ITVE20110021A1 - Metodo di creazione di un documento rappresentativo dell'esito di una consultazione di una pluralità di banche dati. - Google Patents

Metodo di creazione di un documento rappresentativo dell'esito di una consultazione di una pluralità di banche dati. Download PDF

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ITVE20110021A1
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Francesco Piovesana
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Neural Engineering S P A
Francesco Piovesana
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    • G06F16/20Information retrieval; Database structures therefor; File system structures therefor of structured data, e.g. relational data
    • G06F16/24Querying
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Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione avente per titolo:
"Metodo di creazione di un documento rappresentativo dell’esito di una consultazione di una pluralità di banche dati"
La presente invenzione concerne un metodo di creazione di un documento rappresentativo dell’esito di una consultazione di una pluralità di banche dati.
Con lo sviluppo dell'informatica si stanno sempre più sviluppando banche dati di varia natura, in certi casi liberamente consultabili da chiunque, ed in altri casi consultabili con certe limitazioni ed accessibili solo a personale autorizzato.
In linea generale una banca dati à ̈ costituita da due elementi principali: una base di dati ed un sistema di consultazione. La base di dati à ̈ costituita dal supporto, elettronico o cartaceo, di dati veri e propri; il sistema di consultazione consiste invece nelle modalità, con le quali l'utente può accedere a questi dati per reperire le informazioni di suo interesse.
Una banca dati può essere ad esempio costituita da un vocabolario: la base di dati à ̈ costituita dalle parole stampate sui fogli di carta, che costituiscono le pagine del vocabolario; il sistema di consultazione à ̈ costituito dalle modalità con le quali l'utente può accedere alle varie pagine per ricercare le parole di suo interesse.
Un'altra banca dati potrebbe essere costituita dall'archivio di una testata giornalistica on-line: la base di dati à ̈ costituita da tutti gli articoli di storico contenuti in archivio, dai server e dai data base, nei quali questi sono registrati; il sistema di consultazione à ̈ costituito dalle pagine web che l'utente può consultare.
Questi due esempi evidenziano la profonda differenza che può esistere tra una banca dati ed un'altra e conseguentemente la profonda differenza delle modalità di consultazione della stessa. Se pertanto per particolari esigenze à ̈ necessario consultare differenti banche dati, l'utente à ̈ di volta in volta costretto a modificare le modalità di consultazione in funzione della specificità della banca dati consultata e ciò può far insorgere in certe situazioni difficoltà pratiche tali da rendere praticamente inutile il risultato che con la consultazione di differenti banche dati l'utente si propone di raggiungere.
Il problema à ̈ particolarmente sentito dalle Forze di Polizia, che nella loro usuale attività di controllo della popolazione hanno la necessità di consultare banche dati differenti per poter ottenere un documento rappresentativo del complesso di informazioni concernenti un determinato soggetto.
Se ad esempio un operatore di Pubblica Sicurezza ha la necessità di disporre di un quadro informativo completo su una persona sospetta (dati anagrafici, autorizzazioni amministrative, patenti, armi, beni mobili registrati, beni immobili, ecc.) deve consultare una alla volta le relative banche dati con un enorme dispendio di tempo e con la frequente eventualità di non poter reperire tutte le informazioni necessarie per la verifica da effettuare.
Inoltre molto spesso l'eterogeneità dei sistemi di consultazione delle differenti banche dati pone anche dei limiti tecnici effettivi sulla possibilità di consultazione delle stesse, specie nel caso si debba procedere con la necessaria rapidità, imposta dall'esigenza di ottenere in brevissimo tempo il complesso di informazioni ricercate o comunque utili per configurare un completo quadro informativo.
Scopo della presente invenzione à ̈ di superare queste difficoltà e di proporre un metodo di creazione di un documento rappresentativo dell'esito della consultazione di una pluralità di banche dati che sia assai più rapido di quelli attualmente utilizzati.
Altro scopo dell'invenzione à ̈ di proporre un metodo finalizzato ad ottenere un risultato che sia del tutto svincolato dai gestori delle banche dati consultabili e non richieda alcuna interazione con gli stessi.
Altro scopo dell'invenzione à ̈ di proporre un metodo che possa essere attuato contemporaneamente od in sequenza su più banche, conformemente ad un criterio preconfigurato.
Altro scopo dell'invenzione à ̈ di proporre un metodo che consenta di fornire un documento unitario sui risultati delle consultazioni effettuate.
Tutti questi scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti, secondo l'intenzione, con un metodo di creazione di un documento rappresentativo dell'esito della consultazione di una pluralità di banche dati caratterizzato dal fatto di comprendere:
una prima fase di definizione delle modalità di consultazione delle banche dati, in cui:
- si definiscono i vari contesto operativi, per i quali si vogliono creare i differenti documenti informativi di interesse,
- si individuano per ciascun contesto operativo le banche dati ad esso afferenti,
- si definisce la topologia di interconnessione fra le banche dati, esplicitando i rapporti tra i dati di ingresso e di uscita di queste nonché i dati di uscita di interesse in quel contesto operativo per la creazione del documento finale, ma non adatti ad essere utilizzati come dati di ingresso per ulteriori consultazioni,
- si simula mediante la creazione di un programma informatico la stessa chiamata che l'operatore effettuerebbe manualmente per consultare ciascuna banca dati,
ed una seconda fase di utilizzazione, in cui:
- si parte da un dato disponibile, dal quale si intende iniziare la consultazione,
- si inserisce il dato nel programma,
- si avvia la consultazione,
- si recepisce dalla banca dati consultata la risposta e per ogni dato ricevuto si distinguono i dati utilizzabili per ulteriori consultazioni dai dati non utilizzabili per ulteriori consultazioni,
- si archiviano per la stampa i dati non utilizzabili per ulteriori consultazioni, - si utilizzano per la ripetizione del ciclo in modo ricorsivo tutti i dati utilizzabili,
- si arresta la consultazione quando si sono esaurite le informazioni da ricercare o comunque dopo un prefissato livello di ramificazione della consultazione stessa, e
- si crea un documento di tutti i dati archiviati, in un formato digitale universalmente compatibile e stampabile quale PDF.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento all’allegato schema esplicativo.
Come si à ̈ detto, il metodo secondo l'invenzione à ̈ stato implementato allo scopo di consentire una rapida consultazione di una pluralità di banche dati, per ottenere un completo documento informativo a partire da un certo dato iniziale, che ad esempio può essere costituito dal nominativo di una persona, della quale si abbia interesse a conoscere una serie di informazioni personali, familiari, patrimoniali ecc., oppure da un numero di targa di un autoveicolo, oppure dal numero di serie di una banconota, oppure dal numero di matricola di un’arma od altro.
Per raggiungere questo scopo l'invenzione prevede in pratica due distinte fasi: una prima fase, di definizione delle modalità di consultazione delle banche dati, ed una seconda fase di utilizzazione vera e propria. La prima fase viene effettuata una volta per tutte, salvo le necessarie modifiche che possono intervenire nel tempo, mentre la seconda fase viene effettuata ogni volta sia necessario avviare una consultazione di banche dati.
La prima fase di definizione delle modalità di consultazione prevede in primo luogo di definire i differenti contesti operativi, nei quali il metodo secondo l'invenzione può operare. Per contesto operativo si intende l'ambito nel quale differenti organizzazioni pubbliche o private possono operare. Ad esempio un contesto operativo può essere la Pubblica Sicurezza, e in questo caso esso definisce tutte le attività che in essa i vari addetti svolgono o possono svolgere.
Un altro contesto operativo può essere l'Anagrafe, ed anche in questo caso à ̈ possibile individuare e definire tutte le attività richieste per un corretto completo svolgimento delle varie funzioni correlate con l'Anagrafe.
Un altro contesto operativo può essere il Catasto, ed anche in questo caso à ̈ possibile indicare e definire tutte le attività previste per un corretto funzionamento di questa struttura.
Una volta definiti tutti i differenti contesti operativi, à ̈ necessario identificare le varie banche dati ad essi afferenti, e cioà ̈ à ̈ necessario stabilire quali siano le banche dati che per un corretto svolgimento dell'attività di ciascun contesto operativo devono essere consultate.
Dopo aver individuato le banche dati afferenti ai diversi contesti operativi l'invenzione prevede di definire la topologia di interconnessione tra le stesse e cioà ̈ di individuare per ciascuna di queste i dati di ingresso ed i dati di uscita e tutti i possibili collegamenti tra le stesse.
A seconda poi delle modalità di consultazione delle differenti banche dati può essere necessario definire per ciascuna banca dati il campo nel quale deve essere inserito il dato da cercare.
Al riguardo va precisato che ciascuna banca dati può essere pensata come un contenitore, che ha un ingresso ed una o più uscite. L’ingresso à ̈ costituito dal dato da cercare (ad esempio un nome, oppure numero di targa, oppure la matricola di un'arma, ecc.) e le uscite sono costituite dalle differenti risposte che la banca dati fornisce per quel dato di ingresso. Ad esempio, se il dato di ingresso à ̈ un nome, la banca dati dell'Anagrafe può fornire i dati relativi al nucleo familiare corrispondente a quel nome; se il dato d'ingresso à ̈ un numero di targa, la banca dati del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) fornisce i dati relativi all'autoveicolo che ha quella targa, al suo proprietario, ad eventuali passaggi di proprietà, ecc..
In ogni caso qualsiasi banca dati offre un'interfaccia per interagire con essa, e tale interfaccia contiene sempre un campo principale, nel quale deve essere immesso il dato da cercare.
Così definito il campo principale, nel quale deve essere immesso il dato da cercare, à ̈ necessario creare un programma informatico che simuli la stessa chiamata che l'operatore effettuerebbe manualmente.
Per meglio chiarire questa fase à ̈ opportuno precisare che nel caso sia necessario effettuare una chiamata attraverso la rete per accedere ad una banca dati remota, esistono due possibili alternative: la prima à ̈ che l'utente digiti materialmente il nome della banca dati per poi accedere ad essa e consultarla, sia direttamente, sia attraverso uno o più "link" che consentono appunto all'utente di "navigare" in rete; la seconda à ̈ che la chiamata della banca dati di interesse sia effettuata non direttamente dall'utente, bensì da un apposito programma, che operi esattamente come opererebbe l'utente utilizzando come dato da cercare non il dato digitato manualmente da questi, bensì un dato che il programma possiede e che potrebbe anche essere lo stesso dato introdotto manualmente dall'utente.
In ogni caso anche questa interrogazione, che dalla banca dati non viene riconosciuta come differente da quella effettuata manualmente dall'utente, porta come risultato ad ottenere le stesse informazioni ottenibili con un'interrogazione manuale.
Una volta in possesso di dati ottenuti con una chiamata simulata, à ̈ necessario analizzarli, allo scopo di valutare quali di questi dati possano essere utilizzati per ulteriori consultazioni e quali invece non possono più essere utilizzati.
Al riguardo à ̈ opportuno precisare che quando una banca dati viene interrogata, essa fornisce in genere una sequenza di dati, in qualche modo organizzati, i quali in quel particolare contesto operativo possono in parte rendere necessari ulteriori interrogazioni in altra (o nella stessa) banca dati per acquisire ulteriori informazioni, che la prima consultazione non aveva potuto fornire; ed in parte rendono inutili o non convenienti ulteriori interrogazioni e costituiscono solo uno dei dati finali, che vengono forniti al termine del ciclo di consultazioni.
Dopo che à ̈ stata completata la fase di definizione delle modalità di consultazione delle varie banche dati afferenti a ciascuno contesto operativo, e dopo quindi che à ̈ stata creata una volta per tutte la premessa per l'operatività del metodo, à ̈ possibile passare alla fase di utilizzazione vera e propria.
Questa fase, che rappresenta la fase ricorrente del metodo secondo l'invenzione, inizia con la definizione del dato iniziale 2, dal quale si vuole iniziare la consultazione. A seconda del contesto operativo di interesse, questo dato sarà differente e potrà cioà ̈ essere un nome, una targa, un dato catastale, un numero di matricola ecc.
In possesso di questo dato l'utente, che ha a disposizione un personal computer o comunque un terminale, nel quale vuole inserire quel dato, effettua quest'inserimento, specificando eventualmente la banca dati 4 di ingresso (entry point). Tuttavia questa specificazione può non essere necessaria in quanto per taluni dati di ingresso esistono determinati automatismi che consentono di individuare la banca dati di pertinenza. In particolare possono presentarsi le seguenti eventualità:
- la natura del dato à ̈ perfettamente identificata e consente che la consultazione venga lanciata a partire dal corretto entry point,
- la natura del dato non consente una sua univoca individuazione ma consente al terminale dell’utente di proporre a questi più entry point, tra i quali può essere scelto quello corretto,
- la natura del dato non consente l'individuazione del corretto entry point, che deve essere espressamente specificato dall'utente.
Indipendentemente comunque dalla individuazione manuale od automatica del corretto entry point, il dato viene comunque trasmesso via rete alla banca dati 4, la quale fornisce la risposta. Questa risposta in genere contiene i dati, che da programma vengono distinti in dati 6 non utilizzabili per ulteriori consultazioni ed in dati 8 utilizzabili per ulteriori consultazioni. I primi vengono temporaneamente posti in un archivio 10 per la stampa, mentre i secondi danno corso ad ulteriori consultazioni presso la stessa banca dati 4 o presso altre banche dati 12. Ciò à ̈ possibile in quanto in genere la natura di ciascun dato contiene in sé l'indicazione della differente banca dati, nella quale possono essere effettuate le nuove consultazioni.
Queste ulteriori consultazioni hanno natura ricorsiva, nel senso che vengono reiterate ad ogni risposta di ogni banca dati consultata ed in genere forniscono dati utilizzabili per ulteriori consultazioni e dati non più utilizzabili o perché la loro stessa natura renderebbe prive di significato queste ulteriori consultazioni o perché essi già sono stati utilizzati per precedenti consultazioni.
Questa consultazione ricorsiva ovviamente ad un certo punto deve terminare: ciò avviene perché sono state acquisite tutte le informazioni ricercate o comunque tutte le funzioni di interesse, o perché à ̈ stato raggiunto e superato un prefissato il livello di approfondimento della consultazione.
Quando questa consultazione ricorsiva à ̈ giunta al termine, il programma effettua la generazione del documento di tutti i dati di volta in volta memorizzati nell’archivio 10, e formanti nel loro insieme il complesso di informazioni che nel particolare contesto operativo possono considerarsi di interesse. Questo complesso di informazioni può poi essere stampato o trasmesso via rete, per esempio via Internet, all’utente e costituisce il documento 14 di interesse in quel contesto operativo.
Il seguente esempio concreto chiarirà meglio l'invenzione e renderà evidenti i numerosi vantaggi che essa consente di apportare.
Si può ipotizzare che una pattuglia di Forze di Polizia sia impegnata in un normale controllo di persone che transitano a bordo di autovetture su una certa strada ed abbiano fermato un’autovettura per gli usuali controlli.
Si può anche ipotizzare che a bordo di quell’autovettura si trovino tre persone oltre al conducente.
La pattuglia chiede al conducente la patente ed il libretto di circolazione dell'autovettura ed ai tre trasportati un documento di identità e sottopone tutte e quattro le persone al rilievo delle impronte digitali. I relativi dati vengono introdotti in un terminale a disposizione della pattuglia e questo, collegandosi via Internet alla banca dati AFIS controlla se esistono dattiloscopici di rilievo relativamente ai soggetti identificati: in caso affermativo i dati ottenuti dalla consultazione di questa banca dati vengono automaticamente utilizzati come dati di ingresso per la consultazione di tutte le banche dati di interesse in quel contesto operativo, restituendo agli operatori un completo dossier del soggetto identificato, in caso negativo comunque i dati possono essere acquisiti dalla banca dati, che in questo modo può incrementare il contenuto del suo archivio ad ogni consultazione; ed inoltre gli agenti della pattuglia possono consultare, sempre via Internet ed a seguito dell’inserimento nel terminale di dotazione del nominativo dei soggetti fermati, una banca dati (SDIWEB nominativa persona fisica) che previo collegamento con altre banche dati (COMUNE, INPS, SIDET, PRA, SCHENGEN, PASTRANI, CATASTO, AGENZIA TERRITORIO) in base al programma predefinito, fornisce in uscita una pluralità di dati quali la residenza, il codice fiscale, eventuali provvedimenti a carico (cattura, sospensione patente, ricerca persona), il foto segnalamento ed il relativo codice, la cessione di fabbricati, ecc.
Tutti o parte di questi dati di uscita possono costituire anche dati di ingresso per ulteriori consultazioni; ad esempio il codice fiscale, che costituisce un dato di uscita della consultazione della banca dati SDIWEB nominativa persona fisica, può costituire il dato di ingresso della banca dati CED CONTI CORRENTI, che fornisce in uscita i conti correnti collegati a quel numero di codice fiscale e la relativa banca.
In questo modo possono essere forniti dati anagrafici completi, il possesso di eventuali armi registrate, il possesso di immobili e tutte le informazioni a questi relative, l'esistenza di eventuali denunce-querele, l'esistenza di eventuali misure cautelari, lo stato di famiglia, ecc. Inoltre dai dati di targa dell'autovettura à ̈ possibile sapere se essa sia stata rubata; se una delle persone a bordo sia il proprietario o meno, se il guidatore ed i passeggeri siano proprietari di altre autovetture ecc.
Tutte queste informazioni possono essere acquisite in brevissimo tempo, con un’unica interrogazione e possono fornire un documento completo che nel passato non poteva essere ottenuto se non dopo una serie di laboriose consultazioni di differenti banche dati da parte di un operatore, in genere posto nella Centrale di Polizia e contattato via radio dalla pattuglia.
In pratica si possono ottenere in pochi minuti, e quindi in un tempo compatibile con il tempo di sosta dell'autovettura fermata, ciò che fino ad ora richiedeva tempi assai più lunghi e non forniva quasi mai informazioni così complete e dettagliate.
La presente invenzione à ̈ stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (7)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Metodo di creazione di un documento rappresentativo dell'esito della consultazione di una pluralità di banche dati caratterizzato dal fatto di comprendere: una prima fase di definizione delle modalità di consultazione delle banche dati, in cui: - si definiscono i vari contesto operativi, per i quali si vogliono creare i differenti documenti informativi (14) di interesse, - si individuano per ciascun contesto operativo le banche dati (4,12) ad esso afferenti, - si definisce la topologia di interconnessione fra le banche dati (4,12), esplicitando i rapporti tra i dati di ingresso e di uscita di queste nonché i dati di uscita (6) di interesse in quel contesto operativo per la creazione del documento finale, ma non adatti ad essere utilizzati come dati di ingresso per ulteriori consultazioni, - si simula mediante la creazione di un programma informatico la stessa chiamata che l'operatore effettuerebbe manualmente per consultare ciascuna banca dati, ed una seconda fase di utilizzazione, in cui: - si parte da un dato disponibile (2), dal quale si intende iniziare la consultazione, - si inserisce il dato nel programma - si avvia la consultazione, - si recepisce dalla banca dati consultata (4) la risposta e per ogni dato ricevuto si distinguono i dati (8) utilizzabili per ulteriori consultazioni dai dati (6) non utilizzabili per ulteriori consultazioni, - si archiviano per la stampa i dati (6) non utilizzabili per ulteriori consultazioni, - si utilizzano per la ripetizione del ciclo in modo ricorsivo tutti i dati utilizzabili, - si arresta la consultazione quando si sono esaurite le informazioni da ricercare o comunque dopo un prefissato livello di ramificazione della consultazione stessa, e - si crea un documento (14) mediante stampa di tutti i dati archiviati.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che oltre ad inserire il dato di ingresso (2) si indica manualmente anche la banca dati (4), dalla quale deve iniziare la consultazione.
  3. 3. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che si inserisce il dato di ingresso (2) attraverso un'apparecchiatura elettronica.
  4. 4. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che si inserisce il dato di ingresso (2) attraverso un lettore di impronte digitali.
  5. 5. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che si inserisce il dato di ingresso (2) attraverso un lettore di codice a barre.
  6. 6. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che si individua attraverso un’analisi del dato di ingresso (2) la banca dati (4), dalla quale deve iniziare la consultazione.
  7. 7. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che si individua attraverso un'analisi del dato di ingresso (2) più banche dati (4), fra le quali l'utente sceglie quella, dalla quale deve iniziare la consultazione.
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