IT201600097734A1 - Dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

CAMPO TECNICO DI APPLICAZIONE

La presente invenzione concerne un dispositivo perfezionato, ordinatamente pieghevole ed impacchettabile, destinato – quando totalmente aperto, dispiegato e pronto all’uso – alla copertura di corpi voluminosi, quali tipicamente sebbene non esclusivamente, automobili: il compito principale del dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione, quando assume la condizione operativa, è proteggere il corpo o l'oggetto voluminoso dalle intemperie o, più in generale, dalla più o meno accentuata azione abrasiva di agenti atmosferici gravosi, quali grandine, sole cocente, pioggia, inquinamento, polvere, neve, nevischio, fall-out chimico e similari.

In sostanza, dunque, il dispositivo perfezionato dell’invenzione assume due possibili condizioni: una prima condizione di non operativa (o di riposo o non utilizzo) in cui esso è ripiegato in modo ordinato su sé stesso in maniera tale da risultare ben impacchettato, con i suoi elementi componenti impilati ordinatamente l’uno sull’altro, e presentare il minimo ingombro possibile; una seconda condizione posizione operativa (o di utilizzo o di esercizioǼ in cui esso è totalmente dispiegato, steso e aperto sopra l’oggetto voluminoso da coprire, proteggere, preservare o riparare.

Esistono allo stato attuale due categorie di dispostivi di copertura del tipo qui considerato, utili al raggiungimento dell’obiettivo di proteggere o riparare l’oggetto voluminoso: gusci e coperture di rivestimento temporaneo.

La differenza sostanziale tra gusci e coperture consiste nel fatto che i primi non toccano l'oggetto voluminoso cui sono destinati nella condizione operativa, mentre le seconde devono essere in stretto contatto con la superficie da ricoprire.

Convenzionalmente, un dispositivo del tipo a guscio per la copertura di corpi voluminosi ingombranti (quali ad esempio automobili, caravan, motociclette e così via) è comunemente conosciuto come box o portico fisso (talora anche estensibile e/o modulare) che, nella condizione operativa, assume una configurazione scatolare, spesso a forma di tunnel o di chiocciola.

Esistono, altresì, dispositivi portatili di copertura aventi una struttura rigida che funge da tetto o veranda o portico.

In ulteriore aggiunta, la tecnica nota propone dispositivi di copertura fissi o pieghevoli, integrati nell'oggetto voluminoso destinato ad essere coperto mediante meccanismi e sistemi di movimentazione che prevedono un tetto o una veranda sopra l'oggetto in cui sono integrati.

Nella seconda categoria di dispositivi di copertura sopra definita rientrano, come già evidenziato, le coperture di rivestimento temporaneo che, in condizioni operative, sono disposte a diretto contatto con la superficie dell'oggetto voluminoso da ricoprire e proteggere: tali dispositivi di copertura, come normalmente e funzionalmente previsti, sono ben conosciute, essendo costituire da un semplice telo in tessuto o altro materiale che rimane libero e senza particolari vincoli o dotazioni, applicato superiormente all'oggetto da proteggere.

Spesso, i dispositivi di copertura di questa particolare tipologia, cui si orienta nello specifico la presente invenzione, sono provvisti di speciali accorgimenti costruttivi per consentirne il fissaggio stabile, quantunque temporaneo ed amovibile, all’oggetto voluminoso sottostante o presentano varie conformazioni, in relazione all'oggetto a cui sono destinati.

Più in dettaglio, nell’ambito della tipologia dei dispositivi di copertura di più sviluppata concezione costruttiva che, nella condizione operativa, si dispongono a ridosso dell’oggetto voluminoso da coprire e proteggere, si riscontrano, da un lato, attualmente soluzioni comprendenti un telo che, tramite meccanismi e sistemi di movimentazione integrati nell'oggetto voluminoso stesso, si dispiega e si apre completamente andando a coprire l'oggetto.

Dall’altro lato, nello stato attuale della tecnica si rinvengono dispositivi di copertura destinati al contatto diretto con la superficie dell’oggetto voluminoso da coprire (definibili, si ribadisce, come coperture di rivestimento temporaneo) che non sono integrati con l'oggetto stesso: a questi dispositivi di copertura, totalmente indipendenti e separati dall’oggetto voluminoso rispetto al quale sono agevolmente amovibili, si orienta in particolare la presente invenzione.

La particolarità di questi ultimi dispositivi di copertura risiede negli elementi accessori di cui sono provvisti, utili a facilitarne l'uso in termini di manipolazione, movimentazione, svolgimento, riavvolgimento o ripiegatura prima ed in vista del successivo utilizzo e della sistemazione o stoccaggio dopo l'utilizzo.

Inoltre, poiché la presente invenzione riguarda in ipotesi anche un supporto (come estensione del termine telo) per pannelli fotovoltaici, è necessario sottolineare che esistono nell’arte nota numerosi dispositivi di sostegno fissi, mobili o addirittura orientabili con l’automobile che possono supportare pannelli fotovoltaici.

Anche in questo caso sono identificate due categorie di supporti: i supporti che sono funzionali per impianti fotovoltaici e supporti che integrano i sistemi fotovoltaici a strutture esistenti, come strutture integrate sui tetti degli edifici residenziali in cui i pannelli fotovoltaici sostituiscono il tetto tradizionale e sono chiamati impianti integrati.

STATO DELLA TECNICA

Riferendosi allo stato dell'arte, numerose pubblicazioni di riferimento possono essere identificate per ogni tipo di tipo di telo di copertura identificato nella precedente esposizione del campo tecnico di applicazione.

In particolare, per quanto riguarda le coperture per lo più fisse, quali un box copri-auto o un portico, si cita il brevetto CN204960476 (U).

Per quanto riguarda le coperture rigide parzialmente mobili o portatili che sono posizionabili superiormente o attorno all'oggetto voluminoso da coprire e proteggere, comunque almeno in parte associate o in contatto con esso, si citano le pubblicazioni brevettuali US3,600,866 A, US5,984,401 A ed il brevetto US6,964,447 B2.

Per quanto concerne le coperture aggregate o integrate all'oggetto voluminoso a cui sono destinate in condizioni operative, installabili e disinstallabili mediante meccanismi e sistemi di movimentazione, si citano in questa sede le pubblicazioni brevettuali US7,562,928 B1, US8,070,211 B2, US8,651,555 B2 e US8,419,107 B2.

Passando alle coperture di rivestimento temporaneo, ossia quei dispositivi che coprono la superficie dell’oggetto voluminoso entrando in contatto diretto con essa e partendo da coperture semplici – comprendenti un telo libero in tessuto spesso provvisto di ganci per l’accoppiamento stabile ma amovibile all’oggetto voluminoso medesimo – esempi di stato dell’arte provengono dalle seguenti pubblicazioni brevettuali: US5,791,361 A, US6,918,626 B2, US6,997,503 B2, US7,255,386 B1, US7,337,793 B2, US7,458,630 B1, US8,764,097 B2, US4,858,985 A e US8,905,459 B1.

Nella stessa categoria, ma con meccanismi incorporati nell'oggetto voluminoso a cui sono destinati, rimanendo in genere nascosti quando non impiegati, si ritiene opportuno citare le pubblicazioni brevettuali US5,516,181 A, US5,762,393 A, US6,371,144 B1, US6,916,043 B2, US7,090,282 B2, US7,137,661 B2, US7,464,982 B1, US8,684,444 B2, US8,910,997 B2.

Infine, per quanto riguarda i dispositivi di copertura provvisti di accessori adatti a facilitarne la generica movimentazione, nonché l'installazione e la disinstallazione rispetto all’oggetto voluminoso cui sono destinati, si evidenziano in questa sede ad esempio le seguenti pubblicazioni brevettuali: US4,858,985 A, US4,889,171 A, US4,951,993 A, US5,167,267 A, US5,413,396 A, US6,318,426 B1, US6,997,503 B2 e US8,608,223 B2.

Esempi specifici di dispositivi di copertura di automobili, riportati a puro titolo informativo, sono noti in particolare dai suddetti documenti brevettuali US6,997,503 B2, US6,318,426 B1, US5,413,396 A, US4,951,993 A, nonché dai documenti brevettuali US6,318,393 B1, US5,429,406 A e US5,890,525 A.

Alla luce della tecnica nota sopra dettagliata, appare, quindi, evidente che esistono molteplici dispositivi di copertura di corpi voluminosi, tipicamente automobili, che tuttavia non riescono a soddisfare gli scopi della presente invenzione come verranno a breve specificati; i dispositivi di copertura di tipo noto sono sostanzialmente e basilarmente classificabili in tre tipi principali:

a) coperture adatte ad essere installate in modo integrato, permanente, negli corpi voluminosi, ad esempio un’automobile, per la cui copertura e protezione sono state precipuamente progettate: queste coperture richiedono specifici, definitivi, fissi e significativi accorgimenti costruttivi negli corpi voluminosi su cui sono installate in ogni caso in modo permanente, inamovibile, talora impattando negativamente sull’effetto estetico degli oggetti stessi;

b) coperture fisse non immagazzinabili e trasportabili nello stesso oggetto voluminoso:

esse possono essere difficilmente considerate portatili per le loro notevoli dimensioni o per la loro difficile installazione e sono quindi totalmente inadeguate a coprire e proteggere l'oggetto quale tipicamente un veicolo quando quest’ultimo, mentre viene utilizzato, sosta lontano dal posto in cui la copertura fissa non trasportabile è installata;

c) coperture immagazzinabili e leggere, ma che, per come sono intrinsecamente concepite e costruite, richiedono un certo dispendio di tempo ed una certa laboriosità per essere efficacemente installate oppure anche solo adagiate a copertura dell’oggetto voluminoso, al punto da richiedere spesso se non sempre più di una persona per eseguire l’operazione.

In tutti i casi, comunque, come chiaramente desumibile dai documenti di tecnica nota di cui sopra, si tratta di soluzioni costruttivamente complesse che, pertanto, non possono restituire un uso quotidiano ed immediato, in qualsiasi luogo, per soddisfare e fare fronte a tutte le eventualità.

Alcune di queste soluzioni costruttive, inoltre, possono essere considerate semplici coperture utili soltanto a riparare corpi voluminosi, spesso esclusivamente automobili, dalla luce diretta del sole, ma non dal calore in generale o anche dal gelo o dalla grandine; altri dispositivi di copertura di tipo noto sono deputati a riparare i corpi voluminosi anche dalla grandine e dal gelo, ma sono così difficili da spostare che possono essere considerate utili ed utilizzabili solo per l’immagazzinamento o le soste permanenti in un determinato luogo, quello in cui sono installate in modo fisso, dell’oggetto voluminoso.

La criticità di questo aspetto è più accentuata per la categoria di dispositivi di copertura precedentemente individuati nel suddetto punto a) (coperture che implicano modifiche permanenti dei corpi voluminosi cui sono applicate, ad esempio i veicoli), perché, in tutta evidenza, i cambiamenti costruttivi che essi determinano non sono certamente eseguibili da qualsiasi utente finale in qualsiasi momento e, laddove ciò avvenga, comporta, tuttavia, ottenimento di un veicolo non più riconfigurabile nella versione originale, con gli evidenti svantaggi che questo comporta in caso di future mutevoli esigenze o attese estetiche sul veicolo da parte del legittimo proprietario.

SCOPI E SOMMARIO DELL'INVENZIONE

Partendo, dunque, dalla cognizione dei suesposti inconvenienti della tecnica nota, la presente invenzione intende porvi compiuto rimedio.

In particolare, è scopo principale della presente invenzione rendere disponibile un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di un oggetto voluminoso, quale tipicamente un autoveicolo, che sia installabile e rimovibile in modo pratico, rapido ed efficace anche da un singolo utente senza alcuna specifica abilità tecnica in merito.

E' un secondo scopo dell'invenzione fornire un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di qualsiasi oggetto voluminoso, quale un'automobile, che sia agevolmente reso portatile e immagazzinabile, anche nel bagagliaio della stessa autovettura, e pronto all'uso in pochi istanti.

E un altro scopo della presente invenzione ideare un dispositivo perfezionato pieghevole che, mediante un suo unico esemplare, sia adatto alla copertura di qualsiasi oggetto, per esempio un autoveicolo, e, al contempo, sia adatto a proteggere l'oggetto voluminoso cui è associato da:

• i danni solitamente causati da esposizione alla luce solare;

• le temperature elevate derivanti dall'esposizione alla luce solare;

• la formazione di ghiaccio sulla superficie dell'oggetto voluminoso stesso, quale un'autovettura di un'azienda che notoriamente è più soggetta a tale rischio di un' autovettura ad uso privato, rimanendo sempre parcheggiata all'estemo, quando non utilizzata, ed ancor più in particolare sulle superfici vetrose dell'autovettura, fenomeno problematico e fastidioso che aumenta in inverno o almeno in luoghi dove le temperature, soprattutto di notte, sono accompagnate da formazione condensa che causa gravi inconvenienti per gli utenti dei veicoli durante l'utilizzo successivo; • la grandine;

• l'usura per esposizione prolungata ad agenti atmosferici soprattutto nei luoghi in cui la salinità nell'aria può attaccare e addirittura corrodere gli oggetti e il corpo.

E un ulteriore scopo dell'attuale invenzione creare un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi, in particolare un autoveicolo, che, quando assume la condizione non operativa, sia stoccabile in modo più ordinato ed efficace rispetto ai dispositivi equivalenti di tipo noto, presentando rispetto ad essi un ingombro più contenuto.

E uno scopo aggiuntivo della presente invenzione indicare un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi, in particolare un autoveicolo, che, quando non necessario all'uso, sia immagazzinabile senza subire e provocare danni anche nel caso in cui, dove viene riposto dopo lo smontaggio dall'oggetto voluminoso, sia ancora bagnato o intriso di acqua a seguito delle precipitazioni atmosferiche che lo hanno interessato.

E un non ultimo scopo della presente invenzione mettere a punto un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi e tridimensionali, in particolare un autoveicolo, che non aumenti l'ingombro di quest'ultimo quando è ad esso applicato e dal quale non sia separabile accidentalmente e fortuitamente, perciò in modo incontrollato, nella condizione operativa.

Gli scopi detti sono raggiunti tramite un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi e tridimensionali come alla rivendicazione 1 allegata, cui si rimanda per brevità di esposizione.

Altre caratteristiche tecniche di dettaglio del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi dell'invenzione sono riportate nelle relative rivendicazioni dipendenti.

Le suddette rivendicazioni, nel seguito specificatamente e concretamente definite, s'intendono parte integrante della presente descrizione.

Secondo la presente invenzione, viene mostrato un dispositivo perfezionato pieghevole di copertura in generale, adatto a proteggere un corpo voluminoso (quale in genere un’automobileǼ da luce, calore, ghiaccio, condensa, maltempo ed agenti atmosferici critici, comprendente una pluralità di sezioni multistrato semi-rigide di copertura, rivestite in tessuto ed imbottite di materiale composito almeno in parte plastico in maniera tale da formare porzioni longitudinali e latitudinali pieghevoli per semplificare il ripiegamento e lo stoccaggio ordinati ed impilati del dispositivo perfezionato pieghevole di copertura, nonché per facilitarne le operazioni di movimentazione, applicazione, installazione, rimozione e spiegatura, specie in rapporto alla posizione applicativa che lo vede a copertura del corpo voluminoso.

Inoltre, secondo la presente invenzione, le sezioni pieghevoli rispettano un ordine predefinito di piegatura (ed ovviamente di spiegatura), a condizione che le misure delle sezioni pieghevoli prevedano un’opportuna e studiata combinazione delle dimensioni delle sezioni multistrato di copertura e degli spazi (o recessi interstiziali) tra le sezioni multistrato stesse, progettata in modo tale da tener conto del livello di piegatura nello strato longitudinale e latitudinale precedente.

Nell’invenzione, gli spazi tra le piastrelle del dispositivo di copertura garantiscono la sovrapposizione delle sezioni piegate sia in latitudine sia in longitudine in modo tale da creare un assieme impacchettabile ordinatamente, a guisa di libro, e facilmente maneggevole e stoccabile.

Inoltre, in accordo con un aspetto preferito quantunque non vincolante della presente invenzione, il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi, quando propriamente ed opportunamente ripiegato su sé stesso, è immagazzinabile in una scatola stagna acquistabile/fornibile con il dispositivo stesso, all’interno della quale è dunque possibile riporre in modo ordinato il dispositivo di copertura ripiegato anche se è bagnato per la pioggia o altre precipitazioni, senza causare danni alle strutture (in genere appartenenti al corpo voluminoso medesimo) in cui il dispositivo di copertura dell’invenzione verrà disposto immediatamente dopo l'uso.

In aggiunta, in accordo con la presente invenzione, l'imbottitura delle sezioni multistrato di copertura del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi ha la funzione di proteggere questi ultimi dagli urti in generale ed in particolare quelli causate dalla caduta di grandine, direttamente formando una sorta di scudo, o indirettamente mantenendo in tensione il materiale presente nei recessi interstiziali longitudinali di scarico tra le sezioni multistrato di copertura.

Ulteriormente, attraverso i mezzi di bloccaggio con cui sono mantenute fisse in posizione le sezioni multistrato di copertura e smorzamento, è possibile, in sede produttiva, variare a seconda delle esigenze e delle necessità del mercato le dimensioni del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi della presente invenzione, rendendolo adatto a proteggere dalla grandine, dall'esposizione al sole e, in generale, dagli agenti atmosferici critici non solo le parti essenziali e più delicate ma anche quelle meno a rischio del corpo voluminoso: questa possibilità rende il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi della presente invenzione adattabile alle diverse esigenze di copertura e protezione, parziale o completa, per soddisfare il bisogno dell'utente finale e facilitarne l'utilizzo.

Inoltre, in accordo con un ulteriore aspetto preferito ma non essenziale dell'attuale invenzione, è previsto un sistema di fissaggio e bloccaggio del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi, ottenuto ad esempio per mezzo di un cavo d’acciaio o in tessuto antistrappo che attraversa l'intera larghezza del dispositivo stesso; esso è applicato nella porzione (in genere inferiormente ad essa) del dispositivo di copertura destinata a coprire la parte principale (ad esempio la capote o capotta o tetto di un' automobile) del corpo voluminoso e configurato in modo tale da:

• entrare nell'abitacolo dell'automobile passando attraverso l'intercapedine esistente tra la carrozzeria e le porte (in genere solo quelle anteriori), interferendo con le relative guarnizioni di tenuta, ed essere abbinato con le prese di aggancio abitualmente destinate ad accogliere le spine di bloccaggio accoppiate alle estremità delle cinture di sicurezza in dotazione per il sedile del conducente ed il sedile del passeggero anteriore;

� terminare semplicemente con un corpo solido che impedisce l'uscita del cavo di acciaio dalle porte del veicolo quando quest’ultimo è chiuso.

La soluzione esecutiva secondo l’invenzione prevede che il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi sia in grado di coprire una capotta di una autovettura disponendo dapprima l’elemento multistrato, nella sua configurazione corrispondente alla condizione non operativa nella quale tutte le sue sezioni multistrato di copertura sono impilate a pacchetto l’una sull’altra, nella parte centrale finale della capotta dell’automobile e successivamente aprendo in sequenza tali sezioni multistrato a partire da tale posizione sino a coprire le parti desiderate dell’autoveicolo.

L’invenzione fornisce, quindi, un dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi per proteggerli dalla luce, dal calore del sole cocente, dal ghiaccio, dalle intemperie, dagli agenti atmosferici critici, dall’inquinamento e così viaDZ esso è strutturato in una pluralità di sezioni multistrato di copertura assemblate tra loro mediante mezzi di bloccaggio, realizzate esternamente in tessuto ed internamente imbottite con piastrelle (o mattonelle o falde) semirigide e termicamente isolanti.

Il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi secondo l’invenzione è configurato in modo da essere facilmente ripiegabile longitudinalmente e latitudinalmente, secondo una sequenza di piegatura prefissata ed opportunamente progettata: in particolare, nel senso di sviluppo longitudinale principale dell’elemento multistrato del dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione (coincidente con il senso di sviluppo longitudinale principale del corpo voluminoso da proteggere), la sequenza di piegatura avviene secondo un ordine crescente della lunghezza di ciascuna delle sezioni multistrato di copertura.

Le sezioni multistrato di copertura del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi dell’invenzione sono impilabili l’una sull’altra a pacchetto in modo da creare, quando tale dispositivo perfezionato pieghevole è chiuso o nella condizione non operativa, un oggetto squadrato facile da riporre all’interno di una scatola, in genere permanentemente and inferiormente integrata ad una sezione multistrato di riferimento, quella di maggiori dimensioni; questa scatola può essere opportunamente ed efficacemente conservata nel bagagliaio di un'automobile o dovunque in generale, preservando appieno l’integrità strutturale e funzionale del dispositivo perfezionato dell’invenzione quando non in uso.

Il dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione è utilizzabile per coprire qualsiasi corpo tridimensionale di dimensioni particolari, quale un autoveicolo oppure una barca in sosta, per proteggerlo dalle temperature elevate del sole cocente a cui è esposto, dal gelo e, in genere, dalle basse temperature dovute a condizioni atmosferiche rigide, dalla grandine, dalla pioggia battente, dalla neve, dall’usura per prolungata esposizione agli agenti atmosferici, dalla polvere, dall’inquinamento, dal fall-out chimico e così via.

La composizione del dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione, che prevede un elemento multistrato, può variare in funzione delle caratteristiche del corpo voluminoso da coprire e proteggere e del suo uso primario previsto, nonché della tipologia di piastrelle semi-rigide in materiale plastico appartenenti a ciascuna delle sezioni multistrato di copertura.

Principalmente e preferibilmente, la composizione del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi è la seguente, nell’ordine: uno strato inferiore di tessuto morbido antigraffio e idrorepellente, destinato al contatto con il corpo voluminoso da proteggere (ad esempio la carrozzeria ed i cristalli di un’automobileǼ, le piastrelle semirigide in materiale isolante adatte a schermare il corpo voluminoso dagli agenti atmosferici critici precedentemente individuati e ad adattarsi alla forma del corpo voluminoso da proteggere stesso, uno strato intermedio di materiale isolante termico (ad esempio un tessuto di polietilene) ed uno strato superiore di tessuto idrorepellente riflettente (realizzato ad esempio in colore simile all’alluminio).

Gli strati suddetti sono stabilmente mantenuti assieme mediante mezzi di bloccaggio, quale ad esempio un filo di cucitura o una termosaldatura, che definiscono le zone di articolazione (o recessi interstiziali longitudinali di scarico) che consentono, a loro volta, la piegatura longitudinale e latitudinale delle sezioni multistrato di copertura.

Le linee longitudinali e le linee latitudinali – definite dai recessi interstiziali longitudinali di scarico – lungo le quali avviene la piegatura latitudinale delle sezioni multistrato di copertura sono allineate in modo tale che, quando l'utente aziona in rotazione una singola sezione di copertura per ottenerne la piegatura, anche le altre sezioni di copertura ad essa allineate, in latitudine o in longitudine, vengono ruotate e piegate sopra quelle immediatamente adiacenti.

II divario tra le sezioni multistrato di copertura - coincidente con la dimensione in larghezza di ciascuno dei recessi interstiziali longitudinali di scarico - lungo ciascuna intera linea longitudinale o lungo ciascuna intera linea latitudinale dell'elemento multistrato che contraddistingue il dispositivo perfezionato pieghevole dell'invenzione è configurato in maniera tale da tener conto dello spessore derivante dal livello di piegatura delle sezioni multistrato di copertura ad esso adiacenti raggiunto in quel punto di piegatura, per consentire l’ulteriore ripiegamento di ciascuna rispettiva sezione pieghevole ed il loro impacchettamento compatto.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Gli scopi ed i vantaggi detti, così come altri che emergeranno nel prosieguo della presente esposizione, risulteranno in misura maggiore dalla descrizione che segue, relativa a preferite forme esecutive del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi, oggetto dell'invenzione, date a titolo indicativo ed illustrativo, ma non limitativo, con riferimento alle allegate tavole di disegno in cui:

- la figura 1 è una vista assonometrica del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi e tridimensionali deH'invenzione, nella condizione aperta, distesa, dispiegata, operativa o di utilizzo;

- la figura 2 è una vista assonometrica esplosa semplificata del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 1, proposta per evidenziarne almeno in parte la composizione costruttiva;

- la figura 3 è una vista assonometrica del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 1 che evidenzia la sequenza operativa con la quale esso passa dalla condizione aperta, distesa, dispiegata o di utilizzo alla condizione chiusa, impacchettata, ripiegata, non operativa o di non utilizzo; - la figura 4 è la vista assonometrica del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 1 nella condizione operativa ed in posizione applicativa, disposto superiormente ad un' automobile;

- la figura 5 è la vista in pianta dall'alto del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 1 nella condizione operativa, completa di misure adatte per il tipo di automobile di figura 4;

- la figura 6 è la vista assonometrica di ima prima possibile variante esecutiva del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 1; - la figura 7 è la vista assonometrica del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi di figura 5 nella condizione operativa ed in posizione applicativa, disposto superiormente ad un' automobile.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI PREFERITE FORME ESECUTIVE DELL'INVENZIONE Il dispositivo perfezionato pieghevole dell'invenzione, destinato alla copertura di corpi voluminosi e tridimensionali quali tipicamente quantunque non limitatamente un' automobile A, è illustrato mediante un primo esempio di realizzazione in figura 1 dove viene globalmente numerato con 1.

In accordo con rinvenzione, come si osserva in tale figura 1, il dispositivo perfezionato pieghevole 1 comprende un elemento multistrato 2 composto da ima pluralità di sezioni multistrato di copertura 3 l'una distanziata, distinta ed indipendente dall'altra, mantenute stabilmente in posizione da mezzi di bloccaggio, nel complesso numerati con 4, disposti o applicati in maniera tale da definire tra le sezioni multistrato di copertura 3 una serie di recessi interstiziali longitudinali di scarico 5 adatti a permettere la rotazione reciproca delle sezioni multistrato di copertura 3 lungo una pluralità di linee longitudinali K tra loro parallele ed una pluralità di linee latitudinali W tra loro parallele, ortogonali a ed incrocianti le linee longitudinali K, in modo tale che l'elemento multistrato 2 assuma: • una condizione operativa adatta alla copertura del corpo voluminoso A o di almeno i suoi punti più critici, sensibili e maggiormente soggetti a danneggiamenti anche irreparabili (ad esempio il cristallo anteriore T, la capotta C, i finestrini laterali F ed il lunotto posteriore L dell'automobile) per la sua protezione da agenti atmosferici invasivi (quali grandine e sole cocente), in cui le sezioni multistrato di copertura 3 sono tra loro sostanzialmente complanari ed affiancate lungo prime direzioni longitudinali X tra loro parallele e lungo seconde direzioni longitudinali Y tra loro parallele, ortogonali alle prime direzioni longitudinali X;

• una condizione non operativa adatta allo stoccaggio dell'elemento multistrato 2, in cui le sezioni multistrato di copertura 3 sono ripiegate ordinatamente l'una sull' altra secondo una sequenza predefinita lungo le linee longitudinali K e le linee latitudinali W, in maniera tale che la faccia interna delle sezioni multistrato di copertura 3 progressivamente interessate dalla piegatura si disponga sostanzialmente a ridosso della ed affacciata alla faccia interna delle sezioni multistrato di copertura 3 sulle quali vengono ripiegate e che le sezioni multistrato di copertura 3 siano così impilate e sovrapposte l'una sull'altra formando un pacchetto ordinato e compatto 6, avente ingombro ridotto al minimo che determina, conseguentemente, salvaguardia di spazio in sede di stoccaggio ed agevole movimentazione.

In particolare, la dimensione in larghezza di ognuno dei recessi interstiziali longitudinali di scarico 5 giacenti in una delle linee longitudinali K o in una delle linee latitudinali W è non inferiore alla somma degli spessori delle sezioni multistrato di copertura 3 ad essa adiacenti e simultaneamente sottoposte dall'utente alla ripiegatura per rotazione attorno alle linee longitudinali K o alle linee latitudinali W stesse.

La figura 1 evidenzia, altresì, che i recessi interstiziali longitudinali di scarico 3 (nel caso specifico, in maniera preferita, definiti soltanto nella superficie superiore 2d dell'elemento multistrato 2) che giacciono in una delle linee longitudinali K oppure in una delle linee latitudinali W presentano opportunamente, grazie alla precisione del sistema di applicazione dei mezzi di bloccaggio 4, uguale dimensione in larghezza Li o L2.

In aggiunta, da un punto di vista della concezione costruttiva dell'elemento multistrato 2 del dispositivo perfezionato pieghevole 1 dell'invenzione, la dimensione in lunghezza di una delle sezioni multistrato di copertura 3, presa come riferimento, è inferiore alla lunghezza di una delle sezioni multistrato di copertura 3 sulla quale tale sezione multistrato di copertura 3, presa come riferimento, viene direttamente ripiegata lungo le prime direzioni longitudinali X.

Si sottolinea inoltre che, nel senso di sviluppo longitudinale principale dell'elemento multistrato 2 nella sua condizione operativa, tale senso di sviluppo coincidendo con il senso di sviluppo longitudinale principale del corpo voluminoso e tridimensionale A da proteggere, la sequenza di piegatura delle sezioni multistrato di copertura 3 avviene secondo un ordine crescente della lunghezza di ciascuna delle sezioni multistrato di copertura 3, come meglio sarà chiarito più avanti mediante l'ausilio delle figure 3 e 4 e con più dettaglio delle figura 5.

Più ancora in dettaglio, nella condizione non operativa dell'elemento multistrato 2: • ognuna delle sezioni multistrato di copertura 3 giacenti lungo una delle prime direzioni longitudinali X è totalmente contenuta nell'ingombro di ima delle sezioni multistrato di copertura 3 ad essa adiacente lungo tale prima direzione longitudinale X e superiormente alla quale è ripiegata, affacciata e disposta sostanzialmente a ridosso; · ognuna delle sezioni multistrato di copertura 3 giacenti lungo una delle seconde direzioni longitudinali Y è totalmente contenuta nell'ingombro di ima delle sezioni multistrato di copertura 3 ad essa adiacente lungo tale seconda direzione longitudinale Y e superiormente alla quale è ripiegata, affacciata e sostanzialmente disposta sostanzialmente a ridosso.

Inoltre, le sezioni multistrato di copertura 3 giacenti lungo una delle prime direzioni longitudinali X o lungo una delle seconde direzioni longitudinali Y sono mobili in modo tra loro solidale durante la piegatura dalla condizione non operativa alla condizione operativa e viceversa ed ottenuta per rotazione delle sezioni multistrato di copertura 3 attorno ad una delle linee longitudinali K o ad una delle linee latitudinali W.

Questi aspetti costruttivi sono ben individuabili dalla figura 5 che pur riferendosi al dispositivo perfezionato pieghevole 1 destinato specificatamente alla copertura di un autoveicolo A (di ampia diffusione sul mercato automobilistico attuale) del tipo illustrato in figura 4, evidenzia con le proprie misure - riportate solo con intento esplicativo e non limitativo, si precisa - il principio tecnico alla base della presente invenzione.

Secondo la preferita forma esecutiva qui descritta dell'invenzione, come è possibile dedurre osservando la figura 2, l'elemento multistrato 2 comprende:

- uno strato inferiore 7 realizzato in tessuto morbido antigraffio e idrorepellente, provvisto di una faccia inferiore 7a adatta al contatto con il corpo voluminoso A da proteggere (ad esempio la capote - o capotta - ed i cristalli di un' automobile);

- una pluralità di piastrelle semirigide di imbottitura 8, disposte superiormente allo strato inferiore 7 e realizzate in materiale isolante, adatte a schermare del corpo voluminoso A dagli agenti atmosferici critici e ad adattarsi alla forma del corpo voluminoso A da proteggere;

- uno strato superiore 9 realizzato in tessuto idrorepellente riflettente, disposto superiormente alle piastrelle semirigide di imbottitura 8 e provvisto di una faccia superiore 9a rivolta verso l'esterno ed adatta ad essere colpita o interessata dagli agenti atmosferici invasivi,

lo strato inferiore 7, le piastrelle semirigide di imbottitura 8 e lo strato superiore 9 essendo resi tra loro solidali dai mezzi di bloccaggio 4.

Preferibilmente ma non necessariamente, l'elemento multistrato 2 include uno strato laminare di materiale termicamente isolante 10, realizzato ad esempio in tessuto di polietilene, interposto tra le piastrelle semirigide di imbottitura 8 e lo strato superiore 9 e reso solidale allo strato inferiore 7, alle piastrelle semirigide 8 ed allo strato superiore 9 sempre dai mezzi di bloccaggio 4, mostrati in forma schematica e semplificata in figura 1. Più in dettaglio, ognuna delle piastrelle semirigide di imbottitura 8 - che costituiscono il nucleo di ogni sezione multistrato di copertura 3 - presenta, di preferenza, una forma rettangolare ed è composta da un substrato inferiore di rinforzo (non raffigurato e costituito ad esempio da un foglio di alluminio), uno strato intermedio amorfo (non rappresentato e costituito ad esempio da un parallelepipedo di lana di roccia o di lana di vetro) ed uno strato superiore di rinforzo (ancora non rappresentato) di spessore sostanzialmente uguale a quello del substrato inferiore di rinforzo.

In particolare, in modo preferito ma non vincolante, ciascuna delle piastrelle semirigide 8 presenta uno spessore di valore compreso nell'intervallo 2÷4 mm, di preferenza 3 mm.

Ancora in particolare, il tessuto idrorepellente riflettente dello strato superiore di rinforzo è colorato e presenta un colore simil-alluminio.

Ne consegue dunque, alla luce dei materiali utilizzati per la costruzione delle varie sezioni multistrato di copertura, un’estrema leggerezza del dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione, malgrado la rilevante estensione superficiale dello stesso quando si trova nella posizione applicativa o mentre viene dispiegato per essere disposto in tale posizione ǻcoincidente con la condizione operativa dell’elemento multistrato ŘǼ.

Per quanto concerne i mezzi di bloccaggio 4, essi sono disposti sul perimetro di ciascuna delle sezioni multistrato di copertura 3 in modo tale da definire tra le sezioni multistrato di copertura 3 stesse i recessi interstiziali longitudinali di scarico 5: tale applicazione avviene dopo che le varie sezioni multistrato di copertura, durante la costruzione del dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione, sono state almeno posizionate nella posizione prestabilita ed associate ai vari strati di tessuto prima descritti.

In particolare, le piastrelle semirigide di imbottitura 8 sono inserite in tasche interne, non visibili, ricavate nello strato inferiore 7 di ciascuna delle sezioni multistrato di copertura 3 e chiuse mediante mezzi di aggancio rapido, quali per esempio velcro®.

A titolo preferito ma non limitante, i mezzi di bloccaggio 4 comprendono uno qualsiasi dei sistemi di fissaggio reciproco di componenti, di tipo fisso e non amovibile, scelti dal gruppo consistente in tratto di cucitura, tratto di termosaldatura, tratto di incollaggio, loro combinazioni e/o similari.

In modo opzionale e non esclusivo, l’elemento multistrato 2 presenta in almeno una delle sezioni multistrato di copertura 3 (in genere in due di esse) disposte lungo una soltanto delle prime direzioni longitudinali X una feritoia passante (non rappresentata nelle figure delle tavole di disegno allegateǼ ricavata nello spessore dell’elemento multistrato 2 a partire da un suo bordo laterale a lunghezza minore 2a.

Più in particolare, la feritoia passante è, in genere, ricavata nelle sezioni multistrato di copertura 3 che sono disposte lungo la prima direzione longitudinale X centrale, coincidente con l’asse di simmetria dell’elemento multistrato Ř e che, nella condizione operativa di quest’ultimo, coprono il lunotto L e la parte finale posteriore della capotta dell’automobile quando questa costituisce il corpo voluminoso A.

La feritoia passante permette di disporre correttamente ed efficacemente l’elemento multistrato 2 nella condizione operativa, superiormente al corpo voluminoso A, anche in presenza di un elemento sporgente verso l’alto dal corpo voluminoso A (ad esempio in presenza di un’antenna di ricezione applicata alla capotta di un’automobileǼ.

Preferibilmente ma non esclusivamente, il dispositivo perfezionato pieghevole 1 dell’invenzione comprende anche una scatola pieghevole di contenimento, non illustrata nelle figure che seguono, stabilmente associata alla faccia inferiore di una delle sezioni multistrato di copertura 3, ed adatta ad assumere la posizione di esercizio quando l’elemento multistrato 2 è nella condizione non operativa e forma il pacchetto ordinato e compatto 6 di sezioni multistrato di copertura 3 (in genere di forma di parallelepipedo) che viene stabilmente accolto all’interno di essa.

Quando, di rimando, l’elemento multistrato 2 assume la condizione operativa, la scatola pieghevole di contenimento assume la posizione di riposo, distesa e sostanzialmente alla parete inferiore della sezione multistrato di copertura cui è associata, in modo tale da occupare il minimo spazio.

Pertanto, quando l’elemento multistrato Ř è completamente ripiegato su sé stesso (condizione non operativa), esso è accolto ermeticamente in tale scatola pieghevole di contenimento dove è bloccabile tramite sistemi di connessione rapida (quali ad esempio velcro®) associati a bande laterali accoppiate alla scatola di contenimento stessa che consente così di risolvere il problema di stoccare – e dunque isolare fisicamente dalle strutture limitrofe – il dispositivo perfezionato pieghevole 1 dell’invenzione specie quando intriso di pioggia o bagnato per effetto del suo contatto con altri eventi atmosferici.

Vantaggiosamente quantunque opzionalmente, la scatola pieghevole di contenimento è accoppiata ad almeno una delle sezioni multistrato di copertura 3 aventi più elevata estensione superficiale e sulla quale tutte le rimanenti sezioni multistrato di copertura 3 si ripiegano nel passaggio dalla condizione operativa alla condizione non operativa dell’elemento multistrato Ř e si dispongono superiormente quando l’elemento multistrato 2 stesso passa dalla condizione operativa alla condizione non operativa.

La figura 6 mostra una prima possibile variante esecutiva dell’invenzione nella quale il dispositivo perfezionato pieghevole qui rivendicato in esclusiva, ora globalmente indicato con 50, si differenzia da quello precedentemente descritto ed indicato con 1 per il fatto di comprendere anche mezzi antitaccheggio, nel complesso segnalati con 56, operativamente connessi all’elemento multistrato 51 ed adatti ad essere stabilmente accoppiati al corpo voluminoso e tridimensionale A quando l’elemento multistrato 51 assume la condizione operativa risultando non accessibili dall’esterno.

I mezzi antitaccheggio 56, oltre a scongiurare in misura sostanzialmente completa la eventuale rimozione e asportazione forzata da parte di malintenzionati del dispositivo perfezionato pieghevole 50 dal corpo voluminoso A mentre è nella condizione operativa, applicato superiormente ad esso, permettono, altresì, di aumentare in modo sensibile la stabilità dell’elemento multistrato 51 nella condizione operativa medesima, contribuendo ad impedirne la separazione accidentale o il posizionamento scorretto, disallineato rispetto al corpo voluminoso A, ad esempio per effetto di forte vento.

Tipicamente sebbene soltanto preferibilmente, i mezzi antitaccheggio 56 comprendono in questo caso due cinture laminari 57, 58a tra loro contrapposte, ognuna delle quali realizzata in materiale anti-taglio e provvista ad una prima estremità 57a, 58a – quella che rimane libera nella condizione non operativa dell’elemento multistrato 51 – di uno spinotto di aggancio 59 che si innesta a scatto in una presa di aggancio P presente all’interno del corpo voluminoso A.

Le cinture laminari 57, 58 sporgono ciascuna dai bordi laterali a maggior lunghezza 51b, śŗc dell’elemento multistrato śŗ in modo tale che esse siano comodamente introducibili all’interno del corpo voluminoso A ǻin genere all’interno dell’abitacolo di un’automobile, come già accennato) da parti contrapposte.

In pratica, quando il corpo voluminoso A è costituito da un’automobile (come mostrato in figura 7), le cinture laminari śŝ, śŞ si inseriscono nell’abitacolo della stessa passando attraverso i vani V delle porte anteriori R contrapposte e vengono agganciate con i propri spinotti di aggancio 59 alle prese di aggancio P già disponibili, alle quali abitualmente si agganciano le cinture di sicurezza installate nell’automobile A per il conducente ed il passeggero anteriore a bordo.

Una volta agganciate alle prese di aggancio P, le cinture laminari anti-taglio 57, 58 rimangono opportunamente pressate tra le guarnizioni delle porte anteriori R e del telaio E della carrozzeria dell’automobile A quando le porte anteriori R sono chiuse: ciò garantisce un sistema di aggancio ampiamente affidabile secondo il quale la rimozione – forzata o accidentale – del dispositivo perfezionato pieghevole śŖ dell’invenzione risulta veramente difficile e complicata anche per malintenzionati.

In altre varianti costruttive del dispositivo perfezionato pieghevole dell’invenzione, non rappresentate nelle figure allegate, mezzi antitaccheggio potranno comprendere un numero di cinture laminari diverso da quello indicato in precedenza, potendo tale numero variare a piacimento partendo da uno e raggiungendo in genere, opportunamente, il valore massimo di quattro (tante quante sono le porte di ingresso per i passeggeri in un’automobileǼ.

In aggiunta, sempre nel caso in cui il dispositivo perfezionato pieghevole qui rivendicato sia destinato alla copertura di un’automobile, altre soluzioni esecutive dell’invenzione, ancora non raffigurate nelle tavole di disegno allegate, potranno prevedere che i mezzi antitaccheggio includano anche dei lacci di aggancio, comunemente associati liberi ai bordi laterali a maggior lunghezza dell’elemento multistrato ed adatti ad essere legati attorno alle maniglie di presa anteriore e/o posteriori dell’automobile.

Il numero di tali lacci di aggancio dipenderà dunque dalle scelte costruttive e/o dalle esigenze del mercato o dell’automobile cui è destinato il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di un’automobile dell’invenzione.

In ulteriori realizzazioni del dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di un corpo voluminoso, quale l’automobile, dell’invenzione, sempre non riprodotte nelle tavole di disegno allegate, una o più delle sezioni multistrato di copertura dell’elemento multistrato potranno comprendere sulla faccia superiore un pannello fotovoltaico adatto a produrre energia elettrica da immagazzinare in una batteria associata all’automobile e destinata ad un uso diretto, mentre l’elemento multistrato assume la condizione operativa, per riscaldare o raffreddare il corpo voluminoso ricoperto e protetto, oppure ad un uso indiretto, mentre l’elemento multistrato assume la condizione non operativa, per assicurare trazione elettrica, illuminazione e/o similari all’automobile.

Da un punto di vista pratico e funzionale, il dispositivo perfezionato pieghevole 1 dell’invenzione assume inizialmente la posizione non applicativa nella quale l’elemento multistrato 2 che lo contraddistingue è nella condizione non operativa, totalmente ripiegato su sé stesso formando il pacchetto ordinato e compatto 6, meglio se all’interno della scatola pieghevole di contenimento ad esso solidale: in tale condizione (cfr. posizione S di figura 3), il dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione adatto all’automobile A di figura Ś presenta ingombro ridotto al minimo è facilmente immagazzinabile nel bagagliaio B dell’automobile A stessa dove occupa poco spazio e non intralcia il posizionamento di altri oggetti della vita comune di una famiglia, quali ad esempio i sacchetti della spesa.

In particolare, nella suddetta condizione non operativa, l’elemento multistrato Ř adatto all’automobile A di figura Ś ǻdi tipo attualmente largamente diffusoǼ presenta un’altezza pari a 12 cm, una lunghezza pari a 68 ÷ 70 cm ed una larghezza pari a 42 cm, con un peso complessivo non superiore a 3 kg. Ne consegue, in tutta evidenza, che lo spazio che esso occupa è minimo se non quasi ininfluente nell’ambiente di stoccaggio.

All’occorrenza, quando l’autoveicolo A di figura Ś è in sosta all’aperto, l’utilizzatore estrae il dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione dal bagagliaio B e, se prevista come nel caso qui descritto, anche dalla scatola pieghevole di contenimento e lo dispone al di sopra della parte posteriore S della capotta C dell’automobile A, il più simmetricamente possibile all’asse principale di sviluppo di quest’ultima.

Successivamente, con semplici e rapide manovre di spiegatura, l’utilizzatore (da solo e senza l’intervento di altre persone in aiutoǼ dapprima ruota attorno alle linee longitudinali K progressivamente le sezioni multistrato di copertura 3 impilate passando dalla posizione S di figura 3 alla posizione P di figura 3, ottenendo una prima parte parziale di apertura dell’elemento multistrato Ř del dispositivo perfezionato pieghevole 1 dell’invenzione.

In seguito, l’utilizzatore svolge le sezioni multistrato di copertura ř dell’elemento multistrato 2, ancora per lo più impilato, ruotandole attorno alle linee latitudinali W e verso la parte anteriore N dell’automobile A, passando dalla posizione O di figura 3 alla posizione F di figura 3 e coprendo così la capotta C ed il cristallo anteriore T dell’automobile A.

Infine, l’utilizzatore ruota le rimanenti sezioni multistrato di copertura ř, quelle che sono rimaste ancora sovrapposte ad altre, attorno ad altre linee longitudinali K, parallele a quelle attorno a cui le sezioni multistrato di copertura 3 sono state inizialmente ruotate durante le fasi iniziali di apertura dell’elemento multistrato Ř del dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione, passando dalla posizione E di figura ř alla posizione B di figura 3 e coprendo i finestrini laterali F dell’automobile A.

L’ultima manovra che l’utilizzatore esegue per aprire completamente, sino alla massima estensione superficiale, l’elemento multistrato Ř del dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione si ricava osservando le posizioni B e A di figura 3 e consiste nel ruotare le tre sezioni multistrato di copertura 3 attorno ad una linee latitudinali W (parallela a quelle delle rotazioni che hanno portato l’elemento multistrato 2 dalla posizione O di figura 3 alla posizione F di figura 3) ma questa volta verso la parte posteriore estrema dell’autoveicolo ADZ questo consente di coprire così il lunotto posteriore L dell’automobile A, ottenendo la posizione applicativa di figura 4 del dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione.

La rotazione progressiva delle sezioni multistrato di copertura 3 attorno alle linee longitudinali K ed alle linee latitudinali W è permessa dai recessi interstiziali longitudinali di scarico 5 generati dal sistema di applicazione dei mezzi di bloccaggio o giunzione 4; ad ogni rotazione attorno a tali linee longitudinali K e a tali linee latitudinali W, altresì, le sezioni multistrato di copertura 3 coinvolte, giacenti lungo una data prima direzione longitudinale X o lungo una data seconda direzione longitudinale Y, si muovono solidalmente e simultaneamente: la sezione multistrato di copertura 3 che viene impugnata e manovrata dall’utilizzatore trascina con sé anche le altre ad essa allineate. La sequenza operativa appena descritta per disporre l’elemento multistrato Ř nella condizione operativa viene eseguita in modo inverso quando il dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione non è più necessario all’uso: la sequenza di movimentazione della sezioni multistrato di copertura 3 è esattamente quella riprodotta in figura 3, dalla posizione A ǻcondizione operativa dell’elemento multistrato ŘǼ alla posizione S (condizione non operativa dell’elemento multistrato ŘǼ.

Per quanto concerne l’operatività del dispositivo perfezionato pieghevole 50 dell’invenzione, mostrato alla figura 6, il suo posizionamento sopra l’automobile A avviene in modo del tutto equivalente a quello descritto per il dispositivo perfezionato pieghevole ŗ dell’invenzione.

L’unica differenza concerne la sua applicazione più efficace e stabile all’autoveicolo A stesso grazie ai mezzi antitaccheggio 56 che, quando gli spinotti di aggancio 59 sono stati innestati nelle prese di aggancio P all’interno dell’abitacolo dell’automobile A e le porte anteriori R dell’autoveicolo A sono chiuse, permettono di assicurare pressoché a prova di scasso il dispositivo perfezionato pieghevole śŖ dell’invenzione all’autoveicolo A.

In virtù della descrizione appena fornita, si comprende, pertanto, che il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di corpi voluminosi e tridimensionali, oggetto dell’attuale invenzione, raggiunge gli scopi e realizza i vantaggi menzionati in precedenza.

Il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di corpi voluminosi e tridimensionali dell’invenzione è posizionabile in condizioni applicative e ripiegabile nella condizione di riposo o di non utilizzo in modo alquanto più efficace, rapido e semplice rispetto ai dispositivi di tipo noto ad esso equivalenti.

La sua manovra è eseguibile in modo efficace anche se non prettamente da una sola persona, anche non necessariamente esperta o adulta, dato il suo peso contenuto e la semplicità dell’operatività che si abbina al dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di corpi voluminosi e tridimensionali dell’invenzione.

Al termine dell’operazione di ripiegatura (o chiusura), il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di corpi voluminosi dell’invenzione assume una posizione nettamente più ordinata e compatta rispetto ai dispositivi simili della tecnica nota, con tutti i vantaggi che ne conseguono specie per il suo stoccaggio.

Si precisa che il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi dell’attuale invenzione è prodotto in vari esemplari, diversi tra loro per dimensioni, e ciò in funzione della tipologia e delle dimensioni del corpo voluminoso da coprire e proteggere cui è destinato.

A tal proposito, in ulteriori soluzioni costruttive non mostrate, il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi dell’invenzione potrà essere destinato, quando l’elemento multistrato che lo contraddistingue assume la condizione operativa, a ricoprire e proteggere l’intera estensione superficiale del corpo voluminoso, ad esempio l’intera carrozzeria di un’automobile.

In aggiunta, il dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura temporanea di corpi voluminosi dell’invenzione potrà includere segni o messaggi pubblicitari, apposti sulla superficie superiore di una o più delle sezioni multistrato di copertura dell’elemento multistrato, segnatamente sulla faccia superiore dello strato superiore realizzato in tessuto idrorepellente riflettente, rendendolo interessante anche per aziende commerciali.

E’ chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate al dispositivo perfezionato pieghevole per la copertura di corpi voluminosi in parola, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, e potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Ove le caratteristiche costruttive e le tecniche menzionate nelle successive rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni di riferimento sono stati introdotti con il solo obiettivo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non presentano alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni di riferimento.

Claims (18)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo perfezionato pieghevole (1; 50) per la copertura di corpi voluminosi (A) caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento multistrato (2; 51) composto da una pluralità di sezioni multistrato di copertura (3) l'una distanziata, distinta ed indipendente dall'altra, mantenute stabilmente in posizione da mezzi di bloccaggio (4) disposti in maniera tale da definire tra dette sezioni multistrato di copertura (3) recessi interstiziali longitudinali di scarico (5) atti a permettere la rotazione reciproca di dette sezioni multistrato di copertura (3) lungo una pluralità di linee longitudinali (K) tra loro parallele ed una pluralità di linee latitudinali (W) tra loro parallele, ortogonali a ed incrociantì dette linee longitudinali (K), in modo tale che detto elemento multistrato (2; 51) assuma: • una condizione operativa atta alla copertura di almeno i punti più critici e sensibili di un corpo voluminoso (A) per la sua protezione da agenti atmosferici invasivi, in cui dette sezioni multistrato di copertura (3) sono tra loro sostanzialmente complanari ed affiancate lungo prime direzioni longitudinali (X) tra loro parallele e lungo seconde direzioni longitudinali (Y) tra loro parallele, ortogonali a dette prime direzioni longitudinali (X); • una condizione non operativa atta allo stoccaggio di detto elemento multistrato (2; 51), in cui dette sezioni multistrato di copertura (3) sono ripiegate l'una sull'altra secondo una sequenza predefinita lungo dette linee longitudinali (K) e dette linee latitudinali (W), in maniera tale che la faccia interna delle sezioni multistrato di copertura (3) progressivamente interessate dalla piegatura si disponga sostanzialmente a ridosso della ed affacciata alla faccia interna delle sezioni multistrato di copertura (3) sulle quali vengono ripiegate e che dette sezioni multistrato di copertura (3) siano così impilate e sovrapposte l'una sull' altra formando un pacchetto ordinato e compatto (6).
2. 2. Dispositivo (1; 50) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che la dimensione in larghezza di ognuno di detti recessi interstiziali longitudinali di scarico (5) giacenti in una di dette linee longitudinali (K) o in una di dette linee latitudinali (W) è non inferiore alla somma degli spessori di dette sezioni multistrato di copertura (3) ad essa adiacenti e sottoposte dall'utente a detta ripiegatura per rotazione attorno a dette linee longitudinali (K) o a dette linee latitudinali (W).
3. 3. Dispositivo (1; 50) secondo la rivendicazione 1) o 2), caratterizzato dal fatto che detti recessi interstiziali longitudinali di scarico (5) giacenti in una di dette linee longitudinali (K) o in una di dette linee latitudinali (W) presentano uguale dimensione in larghezza (Li, L2).
4. 4. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la dimensione in lunghezza di una di dette sezioni multistrato di copertura (3), presa come riferimento, è inferiore alla lunghezza di una di dette sezioni multistrato di copertura (3) sulla quale detta sezione multistrato di copertura (3) di riferimento viene direttamente ripiegata lungo dette prime direzioni longitudinali (X).
5. 5. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che nel senso di sviluppo longitudinale principale di detto elemento multistrato (2; 51), atto a coincidere con il senso di sviluppo longitudinale principale di detto corpo voluminoso (A) da proteggere, la sequenza di piegatura di dette sezioni multistrato di copertura (3) avviene secondo un ordine crescente della lunghezza di ciascuna di dette sezioni multistrato di copertura (3).
6. 6. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta condizione non operativa di detto elemento multistrato (2; 51): · ciascuna di dette sezioni multistrato di copertura (3) giacenti lungo una di dette prime direzioni longitudinali (X) è totalmente contenuta nell' ingombro di una di dette sezioni multistrato di copertura (3) ad essa adiacente lungo detta prima direzione longitudinale (X) e superiormente alla quale è ripiegata, affacciata e disposta sostanzialmente a ridosso; · ciascuna di dette sezioni multistrato di copertura (3) giacenti lungo una di dette seconde direzioni longitudinali (Y) è totalmente contenuta nell'ingombro di una di dette sezioni multistrato di copertura (3) ad essa adiacente lungo detta seconda direzione longitudinale (Y) e superiormente alla quale è ripiegata, affacciata e sostanzialmente disposta sostanzialmente a ridosso.
7. 7. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette sezioni multistrato di copertura (3) giacenti lungo una di dette prime direzioni longitudinali (X) o lungo una di dette seconde direzioni longitudinali (Y) sono mobili in modo tra loro solidale durante detta piegatura da detta condizione non operativa a detta condizione operativa e viceversa ed ottenuta per rotazione di dette sezioni multistrato di copertura (3) attorno ad una di dette linee longitudinali (K) o una di dette linee latitudinali (W).
8. 8. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento multistrato (2; 51) comprende: - uno strato inferiore (7) realizzato in tessuto morbido antigraffio e idrorepellente, provvisto di una faccia inferiore (7a) atta al contatto con detto corpo voluminoso (A) da proteggere; una pluralità di piastrelle semirigide di imbottitura (8), disposte superiormente a detto strato inferiore (7) e realizzate in materiale isolante, atte a schermare detto corpo voluminoso (A) da detti agenti atmosferici critici ed invasivi e ad adattarsi alla forma di detto corpo voluminoso (A) da proteggere; uno strato superiore (9) realizzato in tessuto idrorepellente riflettente, disposto superiormente a dette piastrelle semirigide di imbottitura (8) e provvisto di una faccia superiore (9a) rivolta verso l'esterno ed atta ad essere colpita o interessata da detti agenti atmosferici critici ed invasivi, detto strato inferiore (7), dette piastrelle semirigide (8) e detto strato superiore (9) essendo resi tra loro solidali da detti mezzi di bloccaggio (4).
9. 9. Dispositivo (1; 50) secondo la rivendicazione 8), caratterizzato dal fatto che detto elemento multistrato (2; 51) comprende uno strato di materiale termicamente isolante (10) interposto tra dette piastrelle semirigide (8) e detto strato superiore (9), reso solidale a detto strato inferiore (7), a dette piastrelle semirigide (8) e a detto strato superiore (9) da detti mezzi di bloccaggio (4).
10. 10. Dispositivo (1; 50) secondo la rivendicazione 8) o 9), caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette piastrelle semirigide (8) è composta da un substrato inferiore di rinforzo, uno strato intermedio amorfo ed uno strato superiore di rinforzo di spessore sostanzialmente uguale a quello di detto substrato inferiore di rinforzo.
11. 11. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (4) sono disposti sul perimetro di ciascuna di dette sezioni multistrato di copertura (3) in modo tale da definire tra dette sezioni multistrato di copertura (3) detti recessi interstiziali longitudinali di scarico (5).
12. 12. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di bloccaggio (4) comprendono uno qualsiasi dei sistemi di mutuo fissaggio di componenti fisso e non amovibile scelti dal gruppo consistente in tratto di cucitura, tratto di termosaldatura, tratto di incollaggio, loro combinazioni e/o similari.
13. 13. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento multistrato (2; 51) presenta, in almeno una di dette sezioni multistrato di copertura (3) disposte lungo una soltanto di dette prime direzioni longitudinali (X), una feritoia passante ricavata nello spessore di detto elemento multistrato (2) a partire da un suo bordo laterale a lunghezza minore (2a) ed atta a permettere di disporre correttamente ed efficacemente detto elemento multistrato (2; 51) in detta condizione operativa, superiormente a detto corpo voluminoso (A), anche in presenza di un elemento sporgente da detto corpo voluminoso (A).
14. 14. Dispositivo (1; 50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una scatola pieghevole di contenimento, stabilmente associata alla faccia inferiore di una di dette sezioni multistrato di copertura (3), ed atta ad assumere la posizione di esercizio quando detto elemento multistrato (2; 51) è in detta condizione non operativa per accogliere stabilmente detto pacchetto ordinato e compatto (6) di dette sezioni multistrato di copertura (3).
15. 15. Dispositivo (1; 50) secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto che detta scatola pieghevole di contenimento è accoppiata ad almeno una di dette sezioni multistrato di copertura (3) aventi più elevata estensione superficiale e sulla quale tutte le rimanenti di dette sezioni multistrato di copertura (3) si ripiegano nel passaggio da detta condizione operativa a detta condizione non operativa e si dispongono superiormente in detta condizione non operativa di detto elemento multistrato (2; 51).
16. 16. Dispositivo (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi antitaccheggio (56) operativamente connessi a detto elemento multistrato (51) ed atti ad essere stabilmente accoppiati a detto corpo voluminoso (A) quando detto elemento multistrato (51) assume detta condizione operativa risultando non accessibili dall’esterno ed incrementando la stabilità di detto elemento multistrato (51) in detta condizione operativa ed assicurando la sostanziale inamovibilità e l’impossibilità di rimuovere forzatamente dall’esterno detto elemento multistrato (51).
17. 17. Dispositivo (50) secondo la rivendicazione 16), caratterizzato dal fatto che detti mezzi antitaccheggio (56) comprendono almeno una cintura laminare (57, 58) realizzata in materiale anti-taglio e provvista ad una prima estremità (57a, 58a), quella che rimane libera in detta condizione non operativa di detto elemento multistrato (51), di uno spinotto di aggancio (59) che si innesta a scatto in una presa di aggancio (P) presente all’interno di detto corpo voluminoso (A).
18. 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1) a 7), caratterizzato dal fatto che una o più di dette sezioni multistrato di copertura di detto elemento multistrato comprendono un pannello fotovoltaico atto a produrre energia elettrica da immagazzinare in una batteria associata a detto corpo voluminoso e destinata ad un uso diretto mentre detto elemento multistrato assume detta condizione operativa, per riscaldare o raffreddare detto corpo voluminoso ricoperto, o ad un uso indiretto, mentre detto elemento multistrato assume detta condizione non operativa, per assicurare trazione elettrica, illuminazione e/o similari.