IT201600083098A1

IT201600083098A1 - Dispositivo posturale dinamico

Info

Publication number: IT201600083098A1
Application number: IT102016000083098A
Authority: IT
Inventors: Leonardo Osti; Raffaella Osti
Original assignee: Leonardo Osti; Raffaella Osti
Priority date: 2016-08-05
Filing date: 2016-08-05
Publication date: 2018-02-05
Also published as: US11484123B2; ES2826391T3; EP3493704A1; EP3493704B1; WO2018025235A1; US20190174923A1

Description

“DISPOSITIVO POSTURALE DINAMICO”

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo posturale dinamico. E’ noto che una postura fisiologicamente scorretta, in particolare per persone che restano in posizione statica e seduta per tempi non trascurabili, può portare ad una distribuzione disuniforme delle pressioni che, scaricandosi sulla colonna vertebrale, sul rachide e sui dischi intervertebrali, provocano una serie di possibili patologie osteoarticolari. Infatti, la sedentarietà rientra tra le cause principali delle suddette patologie, a quest’ultima si aggiunge la mancanza di movimento che provoca un invecchiamento accelerato dei dischi intervertebrali accentuandone i processi degenerativi legati all’ età.

Nello specifico, la sedentarietà unita a posture scorrette legate sia a dispositivi di seduta inidonei sia appunto all’assunzione di posture scorrette spesso direttamente correlate all’ affaticamento muscolare causato dal perdurare della medesima posizione per molto tempo.

A ciò si aggiunge che secondo recenti studi, il mantenimento di un buon trofismo muscolare paravertebrale ed un movimento controllato e modulato sono fra i principali e più efficaci fattori di prevenzione.

Ad oggi, i dispositivi di seduta di uso comune quali sedie e poltrone comprendono una struttura di base provvista di almeno tre elementi di appoggio al suolo spesso associati a ruote atte a facilitarne lo spostamento negli ambienti circostanti, e una superficie di seduta per Γ appoggio di un utilizzatore.

La superficie di seduta è associata solidalmente alla struttura di base; in altre parole, la superficie di seduta risulta statica ed il relativo uso prolungato è spesso tra le principali cause di patologie osteoarticolari.

Inoltre, la superficie di seduta è associata ad una superficie di appoggio lombare generalmente anch’essa almeno parzialmente bloccata.

La staticità delle suddette superfici sia di seduta che di appoggio lombare rende le suddette sedie e poltrone poco confortevoli.

A ciò si aggiunge il fatto che la totale mancanza di stimoli motori accelera notevolmente il processo di invecchiamento precoce della muscolatura. Per ovviare almeno in parte ai suddetti inconvenienti sono note diverse tipologie di dispositivi di seduta che presentano la superficie di appoggio lombare e la superficie di seduta mobili le une rispetto alle altre in modo tale da variare l’angolo formatosi tra il bacino e la colonna vertebrale al fine di contrastare la tendenza ad incurvarsi della colonna vertebrale stessa. Tuttavia, anche in questo caso l’utilizzo prolungato di tali dispositivi risulta disagevole e poco confortevole.

A ciò si aggiunge il fatto che non permettono il controllo dell’ equilibrio, infatti, sono privi di sistemi di regolazione della mobilità delle superfici di appoggio lombare e della superficie di seduta o, parallelamente, di sistemi di blocco temporaneo delle stesse.

Un’altra tipologia di dispositivi di seduta presentano una struttura di base comprendente almeno tre elementi di appoggio al suolo e atta a supportare un elemento sferico del tipo di una palla.

Generalmente, l’elemento sferico è realizzato in materiale flessibile e definisce la superficie di seduta.

In questo caso, la totale instabilità della superficie di seduta rende tali dispositivi, generalmente realizzati per la ginnastica medica e posturale, inadeguati a sedute prolungate nel tempo; ciò è dovuto all’assenza di controllo sulla superficie di seduta, che per tempi prolungati diviene causa di stress e affaticamento muscolare.

Un’altra tipologia di dispositivi di seduta comprende una struttura di base provvista di almeno un elemento di appoggio al suolo comprendente un elemento di supporto di conformazione allungata e presentante una prima estremità associata in modo instabile all’elemento di appoggio e una seconda estremità associata ad una superficie di seduta.

La prima estremità è associata all’elemento di appoggio per interposizione di un giunto, ad esempio di tipo cardanico, atto a rendere instabile la superficie di seduta.

Anche in questo caso, la totale instabilità della superficie di seduta rende i suddetti dispositivi inadatti ad un utilizzo prolungato nel tempo, divenendo spesso causa di stress e malesseri muscolari.

Nel dettaglio, la mancanza di controllo sottopone l’utilizzatore ad una situazione di equilibrio precario e incontrollato che per tempi prolungati rende la seduta sconfortevole.

A ciò si aggiunge il fatto che i suddetti dispositivi non consentono un adeguato ricircolo d’aria in prossimità della regione glutea e nella parte inferiore del bacino causando, in particolar modo per tempi prolungati, un aumento della temperatura a livello della porzione estremale inferiore del rachide; ciò aumenta la sensibilità, già di per sé fisiologicamente elevata, a condizioni infiammatorie legate appunto all’aumento di temperatura in tale zona.

Inoltre, la conformazione di tali dispositivi risulta inadattabile all’anatomia ed alla variabilità di conformazione ed estensione della regione glutea di ogni singolo individuo, determinando una distribuzione non omogenea dei carichi in posizione di seduta.

Il compito principale della presente invenzione è quello di escogitare un dispositivo posturale dinamico che consenta di realizzare una seduta dall’ equilibrio controllato, modulabile e a necessità completamente bloccabile.

Altro scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo posturale dinamico presentante una superficie di seduta avente gradi di libertà limitati e permetta la suddivisione del peso esercitato sulla superficie di seduta stessa in modo omogeneo.

Ulteriore scopo del presente trovato è quello di escogitare un dispositivo posturale dinamico che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo posturale dinamico avente le caratteristiche di rivendicazione 1.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo posturale dinamico, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato in una prima forma di realizzazione;

la figura 2 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato in una seconda forma di realizzazione;

la figura 3 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato in una terza forma di realizzazione;

la figura 4 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato in una quarta forma di realizzazione;

la figura 5 è una vista frontale del dispositivo di figura 4;

la figura 6 è una vista in pianta dall’alto del dispositivo secondo il trovato in una quinta forma di realizzazione;

la figura 7 è una vista laterale parzialmente in sezione del dispositivo secondo il trovato in modalità di utilizzo;

la figura 8 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato in modalità d’utilizzo.

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo posturale dinamico.

Il dispositivo 1 comprende due elementi basculanti 2.

I due elementi basculanti 2 presentano rispettivamente una porzione di seduta 3 per l’appoggio di una natica 4 di un utilizzatore 5, e una porzione di appoggio 6 opposta alla porzione di seduta 3 e di conformazione sostanzialmente convessa.

Nello specifico, la porzione di appoggio 6 è atta a consentire l’oscillazione del rispettivo elemento basculante 2 a seguito della seduta dell’utilizzatore 5.

Con riferimento alla particolare soluzione realizzativa rappresentata nelle figure, gli elementi basculanti 2 presentano una conformazione sostanzialmente circolare. Tuttavia, non si escludono alternative soluzioni realizzative presentanti conformazioni differenti, ad esempio quadrangolari.

Oppure, com’è visibile in figura 6, gli elementi basculanti 2 presentano una conformazione sostanzialmente ellissoidale.

Ciascun elemento basculante 2 presenta un asse centrale 7 e, con riferimento alla posizione di seduta dell’utilizzatore 5, le natiche 4 dell’ utilizzatore 5 e la porzione di seduta 3 sono coassiali tra loro.

La porzione di appoggio 6 comprende una superficie di appoggio 8 presentante un raggio di curvatura predefinito; ciò significa che la porzione di appoggio 6 può presentare una sporgenza più o meno accentuata in funzione dell’ estensione del raggio di curvatura stesso.

Con riferimento ad una preferita soluzione realizzativa rappresentata nelle figure, la porzione di appoggio 6 è di conformazione sostanzialmente semisferica.

Inoltre, la porzione di appoggio 6 comprende una pluralità di fori passanti 9.

La presenza dei fori passanti 9 consente l’aerazione della porzione di appoggio 6.

Ciascuno degli elementi basculanti 2 comprende una porzione posteriore 11 che, rispetto alla posizione di seduta dell’utilizzatore 5, è provvista di una porzione di supporto lombare 10.

Com’è visibile nelle figure, la porzione di supporto lombare 10 è del tipo di un bordo di riscontro realizzato in materiale ad elevato coefficiente di attrito, cioè atto ad evitare lo scivolamento dei glutei dell’ utilizzatore oltre il margine degli elementi basculanti 2.

In particolare, il suddetto materiale è flessibile in modo tale da evitare la compressione di una porzione della regione glutea dell’utilizzatore 5.

Preferibilmente, la porzione di supporto lombare 10 è realizzata almeno in parte in materiale antidecubito.

Vantaggiosamente, la porzione di supporto lombare 10 presenta un profilo sostanzialmente curvilineo.

Non si escludono, altresì, alternative soluzioni realizzative in cui la porzione di supporto lombare 10 comprende una superficie piana che si sviluppa a partire da una porzione posteriore 1 1 , rispetto alla posizione di seduta dell’utilizzatore 5; ciò consente l’appoggio dell’ utilizzatore 5 alla porzione di supporto lombare 10.

Inoltre, ciascuno degli elementi basculanti 2 comprende una porzione anteriore 12 che, sempre rispetto alla posizione di seduta dell’utilizzatore 5, è provvista di una porzione ergonomica 13 atta ad accogliere in appoggio almeno una porzione delle gambe 14 dell’utilizzatore 5.

La porzione ergonomica 13 presenta uno sviluppo inclinato rispetto all’asse centrale 7.

In particolare, la porzione ergonomica 13 è atta a evitare lo schiacciamento delle gambe 14 dell’ utilizzatore 5 contro il margine degli elementi basculanti 2.

A ciò si aggiunge che, al fine di migliorare la confortevolezza degli elementi basculanti 2, la porzione di seduta 3 comprende mezzi di imbottitura 15.

In particolare, la porzione di seduta 3 comprende di una porzione concava atta ad alloggiare i mezzi di imbottitura 15.

La presenza della porzione concava è atta ad aumentare la confortevolezza della seduta deH’utilizzatore 5; nella fattispecie, la porzione concava si presenta sostanzialmente complementare alle natiche dell’ utilizzatore 5. Preferibilmente, i mezzi di imbottitura 15 sono realizzati in materiale di uso comune al tecnico del ramo come ad esempio materiale sintetico e/o filato naturale.

Non si escludono, altresì, alternative soluzioni realizzative in cui i mezzi di imbottitura 15 sono realizzati in materiale riciclato.

Non si esclude, neppure, che i mezzi di imbottitura 15 si estendano oltre i margini degli elementi basculanti 2.

Ancora, non si escludono alternative soluzioni realizzative in cui i mezzi di imbottitura 15 sono del tipo di uno strato in materiale flessibile ed eccedente rispetto ai margini degli elementi basculanti 2.

Gli elementi basculanti 2 sono associati tra loro per interposizione di mezzi di connessione 16.

I mezzi di connessione 16 presentano una conformazione allungata e comprendono un elemento di collegamento presentante una prima estremità 17 associata a uno degli elementi basculanti 2 e una seconda estremità 18 associata all’altro degli elementi basculanti 2.

In particolare, l’elemento di collegamento 16 è del tipo di un giunto cardanico 19 (figura 2).

Il giunto cardanico 19 è atto a consentire la libera oscillazione di un elemento basculante 2 rispetto all’altro.

In un’alternativa soluzione realizzativa rappresentata nelle figure 1 e 3, il dispositivo 1 comprende mezzi di regolazione 20 della distanza degli elementi basculanti 2.

In questo modo, la distanza tra gli elementi basculanti 2 è variabile in funzione delle dimensioni del fondoschiena dell’utilizzatore 5, garantendo la coassialità di ciascun elemento basculante 2 con la relativa natica 4 dell’ utilizzatore 5.

Come visibile in figura 1, i mezzi di regolazione 20 comprendono un elemento elastico.

In alternativa, come visibile in figura 3, i mezzi di regolazione 20 comprendono un braccio telescopico.

Inoltre, il dispositivo 1 comprende mezzi di limitazione 21 dell’oscillazione degli elementi basculanti 2.

I mezzi di limitazione 21 sono atti a variare i gradi di libertà degli elementi basculanti 2; ciò consente di modulare l’oscillazione degli elementi basculanti 2 in funzione delle specifiche esigenze dell’utilizzatore 5.

I mezzi di limitazione 21 comprendono una pluralità di elementi limitanti a base triangolare del tipo di cunei.

Come visibile in figura 5, gli elementi limitanti 21 sono associati scorrevolmente ad un elemento di base 28 sostanzialmente lastriforme L’elemento di base 28 presenta quattro elementi limitanti 21 disposti radialmente su quest’ultimo ed equidistanti tra loro.

La distanza di ciascun elemento limitante 21 rispetto al relativo elemento basculante 2 è modulabile in funzione del grado di oscillazione che si desidera ottenere.

Non si escludono, altresì, alternative soluzioni realizzative in cui i mezzi di limitazione 21 comprendono una pluralità di elementi planari presentanti un foro centrale e collocabili al di sotto della porzione di appoggio 6. Gli elementi planari sono impilabili tra loro in modo tale da realizzare uno spessore volto a diminuire i gradi di libertà di ciascun elemento basculante 2.

Tuttavia, non si esclude la possibilità di arrestare l’oscillazione degli elementi basculanti 2; infatti, il dispositivo 1 comprende mezzi di bloccaggio dell’ oscillazione degli elementi basculanti 2.

Preferibilmente, i mezzi di bloccaggio sono del tipo di fermi di uso comune al tecnico del ramo ed il cui spessore è coincidente con la distanza presente tra la porzione di seduta 3 ed un piano di appoggio 23 del dispositivo 1 (figura 5).

Vantaggiosamente, il piano di appoggio 23 è di tipo rigido.

Il presente trovato riguarda anche una seduta 23 per sedie 24, poltrone, o simili, comprendente il dispositivo 1 .

Inoltre, il presente trovato riguarda anche una sedia 24 provvista di mezzi di appoggio 25 al suolo, di un elemento a schienale 26 per il supporto lombare dell’ utilizzatore 5, di una superficie di appoggio 8 per la seduta dell’ utilizzatore 5, e del dispositivo 1.

La sedia 24 comprende mezzi di regolazione dell’altezza 27 della superficie di appoggio 8.

I mezzi di regolazione dell’altezza 27 consentono di variare la distanza dal suolo in funzione dell’altezza dell’utilizzatore 5.

II funzionamento del presente trovato è il seguente.

Il dispositivo 1 è posto in appoggio su di una seduta 23 di una sedia 24. L’utilizzatore 5, sedendosi sul dispositivo 1, appoggia ciascuna natica 4 sul relativo elemento basculante 2.

In particolare, ciascuna natica si presenta coassiale al relativo elemento basculante 2; in altre parole, la centratura di ciascun natica sul relativo elemento basculante 2 garantisce la distribuzione delle forze su queste ultimi.

Nel dettaglio, ciascuna natica 4 è in appoggio sulla relativa porzione di seduta 3.

Il peso dell’ utilizzatore 5 scaricandosi uniformemente sugli elementi basculanti 2 ne provoca l’oscillazione; la realizzazione di uno stato di equilibrio instabile garantisce la stimolazione lombare dell’utilizzatore 5. L’oscillazione delle superfici di appoggio 8 consente la divisione del peso dell’ utilizzatore 5 in modo tale da distribuire omogeneamente le forze oscillanti sull’osso sacro e/o sul bacino.

Inoltre, l’utilizzatore 5 può modulare Γ oscillazione degli elementi basculanti 2 mediante l’utilizzo degli elementi limitanti 21, o eventualmente bloccarne totalmente l’oscillazione mediante i mezzi di bloccaggio.

Si è in pratica constatato come l’invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti.

In particolare, si sottolinea il fatto che il particolare accorgimento di prevedere due elementi basculanti associati tra loro consente di distribuire uniformemente il peso dell’ utilizzatore sul bacino e/o sull’osso sacro.

A ciò si aggiunge che la presenza degli elementi di regolazione consente di controllare, modulare, personalizzare e a, necessità, bloccare Γ oscillazione degli elementi basculanti.

Inoltre, il fatto di prevedere una porzione di appoggio lombare ed una porzione ergonomica aumenta notevolmente la confortevolezza del dispositivo secondo il trovato.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) posturale dinamico, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno due elementi basculanti (2) presentanti rispettivamente: una porzione di seduta (3) per l’appoggio di una natica (4) di un utilizzatore (5); una porzione di appoggio (6) opposta a detta porzione di seduta (3) e di conformazione sostanzialmente convessa; in cui detta porzione di appoggio (6) è atta a consentire l’oscillazione del rispettivo detto elemento basculante (2) a seguito della seduta di detto utilizzatore (5).
2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di appoggio (6) comprende una superficie di appoggio (8) presentante un raggio di curvatura predefinito.
3) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di appoggio (8) è di conformazione sostanzialmente semisferica.
4) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di appoggio (6) comprende una pluralità di fori passanti (9).
5) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti elementi basculanti (2) sono associati tra loro per interposizione di mezzi di connessione (16).
6) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di connessione (16) presentano una conformazione allungata e comprendono almeno un elemento di collegamento presentante una prima estremità (17) associata a uno di detti elementi basculanti (2) e una seconda estremità (18) associata all’altro di detti elementi basculanti (2).
7) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento di collegamento (16) è del tipo di un giunto cardanico (19).
8) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di regolazione (20) della distanza di detti elementi basculanti (2).
9) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (20) comprendono un elemento elastico.
10) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni 8-9, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di regolazione (20) comprendono un braccio telescopico.
11) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi basculanti (2) comprende una porzione posteriore (11), rispetto alla posizione di seduta di detto utilizzatore (5), provvista di una porzione di supporto lombare (10).
12) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di supporto lombare (10) è del tipo di un bordo di riscontro.
13) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti elementi basculanti (2) comprende una porzione anteriore (12), rispetto alla posizione di seduta di detto utilizzatore (5), provvista di una porzione ergonomica (13) atta ad accogliere in appoggio almeno una porzione delle gambe (14) di detto utilizzatore (5).
14) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di seduta (3) comprende mezzi di imbottitura (15).
15) Dispositivo (1) la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detta porzione di seduta (3) comprende di una porzione concava atta ad alloggiare detti mezzi di imbottitura (15).
16) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di limitazione (21) dell’ oscillazione di detti elementi basculanti (2).
17) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di bloccaggio (22) dell’ oscillazione di detti elementi basculanti (2).
18) Seduta (23) per sedie (24), poltrone, o simili, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno un dispositivo posturale (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
19) Sedia (24), comprendente: mezzi di appoggio (25) al suolo; almeno un elemento a schienale (26) per il supporto lombare di un utilizzatore (5); almeno una porzione di appoggio per la seduta di detto utilizzatore (5) ; almeno un dispositivo posturale (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti; caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di regolazione dell’altezza (27) di detta superficie di appoggio (8).