ITVI20060034A1 - Porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato - Google Patents

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ITVI20060034A1
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Giampaolo Nelzi
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Campisa Srl
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale:
La presente invenzione si riferisce ad una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, caratterizzata da un sistema di costruzione che permette di eseguirla in tempi immediati, praticamente senza sfridi, provvista di un sistema di autoriparazione del manto in caso di urti, e non abbisognante di costola di sicurezza.
Sono conosciute le porte rapide ad avvolgimento verticale, come quella illustrata in dettaglio in figura 1.
Esse sono formate solitamente da un tamburo orizzontale TA, posto entro o fuori l'apertura della porta, sul quale è avvolto generalmente, per mezzo di un motoriduttore MO, un manto di tessuto MA, normalmente rivestito in materiale plastico, quale il PVC; tramite comandi conosciuti il motoriduttore MO aziona il tamburo TA, ed il manto MA si avvolge su questo aprendo o chiudendo l'apertura.
Il manto MA è generalmente costruito in modo tale da resistere a determinate pressioni e/o correnti d'aria, tramite molteplici sistemi di tipo noto.
Tali sistemi conosciuti sono divisibili in due categorie realizzative : secondo una prima realizzazione, si utilizzano barre metalliche o plastiche BA poste orizzontalmente ad intervalli, che scorrono entro i due montanti laterali M01, M02 della porta, mentre, secondo realizzazioni alternative, si sfrutta un sistema di ritegno del manto MA entro i due montanti laterali M01, M02, senza barre intermedie .
Tutti i sistemi conosciuti sono in ogni caso provvisti di una costola di sicurezza CO, cioè di una barra che tiene teso tra i montanti M01, M02 il bordo inferiore del manto MA, provvista di un sensore, che, in caso di urto contro un ostacolo durante la discesa, la interrompe e fa risalire il manto MA.
Questo sistema di sicurezza è previsto dalle norme, a causa del peso della barra inferiore e, quindi, della massa che può colpire una persona al di sotto della porta, durante la chiusura di quest'ultima.
Alcuni tipi di porta sono altresì provvisti di vari sistemi di autoriparabilità del manto MA, nel caso lo stesso sia colpito da un veicolo in attraversamento. I sistemi di autoriparabilità sono di vari tipi.
Per esempio, i manti tesi con ritegni laterali previsti nei montanti verticali M01, M02 hanno un sistema di rilascio di tali ritegni, secondo cui i lati del manto MA fuoriescono dai montanti verticali M01, M02, a causa dell'urto e vi rientrano per obbligo meccanico o per gravità alla successiva discesa, dopo essere stati riavvolti sul tamburo TA. Alternativamente, i sistemi con barre di irrigidimento hanno maggiore tenuta alle correnti, ma presentano maggiori problemi nel caso siano colpiti da un veicolo in attraversamento, in quanto la rigidità delle barre le fa piegare, anche se talvolta sono dotate di snodi vicino ai montanti, al fine di sganciarsi da questi.
Il problema maggiore è comunque dato dalla barra inferiore provvista di costola di sicurezza CO, dato che questo lato è quello più sollecitato dalle correnti d'aria ed è il più esposto al colpo del veicolo in attraversamento, nonché molto distante dalla barra successiva.
Secondo l'arte nota, la protezione della barra avviene generalmente tramite lo sgancio della stessa, rispetto a porzioni di barra che rimangono ancorate ai montanti verticali M01, M02, ma il compromesso di effettuare lo sgancio prima che la barra si pieghi rispetto alla necessaria tenuta alle correnti d'aria è molto difficile: o il manto tiene la corrente o la barra si piega sotto il colpo.
Uno dei maggiori problemi è dato appunto dalla piegatura delle barre sotto il colpo del veicolo in attraversamento ed alla necessità di un intervento manuale per il loro ripristino (quindi il termine autoriparabilità è in tal caso abusato).
Inoltre, il manto MA è generalmente formato da un telo rivestito di PVC che generalmente è termosaldato in un pezzo unico, comportando una lavorazione specialistica ed una costruzione sempre su misura, perché questo tipo di porte è sempre costruito sulla misura del vano da chiudere.
Ne conseguono, quindi, alti costi di fabbricazione, l'impossibilità di realizzare il manto MA con materiale da stock e la necessità di ricostruire tutto il manto MA nel caso si abbisogni di un pezzo di ricambio, con ulteriori conseguenze negative in termini di costi rilevanti, tempi di sostituzione sempre lunghi, data la lunghezza della filiera, ed alto costo per la sostituzione, in quanto tale operazione richiede lo smontaggio di tutto il manto MA, insieme con tutti i sistemi di tensionamento.
Scopo della presente invenzione è, quindi, quello di ovviare agli inconvenienti sopra menzionati e, in particolare, quello di realizzare una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, che risulti maggiormente economica rispetto alle soluzioni tradizionali e che, al contempo, possa essere costruita senza particolari attrezzature ed utilizzando componenti pronti a magazzino, nei pressi del luogo di installazione, diminuendo così i costi di spedizione ed i tempi di consegna.
Altro scopo della presente invenzione è quello di realizzare una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, che abbia una rilevante tenuta alle correnti d'aria e che sia autoriparabile, nel senso che, nel caso in cui la pressione della corrente d'aria oppure la collisione leggera di un veicolo la facciano fuoriuscire dalle guide, non abbia normalmente necessità né di riparazione né di sostituzione di parti e che vi rientri per semplice gravità .
Ulteriore scopo dell'invenzione è quello di realizzare una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, che presenti una costruzione robusta, nonché, al contempo, così leggera da minimizzare la massa che possa investire una persona che rimanga inferiormente alla porta, in fase di chiusura della stessa, tanto da non richiedere alcuna costola di sicurezza.
Questi ed altri scopi sono raggiunti da una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, secondo la rivendicazione 1 allegata, mentre le ulteriori rivendicazioni contengono caratteristiche tecniche di dettaglio dell'invenzione .
Ulteriori caratteristiche e vantaggi di una porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, secondo l'invenzione, risulteranno altresì maggiormente evidenti dalla descrizione che segue, relativa ad un esempio di realizzazione esemplificativo e preferito, ma non limitativo, e dai disegni annessi, in cui:
- la figura 1 mostra una vista prospettica schematica di una porta rapida ad avvolgimento verticale, realizzata secondo la tecnica nota; - la figura 2 mostra una vista prospettica schematica di una porta rapida ad avvolgimento verticale, di tipo perfezionato, realizzata secondo la presente invenzione;
- la figura 3 mostra una sezione longitudinale, parziale e schematica, della porta rapida ad avvolgimento verticale, di tipo perfezionato, secondo la presente invenzione;
- la figura 4 mostra una sezione longitudinale, parziale e schematica, di ciascun telo di cui è composto il manto della porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, secondo la presente invenzione;
- le figure 5-9 mostrano una serie di particolari costruttivi della porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, secondo la presente invenzione.
Con particolare riferimento alla figura 2, in cui, per comodità di descrizione, il montante M02 è mostrato staccato dal complesso, la porta rapida, secondo la presente invenzione, comprende un tamburo TA, posto in luce o fuori luce dell'apertura da chiudere e fissato all'architrave con due flange FL1, FL2, provviste di cuscinetto, pref erentemente registrabili in modo da poter registrare la distanza del tamburo TA dalla parete e centrare il manto MA, rispetto ai montanti verticali M01, M02.
Il tamburo TA è movimentato da un motoriduttore MO che, in differenti versioni, può essere ad una singola velocità di apertura e chiusura della porta oppure a doppia velocità, per esempio veloce in salita e più lenta in discesa.
Il manto MA è costituito da sezioni sovrapposte di telo TE, robusto, ma leggero, preferentemente spalmato di PVC, e le sezioni di telo, nella configurazione di figura 2 presenti in numero di quattro ed indicate con TE1, TE2, TE3, TE4, sono preferentemente tutte identiche tra di loro e ciascuna di esse è costituita, come mostrato ingrandito in sezione nella figura 4, da una striscia di telo TE, che porta su un bordo una striscia VEG di Velcro gancio e su quello contrapposto una striscia VEA di Velcro asola, fissate in modo da formare due camere CAI, CA2, situate tra il Velcro VEG, VEA e il telo TE.
Il primo telo TE1, come visibile in dettaglio nelle figure 2 e 3, è fissato al tamburo TA per adesione della sua striscia di Velcro gancio VEG su una striscia di Velcro asola VEA applicata al tamburo TA, preferentemente con adesivo.
Ciascun telo successivo TE2, TE3, TE4 è applicato al precedente per adesione della striscia di Velcro gancio VEG alla corrispondente striscia di Velcro asola VEA, mentre il telo inferiore TE4 può essere un telo assolutamente identico agli altri, in modo da aumentare la standardizzazione e minimizzare la diversità dei componenti.
Infatti, essendo questo il telo che colpisce l'eventuale persona che rimanesse nella luce della porta, la parte inferiore del telo TE4 è ripiegata verso l'alto e la fascia di Velcro asola VEA, predisposta nella parte inferiore del telo TE4, può essere ripiegata verso l'alto, per essere fissata contro un'ulteriore striscia di Velcro gancio VEG, applicata quest'ultima ad una distanza prefissata (per esempio di 15 cm.), in modo da ottenere una tasca di maggiore ampiezza lungo tutto il bordo inferiore del telo TE4.
All'interno di tale tasca è possibile inserire, per esempio, un rotolo di materiale imbottito, per aumentare la superficie di contatto con l'eventuale persona ed ulteriormente minimizzare l'incidenza del colpo della massa in discesa.
Avendo a disposizione rotoli di telo TE con una striscia di Velcro gancio VEG ed una striscia di Velcro asola VEA già fissate, è quindi sufficiente tagliare il telo TE alla lunghezza necessaria alla fabbricazione della porta ed unire i teli TE1, TE2, TE3, TE4 tra di loro.
I teli TE possono dunque avere tutti le stesse dimensioni, realizzando grandi economie di valori a magazzino, possono essere semplicemente uniti tra di loro per realizzare qualsiasi dimensione di manto MA e, ulteriormente, può anche non essere necessario tagliarli in altezza per ottenere l'altezza totale dell'apertura, in quanto la porzione eventualmente eccedente rimane avvolta sul tamburo TA.
E' pacifico che il Velcro gancio VEG può essere scambiato di posizione con il Velcro asola VEA, che l'uno o l'altro possono essere applicati anche sulla parte opposta del telo TE e che rimane solo l'obbligo di iniziare con uno dei due tipi applicato sul tamburo TA e proseguire con il tipo di Velcro agganciabile al primo tipo, ottenendo così l'unione dei teli fino a terra.
All'interno delle camere CA1, CA2 di ogni settore del telo TE, ovvero in settori alternati, in caso di minore necessità di tenuta alle correnti, è introdotta una barra TO (nel caso esemplificativo di figura 5 le barre inserite nelle camere CA1, CA2 sono indicate rispettivamente con T03, T04), preferentemente di tondo d'acciaio pre-temprato, di dimensione opportuna per contrastare la forza della corrente d'aria.
Come visibile in dettaglio nelle figure 5 e 6, alle estremità di ciascuna barra TO è fissato un piattello PI, PI1, PI2 , PI3, PI4, preferentemente tondo e preferentemente di materiale plastico autolubrificante e leggermente elastico, come per esempio il Poliammide 6.
Tale piattello PI è mantenuto di preferenza staccato dal telo TE, per esempio per mezzo di un collare COL e di una rondella RON a riscontro del telo TE.
Il manto MA della porta, composto dai predetti settori di telo TEI, TE2, TE3, TE4, mantenuti in tensione dalle barre TO, scende verticalmente allo svolgimento dal tamburo TA, ed i piattelli PI entrano per gravità nei canali verticali CAN1, CAN2, posti lateralmente alla porta e fissati agli stipiti laterali dell'apertura, con la loro parte superiore ad una distanza limitata, per esempio di circa 20 cm. dal tamburo TA.
Con particolare riferimento alla figura 6, i canali CAN1, CAN2 sono inseriti in posizione preferentemente centrale sul lato intermedio interno dei montanti MO1 , M02, che sono fissati preferentemente con viti passanti VP, dall'interno dei canali CAN1, CAN2 e attraverso i montanti MO1, M02, direttamente alla parete PAR, nei montaggi entro luce, e con delle squadre SQ, nel caso di montaggio fuori luce sulla parete PAR1.
La funzione dei canali CAN1, CAN2 è una funzione di ritegno delle barre TO, per guida verticale e per ritegno contro la pressione della corrente d'aria, mentre la funzione dei montanti M01, M02 è quella di contenere la corrente d'aria negli spazi verticali tra i canali verticali CANI, CAN2 ed il bordo dei teli TE.
Tale tenuta si unisce ad una componente estetica, ed è sviluppata preferentemente con l'applicazione di una spazzola SP1, SP2, per ogni lato dei montanti M01, M02, inserita in appositi e rispettivi portaspazzole PSP1, PSP2, in modo tale che le spazzole SPI, SP2 vadano a contatto del telo TE, chiudendo gli spazi d'aria e mantenendo il telo centrato .
La tenuta alle correnti d'aria è realizzata con la distribuzione del carico su tutta la superficie del manto MA, mentre la pressione è ripartita sulle barre di rinforzo TO,(T03, T04 nella figura 5) le quali sotto la pressione si flettono, come mostrato in fig.7 ed 8, portando in trazione i piattelli PI contro le ali AL1, AL2 dei rispettivi canali CANI, CAN2, mantenendo così il telo entro i montanti M01, M02.
Come illustrato in dettaglio nelle figure 7 e 8, la pressione della corrente d'aria provoca la flessione delle barre TO, con il risultato che i piattelli PI vengono spinti verso il bordo laterale, rispettivamente, LAI, LA2 dei canali CANI, CAN2, portando il loro bordo opposto del piattello PI ad iniziare ad uscire dal relativo canale CANI, CAN2. Tale azione è contrastata dalla struttura delle relative ali contrapposte ALI, AL2, a seguito della studiata inclinazione delle ali ALI, AL2, il cui prolungamento della linea della superficie interna all'ala stessa si proietta in modo da sfiorare il bordo esterno dell'ala ALI, AL2 contrapposta, finché l'aumento della pressione della corrente d'aria non sia tale da far scavalcare al piattello PI detta ala contrapposta, a causa della maggiore flessione delle barre TO, che aumenta la trazione sui piattelli PI, flettendoli contro l'ala AL1, come da esempio mostrato in fig.8.
Ovviamente la forza della corrente d'aria può essere opposta, ed allora quanto descritto avverrà in maniera specchiata.
I piattelli PI hanno preferentemente diametro leggermente inferiore rispetto alla misura esistente dal riscontro contro il lato LAI e la punta dell'ala AL2 e viceversa, in modo specchiato.
Quando avviene lo sgancio, la rispettiva barra TO generalmente scavalca anche il montante M01, M02, ponendosi lateralmente a questo, come mostrato in figura 7 (posizione indicata con TOE), ma la barra TO ed il telo TE sono comunque liberi di scorrere verticalmente e possono essere riav olti sul tamburo TA senza problemi.
Quando il manto MA è tutto riav olto, il suo bordo inferiore si trova per gravità al centro del canale CAN1, CAN2 e, per semplice gravità la successiva manovra di discesa della porta farà entrare le barre TO entro i canali CANI, CAN2, ristabilendo la tenuta del manto MA alle correnti d'aria, entro le spazzole SP1, SP2.
E' evidente che la presente invenzione può essere analogamente realizzata con barre di rinforzo TO di qualsiasi tipo, ma il miglior funzionamento si ha utilizzando barre elastiche TO, che sopportino le flessioni, ritornando al loro stato di barre perfettamente diritte al cessare della pressione della corrente o del colpo; per tale ragione, la preferenza è per barre rotonde d'acciaio pretemprato, oppure per barre in fibra di vetro.
Come detto, una delle caratteristiche peculiari della porta rapida, secondo l'invenzione, è quella di poter essere realizzata senza sfridi e tramite assemblatori locali, vicino al luogo di destinazione.
La produzione centralizzata dei componenti permette, infatti, prezzi vantaggiosi che rimangono tali se non sono penalizzati da costi di trasporto rilevanti che si avrebbero nel caso di rapporti di volume elevati. E' evidente che gli sfridi di lavorazione per la produzione del manto MA potrà essere minima, in quanto dalla produzione centrale possono essere spediti settori di telo TE1, TE2, TE3, TE4 in rotoli di cospicua lunghezza, che possono essere tagliati della misura necessaria alla specifica porta solo all'ultimo momento o addirittura al momento del montaggio in opera, con uno sfrido residuo minimo. Altrettanto per la realizzazione dei montanti M01, M02 dei canali CAN1, CAN2, dei portaspazzole PSP1, PSP2 e delle spazzole SP1, SP2, che possono essere semplicemente accostati in lunghezza a pezzi di misura qualsiasi, per cui senza alcuno sfrido.
Tale condizione non si avvera per il tamburo TA, qualora prodotto con tubo, ed in questo caso il volume di spedizione sarebbe rilevante.
In ogni caso, la presente invenzione risolve anche questo problema, proponendo di impiegare, come rappresentato in dettaglio in figura 9, un tondo o un tubo centrale TU di diametro ridotto e, quindi, di ridotto volume, sul quale sono calettate due o più flange FL1, FL2, FL3, che presentano delle zone parallele ZP al tubo centrale TU, atte al fissaggio di porzioni di tubo PT1, PT2, PT3, che vengono impiegate per la formazione del tamburo TA.
Le suddette porzioni di tubo PT1, PT2, PT3 possono rappresentare, per esempio, metà o un terzo di circonferenza e costituire, una volta assemblate, un tamburo TA completo, oppure essere delle semplici sezioni, anche piane e di ridotta larghezza, ed essere montate sulle flange FL1, FL2, FL3 in modo contiguo o staccato tra di loro.
E' evidente anche in questo caso l'enorme riduzione dei volumi ottenibile e di conseguenza l'agilità ed il basso costo di spedizione.
Appare poi evidente la possibilità di utilizzare anche pezzi semplicemente accoppiati in lunghezza, con la semplice attenzione di non far capitare giunte in posizioni contigue alle altre sezioni, realizzando così un ulteriore grosso risparmio sui costi per totale mancanza di sfridi.
Dalla descrizione effettuate risultano chiare le caratteristiche della porta rapida ad avvolgimento verticale perfezionata, che è oggetto della presente invenzione, così come chiari ne risultano i vantaggi. E' chiaro, infine, che numerose altre varianti possono essere apportate alla porta rapida perfezionata in questione, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell'idea inventiva, così come è chiaro che, nella pratica attuazione dell'invenzione, i materiali, le forme e le dimensioni dei dettagli illustrati potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e gli stessi potranno essere sostituiti con altri tecnicamente equivalenti.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, comprendente almeno un tamburo orizzontale (TA), posto internamente e/o esternamente al vano di apertura, sul quale è avvolto un manto (MA) di tessuto o altro materiale, detto tamburo (TA) essendo movimentato da dispositivi di azionamento (MO), in modo da avvolgere il manto (MA) sul tamburo (TA), aprendo o chiudendo detto vano di apertura della porta, caratterizzata dal fatto che detto manto (MA) include almeno una striscia di telo (TE), che porta, in corrispondenza di almeno un bordo, almeno un primo elemento di aggancio (VEG), atto ad agganciarsi ad almeno un secondo elemento di aggancio (VEA) complementare, posizionato su un bordo contrapposto della striscia di telo (TE), detto primo (VEG) e secondo elemento di aggancio (VEA) essendo fissati in modo da formare rispettive camere (CAI, CA2) situate tra detti elementi di aggancio (VEG, VEA) ed il telo (TE).
  2. 2. Porta rapida come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto manto (MA) include una o più sezioni sovrapposte (TE1, TE2, TE3, TE4) di telo (TE), preferibilmente rivestito di materiale plastico, quale PVC, ma anche di tipo a rete con passaggio dell'aria.
  3. 3. Porta rapida come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che almeno una prima sezione (TE1) di telo (TE) è fissata al tamburo (TA) per adesione di detto primo elemento di aggancio (VEG) su detto secondo elemento di aggancio (VEA).
  4. 4. Porta rapida come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ulteriori sezioni (TE2, TE3, TE4) di telo (TE) sono fissate tra loro per adesione di detti elementi di aggancio (VEG, VEA).
  5. 5. Porta rapida come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dette sezioni (TE1, TE2, TE3, TE4 ) di telo (TE) presentano le medesime dimensioni e la medesima geometria, in modo da aumentare la standardizzazione e minimizzare la diversità dei componenti.
  6. 6. Porta rapida come alla rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che una sezione terminale (TE4) di telo (TE) è ripiegata verso l'alto e porzioni distinte di detta sezione terminale (TE4) di telo (TE) sono fissate tra loro ad una distanza prefissata, per mezzo di detti primo (VEG) e secondo (VEA) elementi di aggancio, in modo da ottenere una tasca di ampiezza predeterminata lungo il bordo inferiore della sezione terminale (TE4) di telo (TE).
  7. 7. Porta rapida come alla rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che all'interno di detta tasca è possibile inserire uno o più rotoli di materiale imbottito, per minimizzare l'incidenza di un eventuale colpo del manto (MA) in discesa.
  8. 8. Porta rapida come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto tamburo (TA) è fissato all'architrave per mezzo di flange (FL1, FL2), preferibilmente dotate di cuscinetti e registrabili, in modo da variare la distanza del tamburo (TA) da almeno una parete (PAR, PARI) e centrare il manto (MA), rispetto ai montanti verticali (M01, M02) della porta.
  9. 9. Porta rapida come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che all'interno delle camere (CA1, CA2) di ogni sezione (TE1, TE2, TE3, TE4) di telo (TE), ovvero in sezioni alternate, è introdotta almeno una barra di rinforzo (TO, T03, T04), preferentemente di tondo d'acciaio pre-temprato, atta a mantenere in tensione le sezioni (TEI, TE2, TE3, TE4) di telo (TE) ed avente dimensione opportuna per contrastare la forza della corrente d'aria.
  10. 10. Porta rapida come alla rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che presso le estremità di ciascuna barra di rinforzo (TO, T03, T04) è fissato almeno un piattello (PI), realizzato preferibilmente in materiale plastico autolubrificante e/o elastico.
  11. 11. Porta rapida come alla rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detto piattello (PI) è mantenuto staccato dal telo (TE), tramite almeno un collare sagomato (COL), in modo che il manto (MA) scenda verticalmente allo svolgimento dal tamburo (TA) mentre i piattelli (PI) entrano per gravità all'interno di canali verticali (CANI, CAN2), posti lateralmente alla porta e fissati agli stipiti laterali dell'apertura, che costituiscono elementi di ritegno di dette barre di rinforzo (TO, TO1, T02, T03, T04) contro la pressione delle correnti d'aria.
  12. 12. Porta rapida come alla rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che detti canali verticali (CAN1, CAN2) sono posizionati su un lato intermedio interno dei montanti (MOl, M02) verticali della porta, a loro volta fissati, dall'interno dei canali (CAN1, CAN2), ad almeno una parete (PAR, PAR1), in modo da contenere la corrente d'aria negli spazi verticali tra detti montanti (MOl, M02) ed i bordi delle sezioni (TE1, TE2, TE3, TE4) di telo (TE).
  13. 13. Porta rapida come alla rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che detto contenimento della corrente d'aria è realizzato ulteriormente per mezzo di almeno una spazzola (SP1, SP2), inserita in appositi portaspazzole (PSP1, PSP2), in modo tale che le spazzole (SP1, SP2) vadano a contatto del telo (TE), chiudendo gli spazi d'aria e distribuendo il carico su tutta la superficie del manto (MA).
  14. 14. Porta rapida come alla rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che la pressione delle correnti d'aria è ripartita su dette barre di rinforzo (TO, T03, T04), le quali, sotto pressione, si flettono, portando in trazione detti piattelli (PI) verso bordi laterali (LA1, LA2) di detti canali (CAN1, CAN2) e contro rispettive ali sagomate (AL1, AL2) di detti canali (CAN1, CAN2), che ne contrastano l'azione di spinta laterale, per azione della pressione di detti piattelli (PI) contro le ali (AL1, AL2) e del bordo dei piattelli (PI) contro l'ala contrapposta (AL2, AL1), in modo da mantenere il telo (TE) entro i montanti verticali (M01, M02) anche sotto forte pressione di corrente d'aria.
  15. 15. Porta rapida come alla rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che la flessione delle barre di rinforzo (TO, T03, T04) provoca lo sgancio dei piattelli (PI) dai canali (CAN1, CAN2), sino a far scavalcare alle barre (TO) detti montanti verticali (M01, M02), ponendosi lateralmente ad essi (TOE), dette barre di rinforzo (TO, T03, T04) e detto telo (TE) essendo comunque liberi di scorrere verticalmente, sino ad un completo riavvolgimento del manto (MA), condizione per la quale i bordi inferiori del manto (MA) si trovano per gravità al centro di detti canali (CAN1, CAN2), in modo che alla successiva manovra di discesa della porta possano entrare, per semplice gravità, all'interno di detti canali (CAN1, CAN2), al fine di ristabilire la chiusura del vano e la tenuta alle correnti d'aria.
  16. 16. Porta rapida come alla rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto che dette barre di rinforzo (TO, T03, T04) sono preferibilmente di tipo elastico, in modo tale che sopportino le flessioni, ritornando al loro stato di barre dritte al cessare della pressione della corrente o del colpo.
  17. 17. Porta rapida come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto tamburo (TA) comprende almeno un tubo centrale (TU), su cui sono calettate almeno due flange (FL1, FL2, FL3), che presentano zone parallele (ZP) al tubo centrale (TU), atte al fissaggio di ulteriori porzioni superficiali (PT1, PT2, PT3) che circondano il tubo centrale (TU). 18. Porta rapida come alla rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che le porzioni superficiali (PT1, PT2, ΡΤ3) sono montate sulle flange (FL1, FL2, FL3) in modo contiguo o staccato tra di loro formando un tamburo d'avvolgimento del manto (MA).
  18. 18. Porta rapida ad avvolgimento verticale di tipo perfezionato, sostanzialmente come descritta ed illustrata e per gli scopi specificati.
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