ITVR20000095A1 - Elementi modulari per la ricostruzione della vita acquatica, atti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili. - Google Patents

Elementi modulari per la ricostruzione della vita acquatica, atti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili. Download PDF

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    • E02B3/046Artificial reefs

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Description

Descrizione di un brevetto per invenzione industriale per il trovato avente titolo:
“ELEMENTI MODULARI PER LA RICOSTRUZIONE DELLA VITA ACQUATICA, ATTI AD ESSERE GETTATI E FISSATI IN FONDALI MARINI O SIMILI”
Il presente brevetto per invenzione industriale propone l’utilizzo di particolari elementi modulari adatti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili, per formare elementi artificiali di ricostruzione della vita acquatica.
Si tratta di manufatti sostanzialmente piani di forma ottagonale, realizzati in calcestruzzo armato i quali, assemblati con altri pezzi analoghi, permettono la costruzione di strutture staticamente stabili su fondali marini e lacustri, creando le condizioni ideali per ristabilire un ecosistema particolarmente di tipo acquatico.
Rispetto alle soluzioni note, gli elementi modulari secondo l'invenzione offrono il vantaggio di una ampia modularità d’impiego, con la possibile realizzazione di strutture di qualsiasi forma ogni volta diversa, in quanto componibile secondo le forme volute.
Come verrà meglio compreso in seguito, gli elementi modulari in oggetto offrono il fondamentale vantaggio della facile trasportabilità dei singoli componenti, i quali, al contrario dei componenti comunemente impiegati per Io stesso scopo, poss essere accatastati, impilati container, furgoni o navi, agevolando e semplificando radicalmente le fasi di carico e di scarico dei pezzi.
Come noto, esiste nell’ambito degli ecosistemi marini o lacustri la necessità di ripopolare aree o fondali scarsamente abitati dalla fauna ittica, ad esempio in seguito ad alterazioni dell’ecosistema locale anche da parte dell’uomo, od a causa dell'inquinamento delle acque che provocano il diradamento della vegetazione acquatica e dei coralli con la conseguente dispersione della maggior parte delle specie acquatiche.
Questo problema è maggiormente sentito dalle associazioni e dai circoli che hanno a che fare con le attività subacquee, che si vedono impoverite da tutte quelle potenzialità che il fondale marino o lacustre, correttamente popolato dalla fauna ittica, può offrire.
Allo scopo di ripopolare fondali marini o lacustri, la tecnica nota è a conoscenza di alcune soluzioni che prevedono di realizzare degli anfratti artificiali, ottenuti dalla produzione di grandi massi o di blocchi generalmente in calcestruzzo di forma irregolare, che presentano adeguate aperture e forature, i quali vengono trasportati e gettati nel bacino marino o lacustre, sul fondo del quale si posano, creando degli habitat ideali per la riproduzione delle varie specie acquatiche.
In altri casi, soprattutto nella creazione di punti di immersione artificiali subacquei, si ricorre all’utilizzo di relitti, di carcasse d’auto, o di pneumatici, che, ovviamente, provocano inquinamento, dissesti ambientali ed alterazioni deH’ecosistema.
Considerando il caso di massi o dei blocchi artificiali, si tratta comunque di soluzioni dall’impiego molto difficoltoso ed assai poco pratico, soprattutto dal punto di vista della manovrabilità, che risulta estremamente difficoltosa oltre che scomoda, a causa dei pesi e degli ingombri eccessivi del manufatto.
Lo scopo dell’invenzione è quello di eliminare o quantomeno ridurre drasticamente le problematiche sopra evidenziate, attraverso l'attuazione di una serie di elementi adatti ad essere gettati e fìssati in fondali marini, lacustri o simili, per formare strutture artificiali di ricostruzione della vita acquatica, la cui peculiarità è quella di essere di natura modulare, ossia componibile e variamente assemblabile anche in loco a seconda delle esigenze.
Il primo ed immediato vantaggio raggiunto dalla soluzione in oggetto riguarda appunto la facilità di immagazzinamento e di trasporto del manufatto, il quale è costituito da elementi uguali fra loro che possono essere composti anche su vari livelli, ottenendo la costruzione di piccole, medie e grandi strutture stabili artificiali in zone marine o lacustri povere di anfratti naturali oppure poco popolate dalla fauna.
In altri termini viene data la possibilità di aumentare la complessità biologica del sistema, ottenendo un substrato produttivo che non inquina come i relitti, le carcasse delle auto od i pneumatici, ma che sviluppa in tempi relativamente ridotti strutture biologicamente varie e stabili.
L’invenzione in oggetto offre il vantaggio che pochi subacquei, anche solo due, possano svolgere tutte le operazioni di carico e di scarico utilizzando semplicemente una barca, con dispendio di energie molto limitate se paragonate ai notevoli risultati raggiunti.
La struttura può essere assemblata in superficie per poi essere posata successivamente, oppure si possono posare i singoli pezzi sul fondo per poi assemblarli, con operazioni che comunque richiedono pochissimo tempo e consistono semplicemente nell’awicinare le piastre e fissarle tra loro mediante viti e bulloni.
Tali scopi, vantaggi e funzioni particolari vengono tutti raggiunti, secondo l'invenzione, da particolari elementi modulari adatti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili, per formare elementi artificiali di ricostruzione della vita acquatica, caratterizzati dal fatto di essere costituiti da pezzi in calcestruzzo o simili di forma sostanzialmente poligonale piana di un certo spessore, preferibilmente ma non necessariamente ottagonale, provvisti di opportune aperture praticate nella parte centrale, e dal fatto che sulle bordature di detti pezzi sono fissati degli elementi di congiunzione adatti a consentire il reciproco accoppiamento ed il fissaggio mediante viti o simili di ciascuno dei pezzi con altri pezzi congiunti, ottenendo semplici strutture piramidali o strutture più complesse di tipo modulare variamente componibili sul fondale.
Ulteriori vantaggi e funzioni particolari dell’invenzione in oggetto potranno essere meglio comprese dalla descrizione che segue di una forma di esecuzione preferita, che viene illustrata, a titolo di esempio non esclusivo, nell’annessa tavola di disegno in cui:
la fig. 1 rappresenta la vista schematica frontale di uno degli elementi modulari secondo l'invenzione nel suo complesso;
la fig. 2 rappresenta una vista schematica laterale;
la fìg. 3 è la vista prospettica e schematica del particolare di un coppia di elementi congiunti tra loro per formare una struttura piramidale; la fig. 4 è la vista schematica e prospettica di un possibile montaggio degli elementi modulari adatti a formare un modulo di tipo piramidale semplice.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 viene indicato nel suo complesso uno degli elementi secondo l'invenzione adatti ad essere gettati e fissati in fondali marini, lacustri o simili, per formare strutture artificiali di ricostruzione della vita acquatica.
La peculiarità di tali elementi 1 è quella di essere di natura modulare, ossia componibili e variamente assemblabili anche in loco a seconda delle esigenze.
Per questo scopo gli elementi 1 presentano una forma poligonale, in particolare una forma ad “ottagono forato”, con una sagoma sostanzialmente piatta di un certo spessore, presentante delle aperture sagomate, indicate con 2, mentre una delle facce dell'ottagono presenta spigoli smussati 3, adatti ad agevolare l’accoppiamento tra un elemento e l’altro.
Infatti ciascuno di tali elementi ad “ottagono forato” deve essere agganciato ad altri elementi simili aventi le medesime caratteristiche, e per questo scopo nei punti mediani dei suoi lati rivolti all’esterno, sono presenti staffe indicate con 4, realizzate in acciaio od in altro metallo adatto allo scopo, con delle forature che consentono il passaggio di viti 5.
Gli elementi assemblati tra loro disponendosi a circa 90° l’uno rispetto all’altro, consentono la formazione di moduli di base aventi una forma sostanzialmente piramidale a tre lati, ad elevata stabilità, che può essere una struttura a sé stante da posare sul fondo del bacino, oppure essere associata ad altri elementi per formare la composizione modulari desiderata.
Questa struttura presenta, come detto, caratteristiche di elevata stabilità, con una traduzione meccanica delle spinte tangenziali sempre sul fondale. In altri termini una qualsiasi corrente che investa sia periodicamente che continuamente i moduli assemblati, li spinge ad ancorarsi sempre di più sul fondo.
La struttura, inoltre, è realizzata in modo tale da consentire la creazione di correnti interne locali di lavaggio sia sulla superficie esterna, per impedirne l'insabbiamento, sia sulla superficie interna, per favorire l'apporto di sostanze nutritive e lo sviluppo delle forme di vita stanziali.
L’angolatura delle facce e la particolare disposizione dei fori passanti, crea, soprattutto nelle composizioni più alte, delle micro correnti con una frequenza riscontrata sull’ordine dei 2-10 Mhz. Tali correnti, amplificate dalla complessità della struttura, sono percepite dalla vita acquatica nelle sue varie forme (pesci, crostacei, molluschi, ecc.) che viene attratta da questo ambiente, ripopolando brevemente tutta la zona.
L'elemento basilare per la realizzazione di questi elementi è il calcestruzzo, in questo caso è più conveniente utilizzare calcestruzzo costituito da elementi naturali, come la sabbia lavata, la ghiaia spezzata, evitando l’impiego di materiali compositi, con cemento non addittivato e non fluidificato. La composizione del calcestruzzo è priva di disarmanti sintetici per la sformatura, e le superfici del manufatto sono poi lavate con acqua salata per abbattere il ph superficiale. Ne risulta un "sasso" artificiale particolarmente adatto ad essere colonizzato dalle forme di vita.
Per quanto riguarda gli ancoraggi, la minuteria meccanica di collegamento tra i vari elementi è realizzata in acciaio inox assolutamente inalterabile in acqua anche di mare, evitando l’impiego di metalli speciali come il cromo vanadio, il tungsteno ed il titanio, perché sono metalli reattivi che modificano localmente sia l’acidità dell’area circostante sia i percorsi di elettrolisi della struttura, creando di fatto un impedimento biochimico alla proliferazione della flora e della fauna sottomarina,
I moduli vengono composti tra loro a tre alla volta e creano una struttura semplice e veloce da costruire. Se le correnti ed il fondale lo permettono, sopra il primo livello di elementi è semplice sormontare un secondo livello e, potendo, anche un terzo. Tali piramidi costituiscono delle cittadelle artificiali formidabili per ricreare o sviluppare habitat subacquei.
Assemblare i moduli è estremamente semplice e veloce. Due subacquei possono svolgere tutte le operazioni di carico su una barca e la posa in acqua. Si può assemblare i moduli in superficie per poi essere posati successivamente, oppure si possono posare i singoli pezzi sul fondo per poi assemblarli.
Le singole operazioni richiedono comunque poco tempo e consistono nell’avvicinare le piastre ed avvitare le viti 5 ed i rispettivi bulloni insieme sulle staffe.
Come detto in precedenza, questa struttura permette la costruzione di piccole, medie e grandi strutture stabili artificiali in zone marine o lacustri povere di anfratti naturali oppure poco popolate dalla fauna, in modo che, con l’introduzione di queste strutture, si vada ad aumentare la complessità biologica del sistema.
Si possono così creare ecosistemi nuovi in aree diverse dal solito e dove più fa comodo o necessario anche ai centri di immersione, agli istituti di ricerca ed agli enti preposti al ripopolamento.
Un tecnico del settore potrà poi trovare ulteriori possibili forme costruttive e sistemi di aggancio tra i vari elementi, ottenendo soluzioni che sono da ritenersi comprese nell'ambito di tutela dell'invenzione, definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elementi modulari adatti ad essere gettati e fìssati in fondali marini o simili, per formare elementi artificiali di ricostruzione della vita acquatica, caratterizzati dal fatto di essere costituiti da pezzi in calcestruzzo o simili di forma sostanzialmente poligonale piana di un certo spessore, preferibilmente ma non necessariamente ottagonale, provvisti di opportune aperture praticate nella parte centrale, e dal fatto che sulle bordature di pezzi sono fissati degli elementi di congiunzione adatti a consentire reciproco accoppiamento ed il fissaggio mediante viti o simili di ciascuno dei pezzi con altri pezzi congiunti, ottenendo semplici strutture piramidali o strutture più complesse di tipo modulare variamente componibili sul fondale.
  2. 2. Elementi modulari adatti ad essere gettati e fìssati in fondali marini o simili secondo la rivendicazione precedente, caratterizzati dal fatto che detti elementi presentano una forma poligonale, in particolare una forma ad “ottagono forato", con una sagoma sostanzialmente piatta di un certo spessore, presentante delle aperture sagomate, mentre una delle facce dell’ottagono presenta spigoli smussati, adatti ad agevolare l’accoppiamento tra un elemento e l’altro.
  3. 3. Elementi modulari adatti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto che ciascuno di tali elementi ad “ottagono forato" deve essere agganciato ad altri elementi simili aventi le medesime caratteristiche, e per questo scopo nei punti mediani dei suoi lati rivolti all’esterno, sono presenti staffe, realizzate in acciaio od in altro metallo adatto allo scopo, con delle forature che consentono il passaggio di viti o simili.
  4. 4. Elementi modulari adatti ad essere gettati e fissati in fondali marini o simili secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzati dal fatto di essere realizzati in calcestruzzo preferibilmente costituito da elementi naturali, come la sabbia lavata, la ghiaia spezzata, evitando l'impiego di materiali compositi, con cemento non addittivato e non fluidificato, secondo composizioni prive di disarmanti sintetici per la sformatura, mentre le superfici del manufatto sono lavate con acqua salata per abbattere il ph superficiale.
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