ITVI20100148A1 - Elemento modulare per il supporto di pannelli per il ricoprimento di superfici - Google Patents

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    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
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    • E04F15/02Flooring or floor layers composed of a number of similar elements
    • E04F15/022Flooring consisting of parquetry tiles on a non-rollable sub-layer of other material, e.g. board, concrete, cork

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  • Structural Engineering (AREA)
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Description

ELEMENTO MODULARE PER IL SUPPORTO DI PANNELLI PER IL RICOPRIMENTO DI SUPERFICI.
DESCRIZIONE
È noto l'impiego di pannelli per ricoprire superfici e realizzare piani di calpestio, ad esempio di terrazze, di balconi, di bordi piscina, di palestre ed altro.
Secondo la tecnica nota per il ricoprimento della superficie si utilizzano una pluralità di elementi modulari di supporto, realizzati generalmente in materiale plastico, che vengono collegati l'uno adiacente all'altro e sui quali, tramite mezzi di fissaggio, generalmente viti, si fissano i suddetti pannelli che, preferibilmente ma non necessariamente, sono realizzati in legno.
Un elemento modulare di supporto di tipo noto è rappresentato a titolo di esempio nelle figg. da 1 a 3 ove è indicato complessivamente con A.
Si osserva che esso presenta una struttura reticolare composta da una pluralità di nervature B che si intersecano reciprocamente definendo un piano di appoggio per i pannelli C che vengono fissati su di esso come si osserva nella fig. 4.
L’elemento modulare è di forma quadrata e lungo le nervature perimetrali D sono presenti mezzi di aggancio maschio E' e femmina E" tra loro coniugabili, che consentono di collegare più elementi modulari uno adiacente all'altro su tutta la superficie G da ricoprire. In particolare, in corrispondenza dei punti di intersezione delle nervature B sono presenti nuclei sagomati aggettanti F che appoggiano sulla superficie G da ricoprire, in modo da definire una intercapedine H che consente lo scorrimento dell'acqua che filtra attraverso i pannelli in legno C ed attraverso le nervature B.
Nei nuclei sagomati F sono presenti fori passanti L per l’inserimento di viti M che vengono avvitate mordenti nei pannelli C per fissarli in modo stabile all’elemento modulare A sul quale sono disposti.
Tutti gli elementi modulari appartenenti all'arte nota sono sostanzialmente realizzati come descritto e presentano tutti alcuni riconosciuti inconvenienti.
Un loro primo riconosciuto inconveniente che costituito dal fatto che essi non sempre consentono di fissare i pannelli tagliati a misura che vengono disposti a completamento della superficie di calpestio tra le nervature perimetrali di ciascun ultimo elemento modulare posato e la linea di confine che delimita la superficie da ricoprire.
Quanto detto viene meglio compreso se si osservano le figg. da 2 a 4 nelle quali le linee grosse a tratto e punto N delimitano la superficie da ricoprire e possono corrispondere, ad esempio, alle tracce in piano dei muri perimetrali.
Se la distanza P tra la nervatura perimetrale D dell’ultimo elemento modulare A e la linea N che delimita la superficie da ricoprire è, come si osserva, inferiore alla distanza Q tra la nervatura perimetrale D e la direzione R di allineamento dei fori L della prima fila di nuclei sagomati F che accolgono le viti M, il fissaggio dei pannelli di completamento C risulta impossibile.
Infatti ciascun pannello di completamento C, avendo larghezza S inferiore alla distanza P tra la nervatura perimetrale D dell’elemento modulare A e la linea R di allineamento dei fori F, non viene interessato da alcuna vite di fissaggio, come illustrata la fig. 4 ove si osserva che le viti di fissaggio, le cui tracce sono indicate con le lettere T, interessano i soli pannelli in legno C a misura intera.
In particolare risulta molto precaria la condizione dei pannelli di completamento C tagliati di testa ed angolare, a causa delle loro piccole dimensioni.
Per il fissaggio dei pannelli di completamento il posatore è quindi costretto ad intervenire stabilizzandoli mediante collanti o altri mezzi che sicuramente non garantiscono un completamento ottimale dell'opera e soprattutto non ne assicurano la stabilità nel tempo.
Un altro inconveniente è costituito dal fatto che i nuclei sagomati F di appoggio alla superficie G da ricoprire sono di piccola sezione e per di più, essendo essi forati assialmente per il passaggio delle viti M di fissaggio dei pannelli, appoggiamo sulla superficie da ricoprire G tramite una corona circolare di piccola area,
Di conseguenza la pressione che essi scaricano sulla superficie G, risulta spesso superiore a quella sopportabile dalle guaine di rivestimento che la ricoprono per impermeabilizzarla.
Le guaine si possono quindi forare e causare infiltrazioni d'acqua che per essere eliminate richiedono la rimozione del piano di calpestio, degli elementi modulari e la sostituzione della guaina impermeabilizzante.
La presente invenzione intende superare gli inconvenienti lamentati. In particolare è scopo principale dell'invenzione realizzare un elemento modulare per il supporto di pannelli per il ricoprimento di superfici che consenta il fissaggio dei pannelli di completamento anche se la loro larghezza è inferiore alla distanza esistente tra un qualsiasi bordo perimetrale dell'elemento modulare e la direzione di allineamento dei fori di passaggio delle viti di fissaggio praticati nei nuclei sagomati ad esso adiacenti.
E’ un altro scopo che l’elemento modulare dell’Invenzione consenta il fissaggio di tali pannelli di completamento anche se essi sono disposti in posizione angolare in corrispondenza del vertice dell’elemento modulare.
È non ultimo scopo che l'elemento modulare dell'invenzione, rispetto ad elementi modulari dell arte nota di pari dimensioni ed a parità di carico gravante sui pannelli di ricoprimento che esso supporta, scarichi sulla superficie di appoggio sottostante una pressione inferiore.
Gli scopi detti sono raggiunti da un elemento modulare le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale alla quale si rimanda per semplità descrittiva.
Ulteriori caratteristiche dell'elemento modulare dell'invenzione sono contenute nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente l'utilizzo dell'elemento modulare dell'invenzione migliora la stabilità della superficie di calpestio poiché, indipendentemente dalle dimensioni dei pannelli di ricoprimento e dalla loro posizione, consente di fissarli tutti tramite mezzi meccanici, ad esempio viti.
Ancora vantaggiosamente la riduzione della pressione che a parità di carico gravante sui pannelli di ricoprimento si scarica sulla sottostante superficie da ricoprire, migliora le condizioni in cui lavora la guaina impermeabilizzante che la ricopre e ne garantisce una maggior durata.
Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma esecutiva dell'invenzione che viene data qui di seguito a titolo indicativo e non limitativo facendo riferimento alle allegate tavole di disegno in cui:
- la fig. 1 rappresenta in vista assonometrica un elemento modulare appartenente all'arte nota;
- le figg. 2 e 3 rappresentano più elementi modulari di fig. 1 posti in opera per il ricoprimento di una superficie;
- la fig. 4 rappresenta gli elementi modulari dell'arte nota rappresentati nelle fig. 2 e 3 sui quali sono disposti i pannelli di ricoprimento per realizzare una superficie di calpestio;
- la fig. 5 rappresenta in vista assonometrica l'elemento modulare dell'invenzione;
- le figg. 6 e 7 rappresentano l'elemento modulare di fig. 5 sul quale, a titolo di esempio, sono disposti pannelli di ricoprimento di due differenti tipi;
- le figg. da 8 a 14 rappresentano differenti fasi della composizione e posa di più elementi modulari dell'invenzione sulla superficie da ricoprire;
- le figg. da 15 a 20 rappresentano differenti viste della fase terminale di completamento della pavimentazione con l'applicazione dei pannelli di completamento;
- le figg. 20 e 21 rappresentano due differenti viste di particolari dell'elemento modulare dell'invenzione.
L'elemento modulare dell'invenzione è rappresentato in vista assonometrica in fig. 5 ove è indicato complessivamente con 1.
Esso viene utilizzato per il supporto di pannelli C per il ricoprimento di superfici che possono essere realizzati con forme differenti ed essere ad esso applicati secondo differenti configurazioni come si osserva nelle figg. 6 e 7.
Si osserva in particolare che l'elemento modulare 1 comprende una struttura poligonale 2 individuante un piano di appoggio a per i pannelli C, la quale è provvista di una pluralità di nuclei sagomati 3 per l'appoggio alla superficie G da ricoprire.
Appositi fori passanti 4 sono presenti nei nuclei sagomati 3 per ricevere viti di fissaggio M dei pannelli C che vengono disposti sulla struttura poligonale 2 in appoggio al piano a in modo da definire una superficie di calpestio.
Preferibilmente, ma non necessariamente, i pannelli di ricoprimento C sono realizzati in legno e, come già si è detto, possono essere disposti secondo differenti configurazioni, due delle quali sono rappresentate nelle già citate figg. 6 e 7.
Perifericamente alla struttura poligonale 2 sono presenti mezzi di aggancio 5 che servono a collegare più elementi modulari adiacenti tra loro in modo da ricoprire completamente la superficie G sulla quale si vuole definire il piano di calpestio.
Secondo l'invenzione nella struttura poligonale 2 sono presenti fori ausiliari passanti 6 atti a ricevere viti ausiliarie M' di fissaggio dei pannelli.
Si osserva in particolare che i fori ausiliari passanti 6 sono praticati in appendici 13, 14 appartenenti alla struttura poligonale 2 le quali si sviluppano sostanzialmente sul medesimo piano di appoggio a definito dalla struttura poligonale 2.
Quest'ultima, in particolare, comprende una pluralità di nervature 11 , 12 che si intersecano reciprocamente ed alle quali sono associate sia le appendici 13, 14 che si sviluppano sullo stesso piano delle nervature e sia i nuclei sagomati 3 in cui sono presenti i fori passanti 4 per le viti M di fissaggio dei pannelli di ricoprimento C.
Particolarmente i nuclei sagomati 3 si sviluppano ortogonalmente a piano di appoggio a e presentano una lunghezza sufficiente a definire tra la struttura poligonale 2 e la sottostante superficie G, un'intercapedine H visibile in particolare nelle figg. 6, 7 e 20.
Infatti, come si è detto, gli elementi modulari 1 vengono preferibilmente utilizzati per realizzare piani di calpestio di terrazze, di bordi piscina, di spogliatoi di palestre, di impianti sportivi e simili, in cui l'acqua che cade sul piano di calpestio e che trafila attraverso i pannelli di ricoprimento C e la struttura poligonale 2, deve poter fluire fino allo scarico.
Per quanto concerne le nervature, esse comprendono nervature perimetrali 11 che delimitano la struttura poligonale 2 e nelle quali sono presenti i mezzi di aggancio 5 degli elementi modulari tra loro e nervature interne 12 che sono delimitate dalle nervature perimetrali 11.
Per quanto concerne i mezzi di aggancio 5 che servono a collegare più elementi modulari l'uno adiacente all'altro fino alla copertura dell'intera superficie da ricoprire G, essi comprendono una pluralità di pioli 8 ed una pluralità di sedi 9 atte ad accoglierli aventi profili reciprocamente coniugabili, che sono realizzati lungo le nervature perimetrali 11 della struttura poligonale 2.
In particolare i pioli 8 sono presenti lungo nervature perimetrali 11 tra loro concorrenti, contrapposte a corrispondenti nervature perimetrali 11 , anch'esse tra loro concorrenti, lungo le quali sono presenti le sedi 9.
Alle nervature interna 12 e perimetralmente 11 sono associate prime appendici 13 allineate una dopo l'altra secondo la direzione individuata dalla rispettiva nervatura alle quale appartengono e seconde appendici 14 che sono disposte in corrispondenza dell'intersezione tra due o più delle suddette nervature 11 , 12.
In particolare una sola seconda appendice 14, come si osserva ad esempio in fig. 5, è disposta in posizione d'angolo in corrispondenza dell'intersezione delle due nervature perimetrali 11 alle quali sono associati i pioli 8 dei mezzi di aggancio 5.
Si osserva anche che le appendici 13, 14 sono disposte in modo che l'interasse 15 tra il foro passante ausiliario 6 presente in una qualsiasi di esse ed il foro passante 4 presente in uno qualsiasi dei nuclei sagomati 3 adiacente, sia minore dell'interasse 16 tra due fori passanti 4 di due qualsiasi dei suddetti nuclei sagomati 3.
In tal modo, come verrà meglio più avanti descritto con riferimento alle figg. da 15 a 19, risulta possibile fissare all'elemento modulare 1 pannelli di completamento C venti larghezze inferiori alla distanza esistente tra la nervatura perimetrale 11 di un elemento modulare 1 e la direzione R di allineamento dei fori passanti 4 della prima fila di nuclei sagomati 3 adiacenti alla nervatura perimetrale stessa.
Si osserva anche con riferimento alle figg. 20 e 21 che ogni nucleo sagomato 3 comprende un corpo centrale 20 di forma essenzialmente cilindrica, aggettante dal punto di intersezione di due nervature interne 12, il quale è provvisto di una flangia terminale 21 di appoggio alla superficie da ricoprire G.
La flangia terminale 21 presenta una superficie maggiore di quella di una qualsiasi sezione trasversale del corpo centrale 20 cui appartiene; in tal modo viene aumentata l'area di appoggio sulla superficie G da ricoprire e questo consente di scaricare sulla superficie stessa una pressione inferiore a quella che generalmente viene scaricata utilizzando elementi modulari di tipo noto, a parità di carico gravante sulla superficie di calpestio.
In tal modo su evita la foratura delle guaine di rivestimento che sono disposte per impermeabilizzare la superficie G da ricoprire, evitando i costi di manutenzione per la loro sostituzione.
In particolare si osserva che il corpo centrale 20 presenta sporgenze laterali 22 che collegano ognuna delle nervature interne 12 alla flangia terminale 21 in modo da conferire all'elemento modulare 1 nel suo complesso una buona rigidità.
Per quanto riguarda la forma, l'elemento modulare 1 , preferibilmente ma non necessariamente è di forma quadrata come si osserva nelle figure allegate.
Operativamente per comporre il piano di calpestio che ricopre la superficie G, si utilizzano una pluralità di elementi modulari 1 che vengono posati sulla superficie G stessa secondo le modalità che vengono ora descritte.
Si dispone inizialmente un elemento modulare 1 in corrispondenza della posizione d'angolo definita, ad esempio, da due muri di contenimento X, Y tra loro concorrenti come si osserva in fig. 8, facendo attenzione che rimangano rivolte verso il posatore le nervature perimetrali 11 lungo le quali sono presenti le sedi 9 dei mezzi di aggancio 5.
Si procede quindi, come si osserva in fig. 8, ad agganciare un secondo elemento modulare 1 inserendo, come si osserva in fig. 9, i pioli 8 di tale secondo elemento modulare nelle sedi 9 dell'elemento modulare precedentemente posato.
L'accoppiamento avviene per semplice incastro con spostamento verticale dall'alto verso il basso dopo aver allineato ciascun piolo 8 con la corrispondente sede 9.
Dopo aver disposto due elementi modulari tra loro adiacenti come si osserva in fig. 10, si procede nel modo descritto e si collega un altro elemento modulare, come si osserva in fig. 11 , così da ottenere il ricoprimento della superficie G a forma di L che si osserva in fig. 12 e quindi collegando un ulteriore elemento modulare come si osserva in fig. 13, si completa un riquadro che si osserva in fig. 14.
Il collegamento di ulteriori elementi modulari procede fino a ricoprire tutta la superficie G sulla quale interessa realizzare il piano di calpestio.
Quando viene disposto l'ultimo o gli ultimi elementi modulari 1 che completano il ricoprimento della superficie G, molto facilmente la situazione che si presenta è quella rappresentata in fig. 15 poiché difficilmente le nervature perimetrali 11 degli ultimi elementi modulari 1 coincidono con la linea N che delimita la superficie G da ricoprire. Nel caso rappresentato in fig. 15 per completare il piano di calpestio è necessario quindi sezionare elementi modulari di completamento 1' che si osservano in fig. 16, aventi larghezza K corrispondente alla distanza P esistente tra la nervatura perimetrale 11 di ciascun ultimo elemento modulare 1 posato e la linea N che delimita il perimetro della superficie G da ricoprire.
Si osserva che nel caso che viene rappresentato nelle figg. 15 e 16 la larghezza K dell'elemento modulare di completamento 1 ' è inferiore della distanza Q tra la nervatura perimetrale 11 e la direzione di allineamento R dei fori passanti 4 della prima fila di nuclei sagomati 3 che si osservano in fig. 15.
In tale situazione è solo la presenza delle appendici provviste di fori passanti ausiliari 6 che accolgono viti ausiliarie M' che consente di fissare i pannelli di completamento C che si osservano nelle figg. 17, 18 e1 9.
Infatti, come si osserva particolarmente nel dettaglio di fig. 18, le viti ausiliarie M' disposte nei fori passanti ausiliari 6 si avvitano mordenti nei pannelli di completamento C assicurandone la stabilità rispetto al sottostante l'elemento modulare di completamento 1'.
In particolare si osserva nelle figg. 17 e 18 che il fissaggio dei pannelli di completamento C è garantito dalle appendici 13 che sono allineate l'una dopo l'altra secondo la direzione individuata dalle nervature perimetrali 11 ed anche dalle seconde appendici 14 che, pur essendo anch'esse allineate lungo le medesime nervature perimetrali 11 , sono però disposte anche in corrispondenza del punto di incrocio di nervature interne 12.
Inoltre, cosa molto importante, la presenza di una seconda appendice 14 disposta in posizione d'angolo nel punto di incrocio tra due nervature perimetrali 11 con una nervatura interna 12, consente anche il fissaggio del pannello di completamento C posto in posizione d'angolo, anche se esso presenta dimensioni molto piccole. Pertanto l'utilizzo dell'elemento modulare nell'invenzione consente di risolvere il problema del fissaggio dei pannelli di completamento C' soprattutto quando essi presentano dimensioni e larghezze tali da non poter essere interessati al fissaggio da parte delle viti che sono disposte nei fori passanti 4 dei nuclei sagomati 3.
In particolare, rispetto ai pannelli modulari di tipo noto, tutti i pannelli di completamento C vengono fissati al sottostante elemento modulare di completamento con la stessa stabilità dei pannelli C aventi misure standard, come si osserva dalle tracce T rappresentate in fig. 19 delle rispettive viti di fissaggio.
È evidente che qualora i pannelli di completamento C presentino dimensioni maggiori e tali da essere interessati anche dalle viti M disposte nei fori passanti 4 dei nuclei sagomati 3, la presenza delle viti ausiliarie M' inserite nei fori passanti ausiliari 6 delle appendici 13 e 14, contribuisce ad una maggiore stabilità dei pannelli e quindi del piano di calpestio nel suo complesso.
Inoltre, è raggiunto anche lo scopo di ridurre la pressione sulle guaine isolanti che ricoprono la superficie G per la presenza nelle flange terminali 21 di appoggio realizzate in ciascun nucleo sagomato 3. In base a quanto detto si comprende quindi che l'elemento modulare di supporto dell'invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
È opportuno precisare che in fase esecutiva l'elemento modulare dell'invenzione e particolarmente la struttura poligonale 2 e le nervature che la definiscono, potranno assumere dimensioni e profili differenti da quelli descritti e rappresentati nelle figure.
È comunque inteso che tali eventuali modifiche, ed altre eventuali, che dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, esse si dovranno tutte ritenere protette dal presente brevetto.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Elemento modulare (1 ; 1 ') per il supporto di pannelli (C; C) per il ricoprimento di superfici (G) comprendente: - una struttura poligonale (2) individuante un piano di appoggio (a) per detti pannelli (C; C) e provvista di una pluralità di nuclei sagomati (3) per l’appoggio di detta struttura poligonale (2) a detta superficie da ricoprire (G); - fori passanti (4) presenti in detti nuclei sagomati atti a ricevere viti di fissaggio (M) di detti pannelli (C) a detta struttura poligonale (2); - mezzi di aggancio (5) atti a collegare detta struttura poligonale (2) ad un’altra struttura poligonale ad essa adiacente, caratterizzato dal fatto che in detta struttura poligonale (2) sono presenti fori ausiliari passanti (6) atti a ricevere viti ausiliarie di fissaggio (Μ') di detti pannelli.
  2. 2) Elemento modulare (1 ; 1 ') secondo la rivendicazione 1 ) caratterizzato dal fatto che detti fori ausiliari passanti (6) sono praticati in appendici (13; 14) appartenenti a detta struttura poligonale (2).
  3. 3) Elemento modulare (1 ; 1 ’) secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che detta struttura poligonale (2) è di tipo reticolare e comprende una pluralità di nervature (1 1 ; 12) che si intersecano reciprocamente ed alle quali sono associate: - dette appendici (13; 14) che si sviluppano sullo stesso piano di dette nervature (1 1 ; 12) per individuare detto piano di appoggio (a) di detti pannelli (C; C); detti nuclei sagomati (3) che si sviluppano da dette nervature (12) ortogonalmente a detto piano di appoggio (a).
  4. 4) Elemento modulare (1 ; 1 ') secondo la rivendicazione 3) caratterizzato dal fatto che dette nervature (1 1 ; 12) comprendono: nervature perimetrali (1 1 ) che delimitano detta struttura poligonale (2) e nelle quali sono presenti detti mezzi di aggancio (5); - nervature interne (12) delimitate da dette nervature perimetrali (11 ) alle quali sono associati detti nuclei sagomati (31 ); e dette appendici (13, 14) comprendono: - prime appendici (13) allineate una dopo l’altra secondo una direzione individuata dalla rispettiva nervatura perimetrale (11 ) alla quale sono associate; - seconde appendici (14) disposte in corrispondenza dell’intersezione di due o più di dette nervature (11 ; 12).
  5. 5) Elemento modulare secondo la rivendicazione 4) caratterizzato dal fatto di presentare una di dette seconde appendici (14) disposta in posizione d’angolo nell’intersezione tra due di dette nervature perimetrali (11 ).
  6. 6) Elemento modulare (1 ; 1’) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3) a 5) caratterizzato dal fatto che l’interasse (15) tra il foro passante (4) presente in uno qualsiasi di detti nuclei sagomati (3) ed il foro ausiliario passante (6) presente in una qualsiasi di dette appendici (13; 14) adiacente a detto nucleo sagomato (3), è minore dell’interasse (16) tra due fori passanti (4) presenti in due qualsiasi di detti nuclei sagomati (3).
  7. 7) Elemento modulare (1 ; 1’) secondo la rivendicazione 6) caratterizzato dal fatto che ognuno di detti nuclei sagomati (3) comprende un corpo centrale (20) di forma essenzialmente cilindrica, aggettante dal punto di intersezione di due di dette nervature interne (12) e provvisto di una flangia terminale (21 ) di appoggio alla superficie (G) da ricoprire, l’area della superficie di detta flangia terminale (21 ) essendo maggiore dell’area della superficie di una qualsiasi sezione trasversale di detto corpo centrale (20).
  8. 8) Elemento modulare (1 ; 1 ’) secondo la rivendicazione 7) caratterizzato dal fatto che detto corpo centrale (20) presenta sporgenze laterali (22) che collegano ognuna di dette nervature interne (12) a detta flangia terminale (21).
  9. 9) Elemento modulare (1 ; 1') secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (5) comprendono una pluralità di pioli (8) ed una pluralità di sedi (9) aventi profili reciprocamente coniugabili, realizzati lungo dette nervature perimetrali (11 ) di detta struttura poligonale (2).
  10. 10) Elemento modulare (1 ; 1') secondo la rivendicazione 9) caratterizzato dal fatto che detti pioli (8) sono presenti lungo nervature perimetrali (11 ) tra loro concorrenti, contrapposte a corrispondenti nervature perimetrali (11 ), anch’esse tra loro concorrenti, lungo le quali sono presenti dette sedi (9).
  11. 11 ) Elemento modulare (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta struttura poligonale (2) presente forma quadrata. Per incarico.
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