ITVA20100032A1 - Sollevatore idraulico "pipe-less" - Google Patents

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ITVA20100032A1
ITVA20100032A1 IT000032A ITVA20100032A ITVA20100032A1 IT VA20100032 A1 ITVA20100032 A1 IT VA20100032A1 IT 000032 A IT000032 A IT 000032A IT VA20100032 A ITVA20100032 A IT VA20100032A IT VA20100032 A1 ITVA20100032 A1 IT VA20100032A1
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hydraulic
cylindrical
piston
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jacket
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Piero Antognazza
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Description

C<AMPO>T<ECNICO DI RIFERIMENTO>
Il trovato concerne in generale i dispositivi di sollevamento da una quota originaria di appoggio o sospensione ad una quota più elevata, di una macchina, struttura o veicolo per temporanee necessità ed in particolare a dispositivi di sollevamento associabili ad un ammortizzatore di sospensione della massa di un tale oggetto.
B<ACKGROUND>
I dispositivi di sollevamento sono tipicamente di tre tipi: elettromeccanici, pneumatici e idraulici, ciascuno dei quali ha tipiche caratteristiche che lo rendono adatto a rispettive categorie di applicazione.
Tipicamente, un sistema elettromeccanico comprendente trasmissioni, ingranaggi e viti senza fine per trasformare il moto rotatorio di un motore elettrico in movimento lineare ha attriti relativamente elevati di “primo distacco†e applicazioni alimentate a bassa tensione richiedono amperaggi (sezioni dei conduttori di cavi elettrici) relativamente elevati. I componenti meccanici devono possedere un’elevata resistenza all'usura e necessitano di lavorazioni meccaniche ad alta precisione, aspetti che rendono il dispositivo relativamente costoso.
I sollevatori pneumatici azionati da una fonte di aria compressa e controllati da elettrovalvole funzionano a pressioni relativamente basse richiedendo conseguentemente dimensioni elevate che impediscono o limitano la possibilità di ridurre gli ingombri.
Nel caso dei sollevatori idraulici impieganti un cilindro alimentato da un fluido di lavoro pressurizzato da una pompa comunemente di tipo volumetrico, associata ad un serbatoio di fluido idraulico, per esempio un olio minerale, il controllo del cilindro attuatore à ̈ attuato tramite elettrovalvole normalmente installate assieme al motore primo e al serbatoio in una centralina idraulica. dalla quale si diramano tubazioni di collegamento a uno o più cilindri attuatori. Pertanto questi dispositivi, pur vantando robustezza, relativa compattezza dei cilindri e costo contenuto, hanno generalmente un layout complesso, richiedono mano d'opera qualificata per l'assemblaggio, caratteristiche che determinano una sensibile criticità della accuratezza dell’installazione che ne aumenta praticamente il costo reale.
Esistono peraltro innumerevoli applicazioni in cui la numerosità di dispositivi di sollevamento richiesti, l'esigenza di ridotti ingombri e sostanziale superamento di criticità di assiemaggio e messa in opera del dispositivo inducono alla scelta del più costoso dispositivo elettromeccanico nonostante intrinseche caratteristiche non ottimali e criticità del dimensionamento per l’ottimizzazione dei parametri elettrici e meccanici ed efficiente gestione della notevole potenza elettrica richiesta.
Peraltro, il temporaneo sollevamento del corpo di un veicolo sostenuto su comuni ammortizzatori per variarne l'altezza dal suolo, ad esempio per facilitare il superamento di ostacoli, migliorare prestazioni e simili necessità, richiede che il dispositivo di sollevamento possa essere associato all'ammortizzatore a formare un dispositivo integrato altamente compatto e che richieda collegamenti di comando del sollevamento dal suolo del corpo del veicolo di massima semplicità ed affidabilità, considerate le sollecitazioni in gioco durante la marcia di un veicolo terrestre.
S<OMMARIO DELL>'I<NVENZIONE>
A fronte di opzioni note comunque non completamente soddisfacenti per le ragioni sopra esposte, in particolare per applicazioni fortemente sollecitate che richiedono un elevatissimo grado di affidabilità e semplicità di installazione e ingombri ridotti, la richiedente ha ideato e sviluppato una soluzione di straordinaria efficacia che offre indubbi vantaggi in termini di costo, semplicità di collegamento ad organi di comando del sollevamento, ridotto ingombro ed adattabilità ad integrarsi in un comune ammortizzatore.
Fondamentalmente, il dispositivo del presente trovato ha un corpo anulare a foggia di ghiera, un'estremità internamente filettata del quale si avvita sopra un'estremità saliente con filettatura esterna di un’anima tubolare, in modo da definire un'intercapedine cilindrica tra parte del corpo anulare e una parete cilindrica esterna dell’anima tubolare, costituente la camera di un cilindro attuatore a semplice effetto, chiusa verso detta estremità saliente da una guarnizione di tenuta e da una camicia-pistone cilindrica, mobile telescopicamente sopra la superficie esterna della parete cilindrica dell’anima tubolare, tra contrapposti anelli di tenuta alloggiati in solchi anulari contrapposti della superficie cilindrica esterna dell’anima tubolare e della superficie cilindrica interna del corpo anulare.
All’interno del corpo anulare à ̈ definito un circuito idraulico che comprende:
a) una camera serbatoio a volume variabile contenente un volume di fluido idraulico di lavoro commensurato alla variazione di volume dell’intercapedine cilindrica chiusa dalla camicia-pistone, ed una camera d'aria di compensazione separate da una parete mobile;
b) un'elettropompa volumetrica bidirezionale per detto fluido idraulico di lavoro avente un avvolgimento statorico attraversato da una corrente di azionamento dell'elettropompa;
c) un'elettrovalvola di non ritorno con solenoide elettricamente in serie all'avvolgimento statorico dell'elettropompa;
d) una valvola di sicurezza di rilascio di fluido idraulico sovrapressurizzato dalla camera di cilindro attuatore nella camera serbatoio a volume variabile; ed
e) un sensore di posizione della camicia-pistone nell’intercapedine cilindrica.
Un circuito elettrico di alimentazione e di controllo del motore dell’elettropompa volumetrica in funzione di un comando di sollevamento o di ritorno della struttura sollevata nella posizione originaria e di un segnale rappresentativo della posizione della camicia-pistone prodotto dal sensore controlla lo spostamento del carico gravante.
Sia che il circuito di controllo sia installato in una postazione remota oppure nello stesso corpo anulare del dispositivo, le connessioni richieste sono esclusivamente elettriche (comuni cavi isolati). In pratica un cavo bifilare o trifilare di alimentazione ed un cavo anch’esso bifilare o trifilare, per la trasmissione del segnale prodotto dal sensore di posizione, in un caso, o del segnale di comando, nell’altro caso.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente adatta ad integrarsi in un comune ammortizzatore di sospensione di un veicolo terrestre, l’anima tubolare ha superfici cilindriche interne con profilo definito da uno o più diametri adatti all'innesto del sollevatore attorno ad un generico gambo di sostegno o specificatamente attorno al gambo di un comune ammortizzatore automobilistico che spesso ha gambo relativamente lungo per assicurare un’ampia escursione in caso di urto contro scalini o buche profonde e quindi già perfettamente idoneo a integrare un dispositivo di sollevamento del presente trovato. In questo caso, la camicia-pistone può terminare con un anello di spinta che scorre telescopicamente lungo il gambo dell’ammortizzatore modificando la distanza di separazione tra i due terminali di fissaggio (lunghezza efficace) dell’ammortizzatore di sospensione senza alterarne la risposta dinamica.
I diversi aspetti strutturali e di funzionamento del sollevatore idraulico del presente trovato, i decisivi vantaggi e forme praticamente efficaci di realizzazione saranno più agevolmente descritte in dettaglio facendo riferimento ad alcune forme esemplificative di realizzazione illustrate nei disegni allegati a puro titolo illustrativo e non limitativo dell'ambito di tutela rivendicato.
L'invenzione à ̈ definita nelle annesse rivendicazioni.
B<REVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI>
La Figura 1 mostra un dispositivo sollevatore del presente trovato integrato in un comune ammortizzatore di sospensione, visto dall’esterno e in sezione, in posizione di riposo e di sollevamento del carico sostenuto dalle sospensioni.
La Figura 2 mostra uno schema funzionale di principio del dispositivo sollevatore del presente trovato durante una fase di spostamento del carico in opposizione ad una forza antagonista (tipicamente alla forza peso).
La Figura 3 mostra lo schema di principio durante una fase di mantenimento della posizione raggiunta.
La Figura 4 mostra lo schema di principio durante una fase di spostamento del carico con movimento concorde a forza antagonista (peso). Le Figure 5 e 6 mostrano lo schema funzionale di principio durante fasi di possibile intervento della valvola di sicurezza di rilascio della massima pressione del fluido di lavoro del dispositivo di sollevamento idraulico.
La Figura 7 mostra viste ortogonali di un dispositivo idraulico di sollevamento secondo una forma esemplificativa di realizzazione, nelle quali sono individuati piani di sezione significativi.
Le Figure da 8 a 14 sono sezioni in pianta e sezioni in elevazione nei piani di sezione significativi delle viste della FIG. 7.
D<ESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME DI REALIZZAZIONE>
FIG. 1 fornisce un’immediata percezione della straordinaria compattezza del dispositivo idraulico di sollevamento del presente trovato che à ̈ collegabile esclusivamente mediante un semplice cavo elettrico multiconduttore essendo l’intero circuito idraulico e tutti i componenti funzionali di alimentazione e di controllo integrati nel corpo del sollevatore 1. A solo titolo esemplificativo di una importante applicazione del trovato, nelle rappresentazioni di vista esterna e di vista in sezione della figura, il dispositivo idraulico di sollevamento del presente trovato 1-4 à ̈ mostrato in associazione ad un comune ammortizzatore di sospensione di un carico, ad esempio il corpo di un veicolo stradale da sollevarsi maggiormente dal suolo all’occorrenza. Sia nelle due viste esterne a) e b) così come nelle corrispondenti viste in sezione c) e d), il dispositivo integrato: ammortizzatore più dispositivo idraulico di sollevamento à ̈ mostrato rispettivamente in posizione normale di funzionamento e in posizione sollevata.
Nelle viste in sezione c) e d) dell'esempio illustrato, si può osservare come l’anima tubolare 2 del dispositivo di sollevamento possa essere semplicemente avvitata sul gambo S dell'ammortizzatore, spesso già sufficientemente lungo nei veicoli per evitare urti di fine corsa in caso di passaggio su cordoli e orli di buche profonde o adeguatamente realizzato più lungo di quanto necessario all’integrazione di un dispositivo di modifica della distanza dal suolo della struttura gravante sull’ammortizzatore del presente trovato.
La camicia pistone 3 dell’attuatore idraulico di sollevamento termina con un anello di spinta 4 che dietro comando di sollevamento determina una estensione della lunghezza efficace del dispositivo di sospensione e conseguentemente il sollevamento del carico gravante.
Ammortizzatori così equipaggiati consentono di sollevare temporaneamente secondo necessità il corpo di un veicolo sostenuto dagli ammortizzatore per variarne l'altezza dal suolo, ad esempio per facilitare il superamento di ostacoli, migliorare le prestazioni in particolari condizioni di marcia, etc.. Dispositivi idraulici di sollevamento del presente trovato possono essere incorporati in tutti i quattro ammortizzatori del veicolo o soltanto negli ammortizzatori anteriori per comandare il sollevamento rispetto al suolo della parte anteriore del veicolo ad esempio per evitare problemi nel superare la base di rampe di accesso molto inclinate o analoghe situazioni.
Naturalmente l'utilità del dispositivo idraulico di sollevamento del presente trovato non si limita al campo dei veicoli, potendo soddisfare esigenze di sollevamento temporaneo di qualsivoglia struttura sia gravante su ammortizzatori o su gambi di appoggio rigidi sui quali potranno essere montati altrettanti dispositivi idraulici di sollevamento del presente trovato.
In Fig. 2 à ̈ mostrato uno schema di principio del dispositivo idraulico di sollevamento che mostra l'integrazione nel corpo anulare a ghiera 1 dell'intero circuito idraulico e di tutti i componenti nonché di un sensore di posizione relativa tra pistone e cilindro (parte mobile e fissa) di attuatore idraulico. Lo schema mostra inoltre come gli unici collegamenti ad organi esterni del dispositivo siano essenzialmente elettrici, e precisamente di alimentazione di potenza del motore elettrico A della pompa volumetrica bidirezionale B e del segnale elettrico prodotto dal sensore di posizione L.
Lo schema della Fig. 2 illustra il funzionamento durante la fase di spostamento del carico con movimento opposto a forza antagonista, per esempio la forza peso del carico da sollevare.
Il sistema di controllo che nell'esempio à ̈ indicato con N à ̈ contenuto in un'appendice Ctrl, esterna al corpo anulare 1 che tuttavia può anche essere remotizzato in una sede anche lontana dal dispositivo attuatore. Il sistema di controllo riceve un comando di sollevamento (<SEGNALE>) che attiva un circuito di alimentazione di potenza che, nel caso dell'esempio automobilistico preso in considerazione, può essere un comune inverter atto a trasformare la tensione continua di batteria del veicolo in una tensione alternata di energizzazione degli avvolgimenti statorici del motore elettrico A in una sequenza atta a farlo ruotare nella direzione voluta affinché la pompa B aspiri fluido dal serbatoio a volume variabile F inviandolo al cilindro di azionamento I attraverso l’elettrovalvola di non ritorno C il cui solenoide può essere semplicemente collegato elettricamente in serie agli avvolgimenti statorici del motore e quindi comunque aperta. In questa fase l'apertura elettrica della valvola sarebbe superflua per la direzione di flusso attraverso la valvola di non ritorno, tuttavia la possibilità di collegare il solenoide dell’elettrovalvola in serie al motore semplifica le connessioni elettriche interne al corpo anulare 1.
La camera d'aria di compensazione H ha lo scopo di compensare la variazione di volume in aria della camera a tenuta del fluido idraulico che ha come parete la parete mobile G del serbatoio a volume variabile F. In questo modo la camicia-pistone 3 cilindrica del cilindro di azionamento I viene estratta e spinta fuori dalla base del corpo anulare 1, sollevando il carico gravante. In questa fase la potenza necessaria per l'estrazione della camicia cilindrica di azionamento à ̈ fornita dalla sorgente elettrica, mentre il sistema di controllo N controlla la velocità del motore in funzione del segnale di posizione prodotto dal sensore L, controllando così la velocità di spostamento del carico.
Durante questa fase di funzionamento, una parte del fluido mosso dalla pompa volumetrica B à ̈ inviata anche a pistoncini E di variazione del volume del serbatoio F che spostano una parete G del serbatoio in modo che il volume del serbatoio si adegui automaticamente, riducendosi di una quantità pari al volume di fluido inviato al cilindro di azionamento I. Il trasduttore di posizione L, ad esempio un trasduttore ad induttanza variabile, misura lo spostamento fornendo un segnale di riferimento al sistema di controllo N che gestisce la velocità e l'arresto del motore elettrico al raggiungimento della posizione desiderata.
FIG. 3 riproduce lo schema di funzionamento nelle condizioni della fase di mantenimento del carico nella posizione raggiunta (posizione sollevata). In questa fase, la posizione raggiunta dalla camicia-pistone 3 del cilindro di azionamento I viene mantenuta in virtù della tenuta della valvola di non ritorno C che essendosi interrotta la corrente di eccitazione del motore A risulta chiusa. Comunque, il sistema di controllo N verifica il mantenimento della posizione tramite il segnale di riferimento fornito dal trasduttore di posizione L ed eventualmente interviene per ripristinare la posizione qualora si discosti da quella desiderata raggiunta nella fase precedente. In questa fase l'elettropompa potrà essere momentaneamente avviata nell'una o nell'altra direzione dal sistema di controllo per mantenere la posizione desiderata (come simbolicamente indicato dalle frecce).
FIG. 4 mostra lo schema funzionale durante la fase di spostamento del carico con movimento concorde a forza antagonista al sollevamento (ad esempio alla forza peso del carico stesso).
Il sistema di controllo N attiva il motore elettrico A facendolo ruotare nel senso atto a che la pompa volumetrica B aspiri fluido dal cilindro di azionamento I inviandolo al serbatoio a volume variabile F attraverso la valvola di non ritorno C che in questa fase à ̈ mantenuta aperta dalla circolazione di corrente attraverso gli avvolgimenti di fase del motore. La camera d'aria di compensazione H compensa la variazione di volume in aria della camera stagna che ha come parete la parete mobile G del serbatoio del volume variabile F.
In questo modo la camicia-pistone 3 del cilindro di azionamento I rientra all'interno del corpo anulare 1. In questa fase l'energia necessaria à ̈ fornita dalla forza peso del carico mentre il sistema di controllo N controlla la velocità di rotazione del motore per determinare la velocità di discesa del carico. In questa fase il fluido inviato al serbatoio a volume variabile F muove la parete mobile G del serbatoio in modo che il volume si adegui automaticamente, aumentando di una quantità pari alla quantità di fluido in ritorno dal cilindro di azionamento I.
Anche in questa fase, il trasduttore di posizione L misura lo spostamento fornendo un segnale di riferimento al sistema di controllo N che gestisce oltre alla velocità di rientro anche l’arresto del motore elettrico al raggiungimento della posizione originaria o altra posizione desiderata.
FIG. 5 e 6 mostrano lo schema di funzionamento in condizioni di possibile intervento della valvola di sicurezza D per limitare la pressione all'interno del cilindro di azionamento I a valori compatibili al suo corretto funzionamento evitando tra filamenti di fluido idraulico alle guarnizioni e rotture in caso di malfunzionamento o di sovraccarico, provvedendo al ritorno di parte del fluido presente nel cilindro di azionamento I al serbatoio a volume variabile F.
La valvola limitatrice della sovrapressione D può intervenire in caso di urti delle ruote di un veicolo contro un cordolo o l'orlo di una profonda buca che provochi un intensa sollecitazione delle sospensioni incorporanti il dispositivo di sollevamento del carico o per altro malfunzionamento che possa verificarsi.
FIG. 7 mostra tre viste ortogonali di un dispositivo idraulico di sollevamento secondo una forma esemplificativa di realizzazione, nelle quali sono individuati piani di sezione significativi. Le due viste in elevazione mostrano la camicia-pistone 3 terminante con l’anello di spinta 4 rispettivamente in posizione completamente rientrata e in posizione completamente estesa, scorrendo telescopicamente sopra l’anima cilindrica 2 del dispositivo avente all’estremità un comune anello Seeger di fermo corsa.
Le Figure da 8 a 14 sono sezioni in pianta e sezioni in elevazione nei piani di sezione significativi delle viste della FIG. 7 che rendono perfettamente osservabili i collegamenti idraulici e le strutture di tutti gli organi funzionali del circuito idraulico, identificati nelle figure dalle rispettive lettere: A, B, C, D, E, F, G, H ed I, così come già descritti in riferimento agli schemi delle figure da FIG. 2 a FIG. 6, e del trasduttore elettromagnetico di posizione L.
Le sezioni in elevazione delle Figure 8-11, mostrano il modo in cui, nell'esempio illustrato, il corpo anulare 1 si unisce all'anima cilindrica 2 avvitandosi sulla filettatura esterna 2a di una parte terminale saliente del profilo esterno dell'anima cilindrica 2, definendo così la camera cilindrica 5 (vedi FIG. 9) sigillata ad un'estremità dall'O-ring 6, e chiusa dalla camiciapistone cilindrica 3, telescopicamente scorrevole sopra la superficie cilindrica esterna dell'anima 2, tra anelli di tenuta dinamica 7. La connessione idraulica alla camera 5 del cilindro attuatore à ̈ realizzata attraverso appositi condotti 8 definiti nel e sulla superficie di accoppiamento esterna del corpo 1.
Il motore A e la pompa volumetrica B sono realizzati in un alloggiamento anulare del corpo 1, chiuso dal coperchio anulare 9.
Le sezione in pianta di FIG. 12, consente di osservare l'elettrovalvola C e la valvola di sicurezza D, installate in rispettive cavità del corpo 1.
FIG. 13 mostra una sezione in pianta (sezione G-G) in cui à ̈ osservabile la struttura del motore A, a magneti permanenti, dell'elettropompa.
Lo statore 12 Ã ̈ solidale con il sottostante corpo anulare 1 (vedi FIG. 8) e porta le espansioni magnetiche con gli avvolgimenti statorici 13.
Il rotore 15 Ã ̈ reso solidale al sottostante blocco porta pistoncini 18 (illustrata nella successiva FIG. 14) della pompa B dalle spine di collegamento 16. Sul rotore 15 sono incollati i magneti permanenti 14.
Una corrente modulata in frequenza ed in tensione percorre gli avvolgimenti statorici 13 creando una coppia meccanica sul rotore che viene trasmessa al blocco porta pistoncini 18 (illustrata nella successiva FIG. 14) della pompa B, la cui direzione dipende dalla direzione della corrente di eccitazione negli avvolgimenti statorici 13.
La campana di separazione 11 interposta nel traferro del motore permette tramite opportune tenute statiche con O-ring 10a e 10b (vedi FIG.
8) di sigillare la zona rotore completamente riempita di fluido dall’ambiente esterno, evitando l’uso di una guarnizione di tenuta dinamica rotante (paraolio), notoriamente soggetta a possibili guasti.
FIG. 14 Ã ̈ una sezione in pianta (sezione H-H) della pompa volumetrica B.
Nel blocco porta pistoncini 18 che ruota attorno alla parte centrale del corpo anulare 1, sono presenti fori radiali in cui scorrono pistoncini pompanti 17, i quali, ovvero le estremità dei gambi dei quali sono mantenute a contatto con una superficie cilindrica interna di un cuscinetto volvente esterno 19 (ad esempio a sfere) dalla pressione del fluido nel circuito idraulico dei pistoncini pompanti e dalla forza centrifuga.
Il cuscinetto 19 à ̈ posizionato eccentricamente rispetto all’asse di rotazione del blocco porta pistoncini 18 e conseguentemente, durante la rotazione del blocco porta pistoncini 18 indotta dal sovrastante rotore 15 (vedi FIG. 13), i pistoncini 17 passano dalla posizione completamente inserita (PMI) alla posizione completamente estratta (PMS).
Quindi durante la transizione da PMI a PMS i pistoncini 17 “aspirano†fluido, durante la transizione da PMS a PMI i pistoncini 17 “comprimono†il fluido aspirato nella precedente fase.
Cave di distribuzione 20a e 20b ricavate nel corpo anulare 1 separano fisicamente nelle zone dei due punti morti (PMI e PMS) le due fasi di funzionamento della pompa e pongono in comunicazione la cavità 20a in cui i pistoncini aspirano fluido e la cavità 20b in cui i pistoncini comprimono fluido con rispettive parti del circuito idraulico a monte e a valle della pompa B.
Ovviamente, i materiali di costruzione possono essere scelti in fase di progetto del dispositivo di sollevamento del presente trovato tenendo conto della destinazione d’uso del dispositivo e quindi dei carichi, temperature di esercizio, tensione di alimentazione, nonché di limiti d’ingombro ed eventuali requisiti specifici di leggerezza ecc.
Nella seguente tabella sono indicati materiali d’uso adatti ad impieghi automobilistici del nuovo sollevatore anche se speciali esigenze possano diversamente indirizzare la scelta del progettista.
POS. DESCRIZIONE MATERIALE
A Motore elettrico
21 Statore Lamierini in ferro al silicio
22 Avvolgimenti statore Filo di rame smaltato
25 Rotore Ferro dolce
24 Magneti permanenti Ferrite; Neodimio; Samario Cobalto in funzione delle necessità
B Pompa volumetrica
18 Rotore porta pistoncini Bronzo
17 Pistoncini Acciaio legato al cromo
C Elettrovalvola di non
ritorno
Corpo Elettrovalvola di Ferro dolce
non ritorno
Parte di tenuta Poliammide rinforzato Elettrovalvola dfi non
ritorno
D Valvola di sicurezza Acciaio legato
E Pistoncini azionamento Acciaio legato al cromo
parete mobile serbatoio
Componenti strutturali
1 Corpo anulare a ghiera Lega di alluminio Al-Cu (serie 2000) 2 Anima tubolare oppure Al-Zn (serie 7000) in funzione 3 Camicia pistone delle necessità
4 Anello di spinta
9 Coperchio anulare
G Parete mobile serbatoio a
volume variabile
I Cilindro di azionamento Acciaio al Carbonio cromato
11 Campana di separazione Resina poliammide rinforzata o resina poliacetalica in funzione delle necessità Elementi di tenuta
6 O-ring tenuta statica acrilnitrile butadiene (gomma nitrilica -7 Anelli di tenuta dinamica NBR) o fluorocarburo (Viton – FKM) Elementi raschiatori in funzione delle necessità Elementi antiestrusione PTFE (politetrafluoroetilene) Elementi di scorrimento PTFE con aggiunte di materiali (guide di appoggio) antifrizione (bronzo ecc.)
(denominazione commerciale =
TURCITE)

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sollevatore idraulico per struttura da sollevare temporaneamente da una posizione originaria ad una quota più elevata comprendente un corpo anulare (1) a foggia di ghiera, un'estremità internamente filettata del quale si avvita sopra un'estremità saliente (2a) con filettatura esterna di un’anima tubolare (2), in modo da definire un'intercapedine cilindrica (5) tra parte di detto corpo anulare e una parete cilindrica esterna di detta anima tubolare (2), costituente la camera di un cilindro attuatore a semplice effetto, chiusa verso detta estremità saliente (2a) da una guarnizione (6) di tenuta e da una camicia-pistone cilindrica (3) mobile telescopicamente sopra la superficie esterna di detta parete cilindrica dell’anima tubolare (2), detto corpo anulare (1) contenente un circuito idraulico comprendente: a) una camera serbatoio (F) a volume variabile contenente un volume di fluido idraulico di lavoro commensurato alla variazione di volume di detta intercapedine cilindrica (5) chiusa da detta camicia-pistone (3) ed una camera d'aria di compensazione ( H) separate da una parete mobile (G) ; b) un'elettropompa volumetrica bidirezionale (A, B) per detto fluido idraulico di lavoro avente un avvolgimento statorico attraversato da una corrente di pilotaggio dell'elettropompa; c) un'elettrovalvola di non ritorno (C) con solenoide elettricamente in serie all'avvolgimento statorico dell'elettropompa; d) una valvola di sicurezza (D) in un condotto idraulico di rilascio di fluido idraulico sovra-pressurizzato da detta camera del cilindro attuatore (I) in detta camera serbatoio (F); e) un sensore (L) di posizione della camicia-pistone (3) in detta intercapedine; ed un circuito elettrico (N) di alimentazione e di controllo del motore (A) di detta elettropompa volumetrica in funzione di un comando di sollevamento o di ritorno della struttura sollevata nella posizione originaria e di un segnale rappresentativo della posizione della camicia-pistone (3) prodotto da detto sensore.
  2. 2. Sollevatore idraulico secondo la rivendicazione 1, in cui detta elettropompa volumetrica (A, B) comprende uno statore (12) solidale a detto corpo anulare (1) definente espansioni magnetiche con avvolgimenti statorici (13); un rotore (15) a magneti permanenti reso solidale da spine di collegamento (16) ad un blocco (18) porta pistoncini radiali pompanti (17), ruotante attorno ad una parte mediana di detto corpo anulare (1) sulla superficie del quale rilievi longitudinali diametralmente opposti in contatto strisciante contro la superficie interna del blocco (18), delimitano rispettivi punti morti di transizione (PMI, PMS), rispettivamente tra una cavità di aspirazione (20a) ed una cavità di compressione (20b) del fluido idraulico del circuito idraulico da parte dei pistoncini radiali pompanti (17) mantenuti dalla pressione del fluido idraulico presente nelle due cavità e dalla forza centrifuga in contatto strisciante contro una superficie interna di un cuscinetto volvente (19), eccentrico rispetto all’asse di rotazione del blocco (18) porta pistoncini.
  3. 3. Sollevatore idraulico secondo la rivendicazione 2, in cui una campana di separazione (11) interposta nel traferro tra detto statore (12) e detto rotore (15) e O-ring di tenuta statica (10a, 10b) sigillano lo spazio ospitante detto rotore e blocco (18) porta pistoncini pompanti.
  4. 4. Sollevatore idraulico secondo la rivendicazione 1, in cui detta camicia-pistone cilindrica (3) mobile telescopicamente sopra la superficie esterna di detta parete cilindrica dell’anima tubolare (2) scorre tra contrapposti anelli di tenuta (7a, 7b), alloggiati in solchi anulari contrapposti della superficie cilindrica esterna dell’anima tubolare (2) e della superficie cilindrica interna del corpo anulare (1).
  5. 5. Sollevatore idraulico secondo la rivendicazione 1, in cui detta anima tubolare (2) ha una filettatura interna in corrispondenza di detta estremità con profilo esterno saliente per innesto del sollevatore attorno ad un gambo (S) di sostegno rigido o di un ammortizzatore; detta camicia-pistone (3) terminante con un anello di spinta (4).
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