ITVR20090187A1 - Dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili - Google Patents

Dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili Download PDF

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ITVR20090187A1
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Stefano Bonapace
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    • E04DROOF COVERINGS; SKY-LIGHTS; GUTTERS; ROOF-WORKING TOOLS
    • E04D13/00Special arrangements or devices in connection with roof coverings; Protection against birds; Roof drainage ; Sky-lights
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Description

DISPOSITIVO PER LA PROTEZIONE CONTRO LE PRECIPITAZIONI ATMOSFERICHE DI SERRAMENTI PER TETTI O SIMILI
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili
Come à ̈ noto, sul tetto di alcuni edifici, sono presenti dei serramenti, costituiti, tipicamente, da finestre o lucernari, che consentono di dare luce e aria a locali ricavati nel sottotetto, o, eventualmente, da botole che permetto l'accesso al tetto dall'interno dell'edificio.
Tali serramenti possono, talvolta, giacere parallelamente alle falde del tetto, così da risultare particolarmente esposti alle precipitazioni atmosferiche, come la neve o la grandine.
In particolare, in caso di abbondante precipitazione nevosa, le finestre del tetto di questo tipo vengono completamente coperte dalla neve, con la conseguenza che risulta impraticabile la loro apertura, oltre ad risultare impedito l'ingresso della luce nel sottotetto.
Un analogo problema riguarda le botole previste per l'accesso al tetto, le quali, in presenza di forti nevicate, divengono inaccessibili, impedendo quindi la possibilità di raggiungere il tetto dall'interno dell'edificio per operare la spalatura della neve dal tetto.
Un altro problema dei serramenti del tetto à ̈ che possono essere facilmente danneggiati dalla grandine.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di fornire una soluzione agli inconvenienti sopra evidenziati, escogitando un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, il quale sia in grado di riparare validamente le finestre, i lucernari o le botole d'accesso dei tetti dalla neve e dalla grandine.
All'interno di questo compito, un'ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, che permetta la loro apertura, anche in caso di abbondanti nevicate.
Un altro scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, che consenta il continuo ingresso della luce solare attraverso le finestre del tetto, anche in presenza di abbondanti nevicate. Ancora uno scopo del trovato à ̈ quello di fornire un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, che sia facilmente applicabile sui tetti degli edifici già esistenti.
E' un altro scopo del trovato quello di mettere a punto un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, il quale sia in grado di offrire le più ampie garanzie di affidabilità e sicurezza durante il suo funzionamento.
Non ultimo scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili di strutturazione molto semplice e di costo contenuto.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, secondo il trovato, come definito nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, del dispositivo secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni in cui:
la figura 1 illustra, in vista prospettica, una prima forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in prospettiva di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 3 mostra in prospettiva una terza forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 4 mostra in vista prospettica una forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato con applicati degli elementi di prolungamento;
la figura 5 illustra una diversa forma di esecuzione del dispositivo secondo il trovato, in vista prospettica;
la figura 6 illustra in prospettiva una ulteriore forma di realizzazione del dispositivo secondo il trovato;
la figura 7 mostra in vista prospettica mostra una possibile variante realizzativa del dispositivo secondo il trovato;
la figura 9 illustra in prospettiva un'altra variante realizzativa del dispositivo secondo il trovato;
la figura 10 Ã ̈ una vista prospettica di un'ulteriore variante realizzativa del dispositivo secondo il trovato;
la figura 11 mostra parzialmente, in vista prospettica, dei mezzi di ancoraggio del dispositivo secondo il trovato;
la figura 12 mostra una vista in prospettiva dei mezzi di ancoraggio del dispositivo secondo il trovato in una loro possibile forma di realizzazione.
Con riferimento alle citate figure, il dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili, secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende almeno un elemento di copertura 2, il quale risulta collegabile alla struttura di un edificio mediante mezzi di connessione 3.
Sempre secondo il trovato, tale elemento di copertura 2 à ̈ posizionabile in almeno una posizione di utilizzazione, in cui à ̈, almeno parzialmente, affacciato superiormente rispetto ad almeno un serramento 4, che risulta definito, almeno con il relativo vano, sostanzialmente parallelamente ad una porzione di copertura dell'edificio, costituita, ad esempio, da una falda 5 del tetto 6 dell'edificio stesso.
In particolare, il serramento 4 potrà essere, ad esempio, costituito da una finestra o un lucernario o, in alternativa da una botola di accesso o da qualsiasi altra apertura prevista nel tetto 6 dell'edificio.
In pratica, nella posizione di utilizzazione, l'elemento di copertura 2 consente di proteggere dalle precipitazioni atmosferiche le finestre o le botole d'accesso poste sul tetto 6 dell'edificio, evitando i danni provocati dalla grandine ed impedendo la possibilità di accumulo di neve direttamente sulle finestre o sulle botole d'accesso del tetto 6.
Opportunamente, si prevede che, nella sua posizione di utilizzazione, l'elemento di copertura 2 sia, almeno parzialmente, distanziato superiormente rispetto al serramento 4, così da garantire la possibilità di apertura del serramento 4, anche in presenza di un notevole strato di neve sul tetto 6, permettendo, quindi, il passaggio dell'aria dall'esterno verso l'interno dell'edificio attraverso il serramento 4.
Eventualmente, i citati mezzi di connessione 3 possono comprendere dei mezzi per variare la quota d'altezza di almeno una porzione dell'elemento di copertura 2 rispetto al serramento 4, i quali mezzi consentono, in pratica, di avvicinare o allontanare l'elemento di copertura 2 rispetto al serramento 4, a seconda delle esigenze.
In generale, l'elemento di copertura 2 comprende, preferibilmente, almeno un elemento lastriforme di protezione 7, il quale può, vantaggiosamente, presentare, almeno una porzione sostanzialmente trasparente alla luce, in modo da non ostacolare il passaggio della luce attraverso il serramento 4.
Più in particolare, ciascun elemento lastriforme di protezione 7 può essere costituito da un pannello 8, collegato, opportunamente, alla sua periferia, ad un telaio perimetrale di supporto 9. Opportunamente, il pannello 8 può essere realizzato in materiale sostanzialmente trasparente ed, in questo caso, può essere costituito da una lastra in vetro stratificato o da una lastra realizzata nel materiale plastico noto con il nome commerciale PLEXIGLASS.
In alternativa, il pannello 8 potrà anche essere opaco ed, in tal caso, potrà essere, ad esempio, realizzato tramite una lamiera metallica.
Vantaggiosamente, nella posizione di utilizzazione dell'elemento di copertura 2, l'elemento lastriforme di protezione 7 può essere disposto inclinato rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4, in modo da favorire il deflusso delle precipitazioni atmosferiche che cadono su di esso.
Opportunamente, si possono prevedere anche dei mezzi per variare l'inclinazione dell'elemento lastriforme di protezione 7 rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4.
In alternativa, l'elemento lastriforme di protezione 7 può anche essere disposto, nella posizione di utilizzazione dell'elemento di copertura 2, in modo da risultare sostanzialmente parallelo al piano di giacitura del vano del serramento 4, come risulta, in particolare, negli esempi di figure 1 e 6.
E' da notare che, eventualmente, l'elemento di copertura 2 può anche comprendere almeno due elementi lastriformi di protezione 7 e, più in particolare, almeno un primo elemento lastriforme di protezione 7a ed almeno un secondo elemento lastriforme di protezione 7b.
In questo caso, con l'elemento di copertura 2 nella posizione di utilizzazione, il primo elemento lastriforme di protezione 7a ed il secondo elemento lastriforme di protezione 7b possono essere disposti angolarmente distanziati uno rispetto all'altro ed inclinati rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4, come nell'esempio di figura 2, in modo da creare due piani spioventi per il deflusso delle precipitazioni atmosferiche.
In alternativa, Ã ̈ anche possibile prevedere che il primo elemento lastriforme di protezione 7a e il secondo elemento lastriforme di protezione 7b possano essere disposti reciprocamente affiancati e sostanzialmente paralleli rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4, come illustrato in figura 9.
Vantaggiosamente, al o a ciascun elemento lastriforme di protezione 7 possono, inoltre, essere associati mezzi di riscaldamento, i quali sono attivabili a comando per riscaldare l'elemento lastriforme di protezione 7, così da poter sciogliere la neve che gradualmente si deposita al di sopra dell'elemento lastriforme di protezione 7.
Tali mezzi di riscaldamento possono essere, ad esempio, ottenuti tramite una resistenza elettrica, di tipo idoneo qualsiasi, che può essere, ad esempio, disposta all'interno dello spessore del pannello 8 del o di ciascun elemento lastriforme di protezione 7.
Vantaggiosamente, si prevede che l'elemento di copertura 2 possa essere spostato dalla posizione di utilizzazione ad una posizione di inutilizzazione, in cui à ̈ disposto lateralmente rispetto al serramento 4, e viceversa.
E' a notare che lo spostamento dell'elemento di copertura 2 tra la posizione di utilizzazione e la posizione di inutilizzazione può essere eseguito manualmente oppure in modo automatico mediante l'ausilio di mezzi motori di tipo adatto qualsiasi.
Più particolarmente, quando l'elemento di copertura 2 à ̈ nella posizione di utilizzazione, si ha che il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 si trova in una condizione operativa, in cui risulta, opportunamente, affacciato e disposto superiormente, con almeno una porzione di una sua faccia, rispetto al serramento 4, mentre, quando l'elemento di copertura 2 à ̈ nella posizione di inutilizzazione, il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 risulta posizionato in una condizione inoperativa, in cui à ̈ disposto sostanzialmente parallelamente alla falda 5 del tetto 6 e lateralmente rispetto al serramento 4. Opportunamente, si prevede che il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 possa essere girevolmente mobile a comando, rispetto alla falda 5 del tetto 6, attorno ad almeno un asse di posizionamento 10, sostanzialmente parallelo alla falda 5 del tetto 6, in modo da poter passare dalla sua condizione operativa alla sua condizione inoperativa e viceversa.
Entrando maggiormente nei dettagli, i citati mezzi di collegamento 3 comprendono, preferibilmente, dei mezzi di ancoraggio 11, che permettono di vincolare l'elemento di copertura 2 alla falda 5 del tetto 6, e dei mezzi di interconnessione 12, che realizzano, invece, il collegamento tra il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 ed i mezzi di ancoraggio 11.
Opportunamente, i suddetti mezzi di ancoraggio 11 comprendono una coppia di longheroni di supporto 13, che vengono, vantaggiosamente, posizionati da parti tra loro opposte rispetto al serramento 4. Ad esempio, i longheroni di supporto 13 possono essere, rispettivamente, posizionati in prossimità della estremità superiore e della estremità inferiore del serramento 4 oppure in prossimità dei fianchi laterali opposti del serramento 4.
Preferibilmente, i longheroni di supporto 13 sono costituiti ciascuno da un rispettivo profilato metallico presentante, in sezione trasversale, una sezione sostanzialmente a C, con definita una parete centrale 13a e con una coppia di ali laterali 13b, sporgenti sostanzialmente perpendicolarmente dalla parete centrale 13a e tra loro affacciate.
Opportunamente, i longheroni di supporto 13 sono collegabili a staffe di ancoraggio 14 che risultano, a loro volta, fissabili alla falda 5 del tetto 6.
Preferibilmente, ciascun longherone di supporto 13 viene collegato alla falda 5 del tetto 6 mediante una rispettiva coppia di staffe di ancoraggio 14. In particolare, ciascuna delle staffe di ancoraggio 14 Ã ̈, vantaggiosamente, provvista di mezzi di bloccaggio 15 che consentono di fissare le staffe di ancoraggio 14 ad un elemento di connessione solidale al tetto 6 dell'edificio.
Più in dettaglio, nel caso in cui il tetto 6 presenti una copertura a lamiera, le staffe di ancoraggio 14 risultano fissabili, mediante i suddetti mezzi di bloccaggio 15, alle graffature 16 tipicamente previste sulla lamiera del tetto 6.
Opportunamente, i mezzi di bloccaggio 15 di ciascuna delle staffe di ancoraggio 13 possono essere costituiti da mezzi di pinzatura, ottenuti, ad esempio, tramite una piastra di riscontro 17, che à ̈ collegabile ad un corrispondente longherone di supporto 13, e da una piastra di bloccaggio 18, che à ̈ affacciabile alla piastra di riscontro 17 e che risulta ad essa avvicinabile tramite elementi di collegamento a bullone 19, in modo da poter serrare una graffatura 16 della lamiera del tetto 6 tra la piastra di riscontro 17 e la piastra di bloccaggio 18.
Con riferimento a figura 8, qualora il tetto 6 sia provvisto di una copertura a tegole, a ciascuna delle staffe di ancoraggio 14 può essere, vantaggiosamente, associato un rispettivo piedistallo 20, il quale presenta almeno una porzione di fissaggio 20a, che à ̈ vincolabile, ad esempio mediante imbullonatura, ad una zona di collegamento predisposta sul tetto 6 dell'edificio.
Ciascun piedistallo 20 à ̈, inoltre, provvisto di una parete di connessione 20b, che à ̈ destinata a sporgere, sostanzialmente perpendicolarmente, rispetto alla falda 5 del tetto 6 e che risulta impegnabile dai mezzi di bloccaggio 15 di una corrispettiva staffa di ancoraggio 14. Più in particolare, la parete di connessione 20b del piedistallo 20 può essere serrata tra la piastra di riscontro 17 e la piastra di bloccaggio 18 di una rispettiva staffa di ancoraggio 14, in modo tale da poter eseguire il bloccaggio tra il piedistallo 20 e la staffa di ancoraggio 14.
Vantaggiosamente, i mezzi di ancoraggio 11 sono provvisti di svariate possibilità di regolazione atte a consentire un idoneo posizionamento dell'elemento di copertura 2 sul tetto 6 dell'edificio.
Più particolarmente, i mezzi di ancoraggio 11 comprendono, opportunamente, dei mezzi di registrazione della posizione delle staffe di ancoraggio 14 lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13.
Eventualmente, si possono, inoltre, prevedere anche dei mezzi di registrazione della distanza tra i mezzi di bloccaggio 15 delle staffe di ancoraggio 14 ed il punto di connessione delle staffe di ancoraggio 14 ai longheroni di supporto 13, nonché dei mezzi di variazione della orientazione angolare delle staffe di ancoraggio 14 rispetto ai longheroni di supporto 13, in modo da poter disporre di una vasta gamma di possibili regolazioni della posizione delle staffe di ancoraggio 14 rispetto ai longheroni di supporto 13.
In particolare, i mezzi di registrazione della posizione delle staffe di ancoraggio 14 lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13 possono, ad esempio, essere costituiti da una pluralità di zone di connessione disposte, tra loro distanziate, lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13 ed impegnabili selettivamente dalle staffe di ancoraggio 14 mediante mezzi di giunzione reciproca.
Più in dettaglio, tali zone di connessione sono, ad esempio, costituite da una pluralità di aperture di fissaggio 21, definite, tra loro distanziate, lungo lo sviluppo longitudinale di ciascun longherone di supporto 13.
In ciascuna delle aperture di fissaggio 21 risulta inseribile almeno un bullone di connessione 22, impegnabile con un controdado 22a, per eseguire il collegamento tra una rispettiva staffa di ancoraggio 14 e il relativo longherone di supporto 13.
Preferibilmente, le aperture di fissaggio 21 presentano una conformazione allungata lungo lo sviluppo dei longheroni di supporto 13, in modo da consentire un certo grado di regolazione della posizione delle staffe di ancoraggio 14 anche lungo il loro sviluppo longitudinale.
Opportunamente, le aperture di fissaggio 21 possono essere definite almeno in corrispondenza di un'ala laterale 13b dei longheroni di supporto 13 destinata ad essere rivolta verso il tetto 6 dell'edificio. Più preferibilmente, entrambe le ali laterali 13b dei longheroni di supporto 13 presentano una rispettiva pluralità di aperture di fissaggio 21, in modo da rendere indifferente il collegamento dei longheroni di supporto 13 alle staffe di ancoraggio 14, tramite una o l'altra delle ali laterali 13b.
In particolare, sulla piastra di riscontro 17 delle staffe di ancoraggio 14 può essere, vantaggiosamente, definita una porzione ripiegata di connessione 23, che à ̈ destinata ad essere disposta sostanzialmente parallelamente alla falda 5 del tetto 6 e che viene fissata al relativo longherone di supporto 13 tramite le aperture di fissaggio 21 ed un rispettivo bullone di connessione 22.
Più in particolare, nella porzione ripiegata di connessione 23 à ̈ definito almeno un foro di collegamento 24, nel quale si inserisce un bullone di connessione 22 che viene, a sua volta, impegnato in una apertura di fissaggio 21 selezionata, in modo da fissare la relativa staffa di ancoraggio 14 al relativo longherone di supporto 13.
Eventualmente, nella porzione ripiegata di connessione 23 può anche essere definita una pluralità di fori di collegamento 24, che sono disposti tra loro allineati, lungo una direzione di regolazione, e che sono selettivamente impegnabili tramite un bullone di connessione 22, impegnato, a sua volta, nell'apertura di fissaggio 21 selezionata, in modo da poter variare la distanza tra i mezzi di bloccaggio 15 associati alla relativa staffa di ancoraggio 14 ed il punto in cui la staffa di ancoraggio 14 stessa viene collegata al longherone di supporto 13 corrispondente.
E' da notare che, con questa strutturazione, à ̈ possibile variare l'orientazione angolare delle piastre di riscontro 17 e, quindi, delle staffe di ancoraggio 14, rispetto al relativo longherone di supporto 13, attorno ad un asse definito dal bullone di connessione 22, così da offrire la possibilità di orientare, a seconda delle esigenze, le staffe di ancoraggio 14 rispetto ai longheroni di supporto 13, prima di procedere al serraggio del bullone di connessione 22 tramite il suo controdado 22a.
Opportunamente, almeno una delle staffe di ancoraggio 14 può essere dotate di una zona anulare di sicurezza 14a, che può essere definita, ad esempio, sulla piastra di riscontro 17 o, più in particolare, sulla relativa porzione ripiegata di connessione 23, e che funge da zona di impegno per i moschettoni previsti sulle imbragature di sicurezza, che devono essere indossate dall'utente, prima di accedere al tetto 6, al fine di operare la manutenzione del dispositivo secondo il trovato o per portare manualmente l'elemento di copertura 2 dalla posizione di utilizzazione alla posizione di inutilizzazione o viceversa.
Vantaggiosamente, per soddisfare le più ampie esigenze applicative, il dispositivo secondo il trovato à ̈, inoltre, provvisto di mezzi di regolazione che consentono di modificare la posizione relativa tra il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 e i mezzi di ancoraggio 11.
Opportunamente, tali mezzi di regolazione comprendono mezzi per variare la posizione del o di ciascun elemento lastriforme di protezione 7 lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13.
In particolare, tali mezzi per variare la posizione del o di ciascun elemento lastriforme di protezione 7 lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13 comprendono, ad esempio, una pluralità di zone di riscontro, che sono distanziate tra loro, lungo lo sviluppo longitudinale di ciascun longherone di supporto 13, e che sono impegnabili selettivamente dai mezzi di interconnessione 12, in modo da consentire la possibilità di disporre il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 nella posizione più adatta rispetto al serramento 4.
Opportunamente, tali zone di riscontro sono costituite una pluralità di aperture di collegamento 25, che sono definite, tra loro distanziate, lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13, preferibilmente in corrispondenza della parete centrale 13a dei longheroni di supporto 13.
In particolare, nelle aperture di collegamento 25 di ciascuno dei longheroni di supporto 13 à ̈ alloggiabile almeno un perno di connessione 26, che può essere, ad esempio, costituito da una spina di collegamento, da un elemento a vite o da altro elemento similare, e che consente di collegare i mezzi di interconnessione 12 al corrispondente longherone di supporto 13.
Preferibilmente, le aperture di collegamento 25 presentano una conformazione allungata lungo lo sviluppo longitudinale del relativo longherone di supporto 13, in modo da permettere la possibilità di regolare la posizione del perno di connessione 26 all'interno di ciascuna di esse.
Opportunamente, i mezzi di interconnessione 12 possono comprendere mezzi a cerniera 27, che sono posizionati sostanzialmente in corrispondenza di una estremità del o di ciascun elemento lastriforme di protezione 7 e che consentono di ruotare il o ciascun elemento lastriforme di protezione 7 attorno ad un asse sostanzialmente parallelo all'asse di posizionamento 10.
In particolare, i mezzi a cerniera 27 sono costituiti da un primo elemento di cerniera 27a, fissato preferibilmente al telaio perimetrale di supporto 9 del relativo elemento lastriforme di protezione 7, e da un secondo elemento di cerniera 27b, collegato al primo elemento di cerniera 27a tramite un perno di rotazione 27c e, a sua volta, collegabile ad un corrispondente longherone di supporto 13, preferibilmente mediante un rispettivo perno di connessione 26, che viene inserito in una apertura di collegamento 25 selezionata. Più preferibilmente, lungo un lato di estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7, possono essere previsti più mezzi a cerniera 27, tra loro distanziati.
Alla estremità di ciascun elemento lastriforme di protezione 7 opposta rispetto a quella provvista dei mezzi a cerniera 27, i mezzi di interconnessione 12 possono comprendere mezzi di accoppiamento amovibile 28 dell'elemento lastriforme di protezione 7 ai mezzi di ancoraggio 11.
In particolare, tali mezzi di accoppiamento amovibile 28 risultano attivabili, al fine di mantenere il relativo elemento lastriforme di protezione 7 nella posizione operativa, e sono, invece, disattivabili, quando si desidera portare l'elemento lastriforme di protezione 7 nella posizione inoperativa, mediante la sua rotazione attorno ai mezzi a cerniera 27.
Ad esempio, i mezzi di accoppiamento amovibile 28 sono costituiti da un rispettivo organo di accoppiamento 28a, fissato al telaio perimetrale di supporto 9 del relativo elemento lastriforme di protezione 7, e da un organo di collegamento 28b, il quale à ̈ collegabile amovibilmente all'organo di accoppiamento 28a, mediante una spina amovibile di connessione 28c, ed à ̈, a sua volta, accoppiabile ad un corrispondente longherone di supporto 13, mediante un relativo perno di connessione 26 che viene impegnato in una apertura di collegamento 25 selezionata.
Eventualmente, Ã ̈ possibile prevedere che l'organo di accoppiamento 28a possa ruotare, relativamente, all'organo di collegamento 28b attorno alla spina amovibile di connessione 28c, in modo tale che i mezzi di accoppiamento amovibile 28 possano fungere anche da cerniera per il relativo elemento lastriforme di protezione 7, e, al tempo stesso, che il perno di rotazione 27c dei mezzi a cerniera 27 possa essere rimosso, in modo tale che i mezzi a cerniera 27 possano svolgere anche una funzione di collegamento amovibile tra il relativo elemento lastriforme di protezione 7 e i mezzi di ancoraggio 11.
Ad esempio, i mezzi a cerniera 27 possono collegare il relativo elemento lastriforme di protezione 7 ad uno dei longheroni di supporto 13 ed, in tal caso, i mezzi di accoppiamento amovibile 28 permettono il collegamento dell'elemento lastriforme di protezione 7 all'altro longherone di supporto 13, come, ad esempio, in figura 1.
In alternativa, ciascuno dei mezzi a cerniera 27 può essere collegato ad un rispettivo longherone di supporto 13 e, analogamente, ciascuno mezzi di accoppiamento amovibile 28 consente il collegamento dell'elemento lastriforme di protezione 7 ad un relativo longherone di supporto 13, come negli esempi di figure 7 e 9.
In questo caso, i mezzi a cerniera 27, nonché i mezzi di accoppiamento amovibile 28, possono essere, opportunamente, collegati ai rispettivi longheroni di supporto 13 mediante rispettivi elementi di raccordo 41, i quali presentano una conformazione a L e sono collegabili, con un proprio tratto, ai mezzi a cerniera 27 e ai mezzi di accoppiamento amovibile 28, tramite rispettivi bulloni di giunzione 42, e, con un altro loro tratto, ai longheroni di supporto 13, mediante rispettivi perni di connessione 26.
Eventualmente, i mezzi di interconnessione 12 possono comprendere almeno un braccio di sostegno 29, che risulta connesso, ad una propria estremità longitudinale, ad una estremità di un relativo elemento lastriforme di protezione 7 e che può essere vincolato, alla propria estremità longitudinale opposta, ai mezzi di ancoraggio 11. Tale braccio di sostegno 29 consente, in pratica, di mantenere distanziata superiormente dai mezzi di ancoraggio 11 e, quindi, anche dal serramento 4 almeno una porzione del relativo elemento lastriforme di supporto 7, in particolare quando quest'ultimo si trova in condizione operativa.
Vantaggiosamente, si possono prevedere almeno due bracci di sostegno 29 collegati, ad una loro estremità, ad una medesima estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7 e, alla loro altra estremità, ai mezzi di ancoraggio 11.
Opportunamente, alla estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7 opposta rispetto a quella connessa ai bracci di sostegno 29, si possono prevedere mezzi di connessione angolare 30, i quali permettono di collegare l'elemento lastriforme di protezione 7 ai mezzi di ancoraggio 11, in modo tale che l'elemento lastriforme di protezione 7 sia mantenuto inclinato rispetto al piano di giacitura del vano della finestra.
In particolare, i mezzi di connessione angolare 30 possono, opportunamente, presentare una struttura analoga ai mezzi a cerniera 27 o ai mezzi di accoppiamento amovibile 28, sopra descritti.
In questo caso, i bracci di sostegno 29 risultano, opportunamente, articolati, tramite una prima cerniera 32, posta ad una loro estremità longitudinale, al relativo elemento lastriforme di protezione 7 e, con una seconda cerniera 33, situata alla loro estremità longitudinale opposta, ad uno dei longheroni di supporto 13, come rappresentato negli esempi di figura 3 e 5, o, eventualmente, ad un rispettivo longherone di supporto 13, come nell'esempio di figura 8.
Sempre in questo caso, i bracci di sostegno 29 presentano, vantaggiosamente, mezzi per modificare l'inclinazione del relativo elemento lastriforme di protezione 7, i quali comprendono, ad esempio, una pluralità di sedi di connessione 34, disposte, tra loro distanziate, lungo lo sviluppo longitudinale dei bracci di sostegno 29 ed impegnabili selettivamente dalla prima cerniera 32 e/o dalla seconda cerniera 33, in modo da poter variare il punto di collegamento tra l'elemento lastriforme di protezione 7 e i bracci di sostegno 29 e/o tra i bracci di sostegno 29 e i longheroni di supporto 13, modificando, di conseguenza, l'inclinazione dell'elemento lastriforme di protezione 7 rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4. Eventualmente, i suddetti mezzi per modificare l'inclinazione dell'elemento lastriforme di protezione 7 possono essere ottenuti anche prevedendo che i bracci di sostegno 29 siano dotati di una struttura telescopica, in modo da risultare allungabili o accorciabili, a seconda delle esigenze.
In alternativa, come nell'esempio di figura 6, i bracci di sostegno 29 possono, eventualmente, avere la funzione di mantenere il relativo elemento lastriforme di protezione 7, in condizione operativa, distanziato e sostanzialmente parallelo rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4.
In questo caso, all'estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7 opposta rispetto a quella collegata ai bracci di sostegno 29, si possono, opportunamente, prevedere dei bracci ausiliari di sostegno 35, che si collegano ai mezzi di ancoraggio 11 e che consentono di assicurare un ottimale supporto dell'elemento lastriforme di protezione 7 in posizione sostanzialmente parallela al piano di giacitura del vano del serramento 4.
In particolare, i bracci ausiliari di sostegno 35 potranno essere collegati all'altro longherone di sostegno 12 rispetto a quello collegato ai bracci di sostegno 29, come nell'esempio di figura 6, o, in alternativa, ad un rispettivo longherone di sostegno 13.
Sempre in questo caso, si può prevedere che i bracci di sostegno 29 siano costituiti ciascuno da almeno due rami 29a e 29b, i quali risultano tra loro incernierati, in corrispondenza di una loro estremità longitudinale, attorno ad un asse di incernieramento 36, sostanzialmente parallelo alla falda 5 del tetto 6.
Più in particolare, si prevede un primo ramo 29a, collegato, alla sua estremità longitudinale opposta, ad un longherone di sostegno 13, tramite un perno di connessione 26 inserito in una apertura di collegamento 25 selezionata, ed un secondo ramo 29b, collegato, alla sua estremità longitudinale opposta, all'elemento lastriforme di protezione 7, ad esempio mediante una connessione a cerniera 37.
Con questa strutturazione, i bracci di sostegno 29 risultano atti a passare da una condizione estesa, in cui i due rami 29a e 29b sono sostanzialmente allineati tra loro ed in cui l'elemento lastriforme di protezione 7 Ã ̈ in condizione operativa, a una condizione ripiegata, in cui i due rami 29a e 29b sono disposti sostanzialmente paralleli e affiancati tra loro, al di sotto del loro asse di incernieramento 36, ed in cui l'elemento lastriforme di protezione 7 Ã ̈ in condizione inoperativa, e viceversa.
Opportunamente, i bracci ausiliari di sostegno 35 sono collegabili, ad una loro estremità, ad uno dei longheroni di sostegno 13 o ad un rispettivo longherone di sostegno 13, mediante mezzi amovibili di connessione, costituiti ad esempio da rispettivi steli di bloccaggio 37 inseribili amovibilmente in corrispondenti fori di impegno 38 definiti nei bracci ausiliari di sostegno 35, e sono articolati, alla loro estremità opposta, all'elemento lastriforme di protezione 7, in modo da poter essere ribaltati sull'elemento lastriforme di protezione 7 stesso, quando quest'ultimo viene portato in condizione inoperativa.
Vantaggiosamente, lungo i bracci ausiliari di sostegno 35, si possono prevedere una pluralità di fori di impegno 38, tra loro distanziati e destinati ad essere impegnati selettivamente tramite un stelo di bloccaggio 37, in modo tale da poter disporre l'elemento lastriforme di protezione 7 con varie inclinazioni rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4.
Con riferimento a figura 2, qualora l'elemento di copertura 2 comprenda un primo elemento lastriforme di protezione 7a ed un secondo elemento lastriforme di protezione 7b posizionabili angolarmente uno rispetto all'altro, si può, opportunamente, prevedere che il primo elemento lastriforme di protezione 7a ed il secondo elemento lastriforme di protezione 7b siano tra loro incernierati, ad una loro estremità, attorno ad un asse di ripiegamento 39 sostanzialmente parallelo alla falda 5 del tetto 6.
In questo caso, il primo elemento lastriforme di protezione 7a può essere connesso girevolmente, alla sua estremità opposta, ai mezzi di ancoraggio 11, attorno ad un asse di rotazione sostanzialmente parallelo al suddetto asse di ripiegamento 39, ad esempio mediante mezzi a cerniera 27.
Il secondo elemento lastriforme di protezione 7b risulta, invece, amovibilmente collegabile, alla sua estremità opposta, ai mezzi di ancoraggio 11, ad esempio mediante mezzi di accoppiamento amovibile 28.
Con questa strutturazione, con l'elemento di copertura 2 nella sua posizione di utilizzazione, il primo elemento lastriforme di protezione 7a e il secondo elemento lastriforme di protezione 7b possono essere disposti angolarmente distanziati tra loro, attorno all'asse di ripiegamento 38, ed inclinati rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4, mentre, con l'elemento di copertura 2 nella posizione di inutilizzazione, il primo elemento lastriforme di protezione 7a e il secondo elemento lastriforme di protezione 7b possono essere portati in una condizione in cui risultano tra loro affacciati e disposti sostanzialmente parallelamente rispetto alla falda 5 del tetto 6.
Va aggiunto che sulla zona periferica degli elementi lastriformi di protezione 7 possono essere, eventualmente, applicati degli elementi di prolungamento 40, realizzati, ad esempio, in materia plastica, i quali consentono di aumentare la superficie coperta dagli elementi lastriformi di protezione 7, ad esempio nel caso in cui le dimensioni del serramento 4 da proteggere siano superiori alle dimensioni disponibili per gli elementi lastriformi di protezione 7.
Passando a descrivere più in dettaglio alcuni esempi pratici di realizzazione del dispositivo secondo il trovato, con riferimento alla forma di esecuzione di figura 1, si può notare che l'elemento di copertura 2 presenta un solo elemento lastriforme di protezione 7 disposto sostanzialmente parallelamente alla falda 5 del tetto 6 e collegato, ad una estremità, ad uno dei longheroni di supporto 13 mediante mezzi a cerniera 27 e all'altro dei longheroni di supporto 13 mediante mezzi di accoppiamento amovibile 28. Si può inoltre notare come i longheroni di supporto 13 sono posizionati uno in prossimità della estremità superiore del serramento 4 e l'altro in prossimità della estremità inferiore del serramento 4.
In questo caso, la posizione dell'elemento lastriforme di protezione 7 può essere regolata lungo lo sviluppo longitudinale dei longheroni di supporto 13, in base alla posizione in cui si trova il serramento 4 rispetto agli elementi di connessione a cui vengono bloccate le staffe di ancoraggio 14, collegando i mezzi a cerniera 27 e i mezzi di accoppiamento amovibile 28 a diverse aperture di collegamento 25.
In figura 3 à ̈ illustrata una forma di esecuzione in cui l'elemento di copertura 2 à ̈ costituito da un solo elemento lastriforme di protezione 7, disposto inclinato rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4, tramite una coppia di bracci di sostegno 29, articolati, con una loro estremità, mediante una prima cerniera 32, ad una estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7, e con la loro estremità opposta, ad un medesimo longherone di supporto 12 posizionato in prossimità della estremità superiore del serramento 4, mediante una seconda cerniera 33.
Alla sua estremità opposta rispetto a quella connessa ai bracci di sostegno 29, l'elemento lastriforme di protezione 7 risulta collegato, tramite mezzi di connessione angolare 30, all'altro longherone di supporto 13, che risulta, a sua volta, posizionato in prossimità della estremità inferiore del serramento 4.
La figura 8 mostra una forma alternativa di realizzazione, in cui i bracci di sostegno 29, che mantengono inclinato l'elemento lastriforme di protezione 7, in condizione operativa, sono collegati mediante una seconda cerniera 33 ad un rispettivo longherone di supporto 13, che risulta posizionabile in prossimità di un corrispondente estremità del serramento 4.
In particolare, le seconde cerniere 33 dei bracci di sostegno 29 sono, in questo caso, collegate ai rispettivi longheroni di supporto 13, ad esempio mediante l'interposizione di rispettivi elementi di raccordo 41, i quali sono conformati sostanzialmente a L e presentano un primo tratto, connesso alla relativa seconda cerniera 33 mediante un bullone di giunzione 42, ed un secondo tratto, sostanzialmente perpendicolare al primo tratto e collegato al relativo longherone di supporto 13 mediante un perno di connessione 26 inserito in una apertura di collegamento 25 selezionata.
Sempre in questo caso, l'estremità dell'elemento lastriforme di protezione 7 opposta a quella collegata ai bracci di sostegno 29 risulta connessa mediante mezzi di connessione angolare 30 ad entrambi i longheroni di supporto 13, ad esempio mediante rispettivi elementi di raccordo 41.
Con riferimento a figura 9, Ã ̈ visibile una forma di esecuzione in cui l'elemento di copertura 2 comprende almeno due elementi lastriformi di protezione 7 ed, in particolare, un primo elemento lastriforme di protezione 7a ed un secondo elemento lastriforme di protezione 7b, disposti, in condizione operativa, tra loro affiancati e sostanzialmente paralleli al piano di giacitura del vano del serramento 4.
In particolare, con la loro estremità contigua, il primo elemento lastriforme di protezione 7a ed il secondo elemento lastriforme di protezione 7b sono collegati ai longheroni di supporto 13 mediante mezzi di accoppiamento amovibile 28, mentre alla loro estremità opposta, sono collegati ai longheroni di supporto 13 mediante mezzi a cerniera 27, in modo da poter essere ribaltati, mediante rotazioni in sensi opposti tra loro, attorno al relativo asse di posizionamento 10 definito dai mezzi a cerniera 27, per posizionarli, in condizione inoperativa, sostanzialmente parallelamente alla falda 5.
Come rappresentato sempre in figura 9, i mezzi a cerniera 27 del primo e del secondo elemento lastriforme 7a e 7b si collegano ciascuno ad un rispettivo longherone di supporto 13 per mezzo, ad esempio, di rispettivi elementi di raccordo 41 che si collegano ai secondi elementi di cerniera 27b mediante rispettivi bulloni di giunzione 42 e ai longheroni di supporto mediante rispettivi perni di connessione 26.
In figura 2 Ã ̈ illustrata una forma di esecuzione del trovato, in cui l'elemento di copertura 2 comprende un primo ed un secondo elemento lastriforme di protezione 7a e 7b disposti, in condizione operativa, inclinati tra loro ed inclinati rispetto al piano di giacitura del vano del serramento 4.
Come si può notare sempre in figura 2, i longheroni di supporto 13 possono essere posizionati in prossimità dell'estremità superiore ed inferiore del serramento 4 ed il primo elemento lastriforme di protezione 7a può essere incernierato al secondo elemento lastriforme di protezione 7b, attorno ad un asse di ripiegamento 39, e ad uno dei longheroni di supporto 13, mediante mediante mezzi a cerniera 27. Il secondo elemento lastriforme di protezione 7b risulta, invece, collegato, alla sua estremità opposta a quella collegata al primo elemento lastriforme di protezione 7a, all'altro longherone di supporto 13 mediante mezzi di accoppiamento amovibile 28.
In questo modo, si ha che, in posizione di inutilizzazione, il primo e il secondo elemento lastriforme di protezione 7a e 7b possono essere chiusi a libro uno contro l'altro, tramite una loro rotazione relativa attorno all'asse di ripiegamento 39, e ribaltati sul tetto 6 dell'edificio mediante una rotazione del primo elemento lastriforme di protezione 7a attorno ai mezzi a cerniera 27.
Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato risulta evidente da quanto sopra descritto ed, in particolare, si sottolinea il fatto che l'elemento di copertura 2, quando si trova in condizione di utilizzazione, consente di riparare efficacemente le finestre o le botole d'accesso del tetto dalle precipitazioni atmosferiche, in genere, e dalla neve in particolare.
Si à ̈ in pratica constatato come il trovato sia in grado di assolvere pienamente al compito prefissato ed, in particolare, va evidenziato il fatto che l'elemento di copertura 2 consente il passaggio di luce e aria attraverso le finestre del tetto anche in caso di abbondante nevicata.
Inoltre, va sottolineato che il dispositivo secondo il trovato può essere applicato su qualsiasi tipo di copertura, ad esempio a lamiera, a tegole e così via, con molteplici regolazioni per un suo idoneo posizionamento.
Tutte le caratteristiche del trovato, su indicate come vantaggiose, opportune o simili, possono anche mancare o essere sostituite da equivalenti. Le singole caratteristiche esposte in riferimento ad insegnamenti generali o a forme di realizzazione particolari, possono essere tutte presenti in altre forme di realizzazione o sostituire caratteristiche in queste forme di realizzazione.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
In pratica i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la protezione contro le precipitazioni atmosferiche di serramenti per tetti o simili caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di copertura (2) collegabile alla struttura di un edificio mediante mezzi di connessione (3) e posizionabile in almeno una posizione di utilizzazione, in cui à ̈, almeno parzialmente, affacciato superiormente rispetto ad almeno un serramento (4) definito sostanzialmente parallelamente ad una porzione di copertura dell'edificio.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di copertura à ̈ costituita da una falda (5) del tetto (6) dell'edificio.
  3. 3. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in detta almeno una posizione di utilizzazione, detto detto almeno un elemento di copertura (2) à ̈, almeno parzialmente, distanziato superiormente rispetto a detto almeno un serramento (4).
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di copertura (2) comprende almeno un elemento lastriforme di protezione (7).
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) presenta almeno una porzione sostanzialmente trasparente alla luce.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, con detto almeno un elemento di copertura (2) in detta almeno una posizione di utilizzazione, detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) à ̈ disposto inclinato rispetto al piano di giacitura del vano di detto almeno un serramento (4).
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, con detto almeno un elemento di copertura (2) in detta almeno una posizione di utilizzazione, detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) à ̈ disposto sostanzialmente parallelamente rispetto al piano di giacitura del vano di detto almeno un serramento (4).
  8. 8. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di copertura (2) comprende almeno due elementi lastriformi di protezione (7a, 7b), rispettivamente almeno un primo elemento lastriforme di protezione (7a) ed almeno un secondo elemento lastriforme di protezione (7b); con detto almeno un elemento di copertura (2) in detta almeno una posizione di utilizzazione, detto primo elemento lastriforme di protezione (7a) e detto secondo elemento lastriforme di protezione (7b) essendo disposti angolarmente uno rispetto all'altro ed inclinati rispetto al piano di giacitura del vano di detto almeno un serramento (4)
  9. 9. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento di copertura (2) à ̈ atto a passare da detta almeno una posizione di utilizzazione ad una posizione di inutilizzazione, in cui à ̈ disposto lateralmente rispetto a detto almeno un serramento (4), e viceversa.
  10. 10. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, con detto almeno un elemento di copertura (2) in detta almeno una posizione di utilizzazione, detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) à ̈ in una condizione operativa, in cui à ̈ affacciato e disposto superiormente, con almeno una porzione di una sua faccia, rispetto a detto almeno un serramento (4); detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) essendo posizionato, con detto almeno un elemento di copertura (2) in detta posizione di inutilizzazione, in una condizione inoperativa, in cui à ̈ disposto sostanzialmente parallelamente a detta falda (5) del tetto (6) e lateralmente rispetto a detto almeno un serramento (4).
  11. 11. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) à ̈ mobile girevolmente a comando rispetto a detta falda (5) del tetto (6), attorno ad un asse di posizionamento (10) sostanzialmente parallelo a detta falda (5) del tetto (6), per passare da detta condizione operativa a detta condizione inoperativa, e viceversa.
  12. 12. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (3) comprendono mezzi di ancoraggio (11) a detta falda (5) del tetto (6) e mezzi di interconnessione (12) tra detti mezzi di ancoraggio (11) e detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7).
  13. 13. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di riscaldamento di detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7).
  14. 14. Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di regolazione della posizione di detto almeno un elemento lastriforme di protezione (7) rispetto a detti mezzi di ancoraggio (11).
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