ITVI20120216A1 - Valvola commutatrice - intercettatrice di flusso ed impianto di spruzzatura utilizzante la suddetta valvola - Google Patents
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Description
VALVOLA COMMUTATRICE - INTERCETTATRICE DI FLUSSO ED IMPIANTO DI SPRUZZATURA UTILIZZANTE LA SUDDETTA VALVOLA.
DESCRIZIONE
L’invenzione concerne una valvola commutatrice - intercettarice di flusso ed un impianto di spruzzatura che utilizza la suddetta valvola. Particolarmente la valvola dell’invenzione à ̈ adatta ad essere impiegata in impianti di verniciatura a spruzzo nei quali permette di commutare il flusso di differenti sostanze coloranti ai mezzi di spruzzatura, di far circolare nei circuiti di spruzzatura sostanze detergenti per il lavaggio delle tubazioni ed anche di intercettare il flusso dei suddetti fluidi e di effettuare il lavaggio dei mezzi di spruzzatura.
Il settore di impiego della valvola dell’invenzione riguarda quindi soprattutto gli impianti di verniciatura a spruzzo di pannelli, di pelli ed altri oggetti dove si riscontra la necessità di cambiare frequentemente il tipo di colorante che viene spruzzato.
Com'à ̈ noto gli impianti di verniciatura a spruzzo generalmente comprendono un nastro trasportatore che fa avanzare l'oggetto da verniciare ed un telaio mobile posto al di sopra del nastro trasportatore, provvisto di una pluralità di mezzi di spruzzatura opportunamente distribuiti sul telaio mobile stesso.
Generalmente il telaio mobile à ̈ dotato di moto di rotazione e durante la spruzzatura tutti i mezzi di spruzzatura, generalmente denominati pistole di spruzzatura, erogano contemporaneamente il medesimo prodotto verniciante.
L’omogeneità della colorazione e la voluta grammatura di colorante sull’oggetto, dipendono dalla velocità di rotazione delle pistole, dalla quantità di prodotto che viene spruzzato e dalla velocità con cui il nastro trasportatore fa avanzare l’oggetto da verniciare.
Quando si vuole variare la sostanza colorante da erogare e sostituirla con un’altra di differente tipo o colore, à ̈ necessario sospendere il ciclo di spruzzatura, arrestare l'impianto, svuotare e lavare il circuito di erogazione del colorante e riempirlo con il nuovo colorante che si vuole erogare.
Si comprende che l’arresto dell’impianto implica tempi morti e quindi riduzione della capacità produttiva e conseguenti perdite economiche. Per ovviare a tali inconvenienti, sono state realizzate valvole commutatrici da applicare a monte di ciascuna pistola di spruzzatura che comprendono un corpo valvola nel quale sono realizzati due condotti di alimentazione, ciascuno dei quali à ̈ collegato in ingresso ad una differente linea di alimentazione del prodotto colorante ed in uscita ad una stessa pistola di spruzzatura.
Inoltre ciascun condotto di alimentazione à ̈ intercettato da un otturatore azionato da un rispettivo attuatore.
Pertanto utilizzando una valvola commutatrice del tipo descritto e comandando alternativamente l’apertura e la chiusura degli otturatori, à ̈ possibile alimentare ciascuna pistola alternativamente con uno oppure con l’altro colorante senza arrestare l'impianto.
Le valvole commutatrici descritte presentano però il riconosciuto inconveniente che se l’utilizzatore intende spruzzare un terzo colorante differente dai due precedentemente spruzzati, à ̈ comunque costretto ad arrestare l'impianto e ad effettuare il lavaggio dei condotti prima di riempire il circuito con il terzo colorante da spruzzare.
Pertanto l’uso di tali valvole consente di ridurre solo parzialmente i tempi di arresto dell’impianto.
Una valvola commutatrice che consente di risolvere il problema appena evidenziato, à ̈ descritta nel documento brevettuale US 4635681 e riguarda una valvola commutatrice di flusso nel cui corpo sono realizzati un primo canale che collega una prima via di ingresso ad una prima via di uscita, un secondo canale che collega una seconda via di ingresso ad una seconda via di uscita ed un terzo canale comunicante con una terza via di uscita alla quale può essere collegata una pistola di spruzzatura.
All'interno del corpo valvola à ̈ disposto un otturatore a due posizioni che pone in comunicazione il primo canale ed il secondo canale alternativamente con la terza via di uscita.
Tale valvola commutatrice, se utilizzata in un impianto di spruzzatura, consente di superare l'inconveniente riscontrato nelle valvole commutatrici di flusso prima descritte poiché i condotti sono indipendenti tra loro e ciascuno presenta una propria via di ingresso ed una propria via.
Di conseguenza quando l'otturatore pone in comunicazione uno qualsiasi dei condotti con la terza via di uscita alla quale à ̈ collegata la pistola di spruzzatura, la circolazione nell'altro condotto rimane del tutto autonoma ed in esso potrà circolare un colorante differente da quello che viene spruzzato, oppure il condotto potrà essere posto in scarico o in lavaggio in modo da prepararlo per la spruzzatura di un altro colorante quando verrà commutata la posizione dell'otturatore. Inoltre tutte queste operazioni possono essere effettuate un numero illimitato di volte senza arrestare l'impianto.
Le valvole ora descritte presentano però l'inconveniente che essendo provviste di un unico otturatore, la terza via che alimenta la pistola di spruzzatura risulta essere sempre collegata con uno dei condotti e non à ̈ quindi possibile intercettare l'erogazione attraverso la terza via e quindi alla pistola di spruzzatura se non viene prima arrestato il flusso nel condotto al quale la terza via à ̈ collegata.
Questo rende più complesse le operazioni di smontaggio delle pistole di spruzzatura dall'impianto poiché per poterle effettuare à ̈ necessario, come si à ̈ detto, interrompere la circolazione del fluido nel condotto che le alimenta.
Quindi l'impossibilità di intercettare contemporaneamente la comunicazione di entrambi i condotti con la terza via che alimenta la pistola di spruzzatura, comporta l'impossibilità di effettuare il lavaggio della pistola e della terza via mantenendo contemporaneamente la circolazione in entrambi i condotti.
Infine tale impossibilità di intercettare contemporaneamente la comunicazione di entrambi i condotti con la terza via, comporta l'impossibilità di smontare una o più pistole dell'impianto in caso di guasto o per manutenzione e di mantenere contemporaneamente in funzione l'impianto stesso con la circolazione nelle pistole rimanenti. La presente invenzione intende superare tutti gli inconvenienti descritti.
In particolare à ̈ un primo scopo dell’invenzione realizzare una valvola commutatrice - intercettatrice di flusso, particolarmente adatta ad essere installata in impianti di spruzzatura, che consenta la circolazione di due sostanze tra loro differenti in ciclo chiuso lungo due circuiti di pompaggio tra loro indipendenti e contemporaneamente di convogliare una di tali sostanze verso mezzi di spruzzatura collegati alla suddetta valvola.
E' un altro scopo che la valvola dell'invenzione consenta anche di commutare verso i mezzi di spruzzatura l'una oppure l'altra delle sostanze in base alle esigenze dell'utilizzatore.
E' un ulteriore scopo che la valvola dell’invenzione consenta anche di intercettare il convogliamento di entrambe le sostanze verso mezzi di spruzzatura collegati alla suddetta valvola.
E' un altro scopo che la valvola dell’invenzione, durante la circolazione di una delle due sostanze in ciclo chiuso lungo uno dei due circuiti di pompaggio, consenta di effettuare la sostituzione della sostanza che circola nell'altro circuito.
E’ un ulteriore scopo che la valvola dell’invenzione consenta di realizzare il lavaggio di uno dei circuiti durante la circolazione in ciclo chiuso di una delle sostanze nell'altro circuito.
E' un altro scopo che la valvola dell'invenzione consenta di effettuare tutte le operazioni e le commutazioni elencate un numero qualsiasi di volte e senza arrestare l'impianto di spruzzatura.
E' un ulteriore scopo che la valvola dell’invenzione consenta di smontare uno o più dei mezzi di spruzzatura durante la circolazione in ciclo chiuso delle sostanze nei circuiti.
E' un non ultimo scopo dell'invenzione realizzare un impianto di spruzzatura di sostanze che utilizzi la valvola commutatrice -intercettatrice di flusso dell'invenzione.
Gli scopi elencati sono raggiunti da una valvola commutatrice -intercettatrice di flusso le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale alla quale si fa riferimento.
Nelle rivendicazioni dipendenti sono descritte ulteriori caratteristiche della valvola dell'invenzione e dell'impianto di spruzzatura che la utilizza.
Vantaggiosamente la valvola dell'invenzione presenta un maggior numero di caratteristiche funzionali rispetto a valvole equivalenti dell'arte nota.
Questo, vantaggiosamente, comporta un significativo miglioramento delle prestazioni degli impianti di spruzzatura che impiegano la valvola dell'invenzione e che si possono così riassumere:
- riduzione dei tempi di arresto per realizzare il lavaggio dei circuiti e dei dispositivi di spruzzatura e per la sostituzione dei prodotti da spruzzare;
- possibilità di far funzionare l'impianto escludendo selettivamente uno o più mezzi di spruzzatura;
- aumento della capacità produttiva deirimpianto di spruzzatura. Gli scopi ed i vantaggi elencati verranno meglio evidenziati al seguito durante le descrizioni di una preferita ma non esclusiva forma esecutiva della valvola dell’invenzione e di un impianto che la utilizza che vengono date qui di seguito con riferimento alle allegate tavole di disegno nelle quali:
- la fig. 1 rappresenta la valvola dell'invenzione in vista assonometrica;
- le figg. 2 e 3 rappresentano due differenti viste della valvola di fig.
1 ;
- la fig. 4 rappresenta una assonometria esplosa della valvola di fig.
1 ;
- le figg. 5, 7, 9 rappresentano sezioni longitudinali della valvola di fig. 2 in differenti posizioni di funzionamento, realizzate secondo il piano di traccia A-A;
- le figg. 6, 8, 10 rappresentano sezioni longitudinali della valvola di fig. 3 in differenti posizioni di funzionamento, realizzate secondo il piano di traccia B-B;
- la fig. 11 rappresenta una variante esecutiva della valvola dell'invenzione in vista assonometrica;
- la fig. 12 rappresenta una assonometria esplosa della valvola di fig. 11;
- le figg. 13, 14 rappresentano una sezione longitudinale della valvola di fig. 11 in due differenti posizioni operative;
- le figg. da 15 a 20 rappresentano, in forma schematica, l'impianto di spruzzatura dell'invenzione che utilizza la valvola di fig. 1 in differenti fasi operative;
- le figg. 21 e 22 rappresentano, in forma schematica, l'impianto di spruzzatura dell'invenzione che utilizza la valvola di fig. 11 in differenti fasi operative.
La valvola commutatrice di flusso dell'invenzione à ̈ rappresentata nelle viste e nelle sezioni delle fig. da 1 a 10 ove à ̈ indicata complessivamente con 1.
Si osserva che la valvola à ̈ del tipo a cinque a vie e comprende un corpo valvola 2 nel quale si individuano:
- una prima via di ingresso 5 ed una prima via di uscita 6 che comunicano tra loro tramite un primo condotto 7;
- una seconda via di ingresso 9 ed una seconda via di uscita 10 che comunicano tra loro tramite un secondo condotto 11;
- un terzo condotto 15 avente una terza via di uscita 14.
Un primo foro 12 pone in comunicazione il terzo condotto 15 con il primo condotto 7 ed un secondo foro 16 pone in comunicazione il terzo condotto 15 con il secondo condotto 11.
Secondo l'invenzione la valvola comprende:
- un primo otturatore 21 alloggiato nel primo condotto 7 ed associato ad un primo attuatore 23 per aprire e chiudere il primo foro 12; - un secondo otturatore 22 alloggiato nel secondo condotto 11 ed associato ad un secondo attuatore 24 per aprire e chiudere il secondo foro 16.
Ciascuno degli attuatori 23; 24 à ̈ del tipo a fluido a doppio effetto, à ̈ realizzato nel corpo valvola 2 e comprende una camera cilindrica 25; 26 nella quale à ̈ scorrevolmente accoppiato uno stantuffo 27; 28 il quale collegato ad una estremità di uno stelo 29; 30 all'estremità opposta del quale à ̈ associato l'otturatore 21; 22.
Si osserva anche la presenza di vie di passaggio 25a, 25b; 26a, 26b del fluido attuatore che comunicano con la camera cilindrica 25; 26 da parti opposte dello stantuffo 27; 28.
In particolare il corpo valvola 2 comprende un blocco centrale 40 nel quale sono ricavati il primo canale 7 con la prima via di ingresso 5 e la prima via di uscita 6, il secondo canale 11 con la seconda via di ingresso 9 e la seconda via di uscita 10 ed il terzo canale 15 con la terza via di uscita 14 ed i fori 12, 16 di comunicazione del terzo canale 15 con il primo canale 7 e con il secondo canale 11.
Sono anche presenti due blocchi terminali 41; 43 che sono disposti da parti opposte del blocco centrale 40 ed in ciascuno dei quali sono ricavate la camera cilindrica 25; 26 e le vie di passaggio 25a, 25b; 26a, 26b del fluido attuatore.
Infine sono presenti due blocchi intermedi 42; 44 ciascuno dei quali à ̈ interposto tra il blocco centrale 40 ed un corrispondente blocco terminale 41; 43 nei quali à ̈ ricavato un foro passante 17, 19 per il passaggio del rispettivo stelo 29; 30.
In tal modo la valvola commutatrice 1 può essere disposta secondo configurazioni di funzionamento tra loro differenti a seconda di come vengono alimentate le camere cilindriche 25; 26 tramite le vie di passaggio 25a, 25b; 26a, 26b del fluido attuatore.
In particolare una prima configurazione di funzionamento à ̈ rappresentata nelle figure 6 e 7 in cui si osserva che il primo otturatore 21 chiude il primo foro 12 ed il secondo foro 16 à ̈ aperto e pone in comunicazione il secondo condotto 11 con il terzo condotto 15.
In tale prima configurazione di funzionamento la valvola commutatrice 1 consente contemporaneamente:
- il flusso lungo il secondo condotto 11 tra la seconda via di ingresso 9 e la seconda via di uscita 16 e l'erogazione lungo il terzo condotto 15 e attraverso la terza via di uscita 14.
- il flusso lungo il primo condotto 7 tra la prima via di ingresso 7 e la prima via di uscita 6.
È possibile una seconda configurazione di funzionamento che si osserva nelle figure 8 e 9 in cui il secondo otturatore 22 chiude il secondo foro 16 e il primo foro 12 à ̈ aperto e pone in comunicazione il primo condotto 7 con il terzo condotto 15.
In tale seconda configurazione di funzionamento la valvola commutatrice 1 consente contemporaneamente:
- il flusso lungo il primo condotto 7 tra la prima via di ingresso 5 e la prima via di uscita 6 e l'erogazione lungo il terzo condotto 15 e attraverso la terza via di uscita 14;
- il flusso lungo il secondo condotto 11 tra la prima via di ingresso 9 e la seconda via di uscita 10.
È infine possibile una terza configurazione che si osserva nelle figure 10 e 11 in cui il primo otturatore 21 chiude il primo foro 12 e il secondo otturatore 22 chiude il secondo foro 16.
In tale terza configurazione non c'à ̈ erogazione lungo il terzo condotto 15 e attraverso la terza via di uscita 14 mentre il flusso si sviluppa con continuità lungo il primo condotto 7 ed anche lungo il secondo condotto 11.
La valvola dell'invenzione, a seconda della configurazione di funzionamento in cui viene disposta, consente quindi differenti condizioni di circolazione e di erogazione.
In particolare nella prima e nella seconda configurazione di flusso la valvola consente l'erogazione di un primo fluido attraverso la via di uscita 14 mentre, contemporaneamente, nel primo condotto 7 oppure nel secondo condotto 11 circola un secondo fluido.
Nella terza configurazione di flusso à ̈ invece impedita l'erogazione attraverso la via di uscita 14 mentre nel primo condotto 7 e nel secondo condotto 11 circolano contemporaneamente un primo fluido ed un secondo fluido.
La valvola commutatrice - intercettatrice di flusso 1 descritta à ̈ particolarmente adatta ad essere impiegata in impianti di spruzzatura di fluidi, ad esempio impianti di spruzzatura di coloranti per pelli, per pannelli ed in generale per oggetti di qualsivoglia tipo.
Un impianto di spruzzatura adatto ad utilizzare la suddetta valvola à ̈ rappresentato nelle figure da 15 a 20 ove à ̈ indicato complessivamente con 50, che ne illustrano differenti fasi di funzionamento durante il trattamento di oggetti L sui quali vengono applicati a spruzzo coloranti o prodotti di altro genere.
L'impianto comprende essenzialmente un telaio 51 che supporta una superficie di spruzzatura 52 su cui vengono disposti gli oggetti da colorare, ed una struttura di sostegno 53 di uno o più mezzi di spruzzatura 54 che à ̈ disposta al di sopra della superficie di spruzzatura 52.
La struttura di sostegno 53 Ã ̈ associata a mezzi di motorizzazione 55 che consentono di ruotarla rispetto alla superficie di spruzzatura 52 secondo un asse verticale Y.
L'impianto comprende anche mezzi di alimentazione 56 di sostanze coloranti ai mezzi di spruzzatura 54, detti comunemente "pistola di spruzzatura", e tra ciascuno dei mezzi di spruzzatura 54 ed i mezzi di alimentazione 56 Ã ̈ presente una valvola commutatrice -intercettazione di flusso 1 dell'invenzione.
In particolare si osserva che ogni valvola 1 presenta le prime vie 5, 6 e le seconde vie 9, 10 connesse ai mezzi di alimentazione 56 tramite un distributore rotante 59, mentre la terza via di uscita 14 Ã ̈ connessa direttamente ai mezzi di spruzzatura 54.
L'impianto di spruzzatura 50 à ̈ particolarmente adatto per la verniciatura a spruzzo di pelli nel qual caso la superficie di spruzzatura 52 su cui vengono distese le pelli L da colorare à ̈ costituita da un nastro trasportatore oppure da cinghioli motorizzati. Ovviamente l'impianto può essere utilizzato per il trattamento di oggetti L di qualsiasi tipo.
Per quanto concerne la struttura di sostegno 53 dei mezzi di spruzzatura 54 essa comprende una pluralità di bracci 58 ciascuno dei quali supporta almeno uno dei mezzi di spruzzatura 54 ed una corrispondente valvola 1.
Per quanto concerne i mezzi di alimentazione 56 essi comprendono due pompe di alimentazione 57, 58 che sono connesse al distributore rotante 59.
Il distributore rotante 59 Ã ̈ del tipo noto e comprende un rotore 60 associato alla struttura di sostegno 53 dei mezzi di spruzzatura 54 ed uno statore 61, disposto esternamente al rotore 60, che viene mantenuto fisso e collegato al telaio 51 dell'impianto.
Pertanto i medesimi mezzi di motorizzazione 55 pongono in rotazione sia il rotore 60 che la struttura di sostegno 53 ad esso associata.
Nel rotore 60 e nello statore 61 sono presenti fori di ingresso e di uscita del colorante proveniente dai mezzi di alimentazione 56 e da distribuire ai mezzi di spruzzatura 54.
A tale scopo il distributore rotante 59 Ã ̈ collegato alle pompe 57, 58 ed alle valvole commutatrici-intercettatrici di flusso 1 tramite tubazioni che individuano essenzialmente due circuiti tra loro distinti, ciascuno per ognuna delle pompe di alimentazione 57, 58.
In particolare si individua un primo circuito di distribuzione complessivamente indicato 70 e rappresentato nelle figure con linee a tratto continuo che comprende:
- un primo condotto di adduzione 71a che collega la mandata di una prima pompa 57 al distributore rotante 59 ed un secondo condotto di adduzione 71 b che collega il distributore rotante 59 alla seconda via di ingresso 9 della valvola 1;
- un primo condotto di ritorno 72a che collega la seconda via di uscita 10 della valvola 1 al distributore rotante 59 e un secondo condotto di ritorno 72b che collega il distributore rotante 59 all'aspirazione della prima pompa 57.
Si individua inoltre un secondo circuito di distribuzione complessivamente indicato con 80 e rappresentato nelle figure con linee a tratti che comprende:
- un primo condotto di adduzione 81a che collega la mandata di una seconda pompa 58 al distributore rotante 59 e un secondo condotto di adduzione 81 b che collega il distributore rotante 59 alla prima via di ingresso 5 della valvola 1;
- un primo condotto di ritorno 82a che collega la prima via di uscita 6 della valvola 1 al distributore rotante 59 ed un secondo condotto di ritorno 82b che collega il distributore rotante 59 all'espirazione della seconda pompa 58.
Per quanto riguarda le pompe 57, 58 esse preferibilmente ma non necessariamente sono del tipo a membrana per consentire la regolazione della portata indipendentemente dalla regolazione della pressione di erogazione del fluido pompato.
Questo permette, vantaggiosamente rispetto agli impianti di tipo noto, di non installare nell'impianto valvole regolatrici di portata a monte della valvola commutatrice - intercettatrice 1, semplificando così la costruzione dell'impianto e aumentandone anche l'affidabilità di funzionamento.
L'utilizzo della valvola 1 dell'invenzione nell'impianto 50 consente di commutare ai mezzi di spruzzatura 54 l'alimentazione di coloranti differenti tra loro, un numero illimitato di volte senza richiedere l'arresto dell'impianto.
A tale scopo, come si à ̈ precedentemente detto, l'impianto prevede un circuito di pilotaggio complessivamente indicato con 90 e rappresentato nelle figure con linee puntinate, comandato dal controllore a logica programmabile (PLC) complessivamente indicato con 91 e comprendente valvole di intercettazione 92 delle tubazioni che collegano le vie di passaggio 25a, 25b; 26a, 26b degli attuatori 23; 24.
Durante l'utilizzo di un circuito, ad esempio durante la spruzzatura di una sostanza colorante tramite il primo circuito di distribuzione 70, à ̈ possibile effettuare il lavaggio del secondo circuito di distribuzione 80 oppure il carico di un’altra sostanza colorante da spruzzare successivamente.
Quindi durante la fase di spruzzatura del colorante presente in uno dei circuiti, nell’altro circuito può avvenire il lavaggio oppure il carico di un nuovo colorante da spruzzare successivamente e questo senza dover arrestare l'impianto.
Questo permette di aumentare la produzione poiché i tempi morti vengono praticamente annullati.
Inoltre, la presenza dei due attuatori 21, 22 consente di intercettare l'erogazione alle pistole di spruzzatura 54 mantenendo il flusso lungo i circuiti di distribuzione 70, 80.
Il funzionamento dell'impianto 50 viene ora descritto con riferimento alle figure da 15 a 20 ognuna delle quali rappresenta differenti fasi del suo ciclo di funzionamento.
È opportuno premettere che il ciclo di funzionamento che viene descritto à ̈ soltanto indicativo di uno dei possibili cicli di funzionamento che possono essere impostati sul controllore a logica programmabile 91 ed attivati agendo sul quadro di comando indicato schematicamente con Q.
Il ciclo di funzionamento, con riferimento alla figura 15, inizia con l’erogazione attraverso le pistole di spruzzatura 54 del liquido di lavaggio A che viene pompato dalla seconda pompa 58 e fluisce lungo il secondo circuito di distribuzione 80.
Si osserva che durante il lavaggio del secondo circuito di distribuzione 80 e delle pistole 54, la valvola 1 Ã ̈ disposta nella prima configurazione di funzionamento rappresentata nelle figure 5 e 6 e che si osserva anche in fig. 15 in cui la terza via di uscita 14 alimenta la pistola 54 ed il terzo condotto 15 che la alimenta comunica con il secondo condotto 11 che collega tra loro la seconda via di ingresso 9 e la seconda via di uscita 10.
Contemporaneamente si osserva che la prima pompa 57 carica nel primo circuito di distribuzione 70 il prodotto che verrà spruzzato successivamente, ad esempio un nuovo colorante C1 , facendolo circolare in circuito chiuso attraverso il distributore rotante 59 e lungo il primo condotto 7 attraverso la prima via di ingresso 5 e la prima via di uscita 6 della valvola 1.
di flusso 1.
Terminata la fase di lavaggio, agendo sul quadro comando Q si scambia la posizione della valvola 1 disponendola nella seconda configurazione di funzionamento già descritta con riferimento alle figure 7 e 8 e che si osserva anche nella figura 16 in cui il nuovo colorante C1, precedentemente caricato nel primo circuito di distribuzione 70, viene spruzzato sulla pelle L attraverso la pistola di spruzzatura 54 che comunica con la terza via 14 della valvola 1 . Durante la spruzzatura, il primo colorante C1 continua anche a circolare in circuito chiuso nel primo circuito di distribuzione 70 mentre nel secondo circuito di distribuzione 80 può iniziare il carico di un secondo colorante C2 che tramite la seconda pompa 58 viene fatto circolare in circuito chiuso tra il distributore rotante 59 e la valvola 1 disposta nella configurazione di figura 16 in cui la seconda via di ingresso comunica con la seconda via di uscita 10.
Per terminare la spruzzatura del primo colorante C1 presente nel primo circuito di distribuzione 70, à ̈ sufficiente intervenire sul quadro comando Q e disporre la valvola 1 nella terza configurazione di flusso già descritta con riferimento alle figure 9 e 10 e che si osserva anche in fig. 17, interrompendo così l'erogazione attraverso la pistola di spruzzatura 54 mentre contemporaneamente continua il flusso dei coloranti C1 e C2 rispettivamente lungo i circuiti di distribuzione 70 ed 80.
Se si intende ora erogare il secondo colorante C2 prima caricato nel secondo circuito di distribuzione 80, si posiziona la valvola 1 nella configurazione che si osserva in fig. 18 in modo che il colorante C2 che viene fatto circolare dalla seconda pompa 58, arrivi ai mezzi di spruzzatura 54 dalla terza via di uscita 14 alimentata dalla prima via di ingresso 5.
Contemporaneamente durante la spruzzatura del secondo colorante C2 presente nel secondo circuito di distribuzione 80, si può effettuare il recupero del
primo colorante C1 presente nel primo circuito di distribuzione 70 che, come si osserva in fig. 19, attraverso la tubazione di scarico S della prima pompa 57, viene raccolto nel recipiente R.
È importante osservare che tale operazione di scarico del primo circuito di distribuzione 70, avviene mentre continua la spruzzatura e la circolazione del secondo colorante C2 presente nel secondo circuito di distribuzione 80 e quindi senza dover arrestare l'impianto e recuperando così tutti i tempi morti ed i relativi costi che sono invece necessari negli impianti di tipo noto.
Terminato lo scarico del primo colorante C1, Ã ̈ possibile effettuare il lavaggio del primo circuito di distribuzione 70 e predisporlo a ricevere un nuovo colorante da spruzzare successivamente.
A tal fine, con riferimento alla fig. 20, la prima pompa 57 fa circolare un liquido detergente D nel distributore rotante 59 e nella valvola 1 fino a scaricarlo in un ulteriore recipiente di raccolta R' attraverso la tubazione di scarico S.
Anche tale fase di lavaggio del primo circuito di distribuzione 70 avviene mentre il secondo colorante C2 presente nel secondo circuito di distribuzione 80 continua a circolare e ad essere spruzzato attraverso la pistola di spruzzatura.
È evidente che il ciclo di spruzzatura può continuare caricando eventualmente un ulteriore terzo nuovo colorante nel primo circuito 70 appena lavato e così via a scelta dell'operatore e seconde le sue esigenze produttive.
Una variante esecutiva della valvola commutatrice - intercettatrice dell'invenzione à ̈ rappresentata nelle figure da 11 a 14 ove à ̈ indicata complessivamente con 100 e differisce dalla forma esecutiva precedentemente descritta solo per il fatto che nel corpo valvola 2 sono presenti anche una terza via di ingresso 13 che comunica con il terzo condotto 15 ed un corpo valvola ausiliario, complessivamente indicato con 110, collegabile amovibilmente al corpo valvola 2.
In particolare nel corpo valvola ausiliario 110 sono presenti una quarta via di ingresso 111 ed una quarta via di uscita 112 che comunicano tra loro tramite un quarto condotto 113 ed un quinto condotto 114 che comunica con il quarto condotto 113 e con una quinta via di uscita 115.
La quinta via di uscita 115 comunica con la terza via di ingresso 13 del corpo valvola 2 tramite un nipplo di giunzione 116 che oltre a consentire il flusso tra le vie realizza anche il collegamento meccanico amovibile del corpo valvola ausiliario 110 al corpo valvola 2
La quinta via di uscita 115 viene aperta oppure chiusa a seconda delle esigenze di funzionamento, tramite lo spostamento di un terzo otturatore 118.
Quest'ultimo, in particolare, à ̈ associato ad un terzo attuatore 120 che comprende una camera cilindrica 121 ricavata nel corpo valvola ausiliario 110, internamente alla quale à ̈ accoppiato scorrevolmente uno stantuffo 122 che à ̈ associato ad una estremità di uno stelo 123 avente l'estremità opposta associata al terzo otturatore 118.
Si osservano inoltre le vie di passaggio 121a , 121b che sono realizzate nel corpo valvola ausiliario 110 e che comunicano con la camera cilindrica 121 da parti opposte dello stantuffo 122.
La variante della valvola dell'invenzione 100 appena descritta à ̈ particolarmente adatta per essere impiegata nei medesimi impianti di spruzzatura precedentemente descritti per semplificare le operazioni di lavaggio delle pistole di spruzzatura 54.
A tale scopo nelle figure 21 e 22 Ã ̈ rappresentato un impianto di spruzzatura complessivamente indicato con 130 che utilizza la variante esecutiva 100 della valvola dell'invenzione, il quale differisce dagli impianti precedentemente descritti solamente per la presenza di una terza pompa 140 e di terzo circuito di distribuzione 150 dedicato al lavaggio delle pistole 54.
In sostanza quindi nell'impianto di spruzzatura 130 sono presenti mezzi di alimentazione 156 che comprendono tre pompe di alimentazione 57, 58 e 140 ed un distributore rotante 160 provvisto anche di vie di ingresso e di uscita dedicate al passaggio del liquido di lavaggio.
In particolare il terzo circuito di distribuzione 150 comprende:
- un primo condotto di adduzione 151a che collega la mandata della terza pompa 140 al distributore rotante 160 ed un secondo condotto di adduzione 151b che collega il distributore rotante 160 alla quarta via di ingresso 111 del corpo valvola ausiliario 110 , - un primo condotto di ritorno 152a che collega la quarta via di uscita 112 del corpo valvola ausiliario 110 al distributore rotante 160 ed un secondo condotto di ritorno 152b che collega il distributore rotante 160 all'aspirazione della terza pompa 140.
Quando la valvola 100 à ̈ disposta nella configurazione di figura 14 rappresentata in modo schematico anche in figura 21 in cui il terzo otturatore 118 intercetta la quinta via di uscita 115, se la terza pompa 140 à ̈ in funzione il liquido di lavaggio W circola in ciclo chiuso nel terzo circuito di distribuzione 150 passando attraverso il distributore rotante 160 ed il corpo ausiliario 110 della valvola 100. In alternativa se la terza pompa non à ̈ in funzione, non c'à ̈ flusso di liquido di lavaggio W.
In entrambi i casi la valvola 100 consente di pilotare i flussi dei liquidi da spruzzare C1 e C2 secondo gli schemi di flusso già descritti con riferimento alle figure da 15 a 20.
Per effettuare il lavaggio delle pistole di spruzzatura 54, la valvola 100 viene disposta nella configurazione di figura 13 in cui il primo otturatore 21 ed il secondo otturatore 23 intercettano rispettivamente il primo foro 12 ed il secondo foro 16 mentre il terzo otturatore 118 apre la quinta via di uscita 115.
In questa configurazione il quarto condotto 113, il quinto condotto 114 ed il terzo condotto 15 comunicano tra loro ed il liquido di lavaggio W perviene alla terza via di uscita 14 e quindi alla pistola di spruzzatura 54 come si osserva in figura 22.
Il lavaggio continua per tutto il tempo in cui il terzo otturatore 118 mantiene aperta la quinta via di uscita 115.
Contemporaneamente come si osserva con riferimento alla figura 22, nel primo circuito 70 e nel secondo circuito 80 ed attraverso la valvola 100 può continuare il flusso dei coloranti.
Si comprende, in base a quanto detto, che la valvola commutatrice -intercettazione di flusso dell'invenzione nelle sue varianti esecutive 1 e 100 e gli impianti rispettivamente 50 e 130 che le utilizzano, raggiungono tutti gli scopi prefissati.
In particolare à ̈ raggiunto lo scopo di realizzare una valvola commutatrice - intercettatrice di flusso che, se utilizzata in un impianto di spruzzatura, consenta la circolazione contemporanea di due sostanze da spruzzare tra loro differenti in ciclo chiuso lungo due circuiti di pompaggio tra loro indipendenti; e contemporaneamente anche di convogliare una di tali sostanze verso mezzi di spruzzatura. Inoltre à ̈ raggiunto lo scopo di permettere la commutazione di una o dell'altra delle sostanze verso i mezzi di spruzzatura senza arrestare l'impianto.
E' raggiunto anche lo scopo di intercettare il convogliamento di entrambe le sostanze verso mezzi di spruzzatura collegati alla suddetta valvola in modo da poter smontare la pistole di spruzzatura senza arrestare l'impianto e senza arrestare il flusso delle sostanze attraverso la valvola e lungo i circuiti dell'impianto.
E' anche raggiunto lo scopo di consentire la circolazione di una delle due sostanze in ciclo chiuso lungo uno dei due circuiti di pompaggio, durante la sostituzione della sostanza che circola nell'altro circuito. Inoltre si à ̈ raggiunto lo scopo di realizzare il lavaggio di uno dei circuiti durante la circolazione in ciclo chiuso di una delle sostanze nell'altro circuito.
Infine à ̈ raggiunto anche lo scopo di effettuare il lavaggio delle pistole di spruzzatura senza smontarle e senza arrestare nell'impianto il flusso in ciclo chiuso delle sostanze da spruzzare.
Tutte le operazioni e le commutazioni elencate possono essere effettuate un numero qualsiasi di volte e senza arrestare l'impianto di spruzzatura.
In fase esecutiva alla valvola dell'invenzione ad dell'impianto che la utilizza potranno essere apportate modifiche e varianti non descritte e non rappresentate nei disegni allegati.
Risulta comunque evidente che qualora tali varianti e modifiche dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, esse si dovranno senz'altro ritenere tutte protette dal presente brevetto.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1) Valvola commutatrice - intercettatrice di flusso ( 1 ; 100) per fluidi comprendente un corpo valvola (2) nel quale si individuano: - una prima via di ingresso (5) ed una prima via di uscita (6) comunicanti tra loro tramite un primo condotto (7); - una seconda via di ingresso (9) ed una seconda via di uscita (10) comunicanti tra loro tramite un secondo condotto (11); - un terzo condotto (15) avente almeno una terza via di uscita (14); - un primo foro (12) che pone in comunicazione detto terzo condotto (15) con detto primo condotto (7); - un secondo foro (16) che pone in comunicazione detto terzo condotto (15) con detto secondo condotto (11), caratterizzata dal fatto di comprendere: - un primo otturatore (21) alloggiato in detto primo condotto (7) ed associato ad un primo attuatore (23) per aprire e chiudere detto primo foro (12); - un secondo otturatore (22) alloggiato in detto secondo condotto (11) ed associato ad un secondo attuatore (24) per aprire e chiudere detto secondo foro (16).
- 2) Valvola (1 ; 100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di presentare una prima configurazione di funzionamento in cui detto primo otturatore (21) chiude detto primo foro (12) e detto secondo foro (16) Ã ̈ aperto e pone in comunicazione detto secondo condotto (11) con detto terzo condotto (15).
- 3) Valvola (1 ; 100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di presentare una seconda configurazione di funzionamento in cui detto secondo otturatore (22) chiude detto secondo foro (16) e detto primo foro (12) Ã ̈ aperto e pone in comunicazione detto primo condotto (7) con detto terzo condotto (15).
- 4) Valvola (1 ; 100) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di presentare una terza configurazione di funzionamento in cui detto primo otturatore (21) chiude detto primo foro (12) e detto secondo otturatore (22) chiude detto secondo foro (16).
- 5) Valvola (1 ; 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che detto corpo valvola (2) comprende: - un blocco centrale (40) nel quale sono ricavati detto primo condotto (7) con detta prima via di ingresso (5) e detta prima via di uscita (6), detto secondo condotto (11) con detta seconda via di ingresso (9) e detta seconda via di uscita (10), detto terzo condotto (15) con detta almeno una terza via di uscita (14) e detti fori (12; 16) di comunicazione di detto terzo condotto (15) con detto primo condotto (7) e con detto secondo condotto (11); - due blocchi terminali (41; 43) disposti da parti opposte di detto blocco centrale (40) in ciascuno dei quali à ̈ presente uno di detti attuatori (23;24); - due blocchi intermedi (42; 44) ciascuno interposto tra detto blocco centrale (40) ed un corrispondente blocco terminale (41; 43), in ciascuno dei quali à ̈ ricavato un foro passante per il passaggio di uno stelo (29; 30) provvisto di un otturatore (21 ; 22).
- 6) Valvola (1 ; 100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti attuatori (23; 24) à ̈ del tipo a fluido a doppio effetto, à ̈ realizzato in detto corpo valvola (2) e comprende: - una camera cilindrica (25; 26); - uno stantuffo (27; 28) accoppiato scorrevolmente in detta camera cilindrica (25; 26); - vie di passaggio (25a, 25b; 26a, 26b) di un fluido attuatore comunicanti con detta camera cilindrica (25; 26) da parti opposte di detto stantuffo (27; 28); uno stelo (29; 30) avente una estremità associata a detto stantuffo (27; 28) e l'estremità opposta associata a detto otturatore (21 ; 22).
- 7) Valvola (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzata dal fatto di comprendere una terza via di ingresso (13) realizzata in detto corpo valvola (2) e comunicante con detto terzo condotto (15) ed un corpo valvola ausiliario (110) nel quale sono presenti: - una quarta via di ingresso (111) ed una quarta via di uscita (112) comunicanti tra loro tramite un quarto condotto (113); - un quinto condotto (114) comunicante con detto quarto condotto (113) e con una quinta via di uscita (115); - un terzo otturatore (118) per l'apertura e la chiusura di detta quinta via di uscita (115) associato ad un terzo attuatore (120), detto corpo valvola ausiliario 110 e detto corpo valvola (2) essendo meccanicamente connessi tra loro tramite un nipplo di giunzione (116) interposto tra detta quinta via di uscita (115) e detta terza via di ingresso (13).
- 8) Valvola (100) secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detto terzo attuatore (120) comprende: - una camera cilindrica (121) ricavata in detto corpo valvola ausiliario (110); - uno stantuffo (122) accoppiato scorrevolmente in detta camera cilindrica (121); - uno stelo (123) avente una estremità collegata a detto stantuffo (122) e l'estremità opposta associata a detto terzo otturatore (118); - vie di passaggio (12 1 a, 121 b) di un fluido attuatore comunicanti con detta camera cilindrica (121) da parti opposte di detto stantuffo (122).
- 9) Impianto di spruzzatura (50) particolarmente adatto per la spruzzatura di sostanze liquide comprendente un telaio (51) che supporta: - una superficie di spruzzatura (52) su cui vengono disposti gli oggetti da spruzzare (L); - una struttura di sostegno (53) di uno o più mezzi di spruzzatura (54), disposta al di sopra di detta superficie di spruzzatura (52) ed associata a mezzi di motorizzazione (55) atti a muovere detta struttura di sostegno 53 rispetto a detta superficie di spruzzatura (52); - mezzi di alimentazione (56) comprendenti due pompe di alimentazione (57, 58) di sostanze liquide a detti mezzi di spruzzatura (54), caratterizzato dal fatto che tra ciascuno di detti mezzi di spruzzatura (54) e detti mezzi di alimentazione (56) à ̈ presente una valvola (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1) a 6) la quale presenta: - detta terza via di uscita (14) connessa a detti mezzi di spruzzatura (54); - dette prime vie di ingresso (5) e di uscita (6) di detto primo condotto (7) e dette vie di ingresso (9) e di uscita (10) di detto secondo condotto (11) connesse a dette pompe di alimentazione (57, 58) tramite un distributore rotante (59) e due circuiti di distribuzione (70, 80) tra loro indipendenti.
- 10) Impianto di spruzzatura (130) particolarmente adatto per la spruzzatura di sostanze liquide comprendente un telaio (51) che supporta: - una superficie di spruzzatura (52) su cui vengono disposti gli oggetti da spruzzare; - una struttura di sostegno (53) di uno o più mezzi di spruzzatura (54), disposta al di sopra di detta superficie di spruzzatura (52) ed associata a mezzi di motorizzazione (55) atti a muovere detta struttura di sostegno (53) rispetto a detta superficie di spruzzatura (52); - mezzi di alimentazione (156) comprendenti tre pompe di alimentazione (57, 58, 140) di sostanze liquide a detti mezzi di spruzzatura (54) , caratterizzato dal fatto che tra ciascuno di detti mezzi di spruzzatura (54) e detti mezzi di alimentazione (156) à ̈ presente una valvola commutatrice di flusso (100) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 7) oppure 8) la quale presenta: - detta terza via di uscita (14) connessa a detti mezzi di spruzzatura (54); - dette prime vie di ingresso (5) e di uscita (6) di detto primo condotto (7), dette seconde vie di ingresso (9) e di uscita (10) di detto secondo condotto (1 1 ) e dette quarte vie di ingresso (111 ) e di uscita (112) di detto quarto condotto (1 13) connesse a dette pompe di alimentazione (57, 58, 140) tramite un distributore rotante (160) e tre circuiti di distribuzione (70, 80, 150) tra loro indipendenti 11 ) Impianto di spruzzatura (50) secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detti due circuiti di distribuzione (70, 80) comprendono: - un primo circuito di distribuzione (70) comprendente un primo condotto di adduzione (71 a) che collega la mandata di una prima pompa (57) a detto distributore rotante (59), un secondo condotto di adduzione (71 b) che collega detto distributore rotante (59) alla prima via di ingresso (5) di detta valvola (1 ), un primo condotto di ritorno (72a) che collega detta prima via di uscita (6) di detta valvola (1 ) a detto distributore rotante (59) ed un secondo condotto di ritorno (72b) che collega detto distributore rotante (59) all’aspirazione di detta prima pompa (57); - un secondo circuito di distribuzione (80) comprendente un primo condotto di adduzione (81a) che collega la mandata di una seconda pompa (58) a detto distributore rotante (59), un secondo condotto di adduzione (81 b) che collega detto distributore rotante (59) a detta seconda via di ingresso (9) di detta valvola (1), un primo condotto di ritorno (82a) che collega detta seconda via di uscita (10) di detta valvola (1) a detto distributore rotante (59) ed un secondo condotto di ritorno (82b) che collega detto distributore rotante (59) all’aspirazione di detta seconda pompa (58). 12) Impianto di spruzzatura (130) secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detti tre circuiti di distribuzione (70, 80, 150) comprendono: - un primo circuito di distribuzione (70) comprendente un primo condotto di adduzione (71a) che collega la mandata di una prima pompa (57) a detto distributore rotante (59), un secondo condotto di adduzione (71b) che collega detto distributore rotante (160) a detta prima via di ingresso (5) di detta valvola (1), un primo condotto di ritorno (72a) che collega detta prima via di uscita (6) di detta valvola (1) a detto distributore rotante (160) ed un secondo condotto di ritorno (72b) che collega detto distributore rotante (160) all’aspirazione di detta prima pompa (57); - un secondo circuito di distribuzione (80) comprendente un primo condotto di adduzione (81 a) che collega la mandata di detta seconda pompa (58) a detto distributore rotante (160), un secondo condotto di adduzione (81 b) che collega detto distributore rotante (160) a detta seconda via di ingresso (9) di detta valvola (1), un primo condotto di ritorno (82a) che collega detta seconda via di uscita (10) di detta valvola (1) a detto distributore rotante (160) ed un secondo condotto di ritorno (82b) che collega detto distributore rotante (160) all’aspirazione di detta seconda pompa (58). - un terzo circuito di distribuzione (150) comprendente un primo condotto di adduzione (151 a) che collega la mandata di una terza pompa (140) a detto distributore rotante (160), un secondo condotto di adduzione (151 b) che collega detto distributore rotante (160) a detta quarta via di ingresso (111) di detto corpo valvola ausiliario (110), un primo condotto di ritorno (152a) che collega detta quarta via di uscita (112) di detto corpo valvola ausiliario (110) a detto distributore rotante (160) ed un secondo condotto di ritorno (152b) che collega detto distributore rotante (160) all'espirazione di detta terza pompa (140). 13) Impianto di spruzzatura (50;130) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 9, a 12, caratterizzato dal fatto che detta struttura di sostegno (53) comprende una pluralità di bracci (58) ciascuno dei quali supporta almeno uno di detti mezzi di spruzzatura (54) ed una corrispondente valvola commutatrice di flusso (1 ; 100), detti mezzi di motorizzazione (55) essendo atti a porre in rotazione detta struttura di sostegno (53) ed il rotore (60) di detto distributore rotante (59; 160) secondo un asse verticale (Y).
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Citations (3)
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DE3534269A1 (de) * | 1985-09-26 | 1987-04-02 | Richard C Walther Gmbh & Co Kg | Farbwechselventil |
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EP1521642B1 (en) * | 2002-07-10 | 2007-05-02 | Eftec Europe Holding AG | Device for the application of a fluid |
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2012
- 2012-09-04 IT IT000216A patent/ITVI20120216A1/it unknown
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