ITVI20080304A1 - Impianto termoidraulico con recupero energetico, nonche' metodo e kit di modifica per la realizzazione di tale impianto - Google Patents

Impianto termoidraulico con recupero energetico, nonche' metodo e kit di modifica per la realizzazione di tale impianto Download PDF

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ITVI20080304A1
ITVI20080304A1 IT000304A ITVI20080304A ITVI20080304A1 IT VI20080304 A1 ITVI20080304 A1 IT VI20080304A1 IT 000304 A IT000304 A IT 000304A IT VI20080304 A ITVI20080304 A IT VI20080304A IT VI20080304 A1 ITVI20080304 A1 IT VI20080304A1
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24DDOMESTIC- OR SPACE-HEATING SYSTEMS, e.g. CENTRAL HEATING SYSTEMS; DOMESTIC HOT-WATER SUPPLY SYSTEMS; ELEMENTS OR COMPONENTS THEREFOR
    • F24D17/00Domestic hot-water supply systems
    • F24D17/0005Domestic hot-water supply systems using recuperation of waste heat
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16KVALVES; TAPS; COCKS; ACTUATING-FLOATS; DEVICES FOR VENTING OR AERATING
    • F16K11/00Multiple-way valves, e.g. mixing valves; Pipe fittings incorporating such valves
    • F16K11/02Multiple-way valves, e.g. mixing valves; Pipe fittings incorporating such valves with all movable sealing faces moving as one unit
    • F16K11/08Multiple-way valves, e.g. mixing valves; Pipe fittings incorporating such valves with all movable sealing faces moving as one unit comprising only taps or cocks
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Description

D E S C R I Z I O N E
Campo di applicazione
La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico degli impianti termoidraulici, ed ha particolarmente per oggetto un impianto termoidraulico a recupero energetico.
Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un metodo per la realizzazione di tale impianto. Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un metodo per la modifica di un impianto esistente. Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un kit per la modifica di un impianto esistente. Secondo un ulteriore aspetto del trovato, è previsto un idrosanitario a recupero energetico.
Stato della Tecnica
Un noto tipo di impianto termoidraulico per la produzione di acqua calda sanitaria comprende, con riferimento alla FIG. 1 , una linea C per l’alimentazione di acqua fredda proveniente dall'acquedotto o da un serbatoio esterno, una linea H dell’acqua calda in uscita da una caldaia B, un miscelatore M, un dispositivo di erogazione di acqua miscelata E a disposizione dell'utilizzatore, ad esempio un gruppo diffusore di una doccia, ed una linea per l’acqua di scarico W.
Il miscelatore M è del tipo a tre vie con una prima porta d’ingresso IN1 fluidicamente collegata alla linea di acqua fredda C, una seconda porta d’ingresso IN2 fluidicamente collegata alla linea H dell’acqua calda ed una porta di uscita OUT fluidicamente collegata al dispositivo di erogazione E.
Benché tale noto impianto funzioni in modo soddisfacente, esso comporta lo svantaggio di non consentire il recupero energetico dei calore dall’acqua di scarico.
Nel tentativo di superare tale inconveniente, sono state messe a punto soluzioni in cui è previsto uno scambiatore che ha come circuito primario la linea W dell’acqua di scarico avente ancora un calore residuo e sul circuito secondario la linea C dell'acqua fredda in modo da preriscaldare l'acqua fredda in entrata al dispositivo miscelatore M. Esempi di tali impianti sono illustrati in SE436224, IT1 297794 e , DE333632.
Sebbene queste note soluzioni consentono il recupero energetico del calore dall'acqua di scarico, esse presentano il riconosciuto svantaggio di impedire l'utilizzo immediato di acqua ad una temperatura più bassa di quella in uscita dallo scambiatore.
Ciò comporta l’evidente limite che, una volta che il sistema è a regime, per ottenere acqua “fredda” occorrerà disperdere tutto il calore accumulato dall’acqua in uscita dallo scambiatore, con un bilancio energetico pressoché nullo.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un impianto termoidraulico che consenta il recupero energetico del calore dall’acqua di scarico e che consenta, al contempo, di ottenere acqua “fredda” senza eccessive dispersioni del calore recuperato.
Un altro scopo del trovato è quello di mettere a disposizione un impianto che consenta l'immediata erogazione di acqua fredda.
Un ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a disposizione un impianto di semplice ed immediata installazione.
Questi scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un impianto termoidraulico, in accordo con la rivendicazione 1 .
In particolare, l'impianto termoidraulico secondo il trovato comprende una linea di acqua fredda, una linea di acqua calda, un dispositivo miscelatore che include una prima porta d’ingresso fluidicamente collegata alla linea di acqua fredda, una seconda porta d’ingresso fluidicamente collegata alla linea di acqua calda, una terza porta di ingresso ed una porta di uscita per l’acqua miscelata, mezzi di erogazione di acqua miscelata fluidicamente collegati alla porta di uscita dei mezzi di miscelazione ed una linea di scarico dell’acqua esausta, la quale comprende uno scambiatore di calore operativamente attraversabile dall’acqua esausta agente da fluido riscaldante ed avente un ingresso ed un’uscita per l’acqua fredda agente da fluido da riscaldare.
Lo scambiatore potrà presentare un ingresso fluidicamente collegato con la linea di acqua fredda ed un’uscita fluidicamente collegata con la terza porta di ingresso del dispositivo miscelatore.
Quest’ultimo, inoltre, potrà presentare mezzi di controllo dei flussi in entrata suscettibili di consentire la miscelazione selettiva dell’acqua riscaldata proveniente dallo scambiatore con l'acqua calda o fredda proveniente dalle rispettive linee.
Grazie a tale combinazione di caratteristiche, l'impianto consentirà di recuperare il calore dell’acqua di scarico e di non disperderlo del tutto nel caso si richieda acqua fredda al sistema, o comunque acqua a temperatura più bassa di quella in uscita dallo scambiatore.
L’utente potrà, infatti, di volta in volta decidere di miscelare l’acqua in uscita dallo scambiatore o con l’acqua calda, per ottenere acqua ad una temperatura maggiore di quella in uscita dallo scambiatore recuperando calore dall’acqua di scarico, o con l’acqua fredda, così da ottenere acqua a temperatura inferiore alla stessa senza dover disperdere tutto il calore recuperato.
Nel presente documento, con la dizione “linea di scarico” e derivate si intende la linea di collegamento fluidico che va dal punto di convogliamento dell’acqua in uscita dai mezzi di erogazione fino al punto di scarico di tale acqua nella rete fognaria.
Nel presente documento, con la dizione “acqua di scarico” e derivate si intende l’acqua passante attraverso la linea di scarico.
Nel presente documento, con la dizione “linea di acqua fredda” e derivate si intende la linea di collegamento fluidico che va dal punto di adduzione dell’acqua neN'ambiente di interesse da parte della rete di distribuzione fino alla relativa porta di ingresso del dispositivo miscelatore, detta linea non passando per alcun mezzo di riscaldamento o similare, quali ad esempio caldaie, scambiatori di calore o scaldabagni.
Nel presente documento, con la dizione “acqua fredda” e derivate si intende l'acqua in uscita dalla linea di acqua fredda.
Nel presente documento, con la dizione “linea di acqua calda” e derivate si intende la linea di collegamento fluidico che va dal punto di adduzione dell'acqua da parte dell'acquedotto fino alla relativa porta di ingresso del dispositivo miscelatore, detta linea passando per una caldaia o mezzo di riscaldamento similare, quale ad esempio scambiatori di calore o scaldabagni, e non essendo incrociata con la linea di scarico.
Nel presente documento, con la dizione “acqua calda” e derivate si intende l’acqua in uscita dalla linea di acqua calda.
L’impianto di cui sopra potrà essere installato in qualsivoglia ambiente, indipendentemente dalla presenza o meno di un impianto termoidraulico esistente.
Nel caso che nell’ambiente di interesse non esista alcun impianto termoidraulico, quindi, è previsto un metodo di installazione dell'impianto di cui sopra, in accordo con la rivendicazione 6.
Nel caso che nell'ambiente di interesse non esista alcun impianto termoidraulico, si potrà procedere con un metodo che potrà comprendere le seguenti fasi.
Occorrerà dapprima predisporre la linea di acqua fredda, la linea di acqua calda, il dispositivo miscelatore, i mezzi di erogazione, la linea di scarico dell'acqua esausta e lo scambiatore.
Nel presente documento, la parola “predisposizione” e suoi derivati indica la preparazione di un elemento di interesse ad una fase di processo di interesse, includendo quindi qualsiasi trattamento preventivo atto all’espletamento ottimale della stessa fase di interesse, dal semplice prelievo ed eventuale stoccaggio all’aggiunta di componenti atti a facilitare la stessa fase, ad esempio raccorderia o componentistica similare.
Si passerà, quindi, all'installazione dello scambiatore lungo la linea di scarico, in modo tale che lo stesso sia operativamente attraversato dall’acqua esausta che agisce da fluido riscaldante, provvedendo quindi al collegamento fluidico dell'ingresso dello stesso con la linea di acqua fredda, che agirà da fluido da riscaldare.
A questo punto, si potrà procedere con il collegamento fluidico della prima porta di ingresso del miscelatore con la linea di acqua fredda, della seconda con la linea di acqua calda, della terza con l'uscita dello scambiatore e di quella di uscita con i mezzi di erogazione.
Come si vede, l'impianto risulterà particolarmente semplice ed economico da installare, poiché non richiede né vasi di compensazione né polmoni di accumulo, né di pompe o valvole di qualsiasi altra natura.
Qualora, d’altra parte, un impianto termoidraulico fosse già esistente, è previsto un metodo di modifica dello stesso, in accordo con la rivendicazione 8.
A tal proposito, al fine di modificare un impianto termoidraulico esistente, potrà essere previsto un kit di modica di un impianto esistente, in accordo con la rivendicazione 7.
Un kit per modificare l'impianto termoidraulico esistente di cui sopra, ad esempio, potrà comprendere lo scambiatore di calore ed il dispositivo miscelatore a quattro vie, con tre ingressi ed un'uscita.
L’impianto potrà essere vantaggiosamente collegato a qualsivoglia tipo di utenza domestica e/o industriale, ad esempio docce, vasche da bagno, lavandini, lavabi, bidet e sanitari in genere, linee di lavaggio industriale.
I mezzi di erogazione potranno essere costituiti da uno o più diffusori o componenti similari, ed in quest’ultimo caso ogni diffusore o gruppo di diffusori potrà prevedere la propria linea di scarico.
In tal caso, potrà essere previsto un sistema in cui tutte le linee di scarico, eventualmente coibentate in maniera opportuna, saranno convogliate ad un unico scambiatore, di dimensioni ed efficienza adeguata.
Esso risulterà particolarmente vantaggioso in tutte quelle situazioni in cui, per comodità od esigenze tecniche, è opportuno avere a disposizione acqua calda e fredda, come ad esempio nei processi industriali in cui si lava il prodotto con acqua calda e si risciacqua con acqua fredda, oppure nel lavaggio dei piatti o della verdura, oppure nelle docce del tipo “scozzese”.
In particolare, è previsto un idrosanitario, quale una doccia, una vasca da bagno, un lavandino o similari, in accordo con la rivendicazione 9.
Opportunamente, il dispositivo miscelatore potrà comprendere una struttura di supporto con almeno tre porte di ingresso, una prima per un fluido a temperatura predeterminata, una seconda per un fluido a temperatura maggiore di detta temperatura predeterminata ed una terza per un fluido a temperatura intermedia fra queste due, ed una porta di uscita, la struttura di supporto potrà comprendere inoltre una camera di miscelazione in comunicazione fluidica con la porta di uscita e con la terza porta per il fluido a temperatura intermedia, essendo previsti mezzi di controllo dei flussi in entrata suscettibili di porre in comunicazione fluidica la camera di miscelazione selettivamente con la prima porta o con la seconda porta, così da consentire la miscelazione selettiva del fluido a temperatura intermedia con quello a temperatura minore o con quello a temperatura maggiore.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un impianto termoidraulico secondo il trovato, illustrato a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è uno schema di impianto dello stato della tecnica; la FIG. 2 è uno schema di impianto secondo il trovato;
le FIG. 3 e 4 sono viste in sezione del dispositivo miscelatore 13 rispettivamente in una prima ed in una seconda posizione operativa prese lungo rispettivi piani di traccia III - III e IV - IV\
le FIG. 3a e 4a sono viste in sezione del dispositivo miscelatore 13 delle FIG. 3 e 4 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione operativa in cui il corpo 20 è stato rimosso ed è visibile il solo elemento deviatore 30;
le FIG. 3b e 4b sono viste in sezione del dispositivo miscelatore 13 delle FIG. 3 e 4 rispettivamente nella prima e nella seconda posizione operativa prese lungo rispettivi piani di traccia lllb - lllb e IV b - IVb.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito Con riferimento alle figure citate, in FIG. 2 è illustrato un esempio di impianto termoidraulico a recupero energetico, indicato globalmente con il numero 1.
Nell'esempio illustrato nelle figure, l'impianto 1 comprende una prima linea 2 di acqua fredda, proveniente dall’acquedotto o da una sorgente a bassa temperatura, ad esempio un serbatoio di raccolta, una seconda linea 3 di acqua calda proveniente da una sorgente di acqua calda 4, quale ad esempio una caldaia, un pannello solare o una linea geotermica, ed una terza 5 linea di scarico proveniente da almeno un idrosanitario 6, quale una cabina doccia o un lavandino. Naturalmente, anziché un unico idrosanitario, potrà essere prevista una pluralità di idrosanitari, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione.
In particolare, il dispositivo idrosanitario 6 è provvisto di un diffusore 7 per l’erogazione dell'acqua ad un utente e di un collettore 8 per la raccolta dell’acqua erogata, ad esempio costituito dal piatto doccia, il cui scarico sarà collegato alla terza linea di scarico 5. Nel caso di più idrosanitari, tutti gli scarichi potranno essere collegati alla stessa linea 5 con un collettore.
II calore latente dell’acqua di scarico potrà essere recuperato mediante un apposito scambiatore di calore 9.
Nell'esempio di realizzazione preferito, lo scambiatore 9 è del tipo cosiddetto a “tubo in tubo”, preferibilmente con una serpentina a forma di spirale, ed avrà un primo ingresso 10 collegabile fluidicamente alla prima linea 2 dell’acqua fredda, un secondo ingresso 11, ed un’uscita 12, dalla quale fluirà l’acqua riscaldata afferente alla linea 5 dall'acqua di scarico.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, lo scambiatore 9 potrà essere integrato nel piatto doccia 8, secondo gli insegnamenti del modello di utilità tedesco DE-U1-2991 1553.
Opportunamente, è previsto un miscelatore 13 del tipo a quattro vie avente tre ingressi, rispettivamente 14, 15 e 16, ed un’uscita 17. In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il miscelatore 13 potrà essere integrato nel dispositivo idrosanitario, ad esempio nella cabina doccia 6.
La prima porta d'ingresso 14 potrà essere fluidicamente collegata con la prima linea di acqua fredda 2, la seconda porta d’ingresso 15 potrà essere fluidicamente collegata con la seconda linea di acqua calda 3, la terza porta d’ingresso 16 potrà essere fluidicamente collegata con l'uscita 12 dello scambiatore di calore 9, mediante il ramo di tubazione 18, mentre la porta di uscita 17 potrà essere fluidicamente collegata con il diffusore 7, mediante il ramo di tubazione 19.
Il dispositivo miscelatore 13 potrà presentare mezzi di controllo dei flussi in entrata, configurati per consentire la miscelazione dell’acqua preriscaldata proveniente dallo scambiatore 9, in entrata nella porta 16, con l'acqua calda, proveniente dalla seconda linea 3 proveniente dalla caldaia 4 ed entrante nella porta 15, oppure con l’acqua fredda, proveniente dalla prima linea 2 ed entrante nella porta 14.
Preferibilmente, i mezzi di controllo 30 sono predisposti per consentire la miscelazione di acqua preriscaldata con acqua calda o fredda, escludendo la miscelazione di queste ultime.
Nelle FIGG. 3, 3a, 3b, 4, 4a e 4b è illustrata una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del dispositivo miscelatore 13, il quale potrà essenzialmente comprendere un corpo base 20 sostanzialmente cilindrico, definente la struttura di supporto del dispositivo miscelatore 13, nella parte inferiore del quale sono alloggiati i mezzi di controllo 30, costituiti da un deviatore.
Nella parte superiore 21 del corpo base 20 potrà essere ricavato un primo condotto 22, costituito da un foro assiale affacciato alla porta di uscita 17 e posto in comunicazione fluidica con la stessa mediante un secondo condotto 23 sostanzialmente perpendicolare al primo 22.
Inoltre, il primo condotto 22 potrà essere posto in comunicazione fluidica con la parte inferiore 24 del corpo 20, contenente l’alloggiamento per l’elemento 30 sottostante, attraverso la porta di comunicazione 25.
Il deviatore 30, a sua volta, potrà essere costituito dal corpo base 20, girevole attorno ad un asse longitudinale X coincidente con il suo asse di simmetria. Così, il corpo base 20 potrà ruotare tra una prima posizione operativa, illustrata in particolare nella FIG. 3a, nella quale sono poste in comunicazione le porte 16 e 15 permettendo la miscelazione di acqua calda e preriscaldata, ed una seconda posizione operativa, illustrata in particolare nella FIG. 4a, in cui sono poste in comunicazione le porte 14 e 16 per consentire la miscelazione di acqua fredda e preriscaldata.
A tal fine, nel deviatore 30 è prevista camera di miscelazione 33 formata da due pareti 31 , 32 passanti per l'asse X e tra loro angolarmente sfalsate. Indipendentemente dalla posizione dell’elemento deviatore 30, la camera di miscelazione 33 risulterà sempre in comunicazione fluidica con la porta 16 di ingresso dell’acqua preriscaldata proveniente dallo scambiatore 9 e con la porta di uscita 17 collegata all’alimentazione tramite i passaggi 22 e 23.
L'angolo formato dalle pareti sfalsate 31, 32 sarà tale che nella prima posizione la parete 31 sia affacciata alla porta 15 e la parete 32 sia affacciata alla porta 16, mentre nella seconda posizione la parete 31 sia affacciata alla porta 16 e la parete 32 sia affacciata alla porta 14.
Nella prima posizione operativa, quindi, la particolare configurazione del deviatore 30 consente di miscelare esclusivamente acqua calda e preriscaldata, impedendo l’afflusso d’acqua fredda, mentre nella seconda esso permette di miscelare esclusivamente acqua fredda e quella preriscaldata, impedendo l’afflusso d’acqua calda.
L’elemento deviatore 30 potrà essere manovrato mediante opportuni mezzi di comando.
In una prima forma di realizzazione, il dispositivo miscelatore 13 potrà comprendere mezzi di comando di tipo meccanico, non rappresentati in figura poiché in sé noti, azionabili manualmente da un utente per agire sul deviatore 30 e miscelare selettivamente i flussi in entrata. Ad esempio, i mezzi di comando meccanico potranno essere del tipo a leva, con uno stelo solidalmente collegato al deviatore 30.
In un’altra forma di realizzazione, il dispositivo miscelatore 13 potrà comprendere mezzi di comando di tipo termostatico, anch’essi non rappresentati in figura poiché in sé noti, per agire automaticamente sui mezzi di controllo in risposta ad un valore di temperatura desiderata impostabile da un utente, miscelando così selettivamente ed automaticamente i flussi in entrata.
Tale configurazione risulta particolarmente vantaggiosa per l’utente, che non dovrà preoccuparsi di agire manualmente sui mezzi di comando ma dovrà soltanto impostare una temperatura desiderata.
Per installare l'impianto 1 , se nell’ambiente prescelto non è presente alcun impianto, occorrerà dapprima predisporre i vari componenti e quindi effettuare i vari collegamenti come sopra.
Qualora, invece, fosse presente già un impianto termoidraulico, ad esempio quello di FIG. 1 , previa predisposizione del dispositivo miscelatore 13 e dello scambiatore 9, che potranno essere commercializzati in kit, occorrerà sostituire dapprima il miscelatore M con il dispositivo miscelatore 13, poi installare sulla linea di scarico 5 lo scambiatore 9 e poi effettuare i collegamenti come sopra.
Da quanto sopra descritto, appare evidente che il trovato raggiunge gli scopi prefissatisi. In particolare, è stato realizzato un impianto che consente di recuperare il calore dell'acqua di scarico e di non disperderlo del tutto nel caso si richieda acqua fredda al sistema, o comunque acqua a temperatura più bassa di quella in uscita dallo scambiatore.
L’impianto secondo il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito del trovato.
Anche se l'impianto è stato descritto con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Un impianto termoidraulico per la produzione di acqua calda con recupero energetico, comprendente: - una prima linea (2) per l’alimentazione di acqua fredda proveniente dall'acquedotto o similare; - una seconda linea (3) per l'alimentazione di acqua calda proveniente da una caldaia; - un miscelatore (13) che comprende una prima porta d’ingresso (14) fluidicamente collegata a detta prima linea (2) di acqua fredda, una seconda porta d’ingresso (15) fluidicamente collegata a detta seconda linea (3) di acqua calda ed una porta di uscita (17) per l’erogazione di acqua miscelata; - almeno un dispositivo di erogazione (7) collegabile a detta porta di uscita (17) di detto miscelatore (13); - una terza linea (5) per l’acqua di scarico di detto almeno dispositivo erogatore (7); - uno scambiatore (9) con un primo ingresso (10) collegato a detta terza linea (5) dell’acqua di scarico, un secondo ingresso (11) collegato a detta prima linea (2) dell’acqua fredda, ed una uscita (12) collegata a detto miscelatore (13); in cui detto miscelatore (13) è del tipo a quattro vie e comprende una terza porta di ingresso (16) fluidicamente collegata a detta uscita (12) di detto scambiatore (9), il miscelatore (13) avendo mezzi di controllo (30) per il controllo dei flussi provenienti da detta linea dell'acqua calda (3) e dell’acqua fredda (2) in modo da miscelare selettivamente l’acqua preriscaldata proveniente dallo scambiatore (9) con l'acqua fredda o, rispettivamente, con l'acqua calda mediante dette rispettive linee (2, 3).
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1 , comprendente un collettore di raccolta (8), costituito ad esempio da un piatto doccia, per l'acqua di scarico proveniente da detta linea di scarico (5), detto scambiatore di calore (9) essendo posto in prossimità di detto collettore (8).
  3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2, in cui detto scambiatore di calore (9) è integrato in detto collettore (8).
  4. 4. Impianto secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detto miscelatore (13) comprende mezzi di comando di tipo meccanico azionabili manualmente da un utente per agire su detti mezzi di controllo (30).
  5. 5. Impianto secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detto dispositivo miscelatore (13) comprende mezzi di comando di tipo termostatico per agire automaticamente su detti mezzi di controllo (30) in risposta ad un valore di temperatura desiderata impostabile da un utente.
  6. 6. Un kit per la modifica di un impianto termoidraulico preesistente, del tipo comprendente una linea di acqua fredda (C), una linea di acqua calda (H), eventuali mezzi (M) per la miscelazione di acqua fredda ed acqua calda, mezzi (E) per l’erogazione di acqua miscelata ed una linea di scarico (W) dell’acqua erogata, in cui il kit comprende: - uno scambiatore di calore (9) di preriscaldamento, avente un primo ingresso (10) collegabile a detta linea di scarico (W) da utilizzare come fluido preriscaldante, un secondo ingresso (11) collegabile a detta prima linea (2) dell'acqua fredda, ed un’uscita (12) dell’acqua preriscaldata; - un miscelatore (13) con almeno tre porte di ingresso (14, 15, 16) ed una porta di uscita (17) per l'acqua miscelata, una prima porta d'ingresso (14) essendo fluidicamente collegabile alla linea di acqua fredda (C), una seconda porta d’ingresso (15) essendo fluidicamente collegabile alla linea di acqua calda (H), una terza porta di ingresso (16) fluidicamente collegabile aN’uscita (12) di detto scambiatore (9), la porta di uscita (17) per l'acqua miscelata essendo fluidicamente collegabile a detti mezzi di erogazione (E); - in cui detto miscelatore (13) presenta mezzi di controllo dei flussi in entrata (30) suscettibili di consentire la miscelazione selettiva dell’acqua preriscaldata proveniente dallo scambiatore (9) con l'acqua calda o fredda proveniente dalle rispettive linee (C, H).
  7. 7. Un metodo per la modifica di un impianto termoidraulico preesistente, del tipo comprendente una linea di acqua fredda, una linea di acqua calda, eventuali mezzi per la miscelazione di acqua fredda ed acqua calda, mezzi per l'erogazione di acqua miscelata ed una linea di scarico dell’acqua erogata, il quale metodo comprende le seguenti fasi: - predisposizione di un kit in accordo con la rivendicazione 6; - sostituzione di eventuali mezzi di miscelazione preesistenti con detto dispositivo miscelatore (13); - collegamento fluidico di una prima porta di ingresso (14) di detto dispositivo miscelatore (13) a detta linea di acqua fredda (C), - collegamento fluidico di una seconda porta d’ingresso (15) di detto dispositivo miscelatore (13) a detta linea di acqua calda (H); - collegamento fluidico di detta porta di uscita (17) di detto dispositivo miscelatore (13) a detti mezzi di erogazione (E); - installazione dello scambiatore (9) lungo detta linea di scarico (W) in modo tale che lo stesso sia attraversato da parte dall’acqua di scarico agente come fluido pre-riscaldante; - collegamento fluidico dell'ingresso (10) di detto scambiatore di calore (9) con detta linea di acqua fredda (C) che agisce da fluido da preriscaldare e dell’uscita (12) dello stesso con una terza porta di ingresso (16) di detto dispositivo miscelatore (13).
  8. 8. Un metodo per la realizzazione di un impianto termoidraulico per la produzione di acqua calda con recupero energetico, comprendente le fasi di: - predisposizione di una prima linea di acqua fredda (2), - predisposizione di una seconda linea di acqua calda (3), - predisposizione di un dispositivo miscelatore (13) a quattro vie con almeno tre porte di ingresso (14, 15, 16) ed una porta di uscita (17) per l’acqua miscelata, - predisposizione di mezzi (7) per l’erogazione di acqua miscelata; - predisposizione di una terza linea (5) per l’acqua di scarico; - predisposizione di uno scambiatore di calore (9) avente un primo ingresso (10) per un fluido di preriscaldamento ed un’uscita (12) per un fluido da riscaldare; - collegamento fluidico di una prima porta di ingresso (14) di detto dispositivo miscelatore (13) a detta linea di acqua fredda (2); - collegamento fluidico di una seconda porta d’ingresso (15) di detto dispositivo miscelatore (13) a detta linea di acqua calda (5) - collegamento fluidico di detta porta di uscita (17) di detto dispositivo miscelatore (13) a detti mezzi di erogazione (7); - installazione di detto scambiatore (9) lungo detta linea di scarico (5) in modo tale che lo stesso sia operativamente attraversato dall’acqua di scarico agente come fluido di preriscaldamento; - collegamento fluidico di detto primo ingresso (10) di detto scambiatore di calore (9) con detta prima linea di acqua fredda (2) e dell’uscita (12) di detto scambiatore di calore con una terza porta di ingresso (16) di detto dispositivo miscelatore (13), - in cui detto dispositivo miscelatore (13) presenta mezzi di controllo (30) per il controllo dei flussi in entrata (30) suscettibili di consentire la miscelazione selettiva dell'acqua riscaldata proveniente dallo scambiatore (9) con l'acqua calda o fredda proveniente dalle rispettive linee (2, 3).
  9. 9. Un idrosanitario, quale una doccia, una vasca da bagno, un lavandino o similari, collegabile ad un impianto termoidraulico del tipo comprendente una linea di acqua fredda (2), una linea di acqua calda (3) ed una linea di scarico dell’acqua esausta (5), l'idrosanitario comprendendo: - una struttura di supporto (6) che supporta mezzi di erogazione (7) di acqua ed un collettore (8) per la raccolta dell’acqua di scarico collegato fluidicamente a detta linea di scarico (5); - uno scambiatore di calore (9) posizionabile su detta linea di scarico (5) per essere operativamente attraversato dall’acqua di scarico agente come fluido preriscaldante ed avente un primo ingresso (10) fluidicamente collegabile con detta linea di acqua fredda (2) agente da fluido da riscaldare ed un’uscita (12) per l’acqua preriscaldata, - un dispositivo miscelatore (13) avente almeno tre porte di ingresso (14, 15, 16) ed una porta di uscita (17) per l’acqua miscelata, una prima porta d’ingresso (14) essendo fluidicamente collegabile a detta linea di acqua fredda (2), una seconda porta d’ingresso (15) essendo fluidicamente collegabile a detta linea di acqua calda (3), una terza porta di ingresso (16) essendo fluidicamente collegabile all’uscita (12) di detto scambiatore (9) ed avente una porta di uscita (17) per l’acqua miscelata fluidicamente collegabile a detti mezzi di erogazione (7); - in cui detto dispositivo miscelatore (13) presenta mezzi di controllo dei flussi in entrata (30) suscettibili di consentire la miscelazione selettiva dell’acqua riscaldata proveniente dallo scambiatore (9) con l’acqua calda o fredda proveniente dalle rispettive linee (2, 3); - in cui detto dispositivo miscelatore (13) e/o detto scambiatore di calore (9) sono integrati in detta struttura di supporto (6).
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detto scambiatore (9) è integrato in detto collettore^).
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