ITVR20090200A1 - Utensile per la lavorazione di materiali lapidei e similari - Google Patents

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    • B24GRINDING; POLISHING
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Description

UTENSILE PER LA LAVORAZIONE DI MATERIALI LAPIDEI E SIMILARI.
La presente invenzione riguarda un utensile per lavorazioni di finitura di materiali lapidei ed, in particolare, un blocchetto per la levigazione e la lucidatura, di superfici lavorabili, in particolare di materiali lapidei, gres porcellanato, agglomerati resina-quarzo, resina-granito, resina-marmo, resina-cemento, cemento-quarzo, cemento-granito, cemento-marmo e similari.
Gli utensili a blocchetto per la realizzazione di lavorazioni di finitura, quali abrasione, lucidatura, levigatura e lappatura di ceramica, vetro, marmo, materiali lapidei in genere, quali graniti, marmi e similari, comprendono solitamente una porzione abrasiva di lavoro, destinata a venire in contatto con la superficie da lavorare, ed una porzione di supporto (zoccolo) per la porzione di lavoro, la quale à ̈ destinata ad essere ancorata ad una testa girevole porta-blocchetti di una macchina utensile. Le superfici da lavorare presentano spesso irregolarità, come ad esempio rilievi, avvallamenti, tratti curvi o in sottosquadro, ecc., che sono fonte di notevoli sollecitazioni per gli utensili durante le operazioni di finitura.
Quando, infatti, occorre lavorare superfici di lavoro relativamente dure con un utensile pure rigido e non in grado di seguire le irregolarità delle superfici di lavoro, l’utensile à ̈ soggetto a subire danneggiamenti dovuti a forze di taglio determinate dai piccoli o grandi urti con le irregolarità superficiali delle superfici in lavorazione, il che si traduce in una finitura irregolare della superficie di lavoro, in un’usura disuniforme dell’utensile (blocchetto) di lavoro ed in dannose sollecitazioni alle componenti della macchina utensile.
E’ già stato proposto di prevedere tra porzione di lavoro e zoccolo dei blocchetti abrasivi uno strato costituito da materiale elasticamente deformabile, preposto ad attutire le sollecitazioni trasmesse allo zoccolo e quindi alla macchina utensile per ottenere una lavorazione più uniforme ed una maggior durata sia del blocchetto abrasivo che dei componenti della macchina utensile. Occorre, peraltro, prevedere anche complessi e costosi mezzi di ritenuta tra zoccolo e porzione di lavoro abrasiva. È stato anche proposto di realizzare utensili con componente di lavoro ottenuto a partire da una miscela di materiale abrasivo e da un materiale elasticamente deformabile, quale tipicamente un elastomero, come insegnato ad esempio nel brevetto europeo EP-1 721 702, evitando perciò la presenza di complessi mezzi di ritenuta tra zoccolo e blocchetto abrasivo. Tali utensili abrasivi, tuttavia, presentando la porzione abrasiva annegata in una matrice legante per la presenza in essa dell’elastomero, per cui essi presentano una limitata capacità mordente.
Sono stati anche proposti utensili a blocchetto abrasivo con superficie di lavoro costituita da una pluralità di tasselli tra loro separati da avvallamenti e zoccolo di attacco recante su di esso ancorato uno strato di materiale elasticamente cedevole, al quale sono incollati i tasselli rigidi contenenti materiale abrasivo. Una tale soluzione à ̈ soggetta al distacco dei tasselli durante la lavorazione.
Un altro utensile proposto allo stato della tecnica comprende uno zoccolo di supporto, un blocchetto abrasivo e un componente elasticamente deformabile di ammortizzazione disposto tra il supporto e il componente abrasivo di lavoro. Il blocchetto abrasivo à ̈ configurato in modo da presentare una piattaforma di base a partire dalla quale si erge una pluralità di blocchettini abrasivi. L’ancoraggio tra il componente (blocchetto) abrasivo di lavoro e lo zoccolo viene garantito da una maschera di accoglimento del componente di lavoro impegnabile a scatto con lo zoccolo. La maschera delimita anche una serie di aperture di passaggio ed accoglimento dei blocchettini del componente abrasivo di lavoro così da imbragarli da banda opposta rispetto allo zoccolo così da confinare anche il componente elastico di ammortizzazione tra materiale abrasivo e zoccolo.
Un tale utensile, sebbene non presenti alcuni inconvenienti degli altri utensili noti sopra menzionati, presenta una strutturazione molto complessa con ben quattro componenti, il che implica costi elevati sia di realizzazione che di assemblaggio.
Scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di fornire un utensile di finitura superficiale che sia versatile à ̈ in grado di lavorare superfici sia piane che curve sia pure interessate da irregolarità superficiali.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un utensile che sia semplice ed economico da realizzare.
Questi ed altri scopi ancora, che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un utensile per lavorazioni di finitura di materiali lapidei comprendente un componente di supporto o zoccolo per l’ancoraggio ad una macchina utensile, almeno un componente abrasivo di lavoro, almeno una sede di alloggiamento delimitata tra il componente di supporto e l’almeno un componente di lavoro, almeno un componente elastico di assorbimento di vibrazioni disposto, in uso, in una rispettiva sede di alloggiamento, il componente di supporto e l’almeno un componente abrasivo di lavoro comprendendo mezzi di impegno reciproco.
Ulteriori aspetti e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente dalla seguente descrizione dettagliata di specifici esempi di realizzazione di un utensile di lavoro, descrizione fatta con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
- le Figure da 1 a 3 sono viste, rispettivamente, frontale, in pianta e laterale di un utensile secondo la presente invenzione;
- la Figura 4 Ã ̈ una vista in sezione longitudinale presa lungo la traccia IV-IV di Fig.2;
- la Figura 5 Ã ̈ una vista in sezione trasversale presa lungo la traccia V-V di Fig.2;
- le Figure 6 e 7 sono viste, rispettivamente, in pianta e frontale del supporto o zoccolo dell’utensile delle Figg. da 1 a 3;
- la Figura 8 Ã ̈ una vista in sezione trasversale presa lungo la traccia VIII-VIII di Fig.6;
- la Figura 9 Ã ̈ una vista in sezione longitudinale presa lungo la traccia IX-IX di Fig.6;
- le Figure 10 e 11 sono viste, rispettivamente, in pianta e laterale del componente di lavoro dell’utensile delle Figg. da 1 a 3;
- la Figura 12 Ã ̈ una vista in sezione longitudinale presa lungo la traccia XII-XII di Fig.10;
- la Figura 13 à ̈ una vista prospettica leggermente dall’alto del componente elastico di assorbimento dell’utensile delle Figg. da 1 a 3;
- la Figura 14 Ã ̈ una vista simile alla Fig.13 di un altro componente elastico per un utensile secondo la presente invenzione; e
- le Figure da 15 a 19 sono viste simili alla Fig. 5 di altrettanti esempi di realizzazione di utensile secondo la presente invenzione.
Negli uniti disegni, parti o componenti uguali o simili sono stati contraddistinti con gli stessi numeri di riferimento.
Con riferimento dapprima alle Figg. da 1 a 13, si à ̈ illustrato un utensile 1a per la lavorazione di materiali lapidei comprendente un componente di supporto o zoccolo 2 di ancoraggio ad una testa girevole di una macchina utensile, tipicamente una levigatrice od una lucidatrice, ed un componente abrasivo di lavoro 3, il componente di supporto 2 e il componente abrasivo di lavoro 3 delimitando, in uso, una sede di alloggiamento SA. L’utensile inoltre comprende un componente elastico di assorbimento di vibrazioni 6 che à ̈ disposto, in uso, nella sede di alloggiamento SA.
Il componente abrasivo di lavoro 3 e il componente di supporto 2, inoltre, comprendono mezzi di impegno reciproco, di preferenza a scatto.
Secondo l’esempio di realizzazione illustrato in Figure 1-13, il componente di supporto 2 include una faccia, in uso, esterna 2a di attacco ad una macchina utensile e distale dal componente abrasivo di lavoro 2, e una faccia, in uso, interna 2b prossimale al componente abrasivo di lavoro 3, la faccia esterna 2a e interna 2b essendo connesse mediante una parete frontale 2c, una posteriore 2d e due laterali 2e.
I mezzi di impegno del componente di supporto 2 includono una o più nervature 4 estendentesi a partire dai lati della faccia interna 2b e in sostanzialmente parallelismo con essa. Di preferenza, lo zoccolo comprende anche rispettivi elementi a staffa o staffe 4a, ad esempio configurate a L estendentesi a partire da una zona mediana delle pareti laterali 2e dell’utensile e ciascuna destinata a definire con una rispettiva nervatura 4 e una rispettiva porzione di parete laterale 2e, una zona di ricezione e ancoraggio a scatto ZR per mezzi di impegno del componente abrasivo di lavoro 3.
Vantaggiosamente, a partire dal fronte e dal retro della faccia interna 2b si estendono poi mezzi di confinamento, quali due pareti di confinamento 2f, ad esempio sostanzialmente parallele e allineate con, rispettivamente, la parete frontale 2c e posteriore 2d.
Il componente abrasivo di lavoro 3 comprende invece una superficie o parete di finitura, ad esempio sostanzialmente curva 3a, e una superficie o parete di connessione 3b, la parete di finitura e la parete di connessione essendo collegate a ponte mediante una superficie o parete anteriore 3c, posteriore 3d e due fianchi 3e. I mezzi di impegno del componente di lavoro possono includere una o più pareti 5 sostanzialmente a L estendentesi a partire dai lati o da porzione dei lati della faccia di connessione 3b; un primo tratto 5a di ciascuna parete à ̈ sostanzialmente parallelo ad un rispettivo fianco 3e, mentre l’altro tratto 5b à ̈ inclinato di circa 90° rispetto al primo tratto 5a verso l’interno del componente di lavoro, vale a dire verso l’altra parete 5.
Le pareti 5 sono destinate ad ancorarsi, di preferenza a scatto con le nervature 4 dello zoccolo 2 così da essere alloggiate nella zona di ricezione e ancoraggio ZR.
Il componente di ammortizzazione elastico può invece comprendere una lastra 6 realizzata in un adatto materiale elastico scelto dal gruppo costituito da gomme naturali, quali caucciù, gomme sintetiche, quali gomme siliconiche o poliuretaniche, gomme termoplastiche, quali stirene-butadiene-stirene (SBS/SEBS), poliuretano (TPU), elastomero termoplastico a base poliestere (TPE-E), polipropilene PP gomma EPDM vulcanizzata (TPV), gomme vulcanizzate.
Il componente di ammortizzazione viene alloggiato nella sede di accoglimento SA delimitata da componente di supporto e componente abrasivo di lavoro, in particolare tra la faccia interna 2b del componente di supporto e la faccia di connessione 3b del componente di lavoro. Preferibilmente, sia in corrispondenza della faccia interna 2b che della faccia di connessione 3b vengono ricavate rispettive zone ribassate destinate a garantire un corretto mantenimento in posizione del componente di ammortizzazione elastico.
Vantaggiosamente, a partire dalla faccia di lavoro del componente di lavoro e per circa metà dello spessore del componente di lavoro stesso, viene ricavata una fenditura F destinata a consentire il deflusso di acqua di raffreddamento attraverso il componente di lavoro.
Preferibilmente, l’utensile comprende una pluralità di componenti abrasivi di lavoro i quali vengono montati allineati su un medesimo componente di supporto. Qualora inoltre nei componenti di lavoro si preveda una rispettiva fenditura F, allora, di preferenza, le fenditure di componenti di lavoro adiacenti saranno, in uso, disposte tra di loro sfalsate, così da ottenere un percorso di deflusso d’acqua, includente le fenditure (sfalsate) e canali C di connessione delle stesse delimitati tra componenti di lavoro adiacenti, il quale interessa la parte abrasiva di lavoro dell’utensile per un’ampia parte della sua larghezza nonché lunghezza.
Il montaggio di un tale utensile à ̈ molto semplice, in quanto à ̈ sufficiente predisporre i vari componenti, quindi disporre il componente di ammortizzazione elastico tra componente di supporto e componente/i di lavoro, e infine impaccare componente/i di lavoro e componente di supporto così da determinare l’impegno reciproco, di preferenza a scatto, di quest’ultimi, e più in particolare l’ancoraggio a scatto delle pareti 5 con le nervature 4, le pareti 5 venendo così a trovarsi all’interno di una rispettiva zona di ricezione ZR.
Le pareti di confinamento 2f prevengono che si verifichi il disancoraggio del componente di supporto 2 e componente/i di lavoro 3 mediante slittamento o scorrimento del/i componente/i di lavoro in corrispondenza del fronte o del retro dell’utensile.
Secondo una variante (si veda Fig.14) nel componente di ammortizzazione elastico 6a possono essere ricavati una serie di fori passanti FP che costituiscono zone di espansione del componente di ammortizzazione, allorché, in uso, esso à ̈ sottoposto a compressione.
Con riferimento quindi alla Figura 15, si à ̈ illustrato un utensile 1b simile a quello sopra descritto, in cui il componente di supporto non presenta nervature 4, ma elementi a staffa o staffe 4b configurate a C includenti un corpo principale configurato come le staffe 4a e un’estremità libera 4c curva di circa 90° rispetto al corpo principale.
Ciascuna staffa 4b e rispettiva parete laterale 2e delimitano una zona di ricezione ZR.
Il componente abrasivo di lavoro 3, include invece pareti 5 ciascuna delle quali à ̈ dotata di un primo tratto 5a con estremità libera o secondo tratto 5c inclinato verso l’esterno o in allontanamento dall’altra parete 5.
Per il montaggio di un tale utensile 1b si procede mediante impaccamento dei vari componenti, determinando così l’impegno, di preferenza a scatto delle pareti 5 o meglio del secondo tratto 5c con le staffe 4b.
Facendo ora riferimento alla Fig. 16, si à ̈ illustrato un altro esempio di realizzazione di utensile 1c secondo la presente invenzione, simile all’utensile 1b, ma in cui il componente di ammortizzazione elastica comprende un elemento di caricamento elastico, quali una o una coppia di organi a molla 6b, ciascuno da un lato ancorato al componente di supporto, ad esempio alla faccia interna del componente di supporto stesso, e dall’altro ad un rispettivo componente di lavoro, ad esempio alla superficie o parete di connessione del componente di lavoro.
Con riferimento alla Fig. 17, si à ̈ illustrato un utensile 1d molto simile all’utensile 1c, ma in cui il componente di supporto 2 comprende un elemento di base EB in cui sono ricavate una o più aperture A, di preferenza passanti e in comunicazione con la sede di accoglimento SA, e nelle quali sono montati uno o più blocchi B, su un’estremità dei quali à ̈ ancorata una rispettiva estremità di un organo a molla 6b, l’altra estremità del quale essendo ancorata al componente abrasivo di lavoro.
Il blocco può essere disposto nell’apertura e quindi fissato in posizione mediante adatti mezzi. In tal caso, comandando lo spostamento (ad esempio avvitamento/svitamento) di ciascun blocco B nella rispettiva apertura A nell’elemento di base EB si comprime o rilascia l’organo a molla, potendo così ottenere un predeterminato caricamento elastico dell’organo a molla stesso.
Più in particolare, ciascun blocco B à ̈ esternamente filettato, mentre la rispettiva apertura A à ̈ internamente filettata cosicché il o i blocco/blocchi à ̈/sono montato/i per avvitamento nella/e apertura/e A.
È inoltre possibile predisporre nelle aperture, blocchi B di differente altezza, a ciascuna altezza corrispondendo un predeterminato caricamento elastico di un rispettivo organo a molla.
Secondo una variante il blocco può essere poi dimensionato così da essere inserito a misura nella rispettiva apertura.
Un altro utensile 1e secondo la presente invenzione, si veda in particolare la Fig.18, include quali mezzi di impegno del componente di lavoro, incavi 5d, ad esempio, trasversali i quali sono ricavati ad esempio a partire da una rispettiva parete 5e estendentesi a partire dai lati della faccia di connessione 3b del componente di lavoro. In ciascun incavo 5d sono inseribili a scatto estremità libere curve di elementi a staffa 4c simili agli elementi a staffa 4b, ma, ad esempio, di dimensioni e forma leggermente differenti.
Con riferimento poi alla Fig. 19, si à ̈ illustrato un utensile 1f, simile all’utensile 1e che, a parte il fatto di prevedere molle 6b al posto di una lastra 6a, presenta un componente di lavoro, nelle cui pareti 5e sono ricavate scanalature sostanzialmente a L. Più in particolare, ciascuna scanalatura comprende un primo tratto corrispondente ad un incavo trasversale 5d e un secondo tratto longitudinale 5f, estendentesi dall’estremità esterna di un rispettivo incavo trasversale 5d fino all’estremità libera delle pareti 5e.
Con una tale strutturazione, impaccando componente/i di lavoro e componente di supporto, l’estremità libera curva delle staffe 4c viene inserita a scatto in un rispettivo incavo trasversale 5d, mentre parte del corpo principale della staffe 4c risulta alloggiato in un rispettivo secondo tratto longitudinale 5f. Si ottiene così un ancoraggio molto stabile tra componente di supporto e componente di lavoro rispetto all’utensile 1e.
Con un utensile secondo la presente invenzione, secondo ciascuna delle varianti illustrate e ricadenti entro l’ambito definito dalle rivendicazioni, si ottiene un utensile che consente di lavorare superfici tanto piane che curve o presentanti irregolarità superficiali, ciò grazie tra l’altro alla presenza del componente elastico di ammortizzazione, il quale garantisce, in uso, uno spostamento relativo (limitato) tra componente di supporto e componente/i abrasivo di lavoro
Un utensile secondo la presente invenzione à ̈ inoltre semplice da assemblare e anche molto economico da realizzare, in quanto può essere assemblato mediante impegno, di preferenza a scatto, direttamente tra parti del componente di supporto e del componente di lavoro.
L’utensile sopra descritto à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione definito dal tenore delle rivendicazioni.
Così ad esempio, i mezzi di impegno reciproco potrebbero essere ricavati lungo tutto il perimetro del componente di supporto e del componente di lavoro abrasivo e non in corrispondenza di porzioni specifiche degli stessi.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Utensile per lavorazioni di finitura di materiali lapidei comprendente un componente di supporto o zoccolo (2) per l’ancoraggio ad una macchina utensile, almeno un componente abrasivo di lavoro (3), almeno una sede di alloggiamento (SA) delimitata tra detto componente di supporto (2) e detto almeno un componente di lavoro (3), almeno un componente elastico di assorbimento di vibrazioni (6, 6a, 6b) disposto, in uso, in una rispettiva sede di alloggiamento (SA), caratterizzato dal fatto che detto componente di supporto (2) e detto almeno un componente abrasivo di lavoro (3) comprendono mezzi di impegno reciproco (4, 4b, 4c, 5, 5a, 5b, 5c, 5d, 5f).
  2. 2. Utensile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno reciproco comprendono mezzi di impegni reciproco a scatto (4, 4b, 4c, 5, 5a, 5b, 5c, 5d, 5f).
  3. 3. Utensile secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno di detto componente di supporto (2) includono almeno una nervatura od un elemento a staffa (4, 4a, 4b, 4c) di delimitazione di una rispettiva zona di ricezione (ZR), mentre i mezzi di impegno di detto componente di supporto (2) comprendono almeno una parete (5) destinata ad impegnarsi a scatto con detta zona di ricezione (ZR) di detto componente di lavoro.
  4. 4. Utensile secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di impegno di detto componente di supporto (2) comprendono almeno un elemento a staffa (4b, 4c), mentre i mezzi di impegno di detto componente di supporto (2) comprendono almeno un incavo (5d, 5e) in cui à ̈ destinato ad impegnarsi a scatto detto almeno un elemento a staffa (4b, 4c).
  5. 5. Utensile secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detto componente di supporto comprende mezzi di confinamento (2f) per detto componente abrasivo di lavoro.
  6. 6. Utensile secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di confinamento comprendono almeno una parete di confinamento (2f).
  7. 7. Utensile secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che detto componente di ammortizzazione elastico comprende una lastra (6) in un materiale elastico scelto dal gruppo costituito da gomme naturali, quali caucciù, gomme sintetiche, quali gomme siliconiche o poliuretaniche, gomme termoplastiche, quali stirene-butadiene-stirene (SBS/SEBS), poliuretano (TPU), elastomero termoplastico a base poliestere (TPE-E), polipropilene PP gomma EPDM vulcanizzata (TPV), gomme vulcanizzate.
  8. 8. Utensile secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detto componente di ammortizzazione elastico comprende almeno un organo a molla (6b).
  9. 9. Utensile secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto componente di supporto (2) comprende un elemento di base (EB) in cui à ̈ ricavata almeno un’apertura (A) nella quale à ̈ montato almeno un blocco (B), detto organo a molla (6b) essendo ancorato in corrispondenza di una sua estremità a detto blocco (B) e in corrispondenza di un’altra estremità a detto almeno un componente abrasivo di lavoro (3), detto blocco essendo destinato a caricare elasticamente un rispettivo organo a molla (6b).
  10. 10. Utensile secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto almeno un blocco (B) à ̈ esternamente filettato, mentre detta almeno un’apertura (A) à ̈ internamente filettata, cosicché detto almeno un blocco à ̈ montato per avvitamento in detta almeno un’apertura (A).
  11. 11. Utensile secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza di almeno una faccia di detto almeno un componente di lavoro (3) Ã ̈ ricavata almeno una fenditura (F).
  12. 12. Utensile secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di componenti abrasivi di lavoro (3) disposti in modo tale che la detta almeno una fenditura (F) nei vari componenti di lavoro adiacenti siano tra di loro sfalsate.
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