobile (135) comprende un bordo inferiore ripiegato (154) atto a fornire un riscontro di arresto, ed eventualmente una tenuta, per detto deflettore mobile (135) relativamente a detto primo tratto verticale (131).
- 11. Stufa secondo la rivendicazione 1, comprendente un bypass (45, 145) atto a porre selettivamente in comunicazione di fluido diretta detto focolare (10, 110) con detta almeno una apertura di scarico (21, 121) attraverso detto tratto orizzontale superiore (28, 128), bypassando detto primo tratto verticale (31, 131), detto tratto orizzontale intermedio (30, 130), detto tratto orizzontale inferiore (29, 129) di detto passaggio fumi (22, 122).
- 12. Stufa secondo la rivendicazione 11, in cui detto bypass (45, 145) comprende uno sportello (46, 146) atto ad occludere a tenuta un passaggio (47, 147), in cui detto sportello (46, 146) è mobile tra una posizione chiusa ed una posizione aperta rispettivamente per occludere o liberare detto passaggio (47, 147) per impedire o consentire la comunicazione di fluido diretta tra detto tratto orizzontale superiore (28, 128) con detta almeno una apertura di scarico (21, 121) attraverso detto secondo tratto verticale (32, 132).
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GB574396A (it) * | ||||
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2018
- 2018-01-05 IT IT201800000582A patent/IT201800000582A1/it unknown
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