ITBO20080456A1 - Gruppo idraulico valvolare per caldaie murali - Google Patents

Gruppo idraulico valvolare per caldaie murali

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ITBO20080456A1
ITBO20080456A1 IT000456A ITBO20080456A ITBO20080456A1 IT BO20080456 A1 ITBO20080456 A1 IT BO20080456A1 IT 000456 A IT000456 A IT 000456A IT BO20080456 A ITBO20080456 A IT BO20080456A IT BO20080456 A1 ITBO20080456 A1 IT BO20080456A1
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IT
Italy
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hydraulic unit
valve hydraulic
duct
subgroup
heat exchanger
Prior art date
Application number
IT000456A
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English (en)
Inventor
Raffaello Rastelli
Remo Spaggiari
Original Assignee
O T M A S N C Di Spaggiari & C
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    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F24HEATING; RANGES; VENTILATING
    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
    • F24H9/00Details
    • F24H9/14Arrangements for connecting different sections, e.g. in water heaters 
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F24HFLUID HEATERS, e.g. WATER OR AIR HEATERS, HAVING HEAT-GENERATING MEANS, e.g. HEAT PUMPS, IN GENERAL
    • F24H9/00Details
    • F24H9/14Arrangements for connecting different sections, e.g. in water heaters 
    • F24H9/142Connecting hydraulic components

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per Invenzione Industriale dal titolo:
“GRUPPO IDRAULICO VALVOLARE PER CALDAIE MURALI”
La presente invenzione è relativa ad un gruppo idraulico multifunzione per caldaie murali combinate.
Come è noto, i gruppi idraulici per caldaie murali combinate sviluppate negli ultimi anni hanno integrato all’interno di un contorno sempre più compatto tutte le funzioni idrauliche della caldaia.
In questa ottica, lo scambiatore secondario a piastre saldobrasate per la produzione di acqua calda sanitaria si è imposto sul mercato sostituendo totalmente lo scambiatore a barilotto grazie alle sue caratteristiche di minore ingombro e costo di produzione.
La ricerca continua tesa ad abbattere i costi di produzione delle caldaie murali (configurandole sempre più come degli elettrodomestici da appartamento) ha introdotto l’uso di materiali compositi (tecnopolimeri) in sostituzione delle parti in ottone abbondantemente utilizzate in precedenza.
Tuttavia, le disposizioni dei vari componenti nei gruppi idraulici attualmente in commercio presentano alcuni inconvenienti.
In particolare, le attuali configurazioni adottate nei gruppi idraulici presentano disposizioni non razionali degli elementi funzionali, e quindi non consentono di ridurre in maniera significativa gli ingombri complessivi con un conseguente abbattimento dei costi.
Per inquadrare il problema è sembrato utile riportare in figura 1 un impianto di tipo tradizionale che utilizza un gruppo idraulico valvolare di tipo noto.
In figura 1, con 10 è stato indicato, nel suo complesso, un impianto autonomo combinato per il riscaldamento ambienti e la produzione di acqua calda.
L’impianto 10 è di tipo noto ed appartiene pertanto all’arte anteriore.
L’impianto 10 comprende una caldaia murale 11, una rete idraulica 12 collegante idraulicamente la caldaia murale 11 con gli utilizzatori, ed un gruppo idraulico valvolare 13 che serve a regolare i flussi di acqua da/verso la caldaia murale 11.
L’impianto 10 è completato da almeno un rubinetto (RB) erogatore di acqua calda sanitaria e da almeno un elemento riscaldante (ER) di ambienti allacciati entrambi alla rete idraulica 12.
Come mostrato sempre in figura 1, la caldaia murale 11 a gas comprende un involucro 14 (normalmente in lamiera metallica) nel cui interno si trovano alloggiati un bruciatore atmosferico a gas 15, uno scambiatore di calore principale 16, ed un camino (CHM) per l’evacuazione dei fumi prodotti dalla combustione del gas. Il camino (CHM) è provvisto di un ventilatore (VT).
Il gruppo idraulico valvolare 13 comprende, a sua volta, un condotto di ingresso 17 dell’acqua fredda sanitaria (FS) proveniente da una rete di distribuzione idrica (non mostrata).
Il condotto di ingresso 17 prevede un flussimetro 18 di prelievo dell’acqua fredda sanitaria (FS) posto in un raccordo 19 con uno scambiatore di calore secondario 20; inoltre, lo scambiatore 20 è vantaggiosamente, ma non necessariamente, del tipo “a piastre”.
Dallo scambiatore di calore 20 si diparte un condotto 21 di uscita dell’acqua calda sanitaria (CS) inviata al rubinetto (RB).
Il raccordo 19 è provvisto di un condotto di deviazione 22 che prevede, a sua volta, un rubinetto di riempimento 23 di un circuito primario (C1), il quale, come vedremo, serve ad alimentare con acqua calda il citato elemento riscaldante (ER).
Come si può evincere dalla osservazione della figura 1, mentre l’acqua circolante nello scambiatore di calore principale 16 è riscaldata direttamente dal calore prodotto dal bruciatore atmosferico a gas 15, nello scambiatore di calore secondario 20 avviene uno scambio di calore tra l’acqua calda proveniente dal primo scambiatore di calore 16 e l’acqua fredda sanitaria (FS) proveniente dalla rete di distribuzione idrica ed in particolare dal raccordo 19.
In maniera tradizionale il gruppo idraulico valvolare 13 comprende, inoltre, una valvola-a-tre-vie 24 azionata da un motore 25 ed una pompa 26 per la ricircolazione nel circuito principale (C1).
Come è noto la valvola-a-tre-vie 24 è utilizzata per attivare un circuito secondario (C2) (relativo all’acqua sanitaria) che comprende lo scambiatore di calore secondario 20. Tale circuito secondario (C2) viene attivato in presenza di una richiesta di acqua calda sanitaria da parte di un utilizzatore.
Accanto alla pompa 26 è installato un pressostato 27A del circuito primario (C1); il pressostato 27A garantisce la pressione minima di funzionamento della caldaia murale 11. Nei pressi della pompa 26 si trovano anche una valvola di sicurezza 27B del circuito primario (C1), una valvola di degasaggio aria (DG) del corpo centrale della pompa 26, ed una presa di pressione per un manometro (MN).
E’ possibile scomporre il circuito primario (C1) nei seguenti condotti:
- condotto di ritorno 28 dell’acqua fredda di riscaldamento (FR) dall’elemento riscaldante (ER);
- condotto di mandata 29 verso lo scambiatore di calore principale 15 dell’acqua fredda di riscaldamento (FR);
- condotto di ritorno 30 dallo scambiatore di calore principale 16 dell’acqua calda di riscaldamento (CR);
- condotto di mandata 31 dell’impianto di riscaldamento dell’acqua calda di riscaldamento (CR) verso l’elemento riscaldante (ER);
- condotto di mandata 32 dell’acqua calda di riscaldamento (CR) verso lo scambiatore di calore secondario 20;
- condotto di ritorno 33 dell’acqua calda di riscaldamento (CR) dallo scambiatore di calore secondario 20 verso il condotto di mandata 29 allo scambiatore di calore principale 16; è evidente che nel condotto di ritorno 33 l’acqua calda di riscaldamento (CR) ha una temperatura inferiore a quella dell’acqua calda di riscaldamento (CR) nel condotto di mandata 32; inoltre, il condotto di ritorno 33 è munito di un rubinetto di scarico (RS) del circuito primario dell’alimentazione della caldaia 11;
- condotto di by-pass 34 del condotto di ritorno 28, del condotto di mandata 31 e dell’elemento riscaldante (ER); tale condotto di by-pass 34 è utilizzato nel caso in cui siano state attivate delle valvole di blocco (non illustrate) presenti nei condotti 28, 31 ed in corrispondenza dell’elemento riscaldante (ER); inoltre, il condotto di bypass 34 è provvisto di una relativa valvola di by-pass 35 pre-tarata e di un tubo 36 di connessione con un vaso di espansione 37; la presenza di tale condotto di by-pass 34 evita l’insorgenza di surriscaldamenti indesiderati dello scambiatore principale 16 durante eventuali blocchi di circolazione dell’acqua.
Tuttavia, il gruppo idraulico valvolare 13 illustrato in figura 1 non è compatto, e gli elementi che lo compongono sono disposti in maniera non razionale ed in modo che il montaggio da parte degli operatori specializzati non è intuitivo ed immediato. Inoltre, il gruppo idraulico valvolare 13 mostrato in figura 1 prevede l’utilizzo di una pluralità di elementi di collegamento tra i vari componenti, questo a detrimento della compattezza, affidabilità e costo del gruppo idraulico valvolare 13 stesso.
Pertanto, scopo principale della presente invenzione è quello di fornire un gruppo idraulico valvolare per caldaie murali estremamente compatto ed i cui elementi costitutivi sono disposti in maniera razionale.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi con l’avvertenza che, data la particolare complessità dei disegni e l’elevato numero di particolari, non tutti gli elementi sono stati numerati; in cui:
- la figura 2 illustra uno schema di massima di una prima forma di attuazione di un impianto combinato per il riscaldamento e la produzione di acqua calda secondo la presente invenzione;
- la figura 3 rappresenta uno schema di massima di una seconda forma di attuazione di un impianto combinato per il riscaldamento e la produzione di acqua calda secondo la presente invenzione;
- la figura 4 illustra una vista prospettica tridimensionale di un gruppo idraulico valvolare utilizzato nella prima forma di attuazione dell’impianto combinato mostrata in figura 2;
- la figura 5 mostra un esploso del gruppo idraulico valvolare di figura 4;
- la figura 6 illustra una prima vista prospettica tridimensionale del valvolare idraulico di figura 4 senza lo scambiatore di calore;
- la figura 7 mostra una seconda vista prospettica tridimensionale del gruppo idraulico valvolare di figura 4 senza lo scambiatore di calore;
- la figura 8 illustra una sezione longitudinale del gruppo idraulico valvolare di figura 7;
- la figura 9 mostra schematicamente uno schema idraulico relativo a delle connessioni incrociate utilizzate sia per il circuito primario di riscaldamento ambienti che per il circuito secondario per la produzione di acqua calda;
- la figura 10 illustra un esploso comprendente uno scambiatore a piastre a cui è associato un collettore che implementa lo schema idraulico della figura 9; e
- la figura 11 mostra un insieme dato dall’assemblaggio dello scambiatore a piastre e del collettore di cui alla figura 10.
In figura 2 è stato mostrato un impianto 10* provvisto di un gruppo idraulico valvolare 13* di nuova concezione.
Nell’impianto 10* ed in particolare nel gruppo idraulico valvolare 13* di figura 2 sono stati utilizzati gli stessi numeri di riferimento quando si è trattato di indicare gli stessi elementi illustrati nell’impianto 10 mostrato in figura 1 ed appartenente all’arte anteriore.
Il gruppo idraulico valvolare 13* comprende, inoltre, un rubinetto di intercettazione (IR) posto nel condotto di by-pass 34.
Come mostrato in figura 2 nel gruppo idraulico valvolare 13* oggetto della presente invenzione la pompa 26 è stata posta centralmente rispetto allo scambiatore di calore secondario 20.
La valvola-a-tre-vie 24 ed il relativo motore 25 si trovano da una prima parte (PP) (in questo caso alla destra della pompa 26) rispetto allo scambiatore di calore secondario 20 ed alla pompa 26.
Inoltre, sempre nella prima parte (PP) si trova il condotto di mandata 31 dell’impianto di riscaldamento dell’acqua calda di riscaldamento (CR), mentre allineato alla pompa 26 stessa è posizionato il condotto di ritorno 28 del circuito primario (C1).
In una seconda parte (SP) (opposta alla prima parte (PP) rispetto allo scambiatore di calore secondario 20 ed alla pompa 26) si trovano il condotto di ingresso 17 dell’acqua fredda sanitaria (FS) ed il condotto 21 di uscita dell’acqua calda sanitaria (CS) verso il rubinetto (RB).
Come si può notare dall’osservazione di figura 2 gli ingressi e le uscite delle acque di riscaldamento (FR), (CR) e delle acque sanitarie (FS), (CS), rispettivamente sono suddivisi in due gruppi distinti che non si accavallano, né si intrecciano, tra di loro.
Per fare in modo che l’acqua calda sanitaria (CS) si trovi alla sinistra dell’acqua fredda sanitaria (FS), l’acqua sanitaria proveniente da un punto (P1) (dove finisce il raccordo 19) fluisce nello scambiatore di calore 20 verso un punto (P2) da cui si diparte il condotto 21 di alimentazione del rubinetto (RB). In particolare, l’acqua sanitaria fluisce verso un punto (P3) che si trova dalla stessa parte del punto (P1).
In questo modo si ottiene che una seconda porzione 21B verticale del condotto 21 si trova alla sinistra del condotto di ingresso 17 dell’acqua fredda sanitaria (FS), rispettando in questo modo le convenzioni adottate nel campo degli impianti idraulici, i quali richiedono che il condotto dell’acqua calda sanitaria (munita eventualmente di un suo rubinetto) si trovi alla sinistra del condotto di adduzione dell’acqua fredda sanitaria.
Utilizzando una diversa terminologia possiamo affermare che il gruppo idraulico valvolare 13* prevede:
- un primo sottogruppo (STG1) centrale comprendente, a sua volta, la pompa (26), almeno una porzione del condotto (28) ed almeno una porzione del condotto (29);
- un secondo sottogruppo (STG2) laterale, disposto da un primo lato rispetto al primo sottogruppo (STG1), comprendente, a sua volta, un ingresso 19 di acqua fredda sanitaria, una uscita 21 di acqua calda sanitaria, un condotto di ritorno 33 dell’acqua calda di riscaldamento (CR) dallo scambiatore di calore secondario 20 e un dispositivo (40) di incrocio delle acque sanitarie (vedi oltre); ed
- un terzo sottogruppo (STG3), disposto da un secondo lato rispetto al primo sottogruppo (STG1), comprendente la valvola-a-tre-vie (24) con il relativo motore (25), almeno una porzione del condotto di uscita (21A) dell’acqua calda sanitaria (CS), il condotto di mandata (32) dell’acqua calda di riscaldamento (CR) verso lo scambiatore di calore secondario (20), almeno una porzione del condotto (30) ed almeno una porzione del condotto (31).
I tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3) comprendono mezzi idraulici di raccordo ad innesto rapido fra di loro e con il resto della rete idraulica. Inoltre, i sottogruppi (STG2), (STG3) prevedono mezzi meccanici di aggancio rapido allo scambiatore di calore secondario 20 (vedi oltre).
I tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3), poiché sono realizzati in materiale composito, possono essere costruiti, ciascuno, in un monoblocco, cioè con una unica operazione di stampaggio.
In una altra soluzione tutti e tre i sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3) possono essere costruiti insieme, in un solo monoblocco, cioè con una unica operazione di stampaggio.
In aggiunta a quanto detto in precedenza si può affermare che lo scambiatore di calore secondario 20 rappresenta una piastra di assemblaggio dei tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3).
Difatti, come mostrato in maggior dettaglio nelle figure 4, 5, 6, i tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3) sono fissati allo scambiatore di calore secondario 20 per il tramite di due sole viti (SHR1) ed (SHR2). Ciascuna vite (SHR1), (SHR2) è infilata dapprima in un corrispondente foro (HL1), (HL2) realizzato, rispettivamente, nel secondo sottogruppo (STH2) laterale e nel terzo sottogruppo (STG3) laterale (figura 6). Infine, ciascuna vite (SHR1), (SHR2) è avvitata in una rispettiva sede filettata (SD1), (SD2) che si trova sullo scambiatore di calore secondario 20 (figura 5).
Come mostrato in maggior dettaglio in figura 6 i due sottogruppi idraulici (STG2) e (STG3) laterali prevedono, ciascuno, una rispettiva coppia di collettori (CLT1), (CLT2), (CLT3), (CLT4) atti ad essere raccordati con analoghi collettori (non mostrati in figura 6) presenti sullo scambiatore di calore secondario 20.
Nel gruppo idraulico valvolare 13* è previsto, inoltre, il citato dispositivo di incrocio 40 delle acque sanitarie in ingresso ed in uscita nello/dallo scambiatore di calore secondario 20.
A questo proposito vale la pena notare che il dispositivo di incrocio 40 dal punto di vista termico è a “saldo zero” nel senso che la quantità di calore ceduta dall’acqua calda sanitaria è sostanzialmente uguale alla quantità di calore ricevuta dalla stessa acqua fredda sanitaria in ingresso. Inoltre, nel dispositivo 40 non vi è miscelazione tra l’acqua fredda sanitaria e l’acqua calda sanitaria.
Uno dei vantaggi del gruppo idraulico valvolare 13* oggetto della presente invenzione consiste nell’aver definito una nuova disposizione delle connessioni impiantistiche sulla placca di chiusura inferiore dell’involucro 14 della caldaia 11 al fine di compattare ulteriormente gli ingombri di contorno del gruppo idraulico valvolare 13* e ridurre di conseguenza il numero complessivo dei componenti con una forte riduzione dei costi di produzione.
Per fare ciò nella presente invenzione si sono fatti degli interventi delimitando uno spazio di contorno attorno allo scambiatore secondario a piastre e posizionando in maniera compatta tutta la componentistica di lavoro e controllo.
Il compattamento ha comportato una sovrapposizione con incrocio delle connessioni del circuito sanitario dello scambiatore a piastre tra l’ingresso dell’acqua fredda sanitaria con l’uscita dell’acqua calda sanitaria.
Questo compattamento si presta, inoltre, in modo interessante ad una realizzazione monoblocco dei gruppi principali ricavati in corpo unico in materiale composito, dove per materiale composito si intende un materiale termoplastico, detto anche “tecnopolimero”, che garantisce una buona resistenza alle alte temperature di esercizio coniugata ad una bassa permeabilità dell’assorbimento d’acqua (idrolisi).
Rimanendo fermi, viceversa, ad una realizzazione progettuale che prevede tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3) si può prevedere la realizzazione del gruppo idraulico valvolare 13* in due configurazioni “speculari” con gli stessi ingombri ed aventi entrambe come gruppo centrale il primo sottogruppo (STG1).
Si possono prevedere, quindi, due configurazioni “speculari”:
(1) una prima configurazione con il secondo sottogruppo (STG2) alla sinistra del primo sottogruppo (STG1) centrale, mentre il terzo sottogruppo (STG3) è posizionato alla destra del primo sottogruppo (STG1) centrale;
(2) una seconda configurazione con il secondo sottogruppo (STG2) alla destra del primo sottogruppo (STG1) centrale, mentre il terzo sottogruppo (STG3) è posizionato alla sinistra del primo sottogruppo (STG1) centrale.
Inoltre, come mostrato in particolare in figura 7, la voluta (VLT) della pompa 26 con dei relativi collettori di aspirazione (CLTA) e di mandata (CLTM), un attacco (ATT) supplementare della valvola-a-tre-vie 24 (utile qualora si volesse spostare la valvola-a-tre- vie), una presa (PRS) per il manometro (MN) (non mostrato in figura 7), sono integrati nel primo sottogruppo (STG1) centrale. In figura 6 è stato mostrato come i due sottogruppi laterali (STG2), (STG3) serrano tra di loro il primo sottogruppo (STG1) comprendente la voluta (VLT) della pompa 26 ed i relativi elementi visti in precedenza ad essa connessi.
Come detto in precedenza e come mostrato in maggior dettaglio in figura 8, il gruppo idraulico 13* prevede anche un dispositivo di incrocio 40 delle acque sanitarie in ingresso ed in uscita nello/dallo scambiatore di calore 20.
Sempre in figura 8 è visibile il fatto che i due sottogruppi (STG2) e (STG3) sono collegati tra di loro idraulicamente da un primo condotto (CND1) inferiore e, tramite il primo sottogruppo (STG1), da un secondo condotto (CND2) superiore.
Nel primo condotto (CND1) é alloggiata una prima porzione orizzontale 21A del condotto 21 di uscita dell’acqua calda sanitaria. Il primo condotto (CND1) e la porzione orizzontale 21A sono coassiali. Inoltre, la porzione orizzontale 21A presenta un diametro inferiore rispetto al primo condotto (CND1). Sulla prima porzione 21A vengono ricavate per deformazione plastica due flange (FLG1) e (FLG2) a forma di corona circolare, provviste di rispettivi O-Ring. L’acqua calda sanitaria (CS) fluisce nella porzione orizzontale 21A e riscalda l’acqua fredda sanitaria (FS) che entra dal condotto di ingresso 17 e scorre intorno alla porzione orizzontale 21A stessa prima di entrare nello scambiatore di calore secondario 20.
L’incrocio tra il raccordo 19 ed il condotto (CND1) definisce il dispositivo di incrocio 40.
Come mostrato sempre in figura 8 il secondo condotto (CND2) superiore attraversa, in uso, la voluta (VLT) della pompa 26 e serve a rendere solidale la voluta (VLT) stessa al corpo dello scambiatore di calore secondario 20. A tale scopo il secondo condotto (CND2) superiore è scomponibile in più pezzi raccordabili tra di loro di cui almeno uno viene inserito nella voluta (VLT) stessa.
Il gruppo idraulico 13* è munito anche di un condotto di mandata 50 ad un serbatoio di microaccumulo (MCR) (figura 3) e di un condotto di ritorno 60 dell’acqua calda contenuta nel serbatoio di microaccumulo (MCR) verso il circuito primario (C1).
Nella forma di attuazione mostrata in figura 2 i condotti 50, 60, non prevedendo alcun serbatoio di microaccumulo sono stati volutamente scollegati dal resto dell’impianto prevedendo, ciascuno, una rispettiva interruzione (INT1), (INT2).
Tali due interruzioni (INT1), (INT2) vengono realizzate al momento della costruzione del secondo sottogruppo (STG2).
Invece, nel modello con microaccumulo (MCR) illustrato in figura 3 è previsto un tappo (TPT) nel tubo 36 che disconnette l’acqua fredda in ingresso nel microaccumulo (MCR) con l’acqua calda che fluisce dallo stesso.
Come è noto il serbatoio di microaccumulo (MCR) è un serbatoio da 4/5 litri, mantenuto pre-riscaldato da una resistenza elettrica (RE) (figura 3) che permette alla caldaia istantanea 11 di ridurre drasticamente il tempo di attesa di produzione di acqua calda a 50°C quando tale caldaia 11 parte fredda. Sostanzialmente funziona da volano termico nella fase iniziale di prelievo dell’acqua calda sanitaria.
Difatti, quando un utente apre il rubinetto (RB) la pompa 26 si mette in funzione e richiama acqua calda a 70-80 °C (dal condotto 60) presente nel serbatoio di microaccumulo (MCR), acqua calda che è inviata verso lo scambiatore primario 16 attraverso il condotto 29 in modo da portare a regime rapidamente l’acqua calda del circuito primario (C1) ed, evidentemente in maniera indiretta, riscaldare velocemente anche l’acqua sanitaria attraverso lo scambiatore secondario 20.
Inoltre, il condotto di mandata 50 ed il condotto di ritorno 60 del serbatoio di microaccumulo (MCR) sono provvisti, rispettivamente, di un attacco (IAF) per l’acqua fredda, e di un attacco (UAC) dell’acqua calda di primo intervento.
Una particolarità della presente invenzione consiste nel fatto che i due attacchi (IAF) e (UAC) sono integrati nel secondo sottogruppo (STG2) consentendo, quindi, l’eliminazione di scomodi tubi di raccordo utilizzati nelle realizzazioni note.
Lo stesso accorgimento adottato per l’acqua sanitaria può essere utilizzato per l’acqua di riscaldamento come mostrato nelle figure 9, 10, 11.
In questo caso è possibile concepire un dispositivo di incrocio 40* delle acque di mandata e di ritorno del circuito primario (C1) che entrano ed escono nello/dallo scambiatore di calore secondario 20.
Ciascun dispositivo di incrocio 40 e 40* delle acque in ingresso /uscita dallo scambiatore di calore secondario 20 permette di rendere reversibili le connessioni dello scambiatore utilizzando a piacere, sulla destra o sulla sinistra le collettorizzazioni di raccordo.
Nelle figure 9, 10, 11 è mostrata una particolare soluzione che prevede l’uso di un collettore (CLT) in cui sono integrati due dispositivi di incrocio delle acque 40, 40*.
In particolare, nella forma di attuazione mostrata nelle figure 9, 10, 11, i due dispositivi di incrocio delle acque 40, 40* si trovano entrambi sullo stesso lato, anche se è possibile realizzare dei collettori (non mostrati) in cui i due dispositivi di incrocio 40, 40* sono posti ai vertici di una diagonale dello scambiatore di calore 20.
Il vantaggio principale del gruppo idraulico valvolare oggetto della presente invenzione consiste nel presentare delle disposizioni razionali degli elementi funzionali, con una riduzione significativa degli ingombri complessivi ed un conseguente abbattimento dei costi di produzione.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. - Gruppo idraulico valvolare (13*) per caldaie murali (11); gruppo idraulico valvolare (13*) comprendente: - un circuito primario (C1) per la distribuzione dell’acqua di riscaldamento negli ambienti; detto circuito primario (C1) essendo provvisto di mezzi fidi pompaggio (26); - un circuito secondario (C2) per la distribuzione dell’acqua sanitaria; detto circuito secondario (C2) prevedendo uno scambiatore di calore secondario (20) per il riscaldamento dell’acqua sanitaria; ed - una valvola-a-tre-vie (24) controllata da mezzi di azionamento (25); gruppo idraulico valvolare (13*) caratterizzato dal fatto che detto scambiatore di calore secondario (20) rappresenta una piastra di assemblaggio su cui sono montati, mediante mezzi meccanici di aggancio rapido ((SHR1), (SHR2)),: - un primo sottogruppo (STG1) centrale comprendente sostanzialmente almeno una porzione di detti mezzi di pompaggio (26) dell’acqua nel circuito primario (C1) per la distribuzione dell’acqua di riscaldamento negli ambienti; - un secondo sottogruppo (STG2) laterale comprendente sostanzialmente almeno alcuni elementi appartenenti a detto circuito secondario (C2) per la distribuzione dell’acqua sanitaria; ed - un terzo sottogruppo (STG3) laterale comprendente sostanzialmente almeno alcuni elementi appartenenti a detto circuito primario (C1) per la distribuzione dell’acqua di riscaldamento negli ambienti. 2.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi meccanici di aggancio rapido ((SHR1), (SHR2)) comprendono almeno una vite ((SHR1), (SHR2)). 3.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i tre sottogruppi (STG1, STG2, STG3) prevedono mezzi idraulici di raccordo ad innesto rapido fra di loro e con il resto della rete idraulica. 4.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere: - un primo sottogruppo (STG1) centrale comprendente dei mezzi pompanti (26), almeno una porzione di un condotto (28) di ritorno dell’acqua fredda (FR) di riscaldamento ed almeno una porzione di un condotto (29) di mandata verso detto scambiatore di calore principale (16); - un secondo sottogruppo (STG2) laterale, disposto da un primo lato rispetto a detto primo sottogruppo (STG1), comprendente un ingresso (19) di acqua fredda sanitaria, una uscita (21) di acqua calda sanitaria, ed un condotto di ritorno (33) dell’acqua calda di riscaldamento (CR) dallo scambiatore di calore secondario (20); ed - un terzo sottogruppo (STG3) laterale, disposto da un secondo lato rispetto a detto primo sottogruppo (STG1), comprendente una valvola-a-tre-vie (24) con un relativo motore (25) di azionamento, almeno una porzione (21A) di un condotto di uscita (21) dell’acqua calda sanitaria (CS), un condotto di mandata (32) dell’acqua calda di riscaldamento (CR) verso lo scambiatore di calore secondario (20), almeno una porzione di un condotto di ritorno (30) dallo scambiatore di calore principale (16) dell’acqua calda di riscaldamento, ed almeno una porzione di un condotto di mandata (31) dell’impianto di riscaldamento dell’acqua calda di riscaldamento (CR) verso l’elemento riscaldante (ER). 5.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto secondo sottogruppo (STG2) laterale comprende, inoltre, almeno un dispositivo (40) di incrocio delle acque sanitarie. 6.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (40) di incrocio delle acque sanitarie comprende un primo condotto (CND1) in cui è alloggiata una prima porzione orizzontale (21A) di un condotto (21) di uscita dell’acqua calda sanitaria; detto primo condotto (CND1) e detta porzione orizzontale (21A) essendo coassiali, ed inoltre, la porzione orizzontale (21A) presentando un diametro inferiore rispetto al primo condotto (CND1). 7.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato alla rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che sulla porzione orizzontale (21A) vengono ricavate per deformazione plastica due flange (FLG1) e (FLG2) a forma di corona circolare, provviste di rispettivi O-Ring, in modo che l’acqua calda sanitaria (CS) che fluisce nella porzione orizzontale (21A) riscalda l’acqua fredda sanitaria (FS) che entra dal condotto di ingresso (17) e scorre intorno alla porzione (21A) stessa. 8.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di prevedere due configurazioni “speculari”: (1) una prima configurazione con il secondo sottogruppo (STG2) alla sinistra del primo sottogruppo (STG1) centrale, mentre il terzo sottogruppo (STG3) è posizionato alla destra del primo sottogruppo (STG1) centrale; ed (2) una seconda configurazione con il secondo sottogruppo (STG2) alla destra del primo sottogruppo (STG1) centrale, mentre il terzo sottogruppo (STG3) è posizionato alla sinistra del primo sottogruppo (STG1) centrale. 9.- Gruppo idraulico valvolare (13*) come rivendicato alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nel primo sottogruppo (STG1) centrale sono integrati: - una voluta (VLT) dei mezzi di pompaggio (26) con dei relativi collettori di aspirazione (CLTA) e di mandata (CLTM); - un attacco (ATT) supplementare della valvola-a-trevie 24; ed - una presa per un manometro (MN). 10.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; gruppo idraulico valvolare (13*) caratterizzato dal fatto che i mezzi di pompaggio (26) sono posti in corrispondenza di detto scambiatore di calore secondario (20), e che il circuito principale (C1) si trova in corrispondenza di una prima parte (PP) rispetto a detto scambiatore di calore secondario (20), mentre, sia un condotto di ingresso (17) dell’acqua fredda sanitaria (FS), che un condotto di uscita (21B) dell’acqua calda sanitaria (CS) sono allocati in una seconda parte (SP) opposta a detta prima parte (PP) rispetto al detto scambiatore di calore secondario (20). 11.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che il condotto (21) di uscita dell’acqua calda sanitaria è posto alla sinistra del condotto di ingresso (17) dell’acqua fredda sanitaria. 12.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere munito anche di un condotto di mandata (50) ad un serbatoio di microaccumulo (MCR) e di un condotto di ritorno (60) dell’acqua calda contenuta nel serbatoio di microaccumulo (MCR) verso il circuito primario (C1). 13.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che i condotti (50, 60), se non prevedono alcun serbatoio di microaccumulo (MCR), sono volutamente scollegati dal resto dell’impianto prevedendo, ciascuno, una rispettiva interruzione (INT1), (INT2). 14.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto dal fatto di comprendere, se si prevede effettivamente la presenza di un serbatoio di microaccumulo (MCR), un tappo (TPT) in un tubo (36) che disconnette l’acqua fredda in ingresso nel microaccumulo (MCR) con l’acqua calda che fluisce dallo stesso. 15.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che i condotti (50, 60) prevedono due attacchi (IAF) e (UAF) integrati nel secondo sottogruppo (STG2). 16.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto di prevedere, inoltre, un dispositivo di incrocio (40*) delle acque di mandata e di ritorno del circuito primario (C1) che entrano ed escono nello/dallo scambiatore di calore secondario (20). 17.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato alla rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto di prevedere che i due dispositivi di incrocio delle acque (40, 40*) si trovano entrambi sullo stesso lato; oppure, in alternativa, i due dispositivi di incrocio (40, 40*) sono posti su una diagonale dello scambiatore di calore 20. 18.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i suoi componenti sono realizzati in un materiale composito. 19.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i tre sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3), sono realizzati, ciascuno, in un monoblocco, cioè con una unica operazione di stampaggio. 20.- Gruppo idraulico valvolare (13*), come rivendicato in una qualsiasi delle rivendicazioni 1-18, caratterizzato dal fatto che tutti e tre i sottogruppi (STG1), (STG2), (STG3) sono costruiti insieme, in un solo monoblocco, cioè con una unica operazione di stampaggio.
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