ITVR20090043A1 - Elementi di chiusura copriviti per maniglie - Google Patents

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Andrea Giusti
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B95/00Fittings for furniture
    • A47B95/02Handles

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  • Buckles (AREA)
  • Preventing Unauthorised Actuation Of Valves (AREA)
  • Battery Mounting, Suspending (AREA)

Description

“ELEMENTI DI CHIUSURA COPRIVITI PER MANIGLIEâ€
CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente invenzione riguarda elementi di chiusura a coprivite o tassello del tipo a scomparsa e non rimuovibile realizzati per il loro inserimento nelle corrispettive sedi di maniglie.
Più particolarmente, la presente invenzione si riferisce ad elementi di chiusura copriviti costituiti da un tassello realizzato in materiale sostanzialmente plastico, od altro materiale similare, inseribile a scomparsa in un’apposita corrispettiva sede di una maniglia realizzata in materiale metallico o zama o simili, applicabile su elementi di mobilia o per altre applicazioni speciali generalmente su legno.
L’innovazione in oggetto à ̈ preferibilmente utilizzabile in modo specifico, anche se non esclusivo, quale ferramenta per articoli funerari, come su bare o simili.
La principale caratteristica del coprivite secondo l’invenzione, consiste nel fatto che il coperchietto à ̈ provvisto di una spina femmina (cava) che si inserisce in una spina maschio in metallo presente in una corrispettiva posizione della maniglia metallica, ricavata direttamente dalla fusione dei pezzi quindi senza riportare nulla sui pezzi prodotti.
È pure previsto che tutti i componenti ad incastro possano essere invertiti da a femmina maschio e da maschio a femmina, senza alterare il concetto inventivo del presente trovato.
Inoltre la spina o componente maschio, oltre a formare corpo unico in unica fusione, può essere anche riportato in aggiunta sul corpo di base.
Come verrà spiegato in seguito, il fatto che i mezzi di fissaggio del coperchietto coprivite in plastica siano costituiti da almeno una bussola femmina, consente di abbattere il costo del prodotto, mentre il fatto di avere le parte spina maschio già fusa con la maniglia riduce il costo di una eventuale spina riportata o assemblata in un secondo tempo.
La presente invenzione trova applicazione nel campo della produzione di ferramenta in generale e di maniglie in modo specifico nelle sue destinazioni ed applicazioni su legno.
STATO DELLA TECNICA
È noto che nel settore della ferramenta vengono utilizzate diverse tipologie di maniglie realizzate secondo le più diverse modalità costruttive e con i più diversi sistemi da aggancio al rispettivo supporto.
Generalmente le maniglie, realizzate per stampaggio di pezzi metallici per ferramenta, sono costituite da un corpo allungato di forma generalmente arcuata che viene fissato in corrispondenza delle sue due estremità sul supporto di base.
Per fissare le maniglie al proprio supporto si utilizzano elementi di bloccaggio del tipo a vite che vengono inserite in apposite sedi ricavate sulle due estremità o sul fronte o sul retro della maniglia.
Un problema che si manifesta con l’uso dei tradizionali sistemi di bloccaggio à ̈ quello secondo il quale le viti inserite nelle sedi sul fronte della maniglia rimangono a vista almeno con la loro testa, con una conseguente diminuzione del pregio estetico dell’oggetto.
Si à ̈ tentato in alcuni casi di utilizzare dei tasselli coprivite che vengono realizzati soprattutto in molte altre applicazioni, come ad esempio per il fissaggio di piastre metalliche ma non nel settore delle maniglie.
I tasselli coprivite per maniglie sono realizzati utilizzando quale elemento di incastro una spina zigrinata o una spina "ad omega" in metallo applicata sul tassello in metallo, destinata ad inserirsi in una corrispettiva sede ricavata nella maniglia in metallo o viceversa.
Questa soluzione si à ̈ tuttavia rivelata assai poco pratica, in quanto la spina, essendo realizzata in materiale metallico, era soggetta a piegarsi mentre il tassello veniva compresso nella propria sede essendo la spina metallica rigida e di piccolo diametro impedendo in questo modo la sua introduzione. Quindi tre elementi in metallo non à ̈ una soluzione pratica e quindi non utilizzata.
Per inserire questo tipo di tasselli nella rispettiva sede venivano persino utilizzati mezzi di compressione quali martelli o simili, i quali tuttavia determinavano un impuntamento ancora maggiore della spina ed inoltre la possibilità di danneggiare la superficie del tassello e della maniglia stessa, che doveva essere spesso eliminata in seguito al suo deterioramento, con grave danno economico sia per il produttore che per l’installatore.
Nella maggior parte dei casi le spine tradizionali in materiale metallico si piegano, in seguito alla compressione, perchà ̈ il suo diametro à ̈ piccolo, perché à ̈ poco elastica, e soprattutto senza guida, rendendo inutilizzabile il copriforo, ed in effetti questo prodotto à ̈ stato rifiutato dal mercato.
Anche con una spina metallica zigrinata o ad "omega" servirebbe per l'assemblaggio un utensile di percussione come un martello, perchà ̈ il metallo anche per /- 0,1 mm di gripp non à ̈ morbido e non si adatta alla sede a cui à ̈ destinato.
Questi problemi, sebbene soltanto apparentemente banali, hanno impedito lo sviluppo di queste applicazioni ed ancora oggi i produttori di ferramenta hanno difficoltà ad utilizzare elementi coprivite per maniglie per mobili o per destinazioni speciali, come ad esempio applicabili nel settore dell’arte funeraria, proprio per la difficoltà di realizzare idonei mezzi di fissaggio, soprattutto con modalità non rimovibile.
Gli utilizzatori nel settore funerario hanno la necessità di rapidità e certezza dell’assemblaggio dei tasselli senza utilizzare utensili e soprattutto senza danneggiare la finitura superficiale delle maniglie, essendo parte estetica assai importante.
Lo stesso richiedente ha ideato e realizzato una soluzione, oggetto di brevetto anteriore, la quale prevede l’utilizzo di coperchietto o tassello di chiusura sagomato esternamente secondo la conformazione della maniglia ed internamente presentando una forma adatta ad accoppiarsi con la cavità della maniglia nella quale deve penetrare bloccandosi in questa.
Il tassello o coperchietto oggetto della precedente soluzione utilizzava, quale mezzo di congiunzione e di bloccaggio, una spina in plastica morbida presentante almeno un invito conico, atta ad accoppiarsi con una rispettiva sede ricavata sulla parte interna del dorso della maniglia.
In pratica la spina in plastica veniva fissata sul coperchietto in modo che durante il posizionamento del coperchietto stesso sulla maniglia, la spina in plastica andasse ad inserirsi in una corrispettiva sede ricavata nella parte interna della maniglia, essendo morbida.
Questa soluzione pur risultando particolarmente vantaggiosa rispetto alle soluzioni note, in quanto permetteva l'assemblaggio, ossia il suo montaggio sulla maniglia con la pressione delle dita di una mano, dal momento che il foro e la spina sono dello stesso diametro, tuttavia non consentiva l’utilizzo di coperchietti realizzati totalmente in materiale plastico, in quanto la spina poteva essere fissata solo su coperchietti metallici.
La necessità di produrre coperchietti di chiusura in materiale metallico comporta un certo dispendio economico soprattutto considerando la possibilità di realizzare coperchietti completamente in plastica, cosa che à ̈ possibile ottenere con gli insegnamenti indicati nella presente invenzione.
Anche in questo caso il tassello presenta una sagoma comprendente una o più pareti di guida che agevolano il suo inserimento semplicemente disponendo in parallelo verticale la spina ed il tassello, in modo da centrare sempre con facilità il controforo anche quando ci sono aggiustaggi in sagoma.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si propone di mettere a disposizione un tassello coprivite per maniglie che sia in grado di eliminare gli inconvenienti sopra evidenziati relativi alla difficoltà di realizzare mezzi di copriviti in plastica o simili comprendenti i relativi mezzi di accoppiamento in unico stampo.
L’invenzione si propone inoltre di fornire un tassello coprivite per maniglie realizzato in modo tale da permettere il suo assemblaggio nella sede della maniglia con la semplice pressione delle dita di una mano.
Ciò à ̈ ottenuto mediante un tassello coprivite per maniglie le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale.
Le rivendicazioni dipendenti della soluzione in oggetto delineano forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione.
I principali vantaggi di questa soluzione, oltre a tutti quelli che derivano dalla semplicità costruttiva, riguardano innanzitutto il fatto che il tassello à ̈ inseribile nella propria sede con la massima semplicità e senza l’utilizzo di utensili che potrebbero danneggiare la maniglia stessa.
Il tassello o coperchietto coprivite per maniglie secondo l’invenzione à ̈ realizzato in pezzo unico preferibilmente in materiale plastico o similare.
La principale caratteristica del coprivite secondo l’invenzione riguarda il fatto che il coperchietto comprende una spina femmina (cava) che accoglie una spina maschio della maniglia in metallo, tale maniglia essendo ricavata direttamente dalla fusione dei pezzi quindi senza riportare nulla sui pezzi prodotti.
Si può notare che il fatto di usare il coprivite in plastica con già la bussola femmina, consente di abbattere il costo del prodotto, mentre il fatto di avere le parte spina maschio facente corpo unico con la maniglia in metallo riduce il costo di una eventuale spina riportata o assemblata in un secondo tempo.
È pure previsto che tutti i componenti ad incastro possano essere invertiti da a femmina maschio e da maschio a femmina o viceversa, senza alterare il concetto inventivo del presente trovato.
Inoltre la spina o componente maschio, oltre a formare corpo unico in unica fusione, può essere anche riportato in aggiunta sul corpo di base di metallo o simili.
La spina maschio ricavata in unica fusione della maniglia in metallo, può all'occorrenza avere una superficie liscia o zigrinata per aiutare il "grippaggio" una volta inserito il coprivite, ottenendo un coprivite di tipo "non rimuovibile", anche nel caso di spina riportata.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Altre caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti, alla lettura della descrizione seguente di una forma di realizzazione dell’invenzione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con l'ausilio dei disegni illustrati nelle tavole allegate, in cui:
- la figura 1 rappresenta la vista schematica in sezione del coperchietto coprivite in materiale plastico o simili secondo l’invenzione applicato ad una maniglia in materiale metallico o simili;
- la figura 2 à ̈ la vista schematica in esploso dei due componenti di una maniglia secondo l’invenzione, ossia del coperchietto in plastica e della maniglia in metallo;
- la figura 3 illustra una maniglia secondo l’invenzione assemblata ed in parziale trasparenza dei componenti; - la figura 4 rappresenta la vista schematica di una maniglia secondo l’invenzione completa;
- le figure 5 e 6 rappresentano una vista schematica in sezione di un particolare dell’estremità laterale di una maniglia e di una parte centrale secondo una forma di realizzazione con coperchietto da inserire;
- le figure 7 e 8 rappresentano una vista schematica in sezione di un particolare dell’estremità laterale di una maniglia e di una parte centrale secondo una forma di realizzazione con coperchietto inserito;
- le figure da 9 a 20 rappresentano viste schematiche evidenzianti elementi di copertura parziale in cui i tasselli copriviti sono due, indipendenti e posizionati nelle due opposte zone di fissaggio a viti;
- le figure da 21 a 23 rappresentano viste schematiche evidenzianti l’elemento di chiusura copriviti in una prima versione a coperchietto unico con solo una spina centrale e con due pareti doppie di guida inserite per interferenza ad incastro con o senza alette o viceversa;
- le figure 24 e 25 illustrano viste schematiche evidenzianti l’elemento di chiusura copriviti in una seconda versione a coperchietto unico con più agganci; - le figure 26 e 27 rappresentano l’elemento di chiusura copriviti in una terza versione a coperchietto unico; - le figure 28 e 29 illustrano viste schematiche evidenzianti l’elemento di chiusura copriviti in una terza versione a coperchietto unico con alette di bloccaggio e spina centrale;
- le figure da 30 a 33 illustrano viste schematiche evidenzianti l’elemento di chiusura copriviti in una quarta versione a coperchietto unico a più punti di fissaggio.
DESCRIZIONE DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE DELL’INVENZIONE Facendo riferimento alle figure allegate, con 10 viene indicata nel suo complesso una maniglia realizzata secondo la presente invenzione, ossia con una linea estetica sagomata con le conformazioni attualmente in vigore e secondo le tendenze e le linee di mercato.
La maniglia 10 presenta una forma generalmente arcuata, in modo tale da essere fissata in corrispondenza delle proprie due estremità attraverso l’utilizzo di viti che si inseriscono nelle sedi 11.
La maniglia 10 secondo l’invenzione à ̈ realizzata in due parti: una prima parte 12, che rappresenta il corpo principale della maniglia stessa, realizzato in materiale metallico, ed una seconda parte costituita da un coperchietto coprivite 13, realizzato in materiale plastico.
Come detto in precedenza, la caratteristica dell’invenzione à ̈ data dal fatto che il coprivite 13 comprende centralmente, ed in corrispondenza della sua parte interna, una spina femmina (cava) 14 la cui conformazione à ̈ idonea ad accogliere una spina maschio 15, in metallo, ricavata sul corpo 12 della maniglia direttamente con la medesima fusione dei pezzi quindi senza riportare nulla sui pezzi prodotti.
Il coprivite in plastica 13 comprende, anch’esso in corpo unico, la bussola femmina 14, raggiungendo il principale obiettivo dell’invenzione, ossia quello di abbattere il costo del prodotto tramite la realizzazione del coperchietto 13 in corpo unico in plastica e la parte spina maschio 15 in corpo unico con la maniglia in materiale metallico.
Questo sistema riduce il costo di una eventuale spina riportata o assemblata in un secondo tempo.
È pure previsto che la spina maschio oltre ad essere liscia, possa all'occorrenza comprendere una zigrinatura delle proprie pareti, od essere realizzata con alcune alette sottili che aiutano il "grippaggio" una volta inserito il coprivite, in quanto à ̈ previsto che il coprivite sia tipo "non rimuovibile".
Tale applicazione può essere utilizzata con diverse tipologie di maniglie con coprivite, e piu' specificatamente:
a) maniglia con due tappi alle sue estremità, come illustrato nelle figure da 9 a 20, nel qual caso à ̈ prevista la presenza di almeno una parete di guida per facilitare l'inserimento perpendicolare del tappo affinchà ̈ si possa assemblare in senso perpendicolare rispetto al piano;
b) con unico coprivite a tratto parziale o totale ad arco, come visibile nelle figure da 21 a 33.
Utilizzando questa seconda soluzione ci possono essere una o più bussole femmina ricavate dalla parte del coprivite in plastica 13 che accoglie quindi pari numero di spine in metallo ricavate sulla parte della maniglia in metallo con o senza alette di grippaggio.
La versione con più bussole, due o tre, come nel caso delle figure 24 e 30, ha la prerogativa di prevedere tutti accoppiamenti perpendicolari che trattengono il coprivite in plastica su più punti tanto da evitare che la forma arcuata del coprivite in plastica non sia aderente con la base metallica.
Nel caso di un solo accoppiamento tra bussola femmina in plastica e spina in metallo con o senza alette si ottiene una soluzione che permette al coperchietto coprivite di rimanere ancorato alla base metallica anche nel caso in cui il coprivite in plastica subisca delle deformazioni.
Più precisamente il coperchietto à ̈ provvisto di due piedini 16, visibile nelle figure 5, 7, 26 e 27, zancati alle due estremità che sono più lunghi della sede dove devono essere inseriti. La loro introduzione in sede à ̈ consentita piegando leggermente l'arco, essendo in plastica flessibile, in modo tale che i piedini vadano ad inserirsi all'interno di una sede ricavata sulla parte metallica senza l'utilizzo di lavorazioni successive.
Tale sede atta ad infilare i piedi dell'arco in plastica, viene ricavata sullo stampo della parte in metallo per effetto dello svuotamento in parte maschio ed in parte femmina della matrice di stampaggio.
In altri termini tale sede si realizza per effetto della conformazione dello stampo e potrà essere realizzata senza l'uso di ulteriore lavorazione, per il contenimento dei costi di produzione.
Inoltre con la bussola femmina e spina in metallo si inserirà il coprivite non rimuovibile per garantire che il coprivite in plastica rimanga ancorato alla parte base della maniglia in metallo con i due piedini 16 alle due estremità infilati sulla parte metallo, evitando che il coprivite si alzi nel caso di essere stato deformato per l'inserimento.
La bussola 14 à ̈ sempre collocata in posizione centrale rispetto alla maniglia e quindi al coprivite in plastica, per garantire la possibilità di arcuare a mano il coprivite e poi di ancorarlo al centro.
Per entrambe le soluzioni di cui ai punti a) e b), vi à ̈ da segnalare che il coprivite presenta la sua sede di battuta su entrambi i bordi della parte metallica, o finecorsa, per impedire che, durante la fase di presa della maniglia, il coprivite si schiacci dentro la sede cava della base metallica della maniglia.
Questo particolare à ̈ di importanza rilevante, in quanto si tratta di utilizzare un coprivite in plastica (quindi assai più economico del metallo), che consente di occultare le viti di fissaggio frontale alla vista, essendo le viti coperte dallo stesso, e di ricavare degli svuotamenti sulla base della maniglia in metallo quindi di ridurne il peso, ottenendo quindi pezzi molto economici dal punto di vista produttivo.
Ulteriormente si ha la possibilità che l'arco in plastica 13 rimanga in battuta, una volta assemblato, sui bordi incavati 22 della maniglia, come visibile nelle figure 23 e 33, per impedire lo sfondamento durante la pressione che la mano esercita durante l'uso della maniglia, ed impedire inoltre che il coprivite possa sgusciare via durante l'uso della maniglia, con notevoli vantaggi in termini di competitività e di costi di produzione.
È inoltre previsto un terzo punto, ossia utilizzare un unico coprivite ad arco completo.
Questa soluzione non differisce di molto con quella del punto b, con la differenza che sarà possibile usare solo uno o più bussole femmina che si accoppiano su spine in metallo fuse assieme nelle rispettive parti con o senza alette di grippaggio.
La soluzione più idonea consiste nel fatto di prevedere almeno due o tre punti di ancoraggio per impedire alla parte in plastica di rimanere sollevata se svergolata in fase di produzione, o di trasporto o di immagazzinaggio, o di lavorazione di finitura. Potrebbe infatti succedere che la parte in plastica, essendo lunga e sottile, durante la lavorazione di finitura di metallizzazione per ottenere il colore come il metallo vista la conformazione sottile lunga ed arcuata, ed essendo in presenza di calore, si può deformare. Utilizzando invece i sistemi secondo l’invenzione di aggancio a grippaggio plurimi, si evita che i pezzi possano risultare non in sagoma una volta assemblati.
Di importanza rilevante à ̈ il fatto che il coprivite in plastica 17, come visibile in figura 11, una volta assemblato, non può essere schiacciato durante l'utilizzo della maniglia, in quanto à ̈ ricavata, nella sede della parte in metallo 12, una battuta di arresto sui bordi interni della parte metallica in fase di schiacciamento, in modo tale che il coprivite termina con finecorsa 18 e 19 atti ad impedire che il coprivite stesso possa sfondarsi all’interno e comunque rimanga in sede, integrato all'interno della sagoma della maniglia.
Questo consente inoltre che il coprivite non sgusci fuori dalla maniglia in fase di presa e di sollevamento del pezzo su cui à ̈ fissata la maniglia, ad esempio dei cofani funebri.
Nelle figure 21 e 22, come pure nelle figure 28 e 29, viene evidenziata una versione nella quale gli elementi di trattenimento sono costituiti da alette a femmina 20 poste all’interno del coprivite, che consentono l’introduzione di un’aletta centrale 21 a maschio posta sulla maniglia.
Anche in questo caso i componenti femmina possono essere invertiti con in componenti maschio e viceversa.
Il vantaggio fondamentale dell’invenzione riguarda in definitiva il fatto che il tappo in plastica à ̈ assai meno oneroso di un tappo di metallo, ottenendo le stesse finiture del metallo anche sulla plastica con la tecnica galvanica della metallizzazione, facendo in modo che base metallo e tappo coprivite in plastica abbiano lo stesso colore, con vantaggi notevoli in termine di costo.
Come detto in precedenza tutti i componenti ad incastro possono essere invertiti da a femmina maschio e da maschio a femmina, o viceversa, senza alterare il concetto inventivo del presente trovato.
Inoltre la spina o componente maschio, oltre a formare corpo unico in unica fusione con il corpo 12 della maniglia, può essere anche riportato in aggiunta sul corpo di base.
L’invenzione à ̈ stata precedentemente descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferenziale. Tuttavia à ̈ chiaro che l’invenzione à ̈ suscettibile di numerose varianti che rientrano nel proprio ambito, nel quadro delle equivalenze tecniche.

Claims (10)

  1. “ELEMENTI DI CHIUSURA COPRIVITI PER MANIGLIE†RIVENDICAZIONI 1) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) del tipo a scomparsa e non rimuovibili per maniglie (10), realizzati per il loro inserimento nelle corrispettive sedi del corpo (12) delle maniglie (10), detti elementi a tassello (13) essendo realizzati per chiudere l’apertura delle maniglie in corrispondenza delle loro sedi per le viti di fissaggio, ed a tal fine detti elementi a tassello (13) essendo provvisti di elementi di fissaggio tra ogni tassello ed il rispettivo corpo (12) della maniglia (10), caratterizzati dal fatto che detti elementi a tassello (13) a coprivite comprendono almeno centralmente, ed in corrispondenza della loro parte interna, almeno una spina femmina cava (14) la cui conformazione à ̈ idonea ad accogliere una spina maschio (15), ricavata sul corpo (12) della maniglia direttamente con la medesima fusione dei pezzi, dette parti di accoppiamento ad incastro maschio o femmina potendo essere invertiti tra loro, diventando rispettivamente femmina o maschio o viceversa.
  2. 2) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzati dal fatto che detto coprivite in plastica (13), anch’esso in corpo unico, comprende la bussola femmina (14), mentre la parte spina maschio (15) à ̈ realizzata in corpo unico con la maniglia in materiale metallico.
  3. 3) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che la spina maschio oltre ad essere liscia, comprende una zigrinatura delle proprie pareti, od alcune alette sottili atte a conferire un effetto "grippaggio" una volta inserito il coprivite, in quanto à ̈ previsto che il coprivite sia tipo "non rimuovibile".
  4. 4) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto di essere applicabili su maniglie con due tappi alle sue estremità, nel qual caso à ̈ prevista la presenza di almeno una parete di guida per facilitare l'inserimento perpendicolare del tappo affinchà ̈ si possa assemblare in senso perpendicolare rispetto al piano, e dal fatto che detti coprivite di chiusura (13) sono applicabili su maniglie con unico coprivite a tratto parziale o totale ad arco o su maniglie con copriviti multipli.
  5. 5) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che, utilizzando unico coprivite a tratto parziale o totale ad arco, possono essere presenti una o più bussole femmina (14) ricavate dalla parte del coprivite in plastica (13) che accoglie quindi pari numero di spine (15) in metallo ricavate sulla parte della maniglia (12) in metallo con o senza alette di grippaggio.
  6. 6) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che, la versione con più bussole, due o tre, prevede accoppiamenti perpendicolari rispetto al piano, che trattengono il coprivite in plastica su più punti.
  7. 7) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che il coprivite (13) à ̈ provvisto di piedini (16), che vengono zancati alle due estremità del corpo (12) della maniglia, che sono più lunghi della sede dove devono essere inseriti, e dal fatto che detti piedini vanno ad inserirsi all'interno di una sede ricavata sulla parte metallica senza l'utilizzo di lavorazioni successive.
  8. 8) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che il coprivite in plastica 17, una volta assemblato, non può essere schiacciato durante l'utilizzo della maniglia, in quanto à ̈ ricavata, nella sede della parte in metallo (12), una battuta di arresto sui bordi interni della parte metallica in fase di schiacciamento, in modo tale che il coprivite termina con finecorsa (18, 19) atti ad impedire che il coprivite stesso possa sfondarsi all’interno e comunque rimanga in sede, integrato all'interno della sagoma della maniglia.
  9. 9) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che il coprivite presenta la sua sede di battuta 22 su entrambi i bordi della parte metallica (12).
  10. 10) Elementi a tassello o coprivite di chiusura (13) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che tutti i componenti ad incastro possono essere invertiti da a femmina maschio e da maschio a femmina, o viceversa, e che la spina o componente maschio, oltre a formare corpo unico in unica fusione con il corpo (12) della maniglia, può essere anche riportato in aggiunta sul corpo di base.
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