CH710302A2 - Dispostivo di regolazione delle funzioni di un orologio. - Google Patents

Dispostivo di regolazione delle funzioni di un orologio. Download PDF

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CH710302A2
CH710302A2 CH01465/15A CH14652015A CH710302A2 CH 710302 A2 CH710302 A2 CH 710302A2 CH 01465/15 A CH01465/15 A CH 01465/15A CH 14652015 A CH14652015 A CH 14652015A CH 710302 A2 CH710302 A2 CH 710302A2
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Abstract

Viene previsto un dispositivo di regolazione delle funzioni di un orologio avente un movimento, una tige (8) connessa al movimento ed atta a comandare le funzioni dell’orologio stesso, una cassa (4) alloggiante il movimento ed avente superiormente una lunetta (7), il dispositivo di regolazione comprendendo organi azionabili manualmente esterni al movimento e definiti sia dalla lunetta (7) resa girevole ed impegnata alla rotazione alla tige (8) tramite una ruota dentata (11) scorrevole assialmente sulla tige (8), sia da una leva (13) infulcrata alla cassa (4) e sviluppantesi in senso trasversale al vetro (7a) su un bordo esterno della cassa (4).

Description

[0001] L’invenzione ha per oggetto un dispositivo di regolazione delle funzioni di un orologio, come ad esempio la ricarica, la messa a punto dell’ora segnata, del giorno della settimana, della data, età, del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione. Simili dispositivi sono descritti nelle domande di brevetto: WO-A-97 39 386, JP-A-2007 085 895, EP-A-1 722 282 e CH-A-707 381. Come è noto, gli orologi da polso e quelli comunque portatili, sia meccanici o automatici o elettrici o elettronici, al quarzo, analogici, digitali, età, comprendono internamente il cosiddetto «movimento» che realizza l’organo deputato a far avanzare le lancette per segnare l’ora, ed anche a far avanzare gli elementi che evidenziano il giorno della settimana e la data del mese, eventualmente le fasi lunari, etc.
[0002] Il movimento degli orologi da polso o portatili è normalmente protetto e racchiuso in una cassa, che è la carrozzeria dell’orologio e che può essere formata da più parti.
[0003] Tipicamente, la cassa comprende tre parti: la parte centrale o carrure, che definisce il profilo della cassa dell’orologio; la parte inferiore o fondello fissata amovibilmente alla parte centrale; e la parte superiore o lunetta (lunette in francese e bezel in inglese), supportata dalla parte centrale e facente capo al vetro del quadrante dell’orologio. La lunetta può includere una ghiera girevole, riportante indicazioni varie.
[0004] Per regolare i vari parametri del movimento, interno alla cassa, è nota e diffusa una astina di carica e/o di regolazione denominata comunemente con la parola francese tige, termine qui di seguito utilizzato.
[0005] La tige (sterri in lingua inglese) può sia ruotare, sia traslare assialmente. Quando viene traslata assialmente seleziona e aggancia di volta in volta diversi organi all’interno del movimento, ad esempio quelli per ripristinare la carica, negli orologi meccanici, oppure quelli per la messa a punto dell’ora, del giorno della settimana, della data, età.
[0006] Quando invece viene ruotata, la tige trasmette – a seconda della sua posizione assiale – il moto necessario per caricare manualmente l’orologio o per spostare le lancette o per altri movimenti e regolazioni nel quadrante.
[0007] Per poter imporre manualmente tutti i movimenti opportuni alla tige viene generalmente predisposta una rotella sporgente dalla cassa e denominata corona.
[0008] La corona si posiziona in corrispondenza di un apposito foro della cassa ed è almeno in massima parte esterna alla stessa e coassiale alla tige.
[0009] Afferrando con le dita la corona e movimentandola nel senso di estrazione assiale si può traslare in varia misura la tige. Ruotando la corona si può porre la tige in rotazione.
[0010] La detta corona è strutturalmente semplice e tuttavia è un elemento che può creare vari problemi pratici.
[0011] Infatti da una parte la corona non deve essere di grosse dimensioni, per non modificare troppo la sagoma dell’orologio, mentre dall’altra parte non deve essere di piccole dimensioni, per non rendere molto difficile la sua manovra. La rotazione e l’estrazione della corona sono poi comunque operazioni difficili in un orologio da polso. In alcuni casi occorre slacciare e togliere l’orologio dal polso per poter agire con precisione.
[0012] Tra l’altro, il movimento assiale della corona viene eseguito in modo empirico e per tentativi, perché l’entità della traslazione che si esegue non è evidente e può avvenire ad esempio che si sposti la posizione delle lancette mentre si cerca di modificare il datario.
[0013] È infine ben noto che la corona è al tatto la porzione di un orologio da polso più scomoda e sgradevole, perché sporge verso la mano. In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione è ideare un dispositivo di regolazione delle funzioni di un orologio in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
[0014] Nell’ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell’invenzione ideare un dispositivo di comodo e pronto utilizzo.
[0015] Un altro importante scopo dell’invenzione è ideare un dispositivo che non generi fastidi o sensazioni sgradevoli a livello di un polso. Non ultimo scopo è ideare un dispositivo che sostanzialmente non alteri la sagoma del rispettivo orologio.
[0016] Il compito tecnico e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di regolazione delle funzioni di un orologio come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1.
[0017] Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni. Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di una sua esecuzione preferita, con riferimento agli uniti disegni, nei quali: <tb>la Fig. 1<SEP>mostra un orologio da polso dotato del dispositivo di regolazione secondo l’invenzione, rappresentato in esploso; <tb>la Fig. 2<SEP>illustra l’orologio di fig. 1 in una fase operativa del dispositivo di regolazione nella quale viene eseguito un comando di rotazione; <tb>la Fig. 3<SEP>evidenzia in sezione l’orologio e gli organi del dispositivo secondo l’invenzione che intervengono nella fase di cui alla fig. precedente; <tb>la Fig. 4<SEP>presenta l’orologio in una fase operativa del dispositivo nella quale viene eseguito un comando di traslazione per individuare una specifica funzione da regolare; <tb>la Fig. 5<SEP>è una sezione dell’orologio e degli organi che intervengono nella fase di cui alla figura precedente; <tb>la Fig. 6<SEP>riporta in forte ingrandimento alcuni elementi del dispositivo secondo l’invenzione nelle diverse posizioni assunte nella fase operativa di cui alle fig. 4 e 5 ; e <tb>la Fig. 7<SEP>evidenzia in posizione isolata un elemento del dispositivo.
[0018] Con riferimento alle Figure, il dispositivo di regolazione secondo l’invenzione è globalmente indicato con il numero 1.
[0019] Il dispositivo fa parte di un orologio 2 preferibilmente da polso – come nei disegni – o anche di altro tipo, come quelli portatili ad esempio da taschino o da tasca o da scrivania o da viaggio o da comodino, etc.
[0020] In modo di per sé noto l’orologio 2 comprende tipicamente, con accennato in premessa, una porzione che definisce la parte funzionale dell’orologio 2 detta movimento 3, dotata anche di un quadrante 3a sul quale sono fatte avanzare lancette o simili per segnare l’ora, ed anche – specialmente negli orologi da polso – altri elementi che evidenziano il giorno della settimana e/o la data del mese, eventualmente le fasi lunari, etc.
[0021] Il movimento 3 è un elemento fondamentale di un orologio, quello che ne definisce le funzionalità e la precisione ed ogni intervento e modifica o riprogettazione dello stesso comporta un lavoro estremamente specialistico, oneroso, molto delicato e costoso.
[0022] Per proteggere il movimento 3 è prevista una cassa 4 che alloggia internamente il movimento 3 stesso.
[0023] La cassa 4 è la carrozzeria esterna dell’orologio 2 e tipicamente – od almeno in molti casi – è formata da più parti: la parte centrale 5 comunemente denominata carrure, la parte inferiore o fondello 6 e la parte superiore o lunetta 7.
[0024] La parte centrale o carrure 5 è quella che maggiormente definisce il profilo della cassa dell’orologio e ne definisce la rigidezza e resistenza.
[0025] La prevalente sviluppo anulare, supporta i cinturini ed è aperta sia inferiormente sia superiormente.
[0026] La parte inferiore o fondello 6 è generalmente fissata in modo amovibile alla parte centrale 5, ad esempio per incastro o tramite viti o tramite avvitamento diretto. Viene rimossa quando il movimento 3 deve essere estratto dall’orologio 2, passando proprio per l’apertura ove è posto il fondello 6.
[0027] La parte superiore o lunetta 7 è supportata dalla parte centrale 5 e termina a livello del vetro 7a dell’orologio 2. Il vetro 7a è posto immediatamente al di sopra del quadrante 3a.
[0028] Tra il movimento 3 e la cassa 4, sopra precisati, si sviluppa una astina di carica e/o di regolazione, comunemente denominata tige 8.
[0029] La tige 8 emerge solidalmente dal movimento 3 in direzione della parte centrale o carrure 5 della cassa 4.
[0030] Vantaggiosamente la tige 8 è definita da due tratti allineati e solidali tra loro, ad esempio per avvitamento reciproco.
[0031] Un primo tratto 8a della tige 8 è impegnato al movimento 3 ed un secondo tratto 8b consecutivo al primo si sviluppa esternamente al movimento 3 e attraversa un bordo della carrure 5. Il secondo tratto 8b ha una specifica sagoma, come precisato in seguito.
[0032] Come già indicato, la tige 8 può sia ruotare, sia traslare assialmente.
[0033] Quando trasla, aggancia selettivamente diversi organi del movimento 3, ad esempio quelli per ripristinare la carica, negli orologi meccanici, oppure quelli per la messa a punto dell’ora, del giorno della settimana, della data, etc.
[0034] Quando ruota, la tige 8 trasmette il moto necessario per caricare l’orologio 2 o per spostare le lancette o altri elementi del quadrante 3a, al fine di regolare o aggiornare le indicazioni del quadrante 3a.
[0035] Per ruotare e traslare assialmente la tige 8 sono previsti specifici e vantaggiosi organi azionabili manualmente e tutti esterni al movimento 3, così da evitare ogni intervento su quest’ultimo.
[0036] Questi organi definiscono il dispositivo di regolazione 1 secondo l’invenzione e comprendono elementi diversificati e di pronto azionamento. Nello specifico, per porre in rotazione la tige 8 detti organi comprendono una lunetta 7 resa girevole e definente una porzione girevole della cassa 4, nella quale è impegnata per incastro scorrevole, ad esempio tramite un anello di incastro scorrevole 9.
[0037] La lunetta 7 girevole è predisposta impegnata alla rotazione alla tige 8 ed infatti presenta una dentatura circonferenziale 10 ingranantesi stabilmente con una ruota dentata 11 girevolmente e coassialmente impegnata alla tige 8, nonché scorrevole su quest’ultima.
[0038] L’impegno alla rotazione e lo scorrimento assiale sulla tige 8 è ottenuto, come mostra la fig. 7 , tramite una sagomatura prismatica del canale interno 11a della ruota dentata 11 e di almeno una porzione della tige 8, controsagomata al canale interno 11a, come accennato nella fig. 1 .
[0039] In particolare, la ruota dentata 11 è impegnata sul secondo tratto 8b della tige 8, appositamente sagomato.
[0040] Nella realizzazione illustrata, il vetro 7a dell’orologio 2 rimane preferibilmente e vantaggiosamente fisso alla rotazione anche in presenza delia rotazione della lunetta 7 in quanto la parte centrale o carrure 5 della cassa 4 ha una espansione tubolare 5a concentrica alla lunetta 7, in modo atto ad impegnare direttamente il vetro 7a.
[0041] In pratica la lunetta 7 girevole sostanzialmente configura una ghiera girevole per comando manuale posta intorno al vetro 7a.
[0042] Per facilitare la presa manuale della lunetta 7 e la sua rotazione, la stessa è dotata di un zigrinatura esterna 12.
[0043] Per traslare assialmente la tige 8 i detti organi azionabili manualmente comprendono poi un elemento di presa manuale esterno alla cassa 4 ed atto a determinare diverse posizioni di sporgenza della tige 8.
[0044] Vantaggiosamente l’elemento di presa manuale è una leva 13 infulcrata alla parte centrale o carrure 5 della cassa 4 e sviluppantesi in senso trasversale al vetro 7a ed al fondello 6, su un bordo esterno della carrure 5.
[0045] Opportunamente la leva 13 è curva, in pratica rivoltata a gancio verso il fondello 6, e posizionabile aderente al bordo più esterno dell’orologio 2 e della carrure 5. Meccanicamente, la leva 13 è preferibilmente una leva di secondo genere avente una prima estremità 13a infulcrata e impegnata girevolmente alla carrure 5, al di sopra della tige 8, ed una seconda estremità 13b libera e impegnabile manualmente, posta al di sotto della tige 8, quando si definisce il vetro 7a come elemento superiore dell’orologio 2 ed il fondello 6 come elemento inferiore. Tra le estremità 13a e 13b, in una zona intermedia, la leva 13 impegna la tige 8 tramite un perno trasversale 14 e vantaggiosamente la leva 13 è dotata di almeno un’asola 15 atta a permettere oscillazioni del perno trasversale 14, per evitare forzamenti della tige 8 in senso trasversale alla direzione di sviluppo della stessa. È previsto poi che il perno trasversale 14 impegni la tige 8 con l’interposizione di un elemento a cappuccio 16, sostanzialmente cilindrico.
[0046] Il secondo tratto 8b della tige 8 presenta l’estremità più esterna sagomata a modo di testa dilatata ed inserita nell’elemento a cappuccio 16. Preferibilmente, come nell’esecuzione illustrata, la leva 13 presenta due bracci affiancati e reciprocamente solidali, alloggiane tra loro l’elemento a cappuccio 16 ed impegnanti lo stesso tramite il perno trasversale 14.
[0047] Entrambi i bracci della leva sono dotati di asole 15 per permettere all’elemento a cappuccio16 di rimanere allineato alla tige 8 quando la leva ruota. L’orologio 2 presenta vari altri elementi, quali un coperchio o anello 17 fisso per il preciso posizionamento della tige 8, un tubetto di impermeabilizzazione 18 ed ovviamente anche elementi di per sé noti di pertinenza dei tecnici del settore. Il funzionamento del dispositivo di regolazione 1, sopra descritto in senso prevalentemente strutturale, è il seguente.
[0048] La tige 8 rimane l’elemento che determina la regolazione delle funzioni di un orologio e la stessa è dotata di un tratto sagomato 8b tutto esterno al movimento 3 ed impegnato scorrevolmente alla ruota dentata 11.
[0049] La stessa ruota dentata 11 può scorrere sulla tige 8, quando quest’ultima viene traslata assialmente, ed invece rimanere solidale alla rotazione con la tige 8, quando viene imposto un movimento di rotazione.
[0050] I comandi di traslazione e rotazione sono comandati da organi diversi e di pronto utilizzo: la rotazione di detta tige 8 è imposta tramite la rotazione della lunetta 7 e la traslazione della stessa tige è ottenuta tramite lo spostamento della leva 13 infulcrata alla cassa 4.
[0051] In pratica, a seconda della posizione della leva 13 e anche ruotando la lunetta 7 si ricarica il movimento 3 oppure si modifica l’ora oppure si modificano le indicazioni di calendario.
[0052] L’oscillazione della leva 13 si traduce in movimenti assiali della tige 8 senza forzamenti della stessa in senso trasversale alla sua direzione di sviluppo: i movimenti della tige sono imposti tramite un elemento a cappuccio ed un perno trasversale ed entrambi possono variare la loro posizione rispetto alla leva grazie ad un’asola 15 ricavata nella leva 13, o ad una coppia di asole 15 se la leva 13 comprende due bracci affiancati, come preferito.
[0053] L’invenzione raggiunge gli scopi proposti e consente importanti vantaggi.
[0054] Infatti, anche se in nessun modo viene modificato il movimento 3, le operazioni di regolazione del movimento 3 sono rese precise e semplici.
[0055] Viene anche eliminata la corona e con essa sono eliminate tutte le scomodità e problematiche ad essa connesse.
[0056] Anche la struttura della cassa 4, pur se modificata, rimane semplice ed economicamente realizzabile dalle industrie del settore.
[0057] L’invenzione è suscettibile di varianti rientranti nell’ambito del concetto inventivo definito dalle rivendicazioni indipendenti e dai loro equivalenti tecnici.
[0058] Tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi nell’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni indipendenti e dai loro equivalenti tecnici.

Claims (9)

1. Dispositivo di regolazione (1) delle funzioni di un orologio (2), <tb>–<SEP>detto orologio (2) comprendendo: <tb><SEP>–<SEP>un movimento (3), <tb><SEP>–<SEP>una tige (8) connessa a detto movimento (3) ed atta a comandare le funzioni dell’orologio (2), <tb><SEP>–<SEP>una cassa (4) alloggiante detto movimento (3) ed avente superiormente una lunetta (7), e <tb>–<SEP>detto dispositivo di regolazione (1) comprendendo: <tb><SEP>–<SEP>organi azionabili manualmente atti a ruotare e traslare assialmente detta tige (8), detti organi azionabili manualmente essendo esterni a detto movimento (3) e comprendendo: <tb><SEP><SEP>– una lunetta (7) definente una porzione girevole di detta cassa (4) ed impegnata alla rotazione a detta tige (8), <tb><SEP><SEP>– ed un elemento di presa manuale esterno a detta cassa (4) ed atto a traslare detta tige (8) in posizioni di sporgenza da detto movimento (3) <tb>e caratterizzato dal fatto che detto elemento di presa manuale è una leva (13) infulcrata a detta parte centrale o carrure (5) e sviluppantesi in senso trasversale a detto vetro (7a) su un bordo esterno di detta parte centrale (5).
2. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui detta lunetta (7) presenta una dentatura circonferenziale (10) ed in cui è prevista una ruota dentata (11) impegnata alla rotazione a detta tige (8) e scorrevole assialmente sulla stessa, detta dentatura circonferenziale (10) impegnando detta ruota dentata (11).
3. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta tige (8) comprende un primo tratto (8a) impegnato a detto movimento (3) ed un secondo tratto (8b) consecutivo al primo ed esterno a detto movimento (3), detta ruota dentata (11 ) essendo impegnata a detto secondo tratto (8b) di detta tige (8).
4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta cassa (4) comprende una parte centrale o carrure (5) espandentesi in modo atto ad impegnare direttamente il vetro (7a) dell’orologio (2), detta lunetta (7) sostanzialmente configurando una ghiera girevole posta intorno a detto vetro (7a) ed impegnata per incastro scorrevole in detta cassa (4).
5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta leva (13) è curva e posizionabile sostanzialmente aderente a detto bordo esterno.
6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta leva (13) è una leva di secondo genere presentante una prima estremità (13a) impegnata girevolmente a detta parte centrale o carrure (5) di detta cassa (4), una seconda estremità (13b) impegnabile manualmente, ed una zona intermedia impegnata a detta tige (8).
7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta leva (13) è impegnata a detta tige (8) tramite un perno trasversale (14) e comprende almeno un’asola (15) atta a permettere oscillazioni di detto perno trasversale (14), per evitare forzamenti di detta tige (8).
8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto perno trasversale (14) impegna detta tige (8) con l’interposizione di un elemento a cappuccio (16), detta tige (8) presentando una testa dilatata inserita in detto elemento a cappuccio (14).
9. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detta leva (13) presenta due bracci affiancati e reciprocamente solidali, detti bracci alloggiando tra loro detto elemento a cappuccio (16) ed impegnando lo stesso tramite detto perno trasversale (14).
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