IT201800010351A1 - Sistema di collegamento particolarmente adatto per reti di protezione ad uso agricolo e copertura di protezione utilizzante tale sistema di collegamento - Google Patents

Sistema di collegamento particolarmente adatto per reti di protezione ad uso agricolo e copertura di protezione utilizzante tale sistema di collegamento Download PDF

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IT201800010351A1
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IT
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connection system
flexible cable
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nets
reinforcing edges
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IT102018000010351A
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Inventor
Giacomo Beschin
Gian Mario Carretta
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Carretta Tessitura S N C Di Carretta Gian Mario & C
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Description

SISTEMA DI COLLEGAMENTO PARTICOLARMENTE ADATTO PER RETI DI PROTEZIONE AD USO AGRICOLO E COPERTURA DI PROTEZIONE UTILIZZANTE TALE SISTEMA DI COLLEGAMENTO.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne un sistema di collegamento tra reti di protezione particolarmente ma non esclusivamente adatto all’utilizzo nel settore agricolo per la protezione delle colture.
L’invenzione concerne anche una copertura di protezione adatta all’utilizzo nel settore agricolo per la protezione delle colture che utilizza il suddetto sistema di collegamento.
Particolarmente il sistema dell’invenzione viene utilizzato nel settore agricolo per collegare tra di loro le reti di protezione che vengono disposte a copertura delle colture per preservarle dai danni causati da eventi atmosferici.
Come è noto nel settore agricolo sono da tempo diffusamente utilizzate coperture di protezione composte da reti di protezione collegate tra loro e supportate da pali infissi nel terreno che vengono disposte a copertura di coltivazioni ortofrutticole per proteggerle dai danni che possono essere causati da abbondanti precipitazioni atmosferiche, soprattutto da grandine.
Una copertura di protezione A di tipo noto per alberi da frutto è rappresentata a titolo di esempio nelle figure da 1 a 4 dove si osserva che essa comprende una pluralità di reti di protezione B che sono sostenute da pali di sostegno C piantati verticalmente nel terreno e allineati tra loro a fianco degli alberi.
Si osserva in particolare nelle figure 3 e 4 che ciascuna rete di protezione B è supporta da un filare di pali di sostegno C e quando essa non è distesa a protezione dei sottostanti alberi, viene avvolta a formare un rotolo D che si colloca sulla sommità dei pali di sostegno. Per realizzare la copertura protettiva A che si osserva nelle figure 1 e 2, le falde E delle reti di protezione B tra loro adiacenti vengono collegate tra loro a due a due in corrispondenza delle rispettive cimosse F tramite mezzi di giunzione.
Secondo una forma esecutiva nota che si osserva in figura 2a i mezzi di giunzione comprendono una chiusura lampo G che viene applicata per cucitura lungo l’intera lunghezza delle cimosse F in modo che le due falde E di ciascuna rete di protezione B tra loro adiacenti possono essere unite tra loro in modo rapido.
La giunzione mediante cerniera lampo G unitamente alla rapidità di chiusura ed apertura presenta però anche una serie di riconosciuti inconvenienti.
Un primo riconosciuto inconveniente consiste nel fatto che le cuciture che fissano la cerniera lampo G alle cimosse F con il passare del tempo ed a causa delle sollecitazioni alle quali sono sottoposte tendono a rompersi; la zona di rottura tende poi rapidamente a propagarsi rendendo in breve tempo inefficace l’azione di collegamento che la cerniera lampo G svolge tre le falde E delle reti B tra loro adiacenti.
Un altro riconosciuto inconveniente consiste nel fatto che in caso di improvvise grandinate, il peso causato dall’accumulo di grandine che grava nella convergenza tra due falde E può provocare la rottura della cerniera lampo G oppure la lacerazione della rete B o peggio addirittura la rottura di parti della struttura di supporto.
Un ulteriore riconosciuto inconveniente consiste nel fatto che quando la rete viene arrotolata nella posizione di riposo che si osserva nella figura 4, i ganci che compongono la cerniera lampo G facilmente si impigliano nelle maglie della rete e la possono lacerare quando viene nuovamente distesa nella condizione che si osserva in figura 3.
Un altro inconveniente è costituito dal fatto che le cerniere lampo presentano un funzionamento poco affidabile poiché sono soggette ad inceppamento.
Infine un non ultimo inconveniente è costituito dal fatto che le cerniere lampo G presentano costi significativi.
Sono anche note e diffusamente impiegati anche altri mezzi di unione come ad esempio placche di giunzione H del tipo rappresentato in figura 2b che, come si osserva, vengono vincolate alle cimosse F tramite un elemento di serraggio H1.
In questo caso si utilizzano una pluralità di placchette di giunzione H che vengono disposte distanziate tra loro lungo le cimosse E.
In questo modo tra le placchette di giunzione H rimangono tratti lungo i quali le cimosse non sono unite tra loro e che quindi consentono lo scarico di grandine eventualmente accumulata nella zona di convergenza di due falde E tra loro collegate.
E’ quindi possibile evitare o almeno limitare il pericolo di lacerazione delle reti per l’accumulo di grandine che in caso di precipitazioni abbondanti e improvvise grava nella convergenza tra due falde E. Inoltre le placchette di giunzione H presentano un costo di fabbricazione basso essendo realizzate per stampaggio di materiale plastico e decisamente inferiore rispetto al costo delle cerniere lampo.
Un ulteriore inconveniente è costituito dal fatto che le placchette di giunzione H sono vincolate alle cimosse delle reti e quindi il loro eventuale distacco provoca senz’altro lo strappo delle cimosse in corrispondenza della zona ove erano collegate.
Un non ultimo inconveniente è dovuto alla difficoltà ed al conseguente lungo tempo che viene richiesto per agganciare e sganciare le placchette di giunzione H per effettuare le operazioni rispettivamente di collegamento e di riavvolgimento delle reti.
E’ in particolare il lungo tempo che le placchette di giunzione richiedono per sganciare le reti quando queste sono collegate tra loro, che costituisce una grave limitazione per l’integrità delle reti e della struttura che le sostiene.
E’ infatti noto che in caso di neve le reti non devono essere collegate tra loro a copertura delle coltivazioni poiché il peso della neve che si accumula nella convergenza delle falde le potrebbe danneggiare. Per tale ragione quando le reti sono tra loro collegate e coprono le coltivazioni, in caso di neve improvvisa è necessario scollegarle e riavvolgerle nel più breve tempo possibile.
Si comprende quindi che in tale situazione le placchette di giunzione, a causa del lungo tempo che richiedono per essere sconnesse dalle reti, rendono lenta l’operazione.
La presente invenzione intende superare gli inconvenienti dell’arte nota che sono stati fin qui evidenziati.
In particolare è un primo scopo dell’invenzione realizzare un sistema di collegamento che presenti sostanzialmente la medesima velocità di collegamento e di scollegamento delle reti tra loro che viene offerta dalle cerniere lampo ma con il vantaggio di presentare rispetto a queste un costo di realizzazione inferiore.
Inoltre è un ulteriore scopo che il sistema di collegamento dell’invenzione sia di funzionamento più affidabile in quanto meno soggetto ad inceppamenti rispetto al sistema di collegamento che prevede l’utilizzo di cerniere lampo.
E’ un altro scopo che il sistema di collegamento dell’invenzione non danneggi le reti ed anzi costituisca un loro rinforzo in corrispondenza delle zone dove esso viene applicato.
E’ un ulteriore scopo che il sistema di collegamento dell’invenzione sia meno soggetto a rotture rispetto ai sistemi di collegamento noti. E’ un non ultimo scopo realizzare una copertura composta da una pluralità di reti che vengono collegate tra loro utilizzando il sistema di collegamento dell’invenzione.
Gli scopi elencati sono raggiunti dal sistema di collegamento secondo la rivendicazione principale alla quale si farà riferimento.
Altre caratteristiche dell’invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente il sistema di collegamento dell’invenzione combina tra loro le caratteristiche di economicità costruttiva e di rapidità esecutiva delle operazioni di collegamento e di scollegamento tra le reti per la composizione e scomposizione della copertura.
Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio evidenziati al seguito durante la descrizione di una preferita ma non esclusiva forma realizzativa dell’invenzione che viene data qui di seguito a solo titolo indicativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
- le figg. da 1 a 4 rappresentano differenti forme realizzative di sistema di collegamento dell’arte nota;
- le figg. da 5 a 7 rappresentano differenti viste di un elemento componente il sistema di collegamento dell’invenzione;
- la fig. 8 rappresenta in vista assonometrica esplosa un particolare del sistema di collegamento dell’invenzione;
- la fig. 9 rappresenta in vista assonometrica assemblata il sistema di collegamento dell’invenzione;
- la fig. 9a rappresenta un particolare ingrandito di fig. 9;
- la fig. 10 rappresenta in vista assonometrica la fase iniziale della messa in opera del sistema di collegamento dell’invenzione.
- la fig. 11 rappresenta il sistema di collegamento dell’invenzione in una fase della messa in opera;
- la fig. 12 rappresenta la sezione longitudinale di fig. 10;
- la fig. 12a rappresenta un particolare di fig.12;
- la fig. 13 rappresenta il sistema di collegamento dell’invenzione in un’altra fase della messa in opera;
- la fig. 14 rappresenta la sezione longitudinale di fig. 13;
- la fig. 15 rappresenta il sistema di collegamento dell’invenzione alla fine della messa in opera;
- la fig. 16 rappresenta in vista assonometrica la copertura di protezione dell’invenzione che utilizza il sistema di collegamento anch’esso oggetto dell’invenzione;
- le figg. 16a e 16b rappresentano viste ingrandite di dettagli della fig.
16.
Il sistema di collegamento dell’invenzione è visibile nella sua configurazione operativa nella figura 15 ove è indicato complessivamente con 1.
Si osserva che esso viene utilizzato per collegare tra loro due reti di protezione R1, R2 lungo le rispettive cimosse C1, C2 e secondo l’invenzione esso comprende essenzialmente due bordi di rinforzo 2a; 2b ciascuno appartenente ad una rispettiva cimossa C1, C2, che sono uniti tra loro mediante una pluralità di manicotti di giunzione 3 distanziati tra loro lungo le cimosse C1, C2.
Più specificatamente, con particolare riferimento alle figure da 5 a 9, secondo l’invenzione ciascuno dei bordi di rinforzo 2a; 2b appartiene ad una rispettiva cimossa C1; C2 ed è configurato per definire una direzione longitudinale Y1; Y2 parallela alla rispettiva cimossa C1; C2 e ciascun manicotto di giunzione 3 comprende un corpo sagomato 4 nel quale sono presenti due sedi passanti 5a; 5b tra loro distanziate di un passo 6 che corrispondente alla distanza tra asse longitudinale Xa di una delle sedi passanti 5a e l’asse longitudinale Xb dell’altra sede passante 5b, tra loro paralleli.
Per quanto concerne in particolare i bordi di rinforzo 2a, 2b essi sono costituiti da due elementi a sviluppo prevalentemente longitudinale e sezione circolare, realizzati in qualsiasi materiale che possono essere applicati alle cimosse mediante sistema di cucitura oppure possono essere inseriti in apposite guaine o collegati in altro modo.
Entrambe le sedi passanti 5a; 5b sono configurate per accogliere scorrevolmente i bordi di rinforzo 2a, 2b quando i manicotti di giunzione 3 vengono disposti allineati e distanziati uno dopo l’altro secondo le direzioni longitudinali Y1; Y2 definite dai bordi di rinforzo 2a, 2b per collegare le reti di protezione R1, R2 tra loro e disporre i rispettivi bordi di rinforzo 2a, 2b tra loro paralleli e distanziati.
Per quanto concerne i manicotti di giunzione 3 si osserva nelle figure da 9 a 15 che ciascuno è collegato al manicotto di giunzione 3 ad esso adiacente mediante un cavo flessibile 7 e che la distanza tra i manicotti di giunzione 3 tra loro adiacenti corrisponde alla lunghezza 8 del tratto 7a del cavo flessibile 7 che collega i manicotti di giunzione 3 tra loro.
Inoltre quando tutti i manicotti di giunzione sono disposti nella configurazione in cui le reti R1 ed R2 sono collegate tra loro lungo tutta la lunghezza delle cimosse C1, C2, il cavo flessibile 7 è disteso parallelamente alle direzioni longitudinali Y1; Y2 definite dai bordi di rinforzo 2a, 2b.
Si osserva in particolare che il cavo flessibile 7 presenta una lunghezza indefinita ed interessa tutti i manicotti di giunzione 3 essendo inserito passante in un foro passante 9 presente nel corpo sagomato 4 di ciascuno.
Inoltre il cavo flessibile 7 è vincolato all’interno del foro passante 9 di ciascun manicotto di giunzione 3 mediante mezzi di contrasto.
Tali mezzi di contrasto possono essere di qualsiasi tipo purchè siano adatti a bloccare il cavo flessibile 7 all’interno del foro passante 9, ad esempio per contrasto tra il cavo flessibile 7 e la superficie interna del foro passante 9.
Secondo una preferita ma non esclusiva forma esecutiva che si osserva in particolare in figura 12a i mezzi di contrasto, indicati con 10, comprendono una fascetta elastica 11 che forza il cavo flessibile 7 contro un risalto 10b aggettante dalla superficie interna 10a del foro passante 9 quando essa viene chiusa ad anello dopo essere stata inserita lungo il foro passante 9 e attraverso una sede passante 12 anch’essa realizzata nel corpo sagomato 4 del manicotto di giunzione 3 e che si osserva in particolare nella figura 6.
Per quanto concerne ciascuno dei manicotti di giunzione 3 si osserva con particolare riferimento alle figure da 5 a 8 che ciascuna delle sedi passanti 5a; 5b di cui esso è provvisto presenta un profilo trasversale 17a, 17b che sostanzialmente richiama la forma della lettera C nella quale la distanza 18a, 18b tra le estremità 19a, 19b della zona aperta 20a, 20b è inferiore alla larghezza del bordo di rinforzo 2a; 2b che viene accolto nella corrispondente sede passante 5a, 5b.
In tal modo ciascun bordo di rinforzo 2a; 2b, dopo l’accoppiamento nella rispettiva sede passante 5a; 5b, vi rimane accoppiato e può essere da questa separato solo intenzionalmente.
Inoltre si osserva che le estremità 19a, 19b della zona aperta 20a, 20b sono sporgenti verso l’esterno della rispettiva sede passante 5a; 5b e sono sagomate con profili curvi aventi le convessità 21a, 21b tra loro contrapposte.
I bordi di rinforzo 2a; 2b e le sedi passanti 5a; 5b vengono realizzati con profilo trasversale sostanzialmente circolare che consente un ottimale scorrimento dei manicotti di giunzione 3 lungo i bordi di rinforzo 2a; 2b e permette anche di accoppiarli reciprocamente quando le estremità 19a, 19b vengono forzate contro la superficie laterale del rispettivo bordo di rinforzo 2a; 2b.
Diversamente l’accoppiamento dei manicotti di giunzione 3 ai bordi di rinforzo 2a; 2b potrà essere effettuato disponendo la direzione longitudinale Y1, Y2 di ciascun bordo di rinforzo 2a; 2b coassiale all’asse longitudinale Xa, Ya della rispettiva sede passante 5a; 5b e quindi accoppiandoli per inserimento reciproco.
Operativamente per collegare le reti R1, R2 lungo le rispettive cimosse C1, C2, si procede secondo l’ordine indicato nelle figure da 10 a 15 nelle quali, a titolo di esempio si utilizzano quattro manicotti di giunzione 3 indicati rispettivamente con 3’, 3’’, 3’’’ e 3’’’’.
E’ comunque evidente che si potrà utilizzare un numero qualsivoglia di manicotti di giunzione 3.
Come si osserva in fig. 10 innanzitutto si fissa la prima estremità 7b del cavo flessibile 7 ad una prima struttura fissa 14 tramite primi mezzi di aggancio 13 e poi si accoppiano i quattro manicotti di giunzione 3’, 3’’, 3’’’ e 3’’’’ ai bordi di rinforzo 2a, 2b in modo da disporli uno dopo l’altro nella sequenza 3’, 3’’, 3’’’ e 3’’’’ rappresentata.
La prima struttura fissa 14 ed i primi mezzi di aggancio 13 che sono rappresentati in modo schematico nella fig. 10, potranno essere costituiti, ad esempio, dalla stessa struttura di supporto delle reti e da un moschettone che aggancia il cavo flessibile 7 alla struttura.
Ad accoppiamento avvenuto la seconda estremità 7c del cavo flessibile 7, opposta alla prima estremità 7b, rimane libera e viene impugnata da un operatore il quale inizia quindi a tirare il cavo flessibile 7 facendo scorrere il primo manicotto di giunzione 3’ lungo i bordi di rinforzo 2a, 2b fino a tendere il tratto 7a del cavo flessibile 7 che lo collega al secondo manicotto di giunzione 3’’ come si osserva in fig. 11.
I tratti 7a del cavo flessibile 7 che collegano ciascuno degli altri manicotti di giunzione 3’’’’, 3’’’ e 3’’ al manicotto adiacente rimangono pendenti come si osserva in figura 12.
Continuando a tirare il cavo flessibile 7, inizia lo scorrimento anche del secondo manicotto di giunzione 3’’ fino a quando il tratto 7a di cavo flessibile 7 che lo collega al terzo manicotto di giunzione 3’’’ risulta anch’esso teso come si osserva in fig. 13 mentre il tratto 7a che collega il terzo manicotto di giunzione 3’’’ al quarto manicotto di giunzione 3’’’’ rimane invece pendente come si osserva in fig. 14. Continuando a tirare il cavo flessibile 7 si giunge alla situazione rappresentata in fig. 15 in cui anche il tratto 7a di cavo flessibile che collega il terzo manicotto di giunzione 3’’’ al quarto manicotto di giunzione 3’’’’ risulta anch’esso teso.
In questa situazione il quarto manicotto di giunzione 3’’’’ rimane fisso in posizione poiché, come si è già detto, la prima estremità 7b del cavo flessibile 7 è fissata ad una prima struttura fissa 14 tramite primi mezzi di aggancio 13.
Il cavo flessibile 7 alla fine risulta disteso parallelamente alle direzioni longitudinali Y1; Y2 definite dai bordi di rinforzo 2a, 2b.
I manicotti di giunzione 3, come si osserva in figura 15, risultano così distanziati tra loro lungo i bordi di rinforzo 2a, 2b e collegano tra loro le reti di protezione R1, R2.
La posizione così raggiunta viene stabilizzata fissando tramite secondi mezzi di aggancio 15 la seconda estremità 7c del cavo flessibile 7 ad una seconda struttura fissa 16.
In questa situazione i bordi di rinforzo 2a, 2b risultano paralleli e distanziati tra loro e definiscono un’apertura 25 che favorisce lo scarico per gravità di eventuale accumulo di neve o di grandine che in caso di abbondanti precipitazioni potrebbe accumularsi tra le reti di protezione R1, R2 nella zona in cui esse sono collegate tra loro dal sistema di collegamento 1 dell’invenzione.
In caso di necessità le reti possono essere rapidamente separate tra loro sganciando il cavo flessibile 7 da uno dei mezzi di aggancio e riavvicinando tra loro i manicotti di giunzione 3’, 3’’, 3’’’, 3’’’’ effettuandoli scorrere nel verso contrario al verso di allontanamento descritto in precedenza.
L’invenzione riguarda anche una copertura di protezione 100 che si osserva in figura 16 la quale comprende una pluralità di reti di protezione R che sono supportate da pali di sostegno K fissati nel terreno e sono disposti in posizione verticale.
Secondo l’invenzione le reti di protezione R che compongono ciascuna coppia di reti di protezione R1, R2 tra loro adiacenti, vengono collegate tra loro lungo le rispettive cimosse C1, C2 mediante il sistema di collegamento 1 dell’invenzione.
In base a quanto si è detto risulta evidente che il sistema di collegamento di reti di protezione tra loro, oggetto dell’invenzione, e la copertura di protezione, anch’essa oggetto dell’invenzione, che utilizza reti di protezione collegate tra loro mediante tale sistema di collegamento, raggiungono gli scopi prefissati.
In particolare è raggiunto lo scopo di realizzare un sistema di collegamento tra le reti che presenti sostanzialmente la medesima velocità di collegamento e di scollegamento tra le reti che viene offerta dalle cerniere lampo di tipo noto.
Infatti lo scorrimento dei manicotti di giunzione 3 lungo i bordi di rinforzo 2a, 2b tramite la semplice trazione del cavo flessibile 7, consente di collegare e scollegare le reti tra loro sostanzialmente con la stessa velocità con cui si apre e si chiude la cerniera lampo dei sistemi di collegamento di tipo noto.
Rispetto all’impiego della cerniera lampo il sistema di giunzione dell’invenzione presenta però il vantaggio di un minor costo.
Inoltre, vantaggiosamente, il sistema di collegamento dell’invenzione consente che a collegamento tra le reti avvenuto, tra le rispettive cimosse risulti presente un’apertura 25 che si osserva in particolare nelle figure 16a e 16b la quale si sviluppa lungo l’intera lunghezza delle cimosse e favorisce lo scarico per gravità di grandine eventualmente accumulata tra le reti di protezione nella zona in cui esse sono collegate tra loro.
Inoltre la rapidità con cui le reti possono essere scollegate tra loro, evita l’accumulo di neve nel caso di improvvise nevicate e la conseguente possibile lacerazione delle reti.
E’ anche raggiunto lo scopo che il sistema di collegamento dell’invenzione sia di funzionamento più affidabile.
Infatti la mancanza di appigli sporgenti come ad esempio accade nell’arte nota con l’uso delle cerniere lampo, evita inceppamenti delle reti o peggio loro rotture in fase di chiusura e di apertura.
Inoltre la linearità dell’accoppiamento e dello scorrimento dei manicotti di giunzione 3 lungo i bordi di rinforzo 2a, 2b rende rapide sia le manovre di giunzione e sia le manovre di apertura delle reti in caso di necessità, evitando così il pericolo di danni per rottura delle reti o addirittura della struttura di sostegno per eccessivo carico.
Vantaggiosamente inoltre il sistema di collegamento dell’invenzione costituisce anche un miglioramento della resistenza delle reti in corrispondenza delle cimosse per la presenza lungo queste dei bordi di rinforzo 2a, 2b che oltre a consentire lo scorrimento dei manicotti di giunzione 3, irrobustiscono anche le cimosse stesse.
Infatti i bordi di rinforzo possono essere cuciti lungo le cimosse oppure inseriti in apposite guaine o collegati ad esse in altro modo. Comunque qualunque sia il modo di collegamento si ottiene comunque un irrobustimento delle cimosse.
Quindi vantaggiosamente si raggiunge anche lo scopo di rendere le reti meno soggette a rotture rispetto all’arte nota.
Si è infine visto che il sistema di collegamento dell’invenzione combina tra loro le caratteristiche di economicità costruttiva e di rapidità esecutiva delle operazioni di collegamento e di scollegamento tra le reti per la composizione e scomposizione della copertura rispetto all’arte nota.
Ovviamente tutti i vantaggi elencati vengono automaticamente riversati anche sulla copertura di protezione 100 anch’essa oggetto dell’invenzione che utilizza il sistema di collegamento 1 dall’invenzione.
In fase esecutiva all’invenzione potranno essere apportate varianti e modifiche che non sono state descritte ed illustrate.
Si intende comunque che tali eventuali varianti e modifiche, qualora dovessero rientrare nell’ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno senz’altro ritenere protette dal presente brevetto.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Sistema di collegamento (1) particolarmente adatto per collegare tra loro due reti di protezione (R1, R2) lungo le rispettive cimosse (C1, C2), caratterizzato dal fatto di comprendere: - due bordi di rinforzo (2a; 2b) ciascuno appartenente ad una rispettiva di dette cimosse (C1; C2) e configurato per definire una direzione longitudinale (Y1; Y2) parallela alla rispettiva cimossa (C1; C2); - una pluralità di manicotti di giunzione (3) ciascuno comprendente un corpo sagomato (4) nel quale sono presenti due sedi passanti (5a; 5b) tra loro distanziate di un passo (6) corrispondente alla distanza tra asse longitudinale (Xa) di una di dette sedi passanti (5a) parallelo all’asse longitudinale (Xb) dell’altra sede passante (5b), dette sedi passanti (5a; 5b) essendo configurate per accogliere scorrevolmente detti bordi di rinforzo (2a, 2b) quando detti manicotti di giunzione (3) vengono disposti allineati e distanziati uno dopo l’altro secondo dette direzioni longitudinali (Y1; Y2) definite da detti bordi di rinforzo (2a, 2b) per collegare dette reti di protezione (R1, R2) tra loro e disporre i rispettivi bordi di rinforzo (2a, 2b) tra loro paralleli e distanziati.
  2. 2) Sistema di collegamento (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti manicotti di giunzione (3) è collegato al manicotto di giunzione (3) ad esso adiacente mediante un cavo flessibile (7), la distanza tra due manicotti di giunzione (3) tra loro adiacenti essendo corrispondente alla lunghezza (8) del tratto (7a) di detto cavo flessibile (7) che collega detti manicotti di giunzione (3) tra loro quando detto cavo flessibile (7) è disteso parallelamente a dette direzioni longitudinali (Y1; Y2) definite da detti bordi di rinforzo (2a, 2b).
  3. 3) Sistema di collegamento (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto cavo flessibile (7) presenta una lunghezza indefinita ed interessa tutti detti manicotti di giunzione (3) essendo inserito passante in un foro passante (9) presente nel corpo sagomato (4) di ciascuno di detti manicotti di giunzione (3), detto cavo flessibile (7) essendo vincolato all’interno di detto foro passante (9) di ciascuno di detti manicotti di giunzione (3) mediante mezzi di contrasto (10).
  4. 4) Sistema di collegamento (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto (10) comprendono una fascetta elastica (11) configurata per forzare detto cavo flessibile (7) contro la superficie interna (10a) di detto foro passante (9) quando detta fascetta elastica (11) viene chiusa ad anello dopo essere stata inserita lungo detto foro passante (9) e attraverso una sede passante (12) anch’essa realizzata nel corpo sagomato (4) di detto manicotto di giunzione (3).
  5. 5) Sistema di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che durante lo scorrimento di detti manicotti di giunzione (3) lungo detti bordi di rinforzo (2a; 2b) la prima estremità (7b) di detto cavo flessibile (7) è fissata tramite primi mezzi di aggancio (13) ad una prima struttura fissa (14) e la seconda estremità (7c), opposta a detta prima estremità, è libera per essere impugnata da un operatore.
  6. 6) Sistema di collegamento (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che quando detto cavo flessibile (7) è disteso parallelamente a dette direzioni longitudinali (Y1; Y2) definite da detti bordi di rinforzo (2a, 2b) per distanziare detti manicotti di giunzione (3) tra loro lungo detti bordi di rinforzo (2a, 2b) e collegare tra loro dette reti di protezione (R1, R2), detta seconda estremità (7c) di detto cavo flessibile (7) viene fissata tramite secondi mezzi di aggancio (15) ad una seconda struttura fissa (16) .
  7. 7) Sistema di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette sedi passanti (5a; 5b) presenta un profilo trasversale (17a, 17b) che sostanzialmente richiama la forma della lettera C nella quale la distanza (18a, 18b) tra le estremità (19a, 19b) della zona aperta (20a, 20b) di detto profilo trasversale (17a, 17b) richiamante la forma di detta lettera C è inferiore alla larghezza del bordo di rinforzo (2a; 2b) che viene accolto nella corrispondente sede passante (5a, 5b).
  8. 8) Sistema di collegamento (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che dette estremità (19a, 19b) di detta zona aperta (20a, 20b) sono sporgenti verso l’esterno della rispettiva sede passante (5a; 5b) e sono sagomate con profili curvi aventi le convessità (21a, 21b) tra loro contrapposte per consentire l’accoppiamento forzato a scatto con detti bordi di rinforzo (2a; 2b) quando dette estremità (19a, 19b) vengono forzate contro le superfici laterali dei rispettivi bordi di rinforzo (2a; 2b).
  9. 9) Sistema di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti bordi di rinforzo (2a; 2b) e dette sedi passanti (5a; 5b) presentano le sezioni trasversali coniugabili e di forma sostanzialmente circolare.
  10. 10) Copertura di protezione (100) comprendente una pluralità di reti di protezione (R) supportate da pali di sostegno (K) fissati nel terreno e disposti in posizione verticale, caratterizzata dal fatto le reti di protezione (R) che formano ciascuna coppia di reti di protezione (R1, R2) tra loro adiacenti vengono collegate tra loro lungo le rispettive cimosse (C1, C2) mediante il sistema di collegamento (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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