ITVI20120307A1 - Flangia di sicurezza per dadi in gabbia e gruppo di assemblaggio comprendente detta flangia di sicurezza - Google Patents

Description

FLANGIA DI SICUREZZA PER DADI IN GABBIA E GRUPPO DI ASSEMBLAGGIO COMPRENDENTE DETTA FLANGIA DI SICUREZZA.

DESCRIZIONE

L'invenzione concerne una flangia di sicurezza particolarmente adatta ad essere utilizzata in associazione con dadi in gabbia per assicurare la stabilità dei dadi durante l'avvitatura di una corrispondente vite, L’invenzione concerne anche un gruppo di assemblaggio che comprende un dado in gabbia, la corrispondente vite e la suddetta flangia di sicurezza.

E’ noto che i dadi in gabbia sono una particolare tipologia di dadi, realizzati con varie forme e dimensioni, che sono alloggiati all’interno di una gabbia provvista di alette elastiche che consentono di vincolare a scatto la gabbia con il dado all’interno di un foro passante praticato in una parete o più in generale ad una qualsiasi struttura di supporto.

In questo modo l’operatore può avvitare una vite nel dado senza dover mantenere vincolato il dado durante l’avvitatura.

I dadi in gabbia sono diffusamente utilizzati soprattutto nel montaggio di armadi per il contenimento di apparecchiature elettriche e/o elettroniche che sono composti da una molteplicità di pannelli che vengono connessi tramite bulloni ad un telaio forato di supporto.

Un dado in gabbia di tipo commerciale che viene diffusamente impiegato nel montaggio dei suddetti armadi elettrici è rappresentato in fig. 1 ove è indicato con complessivamente con A.

Si osserva che esso comprende una gabbia B che è costituita da un corpo principale C che delimita una sede D in cui alloggia il dado E e che comunica con una zona ristretta F delimitata da pareti G ciascuna delle quali termina con un bordo piegato H rivolto verso l’esterno della zona ristretta F.

Le pareti G ed i rispettivi bordi piegati H definiscono alette elastiche L per l’aggancio della gabbia B con il rispettivo dado E ad una parete di supporto M che si osserva in fig. 2.

Infatti le alette elastiche L vengono avvicinate tra loro, inserite passanti nel foro sagomato passante N praticato nella parete di supporto M e quando vengono rilasciate esse ritornano elasticamente nella posizione iniziale realizzando l’aggancio dalla gabbia B.

Per realizzare un buon aggancio, la distanza a tra i bordi piegati H ed il corpo principale C deve essere superiore allo spessore s della parete M in modo che il bordo perimetrale del foro N venga alloggiato tra i bordi piegati H ed il corpo C quando i bordi piegati H sporgono dal foro N dalla parte opposta a quella di inserimento.

In questo modo il dado A rimane agganciato alla parete M come si osserva in fig. 2 e l’operatore può agevolmente procedere all’operazione di avvitatura della vite V come si osserva in Figura 3, ad esempio per fissare un pannello P.

Un riconosciuto inconveniente che i noti dadi in gabbia presentano, è costituito dal fatto che una eventuale eccessiva spinta S esercitata dall’operatore soprattutto nella fase iniziale di avvitatura della vite, può provocare l’avvicinamento delle alette L tra loro fino a farle rientrare nel foro come si osserva in fig. 4 provocando così il distacco del dado dalla parete.

II distacco del dado si può verificare anche se la spinta esercitata dall’operatore durante l’avvitatura non è eccessiva, se le alette sono eccessivamente elastiche oppure in caso di eccessiva dimensione del foro in cui alloggiano.

Si comprende che il verificarsi di tale eventualità, comporta notevoli perdite di tempo e conseguente aumento dei costi di montaggio.

Si pensi, ad esempio, all’eventualità che un tale inconveniente si verifichi durante il fissaggio di un pannello di tamponamento di un armadio elettrico che solitamente viene fissato mediante una pluralità di viti e relativi dadi.

Se il distacco di un dado si verifica dopo che gran parte delle viti sono già state avvitate, l’operatore è costretto a svitare tutte le viti precedentemente avvitate, rimuovere il pannello, raccogliere il dado distaccato, eventualmente sostituirlo con un altro e procedere nuovamente all’avvitatura di tutte le viti,

Talvolta la presenza di apparecchiature elettriche installate neH’armadio rende impossibile accedere al foro di alloggiamento del dado per reinserirlo.

In tali casi il dado in gabbia viene sostituito con un dado speciale ad inserto, cosa però fattibile solo se si dispone della adatta attrezzatura.

La presente invenzione intende eliminare gli inconvenienti descritti. E’ scopo dell’invenzione realizzare una flangia di sicurezza associabile ad un dado un gabbia che ne assicuri la stabilità dopo che le alette elastiche del dado in gabbia sono state inserite in un rispettivo foro praticato in una struttura alla quale il dado deve essere vincolato.

Vantaggiosamente l’applicazione della flangia di sicurezza dell’invenzione assicura la stabilità del dado in gabbia anche nel caso in cui la alette elastiche siano dotate di eccessiva elasticità oppure nel caso in cui il foro in cui esse alloggiano presenti dimensioni maggiorate.

Ancora vantaggiosamente l’applicazione della flangia di sicurezza dell’invenzione assicura la stabilità del dado in gabbia durante l'avvitatura anche nel caso in cui l’operatore, durante l’avvitatura, eserciti sulla vite e quindi contro il dado una spinta, di entità tale da provocare il distacco del dado in gabbia se applicato, privo della flangia dell’invenzione.

In modo ulteriormente vantaggioso l’uso della flangia dell’invenzione elimina il tempo che viene perso nel caso di distacco del dado durante l’avvitatura.

Lo scopo ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell’invenzione che viene qui di seguito data a solo scopo indicativo e non limitativo facendo riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:

- le figure da 1 a 4 rappresentano un dado in gabbia di tipo noto che viene impiegato nelle applicazioni note, privo della flangia di sicurezza dell’invenzione;

- la figura 5 rappresenta la vista assonometrica esplosa della flangia di sicurezza dell’invenzione, del rispettivo dado in gabbia e della rispettiva vite;

- le figure da 6 a 8 rappresentano differenti vista assonometriche della flangia di sicurezza dell'invenzione rappresentato in figura 5; - la figura 9 rappresenta la sezione longitudinale della flangia di sicurezza di figura 7;

- la figura 10 rappresenta la sezione longitudinale della flangia di sicurezza dell’invenzione e del rispettivo dado in gabbia associati alla parete di supporto;

- la figura 10a rappresenta un particolare ingrandito di figura 10; - la figura 11 rappresenta la figura 10 in cui si osserva la funzione della flangia di sicurezza dell’invenzione durante l’avvitatura della vite nel dado;

- la figura 1 1a rappresenta un particolare ingrandito di fig. 11.

La flangia di sicurezza dell'invenzione è rappresentata nelle figg. da 5 a 11 ove è indicata complessivamente con 1.

Essa viene utilizzata in associazione a dadi in gabbia di tipo noto, ad esempio al dado in gabbia indicato con A nelle figure, per assicurarne la stabilità durante l'avvitatura di una corrispondente vite V.

Il dado in gabbia A può essere di qualsiasi tipo reperibile da commercio e, a titolo puramente indicativo, nelle figure si fa riferimento ad un dado in gabbia A che presenta forma essenzialmente quadrata.

Per quanto concerne in particolare la gabbia essa è indicata complessivamente con B e, come già descritto, comprende un corpo principale C che delimita la sede D in cui alloggia il dado E e comunica con la zona ristretta F delimitata dalle pareti G terminanti con il bordo piegato H.

Le pareti G ed i bordi piegati H definiscono le alette elastiche L che vengono inserite a scatto in un foro passante N praticato nella parete di supporto M in modo che il bordo perimetrale del foro passante N resti imprigionato tra il corpo principale C e il bordo piegato H di ciascuna aletta elastica L.

In queste condizioni il dado in gabbia A resta vincolato alla parete di supporto M come già si è descritto e visto con riferimento alle figure 2 e 3.

Con particolare riferimento alle figure da 6 a 9, secondo l'invenzione la flangia di sicurezza 1 comprende una piastra sagomata 2 che è provvista di un foro passante 3 per l'inserimento della vite V, perifericamente al quale è presente un nucleo di riscontro 4 che sporge dalla piastra sagomata 2 per essere accolto nella zona ristretta F della gabbia B tra le alette elastiche L quando mezzi di aggancio 5 fissano la piastra sagomata 2 a ridosso della parete di supporto M e frontalmente ai bordi ripiegati H della gabbia B, dopo che le alette elastiche L della gabbia B sono state inserite a scatto nel corrispondente foro sagomato passante N della parete di supporto M.

Per un ottimale appoggio della piastra sagomata 2 alla parete di supporto M, nella piastra sono praticati alloggiamenti 2a atti ad accogliere le alette elastiche L della gabbia B quando la piastra sagomata 2 è posta a ridosso della parete di supporto M.

Per quanto concerne i mezzi di aggancio 5 si osserva particolarmente nelle figure da 6 a 9 che essi comprendono pioli sagomati 6 appartenenti alla piastra sagomata 2 e sporgenti dalla stessa parte del nucleo di riscontro 4, unitamente a corrispondenti fori di aggancio 7 atti ad accoglierli e praticati passanti nella parete di supporto M. Secondo la preferita forma esecutiva che viene qui descritta e rappresentata nelle figure, i pioli sagomati 6 sono disposti da parti opposte del foro passante 3 della piastra sagomata 2 e sono allineati secondo una direzione X alla quale appartiene il centro del foro passante 3 stesso.

Per quanto concerne i fori di aggancio 7 essi sono disposti da parti opposte del foro sagomato passante N praticato nella parete di supporto M e sono allineati secondo una direzione Y alla quale appartiene il centro dei fori di aggancio 7 e del foro sagomato passante N.

Inoltre si osserva che ciascun piolo sagomato 6 si sviluppa secondo una direzione Z ortogonale al piano definito dalla piastra sagomata 2 e presenta una feritoia longitudinale 8 che lo percorre per almeno parete della lunghezza per renderlo elasticamente cedevole in direzione trasversale alla suddetta direzione Z.

L'estremità 9 di ognuno dei suddetti pili sagomati 6 presenta un profilo rastremato 9a per favorire l'inserimento del piolo 6 nel rispettivo foro di aggancio 7 e sporge trasversalmente dal piolo stesso per definire una zona anulare di contrasto 10 che impedisce l'estrazione del piolo dopo che è stato in inserito a pressione nel rispettivo foro di aggancio 7.

Operativamente dopo che il dado in gabbia A è stato agganciato nel foro sagomato passante N della parete di supporto M, si inseriscono a pressione i pioli sagomati 6 della flangia di sicurezza 1 nei fori di aggancio 7 in modo da disporre la piastra sagomata 2 a ridosso della parete di supporto M con i bordi piegati H della gabbia B alloggiati all’interno degli alloggiamenti 2a ed il nucleo di riscontro 4 alloggiato nella zona ristretta F della gabbia B tra le alette elastiche L come si osserva in fig. 10.

Ovviamente affinché il nucleo di riscontro 4 venga accolto nella rispettiva zona ristretta F della gabbia B, è necessario che esso presenti dimensioni leggermente inferiori a quest'ultima in modo da essere in essa agevolmente inserito quando la piastra sagomata 2 è agganciata a ridosso della parete di supporto.

In particolare è importante che quando il nucleo di riscontro 4 è accolto all'interno della zona ristretta F della gabbia B, la sua distanza d dalla parete G che definisce ciascuna aletta elastica L, sia inferiore all’altezza h di ciascun bordo piegato H come si osserva in figura 10a.

In questo modo quando la flangia di sicurezza 1 è applicata alla parete di supporto M, in caso di eccessiva spinta esercitata durante l’avvitamento della vite V, il nucleo di riscontro 4 limita il cedimento delle alette elastiche L e ne impedisce la separazione dal foro sagomato passante N nel quale sono inserite, come si osserva in figura 11a.

In questo modo la flangia di sicurezza 1 dell’invenzione raggiunge lo scopo di impedire la caduta del dado in gabbia durante l’avvitatura di una vite anche in caso di eccessiva elasticità delle alette elastiche, oppure di eccessive dimensioni del foro in cui le lette alloggiano oppure ancora in caso di eccessiva spinta esercitata dall’operatore durante l’avvitatura della vite.

La flangia di sicurezza 1, unitamente al rispettivo dado in gabbia A ed alla vite V, realizzano quindi un gruppo di assemblaggio, complessivamente indicato con 20, che consente di vincolare elementi strutturali o di altro genere ad una parete di supporto M provvista di fori sagomati passanti N, in modo più sicuro rispetto a gruppi di assemblaggio di tipo noto che comprendono il solo dado in gabbia e rispettiva vite e che sono quindi privi della flangia di sicurezza dell'invenzione.

Per quanto concerne le forme esecutive e le dimensioni della flangia di sicurezza essi potranno essere di tipo qualsivoglia.

In particolare per quanto concerne il nucleo di riscontro della flangia di sicurezza che nella forma esecutiva che viene qui descritta presenta forma essenzialmente quadrata, esso potrà assumere anche forme diverse e comunque tali da poter essere accoppiate alla zona ristretta della gabbia che si utilizza.

Inoltre anche i mezzi di aggancio potranno essere di tipo differente da quelli descritti.

In fase esecutiva alla flangia di sicurezza dell'invenzione potranno anche essere apportate ulteriori varianti e modifiche non descritte e non rappresentate nelle figure che qualora dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, si dovranno senz'altro ritenere tutte protette dal presente brevetto.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1) Flangia di sicurezza (1) atta ad essere utilizzata in associazione con dadi in gabbia (A) per assicurare la stabilità di detti dadi in gabbia durante l’avvitatura di una corrispondente vite (V), detta gabbia (B) comprendendo un corpo principale (C) che delimita una sede (D) in cui alloggia detto dado (E) e che comunica con una zona ristretta (F) delimitata da pareti (G) ciascuna delle quali termina con un bordo piegato (H) rivolto verso l’esterno di detta zona ristretta (F), dette pareti (G) con i rispettivi bordi piegati (FI) essendo atti a definire alette elastiche (L) inseribili a scatto in un foro sagomato passante (N) praticato in una parete di supporto (M) per vincolare detto dado in gabbia (A) a detta parete (M) quando il bordo perimetrale di detto foro sagomato passante (N) viene accolto tra detti bordi piegati (FI) e detto corpo principale (C), detta flangia di sicurezza (1) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere una piastra sagomata (2) provvista di un foro passante (3) per l’inserimento di detta vite (V), perifericamente al quale è presente un nucleo di riscontro (4) che sporge da detta piastra sagomata (2) per essere accolto in detta zona ristretta (F) di detta gabbia (B) tra le alette elastiche (L) quando mezzi di aggancio (5) fissano detta piastra sagomata (2) a ridosso di detta parete di supporto (M) e frontalmente a detti bordi piegati (FI) di detta gabbia (B), dopo che dette alette elastiche (L) di detta gabbia (B) sono state inserite a scatto nel corrispondente foro sagomato passante (N) di detta parete di supporto (M).
2. 2) Flangia di sicurezza (1) secondo la rivendicazione 1 , caratterizzata dal fatto che detti mezzi di aggancio (5) comprendono pioli sagomati (6) appartenenti a detta piastra sagomata (2) e sporgenti dalla stessa parte di detto nucleo di riscontro (4) e corrispondenti fori di aggancio (7) praticati passanti in detta parete di supporto (M), atti ad accogliere detti pioli sagomati (6).
3. 3) Flangia di sicurezza (1) secondo le rivendicazioni 1 oppure 2 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di aggancio (5) comprendono: - due pioli sagomati (6) disposti da parti opposte di detto foro passante (3) per l'inserimento di detta vite (V) ed allineati secondo una direzione (X) alla quale appartiene il centro di detto foro passante (3); - due fori di aggancio (7) disposti da parti opposte di detto foro sagomato passante (N) di detta parete (M) ed allineati secondo una direzione (Y) alla quale appartiene il centro di detto foro sagomato passante (N).
4. 4) Flangia di sicurezza (1) secondo le rivendicazioni 2 oppure 3 caratterizzata dal fatto che ognuno di detti pioli sagomati (6) presenta una feritoia longitudinale (8) atta a rendere detto piolo elasticamente cedevole in direzione trasversale alla sua lunghezza.
5. 5) Flangia di sicurezza (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4 caratterizzata dal fatto che l’estremità (9) di ognuno di detti pioli sagomati (6) presenta un profilo rastremato (9a) per favorire l'inserimento del piolo (6) nel rispettivo foro di aggancio (7), detta estremità (9) essendo sporgente trasversalmente da detto piolo (6) per definire una zona anulare di contrasto (10) per impedire l’estrazione del piolo (6) dal rispettivo foro di aggancio (7) in cui è inserito.
6. 6) Flangia di sicurezza (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detta sede (D) e detta zona ristretta (F) di detta gabbia (B), detto dado (E) e detto nucleo di riscontro (4) presentano forma poligonale.
7. 7) Flangia di sicurezza (1) secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detta forma poligonale è una forma quadrata.
8. 8) Gruppo di assemblaggio (20) comprendente: - un dado in gabbia (A) comprendente un dado (E) alloggiato in una gabbia (B); - una vite (V) atta ad essere avvitata in detto dado (E), caratterizzato dal fatto di comprendere una flangia di sicurezza (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti associata a alla gabbia (B) di detto dado in gabbia (A) per assicurare la stabilità di detto dado in gabbia durante l'avvitatura di detta vite (V) in detto dado (E).