ITVR20130169A1 - Nastro trasportatore - Google Patents

Nastro trasportatore

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ITVR20130169A1
ITVR20130169A1 IT000169A ITVR20130169A ITVR20130169A1 IT VR20130169 A1 ITVR20130169 A1 IT VR20130169A1 IT 000169 A IT000169 A IT 000169A IT VR20130169 A ITVR20130169 A IT VR20130169A IT VR20130169 A1 ITVR20130169 A1 IT VR20130169A1
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IT
Italy
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conveyor belt
plate
drum
fixed
pneumatic cylinders
Prior art date
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IT000169A
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English (en)
Inventor
Marco Flaim
Giorgio Martini
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Revo S R L
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    • B65G21/10Supporting or protective framework or housings for endless load-carriers or traction elements of belt or chain conveyors movable, or having interchangeable or relatively movable parts; Devices for moving framework or parts thereof
    • B65G21/14Supporting or protective framework or housings for endless load-carriers or traction elements of belt or chain conveyors movable, or having interchangeable or relatively movable parts; Devices for moving framework or parts thereof to allow adjustment of length or configuration of load-carrier or traction element
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Description

“NASTRO TRASPORTATORE”
* * * * *
La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un nastro trasportatore. In particolare, si tratta di un nastro trasportatore applicato alle macchine di raccolta della frutta.
Di seguito, nella descrizione dell’invenzione e della relativa tecnica nota si farà riferimento al settore ortofrutticolo, in particolare alla raccolta delle mele, ma è beninteso che l’invenzione è applicabile anche in ambiti diversi da quello della raccolta della frutta.
Come noto, nella raccolta della frutta si deve fare parecchia attenzione nel maneggiare e trasportare quanto raccolto, sin da quando il frutto viene staccato dalla pianta per essere riposto nella cassetta di raccolta. Infatti, anche piccoli urti subiti dal frutto possono provocare un veloce deterioramento del frutto stesso.
Per evitare che l’addetto alla raccolta debba portare il frutto appena staccato dalla pianta sino alla cassa di raccolta dove riporlo delicatamente, si utilizzano dei nastri trasportatori che comunque presentano anch’essi dei limiti.
Una delle principali problematiche dei nastri trasportatori risulta essere nel passaggio del frutto dal nastro trasportatore alla cassa di raccolta. Infatti, tale passaggio non può avvenire per caduta. Si cerca, dunque, di mantenere l’estremità di uscita del nastro trasportatore il più possibile vicina alle mele più alte, disposte nella cassa. Inoltre, tale aspetto va anche coniugato con l’innalzarsi del livello di riempimento della cassa di raccolta e questo scopo può essere ottenuto solo sollevando il nastro trasportatore.
Nel caso in cui si utilizzi un unico nastro trasportatore, con il sollevamento dell’estremità di uscita dal nastro trasportatore, si ha un innalzamento dell’intero nastro e, dunque, anche della zona d’ingresso delle mele; di conseguenza, la gestione del posizionamento delle mele in ingresso nel nastro trasportatore risulta complessa e difficoltosa.
Inoltre, nel caso si utilizzi un unico nastro trasportatore, esso deve essere curvato in modo da avere una porzione sostanzialmente orizzontale dove gli addetti alla raccolta direttamente o indirettamente (con ulteriori nastri trasportatori) accomodano le mele da trasportare, ed una porzione sostanzialmente verticale per portare le mele raccolte all’interno della cassa di raccolta. Si deve così creare una porzione di nastro trasportatore curva, realizzata grazie alla disposizione di rotelle di accompagnamento del nastro nella sua traiettoria. Tali rotelle creano però delle tensioni sul nastro trasportatore che possono provocare la rottura dello stesso nastro.
Inoltre, per un completo sostenimento del nastro anche nella zona di curvatura, si dovrebbero disporre delle rotelle di sostegno anche al centro del nastro, aspetto che complica ulteriormente la configurazione dell’intera struttura.
Infatti, la difficoltà nel supportare correttamente il nastro risiede nel fatto che lo stesso nastro ha una conformazione esterna a dossi, così da ricavare delle cavità che accolgono la frutta da trasportare.
Di conseguenza, per sostenere centralmente il nastro, si deve ottenere un taglio centrale nel nastro stesso, ossia l’assenza dei dossi nella zona centrale.
Per evitare tutte queste problematiche sono previste macchine di raccolta comprendenti due nastri trasportatori posti in serie uno dopo l’altro, uno disposto sostanzialmente in orizzontale e l’altro disposto sostanzialmente in verticale. Il primo nastro trasportatore, disposto in orizzontale, trasporta i frutti appena staccati dai vari addetti alla raccolta sino ad un secondo nastro trasportatore, disposto in verticale, che ripone i frutti nella cassa di raccolta attraverso la propria estremità inferiore.
In questo modo, il primo nastro trasportatore rimane nella propria posizione, mentre il secondo nastro trasportatore, disposto in verticale, può sollevarsi, seguendo l’innalzamento del livello di riempimento della cassa di raccolta.
Se da una parte tale struttura evita che le mele cadano dal nastro trasportatore nella cassa di raccolta, allo stesso tempo essa risulta complessa e costosa: infatti, sono previsti due nastri trasportatori che devono essere entrambi movimentati e tra loro sincronizzati. Inoltre, il passaggio del frutto dal primo nastro trasportatore al secondo nastro trasportatore non è di semplice gestione, in quanto potrebbe provocare indesiderati urti al frutto stesso.
Uno scopo dell’invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti sopraccitati ed altri ancora, grazie ad un nastro trasportatore per macchine di raccolta della frutta che consenta di trasportare frutti dall’addetto alla raccolta sino all’interno della cassa di raccolta senza che il frutto subisca indesiderati urti.
Un altro scopo dell’invenzione è quello di realizzare un nastro trasportatore di semplice configurazione, così da ridurre i costi di realizzazione e di manutenzione.
Uno scopo ulteriore dell’invenzione è quello di realizzare un nastro trasportatore che sia fluido nei propri movimenti.
Uno scopo ulteriore dell’invenzione è quello di realizzare un nastro trasportatore che segua l’innalzarsi del livello di riempimento della cassa di raccolta, nel caso in cui il nastro sia utilizzato per la raccolta di frutta.
Questi ed altri scopi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, da una struttura a nastro trasportatore comprendente un nastro trasportatore fissato ad un telaio, rotante attorno ad un primo tamburo e ad un secondo tamburo, e suddiviso in una prima porzione più estrema comprendente il primo tamburo, una seconda porzione di collegamento, ed una terza porzione comprendente il secondo tamburo e posta all’estremità opposta rispetto alla prima porzione.
In particolare, la struttura a nastro trasportatore si caratterizzata per il fatto di comprendere mezzi di movimentazione del primo tamburo fissati al telaio, e mezzi elastici che collegano il secondo tamburo al telaio.
Grazie a questa configurazione, ad un azionamento dei mezzi di movimentazione corrisponde uno spostamento del primo tamburo e conseguentemente del secondo tamburo, pur mantenendo in tensione l’intero nastro trasportatore mediante i mezzi elastici.
Vantaggiosamente, la terza porzione si può sviluppare in direzione sostanzialmente verticale, così che ad un azionamento dei mezzi di movimentazione il secondo tamburo si sollevi o si abbassi. In questo caso, la struttura a nastro trasportatore risulta utile per la movimentazione e la raccolta, ad esempio, di frutta per portarla da una determinata posizione, ad esempio dall’addetto alla raccolta dalla pianta, sino all’interno della cassa di raccolta.
La disposizione sostanzialmente verticale della terza porzione consente il posizionamento della stessa all’interno della cassa di raccolta, ed allo stesso tempo, è possibile sollevare l’estremità più bassa del nastro azionando i mezzi di movimentazione, ad esempio un cilindro idraulico, così che l’estremità più bassa del nastro trasportatore mantenga sempre la medesima distanza dalla frutta più alta disposta nella cassa.
Inoltre, la prima porzione può svilupparsi secondo una direzione diversa da quella della terza porzione, così che la seconda porzione si sviluppi in modo curvilineo. Per far sì che il nastro possa curvarsi senza intoppi, possono essere presenti, in corrispondenza della terza porzione, mezzi di supporto del nastro trasportatore.
Vantaggiosamente, poiché il nastro trasportatore può comprende dei rilievi, così che si creino delle cavità dove riporre la frutta da trasportare, i mezzi di supporto possono comprendere un elemento di supporto rotante attorno ad un perno e comprendente due piastre laterali tra loro connesse da almeno un corpo longitudinale che va a contatto con il nastro trasportatore.
Grazie a tale configurazione, è il corpo longitudinale ad andare in battuta con il nastro trasportatore così da supportarlo.
Inoltre, l’elemento di supporto può comprendere due piastre laterali tra loro connesse da almeno quattro corpi longitudinali, le estremità di ciascuno di detti corpi longitudinali essendo rispettivamente e rotabilmente fissate a ciascuna delle due piastre laterali. In particolare, il nastro trasportatore può comprendere dei rilievi più bassi e dei rilievi più alti, tra i quali sono ricavate le cavità per il trasporto degli articoli; i corpi longitudinali possono andare in battuta sui rilievi più bassi, così da supportare il nastro trasportatore in corrispondenza della seconda porzione e allo stesso tempo i rilievi più alti non intralciano il moto, in quanto si dispongono nello spazio libero compreso tra i corpi longitudinali.
Vantaggiosamente, il bordo perimetrale delle due piastre laterali dell’elemento di supporto può supportare la porzione laterale del nastro trasportatore, essendo detta porzione laterale priva di rilievi.
Inoltre, i mezzi elastici possono comprendere un dispositivo di tensionamento comprendente a sua volta un primo mezzo elastico, ad esempio un cilindro pneumatico, ad un’estremità fissato al telaio, e all’altra estremità fissato ad una placca. Questa placca è a sua volta fissata ad un’estremità di un secondo mezzo elastico, ad esempio un cilindro pneumatico, la cui estremità opposta è fissata al secondo tamburo. In particolare, il primo mezzo elastico ed il secondo mezzo elastico sono disposti affiancati tra loro in modo da giacere su uno stesso piano parallelo alla direzione di movimentazione del nastro trasportatore ed occupare meno spazio possibile in larghezza.
Vantaggiosamente i mezzi elastici possono comprendere un dispositivo di tensionamento comprendente una prima piastra, una seconda piastra, una terza piastra, due primi cilindri pneumatici, due secondi cilindri pneumatici e due terzi cilindri pneumatici; i due primi cilindri pneumatici possono essere fissati con una loro estremità ai vertici superiori della prima piastra, e con l’altra estremità ai vertici inferiori della seconda piastra, così da collegare elasticamente la prima piastra alla seconda piastra; i due secondi cilindri pneumatici possono essere fissati con una loro estremità ai vertici superiori della seconda piastra, e con l’altra estremità ai vertici inferiori della terza piastra, così da collegare elasticamente la seconda piastra alla terza piastra; i due terzi cilindri pneumatici possono essere fissati con una loro estremità ai vertici superiori della terza piastra, e con l’altra estremità ad un asse a cui è rotabilmente fissato il secondo tamburo.
Vantaggiosamente i primi cilindri pneumatici, i secondi cilindri pneumatici ed i terzi cilindri pneumatici possono essere disposti affiancati tra loro in modo da giacere su uno stesso piano parallelo alla direzione di movimentazione del nastro trasportatore e ridurre la larghezza del nastro trasportatore, in particolare della terza porzione che deve entrare al’interno della cassa di raccolta.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig.1 è una vista laterale di un nastro trasportatore, secondo l’invenzione, per il trasporto di frutta;
la fig.2 è una vista in sezione del nastro trasportatore di figura 1; la fig.3 è una vista del particolare indicato con A in figura 2;
la fig.4 è una vista del particolare indicato con B in figura 2;
la fig.5 è una vista di una porzione laterale del nastro trasportatore di figura 1.
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alla figura 1, con 10 viene indicata nel suo complesso una struttura a nastro trasportatore per il trasporto di frutta, in particolare mele.
La struttura a nastro trasportatore 10 comprende un nastro trasportatore 11 che si muove secondo la direzione D indicata in figura 2 e che per comodità di descrizione viene suddiviso in tre porzioni: una prima porzione 12 disposta sostanzialmente in orizzontale, seppur leggermente inclinata, una seconda porzione 14 curvata ed una terza porzione 16 disposta sostanzialmente in verticale, seppur anch’essa leggermente inclinata.
La seconda porzione 14 curvata ha la funzione di far cambiare orientamento al nastro trasportatore, ossia, nella fase di trasporto delle mele, portare la porzione superiore del nastro da una direzione sostanzialmente orizzontale della prima porzione 12 ad una direzione sostanzialmente verticale della terza porzione 16, e, nella fase di ritorno, portare la porzione inferiore del nastro dalla direzione sostanzialmente verticale alla direzione sostanzialmente orizzontale.
Il nastro trasportatore 11 comprende una serie di moduli tra loro collegati, ciascuno dei quali presenta un rilievo 18 sostanzialmente a forma di onda.
La connessione tra moduli dà origine ad una serie di rilievi 18 disposti lungo il nastro e tra loro distanziati in modo tale da ricavare delle cavità 19 nelle quali sono accolte le mele da trasportare con la porzione superiore del nastro.
In ciascuna cavità 19 è, inoltre, disposta una sporgenza 20 trasversale al nastro e parallela ai rilievi 18, corrispondente alla cerniera che unisce i singoli moduli di cui è formato il nastro trasportatore.
Per semplicità d’illustrazione, nelle figure, in particolare in figura 2, sono indicati con i riferimenti numerici solamente un rilievo 18, una cavità 19 ed una sporgenza 20.
Il nastro trasportatore 11 è posto in movimento da un tamburo motorizzato 22, disposto all’estremità della prima porzione 12, mentre all’estremità opposta del nastro 11, il vincolo è dato da un tamburo folle 24.
Il tamburo motorizzato 22 è fissato ad un cilindro idraulico 26, mentre il tamburo folle 24 è teso verso il basso da un dispositivo di tensione 28, descritto successivamente.
Tale configurazione consente uno spostamento in direzione verticale dell’estremità inferiore della terza porzione 16 del nastro, ossia del tamburo folle 24; infatti, il cilindro idraulico 26 può spostare il tamburo motorizzato 22 secondo una direzione S e, di conseguenza, l’estremità opposta del nastro, ossia il tamburo folle 24, si può spostare concordemente.
In altre parole, quando l’estremità della terza porzione 16 del nastro è sostanzialmente a contatto con le mele disposte nella cassa di raccolta, essa deve essere fatta sollevare; il cilindro idraulico 26 spinge, dunque, verso l’esterno il tamburo motorizzato 22 e tutto il nastro trasportatore 11 si muove armonicamente. Il tamburo folle 24 viene così fatto spostare verso l’alto, pur mantenendo in tensione l’intero nastro grazie alla presenza del dispositivo di tensione 28.
Quando, invece, si vuole che la terza porzione 16 sia al massimo della propria estensione, il cilindro idraulico 26 sposta verso l’interno il tamburo motorizzato 22 e, conseguentemente, il tamburo folle 24 può essere spinto verso il basso dal dispositivo di tensione 28.
Lo spostamento appena descritto delle estremità del nastro trasportatore 11 è garantito dalla presenza di dispositivi che mantengono la seconda porzione 14 in posizione curva.
La seconda porzione 14 del nastro trasportatore 11 è curvata in quanto la porzione inferiore del nastro viene supportata da un primo elemento di supporto 30 rotante attorno ad un perno 31 e da un secondo elemento di supporto 32 rotante attorno ad un perno 33, mentre la porzione superiore del nastro è sostenuta da sei rullini, di cui uno viene indicato con il riferimento numerico 34.
Il primo elemento di supporto 30, illustrato in figura 3, comprende due piastre laterali pentagonali 42, ossia a pianta sostanzialmente pentagonale, tra loro opposte e collegate da cinque corpi cilindrici 46 ciascuno imperniato da una parte ad uno dei cinque vertici 44 di una piastra laterale pentagonale 42 e dall’altra ad uno dei cinque vertici della piastra laterale pentagonale opposta.
Il supporto dato dal primo elemento di supporto 30 al nastro 11 è ottenuto grazie all’appoggio dato dai cinque corpi cilindrici 46 che vanno in battuta sulle sporgenze 20 trasversali, come illustrato in figura 3. Allo stesso tempo, i rilievi 18 non sono ostacolati nel loro movimento, in quanto hanno spazio di movimento posteriormente e anteriormente tra gli stessi corpi cilindrici 46, e lateralmente tra le due piastre laterali pentagonali 42.
Il secondo elemento di supporto 32, illustrato in figura 4, comprende due piastre laterali circolari 48, tra loro opposte e collegate da quattro elementi cilindrici 50 le cui estremità sono fissate al bordo perimetrale di ciascuna delle due piastre laterali circolari 48.
I quattro elementi cilindrici 50 sono tra loro distanziati di un angolo di 90° così da consentire che, analogamente a quanto a vviene per il primo elemento di supporto 30, i rilievi 18 possano disporsi tra gli elementi cilindrici 50.
Il sostegno offerto dal secondo elemento di supporto 32 al nastro trasportatore 11 è ottenuto sia grazie ai quattro elementi cilindrici 50 che vanno in battuta sulla parte più interna del nastro 11, sia dal perimetro delle due piastre laterali circolari 48 che sostengono il bordo esterno 52 del nastro 11, bordo esterno 52 che è privo di rilievi 18 e di sporgenze 20.
Il primo elemento di supporto 30 ed il secondo elemento di supporto 32, avendo differente struttura, hanno effetti differenti sul moto del nastro trasportatore 11. Infatti, mentre il primo elemento di supporto 30 determina il passo del nastro 11, il secondo elemento di supporto 32 lo mantiene.
Il nastro trasportatore 11 viene lateralmente protetto da alcune piastre di copertura fissate al telaio dell’intera struttura a nastro trasportatore 11; in particolare, il tamburo motorizzato 22 viene coperto da un carter 36, la prima porzione 12 viene lateralmente coperta da una prima lastra longitudinale 38, e la seconda porzione 14 viene lateralmente protetta da una seconda lastra 40. La terza porzione 16 viene, invece, coperta dal dispositivo di tensione 28.
Come precedentemente illustrato, il dispositivo di tensione 28 mantiene in tensione la terza porzione 16 di nastro trasportatore 11 in quanto spinge verso il basso il tamburo folle 24.
Il dispositivo di tensione 28 comprende un insieme di piastre di forma rettangolare, tra loro collegate attraverso dei cilindri pneumatici, caricati in modo da spingere verso il basso.
Più in particolare, il dispositivo di tensione 28 comprende una prima piastra 54 fissata al telaio della struttura 10 e alla seconda lastra 40 di copertura. Due primi cilindri pneumatici 64 sono fissati con una loro estremità ai vertici superiori della prima piastra 54, e con l’altra estremità ai vertici inferiori di una seconda piastra 56, così da collegare elasticamente la prima piastra 54 alla seconda piastra 56.
Analogamente, due secondi cilindri pneumatici 66 sono fissati con una loro estremità ai vertici superiori della seconda piastra 56, e con l’altra estremità ai vertici inferiori di una terza piastra 58, così da collegare elasticamente la seconda piastra 56 alla terza piastra 58.
E ancora, due terzi cilindri pneumatici 68 sono fissati con una loro estremità ai vertici superiori della terza piastra 58, e con l’altra estremità ai vertici inferiori di una quarta piastra 60, così da collegare elasticamente la terza piastra 58 alla quarta piastra 60.
La quarta piastra 60 è fissata ad un asse 62 a cui è rotabilmente fissato il tamburo folle 24 della terza porzione 16 di nastro trasportatore 10.
Grazie al dispositivo di tensione 28, dunque, il tamburo folle 24 è spinto verso il basso dalla serie di piastre e di cilindri pneumatici, rispetto alla prima piastra 54 e al telaio della struttura a nastro trasportatore 10.
In questo modo, durante lo scarico delle mele nella cassa di raccolta, la terza porzione 16 del nastro trasportatore 11 è posta con la sua estremità libera quasi a contatto con il fondo della stessa cassa. Durante la raccolta, la stessa estremità, corrispondente al tamburo folle 24, deve essere fatta salire per l’innalzamento del livello di riempimento. Tale spostamento viene ottenuto attivando il cilindro idraulico 26 che spinge secondo la freccia S il tamburo motorizzato 22 e l’interno nastro trasportatore 11.
I dispositivi che garantiscono la curvatura del nastro trasportatore 11 in corrispondenza della seconda porzione 14, ossia i sei rullini 34, il primo elemento di supporto 30 ed il secondo elemento di supporto 32, rimangono invece fissi al telaio.
Di conseguenza, la terza porzione 16 del nastro trasportatore 11 viene tirata, ma mantenuta comunque in tensione dal dispositivo di tensionamento 28, facendo così sollevare il tamburo folle 24.
Lo stesso dispositivo di tensionamento 28 presenta una configurazione innovativa rispetto ai sistemi noti. Infatti, essendo la seconda piastra 56 più stretta della prima piastra 54, i secondi cilindri pneumatici 66 si dispongono più internamente ai primi cilindri pneumatici 64, pur mantenendosi affiancati. Analogamente, essendo la terza piastra 58 più stretta della seconda piastra 56, anche i terzi cilindri pneumatici 68 si dispongono più internamente ai secondi cilindri pneumatici 66, pur mantenendosi affiancati.
Di conseguenza, i primi cilindri pneumatici 64, i secondi cilindri pneumatici 66 ed i terzi cilindri pneumatici 68 sono tra loro affiancati e giacciono così sostanzialmente sul medesimo piano, riducendo lo spazio occupato rispetto ai sistemi noti che prevedono uno sviluppo anche in profondità, causando un indesiderato allargamento della macchina di raccolta o una sgradita riduzione della larghezza del nastro trasportatore.
Tale aspetto è ancor più importante se si considera che la parte interessata dal dispositivo di tensionamento 28 corrisponde alla terza porzione 16 che deve avere una larghezza non eccessiva, in quanto essa deve essere accolta nella cassa di raccolta.
Un tecnico del settore può prevedere ulteriori modifiche o varianti che sono da ritenersi comprese nell’ambito di tutela della presente invenzione. Ad esempio, le curvature del nastro trasportatore possono essere più di una, pur mantenendo comunque la particolare caratteristica di mobilità delle due estremità del nastro; in altre parole, anche con più porzioni di curvatura del nastro, si può spingere un’estremità del nastro ottenendo un corrispondente sollevamento dell’estremità opposta, accolta nella cassa di raccolta della frutta.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1)Struttura a nastro trasportatore (10) comprendente un nastro trasportatore (11) fissato ad un telaio, rotante attorno ad un primo tamburo (22) e ad un secondo tamburo (24), e suddiviso in una prima porzione (12) più estrema comprendente il primo tamburo (22), una seconda porzione (14) di collegamento, ed una terza porzione (16) posta all’estremità opposta rispetto alla prima porzione (12) e comprendente il secondo tamburo (24), caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di movimentazione (26) del primo tamburo (22) fissati al telaio, e mezzi elastici (28) che collegano il secondo tamburo (24) al telaio, in modo che ad un azionamento dei mezzi di movimentazione (26) corrisponda uno spostamento del primo tamburo (22) e conseguentemente del secondo tamburo (24), pur mantenendo in tensione l’intero nastro trasportatore (11) mediante detti mezzi elastici (28). 2)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione 1, in cui la terza porzione (16) si sviluppa in direzione sostanzialmente verticale, così che ad un azionamento dei mezzi di movimentazione (26) il secondo tamburo (24) si sollevi o si abbassi. 3)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima porzione (12) si sviluppa secondo una direzione diversa da quella della terza porzione (16), così che la seconda porzione (14) si sviluppi in modo curvilineo, essendo presenti in corrispondenza della terza porzione (14) mezzi di supporto (30, 32, 34) del nastro trasportatore (11). 4)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui il nastro trasportatore (11) comprende almeno un rilievo (18, 20) ed in cui detti mezzi di supporto comprendono un elemento di supporto (30, 32) rotante attorno ad un perno (31, 33) e comprendente due piastre laterali (42, 48) tra loro connesse da almeno un corpo longitudinale (46, 50) che va a contatto con il nastro trasportatore (11). 5)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento di supporto (30, 32) comprende due piastre laterali (42, 48) tra loro connesse da almeno quattro corpi longitudinali (46, 50), le estremità di ciascuno di detti corpi longitudinali (46, 50) essendo rispettivamente e rotabilmente fissate a ciascuna delle due piastre laterali (42) ed atte ad andare in battuta sull’almeno un rilievo (18, 20). 6)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il bordo perimetrale delle due piastre laterali (48) dell’elemento di supporto (32) supporta la porzione laterale (52) del nastro trasportatore, essendo detta porzione laterale (52) priva dell’almeno un rilievo (18, 20). 7)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi elastici comprendono un dispositivo di tensionamento (28) comprendente un primo mezzo elastico (64) ad un’estremità fissato al telaio, e all’altra estremità fissato ad una placca (56, 58) a sua volta fissata ad un’estremità di un secondo mezzo elastico (66) la cui estremità opposta è fissata al secondo tamburo (24), essendo il primo mezzo elastico (64) ed il secondo mezzo elastico (66) disposti affiancati tra loro in modo da giacere su uno stesso piano parallelo alla direzione di movimentazione del nastro trasportatore (11). 8) Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui il primo mezzo elastico comprende un primo cilindro pneumatico (64) ed il secondo mezzo elastico comprende un secondo cilindro pneumatico (66) o un terzo cilindro pneumatico (68). 9)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi elastici comprendono un dispositivo di tensionamento (28) comprendente una prima piastra (54), una seconda piastra (56), una terza piastra (58), due primi cilindri pneumatici (64), due secondi cilindri pneumatici (66) e due terzi cilindri pneumatici (68); i due primi cilindri pneumatici (64) essendo fissati con una loro estremità ai vertici superiori della prima piastra (54), e con l’altra estremità ai vertici inferiori della seconda piastra (56), così da collegare elasticamente la prima piastra (54) alla seconda piastra (56); i due secondi cilindri pneumatici (66) essendo fissati con una loro estremità ai vertici superiori della seconda piastra (56), e con l’altra estremità ai vertici inferiori della terza piastra (58), così da collegare elasticamente la seconda piastra (56) alla terza piastra (58); i due terzi cilindri pneumatici (68) essendo fissati con una loro estremità ai vertici superiori della terza piastra (58), e con l’altra estremità ad un asse (62) a cui è rotabilmente fissato il secondo tamburo (24). 10)Struttura a nastro trasportatore (10) secondo la rivendicazione precedente, in cui i primi cilindri pneumatici (64), i secondi cilindri pneumatici (66) ed i terzi cilindri pneumatici (68) sono disposti affiancati tra loro in modo da giacere su uno stesso piano parallelo alla direzione di movimentazione del nastro trasportatore (11).
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