ITVI960043U1 - Laterizio adibito alla costruzione di travetti ed architravi prefabbri cati per uso edilizio con un nuovo sistema di sostegno dell'armatura - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
per la realizzazione, in un unico elemento di laterizio, adibito alla costruzione di travetti o architravi prefabbricati, già al momento della trafila sia questa attraverso l’estrusione di un unico pezzo, o di una serie di due o più pezzi siano essi contrapposti o speculari a se stessi, un sistema di sostegno deH’armatura metallica alloggiata all'interno di esso , in forma di rilievi più o meno parallelamente distanziati tra di loro, benché essi siano, di direzione trasversale, di direzione longitudinale o sotto forma di un unico rilievo curvilineo zigzagante in direzione longitudinale alla base interna del pezzo, e alia direzione dei tondini di acciaio di armatura, facendosi che questi ultimi risultino contornati in ogni direzione da uno spessore minimo di 5 mm di malta cementizia, come da D.M.LLPP.03-12-1987 riguardante,
costruzioni prefabbricate. Successivo D.M.LL.PP. (decreto312 del 05-02-1996) al punto 7. 1.5.1. Protezione armature.
Il sostegno può essere realizzato in tre diversi modi:
1) da una serie di rilievi trasversali dello stesso materiale, alla base del manufatto, ancora durante la fase di trafila, più o meno distanziati tra loro in modo da creare, da un minimo di 2 elementi a un massimo di 25 su una misura standard del pezzo di cm 50, un sostegno discontinuo all’armatura metallica alloggiata all'interno del pezzo di laterizio, perché questa possa essere contornata in ogni direzione da uno spessore minimo di 5mm di malta cementizia, come da norme presenti nei sopracitati decreti (fig. 1 , fig. 2).
2) da una serie multipla di rilievi dello stesso materiale del prodotto ancora i n fase di trafila, e alla base dello stesso, affiancati e distanziati tra di loro ongitudinalmente al pezzo da un minimo di mm 2 al massimo di mm 20, Quindi successivamente a tratti schiacciati da un apposito rullo marcatore avorato in modo da ottenere con effetto alternato tra di loro o in modo asimmetrico, a distanza variabile più o meno costante, una serie di punte n rilievo da un minimo di 2 elementi a un massimo di 25 su una misura standard del pezzo di cm 50 , che a loro volta sosterrebbero e tratterrebbero i tondini di acciaio per armatura alloggiati all'interno del aezzo di laterizio, facendo in modo che questi possano essere contornati n ogni direzione da uno spessore minimo di 5mm di malta cementizia, come da norme presenti nei sopracitati decreti (fig. 3).
3) da uno o più rilievi curvilinei alla base del prodotto, e dello stesso materiale ancora in fase di trafila, zigzagante in senso longitudinale all'interno del pezzo a frequenza più o meno ripetuta in modo da ottenere da un minimo di 2 elementi di sostegno a un massimo di 25 su una misura standard del pezzo di cm 50, che a loro volta avrebbero permesso di contornare di malta cementizia l'armatura in acciaio da uno spessore minimo di 5mm in ogni direzione come da norme presenti nei sopracitati teoreti (fig. 4).
attualmente sia per la mancanza di prodotti in commercio rispecchianti tali normative sopracitate, sia per il mancato controllo sulle loro applicazioni nessun prefabbricatore/utilizzatore si è mai attenuto a tali norme, se non ner espressa volontà da parte di qualche progettista che per particolari impieghi lo richiedeva specificatamente.
in Questo caso il confezionatore doveva in modo manuale, inserire degli spessori prima della posa degli elementi di armatura in acciaio e del successivo getto di malta cementizia.
Questi di solito erano elementi di fortuna, cocci in cotto, sassolini, pezzetti di cartone, legno, qualche volta raramente in acciaio preformato a tale scopo, comunque tale operazione ora avviene solo in modo manuale con conseguente fermata dell’impianto di produzione e perdita di tempo con complicazioni ih lavorazione e aggravio dei costi finali del prodotto.
Quindi, se non espressamente richiesto, il rispetto di queste normative viene tralasciato.
Basti pensare che nel ciclo produttivo, l'elemento in laterìzio può ,a seconda dei tipo di impianto più o meno meccanizzato, essere caricato in nodo manuale o automatico su una rulliera di accumulo e alimentazione n modo continuo della linea di produzione, dove in una prima fase avviene l'inserimento di un certo numero di pezzi fino a realizzare la misura desiderata del travetto, quindi avviati ad una stazione intermedia dove avviene la posa degli elementi di armatura in acciaio. A questo punto sempre in automatico il tutto avanza nella linea mentre una colata di malta cementizia riempie e ricopre il tutto, finita questa operazione, il travetto viene vibrato su apposita stazione al fine di compattare, distribuire il getto n modo omogeneo e di farvi uscire l’acqua contenuta in esso perché questo possa avere ed acquistare maggior resistenza meccanica.
Come si può capire, qualsiasi operazione che intralci la continuità del ciclo automatico, intervenendo all'interno di esso, può solo comportare una perdita di produzione, un rìschio per l’incolumità dell’ooeratore. se questo entasse di intervenire senza arrestare momentaneamente l'impianto, con un conseguente innalzamento del costo di produzione e quindi del prodotto finale.
L'innovazione creata, rispetto al pezzo in laterizio tradizionale (fig. 5), oltre a permettere il rispetto delle normative per cui è stato ideato e prodotto, consente di produrre, senza interventi manuali, in modo automatico il travetto senza modifiche dei cicli produttivi nei soliti impianti, quindi senza aggiunta di costi supplementari e l'eliminazione dei rischi d'incolumità degli operatori.
BREVETTI STAMPI
1° STAMPO (FIG.2)
Brevettare la matrice di estrusione di uno stampo per la realizzazione di elementi in laterizio per la costruzione di travetti da solaio atta a modificare e a inserire nella sua forma originaria degli elementi di sostegno e di trattenimento dell’armatura in acciaio posta all’intemo di essi in fase di produzione del trave stesso perché quest’ultimo possa rispondere alle normative del D.M.LL.PP.03-12-1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate.) .'innovazione consiste neH’inserire in una matrice tradizionale una phigliottina mobile, in modo che questa alzandosi ed abbassandosi ipetutamente .crei una fuoriuscita maggiore di argilla in fase di trafila in modo alternato tanto da lasciare sulla base interna del manufatto una serie di setti in rilievo, questa può essere azionata in modo pneumatico in modo elettrico o attraverso un moto meccanico impresso o ricevuto da una ruota che sia a sua volta azionata dallo strisciamento con l’elemento in aterizio estruso dalla stessa matrice.
Questa ghialiottina aprendosi e richiudendosi ripetutamente in modo intermittente a freauenze prestabilite atte a creare una serie di rilievi in modo trasversale al pezzo in estrusione di minimo 2 rilievi fino a un massimo di 25 nella lunghezza standard di un pezzo di 50 cm creerà un sostegno all'appoggio dei tondini di acciaio di armatura, perché questi in fase di getto possano essere contornati in ogni direzione da uno spessore minimo di 5mm di malta cementizia.
.a presente innovazione e da ritenersi sia nella realizzazione di una matrice con ghigliottina atta alla trafila di un unico pezzo, o di 2 o più pezzi siano essi contrapposti o speculari a se stessi.
2° STAMPO (FIG. 1)
Brevettare la matrice di estrusione di uno stampo per la realizzazione di slementi in laterizio per la costruzione di travetti da solaio atta a modificare s a inserire nella sua forma originaria degli elementi di sostegno e di trattenimento dell’armatura in acciaio posta all'interno di essi in fase di produzione del trave stesso perché quest’ultimo possa rispondere alle normative del D.M.LL.PP.03-12-1987 (Norme tecniche per la sroaettazione. esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate.) L'innovazione consiste neH’inserire in una matrice tradizionale un rullo avorato appositamente per poter avere in esso una serie di incavi di quantità ,da1 a 4 . in modo che girando sul proprio asse provochi una iloriuscita di argilla in fase di trafila in modo alternato, tanto da creare dei eetti in rilievo. Questo PUÒ essere azionato in modo pneumatico.in modo elettrico o attraverso un moto meccanico impresso o ricevuto da una ruota che sia a sua volta azionata dallo strisciamento con l’elemento in laterizio estruso dalla stessa matrice.
Questo rullo appositamente lavorato farebbe aprire e richiudere una feritoia alla base del pezzo ripetutamente in modo intermittente a frequenze prestabilite atte a creare una serie di rilievi in modo trasversale al pezzo in estrusione di minimo 2 rilievi fino a un massimo di 25 nella lunghezza standard di un pezzo di 50 cm .creando un sostegno all’appoggio dei tondini di acciaio di armatura, perché questi in fase di detto possano essere contornati in ogni direzione da uno spessore minimo di 5mm di malta cementizia.
La presente innovazione ' e da ritenersi sia nella realizzazione di una matrice con un rullo predisposto con delle nicchie atto alla trafila di un Unico pezzo, o di 2 o più pezzi siano essi contrapposti o speculari a se stessi.
3° STAMPO (FIG. 3)
Brevettare la matrice di estrusione di uno stampo per la realizzazione di elementi in laterizio per la costruzione di travetti da solaio atta a modificare 3 a inserire nella sua forma originaria degli elementi di sostegno e di rattenimento dell’armatura in acciaio posta all’interno di essi in fase di produzione del trave stesso perché quest'ultimo possa rispondere alle normative del D.M.LL.PP.03-12-1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate.) L'innovazione consiste nel praticare in una matrice tradizionale una serie multipla di feritoie affiancate e distanziate tra di loro da un minimo di mm 2 3 un massimo di mm 20. ed accoppiato ad essa un rullo marcatore avorato appositamente per ottenere un effetto in modo alternato tra di oro. o in modo asimmetrico, a distanza più o meno costante, una serie di punte in rilievo sul prodotto finale con un minimo di 2 serie a un massimo di 25 serie di rilievi su una misura standard del pezzo di cm 50. Questo rullo può essere azionato in modo pneumatico, in modo elettrico o attraverso un moto meccanico impresso o ricevuto da una ruota che sia a sua volta azionata dallo strisciamento con l’elemento in laterìzio estruso dalla stessa matrice.
Questa serie di feritoie lascia fuoriuscire una serie di rilievi in argilla che successivamente schiacciati ripetutamente in modo intermittente a Sequenze prestabilite atte a creare una serie di rilievi in modo trasversale al pezzo in estrusione di minimo 2 rilievi fino a un massimo di 25 nella unohezza standard di un pezzo di 50 cm., creando un sostegno all'appoggio dei tondini di acciaio di armatura, perché questi in fase di getto possano essere contornati in ogni direzione da uno spessore minimo di 5 mm di malta cementizia.
La presente innovazione è da ritenersi sia nella realizzazione di una inatrìce con una serie di feritoie e successivo rullo marcatore atto alla rafila di un unico pezzo, o di 2 o più pezzi siano essi contrapposti o speculari a se stessi.
4° STAMPO ffio. 4)
Brevettare la matrice di estrusione di uno stampo per la realizzazione di elementi in laterìzio Der la costruzione di travetti da solaio atta a modificare ì a inserire nella sua forma originaria degli elementi di sostegno e di rattenimento dell’armatura in acciaio posta all’interno di essi in fase di produzione del trave stesso perché quest’ultimo possa rispondere alle normative del D.M.LL.PP. 03-12-1987 (Norme tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni prefabbricate.) L'innovazione consiste nell ’inserire in una matrice tradizionale una ghigliottina mobile con movimento alternativo lateralmente verso (destra e sinistra della matrice) dove su di essa sia stata ricavata una o più feritoie, questa può essere azionata in modo pneumatico, in modo elettrico o attraverso un moto meccanico impresso o ricevuto da una ruota che sia a sua volta azionata dallo strisciamento con l’elemento in laterìzio estruso dalla stessa matrice.
Questa ghigliottina spostandosi ripetutamente in modo intermittente verso destra e sinistra lascierebbe uno o più rilievi di argilla curvilinei zigzaganti n senso longitudinale sulla base interna del pezzo a frequenza più o meno ripetuta in modo da ottenere da un minimo di 2 rilievi fino a un massimo di 25 nella lunghezza standard di un pezzo di 50 cm, creando un sostegno all’appoggio dei tondini di acciaio di armatura, perché questi in fase di getto possano essere contornati in ogni direzione da uno spessore minimo di 5mm di malta cementizia.
La presente innovazione e da ritenersi sia nella realizzazione di una matrice con ghigliottina atta alla trafila di un unico pezzo, o di 2 o più pezzi siano essi contrapposti o speculari a se stessi.
Claims (2)
- RIVENDICAZIONI 1 ) Si rivendica l’utilizzo di stampi per la realizzazione di elementi in laterizio aventi setti in rilievo sulla base interna del manufato, realizzati per trafila o estrusione. aventi come scopo il sostegno e distanziamento dei ferri di armatura in modo da consentire, in fase di getto, una ricopertura omogenea dei ferri con uno spessore minimo di 5 millimetri di malta cementizia tutt’intomo ad essi.
- 2) Si rivendica l’utilizzo di elementi di laterizio aventi setti in rilievo sulla base interna del manufatto, realizzati per trafila o estrusione, aventi come scopo il sostegno e distanziamento dei ferri di armatura in modo da consentire, in fase di getto, una ricopertura omogenea dei ferri con uno spessore minimo di 5 millimetri di malta cementizia tutt’intomo ad
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