ITVR990084A1 - Dispositivo depalettizzatore per contenitori di varia natura in particolare bottiglie. - Google Patents

Dispositivo depalettizzatore per contenitori di varia natura in particolare bottiglie. Download PDF

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
“DISPOSITIVO DEPALETTIZZATORE PER CONTENITORI DI VARIA NATURA, IN PARTICOLARE PER BOTTIGLIE'’
CAMPO DI APPLICAZIONE
II presente trovato si riferisce ad un dispositivo depalettizzatore.
Più particolarmente, il presente trovato si riferisce ad un dispositivo a mezzo del quale risulta possibile prelevare simultaneamente una pluralità di bottiglie disposte accostate, normalmente in modo sciolto, su di un pallet, trasportarle in corrispondenza di un convogliatore, e successivamente depositarle sul detto convogliatore.
Il trovato viene principalmente applicato nell’ambito dell’ industria dell’ imbottigliamento di bevande, ad esempio di vino.
STATO DELLA TECNICA
L’imbottigliamento di bevande a livello industriale avviene normalmente all’interno di stabilimenti dove si provvede ad effettuare un ciclo di lavaggio, riempimento e confezionamento delle bottiglie.
Le bottiglie (come pure contenitori di altro genere, quali barattoli o vasi, depositati su pallet) sono generalmente in vetro, ma possono essere anche in materiale sintetico, ad esempio PET.
Le bottiglie, come provenienti dalla fabbrica, sono disposte accostate l’una all’altra, secondo schemi ripetitivi dipendenti dalle dimensioni delle bottiglie, su più piani sovrapposti su di un pallet.
Tale pallet viene normalmente trasportato, mediante opportuni mezzi (ad esempio un carrello elevatore) in corrispondenza del convogliatore di partenza dell’impianto di imbottigliamento della bevanda.
In questa zona, l’inserimento in linea avviene manualmente oppure con appositi dispositivi.
L’operazione manuale avviene a mezzo di un operatore che preleva 4 oppure 6 bottiglie alla volta dal piano e le trasferisce sul convogliatore, iniziando da un piano che può essere collocato ad oltre due metri di altezza per finire con un piano a pochi centimentri dal pianterreno, ciò per un numero di bottiglie variante tra duemila e tremila all’ora, corrispondenti a circa ventimila bottiglie al giorno.
Alternativamente, nella suddetta zona agisce un dispositivo normalmente chiamato depalettizzatore, che provvede a prelevare simultaneamente dal pallet tutte le bottiglie che stanno su di uno stesso piano, a trasportarle in corrispondenza del detto convogliatore, ed infine a depositarle sul convogliatore stesso.
Sono noti nella tecnica numerosi tipi di depalettizzatore.
Un primo tipo di depalettizzatore noto comprende una testata di presa bottiglie montata su di una colonna fissa e dotata di un primo movimento di traslazione lungo un asse parallelo all’asse longitudinaie della colonna, nonché di un secondo movimento di rotazione per un angolo di 90° attorno al detto asse della colonna.
La testata può essere dotata di una serie di tubolari pneumatici con un gruppo di squadratura strati a comando elettropneumatico, oppure con una serie di pinze realizzate con profilati plastici rigidi, pure con un gruppo di squadratura strati a comando elettropneumatico.
I tubolari o i profilati plastici sono atti ad essere inseriti, in un primo stato, tra i colli delle bottiglie da prelevare; di seguito, grazie ad un comando elettropneumatico, i tubolari si gonfiano oppure, rispettivamente, i profilati plastici si avvicinano ai colli delle bottiglie trattenendoli saldamente. In questa condizione l’intero strato di bottiglie può essere prelevato.
In opera, il depalettizzatore sopra descritto è atto a prelevare automaticamente, tramite la detta testata di presa, uno strato di bottiglie impilate su un pallet, a ruotare di 90° lo strato di bottiglie prelevato, ad abbassare il detto strato di bottìglie sul convogliatore dell’impianto di imbottigliamento, nonché a rilasciare la presa sui colli delle bottiglie prelevate per depositarle sul convogliatore.
Per quanto funzionale, questa macchina presenta alcuni inconvenienti e svantaggi che ne limitano l’uso.
Innanzitutto, essa lavora trasportando lo strato di bottiglie lungo un percorso arcuato, ad esempio di 90°, ciò che pone dei problemi di ingombro non indifferenti; inoltre, a causa della sua realizzazione automatizzata, questa macchina risulta essere notevolmente costosa e quindi inadatta all’ utilizzo in stabilimenti di piccole dimensioni, ad esempio in cantine vinicole di livello artigianale che producono un numero limitato di bottiglie di vino.
Un altro tipo di depalettizzatore noto comprende una struttura fissa a forma di portale, che viene in opera disposta in corrispondenza dell’estremità del convogliatore sul quale deve essere depositato lo strato di bottiglie prelevato dal pallet.
AH’interno della suddetta struttura a portale è presente un telaio di forma rettangolare, disposto su un piano orizzontale e traslabile in senso verticale lungo guide realizzate sui montanti della struttura a portale.
I lati lunghi del detto telaio rettangolare portano a loro volta delle guide di scorrimento per il movimento di traslazione di una testata di presa bottiglie avente una struttura simile a quella della testata del depalettizzatore più sopra descritto.
Tale movimento di traslazione avviene tra una prima posizione, in cui la testata di presa sovrasta le bottiglie impilate sul pallet, ed una seconda posizione in cui la testata è disposta al di sopra del convogliatore dell’impianto di imbottigliamento.
il movimento della testata di presa è in questo caso lineare, e la macchina non presenta quindi alcun ingombro laterale come quella più sopra descritta.
Tuttavia, anche questo depalettizzatore non è esente da inconvenienti e svantaggi.
Innanzitutto, si deve notare che il telaio orizzontale all’interno del quale è montata e scorre la testata di presa delle bottiglie occupa costantemente una posizione al di sopra della zona di carico del convogliatore ed al di sopra della zona di prelievo bottiglie dal pallet.
Per questo motivo, risulta operativamente impossibile accedere al convogliatore oppure, rispettivamente, al pallet nel momento in cui il telaio è abbassato per prelevare bottiglie oppure, rispettivamente, per depositarle, ciò che non consente di ottimizzare i tempi di caricamento e scaricamento delle bottiglie, in quanto è ad esempio necessario attendere che il telaio sia completamente sollevato per potere prelevare o deporre un pallet nella zona di prelievo bottiglie della macchina.
Inoltre, anche in questo caso trattasi di una macchina automatizzata che risulta essere troppo onerosa per stabilimenti di piccole dimensioni.
Un ulteriore tipo di depalettizzatore noto nella tecnica prevede l’utilizzo di una testata di presa appesa ad un dispositivo di sollevamento a fune o catena che corre su una trave disposta orizzontalmente sopra il convogliatore ed il pallet.
L’operatore guida la testata, dotata di lunghe maniglie, sopra il piano bottiglie, preleva queste ultime e le trasferisce sul convogliatore .
Tale soluzione presenta numerosi inconvenienti legati soprattutto alla difficoltà di centrare le bottiglie sul piano, in quanto la testata appesa alla fune può liberamente muoversi lungo i tre assi x, y, z, e tutta l’operazione di centraggio (che avviene ad un’altezza variabile tra i 2 metri ed i 15 cm circa, è a carico dell’operatore e dipende dalla sua abilità.
Una errata valutazione può spostare o fare cadere una parte delle bottiglie, impedendo praticamente il prelievo dello strato.
Inoltre, la trave di sostegno è supportata da quattro colonne fisse, che ne ostacolano gli accessi.
DESCRIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato si propone di ovviare agli inconvenienti e svantaggi tipici della tecnica nota, e di fornire quindi un dispositivo depaletti zzatore economico, poco ingombrante e che consenta di centrare con precisione le bottiglie ed accedere senza difficoltà alle zona di lavoro che non è operativa durante il funzionamento del dispositivo nell’altra zona di lavoro.
Ciò è ottenuto mediante un dispositivo depalettizzatore avente le caratteristiche descritte alla rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti delineano forme di realizzazione particolarmente vantaggiose del dispositivo secondo il trovato.
II dispositivo depalettizzatore secondo il presente trovato comprende una struttura a portale che è montata mobile in traslazione su guide rettilinee tra una prima posizione, in cui la struttura si trova in corrispondenza della estremità di un convogliatore appartenente, ad esempio, ad un impianto di imbottigliamento, ed una seconda posizione in cui la detta struttura si trova in una zona di scarico di uno strato di contenitori, ad esempio bottiglie, impilati su un pallet.
Secondo il trovato, una testata di presa delle dette bottiglie è montata mobile in traslazione verticale su guide realizzate sui montanti della detta struttura a portale, in modo tale da potere abbassarsi sulle bottiglie, prelevarle ed abbassarsi sul convogliatore per depositarle sullo stesso.
In opera, la struttura a portale viene traslata sulle dette guide rettilinee dalla prima alla posizione, di prelievo bottiglie, alla seconda posizione, di deposizione delle bottiglie sul convogliatore, il movimento della struttura potendo essere realizzato tramite opportuni mezzi motori oppure, secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dal punto di vista economico, manualmente.
Un dispositivo depalettizzatore di questo tipo consente di ottenere numerosi vantaggi rispetto alle soluzioni note nella tecnica.
Innanzitutto, il dispositivo secondo il trovato vincola il movimento verticale ed orizzontale della testata di presa per mezzo di guide e, bloccando la testata su un apposito carrello, elimina le oscillazioni sul terzo asse.
Grazie a questa soluzione, l’operatore si limita a trasferire la testata orizzontalmente da un punto fisso di prelievo ad un punto fisso di scarico; il carrello verticale permetterà una discesa precisa e ripetitiva sui diversi piani del pallet, senza alcuno sforzo da parte dell’operatore.
Inoltre, il dispositivo secondo il trovato non richiede la presenza di un telaio specifico e di un carrello mobile all’interno del detto telaio, sul quale è montata la testata di presa, ciò che rende la macchina più leggera ed economica rispetto alle soluzioni note nella tecnica.
Ancora, poiché l’intera struttura a portale costituisce un carrello mobile su guide rettilinee, nel momento in cui essa si trova nella posizione di prelievo bottiglie offre libero accesso al convogliatore e, di converso, durante la fase di deposizione delle bottiglie sul convogliatore, consente un altrettanto libero accesso alla zona di prelievo, ad esempio per allontanare un pallet vuoto ed avvicinarne uno carico di strati di bottiglie.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell’invenzione fornita a titolo di esemplificativo, non limitativo, con l’ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui: - la fig. 1 mostra una vista frontale schematica di un dispositivo depalettizzatore secondo il presente trovato;
- la fig. 2 mostra una vista laterale schematica del dispositivo secondo la figura 1, come posizionato in corrispondenza di un convogliatore; e
- le figure da 3 a 8 mostrano schematicamente le differenti fasi di lavoro successive di un dispositivo depalettizzatore secondo il presente trovato.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE
Nelle figure 1 e 2, un dispositivo depalettizzatore 10 per contenitori, in particolare bottiglie, comprende una struttura a portale avente una coppia di montanti 11, 12 ed un traverso 13.
La detta struttura a portale è integrale con un carrello
da una coppia di barre 14, 15 di sostegno, ciascuna delle quali è dotata di una coppia di rotelle scorrevoli su rotaie 16, 17 fissate al pavimento.
All’interno della detta struttura a portale scorre in senso verticale una testata di presa 18, ad esempio dotata di una pluralità di elementi tubolari ad azionamento pneumatico (non illustrati nelle figure) oppure di elementi in plastica rigida (non illustrati nelle figure) a comando pneumatico; i detti elementi sono atti ad essere inseriti tra i colli delle bottiglie presenti su un pallet 19 e, in seguito al comando di azionamento impartito alla testata di presa 18, ad afferrare una pluralità di bottiglie appartenenti ad uno strato di bottiglie presenti sul pallet, ed a sollevare le dette bottiglie fino ad una altezza predeterminata grazie ad un meccanismo di sollevamento trascinato da un opportuno motore 20.
II meccanismo di presa delle bottiglie è di per sé noto e la sua conformazione è ben conosciuta ai tecnici del settore; di conseguenza, esso non verrà nel seguito descritto in maggiore dettaglio.
Conformenente al trovato, su almeno uno dei montanti 11, 12 è montata una maniglia 21 grazie alla quale un operatore può manualmente spostare il dispositivo depalettizzatore 10 tra una prima posizione, nella quale la testata di presa 18 sovrasta il pallet 19 sul quale sono presenti le bottiglie, ed una seconda posizione in cui la testata 18 si trova al di sopra del piano 22 di un convogliatore 23 azionato da un opportuno motore 24 ed appartenente, ad esempio, ad un impianto di imbottigliamento.
Secondo una variante di realizzazione del trovato, il movimento di traslazione del depalettizzatore 10 può essere realizzato tramite un opportuno piccolo motore.
Con riferimento alle figure da 3 ad 8 verranno ora descritte le modalità di funzionamento del dispositivo depalettizzatore secondo il presente trovato.
Nella figura 3 il depalettizzatore 10 secondo il trovato è stato spostato lungo le rotaie 16 nella direzione indicata dalla freccia A e la testata di presa 18 si trova al di sopra di uno strato di bottiglie presente su un pallet 19.
Con riferimento alla figura 4, la testata di presa 18 si abbassa sulle bottiglie (frecce B-B), e gli elementi di presa penetrano tra i colli delle bottiglie.
Di seguito, il dispositivo pneumatico (non illustrato) di comando degli elementi di presa viene attivato, e tali elementi serrano tra di essi i colli delle bottiglie.
La testata di presa 18 viene quindi sollevata (figura 5, frecce C-C’) e, con essa, l’intero strato di bottiglie.
II depalettizzatore viene quindi traslato (freccia D) lungo le rotaie 16 finché la testata di presa 18 si trova al di sopra del piano del convogliatore 23.
Nel caso illustrato nella figura, il pallet rimane vuoto e, poiché il depalettizzatore è stato spostato in altra posizione, il pallet può essere allontanato e sostituito con un altro pallet sul quale può essere presente una pluralità di strati di bottiglie sovrapposti.
Il dispositivo di sollevamento ed abbassamento della testata di presa 18 viene quindi nuovamento attivato, e lo strato di bottiglie è depositato (figura 7, frecce E-E’) sul piano del convogliatore 23; contemporaneamente, gli elementi di presa vengono rilasciati e, non essendo più trattenute, le bottiglie vengono trasportate dal convogliatore verso ulteriori stazioni di lavorazione, ad esempio verso rimpianto di imbottigliamento.
La figura 8 illustra la posizione finale del ciclo, nella quale la testata 18 viene nuovamente sollevata (frecce F-F’), ed un nuovo pallet 19’ sul quale sono presenti, in questo caso, quattro strati sovrapposti di bottiglie, è presente nella zona di prelievo delle bottiglie stesse; il ciclo riprende con le stesse modalità più sopra descritte con riferimento alla figura 1.
II trovato è stato precedentemente descritto con riferimento ad una forma di realizzazione preferenziale dello stesso.
Tuttavia, appare chiaro che il trovato è suscettibile di numerose varianti che rientrano nei suoi scopi, nell’ambito delle equivalenze meccaniche.
In particolare, sono previste varianti di realizzazione secondo le quali il depalettizzatore conforme al trovato è atto ad effettuare il trasporto non solo di bottiglie, ma anche di flaconi, barattoli, vasetti ed altri tipi di contenitori per bevande o generi alimentari.
Inoltre, sebbene il trovato sia stato descritto con riferimento ad una forma di realizzazione vantaggiosa, secondo la quale la traslazione del depalettizzatore avviene tramite spinta manuale, appare evidente che il depalettizzatore stesso può essere dotato di mezzi motore per la movimentazione dello stesso sulle rotaie.
Inoltre, anche se non più dettagliatamente descritti, è evidente che il depalettizzatore secondo il trovato può essere dotato di mezzi di controllo movimentazione e sicurezza quali ad esempio degli interruttori di fine corsa, sensori di posizione ecc.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo depalettizzatore (10) per contenitori di varia natura, in particolare per bottiglie, comprendente una struttura di supporto (11, 12, 13) di una testata di presa (18) mobile verticalmente tra due posizioni predeterminate, la detta testata di presa (18) essendo dotata di elementi di presa atti a prelevare e sollevare uno strato di contenitori presenti su un pallet (19), caratterizzato dal fatto che la detta struttura di supporto (11 , 12, 13) è montata mobile in traslazione orizzontale tra una prima posizione in cui la detta testata di presa (18) sovrasta lo strato di contenitori da prelevare, ed una seconda posizione in cui la testata di presa (18) sovrasta un piano (22) sul quale il detto strato di contenitori va depositato.
  2. 2. Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la detta struttura (11, 12, 13) è montata su un carrello (14, 15) mobile su rotaie (16, 17) tra le dette prima e seconda posizione.
  3. 3. Dispositivo (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso è dotato di almeno una maniglia (21) per effettuare la traslazione orizzontale della detta struttura (11, 12, 13).
  4. 4. Dispositivo (10) secondo una delle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che esso è dotato di mezzi motore per effettuare la traslazione orizzontale della detta struttura (11, 12, 13).
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