ITVI20130313A1 - Contenitore per un prodotto associabile ad un dispositivo di erogazione di tale prodotto e relativo sistema di erogazione. - Google Patents

Contenitore per un prodotto associabile ad un dispositivo di erogazione di tale prodotto e relativo sistema di erogazione.

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ITVI20130313A1
ITVI20130313A1 IT000313A ITVI20130313A ITVI20130313A1 IT VI20130313 A1 ITVI20130313 A1 IT VI20130313A1 IT 000313 A IT000313 A IT 000313A IT VI20130313 A ITVI20130313 A IT VI20130313A IT VI20130313 A1 ITVI20130313 A1 IT VI20130313A1
Authority
IT
Italy
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container
fluid
dispensing
dispensing device
interface portion
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Application number
IT000313A
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English (en)
Inventor
Evans Santagiuliana
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Taplast Srl
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Publication date
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Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B11/00Single-unit hand-held apparatus in which flow of contents is produced by the muscular force of the operator at the moment of use
    • B05B11/0005Components or details
    • B05B11/0089Dispensing tubes

Landscapes

  • Containers And Packaging Bodies Having A Special Means To Remove Contents (AREA)
  • Closures For Containers (AREA)
  • Details Of Rigid Or Semi-Rigid Containers (AREA)
  • Devices For Dispensing Beverages (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale avente titolo “CONTENITORE PER UN PRODOTTO ASSOCIABILE AD UN DISPOSITIVO DI EROGAZIONE DI TALE PRODOTTO E RELATIVO SISTEMA DI EROGAZIONE” di
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel campo tecnico dei sistemi di erogazione di prodotti.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un contenitore per un prodotto cui è associabile un dispositivo per l’erogazione del prodotto, preferibilmente sotto forma di un liquido o di una schiuma o di un prodotto nebulizzato o di un prodotto automizzato.
L’invenzione si riferisce altresì ad un sistema o set di erogazione comprendente tale contenitore ed il dispositivo per l’erogazione di tale prodotto.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
E’ noto nel settore dei sistemi di erogazione di prodotti, preferibilmente in forma di fluido o sottoforma di schiuma o come prodotto nebulizzato o automizzato, l’impiego di dispositivi di erogazione che vengono applicati a contenitori, realizzati tipicamente in plastica, che con la pressione della mano consentono l’erogazione del prodotto attraverso tali dispositivi.
Nel seguito ci si riferirà genericamente a prodotti, intendendo preferibilmente fluidi o schiume.
I campi di utilizzo di questi tipi di sistemi di erogazione di prodotti sono i più svariati. Tali prodotti si possono incontrare, ad esempio, nel settore della pulizia di bagni, di vetri, per la pulizia di forni da cucina, per la pulizia di mobili oppure per la distribuzione di saponi, di shampi, oppure di prodotti per la pulizia del viso, prodotti ad esempio per la cura delle mani, dei capelli, della pelle, per la creazione di schiuma da barba, o ancora per la pulizia di animali come cani e gatti.
L’erogazione del prodotto attraverso tali sistemi avviene mediante la opportuna pressione di un elemento mobile del dispositivo di erogazione da parte dell’utilizzatore che determina il prelevamento (aspirazione) di un quantità di fluido e/o e di aria dal contenitore sottostante.
Nei sistemi di tipo noto, il dispositivo di erogazione è applicato ad una zona di estremità del contenitore, o collo, tramite opportuni mezzi di collegamento, ad esempio tramite opportuni profili filettati (avvitamento), o con sistemi a baionetta od a scatto (snap) od a pressione.
Nei sistemi di tipo noto, poi, il dispositivo di erogazione comprende una canna pescante inserita nel contenitore tramite la quale una quantità di fluido viene aspirata per essere erogata.
Nel caso di erogazione di una schiuma, vantaggiosamente, la schiuma viene generata mediante la opportuna miscelazione di detta quantità di fluido con aria, anch’essa preferibilmente aspirata dal contenitore.
In una prima tipologia di sistema di erogazione di tipo noto, la canna pescante è costituita da una cannula che sporge inferiormente dal dispositivo di erogazione. La cannula viene inserita all’interno del contenitore al momento del fissaggio del dispositivo al collo del contenitore.
In una differente tipologia di sistema di erogazione di tipo noto, la canna pescante è realizzata direttamente nel contenitore. La canna pescante è definita tipicamente da un canale realizzato nelle pareti del contenitore che si estende da un foro di ingresso in una zona prossima al fondo fino ad un foro di uscita in una zona del collo del contenitore in corrispondenza della zona di applicazione del dispositivo di erogazione. Il dispositivo di erogazione sarà in tal caso sprovvisto di canna pescante e presenterà invece un foro di ingresso atto ad essere connesso ermeticamente al foro di uscita della canna pescante.
Tali sistemi di erogazione appartenenti allo stato della tecnica presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente di tali sistemi o set di erogazione è costituito dalla complessità realizzativa, in particolare nelle fasi di assemblaggio del dispositivo di erogazione al contenitore.
Durante la fase di assemblaggio, infatti, particolare cura dovrà essere posta nell’orientare correttamente il dispositivo di erogazione rispetto al collo del contenitore in modo tale da allineare in modo corretto, e preferibilmente far coincidere, il foro di ingresso del dispositivo di erogazione con il foro di uscita della canna pescante sul contenitore.
Tale allineamento risulta poi particolarmente difficoltoso qualora il collegamento del dispositivo è effettuato sul collo del contenitore tramite avvitamento, per cui l’effettivo orientamento del dispositivo di erogazione rispetto al foro di uscita della canna pescante è dato dalla pozione di fine corsa ottenuta con l’avvitamento.
In ogni caso ed indipendentemente dal tipo di collegamento tra dispositivo di erogazione e contenitore, le operazioni di assemblaggio richiedono una particolare cura, e quindi tempo, per assicurare un allineamento il più corretto possibile tra il foro del dispositivo di erogazione ed il foro di uscita della camera pescante.
Inoltre, in taluni casi, ad esempio nel caso di assemblaggio per avvitamento, il perfetto allineamento è difficilmente ottenibile, andando ad incidere sull’efficienza del dispositivo di erogazione in relazione alla effettiva quantità di fluido aspirata tramite la canna pescante.
Pertanto appare evidente da quanto detto sopra che esiste la necessità di individuare soluzioni alternative e maggiormente funzionali rispetto a quelle note.
Lo scopo principale della presente invenzione è quindi quello di risolvere od almeno ovviare in parte ai problemi che caratterizzano le soluzioni note nello stato della tecnica.
E’ in particolare un primo scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di semplificare le operazioni necessarie al suo assemblaggio.
E’ un altro scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione consenta di ridurre i tempi di assemblaggio. E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di ridurre i costi di produzione rispetto ai sistemi di tipo noto.
E’ un ulteriore scopo dell’invenzione realizzare un sistema o set di erogazione che consenta di garantire l’efficienza di erogazione rispetto ai sistemi di tipo noto.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che si possa realizzare un sistema di erogazione di un fluido comprendente un contenitore ed un dispositivo di erogazione applicabile a detto contenitore che possa essere assemblato in modo semplice senza porre particolare attenzione sull’orientamento reciproco del dispositivo di erogazione rispetto al contenitore.
In un suo primo aspetto, pertanto, la presente invenzione ha per oggetto un contenitore di contenimento di un fluido associabile ad un dispositivo di erogazione di detto fluido, detto contenitore comprendendo una prima parte che definisce un volume per il contenimento di detto fluido ed una seconda parte provvista di mezzi di collegamento per la connessione a detto dispositivo di erogazione, detto contenitore comprendendo inoltre almeno un canale di convogliamento di detto fluido avente almeno un ingresso che comunica con detto volume ed almeno una uscita disposta in corrispondenza di detta seconda parte, in cui detto almeno un canale di convogliamento è realizzato di pezzo con detto contenitore e dal fatto che detta almeno una uscita termina in una porzione di interfaccia per il convogliamento di detto fluido a detto dispositivo di erogazione in cui detta porzione di interfaccia comprende almeno una apertura posizionata in una zona centrale di detta seconda parte di detto contenitore, detta almeno una apertura essendo atta a ricevere l’inserimento di almeno una parte di detto dispositivo di erogazione.
Preferibilmente, la porzione di interfaccia comprende inoltre una camera di raccolta in cui sfocia l’uscita di detto canale di convogliamento.
In una sua prima forma di esecuzione preferita, la camera di raccolta è definita da un elemento di raccolta associato amovibilmente alla seconda parte del contenitore.
In una differente forma di esecuzione preferita, la camera di raccolta è realizzata di pezzo nella seconda parte del contenitore.
In una preferita forma realizzativa, la camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione pari a 360°.
In una differente forma realizzativa, la camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione inferiore a 360°.
In una ulteriore forma realizzativa, la camera di raccolta comprende due o più porzioni che si sviluppano attorno ad un asse principale, almeno una di dette porzioni essendo atta a comunicare con almeno una via di convogliamento appartenente al dispositivo di erogazione.
In una ulteriore preferita forma realizzativa, la porzione di interfaccia è definita dalla zona di estremità dell’uscita di detto canale di convogliamento.
Vantaggiosamente, l’apertura della porzione di interfaccia è atta a comunicare con almeno una via di convogliamento del fluido appartenente al dispositivo di erogazione.
Preferibilmente il contenitore comprende almeno un ulteriore ingresso atto a consentire l’immissione di aria proveniente dal dispositivo di erogazione o dall’esterno in detto volume.
Opportunamente, il canale di convogliamento è realizzato nelle pareti del contenitore.
Preferibilmente, l’ingresso del canale di convogliamento comunica con il volume all’interno del contenitore in una zona prossima al fondo della prima parte del contenitore.
Preferibilmente, l’apertura della porzione di interfaccia comprende un bordo di forma circolare.
In un suo altro aspetto la presente invenzione ha per oggetto un sistema di erogazione di un fluido del tipo comprendente un contenitore di contenimento di detto fluido ed un dispositivo di erogazione associabile a detto contenitore, in cui detto contenitore è realizzato secondo quanto descritto sopra.
Preferibilmente il dispositivo di erogazione comprende una camera di aspirazione/compressione e comprende un ingresso di aspirazione atto a comunicare con l’apertura della porzione di interfaccia del contenitore.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale è fatto riferimento alle tavole di disegno allegate; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti della presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
- la fig. 1 mostra una vista assonometrica di un dispositivo per l’erogazione di un fluido associato ad un contenitore per realizzare un sistema di erogazione secondo una preferita forma realizzativa dell’invenzione;
- la fig. 2 mostra una vista in sezione laterale del sistema di erogazione di fig. 1 ;
- le figure 3 e 4 mostrano la vista in sezione longitudinale del sistema di erogazione di figura 2 in differenti fasi operative;
- le figure da 5 a 8 mostrano varianti realizzative di figura 2; - le figure 9 e 10 mostrano la vista in sezione longitudinale del sistema di erogazione di figura 8 in differenti fasi operative;
- le figure 1 1 e 12 mostrano ulteriori varianti realizzative di figura 8.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE
Mentre nella descrizione seguente relativa alle figure verranno esposte forme di realizzazione particolari della presente invenzione, risulta chiaro che la presente invenzione non è limitata a tali forme particolari di realizzazione ma, piuttosto, le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo e la portata della quale sono definiti dalle rivendicazioni.
Gli esempi di attuazione dell ’invenzione di seguito descritti si riferiscono in particolare a sistemi di erogazione di un prodotto detergente.
È chiaro che la soluzione proposta potrà essere applicata anche a sistemi per l’erogazione di profumi o prodotti alimentari, o qualsiasi altro fluido in genere, che debba essere prelevato da un contenitore e convogliato verso l’esterno sotto forma di liquido o di schiuma o nebulizzata od atomizzata.
Un esempio di realizzazione non limitativo di un sistema o set di erogazione oggetto della presente invenzione comprendente un contenitore che forma anch’esso oggetto della presente invenzione è rappresentato in figura 1.
Più in particolare, il sistema di erogazione, indicato complessivamente con il numero 100, comprende un contenitore 1 ed un dispositivo di erogazione 50 ad esso associato.
Il contenitore 1 comprende, preferibilmente, un recipiente rigido adatto a contenere un fluido detergente F da erogare. Il contenitore 1 individua un volume V di contenimento per il fluido F da erogare.
Il contenitore 1 è provvisto di mezzi di collegamento 10 per il dispositivo di erogazione 50. Nella forma realizzativa qui illustrata, i mezzi di collegamento 10 comprendono un elemento tubolare 1 1 , o collo, su cui è presente un bordo filettato 12. Tale bordo filettato 12 è adatto ad accoppiarsi ad un corrispondente profilo filettato 51 appartenente al dispositivo di erogazione 50, cosicché il dispositivo di erogazione 50 potrà essere associato al sottostante contenitore 1 tramite avvitamento. E’ chiaro, tuttavia, che i suddetti mezzi di collegamento 10 potranno essere realizzati in forme diverse e compatibili alla conformazione reciproca della zona di collegamento tra contenitore e dispositivo di erogazione. Ad esempio, i profili filettati potranno essere sostituiti da qualsiasi tipologia di sistema di collegamento di tipo noto, come sistemi a baionetta od a scatto (snap) od a pressione.
Per quanto concerne il dispositivo di erogazione 50 esso è, in questa realizzazione, provvisto di mezzi atti ad erogare detto fluido detergente F sotto forma di fluido, vale a dire l’erogazione del fluido F così come è presente nel contenitore 1.
Più in particolare il dispositivo di erogazione 50 comprende innanzitutto mezzi di collegamento 52 al contenitore 1. Nella forma realizzativa descritta e come detto precedentemente, i mezzi di collegamento 52 comprendono un profilo filettato 51.
Il profilo filettato 51 è vantaggiosamente realizzato in un bordo anulare 54, o ghiera. E’ chiaro, analogamente a quanto detto sopra, che i mezzi di collegamento 52 potranno essere realizzati in forme diverse e compatibili alla conformazione reciproca della zona di collegamento tra contenitore e dispositivo di erogazione, ad esempio sistemi a baionetta od a scatto (snap) od a pressione.
Il dispositivo di erogazione 50 comprende poi mezzi di erogazione costituiti da un’unità di aspirazione/erogazione 53. L’unità di aspirazione/erogazione 53 è atta a prelevare dal contenitore 1 il fluido F, costituito in questo caso da un liquido detergente, per convogliarlo verso l’esterno.
I particolari costruttivi dell’unità di aspirazione/erogazione 53 non vengono qui è descritti in quanto appartenenti alle tecniche note. Si individuano, tuttavia, una camera di aspirazione/compressione 55 per il fluido F ed almeno un ingresso di aspirazione 56 del fluido F atto ad essere inserito all’interno del contenitore 1. L’unità di aspirazione/erogazione 53 comprende superiormente un elemento attuatore 57, comprendente un pulsante di azionamento 57, chiamato anche beccuccio o cappuccio. Il cappuccio 57 comunica con la camera di aspirazione/compressione 55 e consente l’erogazione di una dose del fluido F dalla camera di aspirazione/compressione 55 verso l’esterno, attraverso una bocca di uscita 58, quando il cappuccio 57 viene spinto in basso verso il contenitore 1. L’unità di aspirazione/erogazione 53 comprende inoltre preferibilmente mezzi elastici 66 che assicurano, ad erogazione avvenuta, il ritorno del cappuccio 57 alla posizione di riposo dopo il suo azionamento verso il contenitore 1.
In corrispondenza dell’ingresso di aspirazione 56 sono posizionati mezzi valvolari 60, preferibilmente una sfera 60, atti a regolare il passaggio di fluido dall’interno del contenitore 1 alla camera di aspirazione/compressione 55, come vedremo meglio in seguito.
L’ingresso di aspirazione 56 comprende, preferibilmente, un cilindrico cavo. In tal caso, preferibilmente, la sfera 60 agisce all’estremità superiore del cilindro cavo 56 per consentire e/o inibire il passaggio di fluido all’interno del cilindro cavo 56.
L’unità di aspirazione/erogazione 53 comprende poi, preferibilmente, una via di ripristino 61 dell’aria atta a reintegrare la dose di fluido erogata con una dose d’aria all’interno del contenitore 1 durante l’erogazione, come verrà descritto in seguito.
Mentre la forma realizzativa qui mostrata è del tutto esemplificativa, in varianti realizzative il dispositivo di erogazione potrà essere realizzato differentemente, ad esempio per consentire l’erogazione di un prodotto sotto forma di schiuma e quindi tramite un opportuno sistema di miscelazione del fluido con aria.
Ancora, in varianti realizzative il dispositivo di erogazione potrebbe essere sprovvisto di una via di ripristino dell’aria, in particolare nel caso di impiego di contenitori collassabili. Secondo la presente forma realizzativa, il contenitore 1 comprende una prima parte 2 ed una seconda parte 3. In particolare, la prima parte 2 comprende pareti laterali 5 ed un fondo 6 del contenitore 1 mentre la seconda parte 3 costituisce la parte superiore del contenitore 1.
La prima parte 2 individua sostanzialmente il volume V di contenimento per il fluido F da erogare.
Le pareti laterali 5 ed il fondo 6 che costituiscono la prima parte 2 del contenitore 1 e che definiscono il detto volume V, sono preferibilmente realizzate in un materiale plastico.
La seconda parte 3 del contenitore 1 è provvista dei mezzi di collegamento 10 per il dispositivo di erogazione 50, come descritto precedentemente.
Secondo un primo aspetto della presente invenzione, la prima parte 2 del contenitore 1 comprende un canale 20 che si estende da un ingresso 21 che comunica con detto volume V ad una bocca di uscita 22 disposta in corrispondenza della seconda parte 3.
L’ingresso 21 del canale 20 comunica con detto volume V preferibilmente in una zona prossima al fondo 6 del contenitore 1.
Ciò garantisce il prelevamento ed il passaggio di tutto fluido F dal fondo 6 del contenitore 1.
Il canale 20 è preferibilmente realizzato di pezzo con le pareti laterali 5 del contenitore 1 , più preferibilmente realizzato di pezzo durante lo stampaggio di un materiale plastico che realizza il contenitore 1.
Secondo un’altro aspetto della presente invenzione, la bocca di uscita 22 del canale 20 termina in una porzione di interfaccia 70 per il convogliamento del fluido F al dispositivo di erogazione 50.
Nella forma realizzativa preferita qui illustrata, la porzione di interfaccia 70 è definita da una elemento di raccolta 71 associato amovibilmente ad un bordo anulare interno 72 del contenitore 1. Il bordo anulare interno 72 presenta preferibilmente una forma coniugata all’elemento di raccolta 71. Più preferibilmente, il bordo anulare interno 72 presenta una forma circolare atta a riceve l’elemento di raccolta 71 configurato quest’ultimo in forma di porzione cilindrica.
L’elemento di raccolta 71 comprende una via di ingresso 73 in corrispondenza della bocca di uscita 22 del canale 20 ed una sede di ricevimento 74 per l’ingresso di aspirazione 56 dell’unità di aspirazione/erogazione 53.
La sede di ricevimento 74 è preferibilmente posizionata centralmente rispetto alla seconda parte 3 del contenitore 1. In particolare, la sede centrale di ricevimento 74 presenta, preferibilmente, una sezione circolare atta a ricevere la porzione cilindrica cava che definisce l’ingresso di aspirazione 56.
L’elemento di raccolta 71 presenta pertanto sostanzialmente una forma a tazza e definisce preferibilmente una camera anulare di raccolta 71a che si estende circonferenzialmente per 360° rispetto ad un asse di sviluppo longitudinale X del contenitore 1.
Vantaggiosamente, quando il dispositivo di erogazione 50 viene associato al contenitore 1 , nel caso di specie tramite avvitamento, l’ingresso di aspirazione 56 si inserisce nella sede centrale di ricevimento 74 dell’elemento di raccolta 71. Ancora vantaggiosamente, grazie alla pozione centrale della sede di ricevimento 74 l’ingresso di aspirazione 56 si inserisce in tale sede indipendentemente da come viene avvitato il dispositivo di erogazione 50 sul contenitore 1 , cioè indipendentemente da come sono realizzati i profili filettati delle due parti che vengono connesse.
Pertanto, il flusso del fluido F proveniente dal canale 20 è sempre garantito con la massima efficienza, indipendentemente da come il dispositivo di erogazione 50 è connesso al contenitore 1 ed indipendentemente quindi dal tipo di mezzi di collegamento reciproci (per avvitamento come nel presente caso, oppure tramite accoppiamento a scatto, a baionetta, a pressione, etc.).
In varianti realizzative preferite, la camera di raccolta potrebbe non estendersi circonferenzialmente e completamente per 360°. Si potrebbe prevedere, infatti, una estensione della camera di raccolta per un settore di circonferenza, cioè una estensione inferiore ai 360°. Ancora, la camera di raccolta potrebbe comprendere due o più porzioni comunicanti tra loro disposte circonferenzialmente una accanto all’altra, ciascuna porzione avente una estensione inferiore ai 360°. Preferibilmente, il canale 20 in tal caso sfocia in una di dette porzioni. In varianti realizzative, il canale 20 sfocia in almeno due porzioni o eventualmente in tutte le porzioni.
La sede centrale di ricevimento 74 dell’elemento di raccolta 71 consente di ottenere un vantaggio rispetto all’arte nota ove per ottenere la massima efficienza di erogazione, senza alcuna ostruzione, è necessaria una attenta connessione tra le parti o addirittura una perfetta coincidenza tra i mezzi di connessione (come ad esempio una perfetta realizzazione dei profili filettati che consentano di ottenere un ben preciso punto di fine corsa).
Secondo la presente invenzione, invece, la realizzazione dei mezzi di connessione risulta semplificata e non necessita di particolare attenzione nel loro dimensionamento.
Ciò determina una riduzione dei tempi e/o costi di realizzazione dei componenti del sistema di erogazione.
Inoltre, anche le fasi di montaggio non richiedono particolare attenzione per il perfetto allineamento tra le parti da connettere, contribuendo ulteriormente alla riduzione dei tempi e/o costi di assemblaggio del sistema.
Il funzionamento del sistema di erogazione 100 della presente forma realizzativa dell’invenzione è descritto brevemente con riferimento alle figure 2, 3 e 4.
Prima dell’erogazione, cioè nella fase operativa di riposo mostrata in figura 2, nella camera di aspirazione/compressione 55 è presente il fluido F da erogare, ivi confluito nella fase di ripristino di una precedente erogazione, come verrà descritto in seguito con riferimento ad esempio alla figura 4.
L’utilizzatore agisce quindi in spinta sul beccuccio 57, come mostrato in figura 3. Durante tale spinta, o fase di erogazione, il fluido F dalla camera di aspirazione/compressione 55 viene erogato verso l’esterno, attraverso la bocca di uscita 58.
Contemporaneamente, i mezzi valvolari 60, in particolare la sfera 60, chiudono l’ingresso di aspirazione 56 tra camera di aspirazione/compressione 55 e camera di raccolta 71 a.
Attraverso la via di ripristino 61 dell’aria una quantità d’aria A entra all’interno del contenitore 1 mentre una quantità di fluido F I viene convogliata nella camera di raccolta 71a attraverso il canale 20.
La fase di erogazione termina quando il beccuccio 57 raggiunge il suo fine corsa, come mostrato nella posizione operativa di figura 3, o altrimenti quando l’utilizzatore rilascia anticipatamente il beccuccio 57 stesso.
Successivamente al rilascio del beccuccio 57 esso di riporta nella posizione operativa iniziale, mostrata in figura 4 e corrispondente alla porzione operativa di figura 2.
Durante tale fase, o fase di ripristino, la dose di fluido F I dalla camera di raccolta 71 a viene convogliata alla camera di aspirazione/compressione 55 attraverso l’apertura automatica dei mezzi valvolari 60.
Una certa quantità di fluido sarà preferibilmente convogliata alla camera di aspirazione/compressione 55 direttamente dal canale 20 che pesca dal fondo 6 del contenitore 1.
Al termine della fase di ripristino, nella camera di aspirazione/compressione 55 è presente il fluido pronto per la nuova erogazione.
In figura 5 è mostrata una variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 2, più in particolare una variante realizzativa del contenitore 101.
II contenitore 101 differisce dal contenitore 1 precedentemente descritto per il solo fatto che la porzione di interfaccia 170 è realizzata di pezzo con il contenitore 101. In figura 6 è mostrata un’altra variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 2, più in particolare una variante realizzativa del contenitore 201.
Il contenitore 201 differisce dal contenitore 1 precedentemente descritto per il solo fatto che la porzione di interfaccia 270 corrisponde sostanzialmente con la bocca di uscita 22 del canale 20 in cui è definita una sede centrale di ricevimento 274 per l’ingresso di aspirazione 56 dell’unità di aspirazione/erogazione 53 del dispositivo di erogazione 50. La sede centrale di ricevimento 274 è ancora preferibilmente posizionata centralmente rispetto alla seconda parte 203 del contenitore 20 1 .
In particolare, la sede centrale di ricevimento 274 presenta, preferibilmente, una sezione circolare atta a ricevere la porzione cilindrica cava che definisce l’ingresso di aspirazione 56.
In tale forma realizzativa, la porzione di interfaccia 270 non definisce una camera di raccolta del tipo descritto precedentemente.
In tale forma realizzativa, preferibilmente, durante la fase di ripristino, la camera di aspirazione/compressione 55 viene riempita dal fluido proveniente direttamente dal canale 20 che pesca dal fondo 6 del contenitore 1.
In figura 7 è mostrata una variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 2.
Il contenitore 301 differisce dal contenitore 1 precedentemente descritto per il fatto che la porzione di interfaccia 370 corrisponde sostanzialmente con la bocca di uscita 22 del canale 20 in cui è definita una sede centrale di ricevimento 374 per l’ingresso di aspirazione 356 dell’unità di aspirazione/erogazione 353 del dispositivo di erogazione 350.
In particolare, la sede centrale di ricevimento 374 presenta, preferibilmente, una sezione circolare atta a ricevere la porzione cilindrica che definisce l’ingresso di aspirazione 356.
L’ingresso di aspirazione 356 dell’unità di aspirazione/erogazione 353 comprende preferibilmente una porzione circolare cava esterna 356a atta ad inserirsi nella sede centrale di ricevimento 374 ed una porzione cava interna 356b per il passaggio del fluido F.
Tra la porzione circolare cava esterna 356a e la porzione cava interna 356b è definita una camera di raccolta 371.
La posizione della sede centrale di ricevimento 374 consente di ottenere i medesimi vantaggi sopra descritti con riferimento alla realizzazione ed all’assemblaggio del dispositivo di erogazione 350 al contenitore 301.
Per quanto concerne il funzionamento del sistema di erogazione 100 della presente forma realizzativa, esso è sostanzialmente uguale a quello descritto in precedenza con riferimento alle figure 2, 3 e 4 per la prima forma realizzativa.
In figura 8 è mostrata una variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 2.
Il sistema di erogazione 100 differisce per la differente realizzazione del contenitore 401 , mentre il dispositivo di erogazione 50 è sostanzialmente uguale a quello precedentemente descritto.
Più in particolare, il contenitore 401 comprende un sacchetto contenitore 401 ’ ed un elemento di supporto 410.
Nel sistema di erogazione 100, in particolare, il sacchetto contenitore 401 ’ sarà preferibilmente del tipo uso e getta ed utilizzabile per un periodo di tempo limitato fino al suo esaurimento, raggiunto il quale esso sarà vantaggiosamente sostituito con uno nuovo contenitore pieno.
Il sacchetto contenitore 401 ’ costituisce pertanto, preferibilmente, un elemento di ricambio del sistema di erogazione 100.
Il sacchetto contenitore 401 ’ costituisce un recipiente non rigido del tipo almeno parzialmente flessibile, cioè collassabile e/o deformabile, adatto a contenere il fluido F da erogare.
II sacchetto contenitore 401 ’, in seguito indicato semplicemente contenitore per semplicità espositiva, comprende una prima parte 2 ed una seconda parte 3. In particolare, alla prima parte 2 appartengono le pareti laterali 5 ed il fondo 6 del contenitore 401 ’ mentre la seconda parte 3 costituisce la parte superiore del contenitore 401 ’ .
La prima parte 2 costituisce una sacca o sacchetto che individua il volume V di contenimento per il fluido F da erogare.
Le pareti laterali 5 ed il fondo 6 che costituiscono la prima parte 2 del contenitore 401 ’, sono preferibilmente realizzate in un film di materiale plastico o plastificato (eventualmente termosaldato lungo alcuni bordi di chiusura 7, 8), adatto a contenere il fluido F.
La prima parte 2 definisce di fatto un involucro collassabile/deformabile particolarmente adatto ad assumere una forma sostanzialmente appiattita e poco ingombrante quando risulta vuoto ed atto ad essere agevolmente riempito col prodotto F (fluido) da parte del produttore o fornitore di ricambi.
La seconda parte 3 del contenitore 401 ’ è provvista di mezzi di collegamento 10 per il dispositivo di erogazione 50. Nella forma realizzativa qui illustrata, i mezzi di collegamento 10 comprendono un elemento tubolare 1 1 , o collo, su cui è presente un bordo filettato 12, analogamente a quanto descritto per le forme realizzative precedenti.
La seconda parte 3 del contenitore 401 ’ in corrispondenza dei mezzi di collegamento 10 comprende una porzione rigida 13. La porzione rigida 13, comprende preferibilmente una porzione di materiale rigido opportunamente sagomata su cui sono definiti i detti mezzi di collegamento 10, nel caso di specie il collo 1 1 ed il suo bordo filettato 12.
Più preferibilmente, la porzione rigida 13 comprende uno strato di materiale plastico rigido realizzato di pezzo col collo 1 1 , più preferibilmente co-stampato. La porzione rigida 13 è poi preferibilmente termosaldata alle pareti laterali 5 della prima parte 2.
E’ evidente, tuttavia, che in varianti realizzative la porzione rigida 13 potrà essere realizzata differentemente e associata in modo opportuno ai mezzi di collegamento 10 ed alla prima parte 3 sottostante del contenitore 401 ’ .
La prima parte 3 del contenitore 401 ’ comprende due sedi 43 la, 43 lb, atta a ricevere l’elemento di supporto 410.
Le due sedi 43 l a, 43 lb sono sostanzialmente uguali e comprendono ciascuna, preferibilmente un canale 43 l a, 43 lb, o tasca, che si sviluppa sostanzialmente per tutta l’estensione longitudinale del contenitore 401 ’.
Vantaggiosamente, il volume V di contenimento del fluido F risulta ermeticamente confinato rispetto a ciascuna di dette tasche 43 l a, 43 lb. Ciò è preferibilmente ottenuto mediante la realizzazione di un rispettivo bordo ermetico 407a, 408a ottenuto preferibilmente mediante un procedimento di termosaldatura.
Il contenitore 401 con le sedi 431 a, 431b è atto a ricevere, come detto in precedenza, l’elemento di supporto 410.
L’elemento di supporto 410 comprende preferibilmente una porzione di base 481 da cui si estendono due aste 481 a, 481b. Le due aste 481a, 481b vengono inserite per scorrimento all’interno delle corrispondenti tasche 43 la, 43 lb del contenitore 1 e si inseriscono in rispettive rientranze 433a, 433b della porzione rigida 13.
Preferibilmente, l’elemento di supporto 410 è realizzato in materiale rigido. Preferibilmente, l’elemento di supporto 410 è realizzato in materiale plastico rigido, più preferibilmente mediante stampaggio.
La porzione rigida 413 unitamente all’elemento di supporto 410 consentono il sostentamento del dispositivo di erogazione 50 e del sistema di erogazione 100 nel suo complesso.
Il contenitore 401 comprende poi un canale 420 che si estende da un ingresso 421 che comunica con detto volume V ad una bocca di uscita 422 disposta in corrispondenza della seconda parte 3.
L’ingresso 421 del canale 420 comunica con detto volume V preferibilmente in una zona prossima al fondo 6 del contenitore 401 .
Una prima parte del canale 420 è preferibilmente realizzata di pezzo con le pareti laterali 5 del contenitore 401 , più preferibilmente ottenuta mediante la realizzazione di un rispettivo bordo ermetico 420a. Il bordo ermetico 420a è ottenuto preferibilmente mediante un procedimento di termosaldatura.
Una seconda parte del canale 420 terminante nella bocca di uscita 422 è preferibilmente realizzata di pezzo nella porzione rigida 13.
La bocca di uscita 422 del canale 420 termina preferibilmente in una porzione di interfaccia 470. La porzione di interfaccia 470 comprende un elemento di raccolta 471 associato amovibilmente in un bordo anulare interno 472 definito sulla porzione rigida 13 del contenitore 401. Il bordo anulare interno 472 presenta preferibilmente una forma coniugata all’elemento di raccolta 471. Più preferibilmente, il bordo anulare interno 472 presenta una forma circolare atta a riceve l’elemento di raccolta 471 , quest’ultimo configurato come una porzione cilindrica.
L’elemento di raccolta 471 comprende una via di ingresso 473 in corrispondenza della bocca di uscita 422 del canale 420.
La porzione di interfaccia 470 comprende poi una sede di ricevimento 474 per l’ingresso di aspirazione 56 dell’unità di aspirazione/erogazione 53.
La sede di ricevimento 474 è realizzata da un bordo anulare 474a realizzato nella porzione rigida 13.
La sede centrale di ricevimento 474 è preferibilmente posizionata centralmente rispetto alla seconda parte 3 del contenitore 1.
In particolare, la sede centrale di ricevimento 474 presenta, preferibilmente, una sezione circolare atta a ricevere la porzione cilindrica esterna della camera di aspirazione/compressione 55.
Vantaggiosamente, quando il dispositivo di erogazione 50 viene associato al contenitore 401 , nel caso di specie tramite avvitamento, la porzione cilindrica esterna della camera di aspirazione/compressione 55 si inserisce nella sede centrale di ricevimento 474 della porzione rigida 13 e l’ingresso di aspirazione 56 si inserisce nell’elemento di raccolta 471.
La posizione della sede centrale di ricevimento 474 consente di ottenere i medesimi vantaggi sopra descritti con riferimento alla realizzazione ed all’assemblaggio del dispositivo di erogazione 50 al contenitore 401.
La porzione rigida 13, comprende poi preferibilmente un ulteriore canale 490 atto a porre in comunicazione l’interno del contenitore 401 alla via di ripristino dell’aria 61 del dispositivo di erogazione 50.
Per quanto concerne il funzionamento del sistema di erogazione 100 della presente forma realizzativa, esso è sostanzialmente uguale a quello descritto in precedenza con riferimento alle figure 2, 3 e 4 per la prima forma realizzativa.
In particolare, la figura 8 mostra la fase operativa di riposo del sistema di erogazione 100, la figura 9 mostra la fase di erogazione e la figura 10 la fase di rilascio.
In figura 1 1 è mostrata una variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 8, più in particolare del contenitore 501.
Il contenitore 501 differisce dal contenitore 401 precedentemente descritto per il solo fatto che la porzione di interfaccia 570 è realizzata di pezzo con il contenitore 401. In figura 12 è mostrata una variante realizzativa del sistema di erogazione 100 di figura 8, più in particolare una variante realizzativa del contenitore 601.
II contenitore 601 differisce dal contenitore 401 precedentemente descritto per il solo fatto di non presentare l’elemento di supporto 410 e le rispettive sedi 431a, 431b, atta a ricevere tale elemento di supporto 410.
In tale forma realizzativa, il contenitore è preferibilmente rigido e preferibilmente realizzato in materiale plastico.
Mentre le forme realizzative qui mostrate sono del tutto esemplificative, in varianti realizzative il contenitore potrà essere realizzato differentemente. Ad esempio, si potranno prevedere più canali dislocati perifericamente al contenitore comunicanti da una parte col volume interno del contenitore e dall’altra parte sfocianti nella camera di raccolta.
Si è quindi dimostrato che la presente invenzione permette di raggiungere gli scopi prefissati. In particolare permette la realizzazione di un sistema di erogazione di un fluido che consenta di semplificare le operazioni necessarie al suo assemblaggio rispetto ai dispositivi di tipo noto.
Mentre la presente invenzione è stata descritta con riferimento alle forme di realizzazione particolari rappresentate nelle figure, va notato che la presente invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione rappresentate e descritte; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo definito dalle rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) di contenimento di un fluido associabile ad un dispositivo di erogazione (50; 350) di detto fluido (F), detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) comprendendo una prima parte (2) che definisce un volume (V) per il contenimento di detto fluido (F) ed una seconda parte (3; 203; 303) provvista di mezzi di collegamento (10) per la connessione a detto dispositivo di erogazione (50; 350), detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) comprendendo inoltre almeno un canale di convogliamento (20; 420) di detto fluido (F) avente almeno un ingresso (21; 421) che comunica con detto volume (V) ed almeno una uscita (22; 422) disposta in corrispondenza di detta seconda parte (3; 203; 303), caratterizzato dal fatto che detto almeno un canale di convogliamento (20; 420) è realizzato di pezzo con detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) e dal fatto che detta almeno una uscita (22; 422) termina in una porzione di interfaccia (70; 170; 270; 370; 470; 570) per il convogliamento di detto fluido (F) a detto dispositivo di erogazione (50; 350) in cui detta porzione di interfaccia (70; 170; 270; 370; 470; 570) comprende almeno una apertura (74; 274; 374; 474) posizionata in una zona centrale di detta seconda parte (3; 203; 303) di detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401 ; 501 ; 601 ), detta almeno una apertura (74; 274; 374; 474) essendo atta a ricevere l’inserimento di almeno una parte (56; 356) di detto dispositivo di erogazione (50; 350).
  2. 2) Contenitore (1 ; 101 ; 301 ; 401 ; 501 ; 601) secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che detta porzione di interfaccia (70; 170; 370; 470; 570) comprende inoltre una camera di raccolta (71 a; 371) in cui sfocia detta almeno una uscita (22; 422) di detto almeno un canale di convogliamento (20; 420).
  3. 3) Contenitore (1 ; 301 ; 401 ; 601) secondo la rivendicazione 2), caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta è definita da un elemento di raccolta associato amovibilmente a detta seconda parte (3 ; 303) di detto contenitore (1 ; 101 ; 301 ; 401 ; 601).
  4. 4) Contenitore (101 ; 501) secondo la rivendicazione 2), caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta è realizzata di pezzo in detta seconda parte (3) di detto contenitore (101 ; 501).
  5. 5) Contenitore (1 ; 101 ; 301 ; 401 ; 501 ; 601) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione pari a 360°.
  6. 6) Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta si sviluppa attorno ad un asse principale per un’estensione inferiore a 360°.
  7. 7) Contenitore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta camera di raccolta comprende due o più porzioni che si sviluppano attorno ad un asse principale, almeno una di dette porzioni essendo atta a comunicare con almeno una via di convogliamento appartenente a detto dispositivo di erogazione (50; 350).
  8. 8) Contenitore (201 ; 301) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione di interfaccia (270; 370) è definita dalla zona di estremità di detta uscita (22) di detto almeno un canale di convogliamento (20).
  9. 9) Contenitore (1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401 ; 501 ; 601 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una apertura (74; 274; 374; 474) di detta porzione di interfaccia (70; 170; 270; 370; 470; 570) è atta a comunicare con almeno una via di convogliamento (56; 356) del fluido (F) appartenente a detto dispositivo di erogazione (50; 350). 10)Contenitore ( 1 ; 101 ; 201 ; 301 ; 401 ; 501 ; 601) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un almeno un ulteriore ingresso (490) atto a consentire l’immissione di aria (A) proveniente da detto dispositivo di erogazione (50; 350) o dall’esterno in detto volume (V). 1 l)Contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un canale di convogliamento (20; 420) è realizzato nelle pareti di detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601). 12)Contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un ingresso (21; 421) di detto almeno un canale di convogliamento (20; 420) comunica con detto volume (V) in una zona prossima al fondo (6) di detta prima parte (2) di detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601). 13)Contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una apertura (74; 274; 374; 474) comprende un bordo di forma circolare. 14) Sistema (100) di erogazione di un fluido (F) del tipo comprendente un contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) di contenimento di detto fluido (F) ed un dispositivo di erogazione (50; 350) associabile a detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601), caratterizzato dal fatto che detto contenitore (1; 101; 201; 301; 401; 501; 601) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti. 15)Sistema secondo la rivendicazione 14), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di erogazione (50; 350) comprende una camera di aspirazione/compressione (55) e dal fatto di comprendere un ingresso di aspirazione (56; 356) atto a comunicare con detta almeno una apertura (74; 274; 374; 474) di detta porzione di interfaccia (70; 170; 270; 370; 470; 570).
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