[0001] La presente invenzione si riferisce al campo della tecnica dei sistemi di sicurezza.
La presente invenzione concerne un sistema di sicurezza per autoveicoli come esposto della rivendicazione n r 1.
[0002] Il dispositivo di sicurezza serve per arrestare automaticamente e progressivamente qualsiasi veicolo in movimento in caso di perdita del controllo dello stesso da parte del conducente, dovuta a cause diverse o situazioni gravi come per esempio malore fisico, svenimento, colpo di sonno, stato di ebbrezza ecc. e limitarne i danni fisici e materiali derivanti.
[0003] Nelle situazioni gravi sopracitate il conducente allenta la presa (pressione) sul volante fino al punto estremo di lasciarlo. Questo accade in un lasso di tempo che può essere più o meno lungo.
A questo punto il veicolo è senza controllo e le conseguenze derivanti sono sempre tragiche sia per gli occupanti del veicolo che per chi viene investito dallo stesso.
[0004] Cosa occorre a questo punto?
Occorre che intervenga un sistema automatico che, per prima cosa avverta il conducente della situazione critica e lo induca immediatamente a riprendere il volante e poi, nel caso che ciò non avvenga, arresti il veicolo.
[0005] Il dispositivo di sicurezza in questione svolge proprio il compito di:
avvisare della situazione di grave pericolo sia il conducente sia chi si trovi in prossimità del veicolo
arrestare automaticamente e nel modo migliore il veicolo, qualora il conducente non sia in condizioni di intervenire
[0006] Il dispositivo di sicurezza in questione con la sua centralina di comando CC è schematizzato nel suo insieme nella fig. 1.
[0007] Il dispositivo di sicurezza oggetto dell'invenzione è composto essenzialmente da due sistemi di comando principali che chiameremo V.S.M. = 1 deg. comando e T.M. = 2 deg. comando.
[0008] Volante multifunzionale (V.S.M.) 1 deg. comando (vedi fig. 2) è montato nel volante.
Tachimetro multifunzionale (T.M.) 2 deg. comando (vedi fig.
1) è montato nel tachimetro (può essere anche applicato all'albero di trasmissione).
[0009] I due comandi lavorano per abbinamento, il volante è funzionale solo dopo che il tachimetro è stato attivato (e viceversa).
[0010] V.S.M. montato nel volante, altro non è che un sensore o pistone (fig. 2 X) che funge da interruttore (fig. 3 XY), apre/chiude i contatti XY. Tale sensore è fissato al telaio del volante, è in comunicazione con la camera ermetica a pressione (fig. 2 C) ed è influenzato dall'aumento della pressione interna esercitata dalle mani del conducente sui punti P del volante (fig. 2 P).
[0011] Detta pressione apre o chiude il contatto (fig. 3 XY), il quale apre (disattiva) o chiude (attiva) tutto quanto è stato innescato dal T.M.
(fig. 1 F).
[0012] I dettagli di V.S.M. si possono vedere ingranditi nel disegno (fig. 3 A).
[0013] T.M. montato nel tachimetro (fig. 1) svolge diverse attività ed è composto da:
un sensore Z, sensore per innesco (Z) delle funzioni F, le quali sono suddivise in sequenze S
rilevatori di velocità intermedie V, abbinate ai temporizzatori/timer T che gestiscono i tempi di innesco delle sequenze S.
[0014] Tali operazioni vengono abbinate, smistate e gestite da una centralina di comando (fig. 1 CC).
[0015] La prima attività di T.M.
(fig. 1 Z) è quella di inserire le funzioni F a partire da una velocità di 30 km/h; queste funzioni F sono 6 e sono dei sistemi di sicurezza, per lo più già presenti su ogni veicolo.
È da precisare che tali funzioni, quando vengono inserite, sono presenti ma non ancora attive, queste vengono attivate tramite V.S.M.
[0016] La seconda attività di T.M. (fig. 1 V) è quella di rilevare le velocità momentanee intermedie nei settori gestiti da V esono V1, V2, V3.
[0017] Queste due attività vengono inviate alla centralina di comando CC, la quale smista le 6 funzioni F e le suddivide in 3 coppie dette sequenze S.
Queste sequenze S, in base alle velocità momentanee rilevate da V1, V2 oV3 vengono abbinate a dei tempi di innesco (attivazione) tramite dei temporizzatori/timer, gestiti da T.
[0018] Le funzioni F sono e agiscono nel seguente ordine:
<tb>F1<sep>luce d'attenzione intermittente sul cruscotto
<tb>F2<sep>suoneria acustica all'interno del veicolo
<tb>F3<sep>sistema di freni ausiliari supplementari
<tb>F4<sep>accensione delle luci posteriori di stop veicolo
<tb>F5<sep>by-pass sul sistema di distribuzione della benzina, con ritorno della stessa nel serbatoio oppure spegnimento della pompa di benzina
<tb>F6<sep>accensione delle luci a intermittenza di panne del veicolo
[0019] Queste 6 funzioni F lavorano in coppia di 2 e sono suddivise (per ordine di priorità) in 3 sequenze S, cioè ogni sequenza comprende 2 funzioni:
<tb>S1<sep>inserisce F 1 + F 2
<tb>S2<sep>inserisce F 3 + F 4
<tb>S3<sep>inserisce F 5 + F 6
[0020] I timer T sono 4, si trovano nella centralina di comando CC, hanno il compito di attivare le sequenze S con tempi di innesco diversi a seconda della velocità momentanea rilevata da V.
<tb>T1<sep>=<sep>5 secondi
<tb>T2<sep>=<sep>4 secondi
<tb>T3<sep>=<sep>3 secondi
<tb>T4<sep>=<sep>4 secondi
[0021] I rilevatori di velocità momentanea sono 3, V1, V2, V3 (fig. 1), con settori d'azione diversi che spaziano da:
<tb>V1<sep>=<sep>30-60 km/h
<tb>V2<sep>=<sep>61-85 km/h
<tb>V3<sep>=<sep>86-a velocità massima del veicolo
[0022] La centralina di comando CC riceve da T.M., tramite un segnale dal sensore Z, l'innesco delle 6 funzioni F, riceve il segnale delle velocità intermedie rilevate da V1, V2, V3, combina le 6 funzioni F in coppie da 3 sequenze S1, S2, S3 e poi con i timer T1, T2, T3, T4 in base alle velocità intermedie rilevate da V1, V2, V3, abbina le sequenze S con i tempi T, in modo di avere alla fine le seguenti combinazioni per i tempi di intervento delle sequenze S1, S2, S3:
<tb>V1<sep>T1/5 ¾ ¾XS1<sep>T2/4 ¾ ¾XS2<sep>T3/3 ¾ ¾XS3<sep>(5 ¾ ¾+4 ¾ ¾+3 ¾ ¾)<sep>=<sep>Tot. 12 ¾ ¾
<tb>V2<sep>T2/4 ¾ ¾XS1<sep>T3/3 ¾ ¾XS2<sep>T3/3 ¾ ¾XS3<sep>(4 ¾ ¾+3 ¾ ¾+3 ¾ ¾)<sep>=<sep>Tot. 10 ¾ ¾
<tb>V3<sep>T3/3 ¾ ¾XS1<sep>T3/3 ¾ ¾XS2<sep>T4/2 ¾ ¾XS3<sep>(3 ¾ ¾+3 ¾ ¾+2 ¾ ¾)<sep>=<sep>Tot. 8 ¾ ¾
[0023] Con V.S.M. attivo (fig. 3), contatti X, Y chiusi, i tempi d'attivazione parziali T delle sequenze S1, S2, S3 saranno diversi perché sono in relazione con le velocità intermedie rilevate da V1, V2, V3 (fig. 1) sul T.M.
I tempi parziali T di ogni sequenza S in base alle velocità V, sono i secondi che intercorrono dall'attivazione di V.S.M. e l'intervento di S1, poi tra S1 e S2 e tra S2 e S3.
[0024] Nota: La velocità minima di inserimento delle funzioni F sul T.M., cos Å pure i tempi T di attesa e di azione tra le sequenze S in base alle diverse velocità V, sono solo indicativi e possono essere cambiati a seconda dei risultati ottenuti con dei test di collaudo.
Questo discorso vale pure per il valore medio della pressione nella camera C.
[0025] Ecco come agisce il Dispositivo Di Sicurezza V.S.M. + T.M.:
<tb>V.S.M.<sep>=<sep>1 deg. comando<sep>nel volante (fig. 2) funziona da interruttore (aperto/chiuso), passivo/attivo, tramite aumento della pressione nella camera C
<tb>T.M.<sep>=<sep>2 deg. comando<sep>nel tachimetro (fig. 1) innesta le funzioni F e rileva le velocità intermedie nei campi d'azione V, li trasferisce alla centralina di comando CC, la quale scompone le funzioni F in sequenze S e dà a queste ultime i loro tempi di attivazione T
[0026] Da 0 a 30 km/h il funzionamento del veicolo è standard. I due comandi V.S.M. e T.M. non sono attivi, perciò le funzioni F e le relative sequenze S non sono inserite.
[0027] Da 30 km/h, dal tachimetro multifunzionale (T.M.) (fig. 1), tramite il sensore Z (fig. 1 Z) vengono inserite le funzioni F, che da questo momento sono presenti ma non attive. Diventano attive dal contatto elettrico ricevuto da V.S.M.
(fig. 2 X), quando l'interruttore (fig. 3 XY) è chiuso.
[0028] Da 30 km/h dal tachimetro multifunzionale (T.M.) (fig. 1), tramite il sensore Z invia alla centralina di comando CC il segnale di innesco delle 6 funzioni F. Invia tramite dei sensori la velocità intermedia del momento che può essere V1, V2 o V3.
La centralina di comando CC scompone le 6 funzioni F in tre coppie di sequenze S. In base alla velocità intermedia del momento V abbinale sequenze S1, S2, S3 a dei tempi di attesa e d'innesco tra sequenze con i tempi T di T1, T2, T3, T4.
[0029] Da notare che da questo momento, F, V, T e S sono presenti ma non ancora attivi.
Diventano attivi quando ricevono il segnale di contatto da V.S.M., cioè quando l'interruttore (fig. 3 XY) è chiuso.
[0030] I tempi parziali T di ogni sequenza S, in base alle velocità V, sono i secondi che intercorrono dall'attivazione di V.S.M. e l'intervento di S 1, poi tra S 1 e S2 e poi tra S 2 e S3.
[0031] Come esempio prendiamo il caso tipico di un colpo di sonno del conducente, cosa succede?
[0032] Le dita delle sue mani allentano la presa (pressione) al volante (fig. 2 P). La pressione all'interno della camera (fig. 2 C) diminuisce fino al valore medio di base.
La molla M (fig. 3 M) fa s Å che vi sia un contatto elettrico (fig. 3 X Y) tra XeY.
A questo momento il volante multifunzionale (V.S.M.) (fig. 3 A) attiva il tachimetro multifunzionale (T.M.) (fig. 1) e tutto quanto è sotto il suo controllo e quello della centralina di comando (fig. 1 CC), e come risultato finale, sono gli interventi sul veicolo da parte delle sequenze S1, poi S2 ed infine S3.
[0033] Se il conducente si riprende dalla sua crisi momentanea, in qualsiasi sequenza si trovi e a qualsiasi velocità viaggi, nel momento che stringe il volante, la pressione interna aumenta di colpo, V.S.M. disattiva T.M. e automaticamente il veicolo ritorna al funzionamento standard, cioè continua la sua corsa normale.
[0034] Se invece il conducente non si riprende dalla sua crisi (per es. infarto), V.S.M. e T.M.
rimarranno logicamente inseriti ed attivi ed i loro automatismi fermeranno il veicolo, evitando danni fisici alle persone presenti nel veicolo e a quelle esterne come pure tutti i danni materiali derivanti.
[0035] Oggetto dell'invenzione: ossia il DISPOSITIVO DI SICUREZZA PER VEICOLI (V.S.M. + T.M.) è composto da un volante speciale multifunzionale (V.S.M.) (fig. 2) e da un tachimetro multifunzionale (T.M.) (%1).
[0036] Il volante multifunzionale (V. S.
M.) è composto da un volante speciale con zona frontale gommosa e semirigida (fig. 2 ZG), la quale delimita una camera ermetica sotto pressione minima costante (fig. 2 C), collocata nel volante su tutta la sua circonferenza anteriore e sulle raggiere dello stesso, avente dei punti di pressione (fig. 2 P).
[0037] La camera C è connessa ad un sensore/pistone (fig. 2 X o fig. 3 X), il quale altro non è che un interruttore sensibile alle variazioni della pressione interna dovute alla pressione esterna esercitata dalle mani sul volante. Con l'aumento della pressione esercitata sul volante il sensore/interruttore (fig. 3 X) apre il contatto (fig. 3 XY). Se la pressione diminuisce a causa del rilascio progressivo del volante, la molla (fig. 3 M) chiude il contatto XY.
[0038] Il sensore/interruttore del volante (V.S.M.) (fig. 3 X) è collegato al tachimetro T.M.
(fig. 1), esso attiva o neutralizza a seconda della situazione tutto quanto è stato inserito da T.M.
[0039] Quando l'interruttore è aperto (pressione sul volante), il funzionamento del veicolo è standard, il che vuol dire che tutto quanto è stato inserito da T.M., è presente ma non attivo.
[0040] Quando l'interruttore è chiuso (situazione critica del conducente), tutto quanto è stato inserito da T.M., diventa automaticamente attivo.
[0041] La chiave che apre o chiude, attiva e disattiva il sistema di sicurezza per veicoli, è il Volante Sensoriale Multifunzionale V.S.M.
[0042] La zona frontale gommosa semirigida ZG del volante V.S.M.
(fig. 2 ZG), che delimita la camera ermetica C (fig. 2 C), è concepita in maniera che siano le dita e la prima parte del palmo delle mani ad esercitare la pressione sulla camera C e non il resto del palmo delle mani.
Questo è pensato anche per il fatto che veicoli come camion e autobus hanno un'inclinazione del volante diversa da quella delle automobili.
[0043] Questo accorgimento obbliga ogni conducente di qualsiasi veicolo a non guidare con il palmo delle mani, ma con le mani e con le dita rinchiuse sul volante, pena l'attivazione di V.S.M. + T.M. di una o più sequenze S.
[0044] T.M. (fig. 1) è composto da un tachimetro il quale però svolge attività speciali. Esso ha un sensore (fig. 1 Z) che a partire dalla velocità di 30 km/h inserisce 6 funzioni F, rileva la velocità intermedia del momento V1 o V2 o V3.
T.M. invia le 6 funzioni F verso la centralina CC, la quale le smista in 3 coppie di sequenze S1, S2, S3.
[0045] Le sequenze S1, S2, S3 a seconda delle velocità intermedie del momento V1, V2 o V3 vengono abbinate a dei tempi di intervento T1, T2, T3, T4, che determinano i tempi di attesa tra l'intervento di una sequenza e l'altra.
[0046] Le attività speciali sopra descritte del tachimetro multifunzionale (T.M.) sono gestite da una centralina di comando (fig. 1 CC).
[0047] Le fig. 1, 2 e 3 mostrano l'oggetto dell' invenzione in modo schematico.