CH635161A5 - Meccanismo fluidostatico di chiusura a combinazioni per porte di abitazione, di uffici, o per porte blindate. - Google Patents

Meccanismo fluidostatico di chiusura a combinazioni per porte di abitazione, di uffici, o per porte blindate. Download PDF

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Description

L'invenzione concerne un meccanismo di chiusura a combinazioni per porte di abitazione, di uffici, o per porte blindate.
È noto che i sistemi di chiusura di sicurezza, soprattutto per porte di abitazioni e di uffici, sono tuttora basati su meccanismi a serratura meccanica più o meno complessi. Gli stessi sistemi di chiusura di sicurezza per porte blindate e per casseforti in genere sono basati su meccanismi a combinazione funzionanti meccanicamente.
Prescindendo da quelle che sono le normali serrature più
0 meno complesse, i sistemi di chiusura a combinazione meccanica comportano numerosi inconvenienti, primo tra
1 quali quello della necessità di un notevole spazio per il montaggio e per il piazzamento del meccanismo. Altro inconveniente è quello del vincolo dei punti di bloccaggio alla geometria stessa del meccanismo, nonché la necessità di elementi meccanici separati per ciascun punto-di bloccaggio. Ai detti inconvenienti si aggiungono un notevole logorio delle parti meccaniche, nonché la possibilità di individuare il mutamento delle posizioni del meccanismo che non è mai assolutamente silenzioso e che consente in qualche modo di individuare la combinazione dalla percezione degli scatti. Non per ultimo, in un sistema a combinazione di tipo meccanico, tutti i punti di bloccaggio della porta sono dinamicamente accoppiati tra loro, sicché forzandone uno si agisce automaticamente sull'intero meccanismo e, infine, occorre sempre servirsi di una chiave per la manovra di aper-5 tura. A tutti questi inconvenienti si aggiunge naturalmente quello di un elevato costo di realizzazione.
È dunque compito dell'invenzione quello di realizzare un meccanismo di chiusura a combinazioni per porte di abitazioni, e/oppure uffici oppure anche per porte blindate io o per casseforti, tale da richiedere un minimo ingombro per il suo piazzamento, di facile ed economica costruzione, soggetto ad un logorio praticamente trascurabile, di assoluta silenziosità, sì da non poter percepire durante la manovra alcun segnale relativo alla combinazione prestabilita, con 15 i punti di bloccaggio della porta indipendenti funzionalmente l'uno dall'altro e facilmente applicabili in un qualsiasi punto della porta, indipendentemente dalla geometria del meccanismo stesso, per l'apertura e la chiusura del quale non occorra chiave di sorta.
20 L'invenzione risolve questo compito realizzando un meccanismo fluidostatico di chiusura a combinazioni per porte di abitazione, di uffici, o porte blindate per casseforti, comprendente:
— un circuito composto di condotte per il passaggio del 25 fluido, alimentato da un serbatoio di scorta e da mezzi di pompaggio, nel quale circuito il detto fluido agisce sotto pressione su mezzi di bloccaggio, oppure rifluisce nel serbatoio di scorta facendo cessare la detta pressione:
— mezzi operanti su impostazione di una predetermi-30 nata combinazione di lettere alfabetiche, i quali consentono il passaggio del fluido in pressione attraverso il circuito per consentire la liberazione dei detti mezzi di bloccaggio;
— mezzi di distribuzione e di deviazione del fluido in detto circuito per la distribuzione del medesimo ai mezzi
35 di bloccaggio, consentendo così la liberazione dei mezzi di bloccaggio, oppure per consentire il riflusso del fluido al serbatoio di alimentazione;
— mezzi di bloccaggio operanti sotto l'azione di molle proprie per il bloccaggio della porta e sotto l'azione della
40 pressione creata dal pompaggio nel detto circuito per lo sbloccaggio della porta stessa.
Secondo il concetto fondamentale dell'invenzione, il meccanismo di chiusura a combinazioni opera senza necessità di chiave con relativa serratura e servendosi di un semplice 45 circuito di condotte attraversate da un mezzo fluido.
In conformità ad una forma d'esecuzione dell'invenzione, questo circuito è costituito da sei condotte, tutte facenti capo a un dispositivo di deviazione. Questo dispositivo di deviazione è costituito essenzialmente da un corpo fisso in so forma di ghiera e da un corpo scorrevole entro un foro centrale del corpo fisso. Il corpo fisso in forma di ghiera presenta sulla sua camicia esterna complessivamente sei fori che mettono in comunicazione la detta camicia esterna con il foro centrale interno entro il quale può essere fatto spo-55 stare il corpo scorrevole. Di questi sei fori, uno è praticato lungo un piano a sè stante, normale alla camicia della ghiera, gli altri cinque fori sono praticati allineati tra loro lungo un piano, anch'esso normale alla camicia esterna della ghiera, ma alquanto distanziato parallelamente da esso. 60 II corpo scorrevole del deviatore, che può essere fatto spostare entro il foro interno del corpo fisso del deviatore stesso in forma di ghiera, è dotato, lungo il suo asse, di una scanalatura, la cui larghezza è pari alla distanza fra i due piani lungo i quali sono praticati i sei fori, in modo da poter ri-65 cevere il flusso di fluido proveniente da tutti e sei fori, quando portato in posizione tale che la detta scanalatura abbraccia la distanza tra i detti due piani. Spostando il corpo scorrevole nel suo senso longitudinale, si porta invece una
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parte non scanalata di esso ad ostruire il detto foro praticato isolatamente sul detto piano a sè stante, impedendo così il passaggio del fluido attraverso di esso, mentre un'altra parte scanalata del detto corpo scorrevole, di larghezza inferiore a quella della prima scanalatura, viene a trovarsi in corrispondenza dei detti cinque fori praticati nel detto secondo piano, consentendo al fluido libera circolazione.
La funzione del detto deviatore è dunque principalmente quella di consentire due posizioni, una delle quali stabilisce la comunicazione fra tutti e sei i fori previsti in esso, mentre l'altra posizione ostruisce il passaggio del fluido attraverso uno solo di questi fori, e precisamente attraverso quello praticato isolatamente in uno dei due detti piani, parallelamente distanziati, lasciando libera la comunicazione tra gli altri cinque. A questo unico foro, praticato in uno dei detti due piani ortogonali alla camicia esterna del deviatore e parallelamente distanziati fra essi, è collegata la prima delle condotte, la quale porta direttamente al serbatoio di scorta.
La seconda condotta del circuito parte dalla pompa, che è disposta immediatamente al di sotto del serbatoio di scorta del fluido, passa attraverso quattro o più dispositivi a combinazione, di cui si parlerà in seguito, e si collega con il deviatore dianzi descritto.
Il passaggio del fluido attraverso questa seconda condotta ha luogo a mezzo di un leveraggio di pompaggio azionato dalla maniglia della porta e applicato, così come pure la pompa, il serbatoio di scorta, il deviatore e i quattro o più dispositivi a combinazione, su di un pannello in lamiera posto nel vano della porta, dal lato interno di essa. La porta presenta una maniglia posta all'interno e corrispondente ad una maniglia, con essa solidale a mezzo di un perno comune, posta all'esterno della porta. Queste maniglie, previste per effettuare l'operazione di pompaggio sia dall'interno, sia dall'esterno della porta, sono, come detto, tra loro solidali a mezzo di un perno comune che, a sua volta, è solidale con una camma in forma di arco di cerchio e recante una scanalatura lungo la propria mezzeria. Detta camma, facendo parte del leveraggio di pompaggio suddetto, trovasi nel vano della porta, dal lato interno di essa, così come tutti gli altri elementi del leveraggio che verranno ora descritti. Entro la detta scanalatura della camma corre un perno solidale con l'estremità di una leva ad un braccio, la quale è fulcrata lungo il braccio al pannello e, all'altra sua estremità, allo stantuffo della pompa collegata con il serbatoio di scorta. All'incirca alla metà della leva, pressoc-ché a 90° con esso, è applicato un manicotto tubolare contenente una molla ad elica contro la quale la leva preme durante il movimento di pompaggio nella fase di aspirazione, ricevendone poi la forza elastica di ritorno nella fase di compressione del fluido. Il manicotto è fissato sul pannello all'incirca alla sua mezzeria. La detta molla è registrabile a mezzo di una vite che può dimensionarne la forza elastica. Lo scopo di questa molla è quello di ridurre lo sforzo di pompaggio effettuato a mezzo di una delle dette maniglie man mano che la pompa pone il fluido sotto pressione. Il pompaggio, come detto, ha luogo azionando due o tre volte la maniglia verso l'alto e verso il basso, provocando così lo scorrimento del perno solidale con la leva a due bracci dentro l'asola della camma, a sua volta solidale con le maniglie, e agendo in tal modo sulla pompa con movimenti di aspirazione e di compressione.
Le rimanenti condotte del circuito fluidostatico possono essere in numero qualsivoglia, poiché collegano i restanti quattro dei cinque fori rispettivi praticati lungo lo stesso piano normale alla camicia esterna del deviatore con altrettanti cilindri con pistoncini di bloccaggio situati in punti qualsivoglia della porta e dei quali si parlerà in seguito.
Questi cilindri con pistoncini possono essere in numero qualsivoglia purché, naturalmente, al loro numero corrisponda un numero uguale di condotte che verranno, a solo titolo esemplificativo, in appresso indicate come terza, quarta, 5 quinta e sesta condotta.
La detta seconda condotta di pompaggio attraversa i quattro o più dispositivi a combinazione. Il numero di questi dispositivi può essere stabilito a piacere, ma nella presente descrizione è limitato a quattro a solo titolo esemplilo ficativo. Questi dispositivi presentano tutti la medesima struttura; ne verrà descritto uno solo a titolo di esempio, essendo ben inteso che la stessa descrizione resta valida anche per tutti gli altri.
I quattro o più dispositivi a combinazione sono quelli ìs che hanno il vero e proprio compito di garantire la sicurezza della chiusura della porta. Poiché, come verrà meglio descritto in appresso, i pistoncini di bloccaggio mantengono la porta chiusa sotto l'azione di proprie molle di compressione, è solo dal giusto posizionamento (uno e uno solo) dei 20 rispettivi dispositivi di combinazione rispetto alla condotta del fluido che li attraversa, in perfetta corrispondenza con la combinazione prescelta, che sarà consentito al fluido di attraversare la detta seconda condotta per giungere, attraverso il deviatore e attraverso le ulteriori quattro condotte, 25 ai cilindri con pistoncini e, sotto l'azione della pressione creatasi per il detto pompaggio, di far rientrare — come in appresso meglio descritto — i pistoncini nei rispettivi cilindri, sbloccando e facendo aprire la porta.
Uno dei qualsiasi suddetti dispositivi a combinazione con 30 lettere alfabetiche secondo l'invenzione è costituito essenzialmente da un corpo centrale, fissato nel vano interno della porta, in forma di ghiera. Entro questo corpo centrale può esser fatto ruotare un albero ai cui estremi, dall'interno e dall'esterno della porta, sono con esso solidalmente fissate 35 due manopole recanti sul loro contorno periferico le ventuno lettere dell'alfabeto latino (oppure altrettante cifre). L'impostazione della combinazione di ciascun disposi o può aver luogo solamente dall'interno. Sulla manopola interna, in corrispondenza delle ventuno lettere dell'alfabeto 40 (o di ciascuna cifra), sono praticati altrettanti fori filettati. Scelta la lettera voluta, si inserisce nel corrispettivo foro filettato una vite con testa godronata e con gambo filettato esclusivamente a partire dalla sua metà e verso la detta testa godronata. Si fa quindi ruotare la manopola fino a portare 45 la vite, inserita nel detto foro, in corrispondenza con un contrassegno di riferimento riportato su un disco bloccato solidale su di un rotore calettato sul detto albero, agli estremi del quale albero sono fissate le due manopole interna ed esterna. Il rotore è dal canto suo liberamente girevole sul so detto albero. Il rotore e il detto disco sono dunque solidali tra loro e liberamente girevoli sul detto albero.
In corrispondenza del contrassegno di riferimento praticato sul detto disco trovasi un foro che attraversa lo spessore del disco e nel quale viene fatta penetrare, per awita-55 mento nel foro prescelto della manopola interna, la detta vite a testa godronata precedentemente inserita nel detto foro filettato in corrispondenza della lettera dell'alfabeto prescelta per la combinazione. Ciò facendo, si rendono solidali tra loro le due dette manopole con il disco ed il rotore; 60 tutti questi elementi vengono ora a trovarsi in una ben determinata posizione corrispondente alla lettera prescelta dell'alfabeto.
Sul detto rotore, in perfetta corrispondenza con il foro praticato nel detto disco, è praticata una leggera cavità o 65 rientranza. Entro la camicia esterna del corpo fisso a combinazione sono praticati due fori che attraversano la camicia della ghiera, mettendo in comunicazione la sua superficie esterna con il foro interno entro il quale può essere
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fatto ruotare l'albero sopra descritto. La detta seconda condotta, proveniente dalla pompa, oppure da uno degli altri dispositivi a combinazione, disposti lungo la condotta stes, sa. porta il fluido al primo di questi fori. Il fluido penetra verso l'interno attraverso il foro praticato nella camicia della ghiera e può uscire attraverso il secondo foro, praticato nella camicia stessa solamente per una ed una sola posizione del detto rotore, ossia del detto albero del dispositivo a combinazione. Questa posizione si ha solamente, quando la leggera cavità praticata nel detto rotore si trova in perfetta corrispondenza dei due detti fori, dal lato interno della camicia. Questa posizione è dunque quella che deve corrispondere al posizionamento delle manopole interna ed esterna. A tale scopo, in corrispondenza del contrassegno di riferimento praticato sul detto disco è previsto dal lato interno della porta un analogo contrassegno, al quale corrisponde un identico contrassegno dal lato esterno della porta stessa.
È dunque evidente che, scelta una lettera dell'alfabeto sulla manopola interna del dispositivo, fissata la vite con testa godronata nel corrispondente foro, portata la vite sul contrassegno di riferimento del detto disco e fatta penetrare la stessa nel foro in esso praticato, le due manopole e l'albero saranno rese solidali con il rotore. Portando ora la detta vite in corrispondenza del contrassegno di riferimento previsto sulla porta, la cavità praticata nel rotore verrà a trovarsi in corrispondenza dei due fori di entrata e di uscita praticati nella camicia del dispositivo e il fluido pompato avrà libero accesso attraverso il dispositivo a combinazione.
La stessa cosa va detta per gli altri quattro o più dispositivi, sicché il fluido entro il circuito potrà essere posto sotto pressione e quindi agire sui quattro o più pistoncini di bloccaggio e aprire la porta solamente se i quattro o più dispositivi a combinazione saranno posizionati giustamente secondo la completa combinazione prescelta di lettere (o di cifre). Si noti che, ad esempio con quattro dispositivi a combinazione, sono possibili ben 194 481 combinazioni di lettere.
Natu Jmente, per poter creare la pressione necessaria e sufficiente nelle condotte che portano ai pistoncini di bloccaggio occorre che il deviatore si trovi nella posizione in cui i! foro collegato con la prima condotta, che Io allaccia al serbatoio, è ostruito, in modo che non possa esservi riflusso verso il serbatoio stesso.
In tale posizione del deviatore basta sollevare ed abbassare la maniglia della porta dal lato interno od esterno di essa, perché la pompa metta il fluido sotto pressione. Questo giungerà dunque, sotto pressione, in ciascuno dei quattro cilindri con pistoncini di bloccaggio e ne provocherà il rientro entro il relativo cilindro, nel modo che verrà in appresso descritto.
Essendo la struttura di questi quattro cilindri a pistoncini eguale per tutti, ne verrà per semplicità descritto uno solo, restando bene inteso che detta descrizione è valida anche per gli altri.
Entro il vano della porta, in punti che possono essere prestabiliti a piacere, è alloggiato un cilindro contenente una molla ad elica di compressione. Una delle estremità della molla trova battuta sulla testa del perno dal quale è guidata e la cui lunghezza è tale da fungere da fine corsa interna del pistoncino. L'altra estremità del cilindro è filettata e, su tale filettatura, è avviata una ghiera di testa oltre la quale il pistoncino può fuoriuscire sotto l'azione della detta molla, ,all'incirca per % della sua lunghezza. All'estremità del pistoncino volta verso l'interno è praticata una gola nella quale è disposta una guarnigione di tenuta. Lungo la parte centrale della ghiera è praticato un foro con diametro a gradini. La parte più larga di questo foro è quella volta verso la filettatura di accoppiamento con il cilindro. Sul fondo di questa parte del foro è disposto un anello di tenuta per l'estremità filettata del cilindro e di battuta di fine corsa per l'estremità della gola del pistoncino volta verso l'esterno. La parte media del detto foro presenta, ortogonalmente alla sua superficie, un foro passante attraverso la camicia della 5 ghiera e comunicante con l'esterno di essa. A questo foro di uscita è collegata la condotta del fluido messo sotto pressione per azione di pompaggio. La parte più stretta del foro praticato nel centro della ghiera è di diametro pari al diametro del pistoncino e, sul fondo di esso, verso l'esterno, io e disposto un anello di tenuta. La guarnizione posta entro la gola del pistoncino e il detto ultimo anello di tenuta hanno dunque il compito di impedire la fuoriuscita del fluido sia verso l'esterno della ghiera sia verso l'interno del cilindro. Il fluido, posto sotto pressione, si espande quindi entro il 15 vano tra le due battute costringendo il pistoncino a rientrare nel cilindro sotto l'azione della pressione creatasi per pompaggio.
Per chiudere la porta basterà, una volta prescelta e impostata la combinazione, spostare il corpo scorrevole e il 20 deviatore nella posizione che mette in comunicazione i fori praticati sui due piani parallelamente distanziati e ortogonali alla sua camicia. In tale modo il fluido sotto pressione fluirà in massima parte verso il serbatoio e i pistoncini riassumeranno la posizione estratta sotto l'azione. 25 Può accadere che, quando la condotta 1 è ostruita, una qualsiasi perdita nei dispositivi a combinazione provochi una lenta fuoriuscita dei pistoncini dalle loro sedi, costringendo a reiterate manovre di pompaggio per la chiusura e/oppure l'apertura della porta. Secondo l'invenzione, ad 30 ovviare tale inconveniente è prevista una valvola di ritegno, posta tra l'ultimo dispositivo a combinazione, nella successione di questi nel circuito e il deviatore. Viene in tal modo assicurato il mantenimento della pressione creata per pompaggio nelle condotte che dal deviatore portano ai ci-35 lindri in qualsiasi momento e comunque possano verificarsi perdite nei dispositivi a combinazione.
Allo scopo di far rifluire al serbatoio di scorta il fluido che si trova nel circuito dei dispositivi a combinazione a pompaggio ultimato, ossia dopo che nelle condotte che por-40 tano dal deviatore ai pistoncini di bloccaggio è stata creata la pressione necessaria e sufficiente al rientro di questi nelle loro sedi — pressione peraltro garantita dalla valvola di non ritorno summenzionata — il fluido che si trova a monte di detta valvola, nel circuito che attraversa i dispositivi 45 a combinazione, può rifluire al serbatoio di scorta, secondo il perfezionamento apportato dall'invenzione, attraverso una condotta separata che collega con il serbatoio stesso preferibilmente il primo, nell'ordine di successione lungo il circuito, dei dispositivi a combinazione.
50 D'altro canto può accedere che, eccedendo nelle manovre di pompaggio, si venga a creare una sovrapressione nei dispositivi a combinazione, la quale renderebbe difficile l'operazione di impostazione delle rispettive combinazioni, impedendo una scorrevole rotazione delle manopole, e potreb-55 be avariare sia i dispositivi, sia il circuito. Ad evitare tale inconveniente l'invenzione prevede una valvola di sovraccarico a tre vie, posta tra la pompa e il primo dei dispositivi a combinazione nella successione di questi nel circuito, mentre una condotta separata di scarico collega la detta valvola 60 di non ritorno al serbatoio. In tal modo, qualora dovesse verificarsi l'inconveniente suddetto, la valvola blocca il passaggio del fluido verso i dispositivi a combinazione e convoglia il fluido nel servatoio di scorta.
I vantaggi ottenuti con la presente invenzione appaiono 65 dunque evidenti. Con pochissimo ingombro e con modica spesa è stato realizzato un meccanismo di chiusura a combinazioni operante fluidostaticamente, senza complesse e costose parti meccaniche soggette a notevole usura, senza
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necessità di chiave o di serratura e quindi di sicurezza notevolmente superiore a quella dei dispositivi meccanici finora noti, e con numero elevatissimo di possibilità di combinazioni.
Forme di esecuzione dell'invenzione verranno ora meglio illustrate con riferimento ai disegni allegati nei quali le figure mostrano:
le figg. 1 e 2, una vista prospettica frontale di una porta, dotata del meccanismo a combinazioni secondo l'invenzione, socchiusa, dall'esterno e dall'interno;
la fig. 3, una vista schematica del circuito fluidostatico del meccanismo secondo l'invenzione;
la fig. 4, una vista schematica del leveraggio di pompaggio del meccanismo secondo l'invenzione;
la fig. 5, una vista del corpo fisso del deviatore, in forma di ghiera secondo l'invenzione, sviluppato in piano;
le figg. 6 e 7, una vista frontale, longitudinale, del corpo scorrevole del deviatore secondo l'invenzione in posizione rientrata e in posizione estratta;
la fig. 8, una vista longitaudinale, parzialmente in sezione, di uno dei cilindri con pistoncino di impegno nel telaio della porta, in posizione estratta;
la fig. 9, una vista frontale in sezione, della ghiera di testa del cilindro di fig. 8, con condotta di entrata del fluido;
la fig. 10, una vista frontale schematica, parzialmente in sezione, del cilindro con pistoncino in posizione di impegno con la rispettiva zona del telaio della porta;
la fig. 11, una vista, parzialmente in sezione delle parti di un dispositivo a combinazione montato su una porta, posto in fase di apertura, del circuito fluido dinamico;
la fig. 12, una vista frontale, parzialmente in sezione, della ghiera centrale di uno dei dispositivi a combinazione con i fori di entrata-uscita del fluido e con il rotore, parzialmente accennato, recante l'asola di messa in comunicazione dei detti fori tra loro, in posizione di apertura del circuito fluido dinamico.
Nelle figg. 1 e 2 è rappresentata la porta dotata del meccanismo secondo l'invenzione, vista dall'esterno e dall'interno in posizione socchiusa. La porta è costituita essenzialmente di un'intelaiatura di acciaio con riquadro periferico in duralluminio per attenuare la battuta all'atto della chiusura e migliorarne la tenuta d'aria; il rivestimento può essere in legno qualsivoglia. L'intelaiatura incassata nel muro è anch'essa in acciaio. Nelle figg. 1 e 2 sono ben visibili le maniglie M, M', le manopole 28, 28' dei dispositivi a combinazione CI, C2, C3, C4 recanti ciascuno le ventuno lettere dell'alfabeto latino e quella del deviatore D, D', tutti questi elementi essendo tra loro corrispondenti in accoppiamento dinamico tra il lato esterno e quello interno della porta.
Nel vano interno della porta, su di un pannello in lamiera non rappresentato nel disegno, sono sistemati il circuito fluido-dinamico e il leveraggio di pompaggio azionato dalle maniglie M, M'.
In fig. 3 è illustrato schematicamente il circuito fluidodinamico. Con S è stato indicato il serbatoio del fluido corrente nel circuito, con P la pompa, azionata dal leveraggio, che sarà meglio descritto con riferimento alla fig. 4. Con 1 è stata indicata la condotta che pone in comunicazione diretta il serbatoio S con il deviatore D, che verrà meglio illustrato con riferimento alle figg. 5, 6, 7. Con 2 è stata indicata la condotta che pone in comunicazione la pompa P con il deviatore D tramite i quattro dispositivi a combinazione C1...C4. Infine, con 3, 4, 5, 6 sono state indicate le condotte che pongono in comunicazione diretta il deviatore D con i quattro cilindri a pistoncino 3", 4", 5", 6", che verranno meglio descritti con riferimento alle figg. 8, 9 e 10.
In fig. 4 è illustrato schematicamente il leveraggio applicato al pannello in lamiera nel vano interno della porta, azionato dalle maniglie M, M'. Le maniglie M, M' sono ful-crate solidali a mezzo di un albero comune, girevole in F, e con la camma 7, in modo da poter essere spostate verso l'alto e verso il basso nei due sensi indicati dalla freccia F". La camma 7, a forma di semicerchio, reca lungo la sua mezzeria una scanalatura 7' entro la quale scorre un perno 8, di pezzo con la leva 9. La leva 9 è fulcrata in 9" e, all'altra sua estremità, in 9' con la testata dello stantuffo 10 della pompa P. La leva 9 batte sulla testa di una molla ad elica 12 contenuta in un manicotto tubolare 11; la forza elastica della molla 12 è registrabile a mezzo di una vite non rappresentata in disegno. Il manicotto 11 è fissato sul pannello all'incirca alla sua mezzeria. La forza elastica della molla è registrata in modo da favorire l'azione manuale sulle maniglia M, M' durante il pompaggio, in opposizione alla crescente pressione del fluido, che si viene a creare durante il pompaggio stesso.
Nelle figg. 5, 6 e 7 sono rappresentati il corpo fisso, in forma di ghiera, del deviatore D (fig. 5) e il corpo scorrevole D' di esso (figg. 6 e 7) in due posizioni, rientrata ed estratta, che verranno in appresso descritte più dettagliatamente.
Il corpo fisso in forma di ghiera del deviatore D è rappresentato, sviluppato in piano e fissato al detto pannello della porta, al centro dei quattro dispositivi a combinazione C...C4, non rappresentati in figura. Su detta superficie del corpo fisso cilindrico del deviatore D sviluppato in piano, sono indicati con 1', e con 2', 3', 4', 5', 6' complessivamente sei fori disposti lungo due piani distanziati parallelamente tra loro e normali alla superficie del corpo cilindrico. Il foro indicato con 1', disposto lungo uno dei due detti piani, a sè stante, pone in comunicazione il deviatore D con il serbatoio S; il foro 2' pone in comunicazione il deviatore D con la pompa P attraverso i quattro combinatori C...C4; i fori 3', 4', 5', 6' pongono in comunicazione il deviatore D con i quattro cilindri a pistoncino 3'",-4'", 5'", 6'". Nel centro del deviatore D è praticato un foro dentro il quale può essere fatto spostare, longitudinalmente, di un tratto predeterminato, il corpo scorrevole D' del deviatore D. I sei fori V...6' sono dunque in comunicazione con il detto foro interno D" del deviatore.
Nelle figg. 6 e 7 è mostrato il corpo scorrevole D' del deviatore D, dalla parte esterna della porta. In fig. 6 si nota come il corpo scorrevole D' è posizionato in modo che la scanalatura 13 in esso ricavata è allineata con i due piani lungo i quali sono praticati i sei fori l'...6', sì che le corrispondenti uscite di questi nel foro centrale D", praticato entro il deviatore D, sono comprese entro le estremità che delimitano la scanalatura 13 stessa. In fig. 7 si nota invece come il corpo scorrevole D' è posizionato in modo che la parte non scanalata 14 ostruisce il passaggio attraverso il foro 1', che, tramite la condotta 1, si trova in comunicazione con il serbatoio S. Al tempo stesso, la scanalatura 13' mantiene in comunicazione i fori 2'...6', allineati lungo il medesimo piano parallelamente distanziato da quello nel quale è praticato il foro 1'.
In fig. 8 è mostrato uno dei quattro cilindri 3"...6", con pistoncino 3'"...6'", i quali presentano tutti la medesima struttura ed hanno tutti il medesimo funzionamento. Il cilindro 3"...6" presenta ad una delle sue estremità una filettatura 18, sulla quale è avvitata una ghiera di testa 19 che verrà meglio descritta con riferimento alla fig. 9. Entro una delle estremità del cilindro 3"...6" è inserito un perno 20, schematicamente rappresentato in figura, sul quale è calettata una molla ad elica 17, alloggiata entro il cilindro e dimensionata in modo da esercitare una considerevole pres5
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sione sull'estremità 21 del pistoncino 3'"...6'", tale da costringerlo a mantenersi in posizione estratta dalla ghiera 19, penetrando entro la corrispondente cavità 19 dell'intelaiatura della porta incassata nel muro (fig. 10) e garantendo in tal modo la chiusura della porta.
Come si vede in fig. 9, la ghiera di testa 9, avvitata sulla filettatura 18 del cilindro 3"...6" presenta un foro passante
22 che mette in comunicazione la camicia esterna della ghiera con il suo foro interno 19' con diametro a gradini, entro il quale può scorrere il pistoncino 3'"...6". A questo foro 22, dal lato della camicia esterna della ghiera, è collegata la condotta 3...6 che mette la ghiera in comunicazione con il deviatore D. Nella gola 23 del pistoncino è applicata una guarnizione di tenuta che impedisce il flusso del fluido verso l'interno del cilindro 3"...6"; la parete 25 della gola 23 fa battuta di fine corsa sul fondo del primo gradino del foro 19'. L'estremità estema della ghiera 19 è assicurata a tenuta verso l'esterno da una guarnizione 24. In tal modo, il fluido, che penetra sotto pressione attraverso il foro 22, si espande tra la guarnizione 24 e la guarnizione della gola
23 del pistoncino e agisce, contro l'azione della molla ad elica 27, facendo rientrare il pistoncino 3'"...6'" completamente entro il cilindro 3"...6".
In fig. 10 è indicata la posizione estratta del pistoncino 3'"...6'" in impegno con la relativa cavità 19" ricavata nell'intelaiatura incassata nel muro. In tale posizione dei pistoncini 3'"...6'" la porta è evidentemente chiusa.
Con riferimento alla fig. 3, si vede come i quattro dispositivi a combinazione C1...C4 sono piazzati ai quattro vertici di un quadrato con al centro il deviatore D. Ciascuno dei quattro dispositivi a combinazione è costituito essenzialmente da una ghiera che presenta sulla sua camicia esterna due fori contigui 30, 30' di entrata e di uscita per la condotta 2 comune, la quale, partendo dalla pompa P, li attraversa, giungendo poi al foro 2' del deviatore D. I quattro dispositivi a combinazione C1...C4 sono disposti due a due ai vertici del lato superiore e rispettivamente inferiore del quadrato con i due fori 30, 30' di entrata e di uscita di uno dei dispositivi a combinazione orientati in senso opposto ai fori 30, 30' dell'altro dispositivo. I quattro dispositivi a combinazione presentano tutti la medesima struttura; ne verrà descritto in appresso uno solo a titolo esemplificativo, restando inteso che la stessa esemplificazione è valida anche per gli altri.
Come si vede in fig. 11, il dispositivo a combinazione è costituito da una ghiera 26 fissata nel vano interno della porta, con i due fori 30, 30' di entrata e di uscita praticati attraverso la sua camicia esterna orientati come dianzi descritto. Essa presenta, nel suo centro, un foro entro il quale può ruotare liberamente un albero 27, al quale, dal lato esterno e dal lato interno della porta, sono solidali due manopole 28, 28', recanti ciascuna le ventuno lettere dall'alfabeto latino in biunivoca corrispondenza. Sull'albero 27 è montato, liberamente girevole un rotore 29 in bronzo o in altro metallo. L'intera camicia esterna del rotore 29 ruota quindi mantenendo una perfetta tenuta con tutta la superficie del foro centrale della ghiera, salvo che per un brevissimo tratto in cui è praticata una piccola cavità 31, tale da consentire al fluido, quando portata in perfetta corrispondenza dei fori 30, 30' praticati nella camicia esterna della ghiera stessa, di attraversare il dispositivo a combinazione. Lungo la periferia della manopola 28' sono praticati tanti fori filettati per quante sono le lettere dell'alfabeto, ciascun foro trovandosi in corrispondenza di ciascuna singola lettera; sul rotore 29, dal lato della manopola 28', è calettato, solidale con esso, un disco 32 di diametro leggermente maggiore a quello della manopola 28', il quale presenta un piccolo foro 32', che ne attraversa lo spessore in modo da trovarsi sempre coassiale con uno qualsiasi dei fori filettati praticati nella manopola 28', in corrispondenza delle lettere dell'alfabeto. In corrispondenza di detto piccolo foro 32' trovasi, sul bordo periferico del disco 32, un contrassegno di riferimento 34. Una vite 35, con testa godronata e con gambo filettato limitatamente a partire dalla metà del gambo verso la testa della vite, è avvitata in uno dei fori filettati,
così come verrà meglio descritta nel funzionamento del meccanismo a combinazioni secondo l'invenzione. La vite 35 può essere avvitata in profondità, in modo che la parte del gambo non filettata penetri nel piccolo foro 32' del disco 32 rendendo in tale modo tra loro solidali la manopola 38' con il disco 32 e, di conseguenza, con il rotore 29. Va ricordato che le manopole 28, 28' sono applicate solidali con le estremità dell'albero 27.
Infine, in fig. 12, si vede come i fori 30, 30' praticati nella camicia esterna della ghiera 26, possano trovarsi in corrispondenza della piccola cavità 31 per un determinato posizionamento del rotore 29, vale a dire per un determinato posizionamento delle manopole 28, 28', consentendo in tale modo al fluido passante per la condotta 2 di attraversare il dispositivo a combinazione.
Infine, facendo ancora una volta riferimento alla fig. 3, ad evitare che anche perdite minime nei dispositivi a combinazione C1...C4 provochino una lenta fuoriuscita dei pistoncini 3'"...6'" dalle loro sedi, tra il deviatore D e il dispositivo a combinazione C4 è predisposta una valvola V' di non ritorno.
Nella stessa fig. 3 è visibile una condotta R' che collega il dispositivo a combinazione CI con il serbatoio S allo scopo di farvi rifluire il fluido che si trova nel circuito dei quattro dispositivi a combinazione, a monte della valvola V di ritegno, a pompaggio ultimato, ossia quando i pistoncini 3'"...6'" sono rientrati nelle loro sedi.
Sempre in fig. 3 si nota come tra la pompa P e il dispositivo a combinazione CI sia predisposta una valvola di sovraccarico V con condotta di ritorno R al serbatoio S per il riflusso di fluido creante pressione di sovraccarico nei dispositivi a combinazione C1...C4, pressione che ne renderebbe difficile la manovra.
Il funzionamento del meccanismo a combinazioni secondo l'invenzione è il seguente:
quando la porta viene aperta o chiusa facendo uso della sola serratura tradizionale, tutti i pistoncini 3'"...6'" si trovano in posizione completamente rientrata entro i cilindri 3"...6". Ciò significa che il fluido, entro il circuito fluidodinamico costituito dalle condotte 3...6 (fig. 3) si trova sotto la pressione necessaria per vincere la pressione delle molle 17 (fig. 8) dei cilindri 3"...6". La condotta 1 è ostruita dal deviatore D che si trova nella posizione di chiusura di fig. 7 e impedisce quindi il riflusso del fluido verso il serbatoio S; la condotta 2, attraverso la quale è avvenuto precedentemente il pompaggio a mezzo delle maniglie M e/oppure M' per creare la detta pressione necessaria, può avere i dispositivi a combinazione aperti o chiusi, ossia in fase di combinazione o meno. Volendo fare uso della porta servendosi del meccanismo a combinazioni secondo l'invenzione, occorre predeterminare una combinazione fra i quattro dispositivi a combinazione servendosi di quettro lettere qualsivoglia dell'alfabeto su ciascuna manopola, allo scopo di poterli predisporre in posizione di passaggio del fluido e consentire il pompaggio del medesimo a mezzo delle maniglie M e/oppure M'. Questo pompaggio consentirà di creare la pressione necessaria al rientro dei pistoncini 3'"...6'" nei cilindri 3"...6" e quindi la riapertura della porta.
Si supponga di scegliere per tale combinazione le lettere A, B, C, D nell'ordine di successione dei dispositivi a com5
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binazione C1...C4. Si inserirà quindi la vite 35 (fig. 11) nel foro filettato della manopola 28' corrispondente alla lettera A e si farà ruotare la stessa manopola fintanto che questo foro si trovi in corrispondenza del contrassegno 34 riportato sul disco 32. A questo punto si avviterà completamente la vite 35 fino a che la parte del suo gambo non filettata sarà penetrata nel foro 32' del disco 32 rendendo quest'ultimo solidale con la manopola 28'. Poiché le lettere dell'alfabeto sono marcate in corrispondenza biunivoca sulle manopole interne 28' ed esterna 28, la prima lettera della combinazione sarà così fissata sia per la manovra dall'interno, sia per quella dall'esterno. La manopola 28', solidale tramite l'asse 27 con la manopola 28, viene ora resa solidale, mediante la vite 35, con il disco 32, il quale è a sua volta solidale con il rotore 29, nel quale è praticata la piccola cavità 31. Quest'ultima, per consentire il passaggio del fluido, deve essere ora portata in corrispondenza dei due fori 30, 30' (fig. 11). Avendo reso solidali, nel modo dianzi descritto, le due manopole 28, 28' con il disco 32 e con il rotore 29, il contrassegno 34 viene portato in corrispondenza di un contrassegno che è previsto sul lato interno della porta in modo che la corrispondenza dei due contrassegni garantisca il posizionamento della piccola cavità 31 del rotore 29 con i fori di entrata e di uscita 30, 30' del fluido.
In tale posizione del dispositivo a combinazione viene assicurato il passaggio del fluido attraverso di esso. Allo stesso modo si procederà per gli altri tre dispositivi a combinazione. È importante tenere presente che solamente nella posizione combinata secondo le quattro lettere dell'alfabeto prescelte dei quattro dispositivi a combinazione, sarà possibile al fluido il passaggio attraverso la condotta 2, per. giungere al deviatore D e, di conseguenza, sarà possibile creare una pressione nelle condotte 3...6 e consentire quin-5 di il rientro dei pistoncini 3'"...6'" contro l'azione delle rispettive molle 17, consentendo l'apertura della porta.
Naturalmente, analoga operazione potrà essere eseguita dall'esterno della porta, portando le lettere della combinazione prescelta, nell'ordine di successione stabilita, a corrispon-io dere con un contrassegno applicato alla porta stessa dal lato esterno e corrispondente a quello applicato sulla porta dal lato interno. È evidente che l'impostazione della combinazione sui dispositivi a combinazione può aver luogo esclusivamente dal lato interno della porta. È anche evidente che, pri-15 ma del pompaggio a mezzo della maniglia M, e/oppure M' occorrerà portare il corpo scorrevole D' del deviatore D nella posizione di fig. 7, onde evitare il riflusso del fluido, dal deviatore D al serbatoio S. Ciò si otterrà estraendo il corpo scorrevole D' del deviatore D se si manovra dall'e-20 sterno oppure spingendolo in dentro se si manovra dall'interno. Saranno sufficienti due o tre manovre di pompaggio con la maniglia M e/oppure M' per far rientrare i pistoncini 3'"...6'" nelle loro sedi. Per richiudere la porta servendosi del meccanismo a combinazioni secondo l'invenzione, 25 sarà sufficiente portare il corpo scorrevole D' del deviatore D nella posizione di chiusura secondo la fig. 6, provocando così il riflusso del fluido dal circuito verso il serbatoio S e facendo in tal modo cessare la pressione che mantiene in posizione rientrata i pistoncini 3'"...6.
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7 fogli disegni

Claims (10)

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1. Meccanismo fluidostatico di chiusura a combinazioni per porte di abitazione, di uffici, o porte blindate per casseforti, comprendente:
— un circuito composto di condotte (1...6) per il passaggio del fluido, alimentato da un serbatoio (S) di scorta e da mezzi di pompaggio, nel quale circuito il detto fluido agisce sotto pressione su mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3'"... 6"') oppure rifluisce nel serbatoio di scorta facendo cessare la detta pressione;
— mezzi (C1...C4) operanti su impostazione di una predeterminata combinazione di lettere alfabetiche, i quali consentono il passaggio del fluido in pressione attraverso il circuito per consentire la liberazione dei detti mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3'"...6"');
— mezzi di distribuzione e di deviazione (D) del fluido in detto circuito per la distribuzione del medesimo ai mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3"'...6"') consentendo cosi la liberazione dei mezzi di bloccaggio (3"'...6'"), oppure per consentire il riflusso del fluido al serbatoio di alimentazione;
— mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3"'...6"') operanti sotto l'azione di molle proprie per il bloccaggio della porta e sotto l'azione della pressione creata dal pompaggio nel detto circuito per lo sbloccaggio della porta stessa.
2. Meccanismo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il circuito per il passaggio del fluido è costituito da sei condotte (1...6), da un serbatoio (S) di scorta del fluido, da una pompa (P), di cui una condotta (1) collega direttamente il serbatoio (S) con i mezzi di distribuzione e di deviazione (D), una condotta (2) collega la pompa (P) con i mezzi di distribuzione e di deviazione (D) attraverso quattro mezzi (C1...C4) operanti su impostazione di una predeterminata combinazione di lettere alfabetiche, e altre quattro condotte (3...6) collegano i mezzi di distribuzione e di deviazione (D) con i mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3"'... 6'").
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RIVENDICAZIONI
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mento entro un piano, anch'esso normale alla camicia esterna della ghiera (D), di poco parallelamente distanziata dal primo detto piano,
che il corpo (D') che può esser fatto scorrere entro il corpo fisso (D), è dotato lungo il suo asse di una scanalatura (13), la cui larghezza è pari alla distanza tra i due detti piani lungo i quali sono praticati i fori (1') e (2'...6'), nonché di una parte non scanalata (14) e di un'altra scanalatura (13'), il detto corpo (D') potendo essere posizionato entro il foro centrale del corpo (D) in modo da mettere in comunicazione tutti e sei i fori (l'...6') a mezzo della prima scanalatura (13), oppure da ostruire il foro (1') a mezzo della parte non scanalata (14) lasciando però in comunicazione i fori allineati (2'...6') lungo lo stesso piano, a mezzo della seconda scanalatura (13).
3. Meccanismo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra il deviatore (D) e il dispositivo a combinazione (C4) è interposta una valvola di non ritorno (VI).
4. Meccanismo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che tra la pompa (P) e il dispositivo a combinazione (CI) è interposta una valvola di sovraccarico (V) collegata al serbatoio (S) a mezzo di una condotta separata (R).
5. Meccanismo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il dispositivo a combinazione (CI) è collegato con il serbatoio (S) a mezzo di una condotta separata (R').
6. Meccanismo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i mezzi (C1...C4) operanti la impostazione di una predeterminata combinazione di lettere alfabetiche sono dei dispositivi d'impostazione di una determinata posizione angolare costituiti da una ghiera (26), fissata nel vano interno della porta, con due fori contigui (30, 30') di entrata e di uscita, praticati attraverso la sua camicia esterna e sfocianti all'interno di un foro praticato nel centro di essa,
che entro questo foro centrale può ruotare liberamente un albero (27), alle cui estremità, all'interno e all'esterno della porta, sono solidamente applicate due manopole (28, 28'), recanti ciascuna le ventuno lettere dell'alfabeto latino in univoca corrispondenza,
che sull'albero (27) è montato, liberamente girevole, un rotore (29) recante un cavità (31) posta trasversalmente alla direzione longitudinale dell'albero (27) e di ampiezza pari alla distanza tra i due fori (30, 30'),
che sul rotore (29) è bloccato con chiavetta un disco (32)
di diametro leggermente superiore al diametro della manopola interna (28'),
che il disco (32) presenta un foro (32'), che ne attraversa lo spessore in corrispondenza di un contrassegno di riferimento (34), provvisto in un punto della sua periferia,
che la manopola interna (28') presenta lungo il suo contorno periferico tanti fori filettati per quante sono le lettere dell'alfabeto previste su di esso,
che in uno qualsiasi di questi fori filettati, a seconda della lettera dell'alfabeto prescelta per la combinazione, è inserita una vite (35) con testa godronata e gambo filettato a partire dalla metà di esso fino alla detta testa, e che la vite (35) viene avvitata completamente nel foro filettato prescelto in modo da farne penetrare il gambo entro il foro (32') del disco (32).
7. Meccanismo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sul lato interno della porta, in prossimità della manopola (28') è previsto un contrassegno (34") di riferimento, cui corrisponde, in identica posizione, un contrassegno (34") di riferimento dal lato esterno della porta, in prossimità della manopola esterna (28), e che la piccola cavità (31) praticata nel rotore (29) viene a trovarsi in perfetta corrispondenza dei fori (30, 30') allorquando la lettera prescelta per la combinazione del dispositivo (C1...C4) sulla manopola interna (28'), cui corrisponde la stessa lettera sulla manopola esterna (28), viene portata in corrispondenza del contrassegno di riferimento (34") previsto sul lato interno della porta, al quale univocamente corrisponde il contrassegno (34") previsto sul lato esterno della porta.
8. Meccanismo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di pompaggio sono costituiti da una maniglia (M, M'), posta all'interno ed all'esterno della porta, solidalmente collegate tra loro a mezzo di un perno comune (F'),
da una camma (7) a forma di semicerchio, solidale con le maniglie (M, M') e con la convessità volta verso l'alto, che la camma (7) presenta lungo la sua mezzeria una scanalatura (7'),
da una leva (9) a due bracci che presenta ad una delle sue estremità un perno (8) scorrevole entro la scanalatura (7') della camma (7), questa leva a due bracci essendo ful-crata per il suo movimento (9") sul pannello in lamiera posto nel vano della porta e (9') sul pistone (10) della pompa (P), in modo che la maniglia (M, M') fa compiere movimenti di aspirazione e compressione alla pompa (P) creando pressione nel detto circuito fluidodinamico, e che all'incirca alla metà della leva (9) a due bracci pres-socché a 90° con essa, è applicato un manicotto tubolare (11), contenente una molla ad elica (12), contro la quale la leva (9) preme durante la fase di aspirazione, ricevendone invece la forza elastica nelle fasi di compressione del fluido.
9. Meccanismo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di distribuzione e di deviazione sono costituiti da un corpo fisso (D) in forma di ghiera e da un corpo (D') che può essere fatto scorrere di un certo tratto entro un foro centrale del corpo fisso (D),
che il corpo fisso (D) in forma di ghiera presenta nella sua camicia esterna complessivamente sei fori (P...6'), che mettono in comunicazione la detta camicia esterna della ghiera (D) con il foro centrale interno (D"), entro il quale può essere fatto spostare il corpo scorrevole (D'),
che uno solo di questi fori (1') è praticato isolatamente in un piano a sè stante, normale alla camicia esterna della ghiera,
che gli altri cinque fori (2'...6') sono praticati in allinea5
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10. Meccanismo secondo le rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di bloccaggio (3"...6"; 3"'...6'") comprendono un cilindro (3"...6"), in una delle cui estremità è inserita una testa (20) di un perno, sul quale è calettata una molla di compressione (17), alloggiata all'interno del cilindro,
che l'altra estremità della molla (17) preme contro la estremità (21) di un pistoncino (3'"...6'") costringendolo a fuoriuscire all'incirca per % della sua lunghezza da una ghiera di testa (19) avvitata sul cilindro (3"...6") su di una filettatura (18),
che lungo la parte centrale della ghiera (19) è praticato un foro (19') con diametro a gradini, entro il quale può scorrere il pistoncino (3'"...'6'"), che all'estremità interna del pistoncino è praticata una gola (23), entro la quale è posto un anello di tenuta,
che sul fondo della parte del foro (19') con diametro più largo fa tenuta l'estremità filettata del cilindro (3"...6") e fa battuta la parte esterna (25) della gola (23) del pistoncino,
che l'estremità esterna del pistoncino è assicurata a tenuta di un anello di tenuta (24),
che un foro (22) mette in comunicazione la camicia esterna della ghiera (19) con la parte media del foro (19'), e che al foro (22), dal lato esterno della ghiera (19), è collegata la condotta (3...6) attraverso la quale giunge il fluido posto sotto pressione per pompaggio.
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