IT201900011484A1 - Sistema di distribuzione di liquidi - Google Patents

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IT201900011484A1
IT201900011484A1 IT102019000011484A IT201900011484A IT201900011484A1 IT 201900011484 A1 IT201900011484 A1 IT 201900011484A1 IT 102019000011484 A IT102019000011484 A IT 102019000011484A IT 201900011484 A IT201900011484 A IT 201900011484A IT 201900011484 A1 IT201900011484 A1 IT 201900011484A1
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IT
Italy
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duct
liquid
inlet
outlet
metering device
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Application number
IT102019000011484A
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English (en)
Inventor
Fermo Pratissoli
Original Assignee
Fermo Pratissoli
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A01AGRICULTURE; FORESTRY; ANIMAL HUSBANDRY; HUNTING; TRAPPING; FISHING
    • A01CPLANTING; SOWING; FERTILISING
    • A01C23/00Distributing devices specially adapted for liquid manure or other fertilising liquid, including ammonia, e.g. transport tanks or sprinkling wagons
    • A01C23/04Distributing under pressure; Distributing mud; Adaptation of watering systems for fertilising-liquids
    • A01C23/042Adding fertiliser to watering systems

Landscapes

  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Water Supply & Treatment (AREA)
  • Soil Sciences (AREA)
  • Environmental Sciences (AREA)
  • Separation By Low-Temperature Treatments (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo:
“SISTEMA DI DISTRIBUZIONE DI LIQUIDI”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione riguarda un sistema di distribuzione di liquidi.
Più in particolare, il presente trovato riguarda un sistema di distribuzione di liquidi per un sistema di irrigazione, in grado di distribuire una sostanza solubile ed adatto per aree verdi di grandi dimensioni.
TECNICA PREESISTENTE
Sono noti sistemi di irrigazione/fertilizzazione con cartucce di sostanze solubili, ad esempio di sostanze fertilizzanti solubili e/o insetticidi solubili.
Dette cartucce sono progettate per essere installate in sistemi di irrigazione in modo da rilasciare dette sostanze nell’acqua utilizzata per l’irrigazione.
In particolare, tali cartucce vengono installate all’interno di una porzione di un condotto del sistema di irrigazione di liquidi, il quale condotto è frapposto tra una pompa dell’acqua ed almeno una bocca di erogazione che sfocia direttamente sulla zona da irrigare. L’acqua movimentata dalla pompa fluisce attraverso la cartuccia, la quale rilascia così la sostanza che, grazie al flusso dell’acqua, raggiunge la zona di irrigazione.
La sopracitata porzione del condotto è generalmente un involucro richiudibile, posto in serie al condotto rispetto al flusso dell’acqua, e nel quale è realizzata una sede di alloggiamento della cartuccia.
Un problema di tale soluzione nota per la fertilizzazione/distribuzione di insetticida è che risulta necessario un ricambio frequente delle cartucce e quindi numerosi interventi di manutenzione. Per tale motivo, sono richiesti numerosi blocchi dell’irrigazione per poter effettuare la rimozione della cartuccia esausta e l’inserimento di una nuova cartuccia.
Scopo della presente invenzione è superare i vincoli dell’arte nota nell’ambito di una soluzione razionale e dal costo contenuto.
Tale scopo è raggiunto dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
ESPOSIZIONE DELL’INVENZIONE
In particolare, l’invenzione rende disponibile un sistema di distribuzione di liquidi comprendente:
- un condotto d’ingresso,
- un condotto d’uscita,
- un dispositivo dosatore atto a miscelare un primo liquido proveniente dal condotto di ingresso con un secondo liquido proveniente da un serbatoio del secondo liquido
in cui il dispositivo dosatore è connesso in entrata al condotto di ingresso ed in uscita al condotto di uscita.
Grazie a tale soluzione, il sistema di distribuzione di liquidi secondo l’invenzione risolve i problemi riscontrati nei dispositivi di tipo noto migliorandone l’efficienza. In particolare tale sistema di distribuzione di liquidi permette una diminuzione degli interventi di manutenzione e dei conseguenti blocchi dell’irrigazione, con notevoli vantaggi in termini di prestazioni di funzionamento del sistema.
Un aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi possa comprendere un condotto di by-pass atto a porre in comunicazione di fluido il condotto di ingresso con il condotto di uscita ed in cui il dispositivo dosatore è connesso in entrata al condotto di ingresso ed in uscita al condotto di uscita, in parallelo al condotto di by-pass.
Grazie a tale soluzione il sistema di distribuzione di liquidi permette di erogare alternativamente acqua additivata del secondo liquido o acqua non additivata. In particolare, il sistema di distribuzione di liquidi può comprendere una prima valvola ed una seconda valvola, azionabili tra una prima configurazione, in cui occludono il condotto di bypass e consentono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso ed il condotto d’uscita mediante il dispositivo dosatore, ed una seconda configurazione, in cui consentono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso e il condotto di bypass ed impediscono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso ed il dispositivo dosatore.
Grazie a tale soluzione, il sistema di distribuzione di liquidi può essere configurato in modo da erogare alternativamente acqua additivata con il secondo liquido contenuto nel serbatoio o acqua non additivata, semplicemente agendo sulla prima e sulla seconda valvola, e quindi senza richiedere lo smontaggio di componenti del sistema, ovvero in maniera particolarmente rapida ed intuitiva. Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi possa comprendere un condotto di distribuzione dotato di un primo tratto che connette il dispositivo dosatore al condotto di ingresso ed un secondo tratto che connette il dispositivo dosatore al condotto di uscita, in cui la prima valvola è interposta tra il condotto d’ingresso ed il primo tratto del condotto di distribuzione e la seconda valvola è interposta tra il condotto di bypass ed il condotto d’ingresso.
Grazie a tale soluzione la connessione fluidica tra il dispositivo dosatore ed i condotti d’ingresso e di uscita è realizzata per mezzo di un unico condotto di distribuzione composto da due tratti. In questo modo risulta possibile minimizzare le perdite di carico, nell’ambito di una soluzione di realizzazione particolarmente semplice.
Inoltre, la prima valvola risulta interposta tra il condotto d’ingresso ed il primo tratto del condotto di distribuzione mentre la seconda valvola risulta interposta tra il condotto di bypass ed il condotto d’ingresso in modo da gestire il flusso attraverso il condotto di bypass e/o il condotto di distribuzione.
Un aspetto dell’invenzione prevede che il dispositivo dosatore possa comprendere un dosatore volumetrico proporzionale.
Grazie a tale soluzione il sistema di distribuzione di liquidi può essere configurato in modo da regolare con precisione la quantità di secondo liquido da distribuire su un’area. Inoltre, il dosatore volumetrico proporzionale lavora esclusivamente mediante la pressione della rete di irrigazione, rendendo il sistema di distribuzione di liquidi particolarmente efficace.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi possa comprendere un serbatoio atto a contenere il secondo liquido ed una tubatura che connette il serbatoio al dispositivo dosatore.
Grazie a tale soluzione è possibile stoccare in corrispondenza del sistema di distribuzione di liquidi il secondo liquido riducendo le tubature necessarie.
Ancora, un altro aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi, possa comprendere una valvola regolatrice configurata per variare la portata del primo liquido al dispositivo dosatore.
Inoltre, la valvola regolatrice può essere posta in parallelo al dispositivo dosatore. Grazie a tale soluzione, è possibile stabilire la portata del primo liquido in entrata nel dispositivo dosatore e quindi la quantità di primo liquido a cui miscelare il secondo liquido, ad esempio in modo da rendere possibile un trattamento differente per zone che necessitano di quantità di secondo liquido, ovvero di fertilizzante/insetticida, diverse.
Un altro aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi possa comprendere un condotto di collegamento dotato di una bocca d’ingresso in comunicazione di fluido con il primo tratto del condotto di distribuzione ed una bocca d’uscita in comunicazione di fluido con il secondo tratto del condotto di distribuzione, ed in cui la valvola regolatrice è posizionata nel condotto di collegamento ed è configurata per variare la portata che scorre in detto condotto di collegamento.
Grazie a tale soluzione, è reso disponibile un ulteriore condotto in cui è posizionata la valvola regolatrice, atto al passaggio più o meno strozzato, mediante la valvola regolatrice, del primo liquido proveniente dal condotto di ingresso.
In questo modo risulta possibile stabilire la portata di acqua non additivata e di acqua additivata con il secondo liquido, semplicemente agendo sulla valvola regolatrice, in maniera particolarmente rapida ed intuitiva.
Ancora, un altro aspetto dell’invenzione prevede che il sistema di distribuzione di liquidi possa comprendere un sistema di azionamento remoto della prima valvola e della seconda valvola.
Grazie a tale soluzione, il funzionamento del sistema di distribuzione di liquidi può essere controllato da remoto e/o preimpostato secondo cicli di lavoro predefiniti, ad esempio secondo un ciclo di lavoro temporizzato.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista assonometrica di un sistema di distribuzione di liquidi secondo una forma di attuazione della presente invenzione.
La figura 2 è una vista dall’alto del sistema di distribuzione di liquidi di figura 1. MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un sistema di distribuzione di liquidi, per la distribuzione di un primo liquido addizionato con un secondo liquido in aree verdi, in particolare di grandi dimensioni.
Nello specifico, il sistema di distribuzione di liquidi 10 è configurato, come meglio verrà descritto nel seguito, in modo da poter operare secondo due modalità di funzionamento differenti, di cui una prima modalità in cui distribuisce (ovvero eroga) a dette aree verdi il primo liquido, ad esempio acqua, additivata con un secondo liquido, ad esempio una sostanza fertilizzante o una sostanza insetticida e/o altra sostanza, ed una seconda modalità in cui distribuisce (ovvero eroga) a dette aree verdi solo il primo liquido, ovvero acqua (non additivata).
Ancora più in dettaglio, il sistema di distribuzione di liquidi 10 nella prima modalità, eroga il primo liquido additivato con il secondo liquido in maniera parzializzata, come meglio verrà descritto nel seguito.
Detto sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende innanzitutto un condotto di ingresso 15 atto ad essere connesso ad una sorgente di acqua in pressione, ad esempio una pompa o un serbatoio (di un sistema di irrigazione).
Il condotto di ingresso 15 presenta una bocca di ingresso, tramite la quale è in comunicazione fluidica con la sorgente di acqua in pressione, ed almeno una bocca di uscita.
Nell’esempio illustrato, il condotto di ingresso 15 presenta una unica bocca di ingresso 20 e due bocche di uscita, di cui una prima bocca di uscita 25 ed una seconda bocca di uscita 30.
Non si esclude tuttavia, che in altre forme di attuazione il condotto di ingresso 15 possa comprendere più bocche di ingresso, ciascuna atta ad essere collegata fluidicamente a tenuta ad una sorgente di acqua in pressione.
Nella forma di attuazione illustrata, il condotto di ingresso 15 comprende un raccordo tubolare di forma sostanzialmente a T, ovvero comprende una prima porzione tubolare ed una seconda porzione tubolare connessa senza soluzione di continuità alla prima porzione tubolare ortogonalmente alla stessa, in cui la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in comunicazione fluidica tra loro.
In particolare la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in connessione fluidica diretta tra loro (senza interposizione di mezzi di alcun tipo), ovvero la seconda porzione tubolare sfocia direttamente nella prima porzione tubolare, ovvero la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare definiscono un’unica cavità continua di passaggio per il fluido che attraversa il condotto di ingresso 15.
In tale forma di attuazione, la bocca di ingresso 20 del condotto di ingresso 15 è realizzata nella prima porzione tubolare del raccordo a T, ed il condotto di ingresso 15 presenta la prima bocca di uscita 25 realizzata nella prima porzione tubolare, in posizione contrapposta alla bocca di ingresso 20, e la seconda bocca di uscita 30 realizzata nella seconda porzione tubolare.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende poi un condotto di uscita 35, atto ad essere posto in comunicazione fluidica con il condotto di ingresso 15 e connesso ad una o più bocche di erogazione del primo liquido miscelato al secondo liquido.
Il condotto di uscita 35 presenta almeno una bocca di ingresso attraverso la quale è posto in comunicazione (indirettamente, ovvero mediante un eventuale dispositivo valvolare come meglio verrà descritto nel seguito) con il condotto di ingresso 15, ed almeno una bocca di uscita.
Nell’esempio illustrato, il condotto di uscita 35 presenta una unica bocca di uscita 40, e due bocche di ingresso 45, 50, tramite le quali è connesso (indirettamente) al condotto di ingresso 15.
Non si esclude tuttavia, che in altre forme di attuazione il condotto di uscita 35 possa comprendere più bocche di uscita, ciascuna atta ad essere collegata fluidicamente a tenuta ad una o più bocche di erogazione.
Nella forma di attuazione illustrata, il condotto di uscita 35 comprende un raccordo tubolare di forma sostanzialmente a T, ovvero comprende una prima porzione tubolare ed una seconda porzione tubolare connessa senza soluzione di continuità alla prima porzione tubolare ortogonalmente alla stessa, in cui la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in comunicazione fluidica tra loro.
In particolare, la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in connessione fluidica diretta tra loro (senza interposizione di mezzi di alcun tipo), ovvero la seconda porzione tubolare sfocia direttamente nella prima porzione tubolare, ovvero la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare definiscono un’unica cavità continua di passaggio per il fluido che attraversa il condotto di uscita 35.
In tale forma di attuazione, la bocca di uscita 40 del condotto di uscita 35 è realizzata nella prima porzione tubolare del raccordo a T, ed il condotto di uscita 35 presenta due bocche di ingresso, atte ad essere poste in comunicazione fluidica con il condotto di ingresso 15, di cui una prima bocca di ingresso 45 realizzata nella prima porzione tubolare in posizione contrapposta alla bocca di uscita 40, ed una seconda bocca di ingresso 50 realizzata nella seconda porzione tubolare.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende poi un dispositivo dosatore, atto a miscelare il primo liquido, proveniente dal condotto di ingresso 15, al secondo liquido.
Detto dispositivo dosatore comprende un dosatore volumetrico proporzionale 55 configurato per regolare con precisione la quantità di secondo liquido da distribuire su un’area.
Il dispositivo dosatore comprende una prima bocca di ingresso 60 del primo liquido in comunicazione con il condotto di ingresso 15, una seconda bocca di ingresso 65 del secondo liquido, ad esempio in comunicazione con un serbatoio 70 atto a contenere il secondo liquido, ed una bocca di uscita 75 in comunicazione di fluido con il condotto di uscita 35.
Il dosatore volumetrico proporzionale 55 (i cui componenti interni non sono illustrati nelle figure) comprende un motore che è dotato di un cilindro diviso in due distinte camere da un pistone atto a scorrere lungo il cilindro. Ad esempio il pistone divide il cilindro in una prima camera ed una seconda camera poste in comunicazione fluidica tra loro mediante un sistema di valvole associate al pistone ed azionabili per porre in movimento il pistone stesso.
In particolare, la prima camera è posta in comunicazione fluidica con la prima bocca di ingresso 60 e la seconda camera è posta in comunicazione fluidica con la bocca di uscita 75.
La prima camera presenta anche un foro di ingresso del secondo liquido, dal quale foro si deriva un corpo contenente una camera di dosaggio del secondo liquido posta in comunicazione fluidica con la seconda bocca di ingresso 65 del dispositivo dosatore.
Il movimento di salita e discesa del pistone del motore del dispositivo dosatore, è comunicato ad un pistoncino dosatore, ad esempio mediante un’asta, il quale pistoncino dosatore scorrendo all’interno della camera di dosaggio, consente di spingere nella prima camera il secondo liquido presente nella camera di dosaggio.
Il movimento del pistone, determinato dalla pressione del primo liquido, è tale da chiudere e/o aprire le valvole e/o le bocche di ingresso e/o la bocca di uscita, in modo da consentire l’ingresso, nel dispositivo dosatore, di primo e secondo liquido in quantità predeterminata, e l’uscita dal dispositivo dosatore, di primo e secondo liquido miscelati.
Come detto sopra, il movimento di salita e discesa del pistone del motore del dispositivo dosatore, è comunicato al pistoncino dosatore, il quale pistoncino dosatore scorrendo all’interno della camera di dosaggio, consente di aspirare nella camera di dosaggio il secondo liquido contenuto nel serbatoio 70, grazie alla depressione generata dallo spostamento del pistoncino dosatore stesso. Il dispositivo dosatore 55 è dotato inoltre di una tubatura prolungante la sua seconda bocca di ingresso 65, ed atta a collegare il dispositivo dosatore al un serbatoio 70 contenente il secondo liquido.
Il serbatoio 70 può essere posizionato sia ad una quota inferiore che una quota superiore rispetto al dispositivo dosatore ed ai condotti descritti. Questo permette inoltre di interrare il sistema di distribuzione di liquidi 10 e/o il serbatoio 70 del secondo liquido.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende poi un condotto di distribuzione 80 atto a connettere fluidicamente il dispositivo dosatore con il condotto di ingresso 15 e con il condotto di uscita 35.
In particolare, il condotto di distribuzione 80 è dotato preferibilmente di due tratti, ovvero un primo tratto 85 che connette il dispositivo dosatore (ovvero la prima bocca di ingresso 60 del dispositivo dosatore) al condotto di ingresso 15 ed un secondo tratto 90 che connette il dispositivo dosatore (ovvero la bocca di uscita 75 del dispositivo dosatore) al condotto di uscita 35.
Nella forma di attuazione illustrata, il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80 comprende una apertura di accesso 95 in connessione fluidica con il condotto di ingresso 15, ad esempio in connessione di fluido con la seconda bocca di uscita 30 del condotto di ingresso 15.
Allo stesso modo, il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 comprende una apertura di uscita 100 in connessione fluidica con il condotto di uscita 35, ad esempio in connessione di fluido con la seconda bocca di ingresso 50 del condotto di uscita 35.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende inoltre, un condotto di collegamento 105 atto a collegare il primo tratto 85 ed il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 bypassando il dispositivo dosatore. In particolare, il condotto di collegamento 105 risulta dotato di una bocca di ingresso 110 in comunicazione di fluido con il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80, e di una bocca di uscita 115 in comunicazione di fluido con il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80.
Nella forma di attuazione illustrata, il condotto di collegamento 105 comprende un corpo tubolare principale, la cui connessione con il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80 avviene mediante un raccordo tubolare di forma sostanzialmente a T. Detto raccordo tubolare comprende una prima porzione tubolare ed una seconda porzione tubolare connessa senza soluzione di continuità alla prima porzione tubolare ortogonalmente alla stessa, in cui la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in comunicazione fluidica tra loro.
In particolare, la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in connessione fluidica diretta tra loro (senza interposizione di mezzi di alcun tipo), ovvero la seconda porzione tubolare sfocia direttamente nella prima porzione tubolare, ovvero la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare definiscono un’unica cavità continua di passaggio per il primo liquido.
In tale forma di attuazione, la prima porzione tubolare del raccordo a T collega fluidicamente il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80 con il condotto di collegamento 105, mentre la seconda porzione tubolare del raccordo a T prolunga il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80 dal condotto di ingresso 15 verso il dispositivo dosatore.
Allo stesso modo, la connessione del condotto di collegamento 105 con il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 avviene mediante un raccordo tubolare di forma sostanzialmente a T. Detto raccordo tubolare comprende una prima porzione tubolare ed una seconda porzione tubolare connessa senza soluzione di continuità alla prima porzione tubolare ortogonalmente alla stessa, in cui la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in comunicazione fluidica tra loro.
In particolare, la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare sono in connessione fluidica diretta tra loro (senza interposizione di mezzi di alcun tipo), ovvero la seconda porzione tubolare sfocia direttamente nella prima porzione tubolare, ovvero la prima porzione tubolare e la seconda porzione tubolare definiscono un’unica cavità continua di passaggio per il fluido miscelato.
In tale forma di attuazione, la prima porzione tubolare del raccordo a T collega fluidicamente il condotto di collegamento 105 con il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80, mentre la seconda porzione tubolare del raccordo a T prolunga il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 dal dispositivo dosatore verso il condotto di uscita 35.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende inoltre una valvola regolatrice 120, la quale risulta posizionata sul condotto di collegamento 105, ad esempio interposta tra il primo tratto 85 ed il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80.
Preferibilmente, la valvola regolatrice 120 è posta in prossimità della bocca di ingresso 110 del condotto di collegamento 105, in parallelo al dispositivo dosatore.
La valvola regolatrice 120 non verrà descritta in dettaglio, in quanto di tipo noto ad un tecnico del settore.
Detta valvola regolatrice 120 è atta a regolare il flusso del fluido in ingresso nel dispositivo dosatore, da una prima posizione in cui il flusso del fluido in ingresso è massimo, ad una seconda posizione in cui il flusso del fluido in ingresso è minimo.
Nella prima posizione la valvola regolatrice 120 occlude il condotto di collegamento 105, ovvero non permette il passaggio di fluido attraverso il condotto di collegamento 105.
Nella forma di attuazione illustrata la valvola regolatrice 120 è azionabile tramite un dispositivo di controllo manuale, ad esempio un rubinetto o altro dispositivo comunque atto allo scopo.
Non si esclude che in un’alternativa forma di attuazione dell’invenzione non illustrata nelle figure, il sistema di distribuzione di liquidi 10 possa comprendere un sistema di azionamento automatizzato per la valvola regolatrice 120.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 può comprendere inoltre un condotto di bypass 125 atto a by-passare il dispositivo dosatore, ovvero atto a connettere il condotto di ingresso 15 con il condotto di uscita 35 in parallelo al dispositivo dosatore.
Nella forma di attuazione illustrata, il condotto di bypass 125 comprende un corpo principale tubolare, connesso fluidicamente al condotto di ingresso 15 ed al condotto di uscita 35, ad esempio unicamente al condotto di ingresso 15 ed al condotto di uscita 35.
In dettaglio, il condotto di bypass 125 presenta una bocca di ingresso 130 in connessione stagna (senza perdite di carico) con una bocca di uscita 25 del condotto di ingresso 15, ad esempio con la prima bocca di uscita 25 del condotto di ingresso 15.
Il condotto di bypass 125 comprende poi una bocca di uscita 135 in connessione stagna (senza perdite di carico) con la bocca di ingresso 45 del condotto di uscita 35, ad esempio con la prima bocca di ingresso 45 del condotto di uscita 35.
In pratica, il condotto di bypass 125 rende disponibile un percorso per il primo liquido che scorre dal condotto di ingresso 15 verso il condotto di uscita 35, consentendo al dispositivo di distribuzione di liquidi 10 il funzionamento nella sua seconda modalità, in cui distribuisce (ovvero eroga) solo il primo liquido (non additivato).
Il primo tratto 85 ed il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 risultano configurati in modo da consentire un posizionamento in parallelo del dispositivo dosatore rispetto al condotto di bypass 125.
Complessivamente quindi il condotto di collegamento 105, il primo tratto 85 ed il secondo tratto 90 del condotto di distribuzione 80 sono configurati per consentire un collegamento in parallelo tra condotto di collegamento 105, dispositivo dosatore, e condotto di bypass 125.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 comprende ulteriormente una prima valvola 140 ed una seconda valvola 145, azionabili tra una prima configurazione in cui permettono lo scorrimento del fluido dal condotto di ingresso 15 al condotto di uscita 35 unicamente attraverso almeno uno tra il condotto di distribuzione 80, il dispositivo dosatore e il condotto di collegamento 105, ed impediscono la comunicazione di fluido tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di uscita 35 mediante il condotto di by-pass 125, ed una seconda configurazione in cui consentono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso 15 ed il condotto di bypass 125 ed impediscono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso 15 ed il dispositivo dosatore. Ovvero nella seconda configurazione dette valvole permettono lo scorrimento del fluido dal condotto di ingresso 15 al condotto di uscita 35 unicamente attraverso il condotto di bypass 125.
In altre parole, la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 nella prima configurazione occludono il condotto di bypass 125 e consentono la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di uscita 35 mediante il dispositivo dosatore.
Ulteriormente, con la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 nella prima configurazione il sistema di distribuzione di liquidi 10 opera nella prima modalità, ovvero è atto ad erogare il primo liquido additivato al secondo liquido contenuto nel serbatoio 70 ed aspirato dal dispositivo dosatore, mentre con la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 nella seconda configurazione il sistema di distribuzione di liquidi 10 opera nella seconda modalità ovvero è atto ad erogare il primo liquido.
Quando la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 sono nella prima posizione, ovvero consentono il passaggio di fluido attraverso il condotto di distribuzione 80, e la valvola regolatrice 120 è nella sua prima posizione, il primo liquido proveniente dal condotto di ingresso 15 viene indirizzato totalmente al dispositivo dosatore, che miscela la portata di primo liquido in ingresso con una portata di secondo liquido prestabilita.
Risulta possibile, variando la configurazione della valvola regolatrice 120, regolare il flusso in ingresso al dispositivo dosatore in modo da avere una miscela più o meno concentrata di primo e secondo liquido.
In altre parole, in una posizione intermedia tra la prima posizione e la seconda posizione della valvola regolatrice 120, se la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 sono nella prima posizione, parte del fluido proveniente dal condotto di ingresso 15 viene indirizzato al dispositivo dosatore, mentre la restante parte del fluido prosegue verso il condotto di uscita 35 senza essere additivato, mediante il condotto di collegamento 105. In questo modo si ottiene una miscela meno additivata rispetto alla miscela che si otterrebbe nel caso in cui la valvola regolatrice 120 fosse nella sua prima posizione.
La prima valvola 140 risulta interposta tra il condotto di ingresso 15 ed il primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80.
Ad esempio la prima valvola 140 è posta nel primo tratto 85 del condotto di distribuzione 80, in prossimità della seconda bocca di uscita 30 del condotto di ingresso 15.
La prima valvola 140 non verrà descritta in dettaglio, in quanto di tipo noto ad un tecnico del settore.
Detta prima valvola 140 è movimentabile tra una prima posizione ed una seconda posizione.
Nella prima posizione la prima valvola 140 consente la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 ed il dispositivo dosatore, ovvero tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di distribuzione 80.
Nella seconda posizione la prima valvola 140 occlude il condotto di distribuzione 80, ovvero non permette il passaggio di fluido attraverso il condotto di distribuzione 80 e quindi attraverso il dispositivo dosatore, ovvero impedisce la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di uscita 35 attraverso il condotto di distribuzione 80, il dispositivo dosatore e/o il condotto di collegamento 105.
La seconda valvola 145 risulta interposta tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di bypass 125.
Ad esempio la seconda valvola 145 è posta nel condotto di bypass 125 in prossimità della prima bocca di uscita 25 del condotto di ingresso 15.
La seconda valvola 145 non verrà descritta in dettaglio, in quanto di tipo noto ad un tecnico del settore.
Detta seconda valvola 145 è movimentabile tra una prima posizione ed una seconda posizione.
Nella prima posizione la seconda valvola 145 occlude il condotto di bypass 125, ovvero non permette passaggio di fluido attraverso il condotto di bypass 125, ovvero impedisce la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 e il condotto di uscita 35 attraverso il condotto di bypass 125.
Nella seconda posizione la seconda valvola 145 consente la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di uscita 35 attraverso il condotto di bypass 125.
Quindi, quando la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 sono entrambe nella rispettiva prima posizione, il sistema di distribuzione di liquidi 10 opera nella prima modalità, quando la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 sono entrambe nella rispettiva seconda posizione, il sistema di distribuzione di liquidi 10 opera nella seconda modalità.
Quando invece, la prima valvola 140 è nella sua seconda posizione e la seconda valvola 145 è nella sua prima posizione, è impedita la comunicazione fluidica tra il condotto di ingresso 15 ed il condotto di uscita 35 ed il sistema di distribuzione di liquidi 10 è inoperativo.
La prima valvola 140 e la seconda valvola 145 sono azionabili tra la prima posizione e la seconda posizione tramite un dispositivo di controllo manuale, ad esempio un rubinetto o altro dispositivo comunque atto allo scopo.
In alternativa, è possibile prevedere che il sistema di distribuzione di liquidi 10 possa comprendere un sistema di azionamento automatizzato della prima valvola 140 e della seconda valvola 145, tra la prima configurazione e la seconda configurazione.
In tal caso, il sistema automatizzato può comprendere un attuatore associato a ciascuna valvola ed un circuito logico di controllo programmabile operativamente collegato agli attuatori ed atto ad azionare gli stessi e quindi la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 secondo un ciclo di lavoro preimpostato, ad esempio un ciclo di lavoro temporizzato.
Ad esempio, tale sistema automatizzato può essere controllabile da remoto.
In tal caso, il circuito logico di controllo può comprendere moduli di comunicazione (ricezione, trasmissione) con un dispositivo remoto altresì dotato di detti moduli di comunicazione (ricezione, trasmissione), ad esempio un dispositivo smart quale uno smartphone od un tablet, oppure un elaboratore o altro dispositivo remoto comunque adatto allo scopo.
Non si esclude inoltre, che la prima valvola 140 e la seconda valvola 145 siano azionabili tra la prima configurazione e la seconda configurazione sia manualmente che tramite un sistema automatizzato.
Alla luce di quanto sopra descritto, il funzionamento del sistema di distribuzione di liquidi 10 è il seguente.
Il sistema di distribuzione di liquidi 10 è configurato in modo da poter operare secondo una prima modalità, in cui eroga il primo liquido additivato con un secondo liquido contenuto nel serbatoio 70, ed una seconda modalità in cui eroga solo il primo liquido.
Dette due modalità di funzionamento sono gestite dalla prima valvola 140 e dalla seconda valvola 145, che occludendo il condotto di bypass 125 o il condotto di distribuzione 80, stabiliscono il percorso da far compiere al flusso del primo liquido in ingresso.
La valvola regolatrice 120 è atta, invece, a regolare il flusso di acqua in ingresso al dispositivo dosatore per stabilire la concentrazione di additivo da ottenere nella miscela finale da erogare.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema di distribuzione di liquidi (10) comprendente: - un condotto d’ingresso (15), - un condotto d’uscita (35), - un dispositivo dosatore (55) atto a miscelare un primo liquido proveniente dal condotto di ingresso (15) con un secondo liquido proveniente da un serbatoio (70) del secondo liquido in cui il dispositivo dosatore (55) è connesso in entrata al condotto di ingresso (15) ed in uscita al condotto di uscita (35).
  2. 2. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente un condotto di by-pass (125) atto a porre in comunicazione di fluido il condotto di ingresso (15) con il condotto di uscita (35) ed in cui il dispositivo dosatore (55) è connesso in entrata al condotto di ingresso (15) ed in uscita al condotto di uscita (35), in parallelo al condotto di by-pass (125).
  3. 3. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 2, comprendente una prima valvola (140) ed una seconda valvola (145), azionabili tra una prima configurazione, in cui occludono il condotto di bypass (125) e consentono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso (15) ed il condotto d’uscita (35) mediante il dispositivo dosatore (55), ed una seconda configurazione, in cui consentono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso (15) e il condotto di bypass (125) ed impediscono una comunicazione fluidica tra il condotto d’ingresso (15) ed il dispositivo dosatore (55).
  4. 4. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 3, comprendente un condotto di distribuzione (80) dotato di un primo tratto (85) che connette il dispositivo dosatore (55) al condotto di ingresso (15) ed un secondo tratto (90) che connette il dispositivo dosatore (55) al condotto di uscita (35), in cui la prima valvola (140) è interposta tra il condotto d’ingresso (15) ed il primo tratto (85) del condotto di distribuzione (80) e la seconda valvola (145) è interposta tra il condotto di bypass (125) ed il condotto d’ingresso (15).
  5. 5. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il dispositivo dosatore comprende un dosatore volumetrico proporzionale (55).
  6. 6. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un serbatoio (70) atto a contenere il secondo liquido ed una tubatura che connette il serbatoio (70) al dispositivo dosatore (55).
  7. 7. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente una valvola regolatrice (120) configurata per variare la portata del primo liquido al dispositivo dosatore (55).
  8. 8. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 7, in cui la valvola regolatrice (120) è posta in parallelo al dispositivo dosatore (55).
  9. 9. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 7, comprendente un condotto di collegamento (105) dotato di una bocca d’ingresso (110) in comunicazione di fluido con il primo tratto (85) del condotto di distribuzione (80) ed una bocca d’uscita (115) in comunicazione di fluido con il secondo tratto (90) del condotto di distribuzione (80), ed in cui la valvola regolatrice (120) è posizionata nel condotto di collegamento (105) ed è configurata per variare la portata che scorre in detto condotto di collegamento (105).
  10. 10. Sistema di distribuzione di liquidi (10) secondo la rivendicazione 3, comprendente un sistema di azionamento remoto della prima valvola (140) e della seconda valvola (145).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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US2757047A (en) * 1953-04-18 1956-07-31 Friedmann Giovanni Plant for the distribution of fertilizing liquor
US20170020062A1 (en) * 2015-07-23 2017-01-26 Zachary Lovato Efficient injection and mixing of chemicals into a fluid delivery system

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