ITVR980072A1 - Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o piu' sterzanti o autosterzanti posteriori di veicoli. - Google Patents

Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o piu' sterzanti o autosterzanti posteriori di veicoli. Download PDF

Info

Publication number
ITVR980072A1
ITVR980072A1 IT000072A ITVR980072A ITVR980072A1 IT VR980072 A1 ITVR980072 A1 IT VR980072A1 IT 000072 A IT000072 A IT 000072A IT VR980072 A ITVR980072 A IT VR980072A IT VR980072 A1 ITVR980072 A1 IT VR980072A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
distributor device
steering
axle
distributor
wheel
Prior art date
Application number
IT000072A
Other languages
English (en)
Inventor
Armando Biondi
Original Assignee
Armando Biondi
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Priority to IT000072 priority Critical patent/IT1299693B1/it
Application filed by Armando Biondi filed Critical Armando Biondi
Priority to EP99936981A priority patent/EP1100710B1/en
Priority to AU51943/99A priority patent/AU760324B2/en
Priority to DE1999616282 priority patent/DE69916282T2/de
Priority to PCT/IT1999/000253 priority patent/WO2000007866A1/en
Priority to ES99936981T priority patent/ES2220097T3/es
Priority to BR9912779A priority patent/BR9912779A/pt
Priority to US09/744,855 priority patent/US6508330B1/en
Priority to AT99936981T priority patent/ATE263698T1/de
Priority to CA 2339763 priority patent/CA2339763A1/en
Publication of ITVR980072A1 publication Critical patent/ITVR980072A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1299693B1 publication Critical patent/IT1299693B1/it
Priority to ZA200100998A priority patent/ZA200100998B/en

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D5/00Power-assisted or power-driven steering
    • B62D5/06Power-assisted or power-driven steering fluid, i.e. using a pressurised fluid for most or all the force required for steering a vehicle
    • B62D5/08Power-assisted or power-driven steering fluid, i.e. using a pressurised fluid for most or all the force required for steering a vehicle characterised by type of steering valve used
    • B62D5/083Rotary valves
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D13/00Steering specially adapted for trailers
    • B62D13/04Steering specially adapted for trailers for individually-pivoted wheels
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62DMOTOR VEHICLES; TRAILERS
    • B62D7/00Steering linkage; Stub axles or their mountings
    • B62D7/06Steering linkage; Stub axles or their mountings for individually-pivoted wheels, e.g. on king-pins
    • B62D7/14Steering linkage; Stub axles or their mountings for individually-pivoted wheels, e.g. on king-pins the pivotal axes being situated in more than one plane transverse to the longitudinal centre line of the vehicle, e.g. all-wheel steering
    • B62D7/142Steering linkage; Stub axles or their mountings for individually-pivoted wheels, e.g. on king-pins the pivotal axes being situated in more than one plane transverse to the longitudinal centre line of the vehicle, e.g. all-wheel steering specially adapted for particular vehicles, e.g. tractors, carts, earth-moving vehicles, trucks
    • B62D7/144Steering linkage; Stub axles or their mountings for individually-pivoted wheels, e.g. on king-pins the pivotal axes being situated in more than one plane transverse to the longitudinal centre line of the vehicle, e.g. all-wheel steering specially adapted for particular vehicles, e.g. tractors, carts, earth-moving vehicles, trucks for vehicles with more than two axles
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y10TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10TTECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T137/00Fluid handling
    • Y10T137/8593Systems
    • Y10T137/86493Multi-way valve unit
    • Y10T137/86574Supply and exhaust
    • Y10T137/86638Rotary valve
    • Y10T137/86646Plug type
    • Y10T137/86654For plural lines

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Combustion & Propulsion (AREA)
  • Transportation (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Steering-Linkage Mechanisms And Four-Wheel Steering (AREA)
  • Steering Control In Accordance With Driving Conditions (AREA)
  • Power Steering Mechanism (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)
  • Automatic Cycles, And Cycles In General (AREA)
  • Fluid-Pressure Circuits (AREA)

Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
“DISPOSITIVO DISTRIBUTORE OLEODINAMICO DI TIPO ROTATIVO PER APPLICAZIONI OLEODINAMICHE, IN PARTICOLARE PER LA STERZATURA DI UNO O PIU’ ASSALI STERZANTI O AUTOSTERZANTI POSTERIORI DI VEICOLI”
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo.
Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad un dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo, inseribile in applicazioni di tipo oleodinamico come, ad esempio, la sterzatura di uno o più assali sterzanti posteriori di veicoli.
L’invenzione trova principale applicazione nel campo del’industria meccanica, agricola e dei trasporti.
STATO DELLA TECNICA
La domanda di brevetto italiano n. B092A327 descrive un impianto di guida servoassistita per la sterzatura dell’assale posteriore sterzante di un veicolo, in particolare di un veicolo pesante.
Scopo del trovato descritto in questa domanda di brevetto italiano è quello di collegare limpianto sterzante anteriore del veicolo comprendente una idroguida con l’assale posteriore sterzante del veicolo stesso in modo tale che una manovra di sterzatura effettuata dall’autista sul volante risulti nella simultanea e coordinata rotazione delle ruote anteriori e dell’assale posteriore sterzante del veicolo.
Per raggiungere questo scopo, il trovato prevede effettuare il comando tramite un attuatore a doppio effetto il corpo del quale è collegato ad un braccio vincolato al perno che consente la rotazione della ruota attorno ad un asse verticale, detto braccio essendo collegato ad un corrispondente braccio per la rotazione dell’altra ruota dell’assale tramite una opportuna barra di collegamento.
Il pistone racchiuso all’ interno dell’attuatore è fissato mediante l’estremità dello stelo all’assale del veicolo, e suddivide il volume interno al corpo in due camere distinte ciascuna delle quali è atta ad essere riempita di olio sotto pressione a seguito di un comando oleodinamico e di causare quindi lo spostamento del corpo dell'attuatore il quale a sua volta provoca la simultanea rotazione delle due ruote dell’assale.
Secondo una forma di realizzazione di questo trovato, la leva dell’ idroguida del veicolo è collegata all’attuatore tramite un cavo flessibile di tipo Bowden, una estremità del quale è direttamente collegata al cassetto di un distributore a movimento di traslazione assiale, a due vie e tre posizioni fissato sul corpo dell’attuatore; in una tale configurazione, la manovra di sterzatura effettuata sul volante da parte dell’autista viene trasmessa da parte dell’idroguida e del cavo Bowden al cassetto del distributore che viene di conseguenza traslato ponendo in comunicazione dei circuiti idraulici di potenza atti ad inviare olio sotto pressione nell’ una o nell’altra camera dell’attuatore a doppio effetto per effettuare la sterzatura dell’assale posteriore.
Un sistema analogo a quello sopra descritto è oggetto della domanda di brevetto europeo n. EP-A-710601.
In questo caso l impianto di sterzatura, che utilizza sempre un attuatore a doppio effetto, può essere comandato tramite un distributore assiale a due vie e tre posizioni, ed è applicato per la sterzatura di uno o più assali di un semirimorchio oppure di un rimorchio di veicolo.
In entrambi i casi l’angolo di sterzatura delle ruote anteriori della motrice oppure, in caso di semirimorchio, l’angolo di rotazione della ralla, viene trasferito al detto distributore assiale tramite mezzi opportuni, ad esempio un cavo Bowden oppure un circuito idraulico comandato da un secondo attuatore a doppio effetto.
La domanda di brevetto europeo n. EP-A-786394 descrive un perfezionamento deirimpianto di cui alla sopra citata domanda di brevetto europeo n. EP-A-710601.
Il perfezionamento è qui rappresentato dalla presenza di un attuatore a doppio effetto collegato tra il perno di rotazione della ruota da comandare ed il distributore assiale; di conseguenza, tale distributore assiale è in questo caso collegato a due attuatoli a doppio effetto, il corpo di ognuno dei quali è vincolato al perno di rotazione di una singola ruota.
La ripartizione delle pressioni nei vari circuiti idraulici consente qui di ottenere la precisione di sterzatura.
Il documento US-A-4.955.630, depositato anteriormente alle citate domande di brevetto europeo, descrive un impianto di sterzatura per una coppia di assali di semirimorchio.
Anche in questo caso è previsto un sensore della posizione angolare della ralla (la cosiddetta “quinta ruota”) rispetto al semirimorchio ed un cavo Bowden per trasferire la rotazione ad un distributore di tipo assiale.
Un attuatore a doppio effetto è comandato da detto distributore per ottenere la rotazione delle ruote di uno o più assali simultaneamente.
Altri impianti di sterzatura per terzi assali di motrici, oppure per assali singoli o multipli di semirimorchi o rimorchi, dotati di almeno un distributore assiale a due vie e tre posizioni sono rispettivamente descritti nel brevetto europeo n. EP-B 1-386370, nel brevetto US-A-5244226, nel brevetto intemazionale n. WO-A-8907065 e nel brevetto italiano n. ΓΓ-Α1263504.
Gli impianti di sterzatura sopra menzionati, che sono dotati di distributori di tipo assiale nei quali è presente un cassetto traslabile in senso rettilineo soffrono di alcuni importanti inconvenienti e svantaggi che ne limitano l’uso, complicano la meccanica generale dell’impianto e non permettono di prevedere dispositivi di sicurezza aggiuntivi in caso di guasti o avarie.
In particolare, con riferimento agli impianti rispettivamente descritti nella domanda di brevetto italiano n. B092A327 e nelle domande di brevetto europeo n. EP-A-710601 e n. EP-A-786394, essi sono dotati di un cilindro attuatore nel quale lo stelo è fisso, mentre l’organo mobile è costituito dal corpo del cilindro stesso.
Questa soluzione, che è resa inevitabile dall’ asservimento idraulico dell’impianto di sterzatura dell’assale da ruotare, richiede l’uso di un cilindro attuatore appositamente costruito, pertanto costoso, e non consente l’uso di cilindri normalmente in commercio.
Inoltre, il distributore a due vie e tre posizioni deve in questo caso necessariamente essere vincolato al corpo del cilindro, cioè all’organo mobile; per questo motivo, il cavo Bowden che collega rigidamente la leva dell’ idroguida al cassetto del distributore deve essere dotato di un organo espansore disposto tra la leva dell’ idroguida ed una estremità del detto cavo, e ciò allo scopo di consentire il movimento della leva dell’idroguida anche quando il corpo del cilindro e le ruote dell’assale posteriore sono bloccate nella posizione più sfavorevole.
Questa soluzione complica ulteriormente la meccanica generale dell’ impianto, ne eleva il costo ed introduce possibili fonti di guasti o rotture.
Ancora, gli impianti di tipo tradizionale non sono provvisti di alcun tipo di dispositivo di sicurezza che agisca nel caso di eventuali o possibili rotture del cavo Bowden o di altri organi di collegamento durante la sterzatura; allorché si verifica una tale eventualità, viene a crearsi una immediata situazione di pericolo in quanto l’assale non può più essere comandato dall’ idroguida della motrice e le ruote tendono a rimanere sterzate nella direzione in cui erano rivolte al momento della rottura.
A completamento dell’esposto si segnala che sono altresì noti nella tecnica dei distributori a due vie e tre posizioni di tipo rotativo; tali distributori rotativi vengono utilizzati nell’impianto di idroguida di veicoli leggeri o pesanti, ed assolvono l’unico scopo di aprire e chiudere le luci del distributore per inviare olio sotto pressione nell’ una o nell’altre delle camere di un cilindro di potenza.
Per questo compito che sono chiamati ad assolvere, tali distributori rotativi hanno un campo di rotazione estremamente limitato, dell’ordine di circa 5°-6°, e gli organi mobili sono dotati di opportune battute di arresto che limitano la rotazione ai valori sopra indicati.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si propone di ovviare agli inconvenienti e svantaggi tipici della tecnica nota, e di fornire quindi un distributore oleodinamico di tipo rotadvo che abbia una particolarmente interessante applicazione nel campo della sterzatura di assali posteriori di veicoli, come pure di assali di rimorchi o semirimorchi.
Più dettagliatamente, la presente invenzione si propone di fornire un distributore oleodinamico di tipo rotativo che consenta di utilizzare per il comando di potenza della sterzatura dell’assale in questione un cilindro attuatore di normale reperibilità commerciale e che, nel caso di trasmissione del comando di sterzatura tramite cavo Bowden, consenta di evitare l’utilizzo di organi espansori per consentire il completo movimento angolare della leva dell’ idroguida anche con le ruote dell’assale posteriore bloccate nella posizione più sfavorevole.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo distributore che, contrariamente a qualsiasi soluzione nota nella tecnica, possa anche essere posizionato sull’asse da comandare, ottenendo così una trasmissione diretta del comando di sterzarne e riducendo in modo sostanziale i componenti meccanici dell’impianto di sterzatura.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo distributore dotato di mezzi di sicurezza che consentano, in caso di rotture o guasti degli organi di trasmissione del comando di sterzatura, di riportare automaticamente le ruote comandate dell’assale posteriore verso una posizione neutra di avanzamento rettilineo, evitando pericolose sbandate del veicolo.
Non ultimo scopo dell’invenzione è quello di fornire un dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo che agisca su un campo di rotazione molto ampio, ed in ogni caso superiore al campo di rotazione delle ruote da comandare dell’assale del veicolo, in modo tale da potere comandare la rotazione delle ruote lungo tutto il campo di escursione angolare delle stesse.
Ulteriore scopo dell’ invenzione è quello di fornire un distributore di tipo rotativo che possa essere indifferentemente utilizzato per applicazioni nelle quali la trasmissione del comando di sterzatura avvenga meccanicamente oppure per via elettronica o elettromeccanica.
Ciò è ottenuto mediante un dispositivo distributore di tipo rotativo avente le caratteristiche descritte alla rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti delineano forme di realizzazione particolarmente vantaggiose del dispositivo secondo l’invenzione.
II dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo secondo l’invenzione comprende un primo corpo, denominato “maschio distributore”, girevole attorno ad un asse di rotazione e collegato, tramite un opportuno organo meccanico, ad esempio una leva vincolata all’asse di rotazione, all’impianto che fornisce il comando al dispositivo stesso; a seconda dei casi, il maschio distributore è collegato tramite opportuni mezzi meccanici oppure elettronici oppure elettromeccanici all’impianto di sterzatura delle ruote anteriori di un veicolo.
Il detto maschio distributore è racchiuso all’interno di un secondo corpo sul quale sono previste le canalizzazioni per l’invio di olio sotto pressione verso le due camere di un cilindro attuatore; conformemente a differenti forme di realizzazione, nel campo della sterzatura di assali sterzanti posteriori di veicoli, oppure di rimorchi o semirimorchi, il detto secondo corpo può essere direttamente fissato sull’asse di una delle ruote dell’assale comandato, ciò che consente di evitare l’utilizzo di una pluralità di organi meccanici di collegamento, come prevedono le soluzioni note nella tecnica.
Alternativamente, il detto secondo corpo può essere disposto in una qualsiasi posizione, non essendo la sua locazione vincolante per il buon funzionamento deirimpianto di sterzatura come in altre soluzioni note nella tecnica.
Conformemente ad una caratteristica dell’ invenzione, il maschio distributore è concepito in modo tale da consendre rotazioni di qualsiasi ampiezza, ove necessario anche di un angolo giro, attorno all’asse di rotazione.
Nel caso specifico in cui il dispositivo secondo l’invenzione venga applicato per la sterzatura di assali posteriori di veicoli o rimorchi o semirimorchi, il maschio distributore viene disegnato in modo tale da permettere una rotazione angolare di comando idraulico fino a 58°, sia in senso orario che antiorario, rispetto ad una convenzionale posizione di equilibrio e partenza, corrispondente ad una situazione di ruote motrici e comandate allineate nella medesima direzione, cioè di veicolo che si muove su una traiettoria rettilinea.
Pertanto, il dispositivo distributore secondo l’invenzione viene a possedere una escursione angolare superiore all’angolo di sterzatura delle ruote, consentendo quindi di controllare la rotazione delle ruote stesse lungo tutto il campo angolare all’interno del quale le ruote stesse vengono ruotate.
Inoltre, detta escursione angolare consente il completo movimento angolare della leva dell’ idroguida anche con le ruote dell’assale posteriore bloccate nella posizione più sfavorevole.
E’ opportuno qui ricordare che per rotazione di una ruota, ai fini della presente trattazione, si intende in ogni caso la rotazione della ruota stessa attorno ad un asse sostanzialmente verticale detto asse di sterzatura per ottenere il cambiamento di direzione del veicolo sul quale la ruota è montata.
Secondo una caratteristica dell’invenzione, l’azione di comando effettuata sul maschio distributore dal movimento angolare delle ruote dell’assale anteriore, provoca il passaggio di olio sotto pressione verso una delle camere di un attuatore a doppio effetto il quale provoca la rotazione delle ruote dell’assale comandato finché il secondo corpo, collegato a dette ruote dell’assale comandato, non ha ruotato per un angolo identico a quello di rotazione del maschio distributore.
Conformemente all’invenzione, sull’albero di comando è prevista una coppia di superfìci inclinate contrapposte atte a cooperare con una sfera sulla quale agisce una estremità di una molla, l’altra estremità della quale è vincolata al secondo corpo del distributore.
Questa disposizione costituisce una coppia di centratura della distribuzione idraulica; infatti, quando la sfera è in contatto contemporaneamente con le due superfici inclinate, il maschio distributore risulta essere centrato rispetto al secondo corpo, con la conseguente centratura della distribuzione idraulica.
Durante l’azione di comando, la sfera è in contatto con un’unica superficie inclinata ed attiva una coppia di reazione al comando, proporzionale al carico della molla ed alla inclinazione della superficie inclinata, ciò che risulta in una forza che tende a riportare automaticamente la distribuzione idraulica in posizione centrata, e quindi di equilibrio, quando viene a cessare l’azione rotatoria dell’albero di comando.
Il maschio distributore rotativo, per la sua forma costruttiva, è idraulicamente equilibrato e cioè, a qualsiasi pressione le spinte idrauliche in tutte le direzioni hanno sul maschio stesso una forza risultante nulla.
Ciò comporta degli evidenti vantaggi dal punto di vista della manovra, che è facile e leggera, come pure della affidabilità meccanica e della durata del dispositivo conforme all’invenzione.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa dell’ invenzione, il maschio distributore è collegato, senza gioco, al proprio albero di comando tramite un giunto di tipo “Oldham” in modo non vincolante, ciò che permette al maschio distributore di mantenersi idraulicamente equilibrato nel corpo distributore e di non essere influenzato da eventuali sollecitazioni provenienti dallestemo.
Conformemente ad una ulteriore forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa dell’ invenzione, nel caso di applicazione per la sterzatura di assali posteriori di motrici oppure di assali di rimorchi o semirimorchi, il dispositivo distributore è dotato di un sistema di sicurezza automatico in grado di riportare automaticamente le ruote nella posizione di equilibrio corrispondente alla marcia su percorso rettilineo in caso di guasto o rottura del sistema di trasmissione del comando di sterzatura.
In particolare, sull’albero di comando del distributore viene applicato un organo di posizionamento automatico del maschio distributore rispetto alla propria posizione di origine, corrispondente alla marcia rettilinea delle ruote dell’assale comandato.
Tale organo di posizionamento comprende una molla che, a seconda dei casi, può es- . sere sollecitata tangenzialmente oppure assialmente rispetto alla posizione dell’albero di comando; tale molla, ove sollecitata, esercita una forza sul maschio distributore che tende a riportarlo nella sua posizione di origine.
Pertanto, ove venisse a mancare il funzionamento del comando elettronico oppure del comando meccanico a causa della una rottura ad esempio del cavo Bowden di trasmissione, ciò che comporta l’interruzione del collegamento tra motrice ed assale comandato, la suddetta molla viene ad agire automaticamente riportando il maschio distributore nella posizione corrispondente alla direzione rettilinea e centrata delle ruote, evitando pericolosi sbandamenti del veicolo.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente, di alcune forme di realizzazione dell’invenzione, fomite a titolo di esempi non limitativi, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate, in cui:
- la fig. 1 mostra una sezione laterale di un dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo secondo la presente invenzione;
- la ffigg. 2 mostra una sezione lungo la linea A-A di fig. 1;
- la fig. 3 mostra una sezione lungo la linea B-B di fig. 1;
- la fig. 4 mostra una vista parzialmente sezionata di un dispositivo distributore secondo l’invenzione, come applicato su assale in posizione disassata rispetto all’asse di rotazione di una ruota di assale da comandare;
- la fig. 4a mostra una sezione laterale di un meccanismo di sicurezza collegato all’albero di comando di un dispositivo distributore secondo l’invenzione;
- la fig. 5 mostra una vista dall’alto del dispositivo di fig. 4;
- la fig. 6 mostra una vista parzialmente sezionata di un dispositivo distributore secondo l’invenzione, come applicato in posizione allineata all’asse di rotazione di una ruota di assale da comandare;
- la fig. 7 mostra una vista dall’alto del dispositivo di fig. 6;
- la fig. 8 mostra, in sezione laterale, un comando di sterzatura per assali di tipo elettronico o elettromeccanico, dotato di un dispositivo distributore secondo l’invenzione;
- la fig. 9 mostra una vista dal basso parzialmente sezionata del comando di fig. 8; - la fig. 10 mostra uno schema funzionale di un dispositivo distributore rotativo secondo l invenzione, come applicato ad un comando di sterzatura a trasmissione meccanica e disposto disassato rispetto all’asse di rotazione della ruota dell’assale comandato, confrontato con lo schema funzionale di un distributore assiale di tipo noto nella tecnica;
- la fig. 11 mostra uno schema simile a quello di fig. 10, il dispositivo secondo l’invenzione essendo disposto sull’asse comandato da ruotare, e confrontato con lo schema funzionale di un distributore assiale di tipo noto nella tecnica; - la fig. 12 mostra uno schema funzionale di un dispositivo distributore rotativo secondo l’invenzione, come applicato ad un comando di sterzatura a trasmissione elettronica e fissato disassato rispetto all’asse di rotazione della ruota dell’assale comandato, confrontato con lo schema funzionale di un distributore assiale di tipo noto nella tecnica;
- la fig. 13 mostra uno schema simile a quello di fig. 12, il dispositivo secondo l’invenzione essendo fissato sull’asse comandato da ruotare, e confrontato con lo schema funzionale di un distributore assiale di tipo noto nella tecnica; - la fig. 14 mostra uno schema che illustra in via di principio il collegamento di un dispositivo secondo l’invenzione, fissato sull’asse comandato da ruotare per una applicazione del tipo terzo assale sterzante comandato nei due sensi di marcia, la trasmissione del comando di sterzatura essendo effettuata a mezzo di un cavo Bowden;
- la fig. 15 mostra uno schema analogo a quello della figura 14, la trasmissione del comando di sterzatura essendo effettuata per via elettronica o elettromeccanica; 17 mostrano rispettivamente due schemi analoghi a quelli delle figg. 14 e 15, nei quali il dispositivo secondo l’invenzione è applicato per il comando di un assale posteriore sterzante comandato nei due sensi di marcia di un semirimorchio di veicolo articolato;
- la fig. 18 mostra uno schema che illustra in via di principio il collegamento di un dispositivo secondo l’invenzione fissato disassato rispetto all’asse di rotazione della ruota dell’assale comandato, per una applicazione del tipo terzo assale autosterzante comandato in retromarcia, la trasmissione del comando di sterzatura essendo effettuata a mezzo di un cavo Bowden;
- la fig. 19 mostra uno schema analogo a quello della figura 18, la trasmissione del comando di sterzatura essendo effettuata per via elettronica o elettromeccanica; - le figg. 20 e 21 mostrano rispettivamente due schemi analoghi a quelli delle figure 18 e 19, nei quali il dispositivo secondo l invenzione è applicato per il comando di un assale posteriore autosterzante comandato in retromarcia di un semirimorchio di un veicolo articolato.
DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE
Nella figura 1, il numero di riferimento 10 indica generalmente un dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo secondo la presente invenzione.
I distributore 10 comprende un corpo 11 metallico cavo al proprio interno collegato direttamente oppure indirettamente al perno 50 (vedi ad es. figg. da 14 a 21) di rotazione attorno ad un asse verticale di una ruota posteriore 51 appartenente ad un assale posteriore sterzante di motrice oppure di un rimorchio o di un semirimorchio di un veicolo.
All’interno del volume definito all’interno del corpo 11 è presente un organo 12, rotativo attorno all’asse X, e che verrà nel seguito definito come “maschio distributore”.
D maschio distributore 12 (vedasi fig. 2) possiede una forma cilindrica, sulla superficie laterale del quale sono presenti quattro incavi che defiscono quattro rispettive guide di distribuzione idraulica 13, 14, 15, 16 disposte, nella posizione di equilibrio idraulico del dispositivo 10, in corrispondenza di altrettante aperture praticate nel corpo 11, la funzione delle quali verrà nel seguito più dettagliatamente descritta.
Per il momento è importante sottolineare che ciascuna delle guide 13-16 non chiude totalmente la propria corrispondente apertura, essendo costantemente mantenuta, anche in posizione di equilibrio, una luce di circa 0,5 mm che consente il passaggio di olio tra le varie camere individuate, all’ interno del corpo cavo 11, tra il maschio distributore 12 e la superficie interna del corpo cavo 11.
Ancora, il maschio distributore 12 è collegato assialmente ad un albero di comando 17 unito al corpo 11 tramite una coppia di cuscinetd 18; l’albero di comando 17 è a sua volta comandato da un dispositivo di trasmissione di tipo meccanico oppure elettronico o elettromeccanico che trasferisce la manovra di sterzatura impartita dall’autista del veicolo al dispositivo 10 per la successiva sterzatura della ruota 51.
Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa dell’ invenzione, il collegamento tra maschio distributore 12 ed albero di comando 17 avviene tramite un giunto Oldham 19 interposto tra questi elementi.
Tale giunto 19 evita che eventuali movimenti in senso radiale dell’albero di comando 17 vengano trasferiti al maschio distributore 12; pertanto, a quest’ultimo viene trasferito unicamente il moto di rotazione impressa all’albero 17.
L’estremità inferiore dell’albero 17, in corrispondenza del collegamento con il giunto 19, possiede una forma sostanzialmente cilindrica; tuttavia, come chiaramente visìbile nella figura 3, la superficie laterale di tale estremità inferiore è leggermente abbassata ed inclinata in corrispondenza di due poli contrapposti formando una coppia di cave 20, 21.
Una sfera 22, spinta da una molla di compressione 23 che si appoggia all’interno di una cava di un dado filettato 24 unito al corpo 11 del dispositivo 10, agisce all’ interno di una delle dette cave 20, 21 in modo tale da esercitare sull’albero di comando 17 una spinta che tende a riportare l’albero 17, una volta che esso venga ruotato attorno all’asse X, in una posizione di equilibrio stabile come illustrata nella figura 3, e ciò grazie alla presenza delle superfìci inclinate di cui è dotata l’estremità inferiore dell’albero 17.
Come è possibile verificare osservando la parte superiore delle rispettive figure da 14 a 21, il dispositivo distributore rotativo 10 secondo la presente invenzione è inserito in un circuito oleodinamico alimentato da una pompa 31 azionata da un opportuno organo motore 30, il quale è generalmente costituito dal motore endotermico del veicolo sul quale è presente limpianto di sterzatura assali, oppure da un altra fonte di alimentazione non rappresentata, quale ad esempio una elettropompa.
I circuito comprende una pompa 31, una valvola di regolazione portata 32, un serbatoio 33 con annesso filtro 33’ ed una elettrovalvola principale 34; il dispositivo distributore 10 è atto a canalizzare l’olio circolante nel circuito oleodinamico verso una delle rispettive camere R, L individuate all’interno di un cilindro attuatole 40 il cui corpo 41 è vincolato all’assale del veicolo ed il cui stelo 42 è articolato su di una leva 52 che trasferisce il movimento di traslazione dello stelo 42 all’asse di rotazione 50 della ruota comandata 51.
Quest’ ultima è collegata mediante una opportuna barra di trasmissione 53 all’altra ruota 54 dell’assale da sterzare, essendo eventualmente interposto un opportuno meccanismo 55, di per sé noto e non facente parte della presente invenzione, comandato a partire da una sorgente oleodinamica di aria compressa, per bloccare le ruote dell’assale in posizione rettilinea allorché il veicolo viaggia ad una velocità superiore ad un limite predeterminato.
Un circuito oleodinamico del tipo sopra descritto deve comprendere ancora una valvola limitatrice di pressione ed una valvola anticavitazione, collegate in parallelo a valle della elettrovalvola principale 34.
Conformemente ad una caratteristica vantaggiosa della presente invenzione, il corpo 11 del dispositivo distributore rotativo 10 comprende una cavità all’interno della quale è disposto un organo 25 formante allo stesso tempo valvola limitatrice di pressione ed anticavitazione (vedi figg. 1 e 2); tale organo 25 comunica con la camera in pressione airintemo della quale è disposto il maschio distributore 12 tramite una coppia di aperture 29, e con la camera in scarico 28 quando si apre la testata 26 della doppia valvola.
Sempre con riferimento alle figure 1, 2 e 3, il dispositivo distributore rotativo 10 comprende un primo raccordo 60 di ingresso dell’olio sotto pressione proveniente dalla pompa principale 31 (figg. 14-21), un secondo raccordo 61 di uscita o ritorno T, come pure un terzo raccordo 62, collegato tramite una opportuna tubazione alla camera R del cilindro attuatore 40, ed un quarto raccordo 63, collegato tramite una opportuna tubazione alla camera L del cilindro attuatore 40.
Inoltre, come è evidenziato nelle stesse figure, il dispositivo distributore rotativo 10 dispone ancora di un quinto e di un sesto raccordo 64, 65, che secondo questa forma di realizzazione sono otturati tramite opportuni tappi a tenuta; tali raccordi possono essere utilizzati per il comando di un eventuale secondo cilindro attuatore, ove esso sia presente.
Infine, il dispositivo 10 dispone di un settimo raccordo 66, anch’esso otturato tramite un opportuno tappo, che può essere utilitzzato come ritoro dell’olio al serbatoio in alternativa al raccordo 61.
Conformemente all’invenzione, gli opposti raccordi 62 e 64, come pure gli opposti raccordi 63 e 65 sono rispettivamente collegati tramite opportuni passaggi che attraversano il maschio distributore 12 e che servono ad equilibrare la pressione nelle varie camere del distributore; nella figura 2 sono state indicate con linee tratteggiate 67 e 68 le estremità dei suddetti passaggi.
Con particolare riferimento alle figure 2 e 3 verrà di seguito illustrato il funzionamento generale del dispositivo distributore rotativo 10 secondo la presente invenzione.
Verranno quindi illustrate alcune particolari forme di realizzazione e di applicazione del dispositivo 10 stesso.
Come precedentemente ricordato, nelle figure 2 e 3 il dispositivo 10 si trova in una posizione di equilibrio; a puro scopo di chiarezza della successiva esposizione, viene convenuto che questa posizione rappresenti l’origine di una manovra di sterzatura di un veicolo in corrispondenza di un assale da comandare del quale sia montato il dispositivo secondo l invenzione.
Inoltre, si conviene che l’albero di comando 17 sia collegato ad un generico dispositivo di trasmissione che trasferisce ad esso il comando di sterzatura proveniente dall’assale anteriore o dalla ralla; che il corpo 11 del distributore 10 sia direttamente o indirettamente collegato all’asse della ruota da sterzare; che i raccordi R e L dal corpo 11 del dispositivo distributore siano collegati a due camere contrapposte di un cilindro attuatone di potenza che agisce sulla ruota per l'rla ruotare attorno al suddetto asse; che i raccordi 60 e 61 di mandata P e ritorno T del distributore 10 siano inseriti in un circuito oleodinamico nel quale circola dell’olio sotto pressione proveniente da una pompa.
In tale situazione il dispositivo distributore è in una posizione inattiva o di by-pass, e folio si distribuisce in modo equilibrato tra le camere del distributore grazie alle luci di passaggio sulle quattro guide di distribuzione idraulica 13, 14, 15, 16 del maschio distributore 12.
Si supponga ora che l’albero di comando 17 venga ruotato, a partire da un comando di sterzatura proveniente dalla motrice, per un angolo predeterminato e normalmente compreso tra 0° e 58° in senso orario attorno all’asse X.
Il maschio distributore 12, vincolato assialmente all’albero 17, ruota allora di un angolo corrispondente, e la guida di distribuzione 14, in modo proporzionale all’angolo di rotazione, scopre progressivamente l’apertura sul raccordo 62 aumentando l’area di passaggio dell’olio proveniente dal raccordo di mandata 60; contemporaneamente, la guida 14 riduce l’area di passaggio dell’olio verso il raccordo di scarico 61.
Simultaneamente la guida di distribuzione 13 ricopre progressivamente l’apertura del raccordo 63, riducendo l’area di passaggio dell’olio proveniente dal raccordo di mandata 60; contemporaneamente, la guida 13 aumenta larea di passaggio dell’olio verso il raccordo di scarico 61 con il risultato che l’olio sotto pressione proveniente dal raccordo 60 si dirige verso la camera R del cilindro attuatore, provocando il progressivo scarico della camera L ed il movimento dello stelo del cilindro stesso.
Essendo tale stelo (vedi figg. da 14 a 21) collegato alla ruota 51 da sterzare, quest’ ultima viene ruotata attorno al proprio asse verticale 50, trascinando anche la seconda ruota 54 dell’assale.
Durante la rotazione il maschio distributore 12 è sottoposto ad uno sforzo antagonista di rotazione attorno all’asse X che tende a riportarlo nella posizione di equilibrio, dovuto al fatto che la sfera 22 (figg. 1 e 3), sottoposta all’azione di spinta esercitata dalla molla 23, non si trova più nella conca 20 prevista all’estremità inferiore dell’albero 17, bensì su una delle superflui inclinate formanti la conca 20 stessa.
Di conseguenza, il maschio distributore 12 è sottoposto ad uno sforzo proporzionale sia alla forza della molla 23, sia alla inclinazione della superficie a contatto della sfera 22, che tende a ripristinare la posizione di equilibrio nella quale la sfera 22 è disposta nella conca.
I risultato di tale azione è che, a seguito di una manovra di sterzatura il maschio distributore ruota e provoca l’azionamento del cilindro attuatore, che determina la rotazione delle ruote dell’assale comandato fino a che il corpo del distributore, collegato a dette ruote dell’assale comandato, non ha ruotato per un angolo identico a quello di rotazione del maschio distributore.
Si ripristina quindi la condizione di equilibrio con il flusso idraulico in by-pass, anche se le ruote del mezzo sono sterzate.
Ciò contribuisce in modo essenziale alla costruzione di un dispositivo distributore solido, affidabile e di scarsissima manutenzione e consente di raggiungere gli scopi prefissi dall’ invenzione.
Le figure 4 e 5 illustrano una forma di realizzazione della presente invenzione, nella quale il dispositivo distributore 10 è fissato su di una base 70 separata dall’asse verticale di rotazione della ruota da sterzare, la detta base 70 essendo ad esempio fissata all’assale del veicolo.
In queste figure si può notare che il dispositivo 10 è montato girevole su una coppia di cuscinetti 71 attorno ad un asse di rotazione X costituito da un perno 72 vincolato alla base 70.
L’albero di comando 17 del maschio distributore è rigidamente collegato ad una leva 73 con l’interposizione di un organo di sicurezza 74 che costituisce un limitatore di coppia, meglio illustrato nella figura 4a, e che consente di non spezzare la leva 73 oppure il cavo Bowden 58 in caso di un eventuale bloccaggio del maschio distributore 12 nel corpo del dispositivo 10.
L’organo di sicurezza 74 evita questa possibilità grazie al fatto che l’estremità 75 della leva stessa è conformata a calotta la base della quale è contenuta all’ interno di un corpo cilindrico cavo 76 e coopera con una coppia di molle 77, 78 coassiali che si appoggiano, da una parte aH’intemo della detta estremità 75 e, dall’altra parte, all’ all’ interno di una sede opportuna di un profilato cilindrico 79 fissato all’albero di comando 17 ed al corpo cilindrico 76.
Un’eventuale sforzo di rotazione sulla leva 73 con albero di comando 17 bloccato determina una rotazione della leva stessa grazie allo schiacciamento delle molle 77, 78 ed alla rotazione della calotta 75; poiché il movimento di rotazione ha una escursione angolare abbastanza limitata e normalmente inferiore a 60°, non vi è possibilità di spezzare la leva 73.
Secondo questa forma di realizzazione, il dispositivo distributore 10 comprende inoltre un sistema di sicurezza 80 che consente di riportare le ruote comandate del mezzo in posizione rettilinea e centrata anche in caso di mancato funzionamento del comando elettronico o rottura di elementi di trasmissione come ad esempio del cavo Bowden che collega l’idroguida del mezzo con la leva di comando 73.
II sistema di sicurezza 80 comprende un primo perno 81 collegato ad un punto fisso, ad esempio alla base 70 nella figura 4 oppure all’assale del veicolo, un secondo perno 82 fissato alla leva 73, nonché una molla 83 che si aggancia per le sue estremità ai suddetti perni 81 e 82.
La disposizione dei perni 81 e 82 è tale che la molla 83 eserciti uno sforzo che tende costantemente a riportare la leva 73 in una posizione predeterminata, centrale (vedasi fig. 5), nella quale le ruote dell’assale comandato del veicolo sono disposte allineate e centrate in direzione rettilinea.
Nel caso di rottura di un elemento di trasmissione durante la manovra di sterzatura, la leva 73, collegata per l’estremità 84 al cavo di trasmissione, diviene improvvisamente svincolata ed indipendente dall’azione esercitata dall’autista del mezzo e si innesta una immediata situazione di pericolo.
Grazie alla presenza del sistema di sicurezza 80 ciò viene evitato grazie alla presenza della molla 83, che agisce direttamente sulla leva 73 ed impone al maschio distributore 12 (e quindi alle ruote comandate) il ritorno nella posizione di ruote centrate ed allineate in rettilineo.
Oltre agli elementi sopra descritti, nella figura 5 è riconoscibile una leva 85, una estremità della quale è vincolata al corpo del dispositivo distributore, mentre l’altra estremità è fissata all’asse di rotazione della ruota dell’assale da sterzare.
Le figure 6 e 7 illustrano un’altra forma di realizzazione della presente invenzione, nella quale il corpo 11 del dispositivo distributore 10 è fissato direttamente all’asse verticale, rappresentato dal perno 50, della ruota dell’assale da sterzare, mentre il comando del maschio distributore del dispositivo 10 avviene meccanicamente, ad esempio attraverso un cavo Bowden fissato all’ estremità della leva 73.
In questo caso, a seguito dell’azione esercitata sull’asse del maschio distributore tramite la leva 73, avviene una retroazione nella quale il corpo 11 del dispositivo distributore viene direttamente ruotato dall’asse 50 della ruota sterzata.
Questa forma di realizzazione esemplifica il dispositivo distributore nella sua essenzialità e costituisce una importante innovazione fornita dalla presente invenzione: non erano infatti noti, prima d’oggi, dispositivi di comando che potessero essere montati direttamente sull’asse da comandare.
E’ anche in questo caso riconoscibile il sistema di sicurezza 80 con la sua molla di centratura ruote 83; il perno 81 è fissato all’assale del mezzo.
Le figure 8 e 9 illustrano una variante di applicazione del dispositivo distributore rotativo 10 secondo l’invenzione, secondo la quale variante il comando di sterzatura avviene per via elettronicain questo caso l’asse di comando 17 del dispositivo 10 è collegato, mediante un opportuno riduttore 90, ad un motore elettrico 91, vantaggiosamente ad un motore di tipo passo-passo.
Conformemente a questa forma di realizzazione, il motore 91 ed i suoi organi sono montati aH’intemo di una scatola 92 fissata all’assale del veicolo; un sensore 93 di posizione dell’asse dell’albero di comando 17, ad esempio un potenziometro, è fissato ad una estremità dell’albero 17 stesso.
Il funzionamento del dispositivo 10 è in questo caso analogo a quello già dettagliatamente descritto con riferimento alle forme di realizzazione comandate meccanicamente, l’unica differenza essenziale consistendo nel fatto che l’albero di comando 17 viene qui comandato dal riduttore 90 invece che da una leva.
In corrispondenza dell’assale sterzante anteriore o della ralla è installato un analogo sensore della posizione dell’asse delle ruote motrici; una opportuna scheda elettronica dotata di mezzi di confronto a retroazione invia un segnale di comando di rotazione al motore elettrico 91 che, tramite il riduttore 90 provvede a comandare l’albero 17 del maschio distributore, un segnale di retroazione essendo inviato dal sensore 93 alla suddetta scheda elettronica.
Le figure 8 e 9 mostrano inoltre un sistema di sicurezza per la centratura delle ruote del veicolo in caso di guasti nell’impianto di trasmissione.
Più particolarmente, in questo caso una molla a balestra 94 è fissata per una estremità alla scatola 92, mentre per l’altra estremità essa agisce sull’albero 17 tramite una porzione del riduttore 90.
Analogamente al caso di trasmissione meccanica, la molla 94 esercita costantemente, tramite l’albero di comando 17, una forza sul maschio distributore che tende a riportarlo nella sua posizione di origine in modo tale da riportare le ruote dell’assale comandato in una condizione di moto rettilineo, qualora si verifichi il mancato funzionamento del comando elettronico.
La figura 10 mostra uno schema funzionale della forma di realizzazione il cui schema di principio è mostrato nelle figure 14 e 16, che corrisponde ad un terzo assale comandato nei due sensi di marcia, in cui il dispositivo 10 è fissato meccanicamente direttamente sull’asse 50 dell’assale stesso, e collegato all’idroguida 59 o alla ralla 100 tramite un cavo flessibile Bowden 58; l’illustrazione nella parte bassa delle figure da 10 a 13 consente al lettore di confrontare, tramite una rappresentazione classicamente utilizzata in oleodinamica, il funzionamento del dispositivo distributore rotativo 10 secondo l’invenzione con quello di un tradizionale distributore di tipo assiale.
Si possono in questo caso notare, nel distributore 10 secondo l’invenzione, la rappresentazione schematica della molla 83’ o 94’ di centratura ed allineamento ruote, e quella della molla 23 di centratura del maschio 12 sul corpo distributore 11; la rappresentazione di tipo tradizionale indica le posizioni di azione di corrispondenti molle 23’, 94’ e 83’.
I rispettivi numeri di riferimento 1 e 2 indicano i punti di applicazione delle forze di azione e retroazione che agiscono sul dispositivo distributore 10 secondo l’invenzione e sul suo ipotetico omologo di tipo tradizionale.
La figura 11 mostra uno schema funzionale della forma di realizzazione il cui schema di principio è mostrato nelle figure 18 e 20, e che corrisponde ad un terzo assale comandato in retromarcia, in cui il dispositivo 10 è fissato disassato rispetto all’asse di rotazione della ruota dell’assale comandato, e collegato all’idroguida 59 oppure alla ralla 100 tramite un cavo flessibile Bowden 58.
Il numero di riferimento 101 indica qui un dispositivo elettromeccanico per l inserimento della retromarcia.
La figura 12 mostra uno schema funzionale della forma di realizzazione il cui schema di principio è mostrato nelle figure 15 e 17, analogo a quello di figura 10, relativo ad una applicazione con comando elettronico, nel quale è evidenziato il sensore di posizione angolare 93.
La figura 13 mostra uno schema funzionale della forma di realizzazione il cui schema di principio è mostrato nelle figure 19 e 21, analogo a quello illustrato nella figura 11, relativo quindi ad una applicazione con comando elettronico nel quale è evidenziato il sensore di posizione angolare 93.
Sugli schemi di principio illustrati nelle figure 15, 17, 19 e 21 si nota il sensore 99 della posizione dell’asse delle ruote anteriori sterzanti o della ralla 100.
L’invenzione è stata precedentemente descritta con riferimento ad alcune forme di realizzazione preferenziali del dispositivo distributore rotativo di tipo oleodinamico.
In particolare, sono state descritte delle particolari applicazioni nelle quali il dispositivo distributore è utilizzato per la rotazione attorno ad un asse sostanzialmente verticale di una ruota appartenente ad un assale comandato di un veicolo, sia esso un terzo assale, un assale di rimorchio oppure di semirimorchio, il comando avvenendo per via meccanica oppure elettronica.
Appare tutavia chiaro che il dispositivo distributore secondo la presente invenzione presenta ulteriori applicazioni che risulteranno chiare ai tecnici esperti e che rientrano nel campo dell’invenzione come rivendicata.
A titolo di esempio, il dispositivo distributore secondo l’invenzione può anche essere disposto sul telaio del veicolo, in particolare nella parte anteriore, in prossimità deH’idroguida oppure, in caso di semirimorchio, della ralla.
Inoltre, in linea generale, l’azione di comando può essere esercitata indifferentemente sull’albero di comando oppure sul corpo del distributore; in quest’ultimo caso, il maschio distributore funge da organo di retroazione.
Infine, il dispositivo distributore rotativo secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente utilizzato anche su macchine e veicoli di tipo agricolo e industriale.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo distributore (10) di tipo oleodinamico comprendente un primo corpo (12) racchiuso all’ interno di un secondo corpo (11) dotato di un raccordo di ingresso (60) per l’alimentazione di un fluido proveniente da una opportuna sorgente (31) di fluido sotto pressione, un raccordo di uscita (61) collegato ad un circuito di ritorno del fluido verso un serbatoio (33), ed una coppia di ulteriori raccordi (62, 63) per l’invio selettivo del detto fluido verso una rispettiva camera (R, L) di un cilindro attuatore a doppio effetto (40), i detti primo (12) e secondo (11) corpo essendo relativamente mobili uno rispetto all’altro, il detto primo corpo essendo dotato di opportuni organi di guida di distribuzione (13-16) per consentire, in seguito ad un comando di movimentazione impartito al detto primo corpo (12) rispetto al secondo corpo (11), oppure impartito al detto secondo corpo (11) rispetto al primo corpo (12), il passaggio selettivo del fluido sotto pressione verso l’una o l’altra delle dette rispettive camere (R, L) del cilindro attuatore (40), dispositivo caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (12) è coassiale rispetto al detto secondo corpo (11) e mobile in rotazione attorno all’asse comune (X), e dal fatto che detto dispositivo (10) comprende inoltre mezzi (22, 23) elastici di centratura, interposti tra il detto primo (12) ed il detto secondo (11) corpo, ed atti ad esercitare uno sforzo tale che, a seguito di un comando di rotazione per un angolo predeterminato attorno all’asse comune (X), il detto primo corpo (12), oppure il detto secondo corpo (11), nel caso in cui venga a mancare l’azione di comando, venga riportato nella posizione di centratura idraulica rispetto al detto secondo corpo (11), oppure rispetto al detto primo corpo (12), con il flusso del fluido in by-pass. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (12) è disposto coassiale con un albero di comando (17) il quale è collegato, con l’interposizione di eventuali elementi di trasmissione, ad un organo di comando (59, 100) della ampiezza della rotazione angolare del detto primo corpo (12) attorno al detto asse (X). 3. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che un giunto Oldham è interposto tra il detto primo corpo (12) ed il detto albero di comando (17). 4. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caraterizzato dal fatto che il detto secondo corpo (11) è dotato di una seconda coppia di raccordi (64, 65) per rinvio selettivo del fluido sotto pressione alle camere di un secondo cilindro attuatore a doppio effetto. 5. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto primo corpo (12) è dotato di una serie di guide di distribuzione idraulica (13, 14, 15, 16) atte ad allargare o ridurre, fino a chiuderle, le aperture previste nel detto secondo corpo (11) per il passaggio di fluido sotto pressione verso le camere del cilindro attuatore a doppio effetto (40). 6. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la risultante delle spinte idrauliche agenti all’interno del dispositivo a seguito di una manovra di rotazione in qualsiasi condizione di lavoro del detto primo corpo (12) attorno all’asse comune (X) è sostanzialmente nulla. 7. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto che il detto albero di comando (17) comprende una coppia di superfici inclinate sulle quali operano i detti mezzi elastici (22, 23) di centratura. 8. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi elastici di centratura comprendono una sfera (22) spinta contro la detta coppia di superflui inclinate da parte di una molla (23) di compressione, una estremità della quale si appoggia contro un elemento (24) vincolato al detto secondo corpo (11). 9 . Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso comprende una leva di comando (73) vincolata al detto albero di comando (17) per effettuare la rotazione del detto primo corpo (12), la detta leva di comando (73) essendo dotata di un organo di sicurezza (74) costituito da un limitatore di coppia, dotato di elementi a cedimento elastico (77, 78) atti ad evitare la rottura della detta leva di comando (74) nel caso in cui non sia possibile effettuare la rotazione attorno all’asse comune (X). 10. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 9, caratterizzato dal fatto che esso comprende un sistema (80) di sicurezza agente in modo elastico tra l’albero di comando (17) ed un punto fisso di riferimento dell’assale comandato, esterno al dispositivo distributore, tale da riportare automaticamente l’albero di comando (17) nella posizione di origine in caso di improvvisa interruzione della forza che agisce sull’albero di comando (17). 11. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il detto sistema di sicurezza (80) comprende una molla elicoidale (83) oppure una molla a balestra (94) rispettivamente disposte tra il detto punto fisso ed un organo vincolato all’albero di comando (17). 12. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso comprende al proprio interno un un organo (25) formante allo stesso tempo valvola limitatrice di pressione ed anticavitazione, detto organo (25) essendo dotato di una testata mobile (26) ed essendo in comunicazione, rispettivamente, con la camera in pressione all’interno della quale è disposto il detto primo corpo (12) tramite una coppia di aperture (29), e con la camera in scarico (28) allorché si apre la detta testata (26). 13. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che esso è utilizzato per la sterzatura di ruote appartenenti ad almeno un assale posteriore di veicolo o di rimorchio o semirimorchio di veicolo articolato, il detto cilindro attuatore a doppio effetto (40) essendo collegato all’asse (50) sostanzialmente verticale di una ruota (51) del detto almeno un assale per effettuarne la rotazione attorno al detto asse (50) a seguito di una manovra di sterzatura in marcia avanti o retromarcia effettuata a partire dall’assale sterzante anteriore o dalla ralla (100) del detto veicolo, essendo previsti mezzi di trasmissione (58, 99) collegati all’albero di comando (17) del detto dispositivo (10) per trasferire un comando di sterzatura per un angolo predeterminato delle ruote dell’assale anteriore al detto almeno un assale posteriore allo scopo di ottenere la rotazione delle ruote dello stesso per un angolo proporzionale al detto angolo predeterminato. 14. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il detto secondo corpo (11) è direttamente fissato sull’asse (50) della ruota (51) dell’ assale da sterzare. 15. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il secondo corpo (11) è vincolato all’asse (50) della ruota (51) dell’assale da sterzare con l’interposizione di un organo di collegamento (70, 72, 92). 16. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che il secondo corpo (11) è fissato al telaio del veicolo, in particolare in prossimità deil’idroguida o, nel caso di semirimorchio, della ralla (100). 17. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16, caratterizzato dal fatto che l’albero di comando (17) del primo corpo (12) è collegato alle ruote anteriori o alla ralla del veicolo tramite la detta leva di comando (73) ed un organo di collegamento, ad esempio un cavo flessibile (58). 18. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il detto sistema di sicurezza (80) comprende una molla (83) fissata tra la detta leva di comando (73) ed un punto fisso di riferimento “ruote diritte” dell’assale comandato, e dal fatto che la molla (83) tende costantemente a riportare la leva (73) nella posizione individuata dal detto punto fisso, nella quale le ruote dell’assale comandato del veicolo sono disposte allineate e centrate in direzione rettilinea. 19. Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 16, caratterizzato dal fatto che l’albero di comando (17) del primo corpo (12) è collegato ad un motore elettrico (91) che ne comanda la rotazione attorno all’asse comune (X), il detto albero di comando (17) essendo collegato ad un sensore· (93) di rilevamento della sua posizione angolare, il detto sensore (93) essendo collegato ad un circuito elettronico che comanda la rotazione del detto motore elettrico (91) a seguito di un comando di sterzatura delle ruote anteriori o della ralla del veicolo, il detto circuito elettronico ricevendo da un sensore (99) di posizione angolare delle ruote anteriori o della ralla un segnale elettrico rappresentativo della posizione angolare delle ruote anteriori o della ralla ed essendo dotato di mezzi di confronto delle rispettive posizioni angolari delle ruote anteriori o della ralla e delle ruote dell’assale comandato. 20. Dispositivo distributore (10) secondo la rivendicazione 19, in cui il motore elettrico (91) agisce sull’albero di comando (17) con l’interposizione di un riduttore (90), caratterizzato dal fatto che il detto sistema di sicurezza (80) comprende una molla a balestra (94) agente tra il corpo mobile del detto riduttore (90) ed un punto fisso vincolato all’assale del veicolo. 21 . Dispositivo distributore (10) secondo una delle rivendicazioni da 13 a 20, caratterizzato dal fatto che esso consente una rotazione angolare di comando idraulico di 58° sia in senso orario che antiorario rispetto ad una convenzionale posizione di equilibrio e partenza corrispondente ad una posizione di ruote diritte dell’assale sterzante e dell’assale comandato del veicolo, consentendo quindi di controllare la rotazione delle ruote stesse lungo tutto il campo angolare all’interno del quale le ruote stesse vengono ruotate, anche quando le ruote dell’assale sterzante sono disposte a fine corsa in direzione opposta rispetto a quelle, pure a fine corsa, dell’assale comandato.
IT000072 1998-08-07 1998-08-07 Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o IT1299693B1 (it)

Priority Applications (11)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000072 IT1299693B1 (it) 1998-08-07 1998-08-07 Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o
AU51943/99A AU760324B2 (en) 1998-08-07 1999-07-30 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles
DE1999616282 DE69916282T2 (de) 1998-08-07 1999-07-30 Drehbewegliches hydrodynamisches verteilersystem zum lenken von fahrzeughinterachsen
PCT/IT1999/000253 WO2000007866A1 (en) 1998-08-07 1999-07-30 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles
EP99936981A EP1100710B1 (en) 1998-08-07 1999-07-30 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles
ES99936981T ES2220097T3 (es) 1998-08-07 1999-07-30 Sistema de distribucion oleodinamico giratorio para la direccion de ejes traseros de vehiculos.
BR9912779A BR9912779A (pt) 1998-08-07 1999-07-30 Sistema de distribuição oleodinâmico rotativo para a direção de eixos traseiros de veìculos
US09/744,855 US6508330B1 (en) 1998-08-07 1999-07-30 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles
AT99936981T ATE263698T1 (de) 1998-08-07 1999-07-30 Drehbewegliches hydrodynamisches verteilersystem zum lenken von fahrzeughinterachsen
CA 2339763 CA2339763A1 (en) 1998-08-07 1999-07-30 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles
ZA200100998A ZA200100998B (en) 1998-08-07 2001-02-06 Rotating oleodynamic distribution system for the steering of rear axles of vehicles.

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000072 IT1299693B1 (it) 1998-08-07 1998-08-07 Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o

Publications (2)

Publication Number Publication Date
ITVR980072A1 true ITVR980072A1 (it) 2000-02-08
IT1299693B1 IT1299693B1 (it) 2000-03-24

Family

ID=11428604

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000072 IT1299693B1 (it) 1998-08-07 1998-08-07 Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o

Country Status (11)

Country Link
US (1) US6508330B1 (it)
EP (1) EP1100710B1 (it)
AT (1) ATE263698T1 (it)
AU (1) AU760324B2 (it)
BR (1) BR9912779A (it)
CA (1) CA2339763A1 (it)
DE (1) DE69916282T2 (it)
ES (1) ES2220097T3 (it)
IT (1) IT1299693B1 (it)
WO (1) WO2000007866A1 (it)
ZA (1) ZA200100998B (it)

Families Citing this family (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US7073620B2 (en) 2003-06-06 2006-07-11 Oshkosh Truck Corporation Vehicle steering system having a rear steering control mechanism
US9541195B2 (en) 2013-09-24 2017-01-10 Gomaco Corporation Ratchet assembly and rotational sensor drive mechanism
CN104948723A (zh) * 2015-05-11 2015-09-30 夏云美 一种摆线针轮减速机液压控制杆

Family Cites Families (12)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
DE2655379A1 (de) * 1976-12-07 1978-06-08 Linde Ag Hydrostatische lenkeinrichtungen
US4534436A (en) * 1983-08-25 1985-08-13 Gordon Rosenmeier Control valve apparatus and steering systems
DK161759C (da) * 1985-03-23 1992-01-20 Zahnradfabrik Friedrichshafen Hydrostatisk styreindretning, isaer til motordrevne koeretoejer
US4936402A (en) * 1985-08-06 1990-06-26 White Hollis Newcomb Jun Hydrostatic steering device including a gerotor set
DE3837981C2 (de) * 1988-11-09 1993-10-07 Ernst Winsauer Lastkraftwagen oder Sattelauflieger mit zwangsgelenkter Zusatzachse
DE4210001A1 (de) * 1991-12-19 1993-09-23 Langendorf Fahrzeugbau Verfahren und vorrichtung zur zwangslenkung eines fahrzeuges
DE69417853T2 (de) * 1993-12-16 1999-08-12 Toyoda Machine Works Ltd Hydraulische Servolenkung
DE4414161C1 (de) * 1994-04-22 1995-11-02 Zahnradfabrik Friedrichshafen Mehrachslenkanlage für Fahrzeuge
IT1274089B (it) * 1994-11-02 1997-07-15 R C D S R L Impianto di sterzatura servoassistita delle ruote sterzanti di un assale posteriore di un veicolo come semirimorchio o rimorchio avente circuito oleodinamico di comando e circuito pneumatico di centraggio e bloccaggio dell'assale che utilizza l'impianto di accumulazione pneumatica del veicolo
DE19541752C2 (de) * 1995-11-09 1997-09-04 Daimler Benz Ag Servolenkung für Kraftfahrzeuge
IT1285451B1 (it) * 1996-01-24 1998-06-08 R C D S R L Perfezionamento ad un impianto di sterzatura servoassistita delle ruote sterzanti di uno o piu' assali posteriori di un veicolo come
IT1286739B1 (it) * 1996-10-31 1998-07-17 R C D S R L Perfezionamento ad un impianto di sterzatura servoassistita delle ruote autosterzanti di uno o piu' assali posteriori di un veicolo

Also Published As

Publication number Publication date
EP1100710B1 (en) 2004-04-07
DE69916282D1 (de) 2004-05-13
AU5194399A (en) 2000-02-28
ATE263698T1 (de) 2004-04-15
WO2000007866A1 (en) 2000-02-17
EP1100710A1 (en) 2001-05-23
IT1299693B1 (it) 2000-03-24
BR9912779A (pt) 2001-10-09
ZA200100998B (en) 2002-08-15
ES2220097T3 (es) 2004-12-01
DE69916282T2 (de) 2005-06-09
AU760324B2 (en) 2003-05-15
CA2339763A1 (en) 2000-02-17
US6508330B1 (en) 2003-01-21

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US4063490A (en) Rack and pinion power steering gear mechanism
US2702529A (en) Valve adapted for hydraulic power steering uses
US2867284A (en) Hydraulic power steering device with rack and pinion actuating means
HU182445B (en) Device for articulated motro vehicle for hindering the turning in irregular direction
US4586581A (en) Vehicle control system
EP1048549B1 (en) Hydrostatic automotive or high speed steering system
ITVR980072A1 (it) Dispositivo distributore oleodinamico di tipo rotativo per applicazioni oleodinamiche, in particolare per la sterzatura di uno o piu' sterzanti o autosterzanti posteriori di veicoli.
US2887896A (en) Power assisted steering mechanism
JPS6246792A (ja) バ−ハンドル用動力操向装置
US3868888A (en) Vehicle steering gear assembly
CA1214730A (en) Hydraulic steering system for motor vehicles
US5062494A (en) Hydraulic power steering apparatus for industrial vehicle
US5711395A (en) Rotary slide valve for power-assisted steering mechanisms of motor vehicles
US3905277A (en) Servo-assisted steering mechanism
US3757886A (en) Power steering mechanism for vehicles
US4966246A (en) Four wheel steering system
US4949803A (en) Four wheel steering system
JP4033232B2 (ja) 動力舵取装置
GB2106057A (en) Auxiliary steering mechanism
KR20000058161A (ko) 동력 조향장치
GB2249067A (en) Rack-and-pinion power-assisted steering mechanism
JP3931836B2 (ja) 動力舵取装置
CA1224978A (en) Integral valve and cylinder assembly for power steered marine drive
SU426901A1 (ru) Гидравлический привод поворота транспортного средства
ITVR20000109A1 (it) Dispositivo cilindro attuatore oleopneumatico di comando rotazione e di autocentraggio per l'allineamento in guida rettilinea di assali ster

Legal Events

Date Code Title Description
0001 Granted