IT201600118687A1 - Sistema di stabilizzazione della chiusura e della apertura di un serramento e gruppo serramento comprendente tale sistema - Google Patents
Sistema di stabilizzazione della chiusura e della apertura di un serramento e gruppo serramento comprendente tale sistemaInfo
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Description
“SISTEMA DI STABILIZZAZIONE DELLA CHIUSURA E DELLA APERTURA DI UN SERRAMENTO E GRUPPO SERRAMENTO COMPRENDENTE TALE SISTEMA”
La presente invenzione è relativa ad un sistema di stabilizzazione della chiusura e dell’apertura di un serramento. In particolare, la presente invenzione trova la sua preferita applicazione nella stabilizzazione della chiusura e dell’apertura di un serramento rototraslante, battente o di tipo va e vieni.
Inoltre, la presente invenzione si riferisce ad un gruppo serramento comprendente il suddetto sistema di stabilizzazione.
Le cinematiche oggi note di movimentazione dei serramenti, ovvero di elementi mobili per la selettiva accessibilità in un locale, sono suddivisibili in differenti categorie. In particolare, sono noti sistemi rotanti o a battente, in cui il serramento è incernierato lungo un solo lato e ruota attorno ad un asse di rotazione; sistemi traslanti, in cui il serramento è provvisto di uno o più carrelli in grado di scorrere lungo una guida lineare; e sistemi rototraslanti in cui il serramento è in grado di ruotare attorno ad un asse e contemporaneamente traslare lungo una direzione prestabilita. Inoltre, è noto un serramento denominato a “va e vieni” in cui la cerniera non è solidale ad una struttura ma compie movimenti, se pur di piccola entità, per consentire l’apertura del serramento in entrambi i sensi comprendono un’escursione di 180° circa.
Fra questi sistemi, quello rototraslante è particolarmente utile in luoghi in cui lo spazio a disposizione per la movimentazione del serramento è scarso come ad esempio i servizi igienici di luoghi pubblici come aeroporti, stazioni di servizio, scuole, etc. In tali ambienti lo spazio di manovra del serramento deve essere ridotto al minimo garantendo comunque che l’utilizzatore possa muoversi comodamente nell’ambiente rispettando sicurezza ed igiene.
Come noto, il corretto movimento del serramento rototraslante richiede che quest’ultimo venga movimentato agendo su uno dei due bordi laterali ovvero ove solitamente è presente un’apposita maniglia e un meccanismo di chiusura che vincola tale bordo alla struttura adiacente quando richiesto. Il bordo opposto viene trascinato in movimento e a serramento chiuso è libero e a filo con una corrispondente struttura adiacente. In tale configurazione sono quindi possibili piccoli movimenti o extra rotazioni di questo bordo libero oltre il suo naturale moto. Per esempio può accadere che un utente agisca manualmente per errore su tale porzione del serramento. Inoltre, in caso di una chiusura effettuata con troppa forza il bordo libero può essere troppo sollecitato scaricando conseguentemente forze sulle guide del gruppo. Alla lunga tali sollecitazioni possono portare al malfunzionamento del gruppo serramento.
È uno scopo della presente invenzione quello di realizzare un sistema di stabilizzazione della apertura e della chiusura di un serramento che sia privo degli inconvenienti qui evidenziati dell’arte nota.
In particolare, è uno scopo del trovato quello di realizzare un sistema di stabilizzazione della apertura e chiusura di un serramento, preferibilmente di tipo rototraslante o battente o di tipo va e vieni, che consenta di superare gli inconvenienti sopra evidenziati in modo semplice ed economico, sia dal punto di vista funzionale, sia dal punto di vista costruttivo.
In accordo con tali scopi, la presente invenzione è relativa ad un sistema di stabilizzazione dell’apertura e della chiusura di un gruppo serramento, preferibilmente di tipo rototraslante o di tipo battente o di tipo va e vieni. In particolare, il gruppo serramento comprende:
- un serramento, quale per esempio una porta, provvisto di una faccia interna, una faccia esterna, un bordo laterale di movimentazione e un bordo laterale di trascinamento;
- almeno un elemento strutturale affacciato al bordo laterale di trascinamento quando il serramento è in posizione di chiusura.
Per bordo del serramento non si intende solo il bordo vero e proprio ortogonale e di raccordo alle due facce ma anche una porzione limitrofa delle facce stesse. In tal senso il bordo laterale di movimentazione solitamente comprende una maniglia o un’indicazione di agire manualmente in tale punto per movimentare il serramento. Come noto, in corrispondenza di un elemento strutturale affacciato a tale bordo è previsto un meccanismo di chiusura, del tipo a cricchetto per esempio, per mantenere il serramento in posizione di chiusura. I termini “interno” ed “esterno” si riferiscono quindi al locale che il serramento vuole selettivamente limitare.
Secondo l’invenzione, il sistema di stabilizzazione dell’apertura e della chiusura comprende:
- un primo corpo accoppiato al bordo laterale di trascinamento del serramento e configurato per realizzare una sporgenza laterale localizzata;
- un secondo corpo comprende una base accoppiata ad un elemento strutturale laterale e provvisto di una sede di ricezione stabile di almeno parte della sporgenza del primo corpo.
Il primo corpo può anche essere di pezzo con il serramento come anche un elemento indipendente da potersi accoppiare a serramenti oggi in uso. Ovviamente la sede è posizionata su un elemento strutturare laterale, quale un pannello o una parete in muratura, in modo tale da ricevere il primo corpo quando il serramento è in posizione di chiusura.
In particolare, secondo l’invenzione la sede ricavata nel secondo corpo è configurata da un lato per consentire il libero ingresso e uscita del primo corpo quando il serramento è movimentato in modo corretto in corrispondenza del bordo laterale di movimentazione e da un altro lato per bloccare nella sede il primo corpo quando il serramento dalla posizione di chiusura vuole essere movimentato in modo non corretto in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento.
Vantaggiosamente, in questo modo non vengono per nulla compromesse le normali manovre di apertura e chiusura che avvengono agendo sul bordo laterale di movimentazione e allo stesso tempo quando il serramento è chiuso non sono possibili movimenti del bordo di trascinamento per erronei azionamenti del serramento.
In particolare, il primo corpo è sagomato a C e comprende una parete esterna accoppiata alla faccia esterna del serramento, una parete interna accoppiata alla faccia interna del serramento, e una parete di raccordo delle pareti esterna ad interna accoppiata al bordo laterale di trascinamento del serramento. La sede è sagomata a C in modo complementare e comprende da una parete sporgente interna di battuta per la parete interna del primo corpo, una parete sporgente esterna di battuta per la parete esterna del primo corpo, e una parete di fondo di ricezione della parete di raccordo del primo corpo.
Vantaggiosamente, in questo modo le due pareti di battuta sia evitano la non corretta apertura sia realizzano una fine corsa per il movimento corretto di chiusura del serramento evitando extra rotazioni dannose al sistema.
In particolare, la parete di fondo comprende una porzione esterna inclinata e una porzione interna curva. La parete di raccordo comprende una corrispondente porzione inclinata e una porzione curva.
Vantaggiosamente, in questo modo il movimento di chiusura del serramento giunge al corretto fine corsa senza che il primo corpo sia frenato dal secondo corpo. Inoltre anche la fase di apertura è guidata in modo ottimale.
In particolare, la parete sporgente esterna di battuta per la parete esterna del primo corpo è mobile fra una posizione sollevata, in cui blocca nella sede il primo corpo quando il serramento è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento, e una posizione abbassata in cui libera l’uscita del primo corpo quando il serramento è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento.
Vantaggiosamente, in questo modo in caso di emergenza è possibile una differente tipologia di apertura dall’interno verso l’esterno del locale in cui il serramento può essere ruotato lungo l’asse passante il bordo di movimentazione. Sono noti i meccanismi complementari necessari per consentire tale apertura, per esempio lo sgancio dei carrelli dalle relative guide in corrispondenza del bordo di trascinamento.
In particolare, la parete sporgente esterna di battuta per la parete esterna del primo corpo è parte di un corpo indipendente e basculante alloggiato all’interno della base del secondo corpo e mobile in una spaccatura della stessa. In tale realizzazione, la base comprende una spaccatura per il transito della parete esterna di battura mentre fra la base e il corpo basculante sono previste porzioni di reciproco vincolo rilasciabile configurate per vincolare la parete sporgente esterna in posizione sollevata. Tali porzioni di reciproco vincolo rilasciabile fra la base e il corpo basculante possono essere accessibili dalla faccia esterna del serramento quando chiuso.
Vantaggiosamente, in questo modo si realizza un semplice meccanismo di sganciamento o disarmo della parete sporgente esterna accessibile dall’esterno e quindi utile per soccorrere una persona eventualmente in difficoltà nel locale e al di là del serramento.
Il riarmo della parete sporgente esterna di battuta, ovvero il suo posizionamento nella corretta posizione sollevata di lavoro, può avvenire in modo spontaneo, per esempio per effetto di una molla. Alternativamente, si può prevedere un attuatore, per esempio un pulsante, per il ripristino manuale della parete sporgente esterna in posizione sollevata.
Naturalmente, la presente invenzione si riferisce anche al gruppo serramento, preferibilmente rototraslante, battente o di tipo va e vieni, nella sua interezza e comprendente: - un serramento provvisto di una faccia interna, una faccia esterna un bordo laterale di movimentazione e un bordo laterale di trascinamento;
- almeno un elemento strutturale affacciato al bordo laterale di trascinamento quando il serramento è in posizione di chiusura;
- un sistema di stabilizzazione dell’apertura e della chiusura come declinato in precedenza secondo le sue molteplici attuazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure dei disegni annessi, in cui:
– la figura 1 è una vista schematica prospettica di un gruppo serramento rototraslante secondo la presente invenzione;
– la figura 2 è uno schema della cinematica del movimento del serramento del gruppo di figura 1;
– la figura 3 è una vista ingrandita del particolare di figura 1 indicato con III;
– la figura 4 è una vista prospettica schematica del sistema di stabilizzazione della presente invenzione in condizione di stabilizzazione della chiusura del serramento.
– la figura 5 è una vista prospettica schematica del sistema di stabilizzazione di figura 4 in condizione esplosa;
– la figura 6 è una vista schematica in sezione del sistema di stabilizzazione della presente invenzione in condizione di stabilizzazione della chiusura del serramento;
– la figura 7 è una vista schematica in sezione del sistema di stabilizzazione della presente invenzione in condizione di possibile apertura di emergenza;
– la figura 8 è una vista prospettica schematica del serramento aperto in modalità di emergenza.
In figura 1 è indicato con il numero di riferimento 1 un sistema di chiusura e apertura rototraslante di un serramento 2.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, il sistema 1 è applicato ad una pannellatura verticale 3 disposta in un ambiente in modo da definire una pluralità di locali 5 atti ad alloggiare servizi igienici, uffici, etc.
Generalmente la pannellatura 3 è definita da una pluralità di pannelli 4 accoppiati tra loro e realizzati in un materiale laminato e costituito da numerosi strati di carta impregnati con resine termoindurenti e compattati attraverso l'azione combinata di calore e alta pressione.
Resta inteso che il sistema in accordo alla presente invenzione possa essere applicato a pareti o serramenti realizzati in qualsiasi materiale, aventi qualsiasi spessore.
In figura 1 è illustrata una porzione di pannellatura 3 in cui sono visibili un pannello laterale 4a, un pannello di fondo 4b ed un ulteriore pannello laterale 4c, i quali definiscono un locale 5.
Nella maggior parte dei casi, il pannello di fondo 4b non è presente e i pannelli laterali 4a e 4c sono fissati direttamente ad una parete dell’edificio.
Ciascun pannello 4 è supportato da almeno un piedino 6 in modo tale da evitare che il pannello 4 sia disposto a contatto con il pavimento. Tale soluzione è preferibile per evitare la presenza di angoli di difficile pulizia. Resta inteso che il sistema in accordo alla presente invenzione possa essere applicato a pareti anche a diretto contato con il pavimento.
Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato ciascun pannello 4a, 4b 4c è supportato da due piedini 6 ed il serramento 2 è una porta.
Il serramento 2 presenta una faccia interna 7 (visibile in figura 8), la quale è rivolta in uso verso il locale 5, una faccia esterna 8, la quale è rivolta in uso verso l’esterno del locale 5, un bordo superiore 9, un bordo inferiore 10, un bordo laterale di movimentazione 27 provvisto di maniglia 25 e un bordo laterale opposto di trascinamento 28. In corrispondenza del bordo laterale di movimentazione 27 è schematizzato un meccanismo di chiusura 26. Il bordo superiore 9 è provvisto di due angoli superiori 11 12, mentre il bordo inferiore 10 è provvisto di due angoli inferiori 13 14.
Il sistema 1 comprende un gruppo di guida superiore 15, atto a guidare superiormente il movimento di rototraslazione del serramento 2, ed un gruppo di guida inferiore 16, atto a guidare inferiormente il movimento di rototraslazione del serramento 2. Il gruppo di guida superiore 15 comprende una prima guida 20, una seconda guida 21, un primo carrello 22 ed un secondo carrello 23. Nell’esempio non limitativo qui descritto ed illustrato, la prima guida 20 e la seconda guida 21 sono disposte sostanzialmente ortogonali e formano un angolo di 90°. Il primo carrello 22 ed il secondo carrello 23 sono configurati in modo da scorrere rispettivamente lungo la prima guida 20 e la seconda guida 21. In dettaglio, la prima guida 20 è supportata da una tra la prima parete laterale 4a e la seconda parete laterale 4c, mentre la seconda guida 21 è supportata dalla pannellatura 3 in modo da essere disposta sostanzialmente ortogonale alla parete laterale che supporta la prima guida 20. Preferibilmente, la seconda guida 21 è supportata da un montante 24, il quale si estende tra la prima parete laterale 4a e la seconda parete laterale 4c, in direzione sostanzialmente ortogonale alla parete laterale 4a che supporta la prima guida 20. Una variante non illustrata prevede che la seconda guida 21 sia autoportante. Il primo carrello 22 ed il secondo carrello 23 sono fissati al bordo superiore 9 del serramento 2, sostanzialmente in corrispondenza dei rispettivi angoli superiori 11 e 12.
La seconda guida 21 ed il secondo carrello 23 si differenziano dalla prima guida 20 e dal primo carrello 22 per la presenza di un sistema di sgancio rapido (non mostrato) configurato per consentire lo sgancio del secondo carrello 23 dall’infisso 2. Il sistema di sgancio è particolarmente utile in quanto il serramento 2 può effettuare una rotazione verso l’esterno del locale 5 e garantire, quindi, l’accesso al locale 5 anche dall’esterno. Tale soluzione è di fondamentale importanza nei casi in cui l’utilizzatore rimanga bloccato all’interno del locale 5 o nel caso in cui, ad esempio per un malore, l’utilizzatore impedisca la rototraslazione verso l’interno del locale 5.
Il gruppo di guida inferiore 16 comprende una terza guida 50, un terzo carrello 51 ed un braccio distanziatore 52. La terza guida 50 è supportata da una tra la prima parete laterale 4a e la seconda parete laterale 4c ed è disposta parallela alla prima guida 20. Preferibilmente, la terza guida 50 è disposta lungo il bordo inferiore della parete laterale 4a in modo da essere il meno visibile possibile. Preferibilmente, la terza guida 50 è accoppiata alla parete laterale 4a. Il terzo carrello 51 è accoppiato al bordo inferiore 10 del serramento 2 in corrispondenza del vertice inferiore 13 prossimo alla parete laterale 4a a cui è accoppiata la terza guida 50. Il terzo carrello 51 è scorrevole lungo la guida 50. La guida 50 ed il carrello 51 sono sostanzialmente conformati ed accoppiati in modo analogo alla prima guida 20 e al primo carrello 22 e pertanto non verranno descritti nel seguito. Resta inteso che il terzo carrello 51 e la guida 50 possano avere una struttura diversa da quella descritta per il primo carrello 22 e per la prima guida 20, a condizione che la loro struttura consenta lo scorrimento del carrello 51 lungo la guida 50.
Il braccio distanziatore 52 è provvisto di una prima estremità 54 accoppiata in modo girevole al piedino 6 che sostiene la parete laterale 4a a cui è accoppiata la terza guida 50 ed una seconda estremità 55 fissata al bordo inferiore 10 del serramento 2. La prima estremità 54 è girevole attorno ad un primo asse verticale V1 e la seconda estremità 55 è preferibilmente girevole attorno ad un secondo asse verticale V2. La seconda estremità 55 è preferibilmente fissata al serramento 2 in una posizione mediana del bordo inferiore 10.Nel caso in cui la prima guida 20 e la seconda guida 21 siano disposte in modo da formare un angolo compreso tra 91° e 179°, il braccio distanziatore 52 è telescopico, in modo da seguire il movimento del serramento 2 durante la roto-traslazione e rimanere accoppiato sempre lungo il bordo inferiore 10 e in posizione mediana. In questo modo, il braccio distanziatore 52 mantiene stabile il serramento 2 per evitare il basculamento del bordo inferiore 10 del serramento 2 durante la roto-traslazione. Preferibilmente, il braccio distanziatore 52 è una barra metallica provvista di un perno 57 in corrispondenza della prima estremità 54. Il perno 57 è ortogonale alla barra metallica ed impegna in modo girevole una sede 58 ricavata nel piedino 6. In corrispondenza della seconda estremità 55, la barra metallica comprende un ulteriore perno 60, il quale impegna una rispettiva sede 61 ricavata in un elemento cilindrico 62 accoppiato alla parete interna 7 del serramento 2.
Maggiori dettagli relativi ai componenti noti del gruppo 1 e al sistema di sgancio sono descritti nella pubblicazione brevettuale EP3004502 qui incorporata per riferimento.
In modo innovativo, il gruppo 1 di figura 1 comprende un sistema di stabilizzazione 17 dell’apertura e della chiusura configurato da un lato per non interferire con la normale chiusura del serramento 2 quando è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di movimentazione 27 e da un altro lato, e senza eseguire alcuna azione, per bloccare in posizione di chiusura il bordo laterale di trascinamento 28 quando il serramento 2 vuole essere movimentato in corrispondenza proprio del bordo laterale di trascinamento 28. Per raggiungere tale scopo, secondo la figura 1 il sistema di stabilizzazione 17 comprende:
- un primo corpo 18 accoppiato al bordo laterale di trascinamento 28 del serramento 2 e configurato per realizzare una sporgenza laterale localizzata;
- un secondo corpo 19 accoppiato al pannello laterale 4c e comprendente una sede di ricezione stabile di almeno parte del primo corpo.
Come emergerà in seguito, sarà la particolare conformazione della suddetta sede, e in modo complementare il particolare profilo della porzione sporgente del primo corpo 18, a consentire da un lato il libero ingresso e uscita del primo corpo 18 quando il serramento 2 è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di movimentazione 27 e da un altro lato il bloccaggio del primo corpo 18 nella sede quando il serramento 2 è chiuso e vuole essere movimentato agendo in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento 28.
La figura 2 mostra lo schema cinematico del movimento del serramento 2 ed è evidente che il bordo di trascinamento 28 in prossimità alla completa chiusura approccia il panello laterale 4c sostanzialmente in direzione ortogonale a quest’ultimo.
La figura 3 mostra tale fase di approccio dell’accoppiamento fra i corpi 18 e 19 e la figura 4 mostra come tali corpi siano accoppiati a chiusura del serramento 2 effettuata.
Secondo l’esempio mostrato, il primo corpo 18 è sagomato a C e comprende una parete esterna 27’ accoppiata alla faccia esterna 8 del serramento 2 per mezzo di viti 31 passanti in fori 30. Il corpo 18 comprende in modo analogo una parete interna 28’ accoppiata alla faccia interna 7 del serramento 2, e una parete di raccordo 29 accoppiata al bordo laterale di trascinamento 28 del serramento 2. Tale parete di raccordo 29 costituisce la porzione sporgente citata in precedenza. La sede ricavata nel secondo corpo 19 è sagomata in modo complementare a C e comprende una parete sporgente interna 33 di battuta per la parete interna 28’ del primo corpo 18, una parete sporgente esterna 34 di battuta per la parete esterna 27’ del primo corpo 18, e una parete di fondo 35, 36 di ricezione della parete di raccordo 29 del primo corpo 18. Le figure 4 e 6 mostrano come sebbene la sede abbia le pareti citate di battuta 34 e 33 durante il normale movimento del serramento 2 tali pareti di battuta non interferiscono con il moto di accoppiamento della porzione sporgente 29 con la sede che avviene con un moto stanzialmente parallelo alle pareti 33 34.
Appare tuttavia evidente che, a serramento 2 chiuso, eventuali movimenti ortogonali alle pareti di battuta 33 34 sono bloccati da queste ultime evitando così che il gruppo 1 sia movimentato in modo non corretto.
Come visibile in figura 6, la parete di fondo 35, 36 della sede comprende una porzione esterna inclinata 36 e una porzione interna curva 35. In modo complementare la parete di raccordo 29 comprende una corrispondente porzione inclinata 38 e curva 39.
Il sistema di stabilizzazione 17 implementa anche la possibilità di poter accedere al locale in caso di emergenza agendo dall’interno verso l’esterno sul bordo di trascinamento 28.
A tal fine, la parete sporgente esterna 34 di battuta per la parete esterna 27’ del primo corpo 18 non è di pezzo con la base 32 del secondo corpo 19 ma è mobile fra una posizione sollevata, ovvero di lavoro come descritto in precedenza, e una posizione abbassata in cui libera l’uscita del corpo 18 quando il serramento 2 è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento 28. Per consentire tale movimento, la base 32 del secondo corpo 19 comprende una spaccatura 46.
La figura 5 mostra una vista esplosa del sistema 17 in cui è possibile vedere come la parete sporgente esterna 34 di battuta per la parete esterna 27’ del primo corpo 18 è parte di un corpo basculante 40 indipendente e alloggiato all’interno della base 32 e mobile in una spaccatura della stessa. In particolare, il moto di rotazione avviene in corrispondenza di perni 42 alloggiati in rispettivi fori 43 nella base 32 del secondo corpo 19. Il fissaggio alla base 32 avviene per mezzo di fori 41 allineati ai fori 37 della base 32.
In particolare, la base 32 e il corpo basculante 40 comprendono porzioni di reciproco vincolo rilasciabile 44, 45 configurati per vincolare la parete sporgente esterna 34 in posizione sollevata. Nell’esempio mostrato tale vincolo è raggiunto per mezzo di dentini 44 ricavati nel corpo basculante 40 che si accoppiano a scatto in sedi 45 ricavate nella base 32 del secondo corpo 19. Come mostrato, preferibilmente i dentini 44 sono accessibili dalla faccia esterna 8 del serramento 2 quando chiuso.
In questo modo è possibile agire dall’esterno del locale 5 per disarmare la sede e consentire una differente apertura del serramento 2 come mostrato in figura 8. In modo noto tuttavia per fare tale apertura è richiesto prima di svicolare la guida superiore.
La condizione di sede aperta è mostrata in figura 7 in cui si vede come la parete sporgente esterna 34 quando abbassata è a filo con il bordo 53 della base 32.
Per riarmare la sede, ovvero per portare la parete 34 in condizione sollevata di normale lavoro, la figura 7 mostra la presenza di un attuatore/spintore in forma di un pulsante 47 con una base accoppiata con il corpo basculante 40. Nella realizzazione mostrata tale accoppiamento è realizzato per mezzo di perni 48 ricavati sulla base pulsante 47 che si accoppiano in corrispondenti fori 48’ ricavati sul corpo basculante 40. Quando la parete 34 si abbassa, automaticamente lo stelo 49 del pulsante 47 fuoriesce dal foro 56 della base 32. Semplicemente premendo tale pulsante 47 si provvede a ripristinare il sistema 17 in condizioni originarie in cui il pulsante 47 è a filo con la base 32. Al posto del pulsante 47 si può prevedere uno spintore oppure è possibile lasciare semplicemente a vista un foro 56 per accedere al corpo basculante 40 con un elemento esterno al sistema 17.
Le figure allegate si riferiscono ad un serramento rototraslante ma la presente invenzione si riferisce anche a serramenti di tipo battente con apertura a 180° e a serramenti di tipo va e vieni ove il sistema di stabilizzazione è montato in corrispondenza del bordo che alloggia le cerniere.
Infine al sistema e al gruppo qui descritti possono essere apportate modifiche e varianti senza uscire dall’ambito delle rivendicazioni allegate.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema di stabilizzazione dell’apertura e della chiusura di un gruppo serramento (1), in particolare di tipo rototraslante o battente o di tipo va e vieni, in cui il gruppo serramento (1) comprende: - un serramento (2) provvisto di una faccia interna (7), una faccia esterna (8) un bordo laterale di movimentazione (27) e un bordo laterale di trascinamento (28); - almeno un elemento strutturale (4) affacciato al bordo laterale di trascinamento (28) quando il serramento (2) è in posizione di chiusura; in cui il sistema comprende: - un primo corpo (18) accoppiato al bordo laterale di trascinamento (28) del serramento (2) e configurato per realizzare una sporgenza localizzata; - un secondo corpo (19) comprende una base (32) accoppiata elemento strutturale (4) comprendente una sede di ricezione stabile di almeno parte del primo corpo (18); in cui la sede è configurata da un lato per consentire il libero ingresso e uscita del primo corpo (18) quando il serramento (2) è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di movimentazione (27) e da un altro lato per bloccare nella sede il primo corpo (18) quando il serramento (2) è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento (28).
- 2. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 1, in cui: - il primo corpo (18) è sagomato a C e comprende una parete esterna (27’) accoppiata alla faccia esterna (8) del serramento (2), una parete interna (28’) accoppiata alla faccia interna (7) del serramento (2), e una parete di raccordo (29) delle pareti esterna (27’) ed interna (28’) accoppiata al bordo laterale di trascinamento (28) del serramento (2); - la sede è sagomata a C e comprende da una parete sporgente interna (33) di battuta per la parete interna (28’) del primo corpo (18), una parete sporgente esterna (34) di battuta per la parete esterna (27’) del primo corpo (18), e una parete di fondo (35, 36) di ricezione della parete di raccordo (29) del primo corpo (18).
- 3. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 2, in cui la parete di fondo (35, 36) comprende una porzione esterna inclinata (36) e una porzione interna curva (35); parete di raccordo (29) comprendendo una corrispondente porzione inclinata (38) e curva (39).
- 4. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 2 o 3, in cui la parete sporgente esterna (34) di battuta per la parete esterna (27’) del primo corpo (18) è mobile fra una posizione sollevata, in cui blocca nella sede il primo corpo (18) quando il serramento (2) è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento (28), e una posizione abbassata in cui libera l’uscita del corpo (18) quando il serramento (2) è movimentato in corrispondenza del bordo laterale di trascinamento (28).
- 5. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 4, in cui parete sporgente esterna (34) di battuta per la parete esterna (27’) del primo corpo (18) è parte di un corpo basculante (40) alloggiato all’interno della base (32) e mobile in una spaccatura della stessa.
- 6. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 4, in cui la base (32) e il corpo basculante (40) comprendono porzioni di reciproco vincolo rilasciabile (44, 45) configurati per vincolare la parete sporgente esterna (34) in posizione sollevata.
- 7. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 6, in cui le porzioni di reciproco vincolo rilasciabile (44, 45) fra la base (32) e il corpo basculante (40) sono accessibili dalla faccia esterna (8) del serramento (2) quando chiuso.
- 8. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 6, in cui la parete sporgente esterna (34) è configurata per tornare spontaneamente in posizione sollevata.
- 9. Sistema come rivendicato nella rivendicazione 6, in cui il secondo corpo (19) comprende un attuatore (47) per il ripristino manuale della parete sporgente esterna (34) in posizione sollevata.
- 10. Gruppo serramento (1), in particolare rototraslante o di tipo battente o di tipo va e vieni, in cui il gruppo serramento (1) comprende: - un serramento (2) provvisto di una faccia interna (7), una faccia esterna (8) un bordo laterale di movimentazione (27) e un bordo laterale di trascinamento (28); - almeno un elemento strutturale (4) affacciato al bordo laterale di trascinamento (28) quando il serramento (2) è in posizione di chiusura; - un sistema di stabilizzazione dell’apertura e della chiusura come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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