IT201700015846A1

IT201700015846A1 - Confezione per articoli tessili

Info

Publication number: IT201700015846A1
Application number: IT102017000015846A
Authority: IT
Inventors: Gianfranco Pea
Original assignee: Tecnopea Srl
Priority date: 2017-02-14
Filing date: 2017-02-14
Publication date: 2018-08-14
Also published as: US10479596B2; WO2018150296A1; US20180229922A1; EP3583053A1; EP3583053B1

Description

“CONFEZIONE PER ARTICOLI TESSILI”

[0001] Forma oggetto della presente invenzione una confezione per articoli tessili e un metodo per confezionare articoli tessili. Nella trattazione che segue ci si riferirà in particolare alle calze sportive destinate alla vendita nella grande distribuzione. Tale specifico riferimento è riportato a scopo esemplificativo e non limitativo e una persona esperta può immediatamente comprendere come l’invenzione possa trovare impiego anche in altri ambiti analoghi.

[0002] Le calze sportive destinate alla vendita attraverso la grande distribuzione sono un bene il cui valore unitario è piuttosto limitato. Esse sono tipicamente realizzate in tessuto a spugna, spesso a partire da filati rigenerati caratterizzati da fibre piuttosto corte.

[0003] La vendita attraverso la grande distribuzione predilige confezioni multiple, contenenti ciascuna fino a 10 o 12 paia di calze.

[0004] Al fine di unire così tante paia di calze in un’unica confezione, è noto l’uso di dispositivi di fissaggio in materiale polimerico, con le estremità conformate a T. Tali dispositivi sono ad esempio commercializzati, insieme alle apparecchiature necessarie per applicarli, dalla Avery Dennison Corporation di Glandale, USA, con il nome commerciale Swiftach<®>. Per brevità di esposizione, nel seguito della trattazione ci si riferirà a tali dispositivi di fissaggio come “punti a T”.

[0005] I punti a T sono solitamente realizzati in materiale polimerico termoplastico, ad esempio polipropilene (PP), poliuretano (PU) o poliammide (PA).

[0006] Per applicare i punti a T vengono impiegati dispositivi che comprendono un ago cavo e fessurato lateralmente. L’ago è lungo sostanzialmente quanto il punto a T che deve applicare. All’interno dell’ago cavo viene inserita l’estremità distale del punto a T, ripiegata in modo tale che sia allineata all’asse dell’ago. All’interno dell’ago cavo scorre un pistoncino che spinge l’estremità del punto a T lungo l’ago cavo, fino a rilasciarla all’esterno. Quando l’estremità del punto fuoriesce dall’ago acquisisce nuovamente la propria forma a T, impedendo così che il punto possa essere sfilato.

[0007] Per confezionare una pluralità di paia di calze sportive, è dunque noto sovrapporle in modo da formare una pila, compattare la pila e applicare un punto a T in modo da mantenere unita la pila. Per ottenere confezioni numerose, si ricorre spesso all’affiancamento di due distinte pile, ciascuna delle quali è unita da un proprio punto a T. Le due pile possono poi essere unite tra loro mediante l’applicazione di una fascia, ad esempio di carta o cartoncino, adatta ad accogliere il marchio e le informazioni relative alle calze.

[0008] Ipotizzando dunque una confezione multipla contenente 12 paia di calze, si hanno due pile affiancate da 6 paia di calze l’una. Poiché spesso le calze sono ripiegate, per non risultare troppo lunghe, la persona esperta può ben comprendere come lo spessore della singola pila possa facilmente superare i 10 cm.

[0009] Al fine di agevolare l’esposizione della confezione multipla, è noto anche interporre, lungo la pila di calze, un’anima dotata di un gancio. Nel caso in cui la confezione multipla comprenda più pile, l’anima può essere preferibilmente condivisa tra le diverse pile, in modo da dare continuità alla confezione. Il gancio, predisposto in modo che sporga superiormente, consente di appendere la confezione multipla negli appositi espositori previsti dalla grande distribuzione.

[0010] Questo sistema di confezionamento delle calze sportive destinate alla grande distribuzione, pur essendo ampiamente apprezzato, non è esente da difetti.

[0011] Innanzitutto durante l’applicazione del punto a T, accade spesso che le calze risultino danneggiate in modo irreparabile. Tali danni si verificano quando l’ago che applica il punto, anziché scorrere tra un filo e l’altro del tessuto, passa attraverso un singolo filo. Questa evenienza determina spesso la rottura delle fibre del filo, rovinando quindi la calza. Infatti, a differenza del solo punto a T che ha un diametro minimo, l’ago cavo ha un diametro relativamente elevato, che supera i 1.3 mm e può arrivare anche a 2.3 mm. L’ago cavo infatti deve accogliere il punto stesso e il pistoncino applicatore.

[0012] Inoltre il punto a T, mentre è accolto nell’ago cavo, è ripiegato in modo che l’estremità sia disposta parallelamente all’asse dell’ago. Tuttavia il punto a T ha una sua rigidità che gli impedisce di rimanere completamente compreso all’interno dell’ago cavo. La porzione di punto a T che sporge dall’ago lungo la fessura laterale costituisce dunque un ulteriore ingombro.

[0013] In virtù di questo, quando l’ago cavo attraversa un filo ne determina quasi sempre la rottura, soprattutto nel caso in cui quest’ultimo sia stato ottenuto da filati rigenerati, le cui fibre corte risultano poco resistenti.

[0014] Inoltre l’introduzione dell’anima nella pila di calze introduce un ulteriore problema per l’applicazione del punto a T. Per risultare utile ai fini dell’esposizione nel punto vendita, l’anima deve essere sufficientemente robusta per poter reggere saldamente il peso della confezione appesa al gancio. L’anima dunque è realizzata in cartoncino o in polimero. Visti gli spessori tipici delle pile da unire, gli aghi di applicazione dei punti a T hanno una notevole lunghezza libera di inflessione che ne determina facilmente l’instabilità a carico di punta. Ciò non consente di affidarsi all’ago cavo per forare l’anima durante l’applicazione del punto a T. L’anima quindi deve essere predisposta già forata, introducendo il problema di riuscire a far sì che l’ago riesca a centrare il foro predisposto.

[0015] Gli alti spessori delle pile di calze e la presenza delle anime inducono sforzi considerevoli negli aghi che sono quindi soggetti a rotture. La rottura dell’ago implica a sua volta una serie di notevoli problemi. Innanzitutto la punta spezzata dell’ago rimane all’interno di una calza imprecisata, con un potenziale danno per il cliente finale. Inoltre, se lungo la linea di confezionamento non è presente un opportuno sistema di rilevamento del problema specifico, una volta che l’ago si è rotto continua a lavorare in modo non ottimale, rovinando facilmente una gran quantità di calze. Infine, una volta che la rottura viene rilevata, l’impianto deve essere fermato per la sostituzione dell’ago.

[0016] I diversi tipi di danno evidenziati sopra si verificano statisticamente in circa il 2% dei campioni verificati. Tuttavia il cliente finale che trova un paio di calze difettoso è portato a chiedere la sostituzione di tutta la confezione multipla. Per questo motivo la difettosità introdotta dall’uso dei punti a T sale facilmente da circa 2% a circa 10%, percentuale questa che risulta estremamente gravosa per il distributore.

[0017] Scopo della presente invenzione è pertanto quello di superare gli inconvenienti evidenziati sopra in relazione alla tecnica nota.

[0018] In particolare, un compito della presente invenzione è quello di rendere disponibile una confezione per calze sportive che eviti l’uso dell’ago applicatore. In questo modo si possono evitare tanto i danni alle calze quanto le rotture dell’ago stesso.

[0019] Inoltre, un compito della presente invenzione è quello di rendere disponibile una confezione per calze sportive che eviti la necessità di forare l’anima posta nella pila di calze.

[0020] Tale scopo e tali compiti vengono raggiunti mediante una confezione per articoli tessili secondo la rivendicazione 1 e mediante un metodo per confezionare articoli tessili secondo la rivendicazione 7.

[0021] Per meglio comprendere l’invenzione e apprezzarne i vantaggi, vengono di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative e non limitative, facendo riferimento ai disegni allegati, in cui:

[0022] la figura 1 è una vista schematica in prospettiva di una prima fase di confezionamento secondo l’invenzione in cui due pile parziali di calze vengono affiancate tra loro;

[0023] la figura 2 è una vista schematica in prospettiva di una seconda fase di confezionamento secondo l’invenzione in cui viene aggiunta un’anima;

[0024] la figura 3 è una vista schematica in prospettiva di una terza fase di confezionamento secondo l’invenzione in cui vengono completate le due pile di calze;

[0025] la figura 4 è una vista schematica in prospettiva di una quarta fase di confezionamento secondo l’invenzione in cui le pile di calze e l’anima sono circondate da una fascetta;

[0026] la figura 5 è una vista schematica in prospettiva di una quinta fase di confezionamento secondo l’invenzione in cui la fascetta è stretta a mantenere unite le pile di calze;

[0027] la figura 6 è una vista schematica frontale di un’altra forma di realizzazione della confezione secondo l’invenzione; e

[0028] la figura 7 è una vista schematica del dettaglio indicato con VII in figura 6.

[0029] Nelle allegate figure, con il riferimento 10 è indicata complessivamente una confezione per articoli tessili secondo l’invenzione.

[0030] Nella trattazione che segue si farà riferimento alla direzione di impilamento delle calze a formare una singola pila. Tale direzione è detta X. La direzione nella quale si sviluppano principalmente le singole calze della pila è detta Y, perpendicolare alla direzione X. Infine, la direzione perpendicolare ad entrambe le direzioni precedenti, è detta Z. Nel caso in cui la confezione comprenda più pile, queste sono accostate tra loro lungo la direzione Z.

[0031] La confezione 10 secondo l’invenzione comprende:

- una pluralità di articoli tessili 12 sovrapposti tra loro in una direzione di impilamento X a formare almeno una pila 14;

- un’anima piana 16 disposta in modo sostanzialmente perpendicolare alla direzione di impilamento X, in cui l’anima piana 16 comprende incavi 18 lungo una coppia di fianchi 160; e

- una fascetta 20 che circonda l’almeno una pila 14 di articoli tessili 12 e l’anima piana 16.

[0032] Nella confezione 10 secondo l’invenzione, la fascetta 20 è stretta attorno alla pila 14 in modo da mantenerla unita ed è accolta negli incavi 18 dell’anima piana 16.

[0033] Come già accennato sopra, gli articoli tessili 12 rappresentati nelle allegate figure sono calze sportive ma, come la persona esperta può ben comprendere, nulla impedisce di impiegare la confezione secondo l’invenzione per altri articoli tessili aventi caratteristiche analoghe.

[0034] Nella forma di realizzazione delle figure allegate, la confezione 10 comprende due pile 14 di articoli tessili 12. Tuttavia la confezione 10 secondo l’invenzione può comprendere un numero diverso di pile 14, ad esempio una sola pila, ma anche tre o più pile.

[0035] Come si può notare nelle figure allegate, in particolare in figura 2, l’anima piana 16 ha uno sviluppo prevalente nel piano YZ, perpendicolare alla direzione di impilamento X. Il fatto che l’anima 16 sia definita “piana” significa semplicemente che il suo sviluppo prevalente è nel piano YZ, ma con ciò non si esclude la possibilità che essa abbia una struttura non perfettamente piana. L’anima piana 16 può ad esempio avere una struttura ondulata o corrugata, o ancora essa può comprendere delle alette, ad esempio adatte a definire superfici di contenimento per gli articoli tessili 12.

[0036] Le figure da 1 a 3 mostrano come l’anima piana 16 sia collocata tra gli articoli tessili lungo l’almeno una pila 14, più in particolare a metà delle pile 14. Più in dettaglio, figura 1 mostra due mezze pile (ciascuna formata da tre paia di calze) accostate l’una all’altra. Figura 2 mostra l’aggiunta dell’anima piana 16, e figura 3 mostra l’aggiunta delle rimanenti due mezze pile (ciascuna formata da altre tre paia di calze). Come la persona esperta può ben comprendere, la posizione dell’anima piana 16 può essere variata lungo la pila 14, a seconda delle specifiche esigenze. Analogamente il numero di paia di calze in ciascuna pila 14 può essere modificato in base alle specifiche esigenze.

[0037] Come già accennato, l’anima piana 16 comprende una coppia di incavi 18 che, come si può notare in figura 2, sono predisposti sui fianchi 160 paralleli all’asse Y.

[0038] Come si può notare in figura 4, la fascetta 20 è predisposta in modo che definisca un anello con sviluppo parallelo al piano XZ. Tale anello è formato e disposto in modo da circondare le pile 14 di calze 12 e l’anima piana 16.

[0039] Preferibilmente la fascetta 20 è applicata controllando la tensione e quindi l’azione di compressione che essa applica sulle pile 14 di calze 12. Una volta raggiunta la tensione desiderata, la fascetta 20 viene bloccata in posizione.

[0040] La fascetta 20 è preferibilmente realizzata in materiale polimerico, ad esempio in polipropilene (PP) o poliestere (PE).

[0041] In accordo con una forma di realizzazione dell’invenzione, la fascetta 20 è applicata mediante una reggiatrice. La reggiatrice è un dispositivo, in sé noto, che può essere manuale, semiautomatico o automatico. La reggiatrice è adatta a conformare la fascetta 20 ad anello, ad applicare una tensione controllata alla fascetta 20 e a saldare la fascetta 20 in modo da bloccarla nella posizione desiderata. La saldatura della fascetta 20 avviene preferibilmente ad ultrasuoni. Questo tipo di saldatura limita il riscaldamento del materiale alla sola zona di contatto tra i due capi della fascetta 20, senza quindi introdurre alcun pericolo per le calze 12.

[0042] In accordo con un’altra possibile forma di realizzazione dell’invenzione, la fascetta 20 è del tipo autobloccante, ad esempio in cui un capo è conformato a cremagliera e l’altro capo comprende un sistema a cricchetto con un dente elastico. Una volta inserita la cremagliera all'interno del cricchetto, essa non può più essere rilasciata, ma è possibile solo un ulteriore serraggio. Anche in questo caso, per conferire alla fascetta 20 la tensione corretta, si può utilizzare un dispositivo specifico, in sé noto. Il dispositivo può anche tagliare la parte di fascetta eccedente una volta raggiunta la tensione desiderata. In questo caso il bloccaggio della fascetta 20 è puramente meccanico e non comporta quindi alcun rischio per le calze 12.

[0043] Come la persona esperta può ben comprendere, la tensione della fascetta 20 deve soddisfare due opposte esigenze. Da un lato la tensione della fascetta 20 deve essere sufficiente ad evitare l’uscita accidentale o l’estrazione indebita di un singolo paio di calze dalla confezione 10 lungo la direzione Y. D’altro lato la tensione della fascetta 20 non deve essere tale da rovinare le calze 12.

[0044] La predisposizione di un’anima piana 16 di larghezza opportuna può fornire un riferimento utile per definire il raggiungimento della tensione corretta della fascetta 20. In particolare, l’estensione dell’anima piana 16 in direzione Z, a livello degli incavi 18, può essere preferibilmente predeterminata a questo scopo. Quando la fascetta 20, stringendosi, viene accolta negli incavi 18 (si veda in particolare il dettaglio di figura 7), la tensione corretta è raggiunta.

[0045] Il fatto che nella confezione 10 secondo l’invenzione la fascetta 20 sia accolta negli incavi 18 impedisce che l’anima piana 16 possa essere sfilata dalla confezione 10 in modo accidentale o indebito.

[0046] Inoltre, la predisposizione dell’anima piana 16 consente di fornire alla confezione 10 una certa resistenza alla compressione nella direzione Z. In questo modo si evita che, sotto l’azione della fascetta 20, la confezione 10 subisca una strizione eccessiva e assuma una forma irregolare e indesiderabile.

[0047] In accordo con alcune forme di realizzazione, l’anima piana 16 comprende anche un gancio 162 adatto a fuoriuscire dalla confezione 10 in direzione Y. Il gancio 162, in modo in sé noto, consente alla confezione 10 di essere appesa negli appositi espositori della grande distribuzione.

[0048] In accordo con alcune forme di realizzazione, la fascetta 20 comprende elementi grafici adatti ad identificare il tipo di prodotti tessili 12 contenuti nella confezione 10.

[0049] In accordo con alcune forme di realizzazione, la confezione 10 secondo l’invenzione comprende inoltre una fascia ausiliaria esterna. Tale fascia ausiliaria, che può essere ad esempio realizzata in carta o cartoncino, è tipicamente adatta ad accogliere elementi grafici adatti ad identificare il tipo di prodotti tessili 12 contenuti nella confezione 10. Tali elementi grafici possono essere ad esempio il marchio e le informazioni relative ai prodotti tessili 12.

[0050] In accordo con un altro aspetto, l’invenzione riguarda un metodo per confezionare articoli tessili 12, in particolare calze sportive.

[0051] Il metodo secondo l’invenzione comprende le fasi di:

- predisporre una pluralità di articoli tessili 12;

- sovrapporre tra loro gli articoli tessili 12 in una direzione di impilamento X in modo da formare almeno una pila 14;

- predisporre un’anima piana 16 comprendente incavi lungo una coppia di fianchi 160;

- disporre l’anima piana 16 in modo sostanzialmente perpendicolare alla direzione di impilamento X;

- predisporre una fascetta 20;

- formare un anello con la fascetta 20 in modo da circondare l’almeno una pila 14 e l’anima piana 16;

- stringere la fascetta 20;

- quando la fascetta 20 è accolta negli incavi 18 dell’anima piana 16, bloccare la fascetta in posizione.

[0052] Vantaggiosamente, il metodo secondo l’invenzione comprende anche la fase di controllare la tensione della fascetta 20 via via che questa viene stretta. Questa fase può essere svolta semplicemente controllando la posizione della fascetta rispetto agli incavi 18 dell’anima piana 16, oppure può essere svolta in modo più specifico, ad esempio tramite un’apposita funzione del dispositivo di applicazione della fascetta stessa.

[0053] Come la persona esperta può ben comprendere, l’invenzione permette di superare gli inconvenienti evidenziati in precedenza con riferimento alla tecnica nota.

[0054] In particolare, la presente invenzione rende disponibile una confezione per calze sportive che evita l’uso del punto a T e del relativo ago applicatore. In questo modo si evitano tanto i danni alle calze 12 quanto le rotture dell’ago stesso.

[0055] Inoltre, la presente invenzione rende disponibile una confezione per calze sportive che evita la necessità di forare l’anima piana posta nella pila di calze.

[0056] È chiaro che le specifiche caratteristiche sono descritte in relazione a diverse forme di realizzazione della confezione e del metodo con intento esemplificativo e non limitativo. Ovviamente un tecnico del ramo potrà apportare alla presente invenzione ulteriori modifiche e varianti, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche. Tali modifiche e varianti sono peraltro contenute nell’ambito di protezione dell’invenzione, quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Confezione (10) per articoli tessili (12) comprendente: - una pluralità di articoli tessili (12) sovrapposti tra loro in una direzione di impilamento (X) a formare almeno una pila (14); - un’anima piana (16) disposta in modo sostanzialmente perpendicolare alla direzione di impilamento (X), in cui l’anima piana (16) comprende incavi (18) lungo una coppia di fianchi (160); e - una fascetta (20) che circonda l’almeno una pila (14) di articoli tessili (12) e l’anima piana (16), in cui la fascetta (20) è stretta attorno alla pila (16) in modo da mantenerla unita e in cui la fascetta è accolta negli incavi (18) dell’anima piana (16).
2. Confezione (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la fascetta (20) è bloccata in posizione mediante saldatura a ultrasuoni.
3. Confezione (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la fascetta (20) è del tipo autobloccante.
4. Confezione (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui l’anima piana (16) comprende un gancio (162) adatto a fuoriuscire dalla confezione (10) e ad appendere la confezione (10).
5. Confezione (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, in cui la fascetta (20) comprende elementi grafici adatti ad identificare gli articoli tessili (12).
6. Confezione (10) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente, comprendente inoltre una fascia ausiliaria esterna.
7. Metodo per confezionare una pluralità di articoli tessili (12), comprendente le fasi di: - predisporre una pluralità di articoli tessili (12); - sovrapporre tra loro gli articoli tessili (12) in una direzione di impilamento (X) in modo da formare almeno una pila (14); - predisporre un’anima piana (16) comprendente incavi (18) lungo una coppia di fianchi (160); - disporre l’anima piana (16) in modo sostanzialmente perpendicolare alla direzione di impilamento (X); - predisporre una fascetta (20); - formare un anello con la fascetta (20) in modo da circondare l’almeno una pila (14) e l’anima piana (16); - stringere la fascetta (20); - quando la fascetta (20) è accolta negli incavi (18) dell’anima piana (16), bloccare la fascetta in posizione.
8. Metodo secondo la rivendicazione 7, comprendente inoltre la fase di controllare la tensione della fascetta (20) via via che la fascetta (20) viene stretta.