IT201600102237A1 - Unita’ di lavaggio per lavatrici con cestello a carica frontale comprendente il sistema di azionamento in rotazione dell’unita’ stessa - Google Patents

Unita’ di lavaggio per lavatrici con cestello a carica frontale comprendente il sistema di azionamento in rotazione dell’unita’ stessa

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IT201600102237A1 IT102016000102237A IT201600102237A IT201600102237A1 IT 201600102237 A1 IT201600102237 A1 IT 201600102237A1 IT 102016000102237 A IT102016000102237 A IT 102016000102237A IT 201600102237 A IT201600102237 A IT 201600102237A IT 201600102237 A1 IT201600102237 A1 IT 201600102237A1
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Luca Fornasari
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Paolo Fornasari
Luca Fornasari
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Description

“UNITA’ DI LAVAGGIO PER LAVATRICI CON CESTELLO A CARICA FRONTALE COMPRENDENTE IL SISTEMA DI AZIONAMENTO IN ROTAZIONE DELL’UNITA’ STESSA”
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un’unità di lavaggio per lavatrici con cestello a carica frontale, comprendente il sistema di azionamento in rotazione dell’unità stessa, di semplice realizzazione ed atto a lavare i panni sporchi con una prestazione elevata.
Ad oggi, sono note macchine lavatrici con cestello a carica frontale comprendenti sostanzialmente un involucro scatolare a cui è fissata internamente per mezzo di ammortizzatori e/o molle una vasca cilindrica con asse orizzontale o leggermente inclinato e provvista di un’apertura frontale di carico, ed entro la quale è montato coassialmente in maniera girevole un cestello cilindrico provvisto di un’apertura frontale di carico e di una pluralità di fori sulla sua superficie laterale. Esternamente sul fondo posteriore di detto cestello è fissata una crociera atta ad alloggiare centralmente in maniera solidale un albero con asse orizzontale, che è passante e libero per un foro centrale ricavato sul fondo della detta vasca ed è atto ad essere messo in rotazione da un motore elettrico, contenuto anch’esso all’interno di detto involucro scatolare, con lo scopo di mettere in rotazione il cestello. Detto motore elettrico viene collegato all’albero di rotazione del cestello sostanzialmente in due modi diversi, un primo modo prevede che il motore sia posizionato esternamente e distanziato della vasca e che sia collegato all’albero tramite cinghia e pulegge, ed un secondo modo che prevede che il motore sia montato coassialmente solidale sull’albero di rotazione stesso e che sia posizionato in corrispondenza della parte esterna del fondo della vasca, dal cui foro centrale si prolunga detto albero.
Pertanto, con entrambe le due soluzioni sopra descritte, l’albero di rotazione del cestello deve essere provvisto di dispositivi di tenuta d’acqua, come ad esempio guarnizioni, per evitare che quest’ultima fuoriesca dalla vasca. Tali dispositivi di tenuta d’acqua però sono soggetti a usura, pertanto hanno una durata d’impiego che può essere limitata, in conseguenza di un corretto utilizzo o meno della lavatrice, aumentando così il rischio di fuoriuscita di acqua dalla vasca, con tutte le problematiche che ne possono derivare, dall’ossidazione dei materiali, a problemi con i circuiti elettrici.
Ulteriore problema derivante dall’utilizzo delle soluzioni sopra descritte derivano dal fatto che, come noto, durante la fase di lavaggio e soprattutto durante la fase di centrifugazione, si sviluppano forze centrifughe importanti dovute alla rotazione della biancheria inserita all’interno del cestello che ruota ed al suo posizionamento sulla superficie laterale del cestello stesso, pertanto essendo il cestello fissato a sbalzo sull’albero rotazione, sia il cestello che l’albero di rotazione sono sottoposti a forze meccaniche che possono causare una rapida usura dei cuscinetti utilizzati, se non la precoce rottura degli stessi, con un carico eccessivo di biancheria.
Utilizzando una lavatrice con i suddetti cuscinetti usurati o rotti, il cestello durante la sua rotazione oscilla, creando così forti vibrazioni e forte rumore che si propagano sulla lavatrice stessa ed anche sull’ambiente in cui è posizionata la lavatrice, portando ad eventuali disagi come ad esempio rotture della struttura di supporto. Il cestello, durante questa rotazione ed oscillazione, può inoltre andare in collisione con la vasca di contenimento, con il conseguente rischio di usura delle guarnizioni, rendendo la lavatrice inutilizzabile.
La presente invenzione si propone lo scopo di realizzare un’unità di lavaggio per lavatrici con cestello a carica frontale, comprendente il sistema di azionamento in rotazione dell’unità stessa, che vada ad eliminare i problemi sopra descritti, anche semplificando vantaggiosamente la procedura costruttiva del sistema di lavaggio, riducendo pertanto i costi di industrializzazione.
Si propone anche lo scopo di semplificare eventuali interventi di manutenzione.
Si propone inoltre lo scopo di aumentare la capacità di carico del cestello, mantenendo un mobile scatolare con misure standard.
Questa unità di lavaggio per lavatrici a carica frontale è realizzata con le caratteristiche costruttive sostanzialmente descritte, con particolare riferimento alle allegate rivendicazioni del presente brevetto.
L’invenzione verrà meglio compresa dalla seguente descrizione, a solo scopo esemplificativo non limitativo e con riferimento agli uniti disegni, in cui :
- la fig. 1 mostra una vista prospettica laterale dell’unità di lavaggio inserita montata in un mobile scatolare di lavatrice, conforme all’invenzione ;
- la fig. 2 mostra una vista prospettica posteriore laterale dell’unità di lavaggio inserita montata in un mobile scatolare di lavatrice, come in fig. 1 ;
- la fig. 3 mostra una vista prospettica frontale laterale dell’unità di lavaggio assemblata di fig. 1 e 2, conforme alla presente invenzione ;
- la fig. 4 mostra una vista prospettica posteriore laterale dell’unità di fig. 3 ;
- la fig. 5 mostra una vista prospettica dell’esploso dell’unità di lavaggio di fig. 2 e 3 ;
- la fig. 6 mostra una vista laterale in sezione dell’unità di lavaggio assemblata di fig. 2 e 3 ;
- la fig. 7 mostra una vista prospettica frontale laterale di un componente assemblato dell’unità di lavaggio, conforme all’invenzione ;
- la fig. 8 mostra una vista prospettica posteriore laterale del componente di fig. 7 ;
- la fig. 9 mostra una vista prospettica dell’esploso del componente di fig. 7;
- la fig. 10 mostra una vista sezionata frontale di un particolare costruttivo dell’unità di lavaggio, conforme all’invenzione ;
- la fig. 11 mostra una vista sezionata frontale di un ulteriore particolare costruttivo dell’unità di lavaggio, conforme all’invenzione .
Nelle suddette figure, viene rappresentato un’unità di lavaggio 10 per lavatrici con cestello a carica frontale 11, comprendente il sistema di azionamento in rotazione 12 dell’unità 10 stessa, di semplice realizzazione ed atto a lavare i panni sporchi con una prestazione elevata, e che preservi l’usura o la rottura precoce di parti componenti della lavatrice stessa, limitando il propagarsi di vibrazioni e rumori fastidiosi.
Come si nota nella fig. 1 e 2, detta unità di lavaggio 10 è sostenuta internamente al mobile scatolare 13 della lavatrice 11 mediante mezzi di assorbimento delle vibrazioni 14 del tipo noto in sé, come ad esempio ammortizzatori inferiori 15 e molle superiori 16, in maniera tale che la bocca di carico 17 dell’unità 10 per gli indumenti da lavare sia posizionata in corrispondenza dell’oblò apribile e chiudibile 18 posizionato sulla faccia frontale verticale del mobile scatolare 13 stessa.
Nelle fig. 3-11 vengono rappresentati i vari componenti assemblati fra loro o in vista esplosa dell’unità di lavaggio 10 comprendente il sistema di azionamento in rotazione 12.
Detta unità di lavaggio 10, rappresentata con varie viste d’assieme ed esplose nelle fig. 3-6, comprende sostanzialmente un primo elemento cilindrico di contenimento 21, un secondo elemento interno cilindrico rotante 22 inserito coassialmente all’interno del suddetto primo elemento di contenimento 21, ed un sistema di azionamento in rotazione 12 di detto secondo elemento 22, integrato con quest’ultimo e con il primo elemento di contenimento 21.
Detto primo elemento cilindrico di contenimento 21 è realizzato in materiale rigido e non conduttivo elettricamente, preferibilmente in tecnopolimero, come ad esempio plastica, ed è costituito sostanzialmente da una vasca cilindrica 24 ed una bocca di carico 25.
Detta vasca cilindrica 24 è costituita da un cilindro cavo 24, posizionato orizzontalmente o leggermente inclinato, provvisto di un’apertura frontale 26 il cui perimetro 27 è ispessito e provvisto frontalmente di una gola cilindrica 28 per tutta la sua lunghezza, mentre sul fondo 29 del cilindrico cavo 24 è ricavato un foro passante centrale 30 di ridotte dimensioni, il quale foro 30 si prolunga brevemente con un cilindro cavo 32 all’interno della area cava 33 del cilindro 24.
Nella parte posteriore esterna 34 di detta vasca cilindrica 24, in corrispondenza del raccordo perimetrale 35 fra il suo fondo 29 e la sua parete cilindrica perimetrale 36, è ricavata una pluralità di recessi sagomati 37 diretti verso l’interno del cilindro 24, nel nostro esempio nel numero di tre ma variabile in difetto ed in eccesso. Come visibile in fig. 11, in cui viene rappresentato un recesso 37, ogni recesso 37 è sostanzialmente sagomato con due gole 38 uguali e speculari fra loro dirette verso il centro del fondo 29, dette gole 38 essendo provviste ciascuna di una superficie inferiore 40 inclinata dall’esterno verso l’interno del recesso 37, dirette verso l’esterno della vasca 24.
Detta vasca 24 è posizionata con asse orizzontale o leggermente inclinato all’interno del mobile scatolare 13 e fissata a quest’ultima tramite mezzi di assorbimento delle vibrazioni 14 con metodi noti in sé mediante staffe 41 fissate sulla superficie esterna della parete perimetrale 36.
Detta bocca di carico 25 è costituita da uno stampato in tecnopolimero cilindrico 25 sagomato a gradini (vedi fig. 5 e 6), creando una serie di parti cilindriche decrescenti e concentriche fra loro, costituite da una prima parte cilindrica esterna 42, da una seconda parte cilindrica centrale 43 e da una terza parte cilindrica interna 44, con diametri rispettivamente decrescenti, di cui la prima parte 42 ha lo stesso diametro del perimetro 27 della vasca 24 ed è provvista di un bordo 46 ispessito e provvisto di una anello circolare orizzontale 47, mentre la terza parte 44 è provvista di un foro passante centrale 45.
Detta bocca di carico 25 è atta ad accoppiarsi a tenuta stagna con la parte frontale della vasca 24 e ad operare da bocca di carico per quest’ultima, in maniera tale che l’anello circolare 47 si innesti nella gola 28, con l’eventuale interposizione di una guarnizione 47’.
L’unione fra la bocca di carico 25 e la parte frontale della vasca 24 può essere realizzato con tecniche diverse ma equivalenti a quella sopra descritta, anche secondo la tecnica già utilizzata e nota.
Detto secondo elemento cilindrico rotante 22, atto a venire inserito coassialmente in rotazione all’interno del primo elemento di contenimento 21, e mostrato in dettaglio nelle fig. 7-9, è costituito da un cestello di lavaggio 22 comprendente sostanzialmente un primo elemento componente cilindrico di supporto 48, una serie di secondi elementi componenti di contenimento laterale 49 ed un terzo elemento componente cilindrico 50, fungente da bocca di carico.
Detto primo elemento componente cilindrico di supporto 48, realizzato in materiale rigido e non conduttivo elettricamente, preferibilmente in tecnopolimero, come ad esempio plastica, è sagomato con un piatto circolare 51 posteriore, fungente da fondo del cestello 22, e sul cui perimetro si proietta frontalmente ed ortogonalmente al piatto stesso una serie di profili 52, nel nostro esempio nel numero di tre ma che può essere diverso a seconda delle esigenze tecniche di costruzione richieste, detti profili 52 essendo sagomati ciascuno in maniera tale da avere una superficie posteriore 53 che segua il profilo curvo del perimetro del piatto circolare 51 e che siano provvisti ciascuno di due scanalature laterali longitudinali 54 per tutta la loro lunghezza.
Detto piatto circolare 51 è provvisto posteriormente di un recesso cilindrico 55 ‘ provvisto a sua volta di un piccolo perno orizzontale centrale 55, e di una serie di recessi sagomati 56 uguali ed equidistanti fra di loro lungo tutta la sua circonferenza perimetrale.
Detta serie di secondi elementi componenti di contenimento laterale 49 sono realizzati in metallo, come ad esempio acciaio inox, o in tecnopolimero, come ad esempio plastica, e sono costituti ciascuno da una piastra sagomata 49 con una forma curvilinea e provvista sull’interezza della sua superficie 57 di una pluralità di fori passanti 58 idonei al passaggio dell’acqua durante il ciclo di lavaggio.
Dette piastre curvilinee 49 sono in numero uguale agli spazi creati fra i profili 52 e sono atte e di dimensione idonea ad essere inserite al loro interno tramite le scanalature longitudinali 54, andando in battuta sul perimetro del piatto 51 e restando complanari con il bordo frontale 59 dei profili 52 stessi, creando così una superficie cilindrica esterna.
Detto terzo elemento componente cilindrico 50 è realizzato in metallo, come ad esempio acciaio inox, o in tecnopolimero, come ad esempio plastica, ed è sagomato esternamente a gradini (vedi fig.
6 e 9), creando una serie di parti cilindriche decrescenti, coassiali e concentriche fra loro, costituite da una prima parte cilindrica esterna 60, da una seconda parte cilindrica centrale 61 e da una terza parte cilindrica interna 62, con diametri rispettivamente decrescenti, ed è provvisto di un unico foro centrale passante 63.
Detto terzo elemento componente cilindrico 50 ha un diametro esterno uguale al diametro del cilindro formato dall’accoppiamento dei profili 52 e delle piastre curvilinee 49, ed è atto a venirvi unito e fissato in maniera robusta tramite mezzi di fissaggio noti in sé.
Così costituito, detto secondo elemento cilindrico rotante 22 è inserito coassialmente nel primo elemento di contenimento 21, in maniera tale che il perno 55 sia inserito parzialmente all’interno del cilindro cavo 32 libero in rotazione tramite una boccola o un cuscinetto (non mostrati) adeguatamente dimensionati, mentre posteriormente al foro passante 30 viene fissato un tappo a tenuta stagna 64, tramite mezzi di fissaggi noti in sé, atto a venir rimosso e fissato nuovamente in maniera semplice e sicura nel caso sia necessaria la manutenzione alla detta bronzina o cuscinetto di accoppiamento del perno 55 con il cilindro cavo 32.
Frontalmente, il componente cilindrico 50 è contenuto coassialmente distanziato all’interno di detta bocca di carico 25, in maniera tale che si crei uno spazio libero 65 e che i bordi frontali dei cilindri 44 e 62 siano concentrici.
Nello spazio libero 65 è inserito un elemento componente a mezzi rotanti 66, costituito da una serie di rulli 67 realizzati con un corpo interno tecnopolimero ed i suoi bordi in elastomero di durezza opportuna, i quali rulli 67 sono imperniati equidistanti fra loro e folli in rotazione su sé stessi tra due anelli piatti 68 uguali, distanziati e paralleli fra loro. Come visibile in fig. 10, detti anelli 68 sono posizionati coassialmente tra il cilindro 62 interno ed il cilindro 43 esterno, in modo tale che i rulli 67 siano posizionati trasversalmente all’asse di rotazione del cestello di lavaggio 22, e la cui parte interna sia in battuta con lo scalino formato dai cilindri 61 e 62 e la cui parte esterna sia in battuta con lo scalino formato dai cilindri 42 e 43, in modo tale che essi possano rotolare liberamente attorno al cilindro 62 e non possano avere una traslazione longitudinale.
Detti rulli 67, in cooperazione con l’accoppiamento del perno 55 e il cilindro 30, sono atti a mantenere il cestello di lavaggio 22 sempre in asse con la vasca 24.
Detto sistema di azionamento in rotazione 12 del cestello 22 opera secondo la tecnica elettronica impiegata per i motori brushless a magneti permanenti, ed è costituito da una serie di mezzi elettromagneti 72 applicati alla vasca 24 e fungenti da statore, come di seguito descritto, ed una serie di magneti permanenti 69 ed un anello in materiale ferromagnetico 71, applicati al cestello 22 in maniera tale che quest’ultimo agisca da rotore, come di seguito verrà descritto.
Detti recessi 56 del piatto circolare 51 sono atti ad alloggiare ciascuno un mezzo magnetico 69, di forma idonea a restarvi bloccato ad incastro e che la sua superficie esterna 70 segua il perimetro cilindrico del piatto circolare 51 stesso (Vedi fig. 7, 8 e 9).
Detti mezzi magnetici 69 sono costituti da magneti permanenti disposti lungo il perimetro del piatto circolare 51 con polarizzazioni alternate positive-negative fra di loro in successione.
Internamente al recesso cilindrico 55’, di diametro poco inferiore al perimetro del piatto 51, viene inserito in battuta detto anello in materiale ferromagnetico 71 a contatto posteriormente con i magneti permanenti 69.
Come visibile dalla fig. 5, all’interno di detti recessi sagomati 37 della vasca 24 vengono inseriti e fissati a tenuta meccanica e protetti dall’acqua con metodi noti in sé dei mezzi elettromagnetici 72, costituiti ciascuno da un elettromagnete 72, collegati alla rete elettrica domestica attraverso mezzi di controllo elettronici esterni (non mostrati), come ad esempio una centralina elettronica, predisposti per funzionare a tensione alternata ed azionati tramite i comandi di azionamento e controllo posizionati sul mobile della lavatrice 10 o tramite comandi a distanza, preferibilmente del tipo utilizzato per i motori brushless.
Detti elettromagneti 72 sono realizzati preferibilmente con un corpo centrale 73 sagomato a C (Vedi fig. 11) ricavato in materiale che abbia una bassa conduttività elettrica ovvero un’elevata resistenza al passaggio della corrente, come ad es. ferrite piena oppure lega di ferro al silicio e inossidabile laminato impacchettato, su cui sono ricavati avvolgimenti 75 in materiale elettricamente conducente, come ad esempio rame smaltato, utilizzato negli avvolgimenti per elettromagneti, motori elettrici, ecc,.. e collegato elettronicamente alla suddetta centralina di comando. Detti avvolgimenti 75 sono posizionati in maniera tale da lasciare libere le superfici terminali inferiori delle due gambe laterali del detto corpo centrale a C 73.
Dette due gambe laterali verticali e parallele fra loro del corpo centrale a C 73 vengono posizionate nelle gole 38, essendo sagomate con la stessa forma, in maniera tale che la loro superficie terminale inferiore sia posizionata a distanza molto ravvicinata rispetto alla superficie superiore 70 dei magneti permanenti 69 posizionati sul perimetro posteriore della struttura 48 del cestello 22, cosicché gli elettromagneti 72 ed i magneti permanenti 69 possano chiudere un campo magnetico per interagire fra loro
Detti mezzi di controllo elettronici esterni sono predisposti per funzionare a tensione alternata di rete e per invertire la tensione alternata applicata agli elettromagnetici 72, in maniera tale che questi ultimi generino un pluralità di campi magnetici con polarità alternate inverse in successione, ovvero generando un primo campo magnetico che permetta di attirare verso l’elettromagnete 72 stesso un primo magnete permanente 69 con polarità inversa al campo magnetico stesso, fino a che questo magnete 69 si posizioni inferiormente a tale elettromagnete 72, e successivamente generando un campo magnetico con polarità inversa al precedente campo magnetico, in maniera tale da attrarre un secondo magnete permanente 69 che si trova nella posizione successiva al primo detto magnete permanente 69, che avrà quindi polarità inversa, conseguentemente, ripetendo il suddetto ciclo di attrazione con campi magnetici con polarità alternate inverse in successione permette ai magneti permanenti 69 di spostarsi angolarmente in una direzione o nell’altra, secondo i valori pre-impostati nei detti mezzi di controllo elettronico, causando così la rotazione del cestello 22 fino a quando necessario per completare la fase di lavaggio.
La velocità di rotazione dei magneti permanenti dipende dalla frequenza della tensione alternata applicata agli elettromagneti 72, pertanto, detti mezzi di controllo esterni sono inoltre predisposti per variare la frequenza della tensione elettrica applicata agli elettromagneti 72, per variare così la velocità di rotazione dei magneti permanenti 69 e quindi del cestello 22.
L’anello 71 in materiale ferromagnetico, come ad es. ferro, (Vedi fig. 9) è atto a chiudere il campo magnetico dell’elettromagnete 72 sul materiale magnetico del magnete permanente 69 di volta in volta posizionato in corrispondenza dell’elettromagnete 72 stesso, massimizzando così la forza magnetica dei magneti 69 stessi.
Detto piatto circolare 51 posteriore del cestello di lavaggio 22, come sopra descritto, è realizzato in materiale non conduttivo elettricamente, in maniera tale da evitare il formarsi di correnti parassite, dette anche correnti di Foucault, all’interno del piatto 51 stesso, che altrimenti potrebbero generare un campo magnetico in opposizione alla direzione del campo magnetico generato dagli elettromagneti 72, andando così a rallentare o bloccare la rotazione del cestello di lavaggio 22 stesso.
Con questa soluzione sopra descritta, si ottiene pertanto una lavatrice a carica frontale comprendente un’unità di lavaggio che non sia fissata a sbalzo ad un sistema di azionamento in rotazione, ma che formi un sistema unico mantenuto sempre in asse, distribuendo su due fulcri di rotazione, in asse fra loro, le forze meccaniche che agiscono sull’unità stessa durante la fase di lavoro.

Claims (10)

  1. “UNITA’ DI LAVAGGIO PER LAVATRICI CON CESTELLO A CARICA FRONTALE COMPRENDENTE IL SISTEMA DI AZIONAMENTO IN ROTAZIONE DELL’UNITA’ STESSA” RIVENDICAZIONI 1. Unità di lavaggio (10) per lavatrici con cestello a carica frontale (11) atta a lavare i panni sporchi con una prestazione elevata, unità di lavaggio (10) comprendente una vasca di contenimento cilindrica (24) contenente un cestello di lavaggio (22), e comprendente un sistema di azionamento in rotazione (12) di detto cestello (22), di semplice realizzazione, detta unità di lavaggio (10) essendo inoltre sostenuta internamente al mobile scatolare (13) della lavatrice (11) mediante mezzi di assorbimento delle vibrazioni (14) del tipo noto in sé, come ad esempio ammortizzatori e/o molle, caratterizzato dal fatto che detto sistema di azionamento in rotazione (12) di detto cestello di lavaggio (22) è integrato con quest’ultimo e con detta vasca (24), detta vasca (24) essendo realizzata in materiale rigido e non conduttivo elettricamente, preferibilmente in tecnopolimero, detto cestello di lavaggio (22) essendo costituito sostanzialmente da un primo elemento componente cilindrico di supporto (48) realizzato in materiale rigido e non conduttivo elettricamente, preferibilmente in tecnopolimero, da una serie di secondi elementi componenti di contenimento laterale (49) ed da un terzo elemento componente cilindrico (50), fungente da bocca di carico, detto cestello (22) essendo accoppiato coassialmente in rotazione libera con detta vasca (24) in maniera tale da distribuire su due fulcri di rotazione, posteriore e frontale, le forze meccaniche prodotte dal funzionamento dell’unità di lavaggio stessa, detto sistema di azionamento in rotazione (12) essendo costituito da una serie di mezzi elettromagnetici (72) fungenti da statore, costituiti da elettromagneti, applicati a tenuta meccanica e protetti dall’acqua sulla parte esterna posteriore della vasca (24), da una serie di magneti permanenti (69) applicati esternamente sul fondo del cestello (22), e da un anello ferromagnetico (71), applicato a contatto posteriormente con i magneti permanenti (69), in maniera tale che detto cestello (22) agisca da rotore, detti mezzi elettromagnetici (72) e detti magneti (69) essendo posizionati in maniera tale da poter chiudere un campo magnetico per interagire fra loro, detti mezzi elettromagnetici (72) essendo collegati alla rete elettrica domestica attraverso mezzi di controllo elettronici esterni, preferibilmente del tipo utilizzato per i motori brushless, detti mezzi di controllo elettronici esterni essendo predisposti per funzionare a tensione alternata ed azionati tramite comandi di azionamento e controllo posizionati sul mobile della lavatrice (10) o tramite comandi a distanza, detti mezzi di controllo essendo anche predisposti per invertire la tensione alternata applicata agli elettromagnetici (72), in maniera tale che questi ultimi generino un pluralità di campi magnetici con polarità alternate inverse in successione, ovvero generando un primo campo magnetico che permetta di attirare verso l’elettromagnete (72) stesso un primo magnete permanente (69) con polarità inversa al campo magnetico stesso, fino a che questo magnete (69) si posizioni inferiormente a tale elettromagnete (72), e successivamente generando un campo magnetico con polarità inversa al precedente campo magnetico, in maniera tale da attrarre un secondo magnete permanente (69) che si trova nella posizione successiva al primo detto magnete permanente (69), che avrà quindi polarità inversa, conseguentemente, ripetendo il suddetto ciclo di attrazione con campi magnetici con polarità alternate inverse in successione permette ai magneti permanenti (69) di spostarsi angolarmente in una direzione o nell’altra, secondo i valori pre-impostati nei detti mezzi di controllo elettronico, causando così la rotazione del cestello (22) fino a quando necessario per completare la fase di lavaggio, detti mezzi di controllo esterni essendo inoltre predisposti per variare la frequenza della tensione elettrica applicata agli elettromagneti (72), per variare così la velocità di rotazione dei magneti permanenti (69) e quindi del cestello (22), detto anello (71) essendo atto a chiudere il campo magnetico dell’elettromagnete (72) sul materiale magnetico del magnete permanente (69) di volta in volta posizionato in corrispondenza dell’elettromagnete (72) stesso.
  2. 2. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto cestello (22) è accoppiato e mantenuto in asse alla vasca (24), posteriormente, tramite un piccolo perno (55) centrale posteriore inserito libero in rotazione all’interno di un cilindro (32) provvisto di un foro passante (30) ricavato centralmente internamente sul fondo della vasca (24) stessa, e frontalmente, tramite un elemento componente a mezzi rotanti (66), costituito da una serie di rulli (67) realizzati con un corpo interno tecnopolimero ed i suoi bordi in elastomero di durezza opportuna, detti quali rulli (67) essendo imperniati equidistanti fra loro e folli in rotazione su sé stessi tra due anelli piatti (68) uguali, distanziati e paralleli fra loro, detti anelli (68) essendo posizionati coassialmente tra la bocca di carico (25) della vasca (24) e la bocca di carico (50) del cestello (22), in modo tale che detti rulli (67) siano posizionati trasversalmente all’asse di rotazione del cestello di lavaggio (22), e la cui parte interna sia in battuta con la detta bocca di carico (50) e la cui parte esterna sia in battuta con la detta bocca di carico (25), in modo tale che essi possano rotolare liberamente.
  3. 3. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detta vasca cilindrica (24), in corrispondenza del raccordo perimetrale (35) fra il suo fondo (29) e la sua parete cilindrica perimetrale (36), è provvista di una pluralità di recessi sagomati (37) diretti verso l’interno della vasca stessa, detti recessi essendo atti ad alloggiare detti elettromagneti (72).
  4. 4. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che ogni recesso (37) è sostanzialmente sagomato con due gole (38) uguali e speculari fra loro dirette verso il centro del fondo (29), dette gole (38) essendo provviste ciascuna di una superficie inferiore (40) inclinata dall’esterno verso l’interno del recesso (37), dirette verso l’esterno della vasca (24).
  5. 5. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento componente cilindrico di supporto (48), del cestello (22) è sagomato con un piatto circolare (51) posteriore, fungente da fondo del cestello (22) provvisto di una serie di recessi sagomati (56) uguali ed equidistanti fra di loro lungo tutta la sua circonferenza perimetrale, atti ad alloggiare i detti magneti permanenti (69) in modo tale la loro superficie esterna (70) segua il perimetro cilindrico del piatto circolare (51) stesso
  6. 6. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto sul perimetro piatto circolare (51) si proietta frontalmente ed ortogonalmente al piatto stesso una serie di profili (52), i quali profili (52) essendo sagomati ciascuno in maniera tale da avere una superficie posteriore (53) che segua il profilo curvo del perimetro del piatto circolare (51) e che siano provvisti ciascuno di due scanalature laterali longitudinali (54) per tutta la loro lunghezza, detta serie di secondi elementi componenti di contenimento laterale (49) essendo realizzati in metallo, come ad esempio acciaio inox, o in tecnopolimero, come ad esempio plastica, ed essendo costituti ciascuno da una piastra sagomata (49) con una forma curvilinea e provvista sull’interezza della sua superficie (57) di una pluralità di fori passanti (58) idonei al passaggio dell’acqua durante il ciclo di lavaggio, dette piastre curvilinee (49) essendo in numero uguale agli spazi creati fra i profili (52) ed essendo atte e di dimensione idonea ad essere inserite al loro interno tramite le scanalature longitudinali (54), andando in battuta sul perimetro del piatto (51) e restando complanari con il bordo frontale (59) dei profili (52) stessi, creando così una superficie cilindrica esterna, detto terzo elemento componente cilindrico (50) essendo realizzato in metallo, come ad esempio acciaio inox, o in tecnopolimero, come ad esempio plastica, ed è sagomato esternamente a gradini, creando una serie di parti cilindriche decrescenti, coassiali e concentriche fra loro, costituite da una prima parte cilindrica esterna (60), da una seconda parte cilindrica centrale (61) e da una terza parte cilindrica interna (62), con diametri rispettivamente decrescenti, ed essendo provvisto di un unico foro centrale passante (63), detto terzo elemento componente cilindrico (50) essendo atto a venire unito e fissato al cilindro formato dall’accoppiamento dei profili (52) e delle piastre curvilinee (49).
  7. 7. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti elettromagneti (72) sono realizzati con un corpo centrale (73) sagomato a C ricavato in materiale che abbia una bassa conduttività elettrica ovvero un’elevata resistenza al passaggio della corrente, come ad es. ferrite piena oppure lega di ferro al silicio e inossidabile laminato impacchettato, su cui sono ricavati avvolgimenti (75) in materiale elettricamente conducente, come ad esempio rame smaltato, utilizzato negli avvolgimenti per elettromagneti, motori elettrici, ecc,.. e collegati elettronicamente ai suddetti mezzi di controllo elettronici esterni, detti avvolgimenti (75) essendo posizionati in maniera tale da lasciare libere le superfici terminali inferiori delle due gambe laterali del detto corpo centrale a C (73), dette due gambe laterali verticali e parallele fra loro del corpo centrale a C (73) essendo atte a venire posizionate nelle gole (38), essendo sagomate con la stessa forma, in maniera tale che la loro superficie terminale inferiore sia posizionata a distanza molto ravvicinata rispetto alla superficie superiore (70) dei magneti permanenti (69) posizionati sul perimetro posteriore della struttura (48) del cestello (22), quando quest’ultimo risulta inserito nella vasca (24).
  8. 8. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto foro passante (30) è chiuso posteriormente con un tappo a tenuta stagna (64), atto a venir rimosso e fissato nuovamente in maniera semplice e sicura nel caso sia necessaria la manutenzione del perno (55) inserito nel cilindro cavo (32).
  9. 9. Unità di lavaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che detto elemento cilindrico (25) è costituito da uno stampato in tecnopolimero cilindrico (25) sagomato a gradini, creando una serie di parti cilindriche decrescenti e concentriche fra loro, costituite da una prima parte cilindrica esterna (42), da una seconda parte cilindrica centrale (43) e da una terza parte cilindrica interna (44), con diametri rispettivamente decrescenti, di cui la prima parte (42) ha lo stesso diametro del perimetro (27) della vasca (24), mentre la terza parte (44) è provvista di un foro passante centrale (45), detta copertura (25) essendo atta ad accoppiarsi a tenuta stagna con la parte frontale della vasca (24) e ad operare da bocca di carico per quest’ultima.
  10. 10. Unità di lavaggio secondo le rivendicazioni 9 e 6, caratterizzata dal fatto che detto componente cilindrico (50) è contenuto coassialmente distanziato all’interno di detta bocca di carico (25), in maniera tale che si crei uno spazio libero (65) e che i bordi frontali dei cilindri (44 e 62) siano concentrici, nello spazio libero (65) essendo inserito detto elemento componente a mezzi rotanti (66), in modo tale che i rulli (67) siano posizionati con la loro parte interna in battuta con lo scalino formato dai cilindri (61 e 62) e con la parte esterna in battuta con lo scalino formato dai cilindri (42 e 43), in modo tale che essi possano rotolare liberamente attorno al cilindro (62) e non possano avere una traslazione longitudinale.
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