ITPN20130008A1 - Macchina di ausilio alla vendemmia - Google Patents

Description

"MACCHINA DI AUSILIO ALLA VENDEMMIA"

Il presente trovato ha per oggetto una macchina di ausilio alla vendemmia, essa essendo

costituita da un elemento telaiare di base, ad "L", su cui sono posti dispositivi per il

sollevamento di vasche pesanti piene di uva, detti dispositivi essendo identici per

costruzione ai sistemi dei carrelli sollevatori, dei nastri trasportatori, per il convogliamento

della detta uva nelle dette vasche, detti nastri trasportatori sono provvisti di elementi di

deviazione che sono comandati da un sistema ad eccentrici, per far cadere l'uva nelle

suesposte vasche. Tali nastri trasportatori essendo facilmente regolabili in larghezza, a

seconda del passo esistente tra i filari delle viti e per favorire il cambio delle vasche, non

i dimeno ruotabili attorno al loro asse di presa di moto, posto sull'elemento telaiare di

sostegno, in modo da diminuire gli ingombri totali della macchina, nel passaggio, della

stessa macchina, col trattore che la trasporta, da un filare di viti all'altro.

Sono conosciuti i più svariati tipi di macchine per vendemmia e per raccolta di frutta e

verdura in genere, tutte le macchine sono più o meno complicate, hanno carrelli e sistemi di

raccoglimento, hanno in certi casi sedili per alloggiare gli operatori e solitamente sono

scomodi e poco congeniali al lavoro di raccolta.

Nel complesso, le macchine utilizzate sono spesso complicate, laboriose per utilizzo e non di

meno per manutenzione essendo costituite da una notevole quantità di dispositivi molto

complicati.

Altri ulteriori difetti e/o difficoltà di gestione e manutenzione sono chiaramente

riscontrabili al tecnico, e non, del settore, per cui non ci si dilunga oltre in una inutile descrizione dei medesimi in quanto chiari e visibili, oltreché noti.

Altre ulteriori problematiche, difetti e/o difficoltà di utilizzo, gestione e manutenzione sono chiaramente riscontrabili al tecnico, e non, del settore, per cui non ci si dilunga oltre in una inutile descrizione dei medesimi in quanto chiari e noti.

Scopo del presente trovato à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti suesposti e per meglio comprendere le caratteristiche ed i vantaggi ottenibili con detto trovato, il tutto, in una forma realizzativa ed a solo titolo esemplificativo e non limitativo, viene qui di seguito esposto con riferimento ai disegni schematici allegati, in cui :

- La figura 1 Ã ̈ una vista frontale schematica rappresentante, nel suo insieme, l'elemento telaiare di base, che sostiene tutti gli elementi ad esso assiemati in una seconda fase, con le forche di sollevamento abbassate;

- La figura 2 Ã ̈ sempre una vista frontale schematica dell'elemento telaiare di base di figura 1, ma con le forche alzate;

- La figura 3 Ã ̈ una vista in pianta del telaio di base di figura 1 e 2, formante l'elemento fondamentale della macchina;

- La figura 4 Ã ̈ una vista frontale schematica della macchina completa di tutti i suoi elementi costituenti;

- La figura 5 Ã ̈ una vista in pianta schematica totale della macchina completa di figura 4; - La figura 6 Ã ̈ una vista laterale schematica della macchina completa con il nastro trasportatore abbassato

- La figura 7 la stessa vista laterale schematica della macchina completa di figura 5, ma con il nastro trasportatore alzato;

- La figura 8 Ã ̈ una vista schematica dell'elemento posto sopra il nastro trasportatore in posizione di riposo e comandato in movimento da un sistema eccentrico anch'esso schematizzato nella medesima figura;

- La figura 9 Ã ̈ come figura 8 una vista schematica dell'elemento posto sopra il nastro

trasportatore, ma in posizione di azionamento, ovvero di spinta verso il cassone di

raccolta.

Ben si comprende che i particolari comuni saranno indicati con gli stessi riferimenti

numerici.

Con particolare riferimento alle figure 1, 2, 4, 5, 6 e 7 si noterà che l'elemento telaiare di

base B conformato lateralmente ad "L", Ã ̈ costituito da un elemento orizzontale

rettangolare di base BO, da due montanti verticali MV, centralmente ad essi (MV) Ã ̈ posto

ad un'idonea altezza un martinetto idraulico MI che, con il suo stelo mobile, azionerà in

movimento le catene C che solleveranno ed abbasseranno la piastra porta forche PF e

? conseguentemente le forche F, ad essa (PF), solidali, realizzando lo stesso principio di

funzionamento dei noti "muletti" elevatori.

La Macchina nella sua interezza sarà visibile completamente in figura 4, precisamente avrà

la base rettangolare orizzontale BO su cui à ̈ poggiata la vasca VA di raccolta dell'uva,

lateralmente ad essa (VA), incernierati in una opportuna zona della base rettangolare BO, ci

saranno due martinetti idraulici MI1. Detti martinetti idraulici MI1 sosterranno

rispettivamente ciascuno un nastro trasportatore NS che sarà provvisto lateralmente di

paratie PA per non far cadere anticipatamente l'uva su essi (NS) transitante. Superiormente

a detti nastri trasportatori, saranno posti rispettivi deflettori D, comandati eccentricamente

come di seguito descritto. I nastri trasportatori NS, ed i rispettivi deflettori D saranno posti

in movimento da un albero di trasmissione AT ad essi collegato.

Inoltre vi saranno, all'altezza della vasca VA di raccolta, scivoli S per far cadere, con

precisione ed in maniera corretta, al fine di non danneggiarla, l'uva nelle vasche VA

medesime.

L'albero di trasmissione AT sarà collegato con mezzi idonei, non descritti, in quanto noti, alla presa di forza del trattore. Allo stesso modo i martinetti idraulici saranno connessi ad un sistema idraulico che prende energia dal trattore suesposto, quindi tali sistemi non sono descritti e/o evidenziati in quanto chiaramente individuabili e collocabili dal tecnico medio. Inoltre, sempre con riferimento alla figura 4, si fa rilevare che i nastri trasportatori saranno dislocabili lateralmente, ovvero movibili orizzontalmente, variando il loro "passo", rispetto al centro della struttura telaiare di base B, il tutto come indicato dalla doppia freccia FF indicata sopra i nastri trasportatori. Detta variabilità di dislocazione, o variabilità di passo, in pratica aumenterà o diminuirà la "carreggiata†della nostra macchina 1 in modo da adattarla di volta in volta alla larghezza dei singoli vigneti cui si va incontro.

Figura 5 evidenzierà, senza la vasca VA, tutti i particolari sopra indicati, non di meno il sistema ad eccentrico per la movimentazione dei deflettori D, l'albero di trasmissione del moto AT, il sistema ad eccentrico EC completo di tutti i suoi componenti e collegato all'albero di trasmissione AT, i nastri trasportatori NS, e tutti i vari elementi visibili chiaramente in detta figura e dettagliatamente indicati in seguito.

Si fa rilevare, con riferimento alle figure 6 e 7, che i nastri trasportatori NS saranno ruotabili attorno all'asse AST dell'albero AT di trasmissione del moto ai medesimi ed ai deflettori D. Tale rotazione diminuisce la lunghezza della macchina 1 consentendole di poter diminuire il raggio di sterzata al cambio del filare da vendemmiare ed agevolare il cambio vasca VA. Tale innalzamento ed abbassamento dei nastri trasportatori NS sarà ottenuto mediante i martinetti idraulici MI1 posti rispettivamente sotto di essi (NS). Il tutto risulta chiaramente visibile nelle immagini di figura 6 e 7 in cui la figura 6 ha il sistema di nastri trasportatori NS orizzontali con i martinetti MI1 a "riposo", mentre la figura 7 ha i martinetti MI1 in estensione e conseguentemente i nastri trasportatori NS saranno posti obliquamente rispetto all'orizzontale del terreno. Si precisa che i martinetti MI1 potranno anche avere una estensione inferiore a quella di figura 6 e quindi che il nastro trasportatore NS potrà avere inclinazione "negativa" ovvero essere più basso alle sue estremità libere rispetto al punto si presa di moto, i.e. rispetto all'albero di trasmissione AT.

Una particolare attenzione va fatta alle figure 8 e 9 in cui:

- in figura 8 si noterà che il deflettore D sarà in posizione di "riposo", ovvero la puleggia PU solidale all'albero di trasmissione AT terrà la cinghia di trasmissione CI in modo che la seconda puleggia PU1, provvista di eccentrico EC, dotato di una testa sferica, tenga detto eccentrico EC in modo che la barra di azionamento BR sia parallela al nastro trasportatore NS e conseguentemente il braccio BRA ruotante, solidale al deflettore D, attorno al perno PR, sia ortogonale al nastro trasportatore NS e tenga il detto deflettore D, con la sua parte rettilinea, parallelo al suesposto nastro trasportatore NS.

In figura 9 si noterà che il deflettore D sarà in posizione di massimo "lavoro", ovvero posto trasversalmente, obliquamente, al nastro trasportatore NS, in quanto la puleggia PU, azionata dall'albero di trasmissione AT porrà in movimento la cinghia di trasmissione CI che comanderà la puleggia PU1 con l'eccentrico EC dal lato diametralmente opposto a quello evidenziato in figura 8, tale posizione porterà la barra BP a spostarsi in allontanamento dall'albero di trasmissione AT, lungo la direzione del nastro trasportatore NS, cui si aggiunge un piccolo movimento obliquo, rispetto al nastro trasportatore NS, della barra BP che porterà il braccio BRA in posizione obliqua rispetto al nastro trasportatore e comanderà, ruotando rispetto al perno, il deflettore D a portarsi completamente sopra al nastro trasportatore NS.

I movimenti evidenziati in figura 8 e 9 risultano fondamentali per far cadere l'uva nel cassone CA di raccolta senza che vi siano ammassamenti di grappoli sul nastro trasportatore NS che potrebbero danneggiare gli acini dell'uva stessa. Il movimento ciclico del deflettore D schematizzato nei due punti di massima e minima azione dell'eccentricità dell'eccentrico EC danno la possibilità di un continuo smaltimento dell'uva dal nastro trasportatore, mantenendolo sgombro da grappoli che potrebbero bloccarsi in mancanza di questo dispositivo.

Con particolare riferimento alle figure 1, 2 e 3 si noterà che il lavoro di vendemmia delle viti potrà essere privo di soluzione di continuità, in quanto ad esempio, se caricassimo il cassone CA come evidenziato in figura 3, ovvero con le forche F descritte in figura 1 poggiate sulla base orizzontale BO, quando il detto cassone CA risultasse pieno lo si alzerebbe in aria e lo si fermerebbe nella posizione di figura 2, quindi un trattore con un secondo cassone CA andrebbe a deporlo (CA) sulla base orizzontale BO, quindi sganciatolo, si alzerebbe a prendere il cassone CA pieno posto sopra. Quand'anche il cassone CA posto sulla base orizzontale BO andasse a riempirsi, il trattore ausiliario porterebbe un secondo cassone CA e lo porrebbe sopra le forche nel tipo di configurazione di figura 2, scaricatolo sulle forche F, andrebbe a raccogliere il cassone CA sottostante pieno e verrebbe calato il cassone vuoto e la procedura re inizierebbe stringendo e abbassando i nastri trasportatori, tale operazione di cambio vasche CA essendo facile e rapida e non interrompe che per pochi secondi le fasi di vendemmia.

Si sottolinea che i mezzi di azionamento, i sistemi di trasporto, di movimentazione potranno essere ottenuti ed azionati con i mezzi descritti, ma si potranno usare anche sistemi differenti di azionamento e movimentazione.

Ben si comprende quindi che varianti diverse potranno venire applicate al presente trovato senza peraltro uscire dall'ambito di quanto sin qui descritto e di seguito rivendicato con riferimento ai disegni allegati e quindi dal dominio della presente privativa industriale.

Claims (2)

1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina di ausilio alla vendemmia costituita da un elemento telaiare di base (B), conformato ad "L", costituito da un elemento orizzontale rettangolare di base (BO), da due montanti verticali (MV), in cui à ̈ posto, centralmente ad essi, ed ad un'idonea altezza, un martinetto idraulico (MI), che azionerà le catene (C) per il sollevamento e l'abbassamento delle forche (F), solidali alla piastra porta forche (PF), secondo il principio dei comuni "muletti" elevatori caratterizzata dal fatto che detta macchina (1) à ̈ provvista di forche (F), poste sulla piastra porta forche (PF), per la movimentazione verticale delle vasche (VA) di raccolta dell'uva, inoltre di essere provvista di martinetti idraulici (Mll), posti in una posizione opportuna dell'elemento orizzontale rettangolare di base (BO), su di essi (Mll) risultano disposti dei nastri trasportatori (NS) che vengono movimentati dall'albero di trasmissione (AT), posto posteriormente all'elemento telaiare di base (B), essi (NS) risulteranno inoltre provvisti superiormente di elementi deviatori (D), detti elementi deviatori (D) essendo collegati ad un sistema di movimentazione costituito da una puleggia (PU), unita solidalmente all'albero di trasmissione (AT), detta puleggia (PU), avendo su di essa posta una cinghia di trasmissione (CI) collegata (CI) alla seconda puleggia (PU1) che (PU1) risulta provvista di eccentrico (EC) cui (EC) à ̈ collegata la barra di azionamento (BR), che (BR) "scorre" quasi parallela al nastro trasportatore (NS) e che à ̈ a sua volta (BR) à ̈ collegata, mediante giunto noto, al braccio ruotante (BRA) che à ̈ solidale al suesposto deviatore (D) e che (BRA-D) ruota attorno al perno (PR), inoltre i nastri trasportatori (NS) risultano provvisti, internamente fra di loro, di scivoli (S) per guidare la caduta dell'uva nelle vasche (VA) ed esternamente di paratie (PA) per mantenere l'uva entro di essi (NS) al fine di venire deviata nelle vasche (VA) dai deviatori (D).
2. 2) Macchina (1) come da rivendicazione precedente caratterizzata dal fatto che le forche (F) del porta forche (PF) potranno venire alzate ed abbassate dal martinetto idraulico (MI), mediante le catene (C) per movimentare verticalmente le vasche (VA), come accade nei comuni "carrelli elevatori", in modo da permettere il loro (VA) cambio senza interruzione di continuità delle operazioni di lavoro di vendemmia; 3) Macchina (1) come da rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che i nastri trasportatori (NS) risultano ruotare attorno all'asse (AST), di rotazione dell'albero di trasmissione (AT), sia in senso orario che antiorario, grazie all'azionamento dei martinetti idraulici (MI1) che li (NS) sollevano od abbassano da una posizione iniziale preferibilmente orizzontale, ad una inclinata verso i montanti verticali (MV), oppure in senso opposto verso il terreno su cui poggia la macchina (1) stessa; 4) Macchina (1) come da rivendicazione 1 e precedente caratterizzata dal fatto che i nastri trasportatori (NS) risultano scorrevoli sull'albero di trasmissione (AT), secondo le direzioni indicate dalle frecce (FF), ovvero potranno diminuire od aumentare la distanza risultante fra loro (NS) con semplici operazioni; 5) Macchina (1) come da rivendicazione (1) caratterizzata dal fatto che à ̈ provvista di un sistema di movimentazione dei deviatori (D), tale sistema di movimentazione essendo realizzato da una puleggia (PU), solidale all'albero di trasmissione (AT), su cui à ̈ posta una cinghia (CI) di trasmissione che (CI) si collega ad un a seconda puleggia (PU1) provvista di eccentrico (EC) con testa sferica che si impegna in una barra (BR) che a sua volta à ̈ collegata mediante una giunzione nota ad una seconda barra di azionamento (BRA), che (BRA) à ̈ unita in modo solidale al detto deviatore (D) ed entrambe (BRA-D) risultando ruotare attorno al perno di rotazione (PR); 6) Macchina (1), come da rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i nastri trasportatori (NS) e la puleggia (PU) del sistema di movimentazione ad eccentrico (EC) del deviatore (D) prendono il moto dall'albero di trasmissione (AT); 7) Macchina (1) come da rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che i nastri trasportatori (NS) sono provvisti esternamente di paratie (PA) ed internamente di scivoli (S), le prime per contenere l'uva al fine che non esca e resti all'interno dei deviatori (D), i secondi (S) al fine di far scivolare in modo idoneo l'uva nelle vasche (VA). 8) Macchina (1) secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che può venire collegata ad una macchina movimento terra od ad un trattotee che i martinetti idraulici (MI - MI1) risultano collegati alla macchina movimento terra od al trattore, cosìccome l'albero di trasmissione (AT) prende il moto dalla presa di forza della macchina movimento terra o del trattore.