ITVI20110311A1 - Unita' di comando a contatti doppi per impianti elettrici e dispositivo di comando elettrico comprendente tale unita' - Google Patents

Unita' di comando a contatti doppi per impianti elettrici e dispositivo di comando elettrico comprendente tale unita' Download PDF

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ITVI20110311A1
ITVI20110311A1 IT000311A ITVI20110311A ITVI20110311A1 IT VI20110311 A1 ITVI20110311 A1 IT VI20110311A1 IT 000311 A IT000311 A IT 000311A IT VI20110311 A ITVI20110311 A IT VI20110311A IT VI20110311 A1 ITVI20110311 A1 IT VI20110311A1
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electrical
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al campo dei dispositivi elettrici di controllo ed ha particolarmente per oggetto un’unità di comando a contatti doppi per impianti elettrici.
L’invenzione ha altresì per oggetto un dispositivo di controllo elettrico comprendente la suddetta unità di comando.
Stato della tecnica
Sono note diverse applicazioni di unità di comando a contatti mobili collegabili ad impianti elettrici, in particolare per controllare l’avvio o l'interruzione di dispositivi di sicurezza, quali dispositivi di segnalazione, allarme o emergenza.
Generalmente, le unità di comando più semplici, definite del tipo a contatti singoli, le quali operano sostanzialmente come commutatori, comprendono un supporto di isolamento destinato ad essere alloggiato all’interno di una scatola elettrica di protezione ancorabile ad una parte fissa o mobile di un impianto.
All’interno del supporto sono alloggiate due coppie di contatti elettrici reciprocamente mobili, una prima delle quali è generalmente fissa e collegata ai terminali di un circuito elettrico da commutare, mentre la seconda coppia è vincolata ad un attuatore che ne determina il movimento di allontanamento/avvicinamento rispetto alla prima.
Il supporto presenta una coppia di appendici atte ad ancorarsi a scatto in una sede appositamente realizzata nella parete di fondo della scatola elettrica.
Per applicazioni più complesse, l’unità di comando può essere configurata per gestire simultaneamente più circuiti elettrici collegati a differenti dispositivi deirimpianto, ad esempio per attivare un circuito di sicurezza simultaneamente all’apertura del circuito principale.
A tal fine, all’interno del supporto sono presenti due coppie di contatti mobili atte ad interagire in maniera selettiva con rispettive coppie di contatti fissi ed in tal caso l’unità di comando è generalmente chiamata “a contatti doppi”.
Le note soluzioni prevedono che le due distinte coppie di contatti fissi siano alloggiate nel supporto in posizioni sfalsate lungo l’asse di azionamento dei contatti mobili.
Di conseguenza, le unità di comando a contatti doppi presentano generalmente una dimensione assiale significativamente maggiore rispetto alle unità di comando a contatti singoli e, pertanto, richiedono la predisposizione di scatole elettriche relativamente ingombranti.
Al contrario, l’ancoraggio dell’unità di comando ad una parte fissa dell’impianto è generalmente ottenuto mediante elementi di aggancio che impegnano a scatto corrispondenti sedi previste in una staffa o pannello di fissaggio.
Tuttavia, tali soluzioni non consentono un’adeguata protezione delle unità di comando ed inoltre non permettono di applicare in maniera modulare due o più unità di comando ad uno stesso supporto, eventualmente associando unità di comando a contatti doppi mobili con unità a contatti singoli.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti sopra riscontrati, realizzando un’unità di comando a contatti doppi che abbia caratteristiche di elevata efficienza e relativa economicità.
Uno scopo particolare è quello di realizzare un’unità di comando del tipo a contatti doppi che presenti dimensioni assiali sostanzialmente corrispondenti a quelle delle unità di comando del tipo a singola coppia di contatti.
Ancora altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un’unità di comando per impianti elettrici a contatti doppi che possa essere installata in maniera modulare in una scatola elettrica.
Ancora altro scopo è quello di realizzare un dispositivo di comando per impianti elettrici che consenta di applicare una o più unità di comando a contatti doppi all’interno di una scatola elettrica normalmente dimensionata per contenere le unità di comando a contatti singoli.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente in seguito, sono raggiunti da un’unità di comando a contatti doppi per impianti elettrici, in accordo alla rivendicazione 1, ancorabile ad elemento di supporto fisso o mobile di un impianto elettrico, in cui l’unità di comando comprende un supporto isolante avente un asse longitudinale ed una lunghezza assiale predeterminata, due coppie di contatti fissi montate su detto supporto in posizioni longitudinalmente sfalsate e collegabili a rispettivi circuiti elettrici associati all’impianto per cooperare con rispettive coppie di contatti mobili di apertura/chiusura di detti circuiti elettrici, ognuno di detti contatti fissi essendo associato ad un rispettivo morsetto di collegamento elettrico, in cui i morsetti di ognuna di dette coppie di contatti fissi sono disposti simmetricamente rispetto a detto asse longitudinale, a distanze e con angoli di inclinazione diversi rispetto ai morsetti dell’altra di dette coppie di contatti fissi e in posizioni almeno parzialmente trasversalmente allineate con gli stessi.
Grazie a questa particolare disposizione, sarà possibile ridurre lo sfalsamento longitudinale tra dette coppie di contatti fissi e la lunghezza assiale di detto supporto.
In particolare, la lunghezza del supporto risulterà limitata e sostanzialmente compatibile con quella delle comuni unità di comando a singola coppia di contatti per essere alloggiata eventualmente in una scatola elettrica normalmente realizzata per alloggiare unità di comando a singola coppia di contatti.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato è previsto un dispositivo di controllo, in accordo alla rivendicazione 8, comprendente una scatola elettrica ed una o più unità di comando a contatti doppi in accordo al presente trovato.
Forme vantaggiose di realizzazione del trovato sono ottenute in accordo alle rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite ma non esclusive dell’unità di comando e del dispositivo secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l’aiuto delle unite tavole di disegno in cui:
le FIGG. 1 e 2 sono viste in sezione di un’unità di comando secondo il trovato in una prima configurazione preferita;
le FIGG. 3 e 4 sono viste in sezione di un’unità di comando secondo il trovato in una seconda configurazione preferita;
la FIG. 5 è una vista in sezione di un’unità di comando secondo il trovato in una terza configurazione preferita in una sequenza di azionamento;
la FIG. 6 è una vista prospettica esplosa di un dispositivo di controllo secondo il trovato in una prima configurazione preferita;
la FIG. 7 è una vista prospettica di una porzione di un dispositivo di controllo secondo il trovato in una seconda configurazione preferita;
la FIG. 8 è una vista laterale sezionata di un dispositivo di controllo secondo il trovato in una terza configurazione preferita;
la FIG. 9 è una vista prospettica di una porzione di un dispositivo di controllo secondo il trovato in una quarta configurazione preferita;
la FIG. 10 è una vista frontale dal basso di un dispositivo di controllo secondo il trovato in una quinta configurazione preferita;
la FIG. 11 è una vista laterale sezionata del dispositivo di controllo della Fig. 10.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, un’unità di comando secondo il trovato, indicata globalmente con 1 , potrà essere applicata ad uno o più circuiti elettrici di un impianto elettrico, non illustrato nei disegni allegati in quanto di tipo in sé noto, per comandare l’apertura e la chiusura degli stessi in maniera selettiva e controllata.
In maniera esemplificativa, l’unità di comando 1 potrà essere collegata simultaneamente ad un circuito principale di alimentazione di una parte mobile dell’impianto e ad un circuito ausiliario di sicurezza, quali circuiti di segnalazione, emergenza o allarme, per attivare gli stessi contestualmente all’apertura del circuito principale, in modo da garantire le necessarie condizioni di sicurezza.
In particolare, l’unità di comando 1 potrà essere collegata alla parte fissa dell’impianto elettrico mediante un elemento di supporto, quale una scatola elettrica 2 o un pannello di ancoraggio 3.
Come particolarmente visibile nelle Figg. 1 e 3, un’unità di comando 1 a contatti doppi secondo il trovato comprende un supporto di isolamento 4 ancorabile amovibilmente ad uno specifico elemento di supporto 2, 3 ed avente un asse longitudinale L ed una lunghezza assiale l predeterminata.
All’interno dell’involucro 4 sono disposte una prima ed una seconda coppia di contatti elettrici fissi, rispettivamente 5, 5’ e 6, 6’, associati a rispettivi morsetti elettrici 7, 7’; 8, 8’ attraverso rispettive piastre conduttive 9, 9’; 10, 10’ sostanzialmente trasversali per il collegamento elettrico a rispettivi circuiti elettrici dell’impianto.
Inoltre, ogni morsetto elettrico 7, 7’; 8, 8’ sarà alloggiato in una rispettive sede 11, 11’; 12, 12’ ricavata nel supporto 4 ed avente forma sostanzialmente allungata lungo una rispettiva direzione principale di sviluppo X, X’; Y, Y’.
II supporto 4 alloggia anche una prima ed una seconda coppia di contatti elettrici mobili, rispettivamente 13, 13’ e 14, 14’ distanziati tra loro con una distanza assiale massima d predeterminata ed atti ad essere portati selettivamente a contatto con i contatti fissi 5, 5’; 6, 6’ di una rispettiva coppia, secondo una qualsiasi delle modalità note alla persona esperta del ramo.
Secondo una caratteristica peculiare del trovato, i morsetti 7, 7’ di una delle coppie di contatti fissi 5, 5’ sono disposti simmetricamente rispetto all’asse longitudinale L, a distanze e con angoli di inclinazione a diversi rispetto ai morsetti 8, 8’ dell’altra coppia di contatti fissi 6, 6’ per essere almeno parzialmente trasversalmente allineati con gli stessi e ridurre lo sfalsamento longitudinale tra le coppie di contatti fissi 5, 5’; 6, 6’ e la lunghezza assiale l del supporto 4.
In particolare, le piastre 9, 9’ della coppia associata ad una delle coppie di contatti fissi 5, 5’ presentano dimensione trasversale w maggiore rispetto alla dimensione trasversale z delle piastre 10, 10’ dell’altra coppia in modo da disporre i rispettivi morsetti 7, 7’ a distanza maggiore dall’asse longitudinale L rispetto all’altra coppia di morsetti 8, 8’.
Inoltre, le sedi di alloggiamento 11, 11’ dei terminali elettrici 7, 7’ associati alle piastre conduttive 9, 9’ di dimensione trasversale w maggiore presentano rispettive direzioni di sviluppo X, X’ inclinate rispetto all’asse longitudinale L.
In questo modo tali sedi di alloggiamento 11, 11’ risulteranno almeno parzialmente trasversalmente allineate con le sedi 12, 12’ dei morsetti 8, 8’ collegati all’altra coppia di contatti fissi 6, 6’.
Questa particolare configurazione consentirà di ridurre lo sfalsamento longitudinale tra le coppie di contatti fissi 5, 5’; 6, 6’ e di conseguenza la distanza assiale massima d tra le coppie di contatti mobili 13, 13’; 14, 14’ in modo da consentire di realizzare un supporto 4 di lunghezza l relativamente limitata, sostanzialmente confrontabile con la lunghezza dei supporti di isolamento normalmente utilizzati per le unità di comando a singola coppia di contatti mobili, consentendone l’alloggiamento in una scatola elettrica 2.
Come si osserva dalle figure, il supporto 4 sarà sostanzialmente scatolare e simmetrico rispetto all’asse longitudinale L, con una faccia frontale superiore 15 ed una faccia frontale inferiore 16 sostanzialmente piane e reciprocamente opposte e parallele.
In particolare, una di tali facce frontali 15, 16 sarà provvista di mezzi di ancoraggio a scatto 17 atti ad accoppiarsi amovibilmente a rispettive sedi opportunamente previste nell’elemento di supporto 2, 3, come descritto in seguito.
Ad esempio, come visibile nelle Figg. 1 e 2, i mezzi di ancoraggio 17 potranno essere associati alla faccia superiore 15. Tale configurazione sarà preferita nel caso in cui l’unità di comando 1 sia progettata per essere ancorata ad un pannello di fissaggio 3, come illustrato nelle Figg. 10 e 11, descritte più in dettaglio in seguito.
In tal caso, anche se l’unità 1 non sarà destinata ad essere alloggiata in una scatola elettrica, si avrà comunque l’indubbio vantaggio di realizzare un’unità di comando 1 più compatta e con minori ingombri.
Nelle Figg. 3 e 4 è invece illustrata un’unità di comando 1 avente i mezzi di ancoraggio 17 associati alla faccia inferiore 16 del supporto 4 per l’ancoraggio amovibile alla parete di fondo di una scatola elettrica 3, come illustrato nelle Figg. dalla 6 alla 9, anch’esse descritte più in dettaglio nel seguito.
In entrambe le configurazioni, secondo una forma preferita ma non esclusiva di realizzazione del trovato, i mezzi di ancoraggio a scatto 17 potranno comprendere una coppia di elementi di aggancio 18, 19 mobili lungo una stessa direzione trasversale Z con versi reciprocamente opposti. In particolare, ogni elemento di aggancio 18, 19 sarà scorrevole trasversalmente in contrasto ad una rispettiva molla di richiamo 20, 21 o similare alloggiata nel supporto 4 ed atta a forzare il rispettivo elemento di aggancio 18, 19 verso la posizione di chiusura.
Secondo un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso, le sedi 11 , 11’; 12, 12’ per l’alloggiamento dei morsetti 7, 7’; 8, 8’ potranno presentare rispettivi fori di accesso 22, 22’; 23, 23’ al rispettivo morsetto 7, 7’; 8, 8’.
Tali fori di accesso 22, 22’; 23, 23’ saranno ricavati nel supporto 4 in corrispondenza della faccia frontale 15, 16 non provvista dei mezzi di ancoraggio 17, in modo da facilitare l'inserimento di un utensile, ad esempio un cacciavite o similare, per il serraggio o la rimozione del rispettivo morsetto 7, 7’; 8, 8’.
Le piastre conduttive 9, 9’ a dimensione trasversale w maggiore presenteranno prime porzioni di estremità 24, 24’ provviste di rispettivi contatti fissi 5, 5’ e seconde porzioni di estremità 25, 25’ provviste di rispettivi morsetti 7, 7’.
Le seconde porzioni di estremità 25, 25’ saranno opportunamente inclinate rispetto all’asse longitudinale L con rispettivi angoli di inclinazione preferibilmente uguali ed opposti tra loro per disporre i rispettivi morsetti 7, 7’ sostanzialmente paralleli alle direzioni di sviluppo X, X’ delle corrispondenti sedi di alloggiamento 11, 11’.
In questo modo le sedi di alloggiamento 11 , 11’ dei morsetti 7, 7’ saranno facilmente accessibili da un operatore attraverso l’utensile appropriato, pur realizzando un supporto 4 con elevata compattezza sia in senso longitudinale che trasversale.
In maniera esemplificativa e non limitativa, l’angolo di inclinazione delle seconde porzioni di estremità 25, 25’ delle piastre conduttive 9, 9’ potrà essere compreso tra 10° e 85° e ancor più preferibilmente tra 60° e 80°.
L’angolo di inclinazione a dei morsetti 7, 7’ sarà pertanto il complementare dell’angolo di inclinazione delle seconde porzioni di estremità 25, 25’.
Le piastre conduttive 9, 9’ a dimensione traversale w maggiore potranno essere opportunamente sagomate con una prima porzione di estremità 24, 24’ sostanzialmente trasversale ed ortogonale all’asse longitudinale L ed una porzione intermedia sostanzialmente longitudinale che collega le due porzioni di estremità 24, 25; 24’, 25’.
La seconda porzione di estremità 25, 25’ potrà anche presentare un tratto sostanzialmente trasversale che collega il tratto inclinato alla porzione intermedia.
Le piastre conduttive 10, 10’ a dimensione traversale z minore saranno invece opportunamente sagomate con porzioni di estremità sostanzialmente trasversali ed ortogonali all’asse longitudinale L ed una porzione intermedia sostanzialmente longitudinale che collega le due porzioni di estremità.
Questa configurazione consentirà di alloggiare i morsetti 7, 7’; 8, 8’ nel supporto 4 in modo da mantenere quest’ultimo compatto ma consentendo comunque il semplice accesso ai primi in quanto i fori di accesso 22, 22’; 23, 23’ risulteranno trasversalmente sfalsati tra loro.
Secondo una configurazione preferita del trovato, l’unità di comando 1 comprenderà mezzi di azionamento 27 sostanzialmente longitudinali associati alla prima ed alla seconda coppia di contatti elettrici mobili 13, 13’; 14, 14’ per muoverli lungo uno stesso asse di azionamento sostanzialmente longitudinale, ad esempio coincidente con l’asse di simmetria L.
Questa particolare configurazione consentirà di utilizzare mezzi attuatori ad elevato grado di sicurezza, in accordo alle normative in vigore.
I mezzi di azionamento 27 potranno essere del tipo in sé noto e comprenderanno, esemplificativamente, un cursore 28 scorrevole in una guida longitudinale 29 ricavata centralmente nel supporto 4.
II cursore 28 avrà un’estremità superiore 30 atta ad interagire con un pulsante di azionamento del dispositivo di comando a cui l’unità 1 è applicata, ad esempio il fungo di emergenza 31 illustrato in Fig. 6.
L’estremità inferiore 32 del cursore 28 sarà invece associata ad una coppia di ponticelli 33, 34 provvisti ognuno di una delle coppie di contatti mobili 13, 13’; 14, 14’.
In particolare, i due ponticelli porta-contatti 33, 34 saranno alloggiati in una cavità 35 ricavata nel cursore 28 ed il ponticello inferiore 34 accoppiato alla seconda coppia di contatti mobili 14, 14’ sarà reso solidale alla estremità inferiore 32 del cursore 28 per traslare solidalmente allo stesso.
Al contrario, il cursore 28 sarà configurato per impegnare il ponticello superiore 33 solo dopo avere compiuto un primo tratto della sua corsa longitudinale massima.
In Fig. 5 è illustrata una ulteriore configurazione per una unità di comando 1 secondo il trovato, in cui uno dei contatti fissi 5’ di una delle coppie è stabilmente collegato elettricamente ad uno dei contatti fissi 6’ dell’altra coppia, ad esempio mediante un ponte di collegamento 52 atto a collegare elettricamente i due corrispondenti morsetti 7’, 8’, per definire una unità di contatto 1 automonitorata, atta a segnalare elettricamente, attraverso l’apertura del circuito, l’allontanamento del pulsante di azionamento 31 dall’unità di contatto 1 , ad esempio in caso di montaggio non corretto, oltre che un montaggio non corretto della scatola 2.
Nella stessa Fig. 5 è illustrata una sequenza operativa per la suddetta unità di comando 1 automonitorata dalla quale si osserva che in seguito ad un primo tratto della corsa longitudinale del cursore 28, si determina il movimento della sola seconda coppia di contatti mobili 14, 14’, mentre la prima coppia di contatti mobili 13, 13’ resta in contatto con la rispettiva prima coppia di contati fissi 5, 5’.
Successivamente al contatto della seconda coppia di contatti mobili 14, 14’ con la seconda coppia di contatti fissi 6, 6’, il cursore 28 impegna il ponticello superiore 33 per trascinarlo lungo l’asse di azionamento longitudinale L e determinare l’apertura del relativo circuito.
In maniera nota saranno presenti due elementi elastici di contrasto, un primo dei quali, indicato con 36, agirà sul cursore 28 per contrastarne lo scorrimento longitudinale, mentre un secondo indicato con 37 sarà interposto tra i ponticelli porta-contatti 33, 34.
In Fig. 6 è illustrata una prima configurazione di un dispositivo di controllo per impianti elettrici secondo il trovato, indicato genericamente con 38, comprendente l’unità di comando 1 sopra descritta ed illustrata nelle Figg. 3 e 4.
In particolare, il dispositivo 38 comprende una scatola elettrica 2 avente un alloggiamento interno 39 di altezza h predeterminata al cui interno saranno alloggiabili una o più unità di comando 1.
In particolare, la scatola elettrica 2 è formata da un semiguscio superiore 40 e da un semiguscio inferiore 41 reciprocamente accoppiabili, ad esempio mediante mezzi a vite 42.
L’alloggiamento interno 39 presenterà una parete superiore 43 nella quale saranno realizzati uno o più passaggi 44 per l'inserimento di rispettivi pulsanti di comando, quale un fungo di emergenza 31 , pulsanti di azionamento, selettori o similari, ed una parete di fondo 45 configurata per l’ancoraggio amovibile di una o più unità di comando 1 da associare a rispettivi pulsanti di comando.
Opportunamente, la lunghezza assiale l del supporto 4 dell’unità di comando 1 sarà sostanzialmente prossima o leggermente inferiore all’altezza h dell’alloggiamento interno 39, come più chiaro da Fig. 8, in modo da poter inserire l’unità di comando 1 secondo il trovato provvista di due coppie di contatti mobili 13, 13’; 14, 14’ nella scatola elettrica 2.
Il supporto 4 sarà provvisto di una coppia di elementi di aggancio 18, 19 del tipo sopra descritto in corrispondenza della sua faccia frontale inferiore 16 in modo da consentirne l’accoppiamento amovibile con la parete di fondo 45 dell’alloggiamento 39.
Quest’ultimo, a sua volta, comprenderà almeno una coppia di elementi di trattenimento 46, 47 impegnabili a scatto da rispettivi elementi di aggancio 18, 19 del supporto 4.
In particolare, la parete di fondo 45 potrà presentare una pluralità di coppie di elementi di trattenimento 46, 47 impegnabili selettivamente e modularmente da corrispondenti elementi di aggancio 18, 19 di rispettive una o più unità di comando 1, 1’, 1”.
Le unità di comando 1, 1’, 1” inseribili in una stessa scatola elettrica 2 potranno essere anche differenti tra loro, ad esempio tutte in accordo al presente trovato come in Fig. 7.
In alternativa, potranno essere previste anche una o più unità di comando 1”’ a singola coppia di contatti unitamente ad una o più unità di comando 1 in accordo al presente trovato, come illustrato in Fig. 8.
In Fig. 9 è illustrata un’ulteriore configurazione per la scatola elettrica 2 del tipo utilizzabile per le comuni pulsantiere di comando.
Infine, nelle Figg. 10 e 11 è illustrata un’ulteriore variante del dispositivo di comando secondo il trovato, indicato globalmente con 48, provvisto di un’unità di comando 1 del tipo illustrato nelle Figg. 1 e 2, ossia avente i mezzi di ancoraggio 17 associati alla faccia frontale superiore 15.
In tal caso, il dispositivo 48 comprenderà un elemento di supporto definito da un pannello di fissaggio 3 provvisto sia di un passaggio centrale 49 per l'inserimento di un pulsante di comando, ad esempio un fungo di emergenza 50, sia di una o più sedi 51 per l'applicazione e l’ancoraggio amovibile di corrispondenti unità di comando 1, 1’”, non necessariamente tutte in accordo al presente trovato. Tali sedi 51 saranno opportunamente predisposte perifericamente al passaggio centrale 49.
Da quanto sopra descritto appare evidente che il trovato realizza gli scopi prefissati ed in particolare quello di realizzare un’unità di comando a contatti doppi per impianti elettrici, ossia del tipo avente due coppie di contatti mobili e due coppie di contatti fissi, che sia particolarmente compatta per essere inserita all’interno di scatole elettriche di tipo standard comunemente adoperate con unità di comando a singole coppie di contatti fissi e mobili.
L’unità ed il dispositivo secondo il trovato sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire daN'ambito del trovato.
Anche se l’unità ed il dispositivo di comando sono stati descritti con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un’unità di comando a contatti doppi per impianti elettrici, ancorabile ad un elemento di supporto (2, 3) fisso o mobile di un impianto elettrico, in cui l’unità di comando comprende: un supporto isolante (4) avente un asse longitudinale (L) ed una lunghezza assiale ( l ) predeterminata; - due coppie di contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) montate su detto supporto (4) in posizioni longitudinalmente sfalsate e collegabili a rispettivi circuiti elettrici associati all’impianto per cooperare con rispettive coppie di contatti mobili (13, 13’; 14, 14’) di apertura/chiusura di detti circuiti elettrici, ognuno di detti contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) essendo associato ad un rispettivo morsetto di collegamento elettrico (7, 7’; 8, 8’), in cui i morsetti (7, 7’; 8, 8’) di ognuna di dette coppie di contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) sono disposti simmetricamente rispetto a detto asse longitudinale (L), a distanze e con angoli di inclinazione (a) diversi rispetto ai morsetti (7, 7’; 8, 8’) dell’altra di dette coppie di contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) ed in posizioni almeno parzialmente trasversalmente allineate con gli stessi in modo da ridurre lo sfalsamento longitudinale tra dette coppie di contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) e la lunghezza assiale (L) di detto supporto (4).
  2. 2. Unità di comando secondo la rivendicazione 1, in cui i contatti fissi (5, 5’; 6, 6’) di ognuna di dette coppie sono collegati stabilmente ai rispettivi morsetti (7, 7’; 8, 8’) mediante piastre conduttive (9, 9’; 10, 10’) sostanzialmente trasversali, le piastre (9, 9’) di una di dette coppie di contatti fissi (5, 5’) avendo rispettive dimensioni trasversali (w) maggiori rispetto alla dimensione trasversale (z) delle piastre (10, 10’) associate all’altra coppia di detti contatti fissi (6, 6’).
  3. 3. Unità di comando secondo la rivendicazione 2, in cui le piastre (9, 9’) con dimensione maggiore (w) presentano prime porzioni di estremità (24, 24’) provviste di rispettivi contatti fissi (5, 5’) e seconde porzioni di estremità (25, 25’) provviste di rispettivi morsetti (7, 7’) ed inclinate rispetto a detto asse longitudinale (L) con angoli di inclinazione uguali ed opposti tra loro per disporre i rispettivi morsetti (7, 7’) in posizioni inclinate con rispettivo angolo di inclinazione (a).
  4. 4. Unità di comando secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto supporto (4) è sostanzialmente scatolare con una faccia frontale superiore (15) ed una faccia frontale inferiore (16) opposte reciprocamente parallele e sostanzialmente trasversali, una di dette facce frontali (15, 16) essendo provvista di mezzi di ancoraggio a scatto (17) atti ad accoppiarsi amovibilmente a rispettive sedi dell’elemento di supporto (2, 3).
  5. 5. Unità di comando secondo la rivendicazione 4, in cui ognuno di detti morsetti (7, 7’; 8, 8’) è alloggiato in una rispettiva sede di alloggiamento (11, 11’; 12, 12’) avente un foro di accesso (22, 22’; 23, 23’) ricavato in detto supporto (4) in corrispondenza della faccia frontale (15, 16) non provvista di detti mezzi di ancoraggio (17).
  6. 6. Unità di comando secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sono previsti mezzi di azionamento (27) sostanzialmente longitudinali associati a dette coppie di contatti mobili (13, 13’; 14, 14’) per muoverli lungo uno stesso asse di azionamento (L) sostanzialmente longitudinale.
  7. 7. Unità di comando secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui uno (5’) dei contatti fissi di una di dette coppie è stabilmente collegato elettricamente ad uno (6’) dei contatti fissi dell’altra di dette coppie per definire una unità di contatto (1) automonitorata.
  8. 8. Un dispositivo di controllo per impianti elettrici, comprendente: - una scatola elettrica (2) con un alloggiamento interno (39) di altezza (h) predeterminata avente una parete superiore (43) ed una parete di fondo (45); - una o più unità di comando (1, 1’, 1”, 1’”) alloggiate in detto alloggiamento interno (39) di detta scatola elettrica (2) e collegabili ad un circuito di un impianto elettrico per comandare l’apertura e la chiusura dello stesso; caratterizzato dal fatto che una o più unità di comando (1, 1’, 1’’, 1”’) è in accordo ad una o più delle rivendicazioni precedenti e comprende un supporto di isolamento (4) ancorato amovibilmente a detta parete di fondo (45) di detto alloggiamento (39) ed una lunghezza assiale ( l ) predeterminata sostanzialmente prossima o leggermente inferiore a detta altezza (h) predeterminata di detto alloggiamento (39).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto supporto (4) di detta almeno una unità di comando (1, 1’, 1”, 1’”) è sostanzialmente scatolare con una faccia frontale superiore (15) ed una faccia frontale inferiore (16) provvista di una coppia di elementi di aggancio (18, 19) accoppiabili amovibilmente a detta parete di fondo (45) di detto alloggiamento (39).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (45) di detto alloggiamento (39) comprende almeno una coppia di elementi di trattenimento (46, 47) impegnabili a scatto da rispettivi elementi di aggancio (18, 19) di detto supporto (4).
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta parete di fondo (45) di detto alloggiamento (39) presenta una pluralità di dette coppie di elementi di trattenimento (46, 47) impegnabili selettivamente e modularmente da corrispondenti elementi di aggancio (18, 19) dette una o più unità di comando (1, 1'
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