IT201600072697A1 - Dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine - Google Patents

Description

“DISPOSITIVO PER IL RIBALTAMENTO DI CONTENITORI LUNGO LINEE DI MOVIMENTAZIONE, PARTICOLARMENTE PER LATTINE”.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine. Come noto, negli impianti di imbottigliamento e confezionamento di contenitori per liquidi, come lattine per bevande o simili, le lattine vengono fatte avanzare lungo linee di movimentazione che consistono solitamente in nastri trasportatori, guide a cuscinetto d’aria, rampe di discesa o simili. Siffatte linee di movimentazione permettono di spostare le lattine in successione all 'interno e all’ esterno delle macchine previste nell’impianto per l’esecuzione di tutte le tradizionali operazioni connesse alla produzione del prodotto finito, come ad esempio lo stampaggio, la sciacquatura, il riempimento, la sigillatura ed il confezionamento.

Lungo le linee di movimentazione le lattine avanzano solitamente in posizione verticale, con la sommità rivolta verso l’alto.

Per l’esecuzione di particolari operazioni, tuttavia, esse devono essere ribaltate e disposte con la sommità rivolta verso il basso.

E il caso, ad esempio, delle linee di movimentazione montate sulle cosiddette macchine sciacquatrici, che sono destinate a sottoporre le lattine ad un trattamento preliminare di sciacquatura per pulirne la superficie interna prima del successivo riempimento.

Le lattine da sciacquare consistono solitamente in un corpo cilindrico provvisto di fondo chiuso e sommità aperta, che andrà sigillata solo dopo il riempimento.

Le macchine sciacquatrici tradizionali consistono in una camera a tunnel attraversata da una o più linee di movimentazione.

AH’intemo della camera a tunnel è disposta una successione di ugelli erogatori che sono disposti inferiormente alle linee di movimentazione e diretti verso l’alto.

Nell’uso, l’intemo delle lattine viene innaffiato con acqua o altro liquido pulente erogato dagli ugelli erogatori, che entra nelle lattine attraverso la sommità aperta rivolta verso il basso e che successivamente è fatto scolare per caduta.

Per consentire il raccordo tra questa macchina ed il resto dell’impianto, all’ingresso e all’uscita della camera a tunnel è solitamente prevista una pluralità di condotti ribaltatori che permettono di far ruotare su loro stesse le lattine e di disporle con la sommità aperta rivolta verso il basso all’ingresso e di riportarle nella posizione verticale con la sommità aperta rivolta verso l’alto all’uscita.

Tali condotti ribaltatori consistono solitamente in una serie di tondini di guida curvilinei assemblati tra loro in modo da definire un condotto di guida al cui interno i contenitori scorrono a misura e che sono sagomati in modo da definire un percorso elicoidale per le lattine in avanzamento.

Analoghi condotti ribaltatori sono utilizzati opportunamente anche a monte e a valle di macchine diverse dalle macchine sciacquatrici, ad esempio macchine etichettatrici/stampatrici, destinate a riportare sul fondo chiuso della lattina i codici identificativi del prodotto.

Questi condotti ribaltatori di tipo tradizionale presentano alcuni inconvenienti.

A tale proposito si sottolinea il fatto che la fabbricazione di siffatti condotti ribaltatori è ottenibile solo per mezzo di un lungo e laborioso processo che consiste nella piegatura manuale dei singoli tondini e nella loro saldatura su comici di collegamento e sostegno.

Questa lavorazione è solitamente effettuata da manodopera altamente specializzata ed esperta e non è industrializzabile, il che determina un notevole incremento dei costi di produzione complessivi.

Non bisogna trascurare, inoltre, che ogni condotto ribaltatore è destinato ad essere attraversato da lattine di un solo formato specifico.

Le linee di movimentazione aventi un solo condotto ribaltatore, pertanto, permettono di movimentare una sola tipologia di lattine il che, tenuto conto delle numerose e mutevoli esigenze produttive, costituisce una forte limitazione di impiego.

Le linee di movimentazione vengono dunque solitamente dotate di più condotti ribaltatori, uno per ciascun formato di lattine, con un conseguente incremento dei costi di fabbricazione e di gestione dell rimpianto, che si scaricano ovviamente sul prezzo finale di vendita dei prodotti, col rischio di renderli meno interessanti per la clientela.

Non bisogna dimenticare, altresì, che siffatte linee di movimentazione, seppur dotate di più condotti ribaltatori, hanno una flessibilità di impiego piuttosto limitata tenuto conto del fatto che ogni condotto ribaltatore può essere utilizzato solo per uno specifico formato e, pertanto, non è impiegabile per smaltire eventuali picchi di produzione richiesti per gli altri formati.

Per ovviare almeno in parte ai suddetti inconvenienti il documento brevettuale IT 1378647 propone un dispositivo ribaltatore avente due elementi di guida elicoidale disposti in serie tra i quali è interposto un componente di guida curvilinea.

Ogni elemento di guida elicoidale è realizzato in un corpo unico monolitico in plastica o metallo ed è sostanzialmente pieno, ad esempio ottenuto per lavorazione ad asportazione di truciolo di un corpo massiccio, oppure per fusione e/o stampaggio all’ interno di uno stampo.

Gli elementi di guida elicoidale sono provvisti di una cavità interna per il passaggio delle lattine, che si estende longitudinalmente a spirale ed è provvista di nervature di guida destinate, nell’uso, ad entrare in contatto con la superficie laterale e con il fondo delle lattine.

La sommità delle lattine, invece, è mantenuta in posizione tramite un tondino metallico di guida, che è associato agli elementi di guida elicoidale ed evita la fuoriuscita delle lattine dalla cavità interna.

In pratica, il percorso a spirale definito dalle cavità interne degli elementi di guida elicoidale e dal tondino metallico determina la rotazione delle lattine su loro stesse; in particolare, il brevetto italiano IT 1378647 insegna ad utilizzare un elemento di guida elicoidale sagomato in modo da determinare una rotazione di 90°, mentre l’altro elemento di guida elicoidale determina una rotazione pari a 75°.

Le lattine, pertanto, giungono all’imboccatura del dispositivo ribaltatore in posizione verticale e con la sommità rivolta verso l’alto e ne fuoriescono inclinati di 15° rispetto alla direzione verticale e con la sommità rivolta verso il basso.

Gli elementi di guida elicoidale, benché possano essere fabbricati industrialmente in modo più pratico rispetto ai condotti ribaltatori tradizionali, restano comunque afflitti dagli inconvenienti derivanti dal fatto che ognuno di essi è destinato ad essere attraversato da lattine di un solo formato specifico ed è praticamente inutilizzabile quando Γ impianto viene utilizzato per la movimentazione di formati differenti.

Al fine di estendere il campo di impiego del dispositivo anche a formati differenti, nel documento brevettuale IT 1403976 viene descritto un dispositivo per il ribaltamento di contenitori dotato di una pluralità di segmenti di guida, opportunamente disposti e sagomati in modo da definire un percorso di avanzamento univoco ed il passaggio a misura di un solo contenitore. Nel dispositivo in questione vengono inoltre impiegati mezzi di registrazione atti a regolare la distanza tra i segmenti di guida in funzione dell’altezza dei contenitori.

La soluzione proposta nel documento brevettuale IT 1403976 risulta tuttavia suscettibile di ulteriori perfezionamenti, mirati ad incrementarne la flessibilità di impiego in termini di diversificazione dei formati dei contenitori.

Il compito principale della presente invenzione è quello di ottenere i suddetti perfezionamenti escogitando un dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine, che sia in grado di ampliare la gamma di formati differenti dei contenitori.

Altro scopo del presente trovato è quello di poter essere realizzato industrialmente per mezzo di tecnologie e processi di produzione semplici, di facile ed efficace impiego in modo da limitare i costi complessivi di fabbricazione.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine, avente le caratteristiche di rivendicazione 1.

Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 è una vista in alzato laterale del dispositivo secondo il trovato disposto lungo una linea di movimentazione di contenitori;

la figura 2 è una vista in assonometria del dispositivo secondo il trovato; la figura 3 è una vista in alzato laterale, su scala ingrandita, del dispositivo secondo il trovato;

la figura 4 è una vista in sezione lungo il piano di traccia IV - IV di figura 3;

la figura 5 è una vista in sezione lungo il piano di traccia V - V di figura 3; la figura 6 è una vista in sezione lungo il piano di traccia VI - VI di figura 3.

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo per il ribaltamento di contenitori lungo linee di movimentazione, particolarmente per lattine.

Il dispositivo 1 comprende almeno un telaio di base (2a, 2b, 2c, 2f) associabile lungo una linea di movimentazione 3, 4 di una successione di contenitori C provvisti di due basi Bl, B2 contrapposte e di una superficie laterale L.

Nella forma di attuazione illustrata nelle figure, i contenitori C consistono in tradizionali lattine aventi una prima base Bl, chiusa, ed una seconda base B2, aperta, di forma circolare, e la superficie laterale L di forma cilindrica.

La distanza tra le basi Bl, B2 definisce l’altezza delle lattine C mentre Γ ingombro della superficie laterale L ne definisce la larghezza.

Non si esclude, tuttavia, la possibilità di adoperare il dispositivo 1 anche per ribaltare contenitori C di tipo e forme differenti.

La linea di movimentazione 3, 4 lungo la quale è disposto il dispositivo 1 consiste, ad esempio, in una linea di ingresso motorizzata 3 per Γ alimentazione delle lattine C, che è sostanzialmente orizzontale e collocata a monte del dispositivo 1, ed in una linea di uscita 4, che è sostanzialmente obliqua e collocata a valle del dispositivo 1, consistente in una macchina sciacquatrice.

A tale proposito si sottolinea che nella presente trattazione le espressioni “a monte” e “a valle” sono adoperate con riferimento alla direzione di normale avanzamento delle lattine C.

Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui il dispositivo 1 sia applicato lungo linee di movimentazione 3, 4 con forme e dimensioni diverse rispetto alle linee motorizzate illustrate in figura 1.

Il telaio di base 2a, 2b, 2c, 2f comprende una pluralità di blocchi 2a, 2b, 2c associati in successione tra loro e comprendenti almeno un blocco di ingresso 2a, per l’imboccatura dei contenitori C, almeno un blocco di uscita 2b, per l’allontanamento dei contenitori C, ed almeno un blocco intermedio 2c di collegamento del blocco di ingresso 2a e del blocco di uscita 2b; preferibilmente sono previsti una pluralità di blocchi intermedi 2c.

In particolare, la successione dei blocchi 2a, 2b, 2c è disposta almeno in parte sostanzialmente inclinata verso il basso, l’avanzamento dei contenitori C lungo i blocchi inclinati avvenendo per gravità.

I blocchi 2a, 2b, 2c sono sagomati con forma sostanzialmente anulare, ossia sono provvisti di altrettante aperture centrali 5 attraverso le quali passano i contenitori C.

Ogni blocco 2a, 2b, 2c, rispetto al precedente, è ruotato attorno alla direzione di avanzamento delle lattine C di un angolo prestabilito di sfasatura.

Vantaggiosamente, per facilitare le operazioni di installazione e disinstallazione del dispositivo per il ribaltamento di contenitori C da parte dei tecnici installatori, il telaio di base 2a, 2b, 2c, 2f comprende almeno un elemento di presa 2f, ad esempio del tipo di una maniglia o simili.

All 'interno delle aperture centrali 5 viene supportata una pluralità di segmenti di guida 7, 8, 9, 10 associati al telaio di base 2a, 2b, 2c, 2f.

Nel verso trasversale alla direzione di avanzamento dei contenitori C i segmenti di guida 7, 8, 9, 10 sono disposti ad una reciproca distanza atta a consentire il passaggio sostanzialmente a misura di uno solo dei contenitori C per volta e nel verso longitudinale sono sagomati a definire un percorso di avanzamento dei contenitori C conformato almeno parzialmente a spirale.

Più in dettaglio, i segmenti di guida 7, 8, 9, 10 consistono in un tondino allungato realizzato in materiale sostanzialmente flessibile e sono suddivisi in:

almeno un primo segmento 7 ed almeno un secondo segmento 8 atti a guidare rispettivamente le basi Bl, B2 contrapposte dei contenitori C, e almeno un terzo segmento 9 ed almeno un quarto segmento 10 atti a guidare la superficie laterale L da parti opposte dei contenitori C.

Il dispositivo 1 comprende, preferibilmente, un solo primo segmento 7 ed un solo secondo segmento 8, atti a fungere da riscontro rispettivamente alla prima base Bl e alla seconda base B2, ed una pluralità di terzi segmenti 9 e di quarti segmenti 10, atti a fungere da riscontro per la superficie laterale L. A tale proposito si sottolinea che i contenitori C giungono al dispositivo 1 disposti in appoggio sulla prima base Bl (con l’asse di simmetria dei contenitori C disposto sostanzialmente verticale) mentre fuoriescono dal dispositivo 1, in accordo con le figure, ribaltati di circa 165° (ossia con l’asse di simmetria dei contenitori C disposti inclinati di circa 15° rispetto alla verticale ed in appoggio sulla seconda base B2).

Sono tuttavia possibili forme di realizzazione alternative del dispositivo 1 in cui il ribaltamento dei contenitori C sia minore, ad esempio pari a 90° (con le lattine C in uscita aventi l’asse di simmetria disposto sostanzialmente orizzontale) oppure maggiore, ad esempio pari a 180° (ribaltamento completo della lattina C).

Più nel dettaglio, in corrispondenza del blocco di ingresso 2a, il primo segmento 7 è disposto sostanzialmente sotto al secondo segmento 8 per fungere da appoggio alla prima base B1 delle lattine C provenienti dalla linea di ingresso motorizzata 3.

In corrispondenza del blocco di uscita 2b, invece, il primo segmento 7 è disposto sostanzialmente sopra al secondo segmento 8, il quale funge da appoggio alla seconda base B2 delle lattine C in uscita.

Analogamente, i terzi segmenti 9 ed i quarti segmenti 10, in corrispondenza del blocco di ingresso 2a, sono disposti sostanzialmente ribaltati rispetto alla loro stessa posizione raggiunta in corrispondenza del blocco di uscita 2b.

Per quanto detto, dunque, nel passaggio dal blocco di ingresso 2a al blocco di uscita 2b i segmenti di guida 7, 8, 9, 10 si avvitano su sé stessi a formare una spirale di guida dei contenitori C.

Questo aspetto risulta particolarmente evidente consultando la posizione reciproca dei segmenti di guida 7, 8, 9, 10 illustrata nelle figure 4, 5 e 6 in accordo con il verso di percorrenza della linea di movimentazione della lattina C.

Utilmente, il dispositivo 1 è dotato di primi mezzi di registrazione 11, 12 atti a regolare la reciproca distanza tra il primo segmento 7 ed il secondo segmento 8 in funzione dell’ altezza delle lattine C.

Il primo segmento 7 è associato al blocco di ingresso 2a in una posizione sostanzialmente fissa ed è associato ai blocchi intermedi 2c e al blocco di uscita 2b in modo sostanzialmente mobile, i primi mezzi di registrazione 11, 12 comprendendo un primo sistema di movimentazione 11 per lo spostamento del primo segmento 7 in corrispondenza dei blocchi intermedi 2c e del blocco di uscita 2b.

A tale scopo si sottolinea che il primo sistema di movimentazione 11 comprende una serie di prime staffe mobili 13, uno per ciascun blocco intermedio 2c e per il blocco di uscita 2b e supportanti il primo segmento 7. Inoltre tale primo sistema di movimentazione 11 comprende una serie di primi attuatoli 14, uno per ciascuno dei blocchi intermedi 2c e blocco di uscita 2b, ed atti ad azionare le prime staffe mobili 13 in avvicinamento ed allontanamento rispetto al secondo segmento 8.

Il secondo segmento 8 è associato al blocco di uscita 2b in una posizione sostanzialmente fissa ed è associato ai blocchi intermedi 2c e al blocco di ingresso 2a in modo sostanzialmente mobile, i primi mezzi di registrazione 11, 12 comprendendo un secondo sistema di movimentazione 12 del secondo segmento 8 in corrispondenza del blocco intermedio 2c e del blocco di ingresso 2a.

Il secondo sistema di movimentazione 12 comprende una serie di seconde staffe mobili 15, una per ciascun blocco intermedio 2c e blocco di ingresso 2a e supportanti il secondo segmento 8.

Inoltre il secondo sistema di movimentazione 12 comprende una serie di secondi attuatoli 16, uno per ciascuno dei blocchi intermedi 2c e del blocco di ingresso 2a, ed atti ad azionare le seconde staffe mobili 15 in avvicinamento ed allontanamento rispetto al primo segmento 7.

I terzi segmenti 9 sono associati ai blocchi 2a, 2b, 2c in una posizione sostanzialmente mobile, i secondi mezzi di registrazione 20 comprendendo almeno un terzo sistema di movimentazione 17 dei terzi segmenti 9 in corrispondenza dei blocchi 2a, 2b, 2c.

Il terzo sistema di movimentazione 17 comprende una serie di terze staffe mobili 18, una per ciascuno dei blocchi 2a, 2b, 2c e supportanti il terzo segmento 9.

Inoltre il terzo sistema di movimentazione 17 comprende una serie di terzi attuatoli 19, uno per ciascuno dei blocchi 2a, 2b, 2c e atti ad azionare le terze staffe mobili 18 in avvicinamento ed allontanamento rispetto al quarto segmento 10.

I quarti segmenti 10, infine, sono associati ai blocchi 2a, 2b, 2c in posizione sostanzialmente fissa.

I primi attuatoli 14, i secondi attuatoli 16 ed i terzi attuatoli 19 sono tutti collegati elettronicamente ed in maniera indipendente l’uno dall’altro ad una centralina di gestione e controllo, non illustrata nelle figure, e sono controllabili da un operatore mediante un quadro elettrico.

Tramite la centralina di gestione e controllo i primi attuatoli 14 ed i secondi attuatoli 16 sono sincronizzati tra loro in modo che ad ogni regolazione del primo segmento 7 corrisponda un’uguale regolazione del secondo segmento 8 in funzione dell’altezza delle lattine C.

In particolare, la corsa di ciascuno dei primi attuatoli 14 e dei secondi attuatoli 16 è sostanzialmente progressiva in verso concorde alla direzione di avanzamento delle lattine C.

Più nel dettaglio, per il primo segmento 7 la corsa dei primi attuatoli 14 è minima in corrispondenza del blocco di ingresso 2a e massima in corrispondenza del blocco di uscita 2b.

Viceversa per il secondo segmento 8 la corsa dei secondi attuatoli 16 è massima in corrispondenza del blocco di ingresso 2a e minima in corrispondenza del blocco di uscita 2b.

Tramite la centralina di gestione e controllo, inoltre, i terzi attuatoli 19 sono azionati per produrre un’identica corsa di movimentazione dei terzi segmenti 9 su tutti i blocchi 2a, 2b, 2c in funzione della larghezza delle lattine C.

Vantaggiosamente, il primo segmento 7, il terzo segmento 9 e i quarti segmenti 10 sono realizzati in materiale plastico.

Per il mantenimento in posizione del primo segmento 7 sulle prime staffe mobili 15 durante la movimentazione dei primi attuatoli 14, il primo sistema di movimentazione 11 comprende una pluralità di primi elementi a rulli 23, montati su ciascuna prima staffa mobile 15 e disposti da parti opposte del primo segmento 7.

Tali primi elementi a rullo 23 sono ad esempio realizzati in materiale plastico, in accordo con le caratteristiche materiali del primo segmento 7. Similmente, anche per il mantenimento in posizione dei terzi segmenti 9 sulle terze staffe mobili 18 è previsto che il terzo sistema di movimentazione 17 comprenda una pluralità di terzi elementi a rulli 21, montati su ciascuna terza staffa mobile 18 e disposti da parti opposte del terzo segmento 9.

I terzi elementi a rullo 21, così come i primi elementi a rullo 23, sono ad esempio realizzati in materiale plastico, in accordo con le caratteristiche materiali dei terzi segmenti 9.

II secondo segmento 8, invece, è realizzato in materiale metallico.

La scelta del materiale metallico, preferibilmente acciaio comunque dotato di flessibilità, per la realizzazione del secondo segmento 8 nasce essenzialmente dall’esigenza di ridurre l’usura del segmento stesso a seguito del contatto continuo per strisciamento con il bordo, tipicamente tagliente, della seconda base B2 durante il ribaltamento della lattina C. Tale accorgimento tecnico, inoltre, scongiura la possibilità che il secondo segmento 8 si rompa di netto durante il funzionamento del dispositivo (eventualità che comporterebbe il fermo immediato dell’intero impianto di movimentazione delle lattine C).

Per mantenere nella corretta posizione il secondo segmento 8, il secondo sistema di movimentazione 12 comprende, per ciascun secondo attuatore 16 e seconda staffa mobile 15, una sede di alloggiamento 22 (realizzata anch’essa in materiale metallico, preferibilmente acciaio).

Il funzionamento del dispositivo 1 è il seguente.

In funzione dell’altezza delle lattine C da ribaltare, i primi attuatoli 14 ed i secondi attuatoli 16 vengono comandati per spostare rispettivamente il primo segmento 7 ed il secondo segmento 8; in funzione della larghezza delle lattine C, invece, i terzi attuatoli 19 vengono comandati per spostare i terzi segmenti 9 rispetto ai quarti segmenti 10, i quali rimangono sostanzialmente fissi.

In corrispondenza del blocco di ingresso 2a, la posizione del primo segmento 7 è sempre fissa ed è tale da raccordarsi con la linea d’ingresso motorizzata 3 indipendentemente dall’altezza delle lattine C.

Analogamente, in corrispondenza del blocco di uscita 2b la posizione del secondo segmento 8 è fissa ed è tale da raccordarsi con la linea di uscita 4 indipendentemente dall’altezza delle lattine C.

In funzione dell’altezza delle lattine C i primi mezzi di registrazione 11, 12 determinano lo spostamento del primo segmento 7 in modo progressivo man mano che ci si sposta dall’ingresso verso l’uscita del dispositivo 1 e lo spostamento del secondo segmento 8 in modo progressivo man mano che ci si sposta dall’uscita verso l’ingresso del dispositivo 1.

Contemporaneamente, in funzione dell’ingombro laterale dei contenitori C i secondi mezzi di registrazione 20 determinano lo spostamento del terzo segmento 9 in avvicinamento o allontanamento rispetto al quarto segmento 10.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo (1) per il ribaltamento di contenitori (C) lungo linee di movimentazione (3, 4), particolarmente per lattine, comprendente: almeno un telaio di base (2a, 2b, 2c, 2f) associabile lungo una linea di movimentazione (3, 4) di una successione di contenitori (C) provvisti di due basi (Bl, B2) contrapposte e di una superficie laterale (L), e una pluralità di segmenti di guida (7, 8, 9, 10) associati a detto telaio di base (2a, 2b, 2c, 2f), trasversalmente disposti a consentire il passaggio sostanzialmente a misura di uno solo di detti contenitori (C) e longitudinalmente sagomati a definire un percorso di avanzamento di detti contenitori (C) almeno parzialmente a spirale, detti segmenti di guida (7, 8, 9, 10) comprendendo: almeno un primo segmento (7) ed almeno un secondo segmento (8) atti a guidare rispettivamente dette basi (Bl, B2) contrapposte dei contenitori (C); almeno un terzo segmento (9) ed almeno un quarto segmento (10) atti a guidare detta superficie laterale (L) da parti opposte di detti contenitori (C); primi mezzi di registrazione (11, 12) atti a regolare la reciproca distanza tra detto primo segmento (7) e detto secondo segmento (8) in funzione dell’altezza di detti contenitori (C); caratterizzato dal fatto che comprende secondi mezzi di registrazione (20) atti a regolare la reciproca distanza tra detto terzo segmento (9) e detto quarto segmento (10) in funzione dell 'ingombro laterale di detti contenitori (C).
2. 2) Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto telaio di base (2a, 2b, 2c, 2f) comprende una pluralità di blocchi (2a, 2b, 2c) associati in successione tra loro e comprendenti almeno un blocco di ingresso (2a) dei contenitori (C), almeno un blocco di uscita (2b) dei contenitori (C) ed almeno un blocco intermedio (2c) di collegamento di detto blocco di ingresso (2a) e di detto blocco di uscita (2b).
3. 3) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la successione di detti blocchi (2a, 2b, 2c) è disposta almeno in parte sostanzialmente inclinata verso il basso, l’avanzamento di detti contenitori (C) lungo detti blocchi inclinati avvenendo per gravità.
4. 4) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti blocchi (2a, 2b, 2c) sono sagomati sostanzialmente anulari e atti a supportare al loro interno detti segmenti di guida (7, 8, 9, 10).
5. 5) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo segmento (7), detto secondo segmento (8), detto terzo segmento (9) e detto quarto segmento (10) sono sostanzialmente flessibili.
6. 6) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo segmento (7), detto terzo segmento (9) e detto quarto segmento (10) sono in materiale plastico e detto secondo segmento (8) è in materiale metallico.
7. 7) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di detto blocco di ingresso (2a) detto primo segmento (7) è disposto sostanzialmente sotto a detto secondo segmento (8) e in corrispondenza di detto blocco di uscita (2b) detto primo segmento (7) è disposto sostanzialmente sopra a detto secondo segmento (8).
8. 8) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo segmento (7) è associato a detto blocco di ingresso (2a) in una posizione sostanzialmente fissa ed è associato a detto blocco intermedio (2c) e a detto blocco di uscita (2b) in modo sostanzialmente mobile, detti primi mezzi di registrazione (11, 12) comprendendo almeno un primo sistema di movimentazione (11) di detto primo segmento (7) in corrispondenza di detto blocco intermedio (2c) e di detto blocco di uscita (2b).
9. 9) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto primo sistema di movimentazione (11) comprende: una serie di prime staffe mobili (13), una per ciascuno di detti blocco intermedio (2c) e blocco di uscita (2b) e supportanti detto primo segmento (7), ed una serie di primi attuatoli (14), uno per ciascuno di detti blocco intermedio (2c) e blocco di uscita (2b) e atti ad azionare dette prime staffe mobili (13) in avvicinamento ed allontanamento rispetto a detto secondo segmento (8).
10. 10) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo segmento (8) è associato a detto blocco di uscita (2b) in una posizione sostanzialmente fissa ed è associato a detto blocco intermedio (2c) e a detto blocco di ingresso (2a) in modo sostanzialmente mobile, detti primi mezzi di registrazione (11, 12) comprendendo almeno un secondo sistema di movimentazione (12) di detto secondo segmento (8) in corrispondenza di detto blocco intermedio (2c) e di detto blocco di ingresso (2a).
11. 11) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto secondo sistema di movimentazione (12) comprende: una serie di seconde staffe mobili (15), una per ciascuno di detti blocco intermedio (2c) e blocco di ingresso (2a) e supportanti detto secondo segmento (8), ed una serie di secondi attuatoli (16), uno per ciascuno di detti blocco intermedio (2c) e blocco di ingresso (2a) e atti ad azionare dette seconde staffe mobili (15) in avvicinamento ed allontanamento rispetto a detto primo segmento (7).
12. 12) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto quarto segmento (10) è associato a detti blocco di ingresso (2a), blocco intermedio (2c) e blocco di uscita (2b) in posizione sostanzialmente fissa.
13. 13) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto terzo segmento (9) è associato a detti blocchi (2a, 2b, 2c) in una posizione sostanzialmente mobile, detti secondi mezzi di registrazione (20) comprendono almeno un terzo sistema di movimentazione (17) di detto terzo segmento (9) in corrispondenza di detti blocchi (2a, 2b, 2c).
14. 14) Dispositivo (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto terzo sistema di movimentazione (17) comprende: una serie di terze staffe mobili (18), una per ciascuno di detti blocchi (2a, 2b, 2c) e supportanti detto terzo segmento (9), ed una serie di terzi attuatoli (19), uno per ciascuno di detti blocchi (2a, 2b, 2c) e atti ad azionare dette terze staffe mobili (18) in avvicinamento ed allontanamento rispetto a detto quarto segmento (10).