IT201600123993A1 - Scaldavivande con funzione di frigorifero - Google Patents

Description

SCALDAVIVANDE CON FUNZIONE DI FRIGORIFERO

Campo dell’invenzione

La presente invenzione riguarda in generale uno scaldavivande con funzione anche di frigorifero, per il trasporto di vivande o pietanze fredde e il relativo riscaldamento per la consumazione.

Stato dell’arte

Come è noto, gli scaldavivande sono impiegati nell’ambito della ristorazione ma anche in quello domestico per riscaldare o mantenere ad una temperatura costante pietanze precedentemente cucinate, in modo da renderle pronte ad essere degustate anche successivamente alla loro cottura.

Un comune scaldavivande è costituito principalmente da una camera di trattamento nella quale vengono collocate le pietanze; alla camera di trattamento sono associati un gruppo di riscaldamento, preposto a riscaldare in modo controllato l’aria da alimentare alla camera di trattamento, e un gruppo di ricircolo dell’aria, preposto a mettere in circolazione l’aria tra la camera di trattamento e il gruppo di riscaldamento.

Uno scaldavivande è descritto, ad esempio, in EP 2721978.

Nell’ambito della ristorazione, e più in generale nel settore HoReCa, è spesso necessario consegnare le pietanze in una destinazione lontana dalla cucina dove le stesse pietanza vengono preparate. È il tipico caso del catering verso le mense scolastiche e gli ospedali. Una volta consegnate a destinazione, le pietanze vengono riscaldate appunto con scaldavivande a disposizione degli utilizzatori.

Questo sistema è molto diffuso a livello internazionale. Tuttavia il trasporto del cibo è critico dal punto di vista logistico, per diversi motivi.

Innanzitutto le pietanze devono essere consegnate con largo anticipo rispetto all’ora prevista per il consumo, per dar modo poi agli utilizzatori di scaldare le pietanze per un numero sufficiente di persone. Le pietanze devono essere scaricate dai veicoli usati per il relativo trasporto, generalmente furgoni, e inserite negli scaldavivande disponibili a destinazione, per essere scaldate. Si rendono quindi necessari carrelli, personale, tempo.

Un’altra criticità è costituita dalla temperatura esterna. Nei paesi con estati molto calde, le pietanze devono essere mantenute in frigorifero, quando non sono consumate, perché altrimenti potrebbero rovinarsi o andare incontro a proliferazione batterica.

Sommario dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è pertanto quello di mettere a disposizione uno scaldavivande che risolva i limiti dei sistemi oggi utilizzati, permettendo la semplice ma efficace gestione delle pietanze fino al relativo consumo, in tutte le condizioni climatiche, e semplificando la logistica.

La presente invenzione concerne pertanto uno scaldavivande secondo la rivendicazione 1.

In particolare lo scaldavivande comprendente un corpo scatolare, all’interno del quale è definita una camera di trattamento delle pietanze, e mezzi di riscaldamento della camera di trattamento, ad esempio resistori elettrici ed eventualmente ventole di circolazione dell’aria.

Vantaggiosamente lo scaldavivande comprende anche un’unità frigorifera associata alla camera di trattamento per sottrarre calore da essa.

Lo scaldavivande ha così una duplice funzione: frigorifero per mantenere le pietanze fredde prima del relativo consumo, evitandone il degrado, e scaldavivande vero e proprio per riscaldare o mantenere calde le pietanze.

Non è più quindi necessario trasferire le pietanze dal frigorifero al forno, come normalmente accade nelle mense, nei bar, nei self-service o in ambito domestico. Con un solo elettrodomestico è possibile gestire facilmente la conservazione e il riscaldamento delle pietanze, fino al relativo consumo.

Ulteriori caratteristiche dello scaldavivande sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.

Nella forma di realizzazione preferita la camera di trattamento è delimitata da pareti, preferibilmente metalliche, e da uno sportello che permette l’inserimento e l’estrazione delle pietanze. L’unità frigorifera è separata dalla camera di trattamento da una parete; tuttavia l’unità frigorifera resta termicamente collegata alla camera di trattamento proprio per mezzo della stessa parete di separazione, che funziona anche come parete di scambio termico. In particolare l’unità frigorifera sottrae calore alla parete di scambio termico che, a sua volta, sottrae calore all’aria contenuta nella camera di trattamento.

Preferibilmente l’unità frigorifera è provvista di almeno un evaporatore adiacente e a contatto con la parete di scambio termico, da parte opposta rispetto alla camera di trattamento. Ad esempio una prima intercapedine è delimitata dalla parete di scambio termico e da un’ulteriore parete, e l’evaporatore è alloggiato nella prima intercapedine.

L’unità frigorifera comprende un condensatore, un compressore, una ventola e un circuito chiuso di circolazione del fluido frigorifero. Quando l’unità frigorifera è attiva, il gas in arrivo dall’evaporatore condensa nel condensatore, il fluido frigorifero condensato nel condensatore viene inviato dal compressore nuovamente all’evaporatore, e la ventola genera un flusso d’aria che investe l’evaporatore, per massimizzare l’evaporazione e, quindi, l’entità dello scambio termico.

Preferibilmente l’unità frigorifera è intercambiabile rispetto allo scaldavivande, nel senso che è collegabile ad esso in modo facilmente rimovibile. Ad esempio l’unità frigorifera è racchiusa in un corrispondente alloggiamento scatolare vincolabile al corpo scatolare dello scaldavivande, preferibilmente di lato, con buona tenuta, per evitare dispersioni termiche.

Ad esempio la parete di scambio termico può far parte dell’unità frigorifera, per cui separando l’unità frigorifera dallo scaldavivande, la relativa camera di trattamento resta aperta.

Preferibilmente è presente una vaschetta estraibile di raccolta della condensa eventualmente generatasi sulla parete di scambio termico. La vaschetta è posizionata in corrispondenza del bordo inferiore della parete di scambio termico, per raccogliere la condensa che sotto forma di gocce scivola lungo la parete stessa verso il basso.

Preferibilmente lo scaldavivande comprende anche un’unità di controllo a timer, programmabile per attivare automaticamente e in modo selettivo i mezzi di riscaldamento e l’unità frigorifera, ad esempio su base oraria con incrementi di minuti.

Breve elenco delle figure

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno meglio evidenziati dall’esame della seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, col supporto dei disegni allegati, in cui:

- la figura 1 è una vista schematica, in prospettiva, di uno scaldavivande secondo la presente invenzione;

- la figura 2 è una vista schematica, in sezione verticale, dello scaldavivande mostrato in figura 1;

- la figura 3 è una vista schematica, in prospettiva e in parziale trasparenza di un componente dello scaldavivande mostrato in figura 1;

- la figura 4 è una vista schematica, in prospettiva di un componente dello scaldavivande mostrato in figura 1.

Descrizione dettagliata dell’invenzione

Le figure allegate mostrano un esempio di scaldavivande 1 secondo la presente invenzione, in forma solamente schematica.

Lo scaldavivande 1 comprende un corpo scatolare 2 al cui interno è presente una camera 3 di trattamento delle pietanze, cioè una camera dove il cibo viene riscaldato o mantenuto caldo.

La camera di trattamento 3 è delimitata da pareti 7 ed è accessibile mediante uno sportello 7’. Le pareti 7, preferibilmente metalliche, creano un’intercapedine 16 o un doppio fondo nel quale si trovano resistori 4 che, quando alimentati elettricamente, riscaldano l’aria circostante. Una o più ventole 4’ mettono in circolo l’aria calda nell’intercapedine 16, come indicato dalle frecce in figura 2, da dove poi l’aria calda raggiunge la camera di trattamento 3 per mezzo di fessure.

A differenza dei normali scaldavivande, lo scaldavivande 1 comprende anche un’unità frigorifera 5, racchiusa in un involucro scatolare 15, configurata per raffreddare la camera di trattamento 3, cioè per mantenere fredde le pietanze al suo interno.

Nell’esempio mostrato nelle figure, l’unità frigorifera 5 è un’unità indipendente ma associata in modo rimovibile al corpo scatolare 2 dello scaldavivande, come verrà spiegato meglio sotto.

La figura 2 mostra una sezione parziale dello scaldavivande 1 considerata su un piano verticale mediano. L’unità frigorifera 5 è inserita lateralmente nel corpo scatolare 2 in corrispondenza della zona indicata con il riferimento 17, dove il corpo scatolare 2 calza su una corrispondente porzione dell’unità frigorifera 5, con buona tenuta per evitare fughe d’aria.

In particolare, la camera di trattamento 3 è lateralmente chiusa da una parete 8 che funziona sia da parete di separazione rispetto ai componenti dell’unità frigorifera 5, ma anche da parete di scambio termico. È infatti la parete 8 ad essere raffreddata e sottrarre calore all’aria della camera di trattamento 3.

Adiacente alla parete di scambio termico 8, e preferibilmente a contatto con essa, si trova un evaporatore 11, ad esempio del tipo a serpentina, nel quale scorre un fluido frigorifero che, sottraendo calore, evapora.

L’evaporatore 11 si trova in un’intercapedine delimitata dalla parete di scambio termico 8 e da una parete parallela isolante 10, in modo da restare separato dalle altre componenti dell’unità frigorifera 5.

Come mostrato in figura 3, l’unità frigorifera 5 comprende infatti anche un condensatore 12, nel quale il gas in arrivo dell’evaporatore 11 condensa diventando liquido, un compressore 13 che ha il compito di far circolare il fluido refrigerante nell’apposito circuito (tubi non mostrati per semplicità), una ventola 14 che ha il compito di far circolare l’aria, e un alimentatore elettrico 13’.

L’unità frigorifera 5 può comprendere anche una valvola di espansione (non mostrata) del fluido frigorifero, interposta nel relativo circuito tra il condensatore 12 e l’evaporatore 11.

Un pannello di controllo 6 permette all’utente di azionare selettivamente i mezzi 4 di riscaldamento e l’unità frigorifera 5 e, se provvisto di timer, permette di regolare l’avviamento automatico di queste componenti.

L’unità frigorifera 5 è separabile dal corpo scatolare 2 dello scaldavivande, per effettuare la pulizia o la manutenzione. Le figure 3 e 4 mostrano appunto la sola unità frigorifera 5 separata dal resto dello scaldavivande. Come si può apprezzare, la parete di scambio termico 8 fa parte è integrale con l’unità frigorifera 5; pertanto quando l’unità frigorifera 5 viene separata dal resto dello scaldavivande 1, la camera di trattamento 3 resta aperta lateralmente.

Preferibilmente, come mostrato nelle figure, l’unità frigorifera 5 comprende anche una vaschetta 16 di raccolta della condensa. La vaschetta 16 è posizionata alla base della parete di scambio termico 8 per raccogliere le eventuali gocce che scorrono verso il basso lungo la parete 8, per gravità. Preferibilmente la vaschetta 16 è estraibile per lo scarico della condensa, la pulizia e la sanificazione.

Utilizzando il pannello di controllo 6, l’utente può comodamente riscaldare le pietanze precedentemente posizionate nella camera di trattamento 3, anche nell’eventualità in cui queste siano state mantenute fredde, senza dover usare un frigorifero esterno.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Uno scaldavivande (1) comprendente un corpo scatolare (2), all’interno del quale è definita una camera (3) di trattamento di pietanze, e mezzi (4) di riscaldamento della camera di trattamento (3), caratterizzato dal fatto di comprendere anche un’unità frigorifera (5) associata alla camera di trattamento (3) per sottrarre calore da essa.
2. 2. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente un pannello di controllo (6) attraverso il quale l’utilizzatore può selettivamente attivare i mezzi di riscaldamento (4) e l’unità frigorifera (5).
3. 3. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 1 o la rivendicazione 2, in cui la camera di trattamento (3) è delimitata da pareti (7) e da uno sportello (7’) che permette l’inserimento e l’estrazione delle pietanze, e in cui l’unità frigorifera (5) è separata dalla camera di trattamento (3) da una parete (8), ma è termicamente collegata alla camera di trattamento (3) per mezzo della stessa parete di separazione (8), che funziona anche come parete di scambio termico.
4. 4. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 3, comprendente una prima intercapedine (9) delimitata dalla parete di scambio termico (8) e da un’ulteriore parete (10), isolante, e comprendente un evaporatore (11) alloggiato nella prima intercapedine (9) e alimentato con un fluido frigorifero.
5. 5. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 4, in cui a sua volta l’unità frigorifera (5) comprende un condensatore (12), un compressore (13), una ventola (14) e un circuito chiuso di circolazione del fluido frigorifero, in cui con l’unità frigorifera (5) attiva, il gas in arrivo dall’evaporatore (11) condensa nel condensatore (12), il fluido frigorifero condensato nel condensatore (12) è inviato dal compressore (13) nuovamente all’evaporatore (11), e la ventola (14) genera un flusso d’aria.
6. 6. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 5, in cui l’unità frigorifera (5) comprendente inoltre una valvola di espansione del fluido frigorifero funzionalmente interposta tra il condensatore e l’evaporatore.
7. 7. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 5 o la rivendicazione 6, in cui l’unità frigorifera (5) è racchiusa in un corrispondente alloggiamento scatolare (15) vincolabile al corpo scatolare (2) dello scaldavivande (1), preferibilmente di lato.
8. 8. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 7, in cui tutta l’unità frigorifera (5) è racchiusa nell’alloggiamento scatolare (15), che è parzialmente inseribile nel corpo scatolare (2) dello scaldavivande (1), in modo rimovibile come un elemento intercambiabile.
9. 9. Scaldavivande (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 3-8, comprendente una vaschetta (16) estraibile di raccolta della condensa eventualmente generatasi sulla parete di scambio termico (8).
10. 10. Scaldavivande (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-9, in cui i mezzi di riscaldamento (4) comprendono resistori elettrici ed eventualmente ventole di circolazione dell’aria nella camera di trattamento (3).
11. 11. Scaldavivande (1) secondo la rivendicazione 10, comprendente una seconda intercapedine (16) definita attorno ad almeno parte della camera di trattamento (3), e in cui i resistori elettrici ed eventualmente le ventole di circolazione dell’aria sono posizionati in tale seconda intercapedine (16).
12. 12. Scaldavivande (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni 1-11, comprendente un’unità di controllo a timer programmabile per attivare automaticamente e selettivamente i mezzi di riscaldamento (4) e l’unità frigorifera (5) in base alle necessità orarie.