ITVI20100131A1 - Apparato e metodo per l'identificazione dei veicoli. - Google Patents

Apparato e metodo per l'identificazione dei veicoli. Download PDF

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ITVI20100131A1
ITVI20100131A1 IT000131A ITVI20100131A ITVI20100131A1 IT VI20100131 A1 ITVI20100131 A1 IT VI20100131A1 IT 000131 A IT000131 A IT 000131A IT VI20100131 A ITVI20100131 A IT VI20100131A IT VI20100131 A1 ITVI20100131 A1 IT VI20100131A1
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"APPARATO E METODO PER L'IDENTIFICAZIONE DEI VEICOLI"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un apparato e ad un metodo per 1'identificazione dei veicoli.
Come noto, il furto di veicoli ed il riciclaggio di veicoli rubati rappresentano un problema globale che ha ormai assunto proporzioni preoccupanti.
Dopo il furto, i veicoli rubati sono in genere contraffatti ed immessi nuovamente sul mercato, oppure smontati e venduti a pezzi.
Nel tentativo di contrastare il fenomeno sono stati messi a punto diversi sistemi antifurto, i più rudimentali dei quali sono quelli che grazie a speciali dispositivi consentono di bloccare meccanicamente i comandi a pedale, il volante, le ruote, il cambio, ecc.
Tali congegni sono spesso preferiti dagli utenti per il costo contenuto, per la praticità e per il notevole effetto deterrente; tuttavia, essi risultano in genere facilmente eludibili anche da scassinatori poco esperti.
Sistemi antifurto altrettanto semplici ed economici sono quelli che prevedono l'interruzione del collegamento elettrico fra l'accumulatore ed il contatto di messa in moto.
La sicurezza di questi antifurti, per lo più realizzati artigianalmente, è però garantita solo fino a quando non viene individuata l'interruzione.
Maggiori garanzie sono in linea di massima offerte dagli antifurti elettronici che sono in grado di impedire la messa in moto dei veicoli o di rilevarne gli spostamenti.
Appartengono al primo tipo di antifurti elettronici gli immobilizer, ovvero sistemi che utilizzando dispositivi inseriti nella chiave di accensione riescono ad interagire con gli organi di messa in moto del veicolo al fine di bloccare l'avviamento del motore da parte di persone non autorizzate.
Gli antifurti elettronici del secondo tipo, invece, sfruttando la rete GPS e le note tecniche di triangolazione, consentono la localizzazione satellitare del veicolo, oltre che rilevarne l'eventuale sollevamento.
Anche se i sistemi elettronici sono probabilmente quelli in grado di offrire le maggiori garanzie in termini di affidabilità e sicurezza, si rivelano usualmente complessi e costosi.
Oltre ai dispositivi che impediscono materialmente il furto,, esistono anche dei sistemi dissuasori che prevedono di marchiare in modo indelebile alcune parti del veicolo.
La marchiatura può essere perfezionata tramite vari procedimenti meccanici, oppure utilizzando opportuni dispositivi di identificazione elettronica.
Più dettagliatamente, l'identificazione elettronica sfrutta quasi sempre dei microchip che contengono al loro interno tutti i dati più significativi del veicolo e che vengono associati a quest' ultimo .
Utilizzando un apposito scanner, gli organi di pubblica sicurezza sono in grado di decifrare i dati memorizzati nei microchip e verificare la loro veridicità.
Anche se in linea di massima i microchip vengono installati in posti nascosti, essi rimangono comunque facili da individuare e da rimuovere da parte dei malintenzionati.
Il compito che si propone il trovato è pertanto quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un apparato ed un metodo per l'identificazione dei veicoli che consentano di identificare ciascun veicolo in maniera univoca risultando al contempo particolarmente difficile da eludere.
Nell'ambito del compito sopra esposto uno scopo particolare del trovato è quello di realizzare un apparato ed un metodo per l'identificazione dei veicoli che permettano agli operatori di pubblica sicurezza di verificare facilmente e velocemente la veridicità dei dati riportati sulla carta di circolazione del veicolo, oltre ad accertare l'originalità del veicolo stesso.
Altro scopo del trovato è quello di realizzare un apparato per l'identificazione dei veicoli che non possa essere rimosso senza l'autorizzazione e/o l'intervento del legittimo proprietario del veicolo.
Ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un apparato ed un metodo per l'identificazione dei veicoli che siano vantaggiosi anche da un punto di vista puramente economico, sia grazie al modesto investimento richiesto sia grazie all'opportunità di ottenere riduzioni sui premi assicurativi.
Il compito sopra esposto, nonché gli scopi accennati ed altri che meglio appariranno in seguito, vengono raggiunti da un apparato per l'identificazione dei veicoli, comprendente una pluralità di dispositivi di archiviazione contenenti informazioni relative ad un veicolo; detti dispositivi di archiviazione sono associabili a detto veicolo per trasmettere dette informazioni ad almeno un apparecchio lettore; detto apparecchio lettore attiva detti dispositivi di archiviazione e legge dette informazioni mediante onde elettromagnetiche; detto apparato per l'identificazione dei veicoli è caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un dispositivo di archiviazione inattivo contenente dette informazioni; detto dispositivo di archiviazione inattivo interagisce con detto apparecchio lettore esclusivamente a seguito dell'intervento diretto di un operatore.
Il compito e gli scopi sopra esposti vengono altresì raggiunti da un metodo per l'identificazione dei veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi:
a) memorizzare in una banca dati protetta sostanzialmente tutte le informazioni necessarie per identificare in modo univoco un veicolo, la copia conforme all'originale della carta di circolazione di detto veicolo e la copia conforme all'originale del certificato di proprietà di detto veicolo; b) memorizzare in una pluralità di dispositivi di archiviazione sostanzialmente tutte le informazioni necessarie per identificare in modo univoco detto veicolo;
c) associare detti dispositivi di archiviazione a detto veicolo; d) attivare detti dispositivi di archiviazione associati a detto veicolo;
e) leggere le informazioni contenute in detti dispositivi di archiviazione ;
f) inviare ad una centrale operativa che custodisce detta banca dati protetta le informazioni contenute in detti dispositivi di archiviazione;
g) verificare la corrispondenza fra le informazioni inviate a detta centrale operativa e le informazioni contenute in detta banca dati protetta.
Tale metodo prevede che per almeno una parte dei dispositivi di archiviazione le fasi d) ed e) possano essere attuate esclusivamente dopo l'intervento manuale di un operatore sugli stessi dispositivi di archiviazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un apparato ed un metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo negli uniti disegni in cui: la figura 1 è una vista prospettica di un apparato per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato;
la figura 2 è una vista frontale di un componente dell'apparato per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato;
la figura 3 è una vista frontale di un altro componente dell'apparato per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato;
la figura 4 è una vista frontale di un ulteriore componente dell'apparato per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato;
la figura 5 è una vista schematica di una mappatura di un veicolo utilizzata durante l'installazione di detto apparato per l'identificazione dei veicoli.
Con riferimento alle citate figure, un apparato per 1' identificazione dei veicoli, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende una pluralità di dispositivi di archiviazione 2 che contengono al loro interno sostanzialmente tutte le informazioni necessarie per identificare in modo univoco un veicolo 100.
Tali informazioni, non solo comprendono quelle usualmente annotate sulla carta di circolazione, ovvero i dati di immatricolazione, il numero di telaio, la cilindrata, la potenza e così via, ma possono essere integrate con altri dati e/o riproduzioni visive atte ad agevolare l'immediata identificazione del veicolo 100.
Oltre a quanto già accennato, le informazioni memorizzate nei dispositivi di archiviazione 2 possono includere anche codici e/o dati criptati che saranno conseguentemente decodificati in sede di lettura .
I dispositivi di archiviazione 2 si concretizzano vantaggiosamente nei cosiddetti "tag RFID", o "transponder RFID", vale a dire dispositivi elettronici che consentono di realizzare un sistema di identificazione a radiofrequenza.
I dispositivi di archiviazione 2 utilizzati sono preferibilmente di tipo passivo, quindi sono essenzialmente formati da un microchip 3 e da un'antenna 4, ad esso collegata, associati ad un supporto 5 che li protegge anche nelle condizioni operative più critiche e consente di applicarli al veicolo 100.
Mentre il microchip 3 contiene un'area di memoria in cui sono salvate le informazioni che permettono di identificare univocamente il veicolo 100, l'antenna 4 consente sia di trasmettere tali informazioni ad un apparecchio lettore 6, in dotazione agli operatori di pubblica sicurezza, sia di utilizzare il campo elettromagnetico emesso da quest'ultimo quale fonte di energia per l'alimentazione del dispositivo di archiviazione 2.
Secondo il trovato, l'apparato per l'identificazione dei veicoli 1 comprende uno o più dispositivi di archiviazione inattivi 10 che contengono sostanzialmente le medesime informazioni memorizzate nei dispositivi di archiviazione 2.
Anche i dispositivi di archiviazione inattivi 10 sono essenzialmente formati da un microchip 11 e da un'antenna 12, ad esso collegata, associati ad un supporto 13.
Tuttavia, è importante considerare che, a differenza dei precedenti, i dispositivi di archiviazione inattivi 10 sono in grado di interagire con l'apparecchio lettore 6 esclusivamente a seguito dell'intervento di un operatore 1000.
Più particolarmente, un addetto deve agire fisicamente sui dispositivi di archiviazione inattivi 10 affinché possano trarre l'alimentazione dall'apparecchio lettore 6 per poi comunicare a quest'ultimo le informazioni memorizzate.
A tal proposito, ciascun dispositivo di archiviazione inattivo 10 può esser dotato di mezzi di interruzione 14 che interrompono i collegamenti elettrici fra il microchip 11 e la corrispondente antenna 12.
I mezzi di interruzione 14 possono essere vantaggiosamente costituiti da un microinterruttore, azionabile manualmente dall'operatore 1000, o da qualunque altro dispositivo sostanzialmente equivalente noto al tecnico del ramo.
In combinazione, o in alternativa, ai mezzi di interruzione 14, ciascun dispositivo di archiviazione inattivo 10 può essere provvisto di mezzi di schermatura elettromagnetica 15 che, sfruttando il principio della gabbia di Faraday, impediscono le comunicazioni fra l'antenna 12 e l'apparecchio lettore 6.
I mezzi di schermatura elettromagnetica 15 possono essere formati da un contenitore in materiale elettroconduttore, quale ad esempio una busta metallica facilmente rimovibile dall' operatore 1000, all'interno del quale viene alloggiato ogni dispositivo di archiviazione inattivo 10.
L'apparato per l'identificazione dei veicoli 1 prevede anche la presenza di una mappa di posizionamento che indichi la precisa collocazione dei dispositivi di archiviazione 2 e dei dispositivi di archiviazione inattivi 10 all'interno del veicolo 100.
Opportunamente, la mappa di posizionamento deve essere conservata da un soggetto accreditato che sia in grado di garantire la segretezza nei confronti dei terzi, e di mantenere contemporaneamente l'accessibilità agli operatori di pubblica sicurezza .
Il medesimo soggetto è incaricato di gestire una centrale operativa 500 che custodisce una banca dati protetta contenente, oltre alla mappa di posizionamento, una copia delle informazioni che consentono di identificare univocamente il veicolo 100, nonché una copia conforme all'originale della carta di circolazione e del certificato di proprietà dello stesso veicolo 100.
All'atto del controllo viene infatti verificata la corrispondenza fra le informazioni memorizzate nei dispositivi di archiviazione 2, quelle memorizzate nei dispositivi di archiviazione inattivi 10 e quelle in possesso della banca dati protetta.
L'apparato per l'identificazione dei veicoli 1 è completato da mezzi di segnalazione visiva 20 che ne indicano la presenza sul veicolo 100 a scopo deterrente.
I mezzi di segnalazione visiva 20 sono essenzialmente costituiti da iscrizioni indelebili che possono vantaggiosamente concretizzarsi in una serie di incisioni chimiche ricavate direttamente sui vetri del veicolo 100 oppure in sistemi sostanzialmente equivalenti. Tale artifizio obbliga il contraffattore alla sostituzione di tutti i vetri del veicolo 100, operazione costosa e lunga.
A titolo esemplificativo, le iscrizioni possono comprendere marchi, sigle, o altri segni distintivi sostanzialmente equivalenti.
Secondo un ulteriore aspetto, il presente trovato riguarda un metodo per l'identificazione dei veicoli che presuppone l'uso di sistemi di identificazione sostanzialmente equivalenti all'apparato per l'identificazione dei veicoli 1 descritto in precedenza .
In via preliminare il metodo oggetto dell'invenzione prevede che un installatore autorizzato riporti su un documento fiscale comprovante l'acquisto il codice identificativo assegnato in sede produttiva all'apparato per l'identificazione dei veicoli 1, in modo da garantirne la tracciabilità.
Vantaggiosamente, l'installatore autorizzato potrà essere ritenuto tale esclusivamente dopo aver dimostrato di possedere i requisiti di onorabilità e di aver preventivamente ricevuto la necessaria formazione, comprovata dal rilascio di un opportuno certificato di qualifica.
Si procede quindi memorizzando nella banca dati protetta il citato codice identificativo, le informazioni ritenute necessarie per identificare in modo univoco un determinato veicolo 100, una copia conforme all'originale della carta di circolazione del veicolo 100, nonché una copia conforme all'originale del certificato di proprietà di quest'ultimo.
Tali informazioni possono comprendere i dati di immatricolazione, il numero di telaio, la cilindrata, la potenza e così via, riproduzioni visive del veicolo 100, codici e/o dati criptati e molto altro ancora.
La banca dati protetta è gestita da una centrale operativa 500 e risulta costantemente accessibile agli operatori di pubblica sicurezza che, usufruendo di una password ed attuando un'opportuna procedura di riconoscimento, possono consultare le informazioni memorizzate in relazione al veicolo 100 a scopo investigativo.
In modo sostanzialmente equivalente possono accedere alla banca dati protetta anche altri operatori accreditati, tenuti all'obbligo di segretezza, ad esempio per svolgere attività dì manutenzione.
Successivamente le informazioni necessarie ad identificare in modo univoco il veicolo 100 vengono memorizzate anche nei dispositivi di archiviazione 2 e nei dispositivi di archiviazione inattivi 10.
Il tipo ed il numero di dispositivi di archiviazione da utilizzare sono determinati da un'appropriata procedura automatizzata gestita da un sistema di elaborazione dati.
Quando i suddetti dispositivi sono pronti per l'utilizzo la procedura automatizzata provvede a tracciare una mappa di posizionamento degli stessi, come illustrato, a puro titolo di esempio, nella figura 5.
Nel caso di specie, il tipo di dispositivo di archiviazione selezionato e le relative coordinate di posizionamento vengono rispettivamente indicati da una sequenza di numeri e lettere.
Anche queste informazioni vengono poi memorizzate nella banca dati protetta.
È importante considerare che tutte le informazioni vengono inviate alla banca dati protetta mediante un sistema di posta elettronica certificata in cui le comunicazioni sono crittografate e firmate digitalmente.
L'installazione dell'apparato per l'identificazione dei veicoli 1 viene completata con la sua omologazione, ovvero trascrivendone la presenza sulla carta di circolazione, ed apponendo su porzioni ben visibili del veicolo 100 i mezzi di segnalazione visiva 20 che si concretizzano essenzialmente in segni distintivi quali marchi, sigle, e così via.
Nel dettaglio, si procede applicando sui vetri del veicolo 100 delle mascherine nom ografiche, altrimenti note come "stencil", e ricoprendole successivamente con dèlia pasta per incisioni .
Lasciata agire la pasta per alcuni minuti si provvede alla sua rimozione ed alla rimozione dello stencil verificando per sicurezza la qualità dell'incisione chimica realizzata.
L'identificazione del veicolo 100 viene eseguita attivando i dispositivi di archiviazione e leggendo le informazioni in essi contenute attraverso un apparecchio lettore 6.
I dati vengono poi inviati alla centrale operativa 500 che, tramite un operatore, provvede a verificare la corrispondenza fra le informazioni ricevute e quelle memorizzate nella banca dati protetta .
La centrale operativa 500 restituisce inoltre all'apparecchio lettore 6 copie dei documenti custoditi ed altre informazioni integrative necessarie al riconoscimento.
In caso di contraffazione del numero di telaio del veicolo 100, i dispositivi di archiviazione 2 in esso nascosti possono interagire con l'apparecchio lettore 6 del soggetto che sta eseguendo i controlli e dimostrare l'incompatibilità fra lo stesso veicolo 100 e la corrispondente carta di circolazione, permettendo il riconoscimento della falsificazione.
È importante considerare che la duplicazione dei dispositivi di archiviazione 2 risulta alla prova dei fatti impossibile, tenendo presente che ciascun microchip 3 possiede caratteristiche uniche e non replicabili.
In caso di illecita rimozione dei dispositivi di archiviazione 2 entrano in gioco i dispositivi di archiviazione inattivi 10 che ad un primo controllo non sono rilevabili dall'apparecchio lettore 6 o da un dispositivo di lettura sostanzialmente equivalente, risultando materialmente impossibili da manomettere .
La mancanza di risposta da parte dei dispositivi di archiviazione 2 e la concomitante presenza dei mezzi di segnalazione visiva 20 è infatti destinata a generare il sospetto negli operatori di pubblica sicurezza che saranno portati a compiere verifiche più approfondite.
Più particolarmente, i soggetti deputati al controllo, dopo aver individuato i dispositivi di archiviazione inattivi 10 tramite la banca dati protetta, andranno ad azionare i mezzi di interruzione 14 in modo da chiudere il circuito elettrico fra il microchip 11 e la corrispondente antenna 12, oppure andranno a rimuovere la schermatura elettromagnetica 15, per consentire l'interazione con l'apparecchio lettore 6 ed il riconoscimento della falsificazione.
Nel caso in cui la falsificazione del numero di telaio sia combinata con il trasferimento dei dispositivi di archiviazione 2 nel veicolo contraffatto si rivelano ancora efficaci i dispositivi di archiviazione inattivi 10, essendo questi ultimi totalmente ignoti al contraffattore.
Ipotizzando poi una contraffazione della carta di circolazione ed una falsificazione del numero di telaio conseguenti alla rimozione dei dispositivi di archiviazione 2 nascosti nel veicolo 100 il contraffattore andrebbe a scontrarsi con il fatto che l'omologazione dell'apparato per l'identificazione dei veicoli 1, ovvero la sua registrazione presso la Motorizzazione Civile ed il Pubblico Registro Automobilistico, non è annullabile. Qualsiasi duplicato del documento riporterebbe infatti la presenza dell'apparato per l'identificazione dei veicoli 1.
Si è in pratica constatato come l'apparato ed il metodo per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato assolvano pienamente il compito prefissato, in quanto permettono di identificare ciascun veicolo in maniera univoca e risultano contemporaneamente molto difficili da eludere.
In particolare l'apparato ed il metodo per l'identificazione dei veicoli secondo il trovato permettono agli operatori di pubblica sicurezza di verificare facilmente e velocemente la veridicità dei dati riportati sulla carta di circolazione del veicolo e sono molto vantaggiosi anche da un punto di vista puramente economico, in quanto necessitano di un modesto investimento iniziale e permettono di ottenere riduzioni sui premi assicurativi .
Per di più, va segnalato che l'apparato per l'identificazióne dei veicoli non può essere rimosso completamente senza l'autorizzazione e/o l'intervento di persone autorizzate.
L'apparato ed il metodo per l'identificazione dei veicoli così concepiti sono suscettibili di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purché compatibili con l'uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per l'identificazione dei veicoli, comprendente una pluralità di dispositivi di archiviazione contenenti informazioni relative ad un veicolo; detti dispositivi di archiviazione sono associabili a detto veicolo per trasmettere dette informazioni ad almeno un apparecchio lettore; detto apparecchio lettore attiva detti dispositivi di archiviazione e legge dette informazioni mediante onde elettromagnetiche; detto apparato per l'identificazione dei veicoli è caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un dispositivo di archiviazione inattivo contenente dette informazioni; detto dispositivo di archiviazione inattivo interagisce con detto apparecchio lettore esclusivamente a seguito dell'intervento diretto di un operatore.
  2. 2. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi di archiviazione e ciascuno di detti dispositivi di archiviazione inattivi comprendono almeno un microchip contenente dette informazioni; detto microchip è collegato ad almeno un'antenna per trasmettere dette informazioni a detto apparecchio lettore.
  3. 3. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi di archiviazione inattivi comprende mezzi di interruzione atti ad interrompere il collegamento fra detto microchip e la corrispondente antenna.
  4. 4. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di interruzione comprendono almeno un microinterruttore azionabile da detto operatore.
  5. 5. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti dispositivi di archiviazione inattivi comprende mezzi di schermatura elettromagnetica atti ad impedire le comunicazioni con detto apparecchio lettore.
  6. 6. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di schermatura elettromagnetica comprendono almeno un contenitore in materiale elettroconduttore; ciascuno di detti dispositivi di archiviazione inattivi è alloggiato internamente a detto contenitore; detto contenitore è rimovibile da detto operatore .
  7. 7. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una mappa di posizionamento atta ad indicare la precisa collocazione di detti dispositivi di archiviazione e di detti dispositivi di archiviazione inattivi relativamente a detto veicolo .
  8. 8. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una banca dati protetta contenente almeno una copia di dette informazioni ed almeno una copia di detta mappa.
  9. 9. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo ima o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di segnalazione visiva associabili a detto veicolo; detti mezzi di segnalazione visiva indicano la presenza su detto veicolo di detto apparato per l'identificazione dei veicoli .
  10. 10. Apparato per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di segnalazione visiva comprendono una pluralità di incisioni chimiche ricavate sui vetri di detto veicolo; dette incisioni chimiche sono ottenute utilizzando mascherine ed opportuni preparati chimici.
  11. 11. Metodo per l'identificazione dei veicoli, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: a) memorizzare in una banca dati protetta sostanzialmente tutte le informazioni necessarie per identificare in modo univoco un veicolo, la copia conforme all'originale della carta di circolazione di detto veicolo e la copia conforme all'originale del certificato di proprietà di detto veicolo; b) memorizzare in una pluralità di dispositivi di archiviazione sostanzialmente tutte le informazioni necessarie per identificare in modo univoco detto veicolo; c) associare detti dispositivi di archiviazione a detto veicolo; d) attivare detti dispositivi di archiviazione associati a detto veicolo; e) leggere le informazioni contenute in detti dispositivi di archiviazione; f) inviare ad una centrale operativa che custodisce detta banca dati protetta le informazioni contenute in detti dispositivi di archiviazione; g) verificare la corrispondenza fra le informazioni inviate a detta centrale operativa e le informazioni contenute in detta banca dati protetta.
  12. 12. Metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che per almeno una parte di detti dispositivi di archiviazione dette fasi d) ed e) sono eseguibili esclusivamente dopo l'intervento manuale di un operatore su detti dispositivi di archiviazione.
  13. 13. Metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette fasi a), b) e c) vengono eseguite da almeno un installatore autorizzato; detto installatore autorizzato deve possedere i requisiti di onorabilità ed aver ricevuto preventivamente la necessaria formazione.
  14. 14. Metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette fasi a), b) e c) vengono eseguite per mezzo di un apparecchio lettore; detto apparecchio lettore è comandato da detto operatore.
  15. 15. Metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase c) comprende le seguenti operazioni: • scegliere il tipo di dispositivi di archiviazione da utilizzare tramite una procedura automatizzata; • predisporre una mappa di posizionamento di detti dispositivi di archiviazione tramite detta procedura automatizzata; • segnalare la presenza di detti dispositivi di archiviazione su detto veicolo.
  16. 16. Metodo per l'identificazione dei veicoli, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase g) comprende l'operazione dì inviare a detto apparecchio lettore copia di tutte le informazioni relative a detto veicolo contenute in detta banca dati protetta.
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