ITVR20100193A1 - Kit per uso didattico, ricreativo o terapeutico. - Google Patents

Kit per uso didattico, ricreativo o terapeutico. Download PDF

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ITVR20100193A1
ITVR20100193A1 IT000193A ITVR20100193A ITVR20100193A1 IT VR20100193 A1 ITVR20100193 A1 IT VR20100193A1 IT 000193 A IT000193 A IT 000193A IT VR20100193 A ITVR20100193 A IT VR20100193A IT VR20100193 A1 ITVR20100193 A1 IT VR20100193A1
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Description

KIT PER USO DIDATTICO, RICREATIVO O TERAPEUTICO
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce in generale al settore della didattica, al settore ricreativo e/o al settore dell'assistenza terapeutica, ad esempio per persone aventi difficoltà di tipo psicologico, sociale e/o mentale, quali persone con handicap fisici e/o neurologici, persone anziane, e in generale persone che necessitano di una assistenza.
In particolare, nel settore dell'assistenza terapeutica sopra indicato è nota l’esigenza di mettere a disposizione apparecchiature che aiutino a generare cosiddetti "stimoli cognitivi" in persone con dette difficoltà, ad esempio mediante lo svolgimento di un'attività lavorativa o di tipo creativo (quale il disegno, un'attività artistica o il giardinaggio), oppure di una attività di tipo privato, per esempio per la cura personale. In pratica si tratta di apparecchiature che aiutano e stimolano nella persona un senso di autonomia, e di capacità di agire, vale a dire stimolano nella persona la volontà e il desiderio di prendersi cura di sé, di un oggetto, di un progetto o simili, o di svolgere con cura una particolare attività.
In altre parole, si tratta di apparecchiature mediante le quali si cerca di coinvolgere tali persone a svolgere, il più possibile in autonomia, una attività di lavoro o una attività di tipo privato/famigliare.
Un inconveniente delle attrezzature note è quello di offrire una limitata versatilità di impiego ed una limitata possibilità di adattamento nel tempo ad un percorso o programma terapeutico di una persona.
Un altro inconveniente delle attrezzature note è quello di non essere in grado di permettere un monitoraggio efficace delle attività svolte dalla persona, in particolare un monitoraggio individualizzato e prolungato nel tempo. L'inconveniente è particolarmente sentito quando un numero limitato di operatori deve seguire contemporaneamente un numero rilevante di persone che utilizzano apparecchiature anche differenti tra loro.
Un problema tecnico alla base della presente divulgazione risiede nel mettere a disposizione una apparecchiatura per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico, che consenta di superare almeno uno degli inconvenienti sopra menzionati con riferimento alla tecnica nota e/o di conseguire ulteriori vantaggi. In particolare, viene messo a disposizione un kit per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico secondo la rivendicazione 1. Il suddetto problema tecnico è affrontato anche da un metodo secondo la rivendicazione 13.
Caratteristiche secondarie dell'oggetto della presente divulgazione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
L'oggetto della presente divulgazione rende possibile il conseguimento di alcuni rilevanti vantaggi.
Un vantaggio del kit secondo la presente divulgazione risiede nel fornire un'apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico avente un'elevata versatilità di impiego; infatti, nell'apparecchiatura secondo la presente divulgazione, l'attrezzatura operativa può essere sostituita in ogni momento con un'altra attrezzatura operativa a seconda della necessità, ad esempio a seconda del percorso didattico e/o terapeutico di una persona.
L'utilizzo dei mezzi automatici di rilevazione riduce ad un minimo la necessità di sorveglianza o monitoraggio da parte di un operatore per verificare il rispetto del percorso didattico e/o terapeutico.
In sostanza, l'apparecchiatura è un supporto per molteplici attività didattiche, ricreative o terapeutiche che richiedono ciascuna una specifica attrezzatura operativa; una sola intelaiatura è compatibile con una molteplicità di attrezzature operative, a vantaggio sia della versatilità di impiego, sia della riduzione degli ingombri complessivi, sia della riduzione dei costi per le apparecchiature e dei costi gestionali.
La struttura dell'apparecchiatura consente di attribuire a quest'ultima una maggiore funzionalità e operatività, ad esempio con possibilità di adattamento nel tempo ad un percorso o programma terapeutico, tanto in una fase preventiva quanto in una fase degenerativa, o con possibilità di adattamento a molteplici attività didattiche, ricreative o terapeutiche.
Inoltre, l'impiego di un'intelaiatura conformata a tavolo rende l'apparecchiatura di comodo utilizzo anche per persone aventi difficoltà motorie o mentali, in quanto la persona può sedersi comodamente al tavolo e operare direttamente con l'attrezzatura operativa associata al tavolo.
Ulteriormente, l'impiego di una intelaiatura conformata a tavolo consente di raggruppare in modo semplice e pratico una pluralità di intelaiature in una stessa stanza, e successivamente di associare a ciascuna intelaiatura una attrezzatura operativa adeguata.
Per esempio, le attrezzature operative possono essere attrezzature per effettuare lavori artistici e creativi di ogni genere, attrezzature per il disegno, attrezzature di tipo elettronico, quali computer, giochi interattivi, e simili, attrezzature per cucito, attrezzature per la toletta o la cura o l'igiene personale, attrezzature per il giardinaggio, attrezzature ricreative per il tempo libero (ad esempio un gioco o una scacchiera) o altre attrezzature che possano stimolare e indurre un miglioramento cognitivo di persone con difficoltà psicologiche, neurologiche, sociali e/o mentali.
La possibilità di raggruppare una pluralità di intelaiature a tavolo in una stessa stanza consente di fare svolgere una o più attività a più persone contemporaneamente, le quali, trovandosi nella stessa stanza, sono stimolate alla relazione tra loro, alla socializzazione e allo svolgimento dell'attività grazie all'osservazione delle attività delle altre persone. Inoltre ciò rende più facile il compito di un insegnante o educatore, il quale può seguire contemporaneamente le attività di un certo numero di persone; questo vantaggio è ulteriormente incrementato grazie all'impiego dei mezzi automatici di rilevazione.
Inoltre la possibilità di cambiare attrezzatura operativa, scegliendola tra quelle presenti nel kit, rende possibile la predisposizione di un programma di sviluppo e di miglioramento psicologico e mentale di una persona, e di associare di volta in volta una differente attrezzatura operativa all'intelaiatura, a seconda del programma, così da dare alla persona differenti stimoli cognitivi. In sostanza, è possibile effettuare una personalizzazione dell'apparecchiatura secondo le specifiche esigenze della persona.
Ciò risulta essere particolarmente vantaggioso per una terapia occupazionale che preveda molteplici attività legate allo sviluppo e al mantenimento di abilità pratiche e sociali per aumentare il benessere e l'autonomia di una persona.
L'apparecchiatura, oltre a favorire uno stimolo cognitivo, permette una personalizzazione volumetrica dello spazio fisico nel quale si trova la persona. L'impiego successivo di differenti attrezzature operative permette una trasformazione dello spazio fisico, anche in parallelo al modificarsi dei comportamenti della persona, così da generare stimolazioni sensoriali nella persona mirate al variare dei comportamenti stessi.
Una apparecchiatura secondo la presente divulgazione trova applicazione anche nel settore didattico, anche qui per favorire uno stimolo cognitivo. Si pensi ad esempio ad una classe di una scuola, nella quale gli studenti sono coinvolti in molteplici attività didattiche (ad esempio scrittura, disegno, pittura, attività tecniche o altre attività manuali con uso di utensili) che richiedono supporti e strumenti differenti. L'apparecchiatura secondo la presente divulgazione consente di mantenere una stessa intelaiatura di supporto, ad esempio conformata a banco, e di cambiare solo l'attrezzatura operativa a seconda dell'attività didattica. Ciò consente un grande risparmio di costi e di spazio, rispetto al prevedere un banco differente per ciascuna attività.
Inoltre le attrezzature operative hanno un limitato ingombro e quindi, quando non necessarie, possono essere agevolmente immagazzinate ad esempio in un armadio, in uno scaffale o genericamente in un mobile o magazzino.
Un kit secondo la presente divulgazione può trovare applicazione anche per l'esecuzione di un'attività manuale "fai-da-te" o per l'esecuzione di un'attività hobbistica o ricreativa.
Un esempio è il caso di una persona che svolge attività di fai-da-te o svolge molteplici attività manuali (disegno, pittura, modellismo, o altro) in una stanza di dimensioni limitate. In questo caso, infatti, un kit secondo la presente divulgazione permetterebbe a questa persona di disporre di una pluralità di attrezzature operative per dette attività e al tempo stesso di limitare l'ingombro complessivo.
Secondo una forma di realizzazione, il kit comprende secondi mezzi automatici di rilevazione, configurati per rilevare una persona che utilizza l'attrezzatura operativa associata con detta intelaiatura.
Ciò permette ad esempio di misurare per quanto tempo una persona utilizza una data attrezzatura; si può quindi esercitare una azione di controllo sulle attività della persona e verificare quanto le attività svolte rispettano un piano terapeutico prestabilito.
Inoltre, nel caso di più persone che utilizzano in successione una stessa attrezzatura operativa, è possibile identificare in modo univoco la persona che sta utilizzando l'attrezzatura operativa in quel momento e quindi è possibile associare automaticamente a quella persona i dati relativi alla sua attività.
In altre parole, è possibile rilevare chi, che cosa, come e per quanto tempo sta facendo una determinata attività che è parte di un determinato piano terapeutico o simile, e verificare se il piano terapeutico è rispettato.
In una forma di realizzazione, i primi mezzi automatici di rilevazione e/o i secondi mezzi automatici di rilevazione comprendono almeno un lettore RFID ed una o più etichette RFID leggibile/i da detto lettore RFID. Ciò è vantaggioso per il costo contenuto, la versatilità e l'ingombro limitato che solitamente si riscontra per i dispositivi RFID.
La sigla "RFID" nella presente divulgazione indica la tecnologia "Radio Frequency IDentification" o "identificazione a radio frequenza". Tale tecnologia è di per sé nota al tecnico del ramo dei dispositivi di identificazione automatica; pertanto nel seguito non verranno descritti in dettaglio i lettori RFID e le etichette RFID menzionati nella presente divulgazione.
Secondo una forma di realizzazione, ciascuna attrezzatura operativa include un pannello o un telaio perimetrale atto ad essere disposto nella sede; in altre parole, tutte le attrezzature operative hanno un telaio perimetrale avente forma e dimensioni adeguate alla sede sull'intelaiatura a tavolo, in modo tale da permettere a tutte le attrezzature operative di essere associate (e in modo facilmente intercambiabile) ad una medesima intelaiatura.
Secondo una forma di realizzazione, l'intelaiatura include una cornice, vale a dire un corpo chiuso ad anello, preferibilmente una cornice piana, la quale cornice definisce la sede, ad esempio conformata a cavità o foro interno. La cornice piana forma in sostanza una porzione del piano di appoggio del tavolo.
In questa forma di realizzazione, nella cavità definita dalla cornice è atta ad essere alloggiata un'attrezzatura operativa, in particolare detto pannello o telaio perimetrale.
Un vantaggio è quello di poter associare all'intelaiatura un elevato numero di attrezzature operative differenti. Infatti la cavità definita dalla cornice conferisce o definisce uno spazio sufficientemente ampio per accogliere attrezzature operative aventi volumi ed ingombri differenti. Si osserva in particolare che l'impiego di attrezzature operative aventi volumi ed ingombri differenti rappresenta di per sé uno stimolo cognitivo, e stimola la crescita e lo sviluppo di una persona.
In altre parole, la cornice definisce al suo interno un "campo visivo", cioè una porzione di spazio che può essere percepita da una persona-osservatore, all'interno del quale è possibile variare una dimensione volumetrica impiegando differenti attrezzature operative, caratterizzate da diversi spazi, diversi oggetti, diverse funzioni e attività. Infatti, ogni attività è caratterizzata dall'utilizzo di una propria dimensione volumetrica nel campo visivo, così da stimolare la persona in modo selezionato e differenziato.
In una forma di realizzazione, la cornice include, lungo un perimetro interno rivolto verso la cavità, una rientranza che definisce un appoggio per l'attrezzatura operativa. Questa forma di realizzazione ha il vantaggio di consentire un appoggio stabile per l'attrezzatura operativa; al tempo stesso essa è di facile realizzazione e consente una agevole sostituzione dell'attrezzatura operativa.
È infatti sufficiente ricavare la rientranza lungo il perimetro interno della cornice secondo modalità note, per esempio, mediante stampaggio qualora la cornice sia in materiale plastico, oppure mediante intaglio, qualora la cornice sia in legno.
In alcune forme di realizzazione, l'attrezzatura operativa include un pannello atto ad essere disposto in detta cavità, e posto in appoggio su detta rientranza. Questa forma di realizzazione ha il vantaggio che il pannello, opportunamente sagomato in modo da formare continuità superficiale con la cornice, chiude completamente la cavità, formando con la cornice una superficie continua e quindi una comoda superficie di appoggio e di lavoro per la persona o per l'utente.
In una forma di realizzazione, l'intelaiatura comprende almeno una gamba di supporto per la cornice, in cui la cornice e detta almeno una gamba di supporto sono disposte sostanzialmente a T, a formare detta conformazione a tavolo.
In una forma di realizzazione, la gamba di supporto per la cornice è estensibile per consentire una regolazione in altezza della cornice. Questa forma di realizzazione ha il vantaggio di poter adattare l'apparecchiatura a persone di differente altezza, oppure che operano in condizioni diverse, per esempio sedute su una normale sedia, su una sedia a rotelle, in appoggio su uno sgabello, oppure in piedi.
In una forma di realizzazione, la cornice è traslabile rispetto alla gamba di supporto secondo una direzione trasversale alla gamba di supporto, ad esempio una direzione orizzontale. Questa forma di realizzazione ha il vantaggio di poter modificare la posizione della cornice e quindi della attrezzatura operativa ad essa associata, in avvicinamento o in allontanamento rispetto ad un utente che si trova in prossimità della attrezzatura operativa.
La combinazione della regolazione in altezza della cornice e della sua traslabilità rispetto alla gamba di supporto risulta essere particolarmente vantaggiosa, poiché consente una grande adattabilità al bisogno e alla posizione dell'utente.
Un'apparecchiatura secondo la presente divulgazione è inoltre facile da montare. Altri vantaggi, caratteristiche e modalità di impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di sue forme di realizzazione, date a scopo esemplificativo e non limitativo.
È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non è comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati. Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica di una apparecchiatura per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico secondo la presente divulgazione, in accordo ad una prima forma di realizzazione;
- la figura 1A mostra una vista prospettiva di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 1;
- la figura 1B mostra una vista prospettiva di una variante dell'attrezzatura operativa di figura 1A;
- la figura 2 mostra una vista prospettica di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione, in accordo ad una seconda forma di realizzazione;
- la figura 2A mostra una vista prospettiva di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 2;
- la figura 3 mostra una vista prospettica dal basso di un particolare di figura 2; - la figura 4 mostra una vista prospettica di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione, in accordo ad una terza forma di realizzazione;
- la figura 4A mostra una vista prospettiva di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 4;
- la figura 4B mostra una vista prospettiva di una variante di realizzazione di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 4;
- la figura 5 mostra una vista prospettica di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione, in accordo ad una quarta forma di realizzazione;
- la figura 5A mostra una vista prospettiva di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 5;
- la figura 6 mostra una vista prospettica di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione, in accordo ad una quinta forma di realizzazione;
- la figura 6A mostra una vista prospettiva di una attrezzatura operativa per l'apparecchiatura di figura 6;
- la figura 7 mostra una vista prospettica di una intelaiatura di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione;
- la figura 8 mostra una vista prospettica a parti staccate dell'intelaiatura di figura 7;
- la figura 9 mostra una vista prospettica dall’alto di un particolare dell'intelaiatura di figura 7;
- la figura 10 mostra un’altra vista prospettica dall’alto di un particolare dell'intelaiatura di figura 7;
- le figure 11, 12 e 13 mostrano rispettive viste laterali di apparecchiature per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione, in differenti posizioni operative;
- la figura 14 mostra una vista in pianta di un particolare dell'intelaiatura di figura 7; - la figura 15 mostra una vista in sezione lungo la linea di sezione XV-XV di figura 14;
- la figura 16 mostra una vista laterale di una apparecchiatura per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione;
- la figura 17 mostra una vista prospettica dall’alto di un insieme di apparecchiature per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico secondo la presente divulgazione;
- la figura 18 mostra una vista prospettica di un mobile per riporre una pluralità di attrezzature operative secondo la presente divulgazione, in cui il mobile è in una condizione chiusa;
- la figura 19 mostra una vista prospettica del mobile di figura 18, in una condizione aperta;
- la figura 20 mostra un dispositivo di interfaccia per un kit secondo la presente divulgazione;
- la figura 21 rappresenta una vista esemplificativa, schematica e semplificata, di una cartella clinica elettronica visualizzata su uno schermo.
Con riferimento alle figure allegate, con i numeri di riferimento 10, 110, 210, 310, 410 sono indicate differenti forme di realizzazione di una apparecchiatura per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico.
L’apparecchiatura 10, 110, 210, 310, 410 comprende una intelaiatura 12 conformata a tavolo, vale a dire conformata come un banco, ed una attrezzatura operativa, indicata in figure 1, 2, 4, 5, 6 e 17 con i numeri di riferimento 14, 114, 214, 214a, 314, 414, destinata allo svolgimento di una determinata attività da parte di una persona; in particolare l'attrezzatura operativa è adatta per favorire uno stimolo cognitivo in persone con difficoltà sociali, psicologiche e/o neurologiche.
In sostanza, l'intelaiatura 12 fa da supporto per l'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414, quest'ultima essendo accolta e/o supportata in un'apposita sede 30 dell'intelaiatura 12.
Secondo un aspetto della presente divulgazione, l’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è strutturalmente indipendente rispetto a detta intelaiatura 12, vale a dire è un pezzo o corpo amovibile rispetto alla intelaiatura 12, e rimovibile da essa secondo necessità, per esempio per la sostituzione con un'altra attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414. In particolare, detta attrezzatura operativa è scelta tra una pluralità di attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414, che sono differenti tra loro: ciascuna di esse è destinata allo svolgimento di una rispettiva determinata attività, adatta per favorire uno stimolo cognitivo in persone con difficoltà sociali, psicologiche e/o neurologiche.
In pratica, grazie al fatto che l’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è amovibilmente associata con l'intelaiatura 12, l'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è intercambiabile, vale a dire una o l’altra di dette attrezzature 14, 114, 214, 214a, 314, 414 può essere associata con l’intelaiatura 12 a seconda delle esigenze.
In particolare, in figura 1 l’attrezzatura operativa 14 (mostrata in dettaglio in figura 1A e in una variante in figura 1B) è un accessorio per la toletta personale, cioè per la cura o l'igiene personale, includente uno specchio 38; in figura 2 l’attrezzatura 114 (mostrata in figura 2A in una variante di realizzazione) è destinata allo svolgimento di attività artistiche; in figura 4 l’attrezzatura 214 (mostrata in dettaglio in figura 4A) è un semplice piano di lavoro, eventualmente dotato di terminali di connessione ad una rete internet; in figura 5 l’attrezzatura 314 (mostrata in dettaglio in figura 5A) include accessori 315 per lo svolgimento di attività di giardinaggio; in figura 6 l’attrezzatura 414 (mostrata in dettaglio in figura 6A) include strumenti ed accessori 415, 416 per un’attività di pittura e di disegno.
Negli esempi illustrati nelle figure da 1 a 6, l’intelaiatura 12 rimane la stessa, cioè non cambia al cambiare dell’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 ad essa associata.
In altre parole, un kit per uso didattico, ricreativo o terapeutico secondo la presente divulgazione comprende una pluralità di attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 differenti tra loro, ed una intelaiatura 12 conformata a tavolo, la quale è in grado di accogliere o supportare alternativamente (cioè una alla volta) ciascuna attrezzatura operativa di detta pluralità. Le attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 sono intercambiabili tra loro sulla medesima intelaiatura 12: un'attrezzatura operativa selezionata viene associata in modo amovibile all'intelaiatura 12, così da ottenere un'apparecchiatura 10, 110, 210, 310, 410 per una determinata attività, e può essere sostituita con una differente attrezzatura operativa quando è necessario svolgere una differente attività.
Si possono ottenere quindi, sostituendo solamente le attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414, molteplici apparecchiature per uso didattico, ricreativo o terapeutico 10, 110, 210, 310, 410 per l’esecuzione di differenti attività e/o per la generazione di differenti stimoli cognitivi.
II kit comprende inoltre primi mezzi automatici di rilevazione, i quali sono configurati per rilevare quale tra dette attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è associata con l'intelaiatura 12. In sostanza, tali primi mezzi automatici permettono di stabilire qual è l'attrezzatura operativa che, essendo montata sull'intelaiatura 12, viene utilizzata da una persona 90.
Con il termine "automatico" si intende in particolare che la rilevazione può avvenire senza necessità di intervento diretto da parte di un operatore o di una persona, cioè che i mezzi di rilevazione possono essere configurati in modo tale che la rilevazione abbia luogo senza richiedere il contributo attivo di una persona nell'effettuare la rilevazione stessa.
In altre parole, quando una attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 viene montata sull'intelaiatura 12, i primi mezzi di rilevazione riconoscono immediatamente l'attrezzatura operativa e immagazzinano o trasmettono l'informazione relativa ad essa.
I primi mezzi automatici di rilevazione sono in grado di identificare, tra tutte le attrezzature operative disponibili, qual è l'attrezzatura operativa specifica che è stata montata sull'intelaiatura 12.
In particolare, i primi mezzi di rilevazione comprendono una pluralità di primi identificatori o marcatori, indicati genericamente con il numero di riferimento 61, e almeno un primo lettore 62.
I primi identificatori 61 sono differenti tra loro e ciascuno di essi è associato con una specifica attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414.
Per essere più dettagliati, un primo identificatore 61 a è associato alla attrezzatura operativa 14; un primo identificatore 61b è associato alla attrezzatura operativa 114; un primo identificatore 61 c è associato alla attrezzatura operativa 214; un primo identificatore 61 d è associato alla attrezzatura operativa 314; un primo identificatore 61 e è associato alla attrezzatura operativa 414.
In questo modo è stabilita una corrispondenza univoca tra ciascun primo identificatore 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e e la corrispondente attrezzatura operativa 14,114, 214, 314, 414 alla quale è associato.
II primo lettore 62 è configurato per cooperare operativamente con i primi identificatori 61, in particolare è configurato per rilevare il primo identificatore 61 che è associato alla attrezzatura operativa che è montata sull'intelaiatura 12. In altre parole, il primo lettore 62 è in grado di "leggere" o interagire con i primi identificatori 61a, 61 b, 61c, 61 d, 61e, riconoscendone le differenze e distinguendoli l'uno dagli altri, e dunque (grazie a detta corrispondenza univoca) a determinare qual è l'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 314, 414 associata all'intelaiatura 12.
Nelle forme di realizzazione mostrate nelle figure, il primo lettore 62 è montato sull'intelaiatura 12; in particolare il primo identificatore 61 e il primo lettore 62 sono raffigurati su una faccia superiore dell'apparecchiatura 10, 110, 210, 310, 410. In ogni caso ciò è mostrato a titolo di esempio ed è evidente che tali primi mezzi di rilevazione 61, 62 possono essere messi in altre posizioni (ad esempio al di sotto del piano di tavolo dell'apparecchiatura o integrati nello spessore del materiale), a seconda delle esigenze e delle scelte progettuali.
In particolare, i primi identificatori 61 includono ciascuno una rispettiva etichetta di tipo RFID (Radio Frequency IDentification o identificazione a radio frequenza), che è attaccata ad una rispettiva attrezzatura operativa 14,114, 214, 214a, 314, 414; il primo lettore 62 include un lettore RFID in grado di leggere dette etichette RFID. Le etichette RFID possono essere di tipo attivo o di tipo passivo, come noto nello stato della tecnica.
In sostanza, in questo caso, i primi identificatori 61a, 61 b, 61c, 61 d, 61e (cioè dette etichette RFID) hanno forma e dimensioni sostanzialmente identiche tra loro, ma si differenziano tra loro per il segnale a radiofrequenza che emettono. Il primo lettore RFID 62 è in grado di rilevare il segnale a radiofrequenza emesso dall'etichetta RFID 61 attaccata alla attrezzatura operativa montata sull'intelaiatura 12 e, in base a tale segnale, è possibile riconoscere e identificare in modo automatico l'attrezzatura operativa stessa.
Per evitare falsi positivi, cioè per evitare che il primo lettore 62 possa rilevare i primi identificatori 61 di attrezzature operative non montate sull'intelaiatura 12, il primo lettore 62 è regolato in modo tale da avere una distanza di rilevazione limitata, ad esempio inferiore a 20 cm; pertanto i primi identificatori 61 che si trovano ad una distanza dal primo lettore 62 che è maggiore di tale valore non vengono rilevati dal primo lettore 62 stesso.
Preferibilmente, il kit comprende inoltre secondi mezzi automatici di rilevazione, i quali sono configurati per rilevare una persona che impiega l'attrezzatura operativa associata con l'intelaiatura 12. Tali secondi mezzi automatici di rilevazione sono quindi in grado di stabilire se c'è una persona 90 che sta svolgendo un'attività impiegando quella apparecchiatura.
In particolare, i secondi mezzi automatici di rilevazione comprendono un secondo identificatore o marcatore 63 associato alla persona 90 (ad esempio, il secondo identificatore 63 è incluso in un braccialetto), e un secondo lettore 64 associato con l'intelaiatura 12.
Il secondo lettore 64 è configurato per cooperare operativamente con il secondo identificatore 63 associato alla persona 90 per rilevare la presenza della persona in prossimità dell'apparecchiatura. In altre parole, il secondo lettore 64 è in grado di rilevare, "leggere" o interagire con il secondo identificatore 63 per verificare la presenza/assenza di una persona 90.
Inoltre è possibile misurare per quanto tempo la persona 90 svolge l'attività, misurando il tempo che trascorre tra quando il secondo identificatore 63 è rilevato inizialmente (cioè quando la persona si è posta in prossimità dell'apparecchiatura) e quando il secondo identificatore 63 non è più rilevato (cioè quando la persona si è allontanata dall'apparecchiatura).
Per evitare falsi positivi, cioè per evitare che il secondo lettore 64 possa rilevare il secondo identificatore 63 quando la persona è lontana dall'apparecchiatura o che il secondo lettore 64 possa rilevare il secondo identificatore 63 di un'altra persona, il secondo lettore 64 è regolato in modo tale da avere una distanza di rilevazione limitata, ad esempio inferiore a 50 cm; pertanto i secondi identificatori 63 che si trovano ad una distanza dal secondo lettore 64 che è maggiore di tale valore non vengono rilevati dal secondo lettore 64 stesso.
In una forma di realizzazione, viene fornita una pluralità di secondi identificatori 63a, 63b, 63c, tra loro diversi, e ciascuno di essi è associato in modo univoco ad una differente persona 90a, 90b, 90c. In questo modo i secondi mezzi automatici di rilevazione possono essere configurati anche per riconoscere ed identificare univocamente la persona che sta svolgendo l'attività. In altre parole, il secondo lettore 64 è in grado di "leggere" o interagire con i secondi identificatori 63a, 63b, 63c, riconoscendone le differenze e distinguendoli gli uni dagli altri, e dunque (grazie a detta associazione univoca) a determinare qual è la persona 90a, 90b, 90c che sta utilizzando l'attrezzatura alla quale il secondo lettore 64 è associato.
In particolare i secondi identificatori 63, 63a, 63b, 63c, ciascuno dei quali è destinato ad essere associato ad una rispettiva persona 90a, 90b, 90c, includono ciascuno una rispettiva etichetta di tipo RFID; il secondo lettore 64 include un lettore RFID in grado di leggere dette etichette RFID.
Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure, il secondo lettore 64 è montato su una faccia superiore dell'intelaiatura 12. In ogni caso ciò è mostrato a titolo di esempio ed è evidente che il secondo lettore 64 può essere messo in un'altra posizione (ad esempio al di sotto del piano di tavolo dell'apparecchiatura o integrato nello spessore del materiale), a seconda delle esigenze e delle scelte progettuali. In una forma di realizzazione alternativa, il primo lettore 62 coincide con il secondo lettore 64, cioè è previsto un solo lettore 62 che è configurato per rilevare sia i primi identificatori 61 sia i secondi identificatori 63. Nello specifico, in questo caso è previsto un solo lettore RFID associato all'intelaiatura 12 e tale lettore RFID è in grado di leggere sia le etichette RFID dei primi identificatori 61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e sia le etichette RFID dei secondi identificatori 63, 63a, 63b, 63c.
In particolare, negli esempi illustrati, l'intelaiatura 12 include due gambe di supporto 21, 22 ed una cornice 25 piana fissata alle gambe di supporto 21, 22. In particolare la cornice 25 ha forma sostanzialmente rettangolare e le gambe di supporto 21, 22 sono disposte in corrispondenza dei lati corti 25a, 25b della cornice 25. Nella forma di realizzazione illustrata, la cornice 25 è un pezzo unico, chiuso ad anello, ottenuto ad esempio mediante sagomatura a pantografo.
Alternativamente la cornice 25 è formata da quattro pezzi disposti uniti tra loro a formare un anello e corrispondenti rispettivamente ai lati corti 25a, 25b e ai lati lunghi 25c, 25d del rettangolo.
La cornice 25 è realizzata in un materiale di opportuna resistenza meccanica, quale per esempio legno, metallo, corian, laminato ad alta densità, o una combinazione di tali materiali.
L’intelaiatura 12 include altresì piedi di appoggio 23, 24 ciascuno fissato all’estremità di una rispettiva gamba di supporto 21, 22, ed una traversina 26 di collegamento tra le due gambe di supporto 21, 22.
In una forma di realizzazione, le gambe di supporto 21, 22 e i piedi di appoggio 23, 24 sono in legno e la traversina 26 è in metallo; in particolare, la traversina 26 è saldata ad elementi di testa 27, anch'essi in metallo, che sono associati, ad esempio incastrati, alla sommità di una rispettiva gamba di supporto 21, 22.
Ancor più in particolare, la cornice 25 è un telaio che definisce al proprio interno una sede 30, nell’esempio una cavità, per l’accoglimento di una rispettiva attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414. In pratica, l’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è un inserto che viene alloggiato nella sede 30 della cornice 25. In particolare, la cornice 25 presenta lungo il perimetro interno una rientranza o recesso perimetrale 31, che forma piano di appoggio per l'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414. In pratica l'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 si appoggia sulla rientranza 31, che è ricavata lungo il bordo interno della cornice 25 e determina una sporgenza a mensola nella sede 30.
Nell’esempio di figura 1, figura 2 o di figura 4, su detta rientranza 31 può essere comodamente accolto un corrispondente pannello 33, 133, 233 della rispettiva attrezzatura operativa 14, 114, 214. Il pannello 33, 133, 233 ha preferibilmente spessore corrispondente alla profondità della rientranza 31 in modo che, una volta posizionato nella cavità 30, il pannello formi continuità superficiale, senza dislivelli, con la cornice 25 ed il suo piano.
In corrispondenza dei lati corti 25a, 25b della cornice 25, in prossimità della rientranza 31, l’intelaiatura 12 comprende incavi 34, 35 di invito che consentono la presa dell'attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414, in particolare del rispettivo pannello 33, 133, 233, per agevolare il posizionamento o la rimozione dell’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 sulla o dalla intelaiatura 12. Nell’esempio di figure 1 e 1A, l’attrezzatura operativa 14 comprende, oltre al pannello 33, uno specchio 38 per toletta, il quale è direttamente fissato sul pannello 33, preferibilmente con inclinazione regolabile. Come mostrato nella variante di figura 1B, l'attrezzatura operativa 14 può comprendere anche cassetti scorrevoli 331 disposti sotto un piano di lavoro 33 per riporre gli oggetti per la cura e l'igiene personale.
Nell’esempio di figura 2, l’attrezzatura operativa 114 comprende, oltre al relativo pannello 133, un’incastellatura o castello o altana 140 formato da due aste parallele 141, 142. Il castello 140 è fissato alla cornice 25 mediante relativi montanti 143, 144 provvisti di staffe a “L” 145 e bulloni 146 di tipo noto. Sulle aste parallele 141, 142 possono essere appoggiati ad esempio vasetti e contenitori 148 per il contenimento di colori, o di altro materiale per decorazione, per la realizzazione di creazioni artistiche, oppure per il contenimento di materiale per l'esecuzione di un'attività di ceramica artistica. In sostanza, il castello 140 è una incastellatura o struttura rialzata che permette di avere a disposizione, oltre al piano del pannello 133, una ulteriore regione di lavoro o di supporto, ad esempio un piano rialzato, definita dalle aste 141, 142. Il pannello 133 (ad esempio realizzato in laminato pRaL®) è un piano di lavoro facile da pulire e resistente all'acqua.
In una variante di realizzazione, mostrata in figura 2A, l'attrezzatura operativa 114 comprende un castello o altana 140 che è fissato direttamente al pannello 133 invece che alla cornice 25, con modalità analoghe a quelle sopra descritte. In questo caso il castello 140 è rimovibile insieme con il pannello 133.
Anche in questi casi, così come per quelli presentati nel seguito, possono essere previsti cassetti 331.
Nell’esempio di figure 4 e 4A, l’attrezzatura operativa 214 include solamente il pannello 233 e i suddetti terminali di connessione alla rete non visibili nei disegni. In esempio di realizzazione, mostrato in figura 4A per l'attrezzatura operativa 214 ed applicabile anche ad altre attrezzature operative, l'attrezzatura operativa 214 comprende quattro montanti 240 o piedini che si estendono ortogonalmente al pannello 233 dal lato opposto al piano di lavoro, e fissati in prossimità di angoli del pannello 233 stesso. A detti montanti 240, all'estremità opposta al pannello 233, è fissato un secondo pannello piano 241 o controfondo, sostanzialmente parallelo al pannello 233 del piano di lavoro.
II controfondo 241 ha dimensioni inferiori a quelle del pannello 233, così come i montanti 240 sono fissati ad una certa distanza dai bordi periferici del pannello 233, in modo tale che l'attrezzatura operativa 214 possa essere infilata nella cavità 30 della cornice 25 ed i bordi periferici del pannello 233, sporgendo lateralmente dai montanti 240, vadano in appoggio sulla rientranza 31.
Un vantaggio di questa forma di realizzazione è di fornire una attrezzatura operativa con una struttura rigida ed avente un certo spessore nella direzione ortogonale al pannello 233 (ad esempio, i montanti 240 hanno una lunghezza di 10 cm), così da essere associata all'intelaiatura 12 con una maggiore stabilità (quasi ad incastro) quando inserita nella cavità 30.
In un altro esempio di realizzazione, indicato con il numero di riferimento 214a in figura 4B ed applicabile anche ad altre attrezzature operative, l'attrezzatura operativa 214a definisce un recesso 215 a contenitore, che può essere utilizzato per riporre oggetti, ad esempio materiale per un'attività di cucitura o di pittura. Il recesso a contenitore 215 si estende nella sede 30, cioè al di sotto del piano definito dalla cornice 25.
Nell'esempio, l'attrezzatura operativa 214a comprende un telaio perimetrale o cornice perimetrale piana 216, pareti laterali 217 che si estendono ortogonalmente alla cornice perimetrale 216, ed una parete di fondo 218 o controfondo fissata alle pareti laterali 217 in posizione opposta rispetto alla cornice perimetrale 216. Analogamente a quanto sopra descritto, i bordi periferici della cornice perimetrale 216 sporgono lateralmente dalle pareti laterali 217, così da andare in appoggio sulla rientranza 31 quando l'attrezzatura operativa 241 a è inserita nella cavità 30.
Ad un lato della cornice perimetrale 216 è imperniato il pannello 233, il quale funge da coperchio per il recesso a contenitore 215: quando il pannello 233 è chiuso in battuta sulla cornice perimetrale 216 esso chiude il recesso 215 e funge da piano di lavoro, ad esempio formando continuità superficiale con la cornice 25 dell'intelaiatura 12; quando il pannello 233 è aperto o sollevato esso permette l'accesso al recesso 215.
In altre parole, l'attrezzatura operativa 214a associa la funzione del piano di lavoro 233 con quella di un contenitore 215.
In varianti di realizzazione, il piano di lavoro 233 può comprendere una scacchiera per il gioco della dama o degli scacchi, o un tabellone per il gioco dell'oca o altri giochi di società. Gli oggetti necessari per il gioco possono essere riposti in cassetti 331 o nel contenitore 215. L'attrezzatura operativa 214, 214a può essere utilizzata anche per cucino-terapia (impiegando un piano 233 in materiale impermeabile e facile da pulire, adatto per le attività di cucina e di preparazione di cibi, ed eventuali cassetti 331 o contenitore 215 per riporre gli utensili), o per musico-terapia (con cassetti 331 o contenitore 215 per riporre gli strumenti musicali in dotazione).
Nell’esempio di figura 5, l’attrezzatura operativa 314 comprende una pluralità di vasi 315 o contenitori a vaschetta (ad esempio realizzati in PVC), i quali sono inseriti l'uno affiancato all'altro nella cavità 30 ed hanno bordi 316 in appoggio sulla rientranza 31 della cornice 25. I vasi 315 sono adatti per la suddetta attività di giardinaggio o orto-terapia. I vasi o vaschette 315 sono preferibilmente impilabili e facili da estrarre dall'attrezzatura operativa 314, oltre che resistenti all'acqua e facili da pulire.
Come mostrato in figura 5A, in una forma di realizzazione alternativa l’attrezzatura operativa 314 comprende contenitori a vaschetta 315 uniti tra loro a formare un corpo unico, ad esempio sono associati ad uno stesso telaio o cornice perimetrale 316 atto ad essere posto in appoggio su detta rientranza perimetrale 31.
Analogamente a quanto sopra, in una variante di realizzazione non mostrata, la cornice perimetrale 316 è provvista di montanti 240 e di controfondo 241, oppure comprende un recesso 215 realizzato come precedentemente descritto.
Nell’esempio di figura 6, l’attrezzatura operativa 414 comprende una tavola 415 per disegnare avente un lato appoggiato sulla rientranza 31 in corrispondenza di un lato lungo 25c della cornice 25, ed un supporto posteriore, o puntello, (non visibile nei disegni) appoggiato sulla rientranza 31 in corrispondenza del lato lungo opposto 25d della cornice 25. La tavola 415 è inclinabile e regolabile a differenti altezze, per adattarsi alle diverse attività di lettura, scrittura, disegno, pittura, etc.
L’attrezzatura operativa 414 è completata da una tavolozza di colori 416 posta accanto alla tavola 415, ed accolta anch’essa nella cavità 30 in appoggio sulla rientranza 31. Come mostrato in figura 6A, in una forma di realizzazione alternativa l’attrezzatura operativa 414 comprende una tavola da disegno 415 e una tavolozza di colori 416 che sono associate tra loro, in particolare sono associate ad uno stesso telaio o cornice perimetrale 417 atto ad essere posto in appoggio su detta rientranza perimetrale 31. Anche in questo caso, in una variante di realizzazione non mostrata, la cornice perimetrale 417 è provvista di montanti 240 e controfondo 241, oppure comprende un recesso 215 realizzato come precedentemente descritto, per consentire di riporre gli strumenti e i materiali per la pittura ed il disegno.
Si noti che impiegando un telaio comprendente una cornice perimetrale 216, 316, 417 alla quale sono fissati montanti 240 e un controfondo 241, oppure una cornice perimetrale 216, 316, 417 alla quale sono fissate pareti laterali 240 ed una parete di fondo 218, si mette a disposizione una struttura o intelaiatura di attrezzatura operativa che può essere prodotta in serie e successivamente integrata con accessori come un piano 33, 133, 233, contenitori a vaschetta 315, accessori da disegno 415, 416, o altri accessori per predisporre una specifica attrezzatura operativa.
Preferibilmente, un kit secondo la presente divulgazione comprende almeno due attrezzature operative differenti tra loro e scelte da un gruppo che comprende un'attrezzatura per la cura personale 14, un'attrezzatura per lo svolgimento di attività artistiche e/o creative 114, un'attrezzatura per la connessione ad una rete internet 214, 214a, un'attrezzatura per il giardinaggio 314, un'attrezzatura per il disegno e/o la pittura 414, una attrezzatura che include una combinazione delle precedenti attrezzature (e che quindi integra più funzioni).
Il kit permette quindi di personalizzare un'apparecchiatura 10, 110, 210, 310, 410 per uso didattico, per uso ricreativo o per uso terapeutico.
Infatti, disponendo di un'intelaiatura 12 libera (cioè priva di attrezzatura operativa), l'utente può selezionare l'attrezzatura operativa desiderata 14, 114, 214, 214a, 314, 414 scegliendola tra la pluralità di attrezzature operative disponibili ed associare l'attrezzatura scelta all'intelaiatura 12: egli ottiene così un'apparecchiatura che gli consente lo svolgimento dell'attività scelta.
Una volta associata l'attrezzatura scelta all'intelaiatura 12, i primi mezzi di rilevazione (grazie all'interazione tra il primo lettore 62 e il primo identificatore 61) rilevano in modo automatico quale è l'attrezzatura operativa scelta. Questa informazione viene memorizzata dai primi mezzi di rilevazione stessi e/o trasmessa ad una centralina 67 per la memorizzazione (come sarà meglio descritto nel seguito).
Quando si presenta l'esigenza di svolgere un'attività differente, l'utente sostituisce Γ attrezzatura operativa con una differente attrezzatura operativa, scelta anch'essa tra la pluralità di attrezzature operative disponibili, ottenendo così una differente apparecchiatura. La fase di sostituzione comprende la rimozione della precedente apparecchiatura operativa dall'intelaiatura 12 e l'associazione della nuova apparecchiatura operativa all'intelaiatura 12. La nuova attrezzatura operativa scelta viene anch'essa rilevata dai primi mezzi automatici di rilevazione; in questo modo viene riconosciuto il fatto che una prima attività è stata terminata e sta per iniziare una seconda attività differente dalla prima.
Quando la persona 90 si pone nelle vicinanze dell'apparecchiatura per iniziare un'attività, i secondi mezzi di rilevazione rilevano in modo automatico la persona 90. Ad esempio, la persona 90 viene identificata grazie al suo secondo identificatore 63 associato univocamente alla persona 90 stessa.
Queste informazioni vengono memorizzate dai secondi mezzi di rilevazione stessi e/o trasmesse ad una centralina 67 per la memorizzazione.
Inoltre, i secondi mezzi di rilevazione o la centralina 67 iniziano a misurare o conteggiare il tempo impiegato dalla persona 90 per svolgere l'attività impiegando l'attrezzatura operativa specifica per quella attività.
Quando la persona 90 ha terminato l'attività e si allontana dall'apparecchiatura, i secondi mezzi di rilevazione non sentono più la presenza del secondo identificatore 63 e quindi della persona 90: il conteggio del tempo impiegato viene automaticamente interrotto.
Le informazioni, in particolare quale attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è stata utilizzata, da quale persona 90 e/o per quanto tempo, vengono memorizzate; preferibilmente, tali informazioni vengono memorizzate in una cartella personale specifica per la persona individuata, come per esempio una cartella clinica elettronica 699 visualizzabile su uno schermo 675.
Con riferimento a figura 17, si osserva che una pluralità di apparecchiature per uso didattico, ricreativo o terapeutico, nell’esempio le apparecchiature 110 e 410 per l’esecuzione di corrispondenti attività, possono essere raggruppate in una stanza, per un’attività di gruppo. In questo modo, in una medesima stanza, possono essere radunate più persone, anche che svolgono attività differenti.
Ciascuna persona del gruppo può seguire un percorso di sviluppo cognitivo differente mediante l'impiego di un'adeguata attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414.
Infatti, semplicemente modificando o sostituendo l’attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 è possibile modificare, secondo la necessità, l'attività svolta. Un'unica centralina 67 è in grado di memorizzare le informazioni relative a tutte le apparecchiature e a tutte le persone del gruppo.
In questo caso, ciascun secondo lettore 64 comunica con la centralina 67 in modo tale che quest'ultima identifichi in modo univoco l'intelaiatura 12 alla quale il secondo lettore 64 stesso è associato.
Secondo un altro aspetto della presente divulgazione, l’intelaiatura 12 è modificabile in altezza per essere adattata a ulteriori necessità di una persona. Per esempio, con riferimento alle figure 11, 12, 13 si osserva che la cornice 25 è alzabile in altezza rispetto alle gambe di supporto 21, 22 dell'intelaiatura 12, per regolare l’altezza del piano di lavoro di una persona 90 a seconda per esempio che questa sia seduta su una sedia 91 (persona 90a in figura 11), su una sedia a rotelle 92 (persona 90b in figura 12), oppure sia in piedi (persona 90c in figura 13).
Per regolare l’altezza della cornice 25, negli esempi illustrati, in particolare con riferimento a figure 9 e 10, ciascuna gamba di supporto 21, 22 dell’intelaiatura 12 è di tipo telescopico ed include un corpo tubolare 39 ed uno stelo 40 accolto scorrevole all’interno del corpo tubolare 39. Lo stelo 40 è provvisto di fori o tacche 42 di regolazione nelle quali è accolta una spina di bloccaggio 49 inserita passante in un rispettivo foro 43 del corpo tubolare 39.
Lo stelo 40 è fissato mediante una rispettiva piastra di collegamento 45 alla cornice 25, in particolare ad un rispettivo lato corto 25a, 25b della cornice 25. Nell’esempio, la piastra 45 è ortogonale allo stelo 40.
Regolando la posizione dello stelo 40 rispetto al corpo tubolare 39, mediante inserimento della spina 49 in una corrispondente tacca 42 si regola in altezza la posizione della cornice 25.
Negli esempi illustrati, la cornice 25 è regolabile in altezza da circa 70 cm a circa 110 cm.
Con riferimento alle figure 9, 14, 15, è possibile notare inoltre che ciascuna piastra di collegamento 45 è provvista di due asole 46, 47 passanti, allungate ed allineate fra loro lungo una direzione parallela alla direzione di sviluppo del lato corto 25a, 25b della cornice 25.
Viti di fissaggio 50 sono inserite nelle asole 46, 47 rispettivamente e fissate a corrispondenti tasselli 51 fissati nella cornice 25. Durante l'impiego dell’apparecchiatura 10, 110, 210, 310, 410 le viti sono in condizione serrata, per bloccare la cornice 25 rispetto alle piastre di collegamento 45. Allentando le viti 50, è possibile fare scorrere le viti 50 nelle asole 46, 47 lungo la lunghezza di queste ultime e spostare la cornice 25, e quindi l'intera attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414, in una direzione parallela alla direzione di sviluppo dei lati corti 25a, 25b della cornice 25, e consentire quindi uno spostamento della rispettiva attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 in avvicinamento o in allontanamento rispetto ad una persona 90 seduta in prossimità di un lato lungo 25c, 25d della cornice 25, come illustrato in figura 16.
In pratica, si ottiene una traslazione della cornice 25 secondo una direzione orizzontale, o trasversale rispetto alle gambe di supporto 21, 22.
Traslando in orizzontale la cornice 25, si possono ad esempio posizionare le gambe di supporto 21, 22 in corrispondenza della zona centrale del lato corto 25a, 25b della cornice 25. In questo modo, la medesima attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 può essere utilizzata da due persone disposte in corrispondenza dei due lati lunghi opposti 25c, 25d della cornice 25.
Preferibilmente, il kit comprende inoltre un magazzino o mobile 7, nell'esempio conformato ad armadio, nel quale immagazzinare o riporre le attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 quando non utilizzate.
Nell'esempio l'armadio 7 è montato su ruote 71 ed è dunque una sorta di carrello o trolley, facilmente trasportabile e spostabile. Esso comprende ante 72, che consentono di aprire o chiudere l'accesso ad un vano 75 nel quale immagazzinare le attrezzature operative; è inoltre previsto un cassetto 73 estraibile, nel quale riporre altri accessori legati all'impiego delle attrezzature operative.
In particolare, le attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 non utilizzate (cioè quelle che al momento non sono associate all'intelaiatura 12) sono impilate nel vano 75, in relazione tra loro distanziata; ciascuna attrezzatura operativa è disposta in appoggio su rispettive mensole laterali 77.
Le figure 18 e 19 mostrano, rispettivamente, l'armadio 7 con ante 72 e cassetto 73 chiusi, e l'armadio 7 con ante 72 aperte e cassetto 73 parzialmente estratto; nella figura 19 sono mostrate inoltre alcune attrezzature operative 14, 214a, 314 riposte nel vano 75.
Sono previsti inoltre terzi mezzi automatici di rilevazione, i quali sono configurati per rilevare quali attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 sono immagazzinate nell'armadio 7.
In particolare, i terzi mezzi automatici di rilevazione comprendono un terzo lettore 65 che è associato all'armadio 7; ad esempio il terzo lettore 65 è fissato ad una parete dell'armadio 7 all'interno del vano 75.
Il terzo lettore 65 è configurato per rilevare i primi identificatori 61 delle attrezzature operative nell'armadio 7. Pertanto, i primi identificatori 61 sono parte anche dei terzi mezzi automatici di rilevazione.
Ad esempio, il terzo lettore 65 include un lettore RFID che è montato sul o nell'armadio 7 ed è in grado di leggere le etichette RFID 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e delle attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414.
Grazie a ciò, è possibile stabilire quali delle attrezzature operative sono immagazzinate nell'armadio 7 (e, in caso, quanti esemplari di una stessa attrezzatura operativa) e dunque sono disponibili per essere associate con una intelaiatura 12. Considerato che l'armadio 7 può essere dimensionato per contenere le attrezzature operative 14, 114, 214, 214a, 314, 414 per un numero rilevante di intelaiature 12, ciò è a vantaggio di una gestione efficiente di attività di gruppo che prevedono numerose attività contemporanee da parte di una pluralità di persone. Il kit comprende inoltre una centralina o unità di controllo 67 (ad esempio un'apparecchiatura hardware e software), che è operativamente collegata ai primi mezzi automatici di rilevazione, ai secondi mezzi automatici di rilevazione e/o ai terzi mezzi automatici di rilevazione. In particolare, la centralina 67 è collegata a tali mezzi automatici di rilevazione tramite mezzi di trasmissione di informazioni 68, come ad esempio una connessione via cavo o una connessione di tipo wireless (di tipo Wi-Fi, Bluetooth, Umts, Zig-Bee o altro). Ciò è mostrato in modo esemplificativo in figure 17 e 18.
Ad esempio, la centralina 67 è montata su una parete esterna dell'armadio 7, come mostrato in figura 18.
La centralina 67 è configurata per scambiare dati e informazioni con i mezzi automatici di rilevazione e per memorizzare i dati e le informazioni trasmesse alla centralina 67 da detti primi, secondi e/o terzi mezzi automatici di rilevazione.
In particolare, tramite la centralina 67 vengono memorizzate le informazioni sulla attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414 (e quindi sull'attività svolta) e sul tempo impiegato per svolgere tale attività. Grazie all'identificazione e al riconoscimento della singola persona 90, è possibile memorizzare tali informazioni in una cartella personale della persona, ad esempio in una cartella clinica elettronica 699.
In una forma di realizzazione è previsto un dispositivo di interfaccia 69, ad esempio di tipo touch-screen, che è collegato operativamente con la centralina 67. Ad esempio il dispositivo di interfaccia 69 e la centralina 67 sono racchiusi da uno stesso involucro a formare un unico corpo.
Il dispositivo di interfaccia 69 è collegato ad una rete web/internet e ad esempio è provvisto di una videocamera/webcam 690.
Il dispositivo di interfaccia 69 permette ad un operatore, caregiver o paziente di attivare funzioni predeterminate di interfaccia con i componenti del kit e/o con l'esterno, come ad esempio:
una funzione 691 di telemedicina e teleassistenza, per contattare un operatore sanitario attraverso internet;
una funzione 692 di visualizzazione-gestione delle informazioni memorizzate in relazione alle attività occupazionali delle persone, ad esempio, la visualizzazione di cartelle cliniche elettroniche 699;
una funzione 693 di visualizzazione di materiale informativo per formazione o addestramento;
una funzione 694 di visualizzazione di dati e istruzioni per terapie ed esercizi di benessere;
una funzione 695 di chiamata di emergenza per un intervento urgente di personale medico;
una funzione 696 di gestione di servizi di farmacia e di approvvigionamento di medicinali.
Alternativamente, ciascuna intelaiatura 12 può essere provvista di un dispositivo di interfaccia 69; in questo caso, ad esempio, ciascun dispositivo di interfaccia 69 è collegato a distanza alla centralina 67, ad esempio tramite un collegamento wireless.
L'oggetto della presente divulgazione si inserisce quindi nel più ampio settore della gestione delle informazioni dei pazienti, soprattutto in quella della gestione dei dati clinici, identificabili in modo univoco tra la persona/paziente 90 che utilizza l'apparecchiatura (chi), l'attrezzatura operativa utilizzata (che cosa), come e per quanto tempo il paziente rimane in attività, e se il paziente sta seguendo il piano di attività terapeutico personale.
In altre parole, ad esempio, l'inserimento di una apparecchiatura hardware e software sia all’interno degli oggetti di utilizzo (cioè le attrezzature operative), sia nella base di appoggio (cioè l'intelaiatura 12), sia nel mobile 7 di deposito, e l'utilizzo di appositi tag-antenna e/o altri strumenti di identificazione permettono di rilevare chi, che cosa, come e per quanto tempo sta facendo un determinato piano terapeutico.
Questo nuovo scenario relazionale, stabilito tra la persona e il gradimento degli oggetti di relazione, individuati quando è possibile attraverso la lettura della biografia del paziente, offre vantaggi anche nell’area clinica-gestionale.
Il monitoraggio informatico, in termini di funzionalità e opportunità che lo strumento elettronico offre, apre nuovi scenari a informazioni che possono mettere in studio nuovi protocolli per la validazione di procedure terapeutiche applicabili per le attività di terapia occupazionale nella cartella clinica elettronica.
L’inserimento sia di possibili personalizzazioni che di applicabilità in ambiente terapeutico nella cartella elettronica rileva, con consequenzialità, una possibilità di completo controllo dei processi sanitari e socio sanitari capaci di rispondere ad ogni esigenza di tipo medico, infermieristico e amministrativo.
È noto che la cartella clinica elettronica fornisce numerose possibilità di gestire in modo univoco e coerente i dati del paziente, di identificarlo attraverso il sistema SIS (Sistema Informativo Sanitario) e consentire di prendere visione dei risultati prodotti dal reparto interessato e di metterli a disposizione nelle fasi successive della gestione della cartella clinica. L'oggetto della presente divulgazione, con una interfaccia posta con attenzione a interagire con le persone che lo utilizzano, può offrire, attraverso ampie soluzioni grafiche, informazioni e scenari rilevabili nelle varie attività del paziente, del caregiver e del medico, avendo la possibilità di fornire una piattaforma tecnologica facilmente implementabile con i protocolli dei servizi digitali del Servizio Sanitario Nazionale.
II kit, progettato e disegnato su una piattaforma web-based, permette così possibili esplorazioni anche con le contemporanee tecnologie digitali come la linea adsl o la recente opportunità di interazione del segnale digitale terrestre con la rete telefonica via cavo.
Il kit mette a disposizione la possibilità di operare sia in ambiente multidisciplinare che globale ed offre le seguenti funzionalità:
l'utilizzo dell’informatica ICT e robotica consentono al kit di diventare uno strumento interattivo, capace di comunicare chi, che cosa, come e per quanto tempo un paziente sta facendo un determinato piano terapeutico;
essere stazione in grado di mettere in rete, tramite la telemedicina e teleassistenza, i migliori operatori sanitari raggiungibili attraverso internet;
visualizzare, disporre, intervenire e registrare dati su cartelle cliniche specifiche e attivare reti di tipo e-care.
I vantaggi che si possono facilmente raggiungere sono quelli di potere comunicare e monitorare, attraverso un sistema di rete, un numero illimitato di pazienti e utenti sia domiciliari che istituzionalizzati riuscendo a essere presenti in modo continuativo attraverso una rete che eroghi in tempo reale servizi di tipo ICT sul proprio territorio mettendo in connessione le varie attività di monitoraggio, assistenza di medicina generale e centri specializzati U.V.A. (Unità di Valutazione Alzheimer) online, prestazioni a distanza sia per il sostegno psicologico del paziente che del caregiver. L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a sue forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti neN’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito annesse. Alcuni esempi sono riportati di seguito; questi esempi si possono considerare tecnicamente equivalenti a quello sopra descritto in modo dettagliato.
In una variante di realizzazione, i primi mezzi automatici di rilevazione comprendono una pluralità di primi lettori 62 differenti tra loro, ciascuno di detti primi lettori 62 essendo associato ad una rispettiva attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414; i primi mezzi automatici di rilevazione comprendono inoltre un primo identificatore o marcatore 61 associato all'intelaiatura 12. I primi lettori 62 sono configurati per rilevare il primo identificatore 61.
In altre parole, ciascuna attrezzatura operativa ha un elemento di rilevazione attiva, come ad esempio un lettore RFID, e l'intelaiatura 12 ha un elemento di rilevazione passiva, come ad esempio una etichetta RFID. In questa variante l'identificazione dell'associazione tra l'attrezzatura operativa e l'intelaiatura è effettuata analogamente a quanto sopra descritto, sebbene a ruoli invertiti. In questa variante i terzi mezzi automatici di rilevazione possono comprendere un terzo indicatore o marcatore (ad esempio un'etichetta RFID) che è associato al mobile 7 e viene rilevato dai primi lettori 62 delle attrezzature operative immagazzinate nel mobile 7. In un'altra variante di realizzazione, i secondi mezzi automatici di rilevazione comprendono un secondo lettore 64 associato ad una persona, oppure una pluralità di secondi lettori 64 differenti tra loro e ciascuno di essi associato ad una rispettiva persona. I secondi mezzi automatici di rilevazione comprendono inoltre un secondo identificatore o marcatore 63 associato all'intelaiatura 12. Il/i secondo/i lettore/i 64 è/sono configurato/i per rilevare il secondo identificatore 63.
In altre parole, ciascuna persona ha un elemento di rilevazione attiva, come ad esempio un lettore RFID, e l'intelaiatura 12 ha un elemento di rilevazione passiva, come ad esempio una etichetta RFID. In questa variante l'identificazione dell'associazione tra l'apparecchiatura e la persona è effettuata analogamente a quanto sopra descritto, sebbene a ruoli invertiti.
In ancora un'altra variante di realizzazione,
è previsto un lettore 64 associato ad una persona, oppure una pluralità di lettori 64 differenti tra loro e ciascuno di essi associato ad una rispettiva persona.
I primi mezzi automatici di rilevazione comprendono una pluralità di primi identificatori 61 differenti tra loro, ciascuno di detti primi identificatori 61 essendo associato con una rispettiva attrezzatura operativa 14, 114, 214, 214a, 314, 414. I secondi mezzi automatici di rilevazione comprendono un secondo identificatore 63 associato all'intelaiatura 12.
ll/i lettore/i 64 è/sono configurato/i per rilevare sia i primi identificatori 61 sia il secondo identificatore 63. In sostanza, il lettore 64 portato dalla persona è un elemento di rilevazione attiva, come ad esempio un lettore RFID, e i primi e secondi identificatori 61 , 63 sono elementi di rilevazione passiva, come ad esempio etichette RFID. In questa variante il lettore 64 portato dalla persona 90 riconosce sia l'intelaiatura 12 sia la specifica apparecchiatura operativa ad essa associata.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Kit per uso didattico, ricreativo o terapeutico, comprendente una pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) differenti tra loro, ciascuna destinata ad essere utilizzata da una persona (90, 90a, 90b, 90c) durante lo svolgimento di una determinata attività, ed una intelaiatura (12) conformata a tavolo ed includente una sede (30) per accogliere o supportare una di dette attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414), in cui una di dette attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) è amovibilmente associata con l'intelaiatura (12) per ottenere una apparecchiatura (10, 110, 210, 310, 410) per uso didattico, ricreativo o terapeutico, dette attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) essendo tra loro intercambiabili sull'intelaiatura (12), in cui detto kit comprende primi mezzi automatici di rilevazione (61, 62) configurati per rilevare quale di detta pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) è associata con l'intelaiatura (12).
  2. 2. Kit secondo la rivendicazione 1, comprendente secondi mezzi automatici di rilevazione (63, 64) configurati per rilevare la presenza di una persona (90, 90a, 90b, 90c) che utilizza l'attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414) associata con l'intelaiatura (12).
  3. 3. Kit secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i primi mezzi automatici di rilevazione (61, 62) e/o i secondi mezzi automatici di rilevazione (63, 64) comprendono almeno un lettore RFID (62, 64) ed una o più etichette RFID (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e, 63, 63a, 63b, 63c) leggibile/i da detto almeno un lettore RFID (62, 64).
  4. 4. Kit secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui i primi mezzi automatici di rilevazione (61, 62) comprendono una pluralità di primi identificatori o marcatori (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e) differenti tra loro, ciascuno di detti primi identificatori o marcatori (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e) essendo associato con una rispettiva attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414), e un primo lettore (62) configurato per rilevare il primo identificatore o marcatore (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e) che è associato con l'attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414) associata con l'intelaiatura (12).
  5. 5. Kit secondo la rivendicazione 2 e la rivendicazione 4, in cui i secondi mezzi automatici di rilevazione (63, 64) comprendono un secondo identificatore o marcatore (63, 63a, 63b, 63c) destinato ad essere associato a detta persona (90, 90a, 90b, 90c), e un secondo lettore (64) associato con l'intelaiatura (12) e configurato per rilevare detto secondo identificatore o marcatore (63, 63a, 63b, 63c).
  6. 6. Kit secondo la rivendicazione 5, in cui il primo lettore (62) coincide con il secondo lettore (64).
  7. 7. Kit secondo la rivendicazione 4, 5 o 6, in cui i primi identificatori o marcatori e/o il secondo identificatore o marcatore includono ciascuno una etichetta RFID (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e, 63, 63a, 63b, 63c) e il primo lettore e/o il secondo lettore includono un lettore RFID (62, 64).
  8. 8. Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui il primo lettore (62) è associato con l'intelaiatura (12).
  9. 9. Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, comprendente un mobile (7) e terzi mezzi automatici di rilevazione (61, 65), in cui detto mobile (7) è destinato ad immagazzinare le attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) ed in cui detti terzi mezzi automatici di rilevazione (61, 65) sono configurati per rilevare quali attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) sono immagazzinate in detto mobile (7).
  10. 10. Kit secondo la rivendicazione 9 e almeno la rivendicazione 4, in cui detti terzi mezzi automatici di rilevazione (61, 65) comprendono un terzo lettore (65) associato a detto mobile (7), detto terzo lettore (65) essendo configurato per rilevare detti primi identificatori o marcatori (61, 61 a, 61 b, 61 c, 61 d, 61 e).
  11. 11. Kit secondo la rivendicazione 10, in cui il terzo lettore include un lettore RFID (65).
  12. 12. Kit secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, comprendente una centralina (67) operativamente collegata ai primi mezzi automatici di rilevazione (61, 62), ai secondi mezzi automatici di rilevazione (63, 64) e/o ai terzi mezzi automatici di rilevazione (61, 65) tramite mezzi di trasmissione di informazioni (68), detta centralina (67) essendo configurata per memorizzare informazioni trasmesse dai primi mezzi automatici di rilevazione (61, 62), dai secondi mezzi automatici di rilevazione (63, 64) e/o dai terzi mezzi automatici di rilevazione (61, 65).
  13. 13. Metodo comprendente le fasi di: - fornire una pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) differenti tra loro, ciascuna destinata ad essere utilizzata da una persona (90, 90a, 90b, 90c) durante lo svolgimento di una determinata attività; - fornire una intelaiatura (12) conformata a tavolo ed includente una sede (30) per accogliere o supportare una di dette attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414); - associare in modo amovibile una determinata attrezzatura operativa, selezionata tra detta pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414), con l'intelaiatura (12), con ottenimento di una apparecchiatura (10, 110, 210, 310, 410) per uso didattico, ricreativo o terapeutico; - rilevare in modo automatico quale di detta pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) è associata con l'intelaiatura (12).
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, comprendente la fase di rilevare in modo automatico la presenza di una persona (90, 90a, 90b, 90c) che utilizza l'attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414) associata con l'intelaiatura (12).
  15. 15. Metodo secondo la rivendicazione 14, comprendente la fase di misurare per quanto tempo detta persona (90, 90a, 90b, 90c) utilizza l'attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414) associata con l'intelaiatura (12).
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 14 o 15, comprendente la fase di memorizzare quale di detta pluralità di attrezzature operative (14, 114, 214, 214a, 314, 414) è associata con l'intelaiatura (12), quale persona (90, 90a, 90b, 90c) utilizza l'attrezzatura operativa (14, 114, 214, 214a, 314, 414) associata con l'intelaiatura (12), e/o per quanto tempo.
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 16, in cui la memorizzazione è effettuata in una cartella personale (699) della persona (90, 90a, 90b, 90c).
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