ITVR20120198A1 - Dispositivo di trattenimento per trattenere un telo anti-intemperie in una posizione arrotolata. - Google Patents

Dispositivo di trattenimento per trattenere un telo anti-intemperie in una posizione arrotolata. Download PDF

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ITVR20120198A1
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IT
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IT000198A
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Emanuel Tamanini
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Frutop S R L Ovvero Frutop G M B H
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01GHORTICULTURE; CULTIVATION OF VEGETABLES, FLOWERS, RICE, FRUIT, VINES, HOPS OR SEAWEED; FORESTRY; WATERING
    • A01G13/00Protecting plants
    • A01G13/02Protective coverings for plants; Coverings for the ground; Devices for laying-out or removing coverings

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Description

DISPOSITIVO DI TRATTENIMENTO PER TRATTENERE UN TELO ANTI-
INTEMPERIE IN UNA POSIZIONE ARROTOLATA
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce in generale al settore della protezione delle coltivazioni agricole dalle intemperie. In particolare, la presente divulgazione si riferisce ad un dispositivo per trattenere un telo anti-intemperie in una posizione arrotolata, ad esempio quando il telo à ̈ montato in un impianto di protezione ma non à ̈ utilizzato.
La protezione delle coltivazioni agricole dalle intemperie à ̈ una esigenza largamente sentita in agricoltura. Ad esempio, nel settore frutticolo c’à ̈ la necessità di proteggere i frutti sui rami delle piante contro gli effetti distruttivi della grandine. Per alcune tipologie di frutta c’à ̈ anche una necessità di protezione contro pioggia forte. In altri casi à ̈ richiesta una parziale schermatura contro il sole e la sua azione di inaridimento sulle colture.
Nella tecnica nota à ̈ usuale utilizzare teli anti-intemperie per fornire la protezione richiesta. Un sistema di protezione dalle intemperie à ̈ formato solitamente da pali di supporto piantati nel terreno accanto alle piante della coltivazione, da cavi tesi tra i pali di supporto per formare un sostegno per i teli anti-intemperie e dai teli antiintemperie che sono messi ciascuno a cavallo di un rispettivo cavo di sostegno; i lembi dei teli adiacenti sono uniti tra loro mediante opportuni sistemi. Si ottiene pertanto una superficie di copertura, formata dai teli stessi, che copre le piante coltivate e le protegge dalle intemperie. La superficie di copertura à ̈ in sostanza una copertura a falde, in cui i cavi di sostegno costituiscono le linee di colmo della copertura a falde e le giunzioni tra i teli adiacenti costituiscono le linee di gronda della copertura a falde.
Di solito una protezione contro le intemperie à ̈ richiesta solo in alcuni periodi dell’anno. Ad esempio, la protezione antigrandine à ̈ richiesta solamente nel periodo estivo, quando i frutti sono in maturazione sulla pianta e quindi potrebbero essere danneggiati gravemente da una grandinata. Nel restante periodo dell’anno, usualmente, i teli antigrandine sono sganciati l’uno dall’altro e sono arrotolati e fissati in posizione arrotolata ai rispettivi cavi di sostegno al colmo della copertura. Nella tecnica nota, il fissaggio dei teli arrotolati à ̈ effettuato manualmente utilizzando pezzi di corda, fascette di serraggio o altri sistemi analoghi, che vengono utilizzati per legare il telo arrotolato al cavo di sostegno. Durante questa operazione, pertanto, un operatore deve avere con sé una grande quantità di pezzi di corda o simile da applicare uno dopo l’altro lungo il telo arrotolato fino ad ottenere il fissaggio dell’intero telo.
Quando il telo anti-intemperie deve essere steso nuovamente per proteggere le piante della coltivazione, l’operatore taglia i pezzi di corda o le fascette, liberando il telo che può essere così srotolato.
Queste modalità di tecnica nota sono scomode e piuttosto laboriose. Ad esempio, durante il fissaggio del telo in posizione arrotolata l’operatore si trova in una condizione disagevole, spesso in equilibrio su una scala e con il peso del telo che tende a srotolarsi; il prendere un pezzo di corda da un contenitore e effettuare un nodo per serrare il pezzo di corda attorno al rotolo di telo sono operazioni che, in tale condizione disagevole, possono rivelarsi difficoltose e scomode.
Analogamente, l’operazione di liberare il telo richiede all’operatore di agire in una simile condizione disagevole e di tagliare i pezzi di corda uno dopo l’altro, impiegando quindi un certo tempo. Inoltre i pezzi di corda tagliati cadono sul suolo e devono essere successivamente raccolti.
La presente divulgazione parte quindi dal problema tecnico di fornire un fissaggio o trattenimento di un telo anti-intemperie arrotolato che consenta di superare gli inconvenienti sopra citati con riferimento alla tecnica nota e/o di conseguire ulteriori vantaggi.
Ciò à ̈ ottenuto fornendo un dispositivo di trattenimento per trattenere un telo protettivo anti-intemperie in una posizione arrotolata secondo la rivendicazione indipendente 1. Il problema tecnico à ̈ risolto anche da un impianto di protezione dalle intemperie secondo la rivendicazione 11.
Forme di realizzazione particolari dell'oggetto della presente divulgazione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Un aspetto alla base della soluzione proposta dalla presente divulgazione à ̈ di fornire un dispositivo di trattenimento che à ̈ montabile su un sostegno (in particolare un cavo di sostegno) del telo protettivo e che può assumere una prima condizione in cui lascia libero il telo e una seconda condizione in cui blocca il telo protettivo arrotolato (o almeno un tratto di quest’ultimo). In altre parole, viene fornito un dispositivo di trattenimento che à ̈ un accessorio per un impianto di protezione ed à ̈ montabile sull’impianto stesso per semplificare le operazioni di fissaggio e rilascio del telo protettivo arrotolato.
Ciò à ̈ utile per fornire un impianto di protezione in cui all’operatore non à ̈ richiesto di avere con sé pezzi di corda, fascette di serraggio o altri elementi per fissare il telo arrotolato; infatti ciascun dispositivo di trattenimento à ̈ pre-montato sull’impianto e quindi à ̈ direttamente utilizzabile per fissare il telo arrotolato quando necessario. Inoltre, il dispositivo di trattenimento à ̈ configurato per un fissaggio rapido e semplice del telo arrotolato: ciò à ̈ utile per velocizzare le operazioni di fissaggio e minimizzare la permanenza dell’operatore in una condizione di lavoro disagevole. Il dispositivo di trattenimento, potendo assumere reversibilmente dette prima condizione e seconda condizione, à ̈ utilizzabile più volte nel corso del tempo: un medesimo dispositivo di trattenimento può quindi essere utilizzato per più anni in una successione di cicli di arrotolamento e svolgimento del telo protettivo.
In una forma di realizzazione, il dispositivo di trattenimento comprende un elemento di bloccaggio che à ̈ mobile tra due posizioni che corrispondono rispettivamente a detta prima condizione e a detta seconda condizione. Ciò à ̈ utile per consentire una esecuzione agevole e semplice delle operazioni di fissaggio e rilascio da parte di un operatore.
In una forma di realizzazione, i dispositivi di trattenimento montati su uno stesso cavo di sostegno sono collegati tra loro da una unica fune di comando. Tramite la fune di comando, un operatore può portare tutti i dispositivi di trattenimento collegati ad essa nella prima condizione di rilascio del telo protettivo. Ciò à ̈ utile per fornire un impianto di protezione in cui, con una singola operazione, un intero telo protettivo arrotolato viene liberato dai fissaggi; in questo modo vengono notevolmente ridotti i tempi e le operazioni richieste per mettere i teli in posizione di protezione.
Ulteriori vantaggi, caratteristiche e le modalità d'impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo.
È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione dell'oggetto della presente divulgazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non à ̈ r ichiesto che ciascuna forma di real izzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati.
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la Figura 1 rappresenta una vista prospettica di un dispositivo di trattenimento secondo la presente divulgazione;
- la Figura 2 rappresenta una vista prospettica, parzialmente in sezione e interrotta, di un corpo del dispositivo di trattenimento di Figura 1, in una posizione di bloccaggio;
- la Figura 3 rappresenta una vista prospettica, parzialmente in sezione e interrotta, del corpo del dispositivo di trattenimento di Figura 1, in una posizione di rilascio;
- la Figura 4 rappresenta una vista laterale del corpo del dispositivo di trattenimento di Figura 1, nella posizione di bloccaggio;
- la Figura 5 rappresenta una vista laterale del corpo del dispositivo di trattenimento di Figura 1, nella posizione di rilascio;
- la Figura 6 rappresenta una vista prospettica del corpo del dispositivo di trattenimento di Figura 1, in una condizione aperta prima del montaggio in un impianto di protezione;
- le Figure 7 e 8 rappresentano due fasi di montaggio del dispositivo di trattenimento di Figura 1 in un impianto di protezione;
- la Figura 9 rappresenta un dettaglio di un impianto di protezione, in cui un dispositivo di trattenimento di Figura 1 à ̈ in posizione di rilascio e un telo protettivo à ̈ disteso;
- la Figura 10 rappresenta un dettaglio di un impianto di protezione, in cui un dispositivo di trattenimento di Figura 1 à ̈ in posizione di trattenimento e un telo protettivo à ̈ trattenuto in una posizione arrotolata;
- la Figura 11 rappresenta una vista prospettiva di un impianto di protezione comprendente una pluralità di dispositivi di trattenimento di Figura 1 che trattengono teli protettivi in una posizione arrotolata;
- la Figura 12 rappresenta un dettaglio ingrandito dell’impianto di protezione di Figura 11, durante una fase di rilascio di un telo protettivo arrotolato.
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo di trattenimento secondo la presente divulgazione à ̈ indicato con il numero di riferimento 1. Il dispositivo di trattenimento 1 à ̈ atto ad essere montato in un impianto di protezione dalle intemperie (indicato con il numero di riferimento 9) per trattenere un telo protettivo anti-intemperie 90 quando quest’ultimo à ̈ in una posizione arrotolata.
La presente descrizione dettagliata fa particolare riferimento ad un impianto di protezione anti-grandine, per proteggere le piante 99 di un frutteto o di una coltivazione in genere dalla grandine. I teli protettivi 90 sono quindi reti antigrandine. Si deve comunque intendere che l’oggetto della presente divulgazione riguarda anche altre tipologie di impianti di protezione, come ad esempio un impianto antipioggia, un impianto antivento o un impianto per protezione dal sole; i teli protettivi anti-intemperie possono essere reti, fogli, teloni o simili elementi che permettono di realizzare una superficie di protezione adatta allo specifico ambito di protezione delle intemperie.
Un impianto di protezione dalle intemperie 9 comprende una pluralità di pali di supporto 91 piantati nel terreno 98 lungo file che ad esempio ricalcano i filari delle piante 99 da proteggere. I pali di supporto 91 di ciascuna fila supportano un rispettivo cavo di sostegno 92, che à ̈ teso tra i pali di supporto 91 e si estende lungo la fila ad una certa altezza dal terreno 98, definendo una linea di colmo dell’impianto di protezione 9.
I cavi di sostegno 92 sostengono e supportano i teli anti-intemperie 90. In particolare, ciascun telo anti-intemperie 90 à ̈ disposto a cavallo di un rispettivo cavo di sostegno 92, al quale à ̈ fissato. I lembi o bordi di teli adiacenti 90 sono uniti tra loro, ottenendo così una superficie di protezione sostanzialmente continua che copre le piante 99 che sono al di sotto della superficie di protezione, proteggendo le piante 99 dalle intemperie.
L’unione tra i bordi dei teli adiacenti 90, che definisce linee di gronda della superficie protettiva di copertura, à ̈ di tipo rimovibile: quando la protezione delle piante 99 non à ̈ necessaria, i teli anti-intemperie 90 vengono sganciati l’uno dall’altro e ciascuno di essi viene arrotolato verso il rispettivo cavo di sostegno 92.
Un telo arrotolato 90 à ̈ trattenuto in posizione arrotolata tramite il dispositivo di trattenimento 1 montato sul cavo di sostegno 92, in particolare tramite una pluralità di dispositivi di trattenimento 1 che sono fissati al cavo di sostegno 92 in rispettive posizioni lungo il cavo di sostegno stesso.
Il dispositivo di trattenimento 1 comprende un corpo 2 che à ̈ montabile su un cavo di sostegno 92 ed un membro flessibile 3 di forma allungata per cingere e trattenere un tratto del telo protettivo arrotolato 90.
Il dispositivo di trattenimento 1 Ã ̈ realizzato ad esempio in materiale plastico, per esempio per stampaggio o per iniezione. In particolare, il corpo 2 e il membro flessibile 3 possono essere realizzati in un unico pezzo.
Il corpo 2 ha una forma sostanzialmente scatolare o a parallelepipedo, avente due facce longitudinali 201, 202 da parti opposte, due facce trasversali 203, 204 da parti opposte, una faccia di sommità 205 e una faccia di fondo 206. I termini “longitudinale†, “trasversale†, “sommità†e “fondo†sono da intendersi in relazione alla posizione spaziale del dispositivo di trattenimento 1 quando quest’ultimo à ̈ montato in un impianto di protezione 9; in particolare, il termine “longitudinale†fa riferimento alla direzione di sviluppo del cavo di sostegno 92 sul quale il dispositivo di trattenimento 1 à ̈ montato, mentre il termine “trasversale†fa riferimento ad un piano trasversale a tale direzione di sviluppo.
Il corpo 2 ha una prima cavità passante o canale 21 che si estende tra le facce trasversali opposte 203, 204 del corpo 2 ed ha rispettive estremità che si aprono su tali facce trasversali 203, 204. La prima cavità passante 21 à ̈ atta ad accogliere il cavo di sostegno 92 del telo protettivo 90. Come sarà meglio descritto nel seguito, il montaggio del dispositivo di trattenimento 1 sul cavo di sostegno 92 à ̈ realizzato disponendo il cavo di sostegno 92 nella prima cavità passante 21; il corpo 2 à ̈ poi serrato sul cavo di sostegno 92, in modo che il dispositivo di trattenimento 1 sia fissato in modo stabile al cavo di sostegno 92 stesso.
Il membro flessibile 3 ha una prima porzione o prima estremità 31 che à ̈ fissata al corpo 2, ed una seconda porzione 32 (o secondo tratto di estremità) che à ̈ bloccabile in una sede 25 realizzata nel corpo 2.
In particolare, la prima estremità 31 à ̈ fissata in corrispondenza della faccia di fondo 206 del corpo 2, mentre la sede 25 à ̈ realizzata in corrispondenza della faccia di sommità 205 del corpo 2.
Il membro flessibile 3 può assumere una prima condizione, nella quale il membro flessibile 3 à ̈ sostanzialmente disteso e la seconda porzione 32 à ̈ libera, ed una seconda condizione nella quale il membro flessibile 3 à ̈ flesso sostanzialmente ad anello e la seconda porzione 32 à ̈ accolta e bloccata nella sede 25.
Nella prima condizione (mostrata ad esempio in Figura 9), il membro flessibile 3 lascia libero il telo protettivo 90, che può quindi essere svolto e disteso per realizzare la superficie protettiva di copertura; nella prima condizione il membro flessibile 3 à ̈ sostanzialmente appoggiato al di sopra del telo protettivo 90, parallelamente ad una sua falda.
Nella seconda condizione (mostrata ad esempio in Figura 10), il membro flessibile 3 cinge il telo protettivo arrotolato 90, circondando un tratto di telo arrotolato 90. Grazie al fatto che la condizione ad anello del membro flessibile 3 Ã ̈ mantenuta dal bloccaggio della seconda porzione 32 nella sede 25, il membro flessibile 3 nella seconda condizione impedisce uno srotolamento del telo 90.
Nella seconda condizione il membro flessibile 3 ha quindi la funzione di un legaccio o cinghia che trattiene il telo 90 nella posizione arrotolata. Il membro flessibile 3 Ã ̈ in sostanza un membro di trattenimento per il telo arrotolato 90.
Il bloccaggio della seconda porzione 32 del membro flessibile 3 nella sede 25 à ̈ di tipo reversibile: quando necessario, la seconda porzione 32 à ̈ disimpegnabile dalla sede 25, così da riportare il membro flessibile 3 nella prima condizione distesa e liberare il telo protettivo 90, permettendo lo srotolamento di quest’ultimo.
In particolare, il dispositivo di trattenimento 1 comprende mezzi di bloccaggio per bloccare reversibilmente la seconda porzione 32 del membro flessibile 3 nella sede 25. I mezzi di bloccaggio impegnano la seconda porzione 32 e ne impediscono una fuoriuscita accidentale dalla sede 25.
Nella forma di realizzazione illustrata, i mezzi di bloccaggio comprendono un elemento di bloccaggio 4 che à ̈ montato sul corpo 2 ed à ̈ mobile tra una posizione di bloccaggio ed una posizione di rilascio.
Nella posizione di bloccaggio (mostrata in Figure 2 e 4), l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ atto a bloccare la seconda porzione 32 del membro flessibile 3 nella sede 25, forzando così il membro flessibile 3 a mantenere detta seconda condizione ad anello. In particolare, l’elemento di bloccaggio 4 in posizione di bloccaggio occlude almeno parzialmente la sede 25 e si impegna con la seconda porzione 32, impedendo l’estrazione del membro flessibile 3 dalla sede 25 stessa. In altre parole, l’elemento di bloccaggio 4 crea una ostruzione nella sede 25 che impedisce al membro flessibile 3 di liberarsi dalla sede 25 stessa.
Nella posizione di rilascio (mostrata in Figure 3 e 5), l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ disimpegnato dalla seconda porzione 32 del membro flessibile 3 e quindi consente la rimozione di quest’ultimo dalla sede 25. In particolare, nella posizione di rilascio l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ fuori dalla sede 25 e non interferisce con essa.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’elemento di bloccaggio 4 ha una forma sostanzialmente a pistone, in particolare ha una forma cilindrica allungata, ed à ̈ montato scorrevolmente sul corpo 2.
Il corpo 2 ha una seconda cavità allungata o canale 22, che interseca la sede 25 ed à ̈ di forma sostanzialmente complementare alla forma a pistone dell’elemento di bloccaggio 4. L’elemento di bloccaggio 4 à ̈ accolto in detta seconda cavità 22 ed à ̈ scorrevole lungo quest’ultima; lo scorrimento dell’elemento di bloccaggio 4 lungo la seconda cavità 22 determina il passaggio dalla posizione di bloccaggio alla posizione di rilascio, e viceversa.
Una estremità della seconda cavità 22 si apre su almeno una faccia del corpo 2, dalla quale una prima estremità 41 dell’elemento di bloccaggio 4 sporge parzialmente. Nella forma di realizzazione illustrata, tale estremità della seconda cavità 22 si apre su una faccia trasversale 203 del corpo 2; inoltre la seconda cavità 22, dopo l’intersezione con la sede 25, si estende fino all’altra faccia trasversale 202 del corpo 2, sulla quale si apre. In corrispondenza della seconda cavità 22, le facce longitudinali 201, 202 hanno nervature di rinforzo 26.
Nella posizione di bloccaggio (in cui l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ maggiormente inserito nella seconda cavità 22) l’elemento di bloccaggio 4 attraversa la sede 25 occludendola almeno in parte, mentre in posizione di rilascio (in cui la prima estremità 41 sporge maggiormente dalla faccia trasversale 203 e quindi l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ meno inserito nella seconda cavità 22) l’elemento di bloccaggio 4 non sbuca nella sede 25.
In altre parole, una seconda estremità 42 dell’elemento di bloccaggio 4 si sposta attraverso la sede 25 durante un movimento tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio, e viceversa.
Ad esempio, la seconda cavità 22 à ̈ sostanzialmente parallela alla prima cavità passante 21 e quindi al cavo di sostegno 92. Il movimento dell’elemento di bloccaggio 4 lungo la seconda cavità 22 tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio avviene pertanto secondo una direzione di movimento che à ̈ sostanzialmente ortogonale ad un piano definito dall’anello formato dal membro flessibile 3 nella seconda condizione.
L’elemento di bloccaggio 4 può avere una lunghezza inferiore alla lunghezza della seconda cavità 22. Inoltre può essere previsto un sistema di arresto a fine corsa, per impedire che l’elemento di bloccaggio 4 possa essere completamente estratto dalla seconda cavità 22 in modo accidentale.
L’elemento di bloccaggio 4 ha una porzione di comando o membro di comando 45 per comandare un movimento dell’elemento di bloccaggio 4 tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio, e viceversa. In particolare il membro di comando 45, che ad esempio à ̈ una sporgenza con un profilo sostanzialmente a fungo, à ̈ fissato alla prima estremità sporgente 41 dell’elemento di bloccaggio 4. Il membro di comando 45 può essere realizzato in un unico pezzo con il corpo a pistone dell’elemento di bloccaggio 4, ad esempio in materiale plastico tramite stampaggio.
La sede 25 ha una forma a fenditura o ad intaglio. Essa ha due pareti laterali opposte 251, 252 ed una parete di fondo 253, le quali delimitano un canale che si estende tra le facce longitudinali 201, 202 del corpo 2 ed à ̈ atto a ricevere la seconda porzione 32 del membro flessibile 3. La fenditura o canale ha inoltre una apertura o imboccatura 254 che à ̈ opposta alla parete di fondo 253; l’imboccatura 254 si apre ad esempio sulla faccia di sommità 205 o bordo di sommità del corpo 2. La seconda cavità 22 si apre almeno sulla prima parete laterale 251 della sede 25; nell’esempio, la seconda cavità 22 continua oltre la sede 25 e si apre anche sulla seconda parete laterale 252.
Quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ in posizione di bloccaggio, esso attraversa la fenditura o canale della sede 25 tra le due pareti laterali 251, 252, chiudendo l’imboccatura 254. In altre parole, una luce di passaggio 257 per il membro flessibile 3 tra le due facce longitudinali 201, 202 à ̈ delimitata dalle due pareti laterali 251, 252, dalla parete di fondo 253 e dall’elemento di bloccaggio 4. Quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ in posizione di rilascio, tale luce di passaggio 257 à ̈ aperta sulla faccia di sommità 205 del corpo 2 in corrispondenza dell’imboccatura 254, che à ̈ lasciata aperta dall’elemento di bloccaggio 4.
La sede 25 occlusa dall’elemento di bloccaggio 4 (cioà ̈ la luce di passaggio 257) ha una larghezza L25 tra le due pareti laterali 251, 252 e una altezza H25 tra la parete di fondo 253 e l’elemento di bloccaggio 4.
Il membro flessibile 3 à ̈ ad esempio un’asta flessibile di spessore o diametro D3; la seconda porzione 32 del membro flessibile 3 comprende almeno un ingrossamento 35 avente uno spessore o diametro D35 che à ̈ maggiore dello spessore o diametro D3 dell’asta flessibile. Ad esempio, l’ingrossamento 35 ha una forma sferica.
Lo spessore D3 dell’asta à ̈ minore della larghezza L25 e della altezza H25 della luce di passaggio 257, in modo tale che una porzione 36 di asta priva di ingrossamento 35 possa essere alloggiata nella sede 25 anche quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ in posizione di bloccaggio. L’ingrossamento 35 ha uno spessore D35 che à ̈ maggiore di almeno una tra la larghezza L25 e l’altezza H25 della luce di passaggio occlusa 257.
Il bloccaggio del membro flessibile 3 nella seconda condizione ad anello à ̈ ottenuto posizionando la seconda porzione 32 in modo che un tratto di asta sia nella sede 25 e l’ingrossamento 35 sia fuori dalla sede 25 dal lato opposto rispetto ad un lato di ingresso. In altre parole, lungo il membro flessibile 3, il tratto che attraversa la sede 25 à ̈ interposto tra la prima estremità 31 fissata al corpo 2 e l’ingrossamento 35. Lo spessore D35 dell’ingrossamento 35 impedisce a questo di attraversare la sede 25 e dunque impedisce lo sfilamento del membro flessibile 3 dalla sede 25.
In una prima variante, lo spessore D35 dell’ingrossamento 35 à ̈ maggiore della larghezza L25 della luce di passaggio 257. In questo caso, l’inserimento di un tratto di membro flessibile 3 nella sede 25 può avvenire solo attraverso l’imboccatura 254 (cioà ̈ dalla faccia di sommità 205), quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ in posizione di rilascio. L’ingrossamento 35 va in battuta contro i bordi della sede 25 su una faccia longitudinale 202 del corpo 2; il successivo spostamento dell’elemento di bloccaggio 4 verso la posizione di bloccaggio chiude l’imboccatura 254 e impedisce quindi la fuoriuscita del membro flessibile 3 dalla sede.
In una seconda variante, lo spessore D35 dell’ingrossamento 35 à ̈ minore della larghezza L25 della luce di passaggio 257. L’altezza H25 della luce di passaggio occlusa 257 à ̈ minore dello spessore D35 dell’ingrossamento 35. In questo caso, l’inserimento del tratto di membro flessibile 3 nella sede 25 può avvenire attraverso l’imboccatura 254 o per inserimento lungo il canale della sede 25 (cioà ̈, con ingresso da una faccia longitudinale 201 e uscita dall’altra faccia longitudinale 202), quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ in posizione di rilascio; il successivo spostamento dell’elemento di bloccaggio 4 verso la posizione di bloccaggio impedisce la fuoriuscita del membro flessibile 3 dalla sede 25 perché l’ingrossamento 35 va in battuta contro l’elemento di bloccaggio 4.
Nell’esempio illustrato, il membro flessibile 3 (in particolare la sua seconda porzione 32) comprende una pluralità di ingrossamenti 35, che sono disposti in successione lungo il membro flessibile stesso 3 ad una certa distanza l’uno dall’altro. Tra due ingrossamenti 35 successivi à ̈ definita una rispettiva regione di impegno 36, avente spessore o diametro D3 e che à ̈ destinata ad essere accolta nella sede 25.
Pertanto, la seconda porzione 32 presenta una pluralità di regioni di impegno 36 e può essere bloccata nella sede 25 dai mezzi di bloccaggio in una qualsiasi delle regioni di impegno 36 di detta pluralità, a scelta di un operatore. A ciascuna regione di impegno 36 corrisponde una dimensione o diametro dell’anello formato dal membro flessibile 3 nella seconda condizione. In altre parole, la dimensione dell’anello à ̈ regolabile secondo necessità, in particolare in base al diametro del rotolo di telo protettivo 90 arrotolato.
Il corpo 2 del dispositivo di trattenimento 1 comprende inoltre almeno una sporgenza 28 a forma di dente, che in particolare sporge da una faccia longitudinale 201. Tale sporgenza a dente 28 ha la funzione di sostenere una fune di comando 95 che à ̈ collegata all’elemento di bloccaggio 4 e permette di comandare a distanza la posizione dell’elemento di bloccaggio 4 stesso.
Nella forma di realizzazione illustrata, sono previste una sporgenza a dente inferiore 28 e una sporgenza a dente superiore 29, contrapposta alla sporgenza inferiore 28. Le sporgenze 28, 29 definiscono tra loro un alloggiamento 27 per ricevere la fune di comando 95. La forma a dente delle sporgenze 28, 29 permette di evitare che la fune di comando 95 esca accidentalmente dall’alloggiamento 27. La sporgenza inferiore 28 e la sporgenza superiore 29 sono sfalsate tra loro in direzione longitudinale per agevolare l’inserimento della fune di comando 95 nell’alloggiamento 27 durante il montaggio dell’impianto di protezione 9.
Il corpo 2 può comprendere due semi-gusci 211, 212, che sono fissabili a combacio l’uno con l’altro per formare il corpo 2.
Ad esempio, il dispositivo di trattenimento 1 può essere realizzato per stampaggio ad iniezione in singolo pezzo nella forma mostrata in Figura 6: il corpo 2 à ̈ aperto, i due semi-gusci 211, 212 sono uniti tra loro da una cerniera a film 215 in corrispondenza della faccia di sommità 205 e il membro flessibile 3 si estende dalla faccia di fondo 206 di un semi-guscio 212. Ciascuno dei semi-gusci 211, 212 comprende incavi 221, 222 che costituiscono rispettive metà della prima cavità passante 21 e della seconda cavità allungata 22.
Un semi-guscio 212 comprende inoltre denti 226 sporgenti internamente e destinati ad impegnare a scatto corrispondenti fori o sedi 227 realizzati sull’altro semi-guscio 211. I semi-gusci 211, 212 comprendono inoltre rispettivi fori o sedi 228 per una vite o bullone di fissaggio 229.
Le Figure da 6 a 9 illustrano una modalità di montaggio di un dispositivo di trattenimento 1 su un cavo di sostegno 92. Il corpo 2 à ̈ fornito aperto in due semigusci 211, 212 come mostrato in Figura 6 e con l’elemento di bloccaggio 4 fornito separatamente. I due semi-gusci 211, 212 vengono disposti a cavallo del cavo di sostegno 92 (sul quale à ̈ già montato un telo protettivo 90) e avvicinati tra loro chiudendo il corpo 2, in modo che il cavo di sostegno 92 sia alloggiato tra gli incavi 221 destinati a formare la prima cavità passante 21. L’elemento di bloccaggio 4 à ̈ disposto tra gli incavi 222 destinati a formare la seconda cavità allungata 22.
Durante la chiusura del corpo 2, i denti 226 entrano a scatto nei fori 227, evitando che il corpo 2 torni spontaneamente in condizione aperta. Ciò à ̈ utile per agevolare l’operatore durante il montaggio; infatti l’operatore può innanzitutto chiudere il corpo 2 sul cavo di sostegno 92 e poi posizionare in modo più preciso il dispositivo 1 sul cavo 92. Ottenuto un posizionamento preciso, i due semi-gusci 211, 212 sono fissati stabilmente tra loro tramite il bullone di fissaggio 229 che à ̈ inserito nei fori 228. Il fissaggio tramite bullone 229 schiaccia tra loro i semi-gusci 211, 212 ed in particolare blocca il cavo di sostegno 92 nella prima cavità 21. In altre parole, il corpo 2 viene serrato sul cavo di sostegno 92 e fissato a quest’ultimo.
Anche una parte di telo protettivo 90 rimane bloccata tra i due semi-gusci 211, 212, migliorando quindi la connessione tra il telo 90 e il cavo di sostegno 92.
A seconda della lunghezza longitudinale del telo protettivo 90, si può montare una pluralità di dispositivi di trattenimento 1 su uno stesso cavo di sostegno 92, fissando i dispositivi 1 in rispettive posizioni distanziate tra loro lungo il cavo di sostegno 92. Quando il telo protettivo 90 à ̈ steso a formare la superficie di protezione, il membro flessibile 3 à ̈ nella prima condizione o condizione distesa, come mostrato in Figura 9. Quando la protezione non à ̈ più necessaria, il telo protettivo 90 viene arrotolato in modo da creare un rotolo al di sotto del cavo di sostegno 92. Il membro flessibile 3 viene fatto passare attorno al rotolo e bloccato nella sede 25 tramite l’elemento di bloccaggio 4 spostato in posizione di bloccaggio. In altre parole, il membro flessibile 3 viene portato nella seconda condizione ad anello in modo da cingere il rotolo e trattenerlo in posizione arrotolata e non operativa. Si ottiene così un rotolo di telo protettivo 90 che à ̈ tenuto sospeso al cavo di sostegno 92 dal dispositivo di trattenimento 1, come mostrato nelle Figure 10 e 11.
A seconda del diametro del rotolo di telo protettivo si può scegliere la dimensione dell’anello ottenuto, cioà ̈ quale parte della seconda porzione 32 del membro flessibile 3 deve essere inserita nella sede 25 e quindi quale degli ingrossamenti 35 vada ad impegnarsi con i mezzi di bloccaggio 4.
Si noti che le operazioni da compiere per vincolare il telo 90 in posizione arrotolata sono molto semplici e rapide: le operazioni di far passare il membro flessibile 3 attorno al rotolo, inserire la seconda porzione 32 nella sede 25 e spostare l’elemento di bloccaggio 4 verso la posizione di bloccaggio sono agevoli e richiedono solo pochi secondi per ciascun dispositivo di trattenimento 1. Poiché i dispositivi di trattenimento 1 sono già presenti sui cavi di sostegno 92, all’operatore non à ̈ nemmeno richiesto di avere a disposizione altri elementi di fissaggio o strumenti specifici.
Quando à ̈ necessario ripristinare nuovamente la protezione anti-intemperie, l’elemento di bloccaggio 4 di ciascun dispositivo 1 viene spostato nella posizione di rilascio, liberando la seconda porzione 32 e permettendo al membro flessibile 3 di tornare nella prima condizione distesa. Il rotolo di telo protettivo 90 non à ̈ più trattenuto in posizione arrotolata e può essere steso a formare la superficie di copertura.
Si noti che anche le operazioni da compiere per liberare il rotolo di telo 90 sono molto semplici e richiedono solo pochi secondi per ciascun dispositivo di trattenimento 1. Addirittura, quando l’elemento di bloccaggio 4 à ̈ spostato in posizione di rilascio lo sfilamento della seconda porzione 32 dell’elemento flessibile 3 dalla sede 25 potrebbe avvenire spontaneamente sotto l’azione del peso del telo 90, in particolare nel caso in cui lo spessore D35 degli ingrossamenti 35 sia minore della larghezza L25 della sede 25.
Inoltre queste operazioni non producono rifiuti e scarti: il dispositivo di trattenimento 1 rimane integro e montato sul cavo di sostegno 92, pertanto à ̈ già pronto per un nuovo bloccaggio del rotolo di telo 90 quando necessario, per un numero indefinito di volte.
Per velocizzare e semplificare ulteriormente le operazioni per liberare il telo protettivo 90, può essere prevista una fune di comando 95 che à ̈ collegata all’elemento di bloccaggio 4, in particolare al membro di comando 45 a fungo. La fune di comando 95 à ̈ atta a tirare l’elemento di bloccaggio 4 per farlo scorrere e spostarlo tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio, e/o viceversa.
La fune di comando 95 consente un comando a distanza del movimento dell’elemento di bloccaggio 4 dalla posizione di bloccaggio alla posizione di rilascio: tirando la fune di comando 95 (operazione che può essere fatta da terra, senza necessità di ricorrere a scale per alzarsi al livello del cavo di sostegno 92) si porta l’elemento di bloccaggio 4 in posizione di rilascio e il membro flessibile 3 si può liberare spontaneamente sotto l’azione del peso del rotolo di telo 90.
Quando una pluralità di dispositivi 1 à ̈ montata su uno stesso cavo di sostegno 92, si può utilizzare un’unica fune di comando 95 che comanda simultaneamente tutti i dispositivi 1 sullo stesso cavo di sostegno 92. La fune di comando 95 corre parallela al cavo di sostegno 92 passando per tutti gli alloggiamenti 27 tra le sporgenze 28, 29 ed à ̈ collegata a tutti i rispettivi elementi di bloccaggio 4 (Figura 12).
La trazione della fune di comando 95 permette così, con una sola operazione a distanza, di portare tutti gli elementi di bloccaggio 4 in posizione di rilascio, liberando l’intero rotolo di telo 90.
In particolare, il collegamento tra la fune di comando 95 e ciascun elemento di bloccaggio 4 Ã ̈ implementato tramite un membro elasticamente deformabile 96, ad esempio un cordino elastico o una molla.
Grazie al membro elastico 96, la corsa di trazione della fune di comando 95 può essere maggiore della corsa del singolo elemento di bloccaggio 4. Ciò à ̈ utile per evitare che un elemento di bloccaggio 4 andato eventualmente a fine corsa prima degli altri possa bloccare l’ulteriore corsa della fune di comando 95 prima che tutti gli elementi di bloccaggio 4 siano in posizione di rilascio; in altre parole, ciò à ̈ utile per assicurare che tutti i membri flessibili 3 vengano liberati e che quindi il telo protettivo 90 possa essere srotolato.
In una variante di realizzazione del dispositivo di trattenimento 1, l’elemento di bloccaggio 4 non à ̈ presente e i mezzi di bloccaggio sono formati dai bordi della sede 25 sulla faccia longitudinale 202 su cui un ingrossamento 35 va in battuta, lo spessore D35 dell’ingrossamento 35 essendo maggiore della larghezza L25 della luce di passaggio 257. In questa variante, lo sfilamento del membro flessibile 3 attraverso l’imboccatura 254 della sede 25 non à ̈ di per sé impedito fisicamente, ma à ̈ comunque poco probabile perché il peso del rotolo di telo 90 tende a tirare il membro flessibile verso la parete di fondo 253 della sede 25.
L'oggetto della presente divulgazione à ̈ stato fin qui descritto con riferimento a sue forme di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell'ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito esposte.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di trattenimento (1) per trattenere un telo protettivo anti-intemperie (90) in una posizione arrotolata, comprendente: - un corpo (2) atto ad essere montato su un cavo di sostegno (92) per il telo protettivo (90); - un membro flessibile (3) avente una prima porzione (31) fissata a detto corpo (2), il membro flessibile (3) avendo una forma allungata ed essendo atto ad assumere una prima condizione, nella quale il membro flessibile (3) à ̈ sostanzialmente disteso, ed una seconda condizione, nella quale il membro flessibile (3) à ̈ flesso sostanzialmente ad anello; - una sede (25) realizzata in detto corpo (2) ed atta ad accogliere una seconda porzione (32) del membro flessibile (3) quando il membro flessibile (3) à ̈ in detta seconda condizione; - mezzi di bloccaggio (4) per bloccare reversibilmente la seconda porzione (32) del membro flessibile (3) nella sede (25), in cui il membro flessibile (3) nella seconda condizione bloccata dai mezzi di bloccaggio (4) à ̈ atto a cingere e trattenere il telo protettivo arrotolato (90), e in cui il membro flessibile (3) nella prima condizione à ̈ atto a rilasciare il telo protettivo (90).
  2. 2. Dispositivo di trattenimento (1) secondo la rivendicazione 1, in cui i mezzi di bloccaggio comprendono un elemento di bloccaggio (4) montato su detto corpo (2) e mobile tra una posizione di bloccaggio, nella quale l’elemento di bloccaggio (4) occlude parzialmente la sede (25) per bloccare la seconda porzione (32) del membro flessibile (3) nella sede (25), ed una posizione di rilascio, nella quale l’elemento di bloccaggio (4) à ̈ disimpegnato dalla seconda porzione (32) del membro flessibile (3) per consentire la rimozione della seconda porzione (32) dalla sede (25).
  3. 3. Dispositivo di trattenimento (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto elemento di bloccaggio (4) ha un membro di comando (45) per comandare un movimento dell’elemento di bloccaggio (4) tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio, e viceversa.
  4. 4. Dispositivo di trattenimento (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui l’elemento di bloccaggio (4) ha una forma sostanzialmente a pistone ed à ̈ montato scorrevolmente su detto corpo (2).
  5. 5. Dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, in cui l’elemento di bloccaggio (4) à ̈ mobile tra la posizione di bloccaggio e la posizione di rilascio secondo una direzione di movimento che à ̈ sostanzialmente ortogonale ad un piano definito dall’anello formato dal membro flessibile (3) nella seconda condizione.
  6. 6. Dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 5, in cui detta sede (25) ha una forma a fenditura ed ha due pareti laterali opposte (251, 252) e una parete di fondo (253), dette pareti (251, 252, 253) delimitando un canale per ricevere la seconda porzione (32) del membro flessibile (3), la sede (25) avendo inoltre una imboccatura (254) che à ̈ opposta alla parete di fondo (253) e si apre su una faccia o bordo (205) del corpo (2), in cui l’elemento di bloccaggio (4) in posizione di bloccaggio chiude detta imboccatura (254) e l’elemento di bloccaggio (4) in posizione di rilascio lascia aperta detta imboccatura (254).
  7. 7. Dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 6, in cui il corpo (2) comprende almeno una sporgenza (28, 29) conformata a dente ed atta a sostenere una fune di comando (95) per comandare la posizione dell’elemento di bloccaggio (4).
  8. 8. Dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui la dimensione dell’anello formato dal membro flessibile (3) nella seconda condizione à ̈ regolabile, la seconda porzione (32) del membro flessibile (3) essendo bloccabile dai mezzi di bloccaggio (4) in una pluralità di regioni di impegno (36), ciascuna regione di impegno (36) corrispondendo ad una rispettiva dimensione dell’anello.
  9. 9. Dispositivo di trattenimento (1) secondo la rivendicazione 8, la seconda porzione (32) del membro flessibile (3) comprendendo una successione di ingrossamenti (35) tra loro distanziati, in cui tra due ingrossamenti successivi (35) Ã ̈ definita una rispettiva regione di impegno (36).
  10. 10. Dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9, in cui il corpo (2) comprende due semi-gusci (211, 212) unibili a combacio e fissabili l’uno con l’altro per formare detto corpo (2), i due semi-gusci fissati (211, 212) definendo tra loro una cavità passante (21) per accogliere un cavo di sostegno (92) del telo protettivo (90), i due semi-gusci (211, 212) essendo atti ad essere disposti a cavallo del cavo di sostegno (92) prima dell’unione a combacio tra loro, il fissaggio tra i due semi-gusci (211, 212) comportando un serraggio del corpo (2) sul cavo di sostegno (92).
  11. 11. Impianto (9) di protezione dalle intemperie, comprendente un cavo di sostegno (92), un telo protettivo anti-intemperie (90) montato su detto cavo di sostegno (92) e almeno un dispositivo di trattenimento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, il dispositivo di trattenimento (1) essendo fissato al cavo di sostegno (92), in cui quando il membro flessibile (3) del dispositivo di trattenimento (1) Ã ̈ nella prima condizione distesa il telo protettivo (90) Ã ̈ stendibile per formare una superficie di protezione, e in cui quando il telo protettivo (90) Ã ̈ arrotolato in una condizione non operativa il membro flessibile (3) Ã ̈ spostabile nella seconda condizione ad anello per cingere il telo protettivo arrotolato (90), i mezzi di bloccaggio (4) consentendo di bloccare il membro flessibile (3) nella seconda condizione per trattenere il telo protettivo arrotolato (90).
  12. 12. Impianto di protezione dalle intemperie (9) secondo la rivendicazione 11, il dispositivo di trattenimento (1) essendo almeno secondo la rivendicazione 2, in cui l’impianto di protezione dalle intemperie (9) comprende una fune di comando (95) per comandare la posizione dell’elemento di bloccaggio (4), la fune di comando (95) essendo collegata all’elemento di bloccaggio (4) per implementare un comando a distanza del movimento dell’elemento di bloccaggio (4) dalla posizione di bloccaggio alla posizione di rilascio.
  13. 13. Impianto di protezione dalle intemperie (9) secondo la rivendicazione 12, comprendente una pluralità di detti dispositivi di trattenimento (1), ciascun dispositivo di trattenimento (1) essendo fissato al cavo di sostegno (92) in una rispettiva posizione lungo il cavo di sostegno (92) stesso, la fune di comando (95) essendo collegata a tutti gli elementi di bloccaggio (4) di detta pluralità di dispositivi di trattenimento (1) per implementare un comando a distanza del movimento di tutti gli elementi di bloccaggio (4) simultaneamente.
  14. 14. Impianto di protezione dalle intemperie (9) secondo la rivendicazione 13, in cui ciascun elemento di bloccaggio (4) Ã ̈ collegato alla fune di comando (95) tramite un rispettivo membro elasticamente deformabile (96).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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FR2778061A1 (fr) * 1998-04-29 1999-11-05 Mohamed Mamouri Procede et dispositif de protection de la vigne contre le gel, la grele et autres intemperies, se posant sur les piquets de vigne et permettant une protection rapide
EP1417881A1 (de) * 2002-11-10 2004-05-12 BayWa Aktiengesellschaft Vorrichtung zur Firstfixierung eines Schutznetzes

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