CH698072B1

CH698072B1 - Contenitore flessibile con scambio termico all'interno.

Info

Publication number: CH698072B1
Application number: CH01081/05A
Authority: CH
Inventors: Giuseppe Sarcinella
Original assignee: Giuseppe Sarcinella
Priority date: 2005-06-27
Filing date: 2005-06-27
Publication date: 2009-05-15
Also published as: DE602005016613D1; PL1896343T3; ES2332806T3; EP1896343A1; WO2007000626A1; EP1896343B1; ATE442319T1

Abstract

È descritto un contenitore (1) flessibile comprendente un primo vano (2) contenente al suo interno del liquido (6) nel quale è immerso un primo serbatoio (7) contenente una sostanza reagente (8) e separato dal detto liquido (6) mediante setti (9i) o pareti recanti almeno un organo di tenuta (10) con una prestabilita resistenza alla pressione, ed un secondo vano (5) contenente una sostanza (3) da utilizzare diluita o disciolta in un supporto liquido (4). Nel contenitore (1) flessibile dell'invenzione essendo la sostanza (3) da utilizzare è contenuta in un secondo serbatoio (11) immerso almeno in parte nel supporto liquido (4) contenuto nel secondo vano (5) e comunicante con quest'ultimo tramite almeno un secondo organo di tenuta (12) con una prestabilita resistenza alla pressione applicato sulle pareti (13i) del secondo serbatoio (11) stesso.

Description


  La presente invenzione riguarda l'industria alimentare, chimica, edile e farmaceutica. Più in particolare, essa si riferisce ai loro settori preposti al confezionamento di contenitori flessibili nei quali una sostanza da consumare, o comunque da utilizzare, mescolata ad un liquido contenuto in un primo vano, viene raffreddata o riscaldata ad una desiderata temperatura dalla reazione chimica endo od esotermica prodotta da una sostanza reagente quando viene a contatto di un liquido (solitamente acqua) contenuto in un secondo vano adiacente al primo.

  
La suddetta sostanza reagente è contenuta in un serbatoio immerso nel secondo vano contenente il detto liquido, e può fuoriuscire dal detto serbatoio, immettendosi nel vano stesso, quando sul serbatoio è esercitata una pressione o trazione sufficiente a causare l'apertura di un organo di tenuta con una prestabilita resistenza alla pressione applicato su una delle pareti o su uno dei setti che separano il serbatoio dal vano circostante contenente il detto liquido. Per provocare ad esempio un raffreddamento della sostanza da utilizzare viene frequentemente impiegato come sostanza reagente il sodio tiosolfato o per il riscaldamento il cloruro di calcio.

  
L'attuale modo di procedere descritto sopra implica però un considerevole inconveniente, in quanto la sostanza da consumare o da utilizzare diversamente è conservata nel contenitore già disciolta (se è solida o pulverulenta) o diluita (se è liquida) nel liquido contenuto nel sopradescritto primo vano, e, con il passar del tempo, essa reagisce con i gas ed/od i sali disciolti nel liquido stesso, degradandosi progressivamente. Ciò comporta un tempo di conservazione della sostanza in questione relativamente limitato, ed un progressivo decadimento delle sue proprietà chimiche, biochimiche ed/od organolettiche.

  
Per superare questo importante inconveniente l'inventore dell'oggetto della presente domanda ha ideato un contenitore flessibile del tipo fin qui descritto, nel quale la sostanza da utilizzare è contenuta in un secondo serbatoio, inserito all'interno del già descritto secondo vano, in quest'ultimo essendo contenuto solamente il supporto liquido in cui la detta sostanza deve disciogliersi o diluirsi. Il suddetto serbatoio comunica con il primo vano ad esso circostante mediante un secondo organo di tenuta con una prestabilita resistenza alla pressione.

  
Esercitando dall'esterno sul secondo serbatoio una pressione sufficiente a provocare l'apertura del detto secondo organo di tenuta si provoca l'immissione della sostanza da utilizzare nel liquido contenuto nel primo vano, nel quale si diluisce o si discioglie.

  
Esercitando successivamente una pressione sul primo serbatoio contenente la sostanza reagente, essa si immette tramite il primo organo di tenuta nel liquido contenuto nel primo vano, che circonda almeno in parte il primo serbatoio stesso, e provoca la già illustrata reazione chimica eso-od endotermica. Le calorie o le frigorie generate da tale reazione vengono poi trasmesse alla sostanza da utilizzare, disciolta o diluita nel rispettivo supporto liquido, attraverso la superficie delle pareti che separano il primo vano dal secondo. Per ottenere uno scambio termico efficiente è vantaggioso realizzare il primo vano in modo che sia circondato dal secondo, onde aumentare la superficie attraverso la quale avviene lo scambio termico. Il mescolamento dei prodotti potrà avvenire anche mediante una sola pressione che aprirà entrambe le valvole.

  
Utilizzando il contenitore dell'invenzione si ottiene il risultato ricercato, ossia quello di mantenere la sostanza da utilizzare separata dal liquido entro il quale deve disciogliersi o diluirsi fino al momento dell'utilizzo.
L'oggetto della presente invenzione è pertanto costituito da un contenitore flessibile come descritto nella allegata rivendicazione 1.
Verrà ora eseguita una descrizione più dettagliata di un preferito esempio realizzativo del contenitore dell'invenzione, facendo riferimento anche ai disegni allegati, nei quali:
<tb>fig. 1<sep>è una vista schematica frontale di un contenitore flessibile realizzato secondo l'attuale Stato della Tecnica;


  <tb>fig. 2<sep>è una vista schematica frontale del detto esempio realizzativo di un contenitore flessibile realizzato secondo l'invenzione;


  <tb>fig. 3<sep>è una vista in pianta del contenitore della fig. 2.


  
Se si considera dapprima la fig. 1 in essa si scorge un contenitore 101 secondo l'attuale Stato della Tecnica.
Esso comprende un serbatoio 107, contenente una sostanza reagente 108, che comunica con un primo vano 105, contenente un liquido 106, attraverso un organo di tenuta 110 con resistenza prestabilita alla pressione. Il suddetto primo vano 105 è circondato da un secondo vano 102 contenente la sostanza da utilizzare 103 già disciolta o diluita nel rispettivo liquido. Esercitando una pressione di prefissata entità sul serbatoio 107 si ottiene la fuoriuscita della sostanza reagente 108 entro il primo vano 105, ove si miscela con il liquido 106, generando una reazione chimica endo-od esotermica, gli effetti termici della quale sono trasmessi alla sostanza da utilizzare 103 attraverso le pareti 109i che separano il primo vano 105 dal secondo 102.

  
È evidente che, perché il contenitore 101 esplichi le sue funzioni, la sostanza da utilizzare 103 sia già mescolata o diluita nel suo supporto liquido, e ciò comporta gli inconvenienti già illustrati relativi alla durata del periodo di conservazione della sostanza 103 stessa.
Se si considerano invece le fig. 2, 3, in esse si scorge come in un contenitore 1 flessibile secondo l'invenzione siano presenti un primo 7 ed un secondo serbatoio 11, nei quali sono rispettivamente contenute una sostanza reagente 8 del tipo sopradescritto ed una sostanza 3 da utilizzare.
I detti serbatoi 7, 11 sono realizzati od applicati rispettivamente entro ad un primo 2 ed un secondo vano 5 contenenti rispettivamente il liquido 6 che deve combinarsi alla sostanza reagente 8 ed il supporto liquido 4 nel quale deve disciogliersi o diluirsi la sostanza 3 che deve venire utilizzata.

  
Sia il primo serbatoio 7 che il secondo serbatoio 11 sono separati dai rispettivi vani 2, 5 da almeno una parete ed/od un setto 9i, 13i su ciascuno dei quali sono applicati un primo 10 ed un secondo organo 12 di tenuta con una prestabilita resistenza alla pressione. (Tali organi, che sono di tipo noto, sono rappresentati solo in modo schematico nei disegni.)
Per utilizzare il contenitore 1 dell'invenzione nel modo più pratico e razionale basta dapprima comprimere il secondo serbatoio 11, mescolando o diluendo la sostanza 3 in essa alloggiata con il supporto liquido 4 contenuto nel rispettivo secondo vano 5, e quindi comprimere il primo serbatoio 7 facendone mescolare la sostanza reagente 8 con il liquido 6 contenuto nel detto primo vano 2.

   All'interno di quest'ultimo si sviluppano le frigorie o calorie necessarie per raffreddare o riscaldare ad una temperatura prefissata la sostanza 3 da utilizzare miscelata al suo supporto liquido 4, e lo scambio termico avviene attraverso le pareti che separano il primo vano 2 dal secondo 5.
Il mescolamento dei prodotti potrà avvenire anche mediante una sola pressione che aprirà entrambe le valvole.

  
Si è così ottenuto l'effetto desiderato, ossia quello di mantenere la sostanza 3 da utilizzare separata dal suo supporto liquido 4 fino al momento dell'impiego.
Si è fin qui parlato genericamente di un "supporto liquido" in quanto a seconda della natura della sostanza 3 da utilizzare, il suo contenuto può variare. Può ad esempio contenere cloruro di sodio od altri sali, un dolcificante ecc.

  
Ciascuno dei due vani 2, 5, come pure ciascuno dei serbatoi 7, 11 comunica con l'esterno mediante mezzi di tipo noto, quali valvole monodirezionali 14, 15, 16 e/o aperture 17 con tappo di chiusura, come mostra la fig. 3, che servono per effettuare il loro riempimento.

Claims

Contenitore (1) flessibile comprendente un primo vano (2) contenente al suo interno del liquido (6) nel quale è immerso un primo serbatoio (7) contenente una sostanza reagente (8) e separato dal detto liquido (6) mediante setti (9i) o pareti recanti almeno un organo di tenuta (10) con una prestabilita resistenza alla pressione, ed un secondo vano (5) contenente una sostanza (3) da utilizzare diluita o disciolta in un supporto liquido (4), tale contenitore (1) flessibile essendo caratterizzato dal fatto che la detta sostanza (3) da utilizzare è contenuta in un secondo serbatoio (11) immerso almeno in parte nel detto supporto liquido (4) contenuto nel suddetto secondo vano (5) e comunicante con quest'ultimo tramite almeno un secondo organo di tenuta (12) con una prestabilita resistenza alla pressione applicato sulle pareti (13i) del secondo serbatoio (11) stesso.