IT201700006786A1 - Dispositivo e metodo per l’assemblaggio di cravatte - Google Patents

Dispositivo e metodo per l’assemblaggio di cravatte

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IT201700006786A1
IT201700006786A1 IT102017000006786A IT201700006786A IT201700006786A1 IT 201700006786 A1 IT201700006786 A1 IT 201700006786A1 IT 102017000006786 A IT102017000006786 A IT 102017000006786A IT 201700006786 A IT201700006786 A IT 201700006786A IT 201700006786 A1 IT201700006786 A1 IT 201700006786A1
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Giorgio Frigerio
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Frigerio E Corazza S R L
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    • D05SEWING; EMBROIDERING; TUFTING
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    • D05B39/00Workpiece carriers
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Description

DISPOSITIVO E METODO PER L’ASSEMBLAGGIO DI CRAVATTE
Campo dell’invenzione
La presente invenzione riguarda in generale le macchine per la fabbricazione delle cravatte ed in particolare un dispositivo ed un metodo per l’assemblaggio delle tre parti principali di cui è fatta una cravatta in preparazione alla loro cucitura.
Background
Una cravatta comprende un corpo costituito da una striscia di tessuto che si estende in una direzione longitudinale e presenta, in una configurazione distesa, una forma sciancrata con le estremità opposte generalmente appuntite. Come noto, il corpo di una cravatta è composto da tre parti: una prima parte detta “pala”, destinata ad essere esposta una volta indossata da un utilizzatore, una seconda parte detta “collo”, destinata ad essere avvolta attorno al collo dell’utilizzatore per realizzare un nodo, ed una terza parte detta “codino”, destinata ad essere sovrapposta alla prima parte e nascosta dietro di essa quando la cravatta è annodata attorno al collo di un utilizzatore.
La prima e la terza parte della cravatta, cioè la pala ed il codino, ne formano le estremità, mentre il collo ne costituisce la parte centrale.
Poiché le cravatte sono fatte di tessuti pregiati, quali in particolare la seta, ed a causa della forma loro sciancrata, è uso tagliare la prima, la seconda e la terza parte del loro corpo separatamente da una pezza di tessuto, il che consente di minimizzare gli scarti e contenere i costi di fabbricazione.
Il collo ha tipicamente la forma di un trapezio isoscele con i lati obliqui inclinati di 45° e le estremità della pala e del codino destinate ad essere fissate sul collo presentano rispettivi bordi inclinati di 45° rispetto alla direzione longitudinale.
Conseguentemente, è necessario cucire tali parti una con l’altra per ottenere il corpo di forma sciancrata sul quale vengono eseguite le lavorazioni successive, in particolare il fissaggio di foderine interne sulle estremità di pala e codino, ed il fissaggio di un inserto fatto di feltro, cotone, lana o simili, che conferisce al corpo della cravatta una rigidità tale da consentire di mantenerla distesa una volta indossata.
Le cravatte vengono fabbricate a mano oppure, sempre più frequentemente, in apparati automatizzati provvisti di una pluralità di stazioni per l’assemblaggio delle loro diverse parti. Ciascuna stazione può essere provvista di un’apposita dima che facilita il posizionamento relativo delle parti da assemblare. Una volta posizionate le parti, la dima viene portata lungo un binario ad una stazione di cucitura ove si trova una macchina per cucire che esegue una o più cuciture lungo percorsi prestabiliti su comando di un apposito sistema di controllo.
L’assemblaggio manuale delle parti che compongono una cravatta è notoriamente soggetto ad errori di posizionamento che dipendono fortemente dall’abilità di un operatore.
Tale problema non è completamente risolvibile con l’impiego delle dime, giacché il posizionamento delle parti in preparazione alla loro cucitura, per quanto agevolato da apposite superfici di allineamento, è pur sempre soggetto ad errori visivi e manuali. Gli errori di posizionamento sono particolarmente evidenti quando vengono impiegati tessuti recanti motivi grafici, e penalizzano fortemente la produzione ed i relativi costi perché comportano scarti di lavorazione.
Sommario dell’invenzione
Il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione è pertanto quello di fornire un dispositivo per l’assemblaggio delle parti che formano il corpo di una cravatta che consenta di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota.
Tale problema viene risolto da un dispositivo secondo la rivendicazione 1. L’invenzione riguarda altresì un metodo di assemblaggio secondo la rivendicazione 11 ed un apparato di assemblaggio secondo la rivendicazione 15.
Caratteristiche preferite della presente invenzione sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione comprende una dima avente superfici di allineamento configurate per consentire il posizionamento della prima, della seconda e della terza parte del corpo di una cravatta per consentirne l’assemblaggio in preparazione alla loro cucitura. Il dispositivo comprende altresì una pluralità di proiettori luminosi, ad esempio di tipo laser, configurati per proiettare strisce rettilinee e/o disegni e/o punti di riferimento in prossimità delle superfici di allineamento della dima. Più in particolare, i proiettori sono disposti in modo da proiettare strisce rettilinee e/o disegni e/o punti di riferimento in corrispondenza delle fenditure della dima lungo le quali vengono eseguite le cuciture tra le parti che formano il corpo di una cravatta, fenditure che vengono inevitabilmente nascoste da tali parti durante il loro assemblaggio sulla dima medesima.
Grazie a queste caratteristiche, il posizionamento delle parti del corpo di una cravatta sulla dima viene effettuato non solo utilizzando le sue superfici di allineamento, ma anche con l’ausilio visivo fornito dai proiettori di luce che proiettano strisce rettilinee e/o disegni e/o punti di riferimento, che rappresentano le linee lungo le quali vengono eseguite le cuciture tra le parti. Questo consente ad un operatore di verificare in situ la correttezza del posizionamento manuale delle parti ed eventualmente di effettuare delle correzioni prima della fase di cucitura.
La fabbricazione del corpo di una cravatta risulta pertanto molto più precisa rispetto a quanto possibile manualmente ed altresì con i dispositivi di assemblaggio noti nel settore.
La maggiore precisione di assemblaggio del corpo di una cravatta offre il vantaggio di minimizzare gli scarti a beneficio dei costi di produzione.
Secondo una forma di realizzazione dell’invenzione, la dima è configurata per il posizionamento delle parti di collo, pala e codino a 90° gradi una rispetto all’altra, il che consente di minimizzare gli ingombri del dispositivo di assemblaggio.
Secondo una forma di realizzazione dell’invenzione, la dima può essere inoltre vantaggiosamente configurata per consentire di effettuare la cucitura delle punte della cravatta, operazione attualmente eseguita manualmente. Allo scopo, la dima comprende due ulteriori fenditure che ad esempio si estendono parallelamente alle direzioni di posizionamento di pala e codino, ed altresì mezzi di presa, ad esempio in forma di pinze, atti ad afferrare e bloccare le punte di pala e codino quando essi sono disposti sulla dima per l’assemblaggio con il collo. Il dispositivo di assemblaggio comprende ulteriori proiettori luminosi disposti in modo da proiettare strisce rettilinee e/o disegni e/o punti di riferimento in corrispondenza delle suddette ulteriori fenditure della dima, ovvero lungo di esse.
Grazie a questa combinazione di caratteristiche, le cuciture delle punte della cravatta possono essere effettuate durante lo stesso ciclo di lavorazione nel quale vengono giuntati collo, pala e codino.
Inoltre, il dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente regolabile in lunghezza, così agevolando l’assemblaggio di corpi di cravatta di lunghezze differenti.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 è una vista prospettica che mostra un dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione;
- la figura 2 è una vista in pianta dall’alto del dispositivo di figura 1;
- la figura 3 è una vista frontale dei dispositivo di figura 1;
- la figura 4 è una vista in pianta dall’alto del dispositivo di assemblaggio che mostra una fase dell’assemblaggio delle tre parti di una cravatta;
- la figura 5 è una vista prospettica che mostra una variante del dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione;
- la figura 6 è una vista in pianta dall’alto del dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione, in una configurazione idonea sia all’assemblaggio delle tre parti di una cravatta, sia all’esecuzione delle cuciture delle punte.
Descrizione dettagliata di forme preferite di realizzazione
Facendo riferimento inizialmente alle figure da 1 a 3, un dispositivo di assemblaggio secondo l’invenzione è indicato in generale con il numero di riferimento 100 ed è rappresentato in un sistema di riferimento triassiale nel quale una prima direzione X ed una seconda direzione Y tra loro perpendicolari definiscono un piano orizzontale, ed una terza direzione Z rappresenta una direzione perpendicolare al piano orizzontale, lungo la quale agisce la forza di gravità.
Il dispositivo di assemblaggio 100 comprende una dima 200 configurata per ricevere le parti che formano il corpo di una cravatta e consentirne il bloccaggio in posizioni prestabilite una rispetto all’altra per effettuarne la cucitura.
Allo scopo, la dima 200 comprende una base 210 che si sviluppa nel piano XY e sulla quale sono presenti una pluralità di elementi di allineamento disposti in modo da ricevere in posizioni prestabilite le parti che formano il corpo di una cravatta.
Più in particolare, la dima 200 comprende una coppia di primi elementi di allineamento 211, 212 distanziati nella prima direzione X ed inclinati di 45° sia rispetto ad essa, sia rispetto alla seconda direzione Y. I primi elementi di allineamento 211, 212 hanno forma di tasselli che sporgono dalla base 210 della dima 200 nella direzione verticale Z. I primi elementi di allineamento 211, 212 definiscono tra essi un’area di lavoro W per l’assemblaggio delle tre parti che formano il corpo di una cravatta, come si comprenderà più chiaramente nel prosieguo.
La posizione dei primi elementi di allineamento 211, 212 rispetto alla base 210 è regolabile nella prima direzione X per consentire di assorbire eventuali tolleranze di taglio delle parti del corpo della cravatta da assemblare. Allo scopo, i primi elementi di allineamento 211, 212 comprendono registri per la regolazione della posizione nella prima direzione X. Ad esempio, come mostrato nelle figure ciascun elemento di allineamento può comprendere una coppia di scanalature parallele che si estendono nella prima direzione X e nelle quali si impegnano corrispondenti viti di bloccaggio.
La dima 200 può inoltre vantaggiosamente comprendere una coppia di secondi elementi di allineamento 221, 222 distanziati nella prima direzione X e disposti paralleli uno all’altro nella seconda direzione Y. Analogamente ai primi elementi di allineamento 211, 212, anche i secondi elementi di allineamento 221, 222 comprendono registri per la regolazione della posizione nella prima direzione X, ad esempio anche in questo caso in forma di scanalature parallele che si estendono nella prima direzione X e nelle quali si impegnano corrispondenti viti di bloccaggio.
Inoltre, sempre analogamente ai primi elementi di allineamento 211, 212, anche i secondi elementi di allineamento 221, 222 hanno forma di tasselli che sporgono dalla base 210 della dima 200 nella direzione verticale Z.
I secondi elementi di allineamento 221, 222 sono rispettivamente disposti contigui ai primi elementi di allineamento 211, 212 nella seconda direzione Y e contribuiscono a definire con essi l’area di lavoro W per il posizionamento delle parti che formano il corpo di una cravatta, come verrà descritto in maggior dettaglio nel seguito.
Per consentire l’esecuzione delle cuciture necessarie a collegare le parti del corpo di una cravatta, la dima 200 comprende una coppia di fenditure 231, 232 disposte in prossimità di ciascuno dei primi elementi di allineamento 211, 212 e tra essi. Le fenditure 231, 232 sono rispettivamente parallele a ciascuno dei primi elementi di allineamento 211, 212 e sono ricavate tra essi. In altri termini, le fenditure 231, 232 si trovano all’interno dell’area di lavoro W.
Come mostrato in figura 2, la disposizione dei primi elementi di allineamento 211, 212, dei secondi elementi di allineamento 221, 222 e delle fenditure 231, 232 sulla base 210 della dima 200 è simmetrica rispetto ad un asse A parallelo alla seconda direzione Y.
La dima 200 può altresì comprendere una coppia di superfici di attrito 241, 242, ad esempio rivestite di un materiale diamantato, disposte parallelamente ai primi elementi di allineamento 211, 212 nell’area di lavoro W. Le superfici di attrito 241, 242 sono disposte tra i primi elementi di allineamento 211, 212 e le fenditure 231, 232.
Sulla base 210 della dima 200 sono imperniate una coppia di prime alette 251, 252 ed una coppia di seconde alette 261, 262 configurate in modo da bloccare le parti che formano il corpo di una cravatta in corrispondenza dei primi elementi di allineamento 211, 212 per favorire l’esecuzione delle cuciture, come verrà descritto più dettagliatamente nel seguito.
Più in particolare, le prime alette 251, 252 sono imperniate in prossimità dei primi elementi allineamento 211, 212 all’esterno dell’area di lavoro W lungo rispettivi assi di rotazione paralleli alla seconda direzione Y.
Le seconde alette 261, 262 sono imperniate in prossimità delle prime alette 251, 252 lungo rispettivi assi di rotazione paralleli alla seconda direzione Y e sono disposte tra queste ultime ed i bordi della base 210 della dima 200 che si estendono nella seconda direzione Y. In altri termini, le seconde alette 261, 262 sono disposte esternamente rispetto alle prime alette 251, 252.
Le prime alette 251, 252 e le seconde alette 261, 262 sono mobili tra una posizione aperta, mostrata nelle figure da 1 a 3, nella quale sono ruotate dalla base 210 della dima 200 verso l’esterno, ad esempio disposte sostanzialmente perpendicolari ad essa, ad una posizione operativa nella quale esse sono ruotate a contatto con la base 210 della dima 200. Nella posizione operativa le prime e le seconde alette 251, 252 e 261, 262 sono tra loro sovrapposte ed altresì sovrapposte ai primi elementi di allineamento 211, 212. Inoltre, le prime e le seconde alette alloggiano questi ultimi in rispettive aperture asolate 251a, 252a e 261a, 262a.
Nella posizione operativa un bordo d’estremità 251b, 252b e 261b, 262b di ciascuna aletta si trova nell’area di lavoro W e preme contro le parti che formano il corpo della cravatta come verrà descritto in maggior dettaglio nel seguito.
Il dispositivo 100 comprende altresì un insieme 300 comprendente una pluralità di proiettori luminosi configurati per proiettare strisce luminose e/o disegni e/o punti di riferimento in corrispondenza delle fenditure 231, 232 lungo le quali vengono effettuate le cuciture delle tre parti che formano il corpo di una cravatta.
I proiettori luminosi possono ad esempio essere di tipo laser.
Come mostrato in figura 1, l’insieme 300 può ad esempio comprendere un supporto 310 sul quale sono montati un primo proiettore 311 ed un secondo proiettore 312 rispettivamente allineati con la prima fenditura 231 e con la seconda fenditura 232 e configurati per proiettare strisce luminose.
Facendo ora riferimento alla figura 4, verranno descritte fasi successive della cucitura delle tre parti che formano il corpo 400 di una cravatta, ovvero una pala 410, un collo 420 ed un codino 430.
Tra i primi elementi di allineamento 211, 212 viene inizialmente disposto il collo 420 che, come noto, presenta una forma a trapezio isoscele con i lati obliqui inclinati di 45°. I lati obliqui 421, 422 che costituiscono le estremità del collo 420 vengono disposti a contatto con i primi elementi di allineamento 211, 212 la cui posizione nella direzione X è regolabile come sopra spiegato. In base alle dimensioni effettive del collo 420 viene effettuata una fase di regolazione della posizione dei primi elementi di allineamento 211, 212 nella prima direzione X.
Una volta posizionato il collo 420, le prime alette 251, 252 vengono ruotate nella posizione operativa, cosicché i loro rispettivi bordi d’estremità 251b, 252b premono contro le estremità 421, 422 del collo 420. Le superfici di attrito 241, 242, se presenti, facilitano il mantenimento della posizione del collo 420, giacché fanno presa su di esso limitandone il movimento rispetto ai primi elementi di allineamento 211, 212 ed alle prime alette 251, 252.
Le prime alette 251, 252 comprendono rispettivi mezzi di impegno che ne consentono il bloccaggio sulla base 210 della dima 200 nella posizione operativa. Nella forma realizzativa illustrata, i mezzi di impegno delle prime alette 251, 252 comprendono ad esempio una rispettiva leva sagomata 251c, 252c imperniata su un loro lato destinato ad andare a contatto con un lato della base 210 della dima 200. Le leve sagomate 251c, 252c possono ad esempio impegnare rispettivi uncini 210a ricavati lungo i lati della base 210 come nella forma realizzativa illustrata, oppure impegnare tali lati in modo equivalente allo scopo di creare una zona di sottosquadro atta ad impedire la rotazione della rispettiva aletta.
Terminato il posizionamento del collo 420, su di esso vengono poggiati la pala 410 ed il codino 430 i cui bordi di estremità inclinati a 45° vengono disposti contro i primi elementi di allineamento 211, 212. Per effetto dell’inclinazione di bordi a contatto con i primi elementi di allineamento 211, 212, la pala 410 ed il codino 430 risultano sostanzialmente perpendicolari al collo 420 ed il loro posizionamento nella direzione Y è agevolato dai secondi elementi di allineamento 221, 222.
La disposizione complessiva delle tre parti destinate a formare il corpo di una cravatta forma pertanto una struttura a U rovesciata.
La pala 410 ed il codino 430 vengono bloccati in posizione dalle seconde alette 261, 262 ruotate anch’esse contro la base 210 della dima 200.
Vantaggiosamente, i bordi d’estremità 261b, 262b delle seconde alette 261, 262 sono provvisti di superfici di attrito, ad esempio fatte di un materiale diamantato , che agevolano il bloccaggio della pala 410 e del codino 430 contro il collo 420.
Si comprenderà che il collo 420 posizionato sulla base 210 della dima 200 copre le fenditure 231, 232 lungo le quali vengono effettuate le cuciture che consentono di assemblare il corpo della cravatta. Il posizionamento della pala 410 e del codino 430 comporta pertanto inevitabilmente degli errori nonostante essi siano accostati con i rispettivi bordi inclinati di 45° contro i primi elementi di allineamento 211, 212.
Per garantire il corretto posizionamento della pala 410 e del codino 430 rispetto al collo 420 vengono utilizzati i proiettori luminosi dell’insieme 300 sopra menzionato. Tali proiettori infatti proiettano rispettivi fasci di luce, ad esempio in forma di strisce rettilinee, lungo le fenditure 231, 232, rendendone così chiaramente visibile la posizione ad un operatore nonostante esse siano nascoste dal collo 420.
La posizione della pala 410 e del codino 430, sovrapposti al collo 420 e posti a contatto con i primi elementi di allineamento 211, 212, può così essere finemente e precisamente regolata nel rispetto del disegno della stoffa.
In particolare, un operatore controlla l’esatto allineamento tra i disegni e/o i motivi superficiali del tessuto di cui sono fatte le tre parti del corpo della cravatta, in modo che il corpo finito si presenti come un pezzo unico.
Per effetto della disposizione delle tre parti sulla dima 200 si comprenderà che la pala 410 ed il codino 430 vengono disposti a rovescio rispetto al collo 420.
Analogamente alle prime alette 251, 252, anche le seconde alette 261, 262 sono provviste di mezzi di impegno 261c, 262c, anch’essi ad esempio in forma di leve sagomate impernate lungo un lato e configurate per impegnare gli stessi uncini 210a della base 210 della dima 200, oppure impegnare i lati della base 210 in modo equivalente allo scopo di creare una zona di sottosquadro atta ad impedire la rotazione della rispettiva aletta.
Una volta bloccate in posizione ed allineate le tre parti del corpo della cravatta, la dima 200 viene portata in corrispondenza di una macchina per cucire che esegue una cucitura lungo ciascuna delle fenditure 231, 232 ricavate nella base 210 della dima 200.
Secondo una forma realizzativa preferita dell’invenzione, la dimensione della base 210 della dima 200 nella prima direzione X è regolabile. Come mostrato in figura 5, allo scopo la base 210 comprende due metà simmetriche rispetto all’asse A, entrambe montate su un supporto 213 scorrevolmente nella prima direzione X, ad esempio lungo guide scanalate 210b provviste di mezzi di bloccaggio a vite od equivalenti. Questa configurazione offre il vantaggio di consentire l’adattamento della dima 200 a colli 420 di lunghezza differente, e quindi l’assemblaggio di cravatte di taglie diverse.
Secondo l’invenzione, il dispositivo di assemblaggio 100 è parte di un apparato di confezionamento per cravatte (non mostrato) comprendente un binario di guida lungo il quale può scorrere la dima 200. L’assemblaggio sopra descritto delle tre parti che formano il corpo di una cravatta viene effettuato in una stazione di tale apparato in corrispondenza della quale si trova il dispositivo 100 con la dima 200 ed il gruppo 300 di proiettori sopra descritti. La cucitura viene eseguita mediante una macchina per cucire disposta in una successiva stazione dell’apparato. Allo scopo, terminato l’assemblaggio la dima 200 viene spostata lungo il binario di guida manualmente od in modo automatico. La macchina per cucire dell’apparato di confezionamento è comandata da un sistema di controllo dell’apparato sulla base di uno specifico programma di controllo.
La cucitura avviene con un movimento relativo tra la dima 200 e la macchina per cucire. Secondo una forma realizzativa preferita dell’invenzione, la macchina per cucire dell’apparato è fissata su un basamento dell’apparato di confezionamento ed il movimento relativo è un movimento della dima 200 rispetto alla macchia per cucire ottenuto mediante attuatori lineari vincolati tra il basamento e la dima 200 stessa.
Secondo un’ulteriore aspetto dell’invenzione, la dima 200 può essere inoltre vantaggiosamente configurata per consentire di effettuare la cucitura non solo di pala, collo e codino, ma anche delle punte del corpo della cravatta, operazione tipicamente eseguita a mano.
Facendo riferimento alla figura 6, la dima 200 comprende allo scopo due ulteriori fenditure 271, 272 che ad esempio si estendono nella seconda direzione Y, ed altresì mezzi di presa 281, 282, ad esempio in forma di pinze, atti ad afferrare e bloccare le punte della pala 410 e del codino 430 quando essi sono disposti sulla dima 200 per l’assemblaggio con il collo 420. L’insieme 300 del dispositivo di assemblaggio 100 comprende ulteriori proiettori luminosi 313, 314 disposti in modo da proiettare strisce rettilinee e/o disegni e/o punti di riferimento in lungo le suddette ulteriori fenditure 271, 272 della dima 200, come schematicamente mostrato in figura 6.
Secondo questa forma di realizzazione, durante l’assemblaggio del corpo della cravatta si procede al posizionamento ed al bloccaggio della pala 410, del collo 420 e del codino 430 come sopra descritto, e successivamente le estremità di pala e codino vengono ripiegate su loro stesse come schematicamente mostrato in figura 6 e bloccate mediante le rispettive pinze 281, 282 perpendicolarmente ai rispettivi assi con l’ausilio delle strisce luminose proiettate dai proiettori luminosi 313, 314.
Le cuciture delle punte del corpo della cravatta possono così essere eseguite in automatico nello stesso ciclo di assemblaggio delle sue tre parti.
Si comprenderà che l’apparato di confezionamento sopra descritto può comprendere ulteriori stazioni con altri dispositivi di assemblaggio, ad esempio una dima per l’assemblaggio delle foderine che rivestono le estremità di pala e codino e simili.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di assemblaggio (100) per il confezionamento delle parti che formano il corpo di una cravatta, detto dispositivo (100) comprendendo: a) una dima (200) configurata per ricevere le parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) di una cravatta, detta dima (200) comprendendo una base (210) sulla quale è presente una coppia di primi elementi di allineamento (211, 212) in forma di tasselli, detti primi elementi di allineamento (211, 212) essendo distanziati in una prima direzione (X) e disposti inclinati di 45° sia rispetto a detta prima direzione (X), sia rispetto ad una seconda direzione (Y) perpendicolare alla prima direzione (X), i primi elementi di allineamento (211, 212) essendo disposti simmetricamente rispetto a detta seconda direzione (Y) e definendo tra essi un’area di lavoro (W) per l’assemblaggio delle parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) di una cravatta, b) una coppia di fenditure (231, 232) atte a consentire l’esecuzione di cuciture tra le parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) di una cravatta, dette fenditure (231, 232) essendo rispettivamente disposte in detta area di lavoro (W) in prossimità di ciascuno dei primi elementi di allineamento (211, 212) ed essendo rispettivamente parallele a ciascuno di essi, c) un insieme (300) comprendente una pluralità di proiettori luminosi (311, 312) configurati per proiettare strisce luminose e/o disegni e/o punti di riferimento lungo le delle fenditure (231, 232).
  2. 2. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo la rivendicazione 1, in cui la dima (200) comprende inoltre una coppia di superfici di attrito (241, 242) rispettivamente disposte tra ciascuno dei primi elementi di allineamento (211, 212) e le fenditure (231, 232) che si trovano in prossimità di essi.
  3. 3. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la dima (200) comprende inoltre una coppia di prime alette (251, 252) ed una coppia di seconde alette (261, 262) imperniate sulla base (210), ed in cui le prime alette (251, 252) e le seconde alette (261, 262) sono mobili tra una posizione aperta nella quale esse sono ruotate dalla base (210) della dima (200) verso l’esterno ed una posizione operativa nella quale esse sono ruotate a contatto con la base (210) della dima (200) per bloccare le parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) di una cravatta in corrispondenza dei primi elementi di allineamento (211, 212).
  4. 4. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo la rivendicazione 3, in cui le prime alette (251, 252) sono imperniate in prossimità dei primi elementi allineamento (211, 212) all’esterno di detta area di lavoro (W) lungo rispettivi assi di rotazione paralleli alla seconda direzione (Y) ed in cui le seconde alette (261, 262) sono imperniate in prossimità delle prime alette (251, 252) lungo rispettivi assi di rotazione paralleli alla seconda direzione (Y) e sono disposte tra queste ultime ed i bordi della base (210) della dima (200) che si estendono nella seconda direzione (Y).
  5. 5. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo la rivendicazione 4, in cui nella posizione operativa un bordo d’estremità (251b, 252b, 261b, 262b) di ciascuna aletta (251, 252, 261, 262) si trova nell’area di lavoro (W) per premere una sull’altra le parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) della cravatta.
  6. 6. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo la rivendicazione 5, in cui i bordi d’estremità (261b, 262b) delle seconde alette (261, 262) comprendono superfici di attrito.
  7. 7. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui dette prime e seconde alette (251, 252, 261, 262) comprendono inoltre rispettivi mezzi di impegno (251c, 252c, 261c, 262c) configurati per consentirne il bloccaggio sulla base (210) della dima (200) nella posizione operativa.
  8. 8. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, comprendente inoltre una coppia di secondi elementi di allineamento (221, 222) in forma di tasselli, detti secondi elementi di allineamento (221, 222) essendo distanziati nella prima direzione (X) e disposti paralleli uno all’altro nella seconda direzione (Y) contigui ai primi elementi di allineamento (211, 212) nella seconda direzione (Y).
  9. 9. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, in cui detti primi elementi di allineamento (211, 212) e, se presenti, detti secondi elementi di allineamento (221, 222) comprendono registri per la regolazione della posizione nella prima direzione (X).
  10. 10. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui la dima (200) comprende inoltre una coppia di ulteriori fenditure (271, 272) associate a rispettivi mezzi di presa (281, 282) atti ad afferrare e bloccare le punte del corpo di una cravatta, ed in cui l’insieme (300) comprende una coppia di ulteriori proiettori luminosi (281, 282) configurati per proiettare strisce luminose e/o disegni e/o punti di riferimento lungo dette ulteriori fenditure (271, 272).
  11. 11. Dispositivo di assemblaggio (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, in cui la base (210) della dima (200) comprende due metà simmetriche rispetto ad un asse (A) parallelo alla seconda direzione (Y), dette metà essendo montate su uno stesso supporto (213) scorrevolmente nella prima direzione (X), per cui la dimensione della dima (200) nella prima direzione (X) è regolabile.
  12. 12. Metodo per l’assemblaggio delle tre parti (410, 420, 430) che formano il corpo (400) di una cravatta, detto metodo comprendendo le seguenti fasi: a) fornire una dima (200) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11; b) disporre su una base (210) di detta dima un collo (420) destinato a formare il corpo (400) di una cravatta (400), detto collo (420) essendo posizionato tra primi elementi di allineamento (211, 212) della dima (200); c) regolare detti primi elementi di allineamento (211, 212) in modo che le estremità opposte del collo (420) siano a contatto con essi; d) proiettare strisce luminose e/o disegni e/o punti di riferimento sul collo (420); e) sovrapporre una pala (410) su un’estremità del collo (420) ed un codino (430) sull’estremità opposta del collo (420), detta pala (410) e detto codino (430) essendo disposti a rovescio sul collo (420); f) allineare le estremità di detta pala (410) e di detto codino (430) con le estremità del collo (420) in corrispondenza di dette strisce luminose e/o disegni e/o punti di riferimento in modo da creare continuità di disegno tra le parti; g) eseguire una cucitura lungo le estremità a contatto rispettivamente del collo (420) con la pala (410) e del collo (420) con il codino (430).
  13. 13. Metodo di assemblaggio secondo la rivendicazione 12, comprendente inoltre una prima fase di bloccaggio del collo (420) sulla base (210) della dima (200), il bloccaggio essendo effettuato ruotando prime alette (251, 252) della dima (200) contro le estremità opposte del collo (420) a contatto con i primi elementi di allineamento (211, 212), detta prima fase di bloccaggio essendo eseguita dopo detta fase c) di regolazione della posizione dei primi elementi di allineamento (211, 212).
  14. 14. Metodo di assemblaggio secondo la rivendicazione 13, comprendente inoltre una seconda fase di bloccaggio della pala (410) e del codino (430) sul collo (420), il bloccaggio essendo effettuato ruotando seconde alette (261, 262) della dima (200) dopo la fase f) di allineamento delle estremità della pala (410) e del codino (430) con le estremità opposte del collo (420).
  15. 15. Metodo di assemblaggio secondo la rivendicazione 14, in cui, dopo la rotazione nelle rispettive posizioni di bloccaggio, le prime e le seconde alette (251, 252, 261, 262) vengono bloccate e trattenute contro la base (210) della dima (200) con mezzi di impegno (251c, 252c, 261c, 262c).
  16. 16. Apparato di confezionamento per cravatte, detto apparato comprendendo un dispositivo di assemblaggio (100) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 11, un binario di guida lungo il quale può scorrere una dima (200) di detto dispositivo di assemblaggio (100) ed una stazione di cucitura configurata per ricevere detta dima (200) lungo detto binario, detta stazione di cucitura comprendendo una macchina per cucire comandata da un sistema di controllo configurato per eseguire cuciture lungo fenditure (231, 232, 271, 272) della dima (200).
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