ITVR20100114A1 - Contenitore per liquidi ed indumento incorporante tale contenitore - Google Patents

Contenitore per liquidi ed indumento incorporante tale contenitore Download PDF

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ITVR20100114A1
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Luigi Ronco
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Description

CONTENITORE PER LIQUIDI ED INDUMENTO INCORPORANTE TALE
CONTENITORE
DESCRIZIONE
La presente divulgazione si riferisce ad un contenitore per liquidi, del tipo includente un sacco atto a contenere un liquido. Con il termine liquido si intende una sostanza allo stato liquido, incluso per esempio anche un gel inteso come un solido disperso in un liquido.
Il contenitore secondo la presente divulgazione può essere utilizzato preferibilmente ma non esclusivamente in ambito medicale, per esempio per il contenimento di liquidi fisiologici, per esempio di sangue, per il contenimento di liquidi per somministrazione, quali liquidi dializzanti, soluzioni medicinali, soluzioni di alimentazione, o simili liquidi per somministrazione, collegabili al corpo umano mediante catetere.
Negli ultimi anni, in particolare nel settore medicale, è sempre più sentita l'esigenza di mettere a disposizione contenitori per liquidi, che possano essere utilizzati da un paziente al di fuori dell'ambito ospedaliero, anche in un ambiente privato o domestico per consentire ad un paziente di poter svolgere un'attività anche mentre gli viene somministrato il liquido contenuto nel contenitore.
A questo riguardo, per soddisfare tale esigenza, si è proposto di utilizzare sacchi in materiale floscio i quali hanno consistenza facilmente adattabile per essere trasportati o addirittura "indossati" da parte di un paziente, in quanto possono essere inclusi in una tasca di un indumento, fissati alla cintura, o portati in una borsetta.
I contenitori noti, pur vantaggiosi sotto molti punti di vista, presentano tuttavia alcuni inconvenienti non ancora risolti.
In particolare, i presenti inventori hanno notato che i sacchi noti, quando vengono riempiti di liquido, si allargano sostanzialmente a forma di goccia, determinando un aumento di volume del contenitore prevalentemente sul fondo, e quindi un maggiore ingombro nella zona inferiore del sacco rispetto alla zona superiore. In tale condizione, a causa dell'allargamento a goccia, il sacco è difficilmente indossabile da parte di un utilizzatore in modo discreto sotto ad un indumento e nascosto alla vista di altre persone. Per esempio in corrispondenza del braccio o della vita, al di sotto dell'indumento, è inevitabile osservare un rigonfiamento dovuto alla presenza del sacco pieno di liquido.
Un problema tecnico alla base della presente divulgazione risiede nel mettere a disposizione un contenitore per liquidi in grado di superare i suddetti inconvenienti e/o di conseguire ulteriori vantaggi, di mettere a disposizione un indumento includente detto contenitore per liquidi e di mettere a disposizione un dispositivo medicale includente detto contenitore per liquidi.
Un’idea di soluzione che sta alla base della presente divulgazione risiede nel controllare il più possibile la forma complessiva del sacco anche quando è riempito di liquido e di sfruttare il controllo della forma del sacco per distribuire il liquido al suo interno in modo spazialmente più uniforme.
Partendo da questa idea di soluzione, il suddetto problema tecnico viene risolto da un contenitore per liquidi secondo la rivendicazione 1 e da un metodo per la realizzazione di un contenitore per liquidi secondo la rivendicazione 17.
Caratteristiche secondarie dell’oggetto della presente divulgazione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Con il termine elemento tirante in tali rivendicazioni e nell'intera presente descrizione si intende un elemento o entità avente la funzione di tenere unite o vincolate o ferme, essendo tensionato a trazione, due o più parti o porzioni del sacco collegate dall'elemento tirante stesso, almeno quando quest’ultimo è riempito con un liquido.
L'oggetto della presente divulgazione fornisce alcuni rilevanti vantaggi.
Un primo vantaggio consiste nel fatto che l’impiego di una pluralità di elementi tiranti consente di controllare la forma del sacco quando viene riempito con un liquido. In pratica, la forma e dimensione del sacco può essere controllata e stabilita a priori, poiché l’espansione massima del sacco è controllabile mediante controllo della lunghezza e della tensione degli elementi tiranti.
In questo modo, quando il sacco è riempito di liquido, la presenza degli elementi tiranti fa sì che le porzioni opposte del sacco siano vincolate l'una all'altra e tese l'una contro l'altra esercitando una pressione sul liquido contenuto nel sacco ed una distribuzione del liquido in tutto il volume del sacco.
Ne consegue che, disponendo in modo opportuno gli elementi tiranti all'interno della camera interna ed eventualmente prevedendo lunghezze diverse per gli elementi tiranti a seconda della loro collocazione nella camera stessa, è possibile determinare la forma assunta dal sacco quando è riempito di liquido, in modo da adattare la sua forma alla collocazione finale.
Un ulteriore vantaggio risiede nel fatto che gli elementi tiranti garantiscono una limitazione di un’espansione in spessore o altezza del sacco in modo da ottenere un ingombro ridotto, ed in particolare uno spessore/altezza limitato.
Per esempio, utilizzando elementi tiranti aventi la medesima lunghezza, è possibile realizzare un sacco avente una forma appiattita, piastriforme, simile ad un materassino. Il sacco può essere posizionato aderente, vale a dire appoggiando per esempio al corpo di un utilizzatore una faccia del sacco, quindi può essere facilmente indossato dall'utilizzatore senza essere visibile dall'esterno. In sostanza, tale forma appiattita si sposa con l'esigenza di disporre il contenitore intorno al corpo di un utilizzatore.
Si ottiene così un contenitore adatto per il trasporto di liquido da parte di un utente. Un altro vantaggio risiede nel fatto che, controllando la forma del sacco, è possibile controllare (ed in particolare limitare) anche una quantità di liquido necessario per il riempimento, ottenendo così una calibrazione precisa della capacità del sacco. Inoltre, la presenza di una pluralità di tiranti consente di ottenere un sacco avente una struttura provvista di una certa robustezza quando riempita. Infatti, calibrando opportunamente la lunghezza dei tiranti con le dimensioni complessive del sacco, è possibile ottenere un elemento che, quando riempito, ha una certa robustezza e solidità costruttiva.
In una forma preferita di realizzazione, gli elementi tiranti sono di tipo flessibile, e pertanto possono essere flessi oppure tesi all’occorrenza in funzione del grado di riempimento del sacco. In pratica, gli elementi tiranti hanno una tensione massima compresa tra le opposte porzioni del sacco quando quest'ultimo è completamente riempito di liquido, mentre quando il sacco è vuoto, o solo parzialmente riempito, essi sono collassati o non tensionati, oppure distesi ma non in condizione di massima tensione, all'interno del sacco.
In una forma di realizzazione, il sacco comprende una prima parete ed una seconda parete in materiale impermeabile per detto liquido, e fissate l’una con l’altra a tenuta lungo rispettivi bordi perimetrali.
Preferibilmente, il sacco comprende una prima maglia, la quale fodera internamente almeno parzialmente detta prima parete, ed una seconda maglia la quale fodera internamente almeno parzialmente la seconda parete. Gli elementi tiranti hanno estremità opposte fissate rispettivamente a detta prima maglia e a detta seconda maglia.
Con il termine maglia si intende nell'ambito della presente divulgazione una pezza o una stoffa, porosa avente l'aspetto di una maglia.
Con il termine parete o foglio si intende nell'ambito della presente divulgazione un elemento di copertura per una rispettiva maglia, in cui la prima e la seconda parete sono tra loro associate in modo da definire una camera all'interno della quale sono disposte la prima e la seconda maglia e gli elementi tiranti che collegano la prima e la seconda maglia.
Un vantaggio di queste ultime forme di realizzazione risiede nel fatto che il sacco è di facile realizzazione, trattandosi sostanzialmente di un sacco di tipo bivalve e comprendente almeno un primo foglio o prima parete, o prima valva, alla quale è fissata aderente una prima maglia, ed un secondo foglio, o seconda parete, o seconda valva, alla quale è fissata aderente una seconda maglia, in cui tali maglie sono tra loro collegate mediante una pluralità di elementi tiranti, ed in cui tali due fogli sono tra loro contrapposti, e perimetralmente collegati a tenuta lungo rispettivi bordi perimetrali.
In una forma di realizzazione gli elementi tiranti hanno forma di fili, a formare con le due maglie un cosiddetto tessuto 3D (tridimensionale) o a doppia frontura. Ciascun filo avente la funzione di elemento tirante fuoriesce dall'una di dette prima e seconda maglia ed è integralmente interlacciato in continuo con l'altra di dette prima e seconda maglia. Si tratta in sostanza di una interlacciatura continua tra il filo che forma le maglie e i fili/tiranti che collegano le due maglie. Questa forma di realizzazione consente di distribuire un elevato numero di elementi tiranti con una relativamente elevata densità superficiale, tale da garantire un soddisfacente controllo della forma e, se necessario, una sufficiente limitazione della espansione del sacco.
In pratica il tessuto 3D o doppia frontura sono una struttura tessile che viene inserita tra le due pareti a tenuta di liquido.
In una forma di realizzazione, ciascuna parete è incollata alla rispettiva maglia, ed ha un'estensione superficiale maggiore della maglia ad essa associata e presenta bordi periferici, sporgenti rispetto alle maglie, i quali sono uniti a tenuta. Questa forma di realizzazione ha il vantaggio di semplificare le fasi di realizzazione del sacco.
In una forma di realizzazione, la prima maglia è perimetralmente fissata, per esempio mediante cucitura, a contatto diretto con la seconda maglia Questa forma di realizzazione presenta il vantaggio di consentire una resistenza migliore del sacco quando viene riempito, riducendo il rischio di lacerazione delle pareti, e di sopportare in modo soddisfacente la pressione del liquido nel sacco in corrispondenza della zone perimetrali, quando il sacco è completamente riempito di liquido.
In una forma di realizzazione, per consentire al sacco di essere piegato e di stare in posizione piegata anche quando è pieno di liquido, si può prevedere di realizzare, in corrispondenza di una zona di piegatura del sacco, una cucitura o più cuciture che uniscono a diretto contatto le maglie opposte. In pratica, tale/i cucitura/e si estende/ono passante/i trasversalmente tra la prima e la seconda maglia senza coinvolgere le pareti. La cucitura limita localmente l'espansione del sacco in presenza di liquido, e consente una piegatura del sacco in corrispondenza della zona dove l'espansione è limitata.
Inoltre, grazie al fatto che la cucitura unisce le due maglie opposte, senza però intaccare le rispettive pareti o fogli, non si rischia che il liquido trafili attraverso le pareti facendo perdere la desiderata tenuta. Preferibilmente la cucitura include da 2 a 3 punti/cm (vale a dire presenta un passo di cucitura compreso tra 3 e 5 mm circa).
Di conseguenza, grazie alla possibilità di piegare il sacco e, al tempo stesso, di realizzare un sacco di qualsiasi forma, profilo e sagoma, preferibilmente di forma piatta, il sacco può essere realizzato in modo tale da circondare, con opportune piegature, almeno parzialmente l'utilizzatore e/o disporsi intorno all'utilizzatore anche quando il sacco è pieno di liquido.
In sostanza, il sacco, grazie alla possibilità di prevedere una forma piegata anche in condizione riempita, è atto ad essere disposto agevolmente anche in regioni del corpo nelle quali i sacchi di tecnica nota sono impossibili da posizionare o scarsamente efficaci.
In una forma di realizzazione, il contenitore per liquidi è di tipo direttamente indossabile sul corpo dell'utilizzatore; per esempio il sacco è sagomato a forma di indumento, per esempio di gilet o di altro indumento. A questo riguardo è sufficiente tagliare il sacco secondo opportuno disegno.
In una forma di realizzazione, il contenitore per liquidi è incluso in un indumento, ed è facilmente indossabile da un utilizzatore.
Preferibilmente, per ridurre il più possibile l'ingombro, l’indumento comprende una tasca destinata ad alloggiare il contenitore per liquidi.
In una forma di realizzazione, il contenitore per liquidi è provvisto di un catetere o di altro dispositivo per la somministrazione di un liquido fisiologico o una medicina. In pratica, il contenitore secondo la presente divulgazione può fare parte di un dispositivo per uso medico.
Altri vantaggi, caratteristiche e modalità di impiego dell'oggetto della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune sue forme di realizzazione preferite, date a scopo esemplificativo e non limitativo. È comunque evidente come ciascuna forma di realizzazione possa presentare uno o più dei vantaggi sopra elencati; in ogni caso non è comunque richiesto che ciascuna forma di realizzazione presenti simultaneamente tutti i vantaggi elencati. E' anche da intendersi che, nell'ambito della presente divulgazione, rientrano tutte le possibili combinazioni delle forme di realizzazione precedentemente indicate e di quelle descritte con riferimento alla seguente descrizione dettagliata.
Verrà fatto riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
La figura 1 mostra una vista prospettica di un contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione;
La figura 2 mostra una vista del contenitore per liquidi di figura 1 indossato da un utente;
La figura 3 mostra una vista prospettica di un dispositivo per uso medicale includente un contenitore per liquidi;
La figura 4 mostra una vista di un indumento includente un contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione;
- La figura 5 mostra una vista parzialmente in sezione lungo la linea V-V di figura 1, in scala ingrandita;
La figura 6 mostra un particolare VI di figura 5 in scala ingrandita;
La figura 7 mostra un particolare VII di figura 5 in scala ingrandita;
La figura 8 mostra in modo schematico una prima fase di un procedimento di realizzazione di un contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione; La figura 9 mostra, in una vista in prospettiva ed in modo schematico, una seconda fase di un procedimento di realizzazione del contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione;
La figura 10 mostra in scala ingrandita un particolare in sezione lungo la linea X- X di figura 9;
La figura 11 mostra un contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione, a parti staccate;
La figura 12 mostra, in una vista in prospettiva ed in modo schematico, una terza fase di un procedimento di realizzazione del contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione;
La figura 13 mostra, in una vista in prospettiva ed in modo schematico, una quarta fase di un procedimento di realizzazione del contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione;
La figura 14 mostra una vista laterale in sezione trasversale di un contenitore secondo la presente divulgazione, in una condizione piegata, e in accordo ad una variante di realizzazione;
La figura 15 mostra una vista prospettica di una porzione del contenitore di figura 14, durante una prima fase di lavorazione;
La figura 16 mostra una vista prospettica di una porzione del contenitore di figura 14, durante una seconda fase di lavorazione.
Con riferimento alle figure allegate, con il numero di riferimento 1 viene indicato un contenitore per liquidi secondo la presente divulgazione.
In particolare, il contenitore per liquidi 1 comprende un sacco 2 in cui è definita una camera interna 3. La camera interna 3 è sostanzialmente chiusa. Nell'esempio, la camera interna 3 è in comunicazione con l'esterno solamente mediante una cannula 4 o mediante un tappo 7, come visibile in figura 2.
Alternativamente il sacco 2 è completamente chiuso o sigillato in modo che la camera interna 3 sia inaccessibile dall'esterno.
Il contenitore per liquidi 1 comprende una pluralità di elementi tiranti 5, preferibilmente nell'esempio elementi tiranti 5 distribuiti nella camera interna 3 e collegati ciascuno stabilmente a rispettive porzioni opposte del sacco 2, in particolare a porzioni superficiali dello stesso.
Nell’esempio gli elementi tiranti 5 sono di tipo filiforme, e sono elementi flessibili ed inestensibili. Ancor più preferibilmente, gli elementi tiranti 5 hanno forma di fili, e sono realizzati per esempio in poliestere o poliammide, di spessore compreso tra circa 500 e circa 1000 decitex (unità di lunghezza di un filo continuo o di un filato). Ancor più in particolare, ciascun elemento tirante o filo 5 include un fascio di fibre continue prive di torsione, in cui le fibre di ciascun fascio fuoriescono da uno stesso punto del sacco 2.
Pertanto, gli elementi tiranti 5 sono opportunamente dimensionati in modo che, quando il sacco 2 è vuoto o parzialmente riempito, essi sono preferibilmente non soggetti a tensionamento o sono collassati nella camera interna 3, mentre quando il sacco 2 è riempito di liquido essi sono sottoposti a tensione, come illustrato a titolo esemplificativo in figure 5, 6 e 7.
E' vantaggioso che gli elementi tiranti 5 siano distribuiti in modo fitto nel sacco 2, per esempio con una densità di almeno un elemento tirante ogni cm<2>di superficie della camera interna 3, ancor più preferibilmente, sempre a titolo di esempio, con densità compresa tra 1 e 15 fili ogni cm<2>di superficie del sacco 2, preferibilmente tra 4 e 6 fili ogni cm<2>.
Osservando le sezioni illustrate in figure 5, 6 e 7, si può rilevare che gli elementi tiranti 5 sono distribuiti in modo sostanzialmente omogeneo nella camera interna 3. Si osserva inoltre che, nell'esempio, il sacco 2 comprende opposte pareti 15, 16 perimetralmente sigillate in una zona perimetrale 17 lungo rispettivi bordi perimetrali o periferici 20, 21, o labbri.
Preferibilmente ciascuna parete 15, 16 è realizzata in un materiale impermeabile al liquido da contenere; nell'esempio tale materiale è poliammide.
II sacco 2 comprende inoltre maglie 18, 19, ciascuna delle quali fodera internamente, vale a dire lato camera interna 3, una rispettiva parete 15, 16. Ancor più in particolare ciascuna maglia 18, 19 è fissata stabilmente alla superficie della rispettiva parete 15, 16, mediante un film di colla (indicato per esempio con il numero 30, 31 in figura 11 e figura 12) oppure mediante cuciture, o simili fissaggi. Gli elementi tiranti 5 hanno estremità opposte 5a, 5b fissate stabilmente alla maglia 18, 19 della rispettiva parete 15, 16. In altre parole ciascun elemento tirante 5 è un filo che fuoriesce da un rispettivo punto di una rispettiva maglia 18, 19.
Il fissaggio in corrispondenza delle estremità opposte 5a, 5b degli elementi tiranti 5 è, ad esempio, ottenuto mediante semplice inserimento di elementi tiranti 5 tra le trame della maglia 18, 19.
Alternativamente, ciascun elemento tirante 5 è un filo integralmente interlacciato con, o si evolve in continuo da, entrambe dette prima e seconda maglia 18, 19. In pratica il filo/elemento tirante 5 fuoriesce dall'una di dette prima e seconda maglia 18, 19 ed è integralmente interlacciato con l'altra di dette prima e seconda maglia 18, 19.
L'insieme delle due maglie 18 e 19 e degli elementi tiranti 5 forma un cosiddetto tessuto tridimensionale 3D o a doppia frontura. Tale insieme è indicato in figure con il numero di riferimento 41.
Anche le maglie 18 e 19 sono realizzate in poliestere o poliammide.
Con riferimento alle figure da 8 a 13, viene ora illustrata una modalità di realizzazione di un contenitore per liquidi 1 secondo la presente divulgazione. Si predispongono in posizione contrapposta ad una prefissata distanza una coppia di maglie 18, 19 alle quali sono legate, o come detto sopra in altro modo fissate, estremità 5a, 5b degli elementi tiranti 5, in cui la lunghezza di detti elementi tiranti 5 è scelta in modo tale da determinare una distanza massima reciproca D tra le maglie 18, 19 corrispondente ad una massima espansione locale del sacco 2 quando è riempito di liquido. In pratica si mette a disposizione una struttura 41 formata dalle due maglie 18, 19 tra loro contrapposte e collegate mediante una pluralità di elementi tiranti 5. Le maglie 18, 19 sono tagliate a disegno lungo un contorno, avente profilo di forma dipendente dalla destinazione del sacco 2.
In figura 8, la porzione 41 è illustrata leggermente espansa o gonfiata in modo da intendere la presenza degli elementi tiranti 5, ed è indicata con profilo sostanzialmente rettangolare per semplicità di esposizione. E' chiaro tuttavia che la porzione 41 ha forma e dimensioni sostanzialmente equivalenti ad un rispettivo sacco 2 da ottenere.
Un bordo 43 della maglia 18 viene cucito ad un rispettivo bordo 44 della maglia 19 ad essa affacciata (linea di cucitura indicate con 47 in figura 9). In figura 9, l'operazione di cucitura è esemplificata con un ago 49, tuttavia è da intendersi che le cuciture 47 possono essere eseguite a macchina o con altre attrezzature convenzionali per un tecnico del settore. La linea di cucitura 47 segue sostanzialmente il perimetro della porzione 41.
Ancor più in particolare, nell'esempio, la cucitura 47 è una cucitura rettilinea, realizzata con filo per esempio di poliammide, e includente da 2 a 3 punti/cm (vale a dire un passo di cucitura compreso tra 3 e 5 mm circa).
Prima di completare la cucitura 47, la cannula 4 per il collegamento con l'esterno viene inclusa tra le maglie 18, 19.
In figura 10 è illustrato un particolare della cucitura 47, in cui appare evidente come il filo di cucitura passa trasversalmente tra le due maglie 18, 19, stringendole a diretto contatto reciproco.
La struttura includente le due maglie 18, 19 e gli elementi tiranti 5 è inclusa tra le due pareti 15, 16 a formare una sorta di sandwich.
Ciascuna maglia 18, 19 viene fissata aderente ad una rispettiva parete 15, 16, per esempio mediante colla, vale a dire ciascuna parete 15, 16 viene stabilmente foderata dalla rispettiva maglia 18 e 19.
Nell'esempio, le pareti 15 e 16 vengono incollate alle rispettive maglie 18, 19 per mezzo di un film di colla, nell'esempio un film poliuretanico avente spessore di circa 100 pm, indicato con i numeri 30, 31, utilizzando una pressa calda 160 (che ad esempio lavora a temperature comprese tra circa 140 °C e 180 °C, preferibilmente a circa 150 °C) per favorire l'adesione e l'incollaggio reciproco. In particolare, ciascun film di colla 30, 31 è preventivamente incluso tra una maglia 18, 19 della porzione 41 ed il rispettivo foglio 15, 16, come illustrato in figura 11 e in figura 12.
Ancor più in particolare, preferibilmente, ciascun film di colla 30, 31 può essere fissato mediante pressa calda 160 al rispettivo foglio 15, 16 in una prima fase del procedimento come illustrato in figura 12, a formare uno strato composito 15', 16'.
In un secondo momento, la porzione 41 (cucita perimetralmente) viene inclusa tra i due strati compositi 15', 16'. In particolare, le maglie 18, 19 hanno una estensione superficiale inferiore rispetto all'estensione superficiale delle rispettive pareti 15, 16, in modo tale che quando le maglie 18, 19 con i fili tiranti 5 sono incluse tra le pareti 15, 16, i bordi periferici 20, 21 delle pareti 15, 16 sono tra loro direttamente fissati a tenuta, per esempio incollati, senza interposizione, in zona periferica o perimetrale, delle maglie 18, 19.
Infatti, i bordi periferici 20, 21 degli strati compositi 15' 16', in corrispondenza dei quali non sono racchiuse le maglie 18, 19, si incollano direttamente l'uno all'altro a tenuta di liquido. Il sacco 2 può essere quindi riempito di liquido.
La cannula 4 può essere lasciata per consentire un riempimento o svuotamento del sacco 2, all'occorenza, secondo necessità. Alternativamente la cannula 4 può essere rimossa dopo il primo riempimento ed il sacco 2 venire sigillato definitivamente per consentire al liquido di rimanere permanentemente nel sacco 2. Il sacco 2 può anche essere chiuso mediante il tappo 7 come indicato in figura 2. Come sopra anticipato, prima dell'incollaggio, le due maglie vengono unite mediate cucitura 47. La cucitura 47 o simile fissaggio perimetrale delle maglie 18, 19, oltre a contrastare un possibile sfilacciamento delle maglie dovuto alla pressione del liquido agente nella camera interna 3, presenta un importante vantaggio pratico da un punto di vista manifatturiero, in quanto durante le fasi di lavorazione, le maglie 18, 19 non si muovono l'una rispetto all'altra.
In una variante di realizzazione, il sacco sopra descritto può essere provvisto di uno strato di rinforzo (non illustrato nei disegni) interposto tra una parete 15, 16 e la rispettiva maglia 18, 19, in cui tale strato di rinforzo è per esempio un foglio, o lamina, in un materiale come ad esempio fibra di vetro o di carbonio in una matrice poliuretanica, avente uno spessore di pochi millimetri. Detto strato di rinforzo permette di irrobustire secondo necessità il sacco 2.
Secondo una variante di realizzazione, in alternativa o in combinazione con la forma di realizzazione precedentemente descritta, il sacco 2 include opposte pareti chiuse perimetralmente da una bordatura sigillante per esempio di tipo nastriforme. Dalla suddetta descrizione emerge che le due pareti 15 e 16 sono in buona sostanza due elementi o fogli del sacco 2 contrapposti e fissati lungo i rispettivi bordi perimetrali 20 e 21, tra i quali sono inserite preferibilmente le maglie 18, 19. Nulla vieta in ogni caso che le due pareti 15 e 16 siano porzioni opposte di un unico foglio piegato a libro, ed aventi pertanto bordi periferici estesi lungo una porzione del perimetro e chiusi mediante nastro sigillante.
Con riferimento alla figura 2, è indicato il contenitore per liquidi 1 avvolto intorno all'addome di un utilizzatore. Il sacco 2 può essere riempito con un liquido o una miscela di sostanze includente almeno un liquido, per esempio di riscaldamento o di raffreddamento per riscaldare/raffreddare all'occorrenza il corpo dell'utilizzatore. II contenitore 1 può essere trattenuto sul corpo mediante bretelle, cinghie o altri sistemi di ancoraggio.
Con riferimento a figura 3 è illustrato un dispositivo medico 100 includente il contenitore per liquidi 1 ed un catetere 102 collegato mediante la cannula 4 al sacco 2 ed in particolare alla sua camera interna 3. Anche in questo caso, il contenitore 1 può essere trattenuto sul corpo mediante bretelle, cinghie o altri sistemi di ancoraggio. Con riferimento a figura 4 è illustrata una porzione di indumento 50, nell'esempio una giacca, secondo la presente divulgazione, il quale indumento 50 include il contenitore per liquidi 1, eventualmente provvisto di catetere 102.
In particolare, l’indumento 50 presenta una tasca 53 o involucro disposta in corrispondenza del tronco dell'utilizzatore, nella quale è inserito il contenitore per liquidi 1.
L'indumento 50 presenta il particolare vantaggio di permettere una più comoda portabilità del contenitore per liquidi 1.
È evidente che la possibilità di prevedere una tasca 53 atta a contenere il sacco 2 anche quando quest'ultimo è riempito di liquido è favorita dal fatto che il sacco 2, grazie alla presenza degli elementi tiranti 5, assume una forma tridimensionale prestabilita e soprattutto con uno spessore limitato. La tasca 53 può essere provvista di foro 54 per il passaggio della cannula 4.
E' da notare che in tutte le applicazioni di figure 2, 3 e 4, il contenitore per liquidi 1 è disposto in posizione verticale, rivolgendo una delle pareti 15, 16 al corpo di un utilizzatore, in modo da occupare il minor spazio possibile.
Con riferimento alle figure 14, 15 e 16, è descritto un sacco 2 realizzato come il precedente e comprendente in particolare le due pareti 15, 16 contrapposte, in materiale impermeabile al liquido, e tra loro associate a formare la camera interna 3 racchiusa tra le pareti 15, 16 stesse. Il sacco 2 include altresì la struttura 41, la quale è alloggiata nella camera 3 ed include le due maglie 18, 19 e gli elementi tiranti 5.
A differenza delle forme di realizzazione precedentemente descritte, in questo esempio il contenitore 1 include almeno una cucitura 110 che collega ed unisce localmente a diretto contatto le due maglie 18, 19 del sacco 2, determinando un più limitato spessore del sacco 2 in tale zona, quando riempito di liquido. Tale cucitura 110 è associata ad una zona di piegatura P del sacco 2, come visibile in figura 14, vale a dire è realizzata in corrispondenza di una zona di piegatura P. Per consentire tale piegatura P, il filo di cucitura C passa attraverso le porzioni superficiali opposte delle maglie 18, 19; in particolare il filo di cucitura C (realizzato in poliammide) passa consecutivamente al di sopra e al di sotto rispettivamente delle porzioni superficiali opposte delle maglie 18, 19. Si tratta nell'esempio di una cucitura di tipo lineare includente da 2 a 3 punti/cm.
Più in particolare, la cucitura 110 è destinata a cucire tra loro e collegare trasversalmente le sole due maglie 18, 19, determinando uno schiacciamento localizzato degli elementi tiranti 5, senza tuttavia interessare le pareti 15, 16 alle quali le maglie 18, 19 sono incollate aderenti. Pertanto, in corrispondenza della zona di piegatura P, il sacco 2 non si riempie, o comunque si riempie in modo limitato, ed è permesso un piegamento ad angolo, facilitato dal limitato spessore. Al tempo stesso, è consentita una diffusione o flusso del liquido all’interno del sacco 2. A questo riguardo, si osserva che la cucitura 110 occupa preferibilmente una zona confinata della struttura 41, in modo da lasciare zone libere 111 laterali per il passaggio del liquido, passando a fianco della cucitura 110. In una variante di realizzazione, la cucitura 110 è sufficientemente lasca da consentire al liquido di fluire attraverso la zona di cucitura.
In altre parole, la cucitura 110 consente al sacco 2 di piegarsi in corrispondenza della zona di piegatura P, cioè consente a parti 2a, 2b del sacco 2 (figura 14) di ruotare l'una rispetto all'altra attorno ad un asse di rotazione, anche quando il sacco 2 è pieno di liquido e senza ostacolare il passaggio di liquido.
La stabilità della piegatura P anche quando il sacco 2 è pieno di liquido è anche permessa dalla presenza degli elementi tiranti 5 che conferiscono all'intero sacco 2 una certa robustezza.
La cucitura 110 viene realizzata per esempio contestualmente o prima della cucitura perimetrale 47 precedentemente descritta, prima della impermeabilizzazione mediante le pareti 15 e 16. Anche in questo caso le fasi di cucitura sono raffigurate a titolo di esempio mediante aghi 49. In particolare, nell'esempio, si realizza almeno una cucitura 110 in corrispondenza di una zona centrale del sacco 2 destinata alla zona di piegatura P, e anche preferibilmente una cucitura perimetrale 47 in corrispondenza del perimetro 17.
Successivamente, la struttura 41 viene inclusa tra le due pareti 15, 16 e si segue la procedura di incollaggio già descritta con riferimento alle figure 11-13.
L'oggetto della presente divulgazione è stato fin qui descritto con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito annesse.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore per liquidi (1), comprendente un sacco (2) nel quale è definita una camera interna (3), ed una pluralità di elementi tiranti (5) distribuiti nella camera interna (3) e collegati ciascuno stabilmente a rispettive opposte porzioni (15, 16, 15', 16', 18, 19) del sacco (2).
  2. 2. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi tiranti (5) hanno forma di fili.
  3. 3. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti elementi tiranti (5) sono flessibili e dimensionati in modo che, quando detto sacco (2) è vuoto o solo parzialmente riempito di liquido, detti elementi tiranti (5) sono in una condizione non tensionata in detta camera interna (3), mentre quando detto sacco (2) è riempito di liquido, detti elementi tiranti (5) sono sottoposti a trazione.
  4. 4. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sacco (2) comprende una prima parete (15, 15') ed una seconda parete (16, 16') in materiale impermeabile a detti liquidi, e fissate l’una con l’altra a tenuta lungo rispettivi bordi perimetrali (17, 20, 21).
  5. 5. Contenitore per liquidi (1) secondo la rivendicazione 4, comprendente una struttura tessile (41) includente una prima maglia (18), la quale fodera internamente almeno parzialmente detta prima parete (15), ed una seconda maglia (19) la quale fodera internamente almeno parzialmente detta seconda parete (16), detti elementi tiranti (5) avendo estremità opposte (5a, 5b) fissate rispettivamente a detta prima maglia (18) e a detta seconda maglia (19).
  6. 6. Contenitore per liquidi (1) secondo la rivendicazione 5, includente uno strato di colla (30, 31) interposto tra ciascuna maglia (18, 19) e la rispettiva parete (15, 16, 15', 16').
  7. 7. Contenitore per liquidi (1) secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui ciascuna tra detta prima parete (15, 15') e detta seconda parete (16, 16') ha un'estensione superficiale maggiore della rispettiva prima maglia (18) e seconda maglia (19), ed in cui bordi perimetrali (17, 20, 21) di detta prima parete (15) e detta seconda parete (16), sporgenti rispettivamente da ciascuna di dette prima maglia (18) e seconda maglia (19), sono uniti tra loro a tenuta.
  8. 8. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 4 a 7, in cui detti bordi perimetrali (17, 20, 21) sono tra loro uniti mediante colla (30, 31).
  9. 9. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 8, in cui detta prima maglia (18) è perimetralmente fissata a contatto diretto con detta seconda maglia (19).
  10. 10. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 9, comprendente una cucitura (47) perimetrale atta a unire a diretto contatto detta prima maglia (18) con detta seconda maglia (19).
  11. 11. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 10, in cui detti elementi tiranti (5) sono fili aventi ciascuno una estremità (5a) interlacciata in continuo con l'una di dette prima maglia (18) e seconda maglia (19) ed una opposta estremità (5b) interlacciata in continuo con l'altra di dette prima maglia (18) e seconda maglia (19).
  12. 12. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 11, in cui la prima maglia (18), la seconda maglia (19) e gli elementi tiranti (5) formano una struttura tessile bidimensionale o a doppia frontura.
  13. 13. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 5 a 12, comprendente almeno una cucitura (110) che collega una porzione superficiale di detta prima maglia (18) con una porzione superficiale contrapposta di detta seconda maglia (19) ed in cui detta almeno una cucitura (110) è disposta in corrispondenza di una zona di piegatura (P) del sacco (2).
  14. 14. Contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un corpo a cannula (4) che collega la camera interna (3) di detto sacco (2) con una zona interna.
  15. 15. Indumento (50) includente un contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 14.
  16. 16. Dispositivo per uso medicale (102) includente un contenitore per liquidi (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 14.
  17. 17. Metodo per realizzare un contenitore per liquidi (1), comprendente le fasi di - predisporre un sacco (2) nel quale è definita una camera interna (3), - distribuire una pluralità di elementi tiranti (5) nella camera interna (3), e - collegare stabilmente detti elementi tiranti (5) a rispettive opposte porzioni (15, 16, 15', 16', 18, 19) di detto sacco (2).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 17, in cui detto sacco (2) viene ottenuto mediante una struttura tessile (41) includente una prima maglia (18), una seconda maglia (19) ed una pluralità di detti elementi tiranti (5) aventi opposte estremità (5a, 5b) fissate rispettivamente a detta prima maglia (18) e a detta seconda maglia (19), in cui la struttura tessile (41) viene inclusa tra una prima parete (15, 15') ed una seconda parete (16, 16'), in modo tale che la prima maglia (18) fodera internamente almeno parzialmente detta prima parete (15,15') e la seconda maglia (19) fodera internamente almeno parzialmente detta seconda parete (16, 16'), il metodo comprendendo ulteriormente la fase di fissare detta prima parete (15, 15') e detta seconda parete (16, 16') lungo rispettivi bordi perimetrali (17, 20, 21) a formare detto sacco (2).
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18, includente una fase di includere uno strato di colla (30, 31) tra ciascuna di dette prima maglia (18) e seconda maglia (19) e la rispettiva di dette prima parete (15, 15') e seconda parete (16, 16').
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 18 o 19, in cui, prima di includere detta struttura (41) tra dette prima parete (15, 15' ) e seconda parete (16, 16'), detta prima maglia (18) viene perimetralmente fissata a contatto diretto con la seconda maglia (19).
  21. 21. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 18 a 20, in cui detta prima parete (15) e detta seconda parete (16) vengono realizzate in modo da avere un'estensione superficiale maggiore della rispettiva prima maglia (18) e seconda maglia (19), ed in cui bordi perimetrali (20, 21) di dette prima parete (15) e seconda parete (16), sporgenti rispettivamente da ciascuna di dette prima maglia (18) e seconda maglia (19), sono uniti a tenuta.
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